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NUMERO 66


Albedo

Messaggio consigliato

Recuperati i vostri oggetti alla locanda (e fortunatamente non manca nulla) vi dirigete verso il faro seguendo le indicazioni della mappa.

Il primo tratto di strada è bello, la pavimentazione è solida e compatta, arbusti e piante lungo i bordi della strada sono stati tagliati per non intralciare le persone e le bestie, ogni tanto incontrate altre persone qualcuno vi saluta, altri no.

Giungete infine a un bivio. Non impiegate molto a capire che a sinistra prosegue al vecchia strada, ormai abbandonata, che segue la costa, mentre a destra vi è una nuova strada che si allontana rapidamente dalla costa per inoltrarsi nella foresta.

Prendete la vecchia strada. Il cammino diventa rapidamente meno agevole, ma il buon fondo ha tenuto e, a parte qualche piccolo arbusto e piante non trovate grosse difficoltà. La strada è in salita seguendo il terreno che inizia ad alzarsi e le spiagge  che erano alla vostra sinistra iniziano a ridursi venendo sostituite da una scogliera sempre più alta a picco sul mare.

Finalmente giungete in vista del faro. Un alta torre semidiroccata non più in funzione da diversi anni (forse decenni). L'esterno fa da sostegno a numerosi rampicanti mentre la sommità tronca fa da appoggio ad alcuni nidi di uccelli. A terra pietre e mattoni che dovevano costituire la sommità del faro. Di fronte al faro notate una stretta stradina scavata nella scogliera scendere rapidamente verso il mare.

All'orizzonte grandi nubi scure iniziano a palesarsi.

 

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Hiccup

Durante il viaggio resto quasi alla coda del gruppo, il mio passo non è rapido come altri miei compagni. Approfitto della camminata per parlare con Trilli "Ti sei comportata bene alla locanda, anche dopo con le guardie. Stai imparando, ne sono davvero felice. Hai fame? Fame di energia intendo, puoi far appassire qualche arbusto se credi di poter mantenere il controllo su te stessa. Più ci avviciniamo alla meta e meno roba viva incontreremo, credo. In più, se dovremo combattere molto forse serviranno le tue cure."

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Aelar

Durante il cammino non ho parlato molto, sono incazzato per una serie di ragioni. Ho continuato tutto il tempo a fare attenzione alla mano con l’anello maledetto, o qualunque diavoleria sia, stando sempre attento a non infettare altre parti del corpo. Non mi fido. 

Una volta arrivati alla piccola stradina sotto il faro mi fermo a guardare il cielo È in arrivo un brutto temporale, ci conviene trovare riparo in fretta. Anche se dentro, da quel che ci hanno detto, non ci aspetta certamente una vacanza. 

Modificato da Kazuma
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Phera Jamal

Durante il trgitto me ne sto in silenzio anche io. Ho mille pensieri in testa e non riesco a togliermi dalla mente ciò per cui siamo stati imprigionati. Scuoto il capo, la lunga treccia ondeggia. Devo rimanere concentrata...bofonchio tra me.

Alla fine arriviamo al faro, dal quale parte il sentiero descritto sulla mappa. Ecco! Quello là dovrebbe essere lo stradino per il tempio! allungo la mano con l'indice puntato in quella direzione. Mi volto infine verso Aelar. Dici che il temporale ci impedirà di arrivare alla nostra meta? chiedo incuriosita. Di sicuro lui ne sa più di me di meteorologia.

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Aelar vi avvisa che il tempo dovrebbe reggere per il resto del giorno, ma per la sera non garantisce.

Vi avvicinate al bordo della scogliera. Un tuffo da lì sarebbe morte certa vista l'altezza. La stradina che dovete prendere è uno stretto, strettissimo sentiero scavato nella roccia e che, da quello che vedete, compie anche un paio di tornanti all'interno della scogliera attraverso delle gallerie.

Attorno a voi gabbiani e altri uccelli marini svolazzano. Diversi strati di guano imbrattano la stradina.

Iniziate a scendere e dopo una ventina di metri, in mezzo al passaggio vi sono tre grossi gabbiani che bloccano la stradina. Solo guardandoli attentamente vi rendete conto che quelle bestie sono dei non morti...

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Hiccup

Le grandi altezze non mi danno fastidio, anzi, mi piace stare appollaiato sul bordo di scogliere e simili. Passare quindi per quei percorsi stretti non mi da alcun fastidio. Vedo i tre "gabbiani" diversamente vivi e mi fermo. "Uh, cosa si fa? Magari possiamo semplicemente scacciarli." dico.

 

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Phera Jamal

Osservo con stupore l'altezza della scogliera: non sono abituata a certe altitudini. Deglutisco vagamente preoccupata, dovessi cadere qui diventerei cibo per i pesci. L'idea di finire spiaccicata di sotto, comunque, lascia presto il posto ad un'altra preoccupazione: la strada è sbarrata. E non da un ostacolo qualsiasi, piuttosto da creature infettate dal morbo della non morte. dannazione, anche negli animali ora. Scuoto la testa. Non credo ci sia modo di scacciarli, ma tanto vale provare. Rispondo ad Hiccup. Solo che non ho la minima idea di come fare. Idee? E nel mentre afferro un sassolino, facendolo saltellare nel palmo della mia mano. Quella è la mia brillante idea, ma non la metto in pratica, per ora.

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Phera Jamal

Mi gratto la testa sentendomi tirata in causa, con un sorrisetto ebete stampato sul volto. Sì, in effetti non fu una genialata, quella. Osservo i tre gabbiani non-morti. E non lo so, ma ho l'impressione che siamo noi quello che vogliono mangiare...per sicurezza mi metto sulla difensiva, non voglio essere colta di sorpresa.

Spoiler

mi metto in schivata

 

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Hiccup getta un po' di cibo verso i gabbiani e questi iniziano a bechettarlo... attirati dall'odore giungono sul posto altri uccelli zombie che, oltre a occupare ulteriormente il sentiero, iniziano a colpirsi fra loro danno origine a uno spettacolo poco piacevole con pezzi di carne marcescente  e putrefatta che valano ovunque assieme a penne, arti e ali.

Le besti hanno sempre più foga e violenza l'una verso l'altra  in un crescendo di versi orripilanti e budella che sparse sul sentiero.

Tuttavia dopo qualche minuto i pochi gabbiani rimasti se ne vanno lasciando sul posto i resti dei propri compagni in una sorta di poltiglia fatta di sangue, interiora, escrementi e penne.

La via è libera anche  se rivoltante e, probabilmente, molto scivolosa.

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Hiccup

"Oh beh, ha funzionato... anche se non nel modo che mi aspettavo. Effettivamente da dei gabbiani non mi sarei dovuto aspettare nulla di diverso. Facciamo attenzione che sembra scivoloso." faccio apparire una mano spettrale con la quale cerco di buttare giù dalla scarpata più pezzi di gabbiano possibile, cercando di rendere la via meno pericolosa. Una volta finito mi pulisco istintivamente le mani, come se avessi toccato la poltiglia con i miei stessi arti. "Dovrebbe andare meglio."

Spoiler

Ho usato mage hand

 

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Phera Jamal

Rimango stupita dall'epilogo della faccenda. Ma...ma...indico i gabbiani che si scannano a vicenda, per poi andarsene con le loro pance piene, seppur putrescenti. E' chiaro che il destino mi odi. Quando l'ho fatto io mancava poco che quelle scimmie ci mangiassero vivi! scuoto il capo. Affrettiamo il passo! Non vorrei ritornassero alla carica. Come possono essere sazi con le pance mezze bucate? e mi avvio frettolosamente.

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Facendo attenzione percorrete il sentiero dovendo ogni tanto ricorrere anche all'uso della corda per non precipitare di sotto. Se non fosse per la situazione il sentiero sarebbe anche suggestivo, soprattutto nei tornanti scavati dentro la scogliera.

Giungete infine al livello del mare. Non impiegate molto per individuare l'ingresso del tempio: attorno ad un'ampia grotta sul mare la roccia è stata scolpita con motivi di fiori e teschi incrociati a pesci e meduse, la grotta è completamente sul mare, con l'acqua che vi entra dentro, ma un ampio cornicione di roccia permette di accedervi all'interno. 

Attorno a voi notate che tutta la fauna: uccelli, pesci, molluschi, persino i granchi, sono non morti.

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Hiccup

"EWH, non mi aspettavo una situazione così grave. Che schifo!" Dico pulendo uno stivale dopo aver calpestato un granghio non-morto. Continuo a camminare "Se distruggiamo l'artefatto che stiamo cercando secondo voi tutti questi animali torneranno in vita o moriranno?" dico facendo attenzione a dove metto i piedi. "Se lo portiamo con noi possiamo crearci un'armata di animaletti morti, comunque peccato non avere gente religiosa con noi, sapete tipo quei sacerdoti strani... non sanno fare magie utili in questi casi? Almeno, so che chiamano loro quando qualche morto decide di tornare a camminare. Chiacchero troppo?"

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