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[TDG] Cosa c'è in cantina?


Stefino

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Richard Clarke

Oh...
Scuoto leggermente la testa. I muscoli del mio corpo iniziano lentamente a rispondere agli stimoli e riesco in qualche modo a riprendere coscienza di cio' che mi circonda, ma per diversi istanti non riesco ancora a connettere e a ricordare cio' che e' successo.
Poi tutto inizia a sopraggiungere nella mia mente, anche se ancora in modo sfumato.
Gli scaffali. Il freddo. La voce nella testa.
Poi la paura. Gli spari. E infine l'anello. Si, l'anello!
Mi passo la mano destra sopra la sinistra e lo sento ancora li', freddo. Solo ora mi ricordo anche il demone, ma non c'e' nulla di nitido. Ricordo solo alcuni tentacoli e il fuoco.

Accolgo finalmente l'invito di Rumberger a rialzarmi e barcollo leggermente, prima di recuperare definitivamente l'equilibrio.
Si... Detective, ce l'abbiamo fatta per via della stanchezza non riesco a parlare ad alta voce e Rumberger deve fare sicuramente qualche sforzo per ascoltarmi.
E' tutto vero, l'ha visto anche lei. In un'altra situazione avrei detto di avere del materiale a sufficienza per scrivere un capolavoro, ma credo che dovremmo prima assorbire cio' che ci e' successo oggi. Pero' sono contento, sono davvero contento.
Detective... L'ha visto anche lei! Quella cosa li', ci ha combattuto contro. Mi aiutera' a dimostrare che mio cugino aveva ragione?

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Custode

Vi recate entrambi innanzitutto all'opedale, dove Rumberger può farsi medicare le ferite e deve fornire vaghe risposte in merito a come se le è procurate.

Raggiungete poi Klein nel suo studio legale e raccontate dettagliatamente cosa vi è accaduto e come pensate sia andata realmente la vicenda di Arthur Blackwood; ovviamente non venite creduti, il legale pensa che abbiate avuto delle allucinazioni riconducibili alla presenza di qualche strano gas nella cantina, "o almeno porteremo questa versione in tribunale, per il vostro bene".

Di fronte alle nuove evidenze che avete individuato sulla scena, il caso viene però riaperto e Arthur viene scagionato dalle accuse; secondo la polizia si tratta chiaramente dell'opera di un serial killer, il signor Blackwood non può aver architettato tutto ciò. Tra le ossa nel pavimento vengono trovate anche quelle di Rose Blackwood. Il caso non sarà mai risolto.

Arthur vi è infinitamente grato per l'aiuto che gli avete fornito: oltre a salvargli la vita, gli avete infatti fornito la prova di non essere pazzo, pur con tutte le implicazioni che comporta la terribile realtà che avete portato alla luce; si offre comunque di farsi nuovamente carico del fardello rappresentato dall'anello.

- FINE -

 

@Ricky Vee & @Daimadoshi85

Spoiler

 

Giusto a titolo informativo, alla fine dell'avventura recuperate un certo quantitativo di punti Sanità Mentale, in base ad alcuni obiettivi che potreste avere portato a termine; nel caso specifico erano i seguenti:

  • scoprire il libro di ritagli e rendersi conto della fortuna della famiglia Blackwood (+1 Punti Sanità): leggendo gli articoli di giornale con più attenzione vi sareste resi conto che ciascuno di essi riguardava un membro della famiglia Blackwood miracolosamente sfuggito a qualche incidente, l'ultimo in particolare riguardava proprio Arthur Blackwood;
  • scagionare Arthur Blackwood dalle accuse (+1d4 PS): il teschio che è passato per le mani di Clarke e che poi è andato distrutto era in realtà quello di Rose, sarebbe bastato quello a scagionarlo, ma siete riusciti comunque nell'intento;
  • intrappolare nuovamente la creatura (+1d8 PS).

Che altro aggiungere? Grazie per avere giocato, spero vi siate divertiti come mi sono divertito io! 🙂

 

 

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