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Topic di Gioco: Marshall Horne


SNESferatu

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"Abbiamo delle filosofie evidentemente molto diverse. Ma cosa posso saperne, si vede che io sono nuova e tu, evidentemente, no." Nel dirlo rievidenzia il fatto che è completamente sporca di sangue. "Seguimi, e ti porterò all'uscita fuori dal parco. Non vorrei che Nick avesse amici ad aspettarlo..."

Per una decina di minuti vi spostate per i corridoi delle fogne, tra rivoli, ratti e ragnatele. Superate la scala da cui siete arrivati nelle profondità della città, e proseguite oltre, fino a un'altra scaletta, del tutto identica alla precedente. Sei il primo a salire all'aria aperta, e quatto quatto prima controlli non ci sia nessuno ad aspettarvi. Ti ritrovi in un'area di poco fuori dal parco, non lontana da dove hai parcheggiato. Come all'inizio di questa serata, non c'è nessuno, e sia tu che Rachel potete lasciare la "scena del crimine" senza che nessuno vi possa notare.

Rachel non si mette al posto accanto al conducente, ma si sdraia dietro cercando di non essere vista da fuori. In effetti, un uomo sopra i trent'anni che porta in macchina una bella ragazza che ha da poco superato l'adolescenza e piena di sangue non è il massimo della discrezione. Dovrai però lavare la macchina il prima possibile. Metti quindi in moto e torni a casa, con un'amica in più ma senza indizi certi per risolvere la "missione" che ti ha dato Paul. Ma non la serata non è stata un buco nell'acqua.

San Castillo, Esterno del palazzo di Marshall Horne. 27 Marzo 2017, 11:06 PM.

Parcheggi davanti casa tua. Esci dalla macchina prima di Rachel, dai un'occhiata in giro e anche stavolta non noti nessuno. Dai un colpetto sulla portiera dove si trova la testa di Rachel, e questa esce fuori in un lampo, senza che tu possa neanche sentirla. Quasi di corsa arrivi al tuo portone. Siete dentro.

Spoiler

Per velocizzare i tempi ho tirato i tiri di Percezione senza dirtelo, senza farti usare la Volontà. Scusami, ma se ci mettiamo a fare che ogni tiro di Percezione blocca un post andiamo davvero a strarilento (e non sarebbe neanche narrativamente interessante) 😉 Ovviamente per quando la Percezione è davvero importante questo mio ruling non vale.

In ogni caso hai passati entrambi i tiri, in fondo vedi al buio o quasi. Ah, se nel prossimo post potessi descrivermi un attimo casa tua, it would be great.

 

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Principali partecipanti

Casa mia è moderatamente spaziosa, me lo posso permettere. Probabilmente sarebbe più adatta ad una piccola famiglia che ad un single come me, ma mi piace avere tante stanze in cui disporre la mia roba. C'è un discreto disordine, però. 
Non che l'abitazione sia sporca, ma ha un'aria certamente trascurata. I piatti sono in ordine, ma il pavimento potrebbe essere spazzato più spesso. Riviste, libri, documenti per il lavoro sono sparsi su tavoli e su altri piani, lì dove li ho posati una volta letti. 
Nella mia stanza i vestiti che devono essere lavati sono ammonticchiati su due sedie e alla base del letto.
La cucina è abbastanza pulita, ma il frigo non è mai molto pieno e il tavolo dove dovrei cenare è inutilizzato. 

Ci sono ancora degli scatoloni nel sottoscala e in una delle stanze al piano terra: mi sono trasferito da un po' ma ancora non ho svuotato tutto. 
Le tende sono tirate lasciando (quando è giorno) una costante penombra; e lì dove le lampade hanno due o più bulbi ne ho lasciato solo uno avvitato, per evitare troppa luce. 

Ho una stanza degli ospiti...anzi due, ma la seconda non ha nemmeno un letto. "Puoi dormire nella seconda stanza al primo piano, sali le scale e vai a destra. A sinistra, in fondo al corridoio, puoi farti una doccia. Non ho abiti femminili. Immagino che a pancia piena e con un tetto sopra la testa ti venga voglia di riposare, ma prima vorrei scambiare qualche parola con te. Prima di tutto...mi presento. Non l'ho fatto prima perché sono una persona prudente, ma dal momento che ti sto ospitando non vedo perché nascondere la mia identità. Ho un nome da umano, che uso per tutta la trafila di situazioni del quotidiano: Marshall Horne. Puoi chiamarmi così, se vuoi. Il nostro vero nome, però, è un altro. Più che un nome è un titolo, e dovrai usarlo solo se saremo soli. Noi siamo il Re di Stracci" sorrido mio malgrado, anche se il mio sguardo è mortalmente serio. Del resto è la prima volta che mi presento a qualcuno con il nostro vero nome. Ma voglio far capire a Rachel che non sto affatto scherzando "Per quanto riguarda la tua intuizione, hai pienamente ragione. Noi non siamo umani, come non lo sei tu. Ma ci sono molte cose diverse che vagano su questa terra. Noi non siamo un vampiro, e abbiamo bisogni e capacità ben diversi dai tuoi. Non abbiamo zanne, e non vediamo al buio, non siamo un superumano come la tua gente. Eppure ti voglio mettere in guardia. Non credere che siamo indifesi. Preferisco mettere in chiaro le cose, prima di tutto. Ora, hai domande?"

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La vampira ti guarda con attenzione mentre spieghi a grandi linee chi sei. Non ti sembra avere reazioni particolari alla tua grande rivelazione. "Hai aiutato una vampira in difficoltà, senza sapere chi fosse, o cosa ti avrebbe potuto fare... non dubito che tu non sia indifeso. Anzi. Devo dire che all'inizio pensavo fossi un vampiro anche tu ma..." si batte una mano sul petto "anche io ho qualcosa dentro, e l'hai vista. Quando incontro un vampiro, lo sappiamo entrambi. Con te... con te non sento nulla, se non la sensazione di essere a mio agio. Non te lo so spiegare."

Lei non lo sa, ma tu sì. È l'abbraccio della Madre dei Mostri che fa sì che tu possa avere una certa affinità verso tutte le creature sovrannaturali che da Lei discendono. È molto utile, se le creature in questione non stanno cercando di ucciderti, ovvio. In quel caso, neanche la Madre Oscura in persona potrebbe aiutarti.

"Quindi, fammi capire. Dentro di te hai una bestia, come me, e insieme avete un made-up name. Ma non ti nutri di sangue, o avresti approfittato di Nick. Ed è una relazione simbiotica, immagino, perché ti vedo molto stabile. Quindi... perché aiutare me? Non che non te ne sia grata, ovvio, ovvio. È che in questo mondo non mi aspetto favori gratis. È l'unica cosa che ho davvero capito dei vampiri."

Si tira le maniche della sporca palandrana che ha addosso. "Ma non credo tu sappia moltissimo di noi. Per esempio, è notte e riposare per me ora non avrebbe senso. Se hai domande, posso contraccambiare il favore. Ma non so molto del loro mondo. So solo che non ne faccio parte." Fa per avvicinarsi alle scale del piano di sopra. "E Marshall... scusami se ti chiamo Marshall, ma mi fa strano chiamarti con il tuo vero nome, per ora. Dicevo, non è un problema per me non avere vestiti femminili. Questo mi è durato abbastanza. Hai però un telo su cui posso dormire domani mattina? Things will get messy al mio risveglio."

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Scuoto il capo con un mezzo sorriso "Non razionalizzare. Non serve a molto quando spieghi qualcosa come noi. E intendo sia ciò che sono io sia ciò che sei tu. Ti basti sapere che non sono umano, non sono un vampiro e che non sono nemmeno un cacciatore di mostri. Ho solo voluto metterti in guardia, perché per quel poco che conosco la gente so che potreste farvi delle strane idee vedendo il mio aspetto umano" mi siedo sul divano, le mani giunte davanti a me con le dita intrecciate. 
"Tornando a noi. Ovviamente non intendo offrire il mio aiuto senza qualcosa in cambio, ma il mio comportamento di stasera travalica un po' il semplice grattarsi la schiena a vicenda. Voglio essere onesto con te, Rachel. Prima di ogni cosa ho bisogno di qualcuno che mi aiuti in una certa faccenda; risolvere questa faccenda mi porterebbe il non piccolo vantaggio di togliermi dai piedi un seccatore di prim'ordine. In secondo luogo, tutte le creature non-umane sono spacciate una volta da sole. Oh, io preferirei starmene per conto mio, ma mi rendo conto che da solo sono vulnerabile. Preferisco però intessere una rete di alleanze con qualcuno che abbia un valido motivo per restarmi fedele. Perciò quando ho trovato te...beh, scusa se sono franco, ma navighi in cattive acque" enumero i suoi problemi sulle dita "Una vampira senza famiglia, costretta a vivere in fuga e con qualche problema nel nutrirsi. Ancora abbastanza umana da farsi grossi problemi a uccidere, ma non sufficientemente umana da poter vivere con gli altri. Non ti aspetta una vita facile, da sola. Ma assieme a qualcuno che possa aiutarti...beh, forse si potrebbe anche trovare una soluzione. Ecco cosa offro: un tetto, un letto, una mano a trovare del cibo. In cambio mi aiuterai a risolvere questa mia faccenda. Ci stai?" 

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Rachel sospira. "Hai indubbiamente ragione, e queste settimane me l'hanno reso chiarissimo. Ci sono un sacco di cose che non so. Se esistono vampiri, posso anche esistere creature come te, che sono... qualcosa che non so. Hai un nome, oltre Re di Stracci?"

La vampira ti ascolta in silenzio, e annuisce man mano mentre le spieghi il perché di questa alleanza. "Ha... molto senso. In fondo, non sei neanche mio rivale per cercare cibo, no? Non hai bisogno di sangue, e mi hai aiutato moltissimo oggi. Sono andata completamente nel pallone, chissà come sarebbe finita. Ci sto, sono in tuo debito." Fa per darti la mano, che però è ancora sporca di sangue secco. La guarda, ti guarda e fa: "Ok, magari la mano te la do dopo."

Mentre sale le scale si gira verso di te. "Dopo la doccia mi racconterai questo problema che ti affligge, sì?"

Spoiler

Ho dimenticato di dirtelo ma, avendo osservato il pasto di Rachel in precedenza, hai praticamente partecipato a una Cena di Famiglia. Hai ottenuto 1 Sazietà, e sei a Sazietà 6. Non siamo ancora a un livello tale da creare un Legame Familiare tra voi due, ma se continui così potresti crearlo tra poco. Ti consiglio comunque di sbirciare le regole per Bacio di Mamma, Vaga Somiglianza e Cena di Famiglia, perché potrebbero esserti utili.

 

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Mentre sta per ritirare la mano, d'istinto gliela stringo anche se è sporca di sangue secco. Del resto la sporcizia non è mai stato un problema per me. Inoltre mi rendo conto che è la cosa...giusta da fare. Rachel può essere un ottimo punto di partenza per il mio gioco di potere e controllo della città. Meglio gestire la cosa con accortezza. 

Mentre le stringo la mano la guardo direttamente negli occhi "Ad un'amicizia e un'alleanza duratura. Vai pure, adesso. Io pulisco la macchina, i vicini potrebbero parlare"

 

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Rachel ti sorride, mentre vigorosamente ti stringe la mano. Con più vigore di quanto pensassi, in realtà. "C'è qualche vestito che posso rubarti? Sono affezionato a questo, ma non credo mi stia più bene." Sta abbastanza meglio da cercare di fare battutine. Un po' tristi, a dire il vero.

Ha veramente bisogno di una doccia. Non è che stia puzzando, in fondo è un vampiro e non suda e le sue ghiandole sebacee non sono funzionanti, ma quel vestito le impedisce sicuramente di fare una vita normale. Quasi ti chiedi come abbia fatto ad approcciare vittime conciata in quel modo. Per settimane. Sempre con lo stesso vestito addosso, tra fogne e omicidi.

 

 

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Spoiler

Percezione: Prontezza + Autocontrollo = 5 dadi. 2 successi. Successo.

Esci fuori di casa, nel buio di una notte senza luna, e senza stelle visto l'inquinamento luminoso della città. La macchina è ancora dove l'hai lasciata. Prima di avvicinarti, noti che c'è un'altra persona sulla via. È seduta su un muretto, e sta fumando in silenzio, dando ogni tanto delle occhiate al cellulare. Non ti sta guardando al momento e non pare avere alcun interesse a te, o alle tue attività. È un uomo, con un cappello da baseball e giubbotto jeans, capelli castani corti e barba ispida. Avrà intorno ai 40 anni. Sta a circa 20 metri da te.

Guardando meglio, noti che il vetro dello sportello posteriore della tua macchina è rotto. Nessun frammento è fuori dalla macchina.

Modificato da SNESferatu
Mi si sono cancellate frasi.
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E quello chi è? 
Mi avvicino senza temere di fare rumore e farmi notare; del resto è sul mio vialetto di casa, terreno sacrosanto per ogni americano che si rispetti. 
"Ha bisogno di qualcosa?" chiedo con tono conciliante, ignorando per ora il vetro rotto della macchina. Non è un ladro, o si sarebbe già dileguato. 

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L'uomo ti sorride. Noti che gli mancano molti denti. "No, no, non mi serve niente. Abita qui? Pensavo non ci fosse nessuno, era tutto buio o avrei suonato." Mette il cellulare in tasca, e fa qualche passo verso di te. "Stavo camminando tranquillo tranquillo, quando ho sentito un CRASH enorme! Poi ho visto la sua macchina coi vetri rotti, ho fatto due più due e stavo per chiamare la polizia." Ritira il cellulare dalla tasca e te lo dondola davanti. "Mi ha fermato prima che potessi, però, sì sì."

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Spoiler

Riconoscere menzogne: Prontezza + Sotterfugio vs Ascendente + Sotterfugio = 1 vs 3. Fallimento.

Purtroppo per quest'azione non puoi usare la tua Condizione Deciso per trasformare il fallimento in un successo: in ogni caso il tizio ha ottenuto più successi di te, quindi lo scontro lo vincerebbe lui. Essendo un Fallimento, puoi decidere di trasformarlo in un Fallimento Drammatico, accettarne le conseguenze e prendere 1 Beat.

La tua Somiglianza di Famiglia non ti fa sentire nulla.

 

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Spoiler

Accetto il Beat, e lo ruolo!

"Grazie, è stato gentile a pensarlo. Deve essere stato qualche teppista, non ho nulla di valore in macchina e per rubarla romperebbero il vetro anteriore" butto un'occhiata all'interno dell'auto. Del resto con questo buio difficilmente qualcuno potrebbe notare il sangue all'interno. Ma meglio coprire la scena con il mio corpo. 

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Spoiler

Fallimento drammatico. Ottieni 1 Beat! Sei a 1/5 di Esperienza.

L'uomo prende un'altra sigaretta e la accende davanti a te. "Lo sa che c'è? È probabilmente così. Non ci si può fidare più di nessuno a San Castillo." Aspira una boccata di fumo. "Mbè, lei è qui, il problema per me è risolto. Spero non si cacci in qualche guaio, sìsì!" E nel finire la frase, si sistema meglio il cappello sugli occhi, si rassetta il giubbotto e se ne va, senza salutarti.

Che strano tipo.

Almeno ora hai tutto il tempo per mettere a posto la tua macchina. È quando ti avvicini di più al sedile posteriore che ti accorgi che proprio dove si trovava Rachel ora c'è un pezzetto di carta. Puoi leggerlo bene anche senza aprire lo sportello: c'è scritto "WE SAW YOU, NAUGHTY BOY" tutto in maiuscolo, con un pennarello nero.

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Appallottolo il foglio e me lo infilo in tasca, guardandomi attorno. Probabilmente è proprio stato quell'uomo di poco fa. Maledetto bast*rdo, chi diavolo era?
Sistemo il retro dell'auto, comunque. Non c'è motivo di non farlo, e soprattutto non c'è motivo, per ora, di informare la vampira della cosa. 
Ma nei prossimi giorni dovrò pensarci su bene. 

Una volta finito, torno in casa. 

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Tornato in casa, non senti già più il rumore dell'acqua della doccia. Per un vampiro così incrostato di sangue, Rachel è stata indubbiamente molto veloce. Sentendo la porta sbattere, scende al piano terra. Ha ancora i capelli bagnati (ma in fondo non le serve a nulla asciugarli), e indossa un tuo sformatissimo maglione beige le cui maniche le vanno di molto oltre il polso, e dei pantaloni color cachi rigirati almeno due volte. Insomma, era quasi meglio prima, con la pelandrana zuppa di sangue e chissà cos'altro. È ancora scalza: evidentemente rubarti anche i calzini le sembrava troppo. Ha con sè un asciugamano, con cui dà delle blande strofinate al collo.

"Ehi, ho messo tutti i vestiti che avevo addosso in una busta, domani butterò tutto lontano da qui. In fondo gran parte del sangue sopra era mio, se lo trovassero l'unica cosa che potrebbero fare sarebbe dichiararmi morta..." sorride. "Che poi tecnicamente è vero."

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"Aspetta a buttarli via. Potrebbero tornarti utili. Specialmente se...umh...suderai ancora sangue. Forse ti converrebbe dormire in desabillé, non credi?" chiedo con un sorrisetto malandrino, ma anche scherzoso. "Dovrei avere comunque un telo plasticato per ridurre un po' il macello" 

Mi siedo sul divano "Tu non bevi e non mangi nulla oltre al sangue, vero? Ci hai mai provato?"

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La vampira non reagisce alla tua simpatica provocazione. Si regge il mento con una mano, pensosa. "Be', sì, sarò costretta a dormire senza vestiti o finirà malissimo, di nuovo. Per fortuna non mi ha visto nessuno di giorno, o sarei su tutti i giornali..."

Si siede sul divano vicino a te, ma a una certa distanza di sicurezza. "In teoria? In teoria posso mangiare. Fa tutto schifo, e lo vomito subito, in un altro bagno di sangue. Ti giuro che non è piacevole." Ride, ma gli occhi non ridono con lei. "Però se mi sforzo un po' posso fingermi viva. La prima volta che l'ho fatto pensavo di essere tornata viva per davvero e ho rischiato di ustionarmi. Smart. Però in questo modo posso anche conservare il cibo nello stomaco per un po'... ma dammi una, due ore e poi c'è sempre il vomito sanguinolento. Non mi manca mangiare, il sangue è... qualcosa di oltre. Mai avuto niente di simile in vita mia."

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"Chiedevo solo per curiosità, in caso ti avrei offerto qualcosa. Non che il mio frigo strabordi di cibo di qualità, la vita di uno scapolo che lavora tutto il giorno lascia la cucina incredibimente vuota. Ma torniamo a noi. Come ti avevo annunciato, sono impegnato in una faccenduola che rischia di togliermi molto del mio tempo libero"

Mi volto un po' verso di lei, per parlarle con maggior comodità "In pratica vivo nel territorio di un gruppo della...tua gente, diciamo. E a loro va bene così, perché non ci facciamo concorrenza sul cibo. Abbiamo anche interessi diversi. Però oggi è venuto qui uno di loro per sottopormi questo problema che dilaga per la città. Se non verrà risolto ne risentiremo tutti noi, anche chi come me non è un vampiro" faccio una pausa, per assicurarmi che comprenda di che sto parlando "Pare che si stia diffondendo una malattia, strani puntini rossi sulla pelle. Questa potrebbe attirare attenzioni indesiderate se gli umani non riusciranno a venirne a capo. Ci sono umani che ci danno la caccia, e per questo noi preferiamo tenere un basso profilo. Bene, parte delle persone colpite da questo male sembrano avere in comune una visita al parco. Così stanotte sono venuto lì per dare un'occhiata. 
Ho anche l'indirizzo di un locale: il mio lavoro da umano ha a che fare con il controllo igiene e qualità di questo genere di posti, non avrò problemi a controllare. Ma visto che tu hai abitato nel parco, mi chiedo se tu non possa la notte tenere d'occhio quel posto e vedere se scopri qualcosa..."

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