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[Dungeon World] Atorion - Capitolo 2: Viaggio


Marco NdC

Messaggio consigliato

@Gizekh

13 ore fa, Gizekh ha scritto:

Aakronn, chierico umano. 

"Aaa quindi è Leodor, non Luqar... Mi spiace  che lo stavo incolpando senza motivo" 

«Olwander è un grosso problema in effetti, toccherà togliere di mezzo lui prima di convincere il re... Ovviamente non intendo ucciderlo, sia chiaro. È anche vero che potrebbe essere in grado di ammaliare le persone, ovviamente è solo una teoria, e se così fosse potrebbe usare il suo 'potere ipnotico' su uno di noi. » 

«Riguardo la nostra destinazione,io preferirei intraprendere la via per il Mondo Sotterraneo... Diciamo pure che la diplomazia non è il mio forte e sarei sicuramente più utile in un ambiente più ostile. Il problema è che non possiamo mantenere i contatti tra i due gruppi» 

«Vorrei ricordarvi anche che Olwander vi vuole morti» mi rivolgo ai seguaci del Sentiero della Luce «in più dobbiamo capire cos'è questo 'dono' che, se ho ben capito, non ti fa trasformare in una specie di morto che cammina... Si certo, dobbiamo fermare il rituale però, nel caso non dovessimo riuscirci, non diventeremo dei non morti. Dobbiamo sbrigarci però, il re non rimarrà vivo ancora per molto» 

Arrivati a Gurtna, ne approfitto anche io per fare un po' di compere. 

Passando tra le bancarelle, ne noto una che vende un po' di tutto, perlopiù oggetti di uso comune e decido di fermarmi. 

«Salve buonuomo. Avrei bisogno di alcune bende, possibilmente sterili, e del cibo da viaggio, possibilmente qualcosa che si mantenga per diversi giorni senza marcire ed uno zaino, grazie» 

Terminate le 'compere', faccio per continuare a perlustrare le bancarelle quando vedo Baelnor venirmi incontro. 

«Hey riccone, finito di fare compere lussuose?» dico ridendo mentre con la mano indico la sua armatura nuova «mi ci potrei perfino specchiare... Wow» 

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Io penso di aver perso il conto dei px e delle monete d'oro. 

Ho segnati:

2 px

34 oro

Oltretutto mi erano proprio passati di mente i legami e ne ho uno ancora non risolto D=

 

Atorion, regno di Tyrsis, Gurtna  – 19 Solcalidi, anno 6735
Aakronn,
in effetti quel “LLLLLLLLLLLLLLLLLL… (ghghghghghghgh)… rrrrr” poteva trarre in inganno.
Si riferiva a Ledor, non a Luqar!

Il Reverendo ascolta attentamente il tuo piano, ma aggrotta le sopracciglia. *
«Olwander non è la sola mela marcia, e di certo da solo non potrebbe sferrare un colpo di Stato», dice.
«Ucciderlo significherebbe solo attirare l’ira del Re, sobillato dagli altri infiltrati nel consiglio.»
«Invece dovremmo smascherare Olwander d’avanti ai suoi occhi, in modo che il Re dia ordine alla parte sana del consiglio e dell’esercito, di fare pulizia al loro interno, o quanto meno di prendere le dovute precauzioni. Le indagini interne e l’opera di bonifica potrebbe richiedere anni, forse generazioni.»
«Se la setta non ha ancora preso il sopravvento, è perché è in inferiorità numerica e sta aspettando il momento propizio.»
«Probabilmente agirà nell’arco di una notte, sorprendendo il Re, i suoi consiglieri, e la parte leale dell’esercito.»
«Ecco perché è difficile il nostro compito. Non solo dovremo eludere la sorveglianza per essere ricevuti dal Re, ma dovremo raccogliere prove sufficienti a convincerlo.»

«Stando a quanto racconti, qualsiasi cosa sia il “dono”, permetterà ad alcuni privilegiati di sopravvivere alla venuta dell’Abominio, che ho ragione credere sia collegato all’anti-sole, nero e terrorizzante, visto profeticamente da Florin.» **
 


* Non avendo specificato alla presenza di chi facevi quel ragionamento, ho considerato la condizione più favorevole, ossia quella con il Reverendo all’ascolto.

** Post di riferimento alla teoria del Reverendo.

Mi sembra che ti erano rimaste 2 monete (oltre quelle che ti ha dato Jack per pagare la diligenza alla stazione), e poi ne sono state spartite altre 10 alla rimessa. Le 20 di Baelnor sono state distribuite al ritorno dai mercati.
Quindi avresti i soldi per compare uno o due rotoli di bende. Non ti conviene prendere anche le razioni da dungeon, che costano a Gurtna costano il triplo, e che stando al Reverendo vi verranno anche date all’Abazia.

Anche io conto 2PX
Per i legami, dimmeli adesso che me li segno (puoi anche crearli al momento).
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@MattoMatteo

1 ora fa, MattoMatteo ha scritto:

Baelnor, guerriero umano

"Non ora Ronn, siamo nei guai" gli dico sottovoce.
"Leod è riuscito a passare un messaggio ai suoi complici; la città non è più sicura per noi, dobbiamo andarcene in fretta!
O torni subito ai carri, con gli altri, o rimani con me mentre cerco Jack e Kat, ma in tal caso non perdermi di vista... se succede, torna immediatamente ai carri."

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Master, domanda: dove diamine è Florin? :?

 

Baelnor,
dopo aver intercettato Aakronn, è Katterfelto ad intercettare te. Il contrario sarebbe stato improbabile a causa delle rispettive altezze.
«Ho fatto acquisti da uno gnomo! Aveva un cappello verd… ehm, mastro Baelnor? Sembrate preoccupato. No, non ho visto Florin. Non è tornato ai carri? Credo che Jack stia sul sentiero di ritorno, o almeno me lo auguro…»  *
Ora sei tu a vedere preoccupato Katterfelto.


Aspetto il post di @cromagnon per stabilire se è tornato o meno ai carri.
In ogni caso, visto che lo state cercando, lo troverete a meno che non stia cercando di nascondersi.
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Jack ladro umano

Dopo aver rimediato tre antitossine e un bel nulla di fatto per il resto della lista della spesa, mi dirigo verso il punto d'incontro col resto della truppa per decidere il da farsi.

La mia idea è sempre quella di andare a Gurtna  e cercare di entrare nel castello, spingere il cospiratore a fare gli altri nomi e punire tutti quanti...facile!!!

Vedremo cosa ne penseranno gli altri.

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@cromagnon @Tutti

4 ore fa, cromagnon ha scritto:

Jack ladro umano

Dopo aver rimediato tre antitossine e un bel nulla di fatto per il resto della lista della spesa, mi dirigo verso il punto d'incontro col resto della truppa per decidere il da farsi.

La mia idea è sempre quella di andare a Gurtna  e cercare di entrare nel castello, spingere il cospiratore a fare gli altri nomi e punire tutti quanti...facile!!!

Vedremo cosa ne penseranno gli altri.

Atorion, regno di Tyrsis, Gurtna  – 19 Solcalidi, anno 6735

Jack,
siete radunati allo spiazzo dove avete posteggiato i carri.
Ci siete tutti tranne uno: Florin è introvabile, e sono ore che lo state aspettando.

Vulkor: «L’ultima volta che l’ho visto era a pochi passi da me. Mi sono girato un attimo ed è scomparso. Mi spiace.»
Jedalf: «Tsk… “Mi spiace”. Ricordamelo semmai volessi assumerti come guardia del corpo.»
Vulkor lo ignora.

Reverendo: «Temo che non potremo attenderlo oltre. Ogni ora che perdiamo potrebbe costarci cara.»
Luqar: «Ho avvertito la guardia cittadina. Il ritrattista in caserma è un fenomeno. Esporranno la sua immagine insieme agli altri ricercat…», mentre lo dice, non può fare a meno di incrociare il tuo sguardo, per poi distoglierlo subito.

C’è un momento di silenzio, forse di imbarazzo.

Jedalf: «Hei, ho visto passare il gatto che ti ha mangiato la lingua», si rivolge a Leodor cercando di cambiare argomento. «Doveva essere sicuramente la tua, perché era mooooolto lunga.»
Anche Leodor lo ignora.

Di nuovo silenzio.

Vulkor tira da un sacco una balestra di seconda mano. Calibrandola bene dovrebbe fare il suo dovere. Inizia ad armeggiare con alcuni chiavini.
Jedalf: «Bestione, mi hai portato quello che ti avevo chiesto?»
Il Furetto era rimasto di guardia ai carri, ancora debilitato per la perdita di sangue.
Vulkor tira dallo stesso sacco un arco logoro e glielo lancia.
Jedalf: «Te l’ha venduto mio nonno? Ne aveva uno uguale, e gliel’aveva dato suo nonno. Non c’era di meglio?»
Vulkor: «Non per i quattro soldi e pidocchi che mi hai dato.»
Jedalf: «Tsk…»

Di nuovo silenzio.

Reverendo: «Basta chiacchiere: si parte. Se Florin sta bene ci raggiungerà all’Abazia. Conosce la strada. Altrimenti possiamo solo pregare per lui.»
Katterfelto: «Reverendo, chiedo venia, prima di rimetterci in viaggio vorrei poter esaminare il biglietto che mastro Leodor ha stilato di suo pugno.»
Il Reverendo fa un cenno a Luqar, che glielo passa.
Il mago lo squadra da tutti gli angoli, poi lo avvicina al fornello della pipa: «Ehm, sapete, basta un po’ di succo di limone, una fonte di calore e… come non detto. Niente. Beh, posso tenerlo? Lo scalpitio degli zoccoli di Asino mi aiuta a riflettere. Magari durante il tragitto…» 
«Va bene», lo anticipa il Reverendo «ma ora andiamo.»
 


@Tutti
Se non avete altro da dire/fare. Si parte per l’Abazia.
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Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo.

La mia mente è agile come il mio corpo, i pensieri scorrono veloci. Prima di avvicinarmi alla gabbia cerco qualcosa per creare un diversivo per concedermi il tempo di far scappare il recluso* , una semplice torcia per dare fuoco ad uno dei carri andrebbe benissimo e se la trovo è esattamente quello che faccio.

La mia mano accarezza il muso morbido e sofferente del felice, che mi riconosce, nonostante io stesso stenti a farlo mentre osservo la mia  pelle, liscia e perfetta come mai lo era stata, bianca come latte. Con dita sorprendemente agili sciolgo i nodi che tengono chiusa la porta della gabbia  mentre gli sussurro nella lingua degli elfi, “vanya sulie” ( che i venti ti siano favorevoli ) e lo indirizzo con la mia volontà verso i boschi. Deve riprendersi, e quando lo avrà fatto lo convocherò nuovamente. Mi serve il suo aiuto più che mai, ora che nelle ore diurne sono fragile e vulnerabile. Sperando che nonostante le ferite, il suo essere furtivo ed il suo istinto lo guidino su di una strada celata alla vista del popolo della steppa, io mi ritiro sui miei passi, cercando di muovermi nascosto a mia volta. Dal carro del mio “creatore” avrei cercato di controllare che la “fuga”avvenisse senza intoppi, prima di tornare all’interno attraverso lo squarcio.

Spoiler

* cerco un diversivo, non so se discernere realtà va bene , comunque qui il risultato del tiro

4+6

nel dubbio tiro un altra serie di dadi per un eventuale sfidare il pericolo della fuga ( tutto per sveltire questa parte, dimmi se sbaglio)

4+5

 

comunque si tengo conto della fiction e cercherò di creare l’aspetto caratteriale del nuovo elendili in queste giocate, ma grazie per l’appunto.

 

 

Modificato da Crees
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@cromagnon @Tutti

Atorion, regno di Tyrsis, (Strada Imperiale, verso l’Abazia) – 19 Solcalidi, anno 6735
Jack.
La carrozza dei chierici vi fa strada nel buio della notte, respingendolo con le sue inesauribili lanterne.
La quiete viene infranta di tanto in tanto dall’armonica di Jedalf. Riecheggiano note malinconiche, che un po’ ricordano il canto di Florin, senza tuttavia infondere la stessa pace. La mancanza del druido si fa sentire.
È tempo di accamparsi. I cavalli rallentano per defaticarsi, e la strada che scorre sotto di voi sempre più flemmatica, appesantisce anche le vostre palpebre.
Sul ciglio destro spunta un carro posteggiato. Il proprietario deve esserci rientrato da poco: a qualche passo delle braci sono ancora fumiganti, e una padella contiene ancora qualche avanzo.
Sotteso tra le braci e la volta delle stelle, il morente nastro di fumo non aveva nulla di insolito, finché non ti sei avvicinato. Adesso noti che è di un colore rosso melograno.

I chierici proseguono per un altro miglio, fin dove un torrente lambisce una curva della strada, per poi tuffarsi nel fitto del bosco.
Pianificano di accamparsi lì, dove le cavalcature avranno di che abbeverarsi, e il gorgoglio delle correnti sarà di conforto al vostro sonno.

L’umore non è dei migliori quando vi concentrate sul vostro pasto. Il Reverendo porta qualche boccone a Leodor, che rifiuta. Vulkor e Jedalf fanno pratica con balestra ed arco, ma non spicciano una parola.
L’unico ad avere un minimo di brio è Katterfelto. Balza giù dal carro con un’aria soddisfatta, e non è a causa degli stivali nuovi di pacca.
«Sentite cosa ne penso», annuncia a tutti mentre solleva il foglietto “Mandate presto un immortale” con due dita. *
Anche i grilli sembrano zittirsi per un attimo.

«Il problema dei non-morti…», butta un occhio al Reverendo che preferisce il termine “non-vivi”. In effetti, sarà per la suggestione della notte, ma “non-morti” causa un brivido sinistro in molti di voi.
«… Dicevo… è inutile girarci attorno: l’evento che sconvolgerà presto la storia di questo mondo, sarà il passaggio universale dalla vita alla non-morte. Accadrà a tutti noi eccetto a chi non-morto lo è già. Ma questo è stato già mirabilmente teorizzato dal Reverendo», si inchina ossequioso in sua direzione.
«Il problema dei non-morti», riprende da dove si era interrotto «è che sono impacciati, oppure stupidi, oppure entrambe le cose. Tutti eccetto i vampiri. L’unico “immortale” che possa essere mandato “presto” ad occuparsi di noi bravi ragazzi, può essere solo un vampiro.»

«La buona notizia è che se non l’hanno mandato fin’ora, era per non scoprire le loro carte. Significa che adesso sono alle strette. Gli facciamo paura», stavolta l’occhio del mago cade su Leodor.
«Non fatemi dimenticare che poi devo darvi anche la brutta notizia, ma sentite questa. Incrociando i dati tra il mio Bestiario e il secondo volume di “Non-morti, mito o realtà?”, ho appurato che del comunissimo aglio spingerebbe i succhiasangue a rivelare la loro odiosa natura. Divertente no?», lo vedi gongolare sui suoi stivali.
«Ve lo immaginate un editto del Re, che obbligasse ognuno a portare una collana d’aglio? Sbucherebbero dai loro buchi tutti i vampiri di Tyrsis. Compreso il nostro caro Olwander, che stando alle rivelazioni di Aakronn, gradisce il sangue delle giovani vergini. Vecchio marpione!»

«Veniamo alla cattiva notizia. Vulkor, Jedalf. Avete acquistato frecce e dardi per i vostri nuovi giocattoli, giusto? Sono realizzati in frassino? No? Male, molto male. Però potrete sempre usarli per abbrustolire gli spiedini.»
L’unico a ridere è Jedalf.
«Per quanto mi riguarda, in questo stesso momento un vampiro potrebbe essere in agguato nell’ombra, in attesa di colpirci. E credetemi, non vorreste averci a che fare…»
Il mago continua spiegando tutto ciò che ha scoperto in materia. **
Cosa fai, fate?

 


* Declamare Conoscenze 3 +4 +2 (INT) +1 (uso Borsa di Libri, ora 5/6) = 10.

@Tutti
** Adesso sapete (quasi) tutto quello che c’è da sapere sui vampiri.
Per maggiori info date un’occhiata ai post qui ed anche qui

@Gizehk
Se volevi aggiungere qualcosa prima della partenza da Gurtna, puoi farlo adesso, che vado ad integrare.

 

Modificato da Marco NdC
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@Crees

14 ore fa, Crees ha scritto:

Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo.

La mia mente è agile come il mio corpo, i pensieri scorrono veloci. Prima di avvicinarmi alla gabbia cerco qualcosa per creare un diversivo per concedermi il tempo di far scappare il recluso* , una semplice torcia per dare fuoco ad uno dei carri andrebbe benissimo e se la trovo è esattamente quello che faccio.

La mia mano accarezza il muso morbido e sofferente del felice, che mi riconosce, nonostante io stesso stenti a farlo mentre osservo la mia  pelle, liscia e perfetta come mai lo era stata, bianca come latte. Con dita sorprendemente agili sciolgo i nodi che tengono chiusa la porta della gabbia  mentre gli sussurro nella lingua degli elfi, “vanya sulie” ( che i venti ti siano favorevoli ) e lo indirizzo con la mia volontà verso i boschi. Deve riprendersi, e quando lo avrà fatto lo convocherò nuovamente. Mi serve il suo aiuto più che mai, ora che nelle ore diurne sono fragile e vulnerabile. Sperando che nonostante le ferite, il suo essere furtivo ed il suo istinto lo guidino su di una strada celata alla vista del popolo della steppa, io mi ritiro sui miei passi, cercando di muovermi nascosto a mia volta. Dal carro del mio “creatore” avrei cercato di controllare che la “fuga”avvenisse senza intoppi, prima di tornare all’interno attraverso lo squarcio.

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* cerco un diversivo, non so se discernere realtà va bene , comunque qui il risultato del tiro

4+6

nel dubbio tiro un altra serie di dadi per un eventuale sfidare il pericolo della fuga ( tutto per sveltire questa parte, dimmi se sbaglio)

4+5

 

comunque si tengo conto della fiction e cercherò di creare l’aspetto caratteriale del nuovo elendili in queste giocate, ma grazie per l’appunto.

 

 

Atorion, regno di Tyrsis, (Strada Imperiale, Praterie)  – 20 Solcalidi, anno 6735

Elendili,
una volta libero, il felino vorrebbe restare un altro po’ in tua compagnia, ma dopo i tuoi solleciti si allontana a tre zampe, approfittando della complicità delle tenebre.

Sfruttando come copertura il fianco in ombra dei carri, aggiri la squadra di esecutori, afferri una torcia da una rastrelliera, ne sfreghi la punta di zolfo e appicchi il fuoco sotto la pancia del carro più vicino.
Ci vorrà del tempo affinché le fiamme siano vigorose e le notino, e non ne hai affatto. I malintenzionati sono già in prossimità della gabbia, e non devono vederla vacante.
È tempo di sperimentare la tua forza vampirica. Il difficile è spezzare la stasi del veicolo che stai incendiando. Dopodiché riesci a spingerlo verso gli uomini con un’accelerazione via via più sostenuta, fino a guadagnare decisamente la loro attenzione. *
«Cosa diav… attenti!», si scansano all’ultimo istante. «Presto! I secchi!»
Accorrono da tutto l’accampamento. Prima che si facciano troppe domande, è il momento giusto per raggiungere il tuo compagno.

Siete ormai al limitare del bosco, fermi da quasi un’ora. È stata dura per il felino tenere il tuo passo. È davvero esausto.
Mancano circa tre ore all’alba. Se ti affretti adesso riuscirai a raggiungere il capanno abbandonato appena in tempo.
È arrivato il momento di salutarsi. Entrambi avete le vostre ferite da sanare, ma i vostri sguardi sottintendono una promessa: un giorno vi ritroverete.

Fai per voltarti, e quasi sbatti contro la sagoma di Kajiue. Era fermo lì ad aspettarti chissà da quanto tempo. Il vostro legame di sangue gli ha perfettamente infuso la tua anima furtiva, pensi nuovamente.
«Non servono domande», ti anticipa. «Le risposte giungeranno da sole e a tempo debito. Sappi solo che siamo ancora dei fuggiaschi figlio mio. Sempre a rincorrere le tenebre. Lo facciamo da innumerevoli generazioni, ma presto cambierà tutto: non dovremo più temere il sole, poiché sarà esso stesso un cuore di tenebra. Allora saremo finalmente liberi.»
In quel momento plana sulla sua spalla un gufo. È affannato, ha fatto un lungo viaggio e porta un biglietto legato alla zampa.
Lo sciamano lo srotola e congeda il rapace. “Mandate presto un immortale”, intuisci dal suo labiale.
«Sei appena nato, molte cose non posso ancora rivelartele. Non capiresti. Ma esistono nemici della nostra libertà. Fanatici, ipocriti, limitati: si fanno chiamare servi del Sentiero della Luce. Ma con quella luce vorrebbero solo ridurci in cenere.»
«O noi o loro figliolo. Adesso sei il cacciatore perfetto. Mettiti sulle loro tracce, difendi la nostra famiglia. Amano così tanto il loro dio… mandaceli pure, semmai esistesse davvero!»
Mentalmente lo sciamano proietta in te l’immagine del luogo verso il quale dei chierici sono diretti. È un’Abazia diroccata, ricavata da un vecchio castello. La sua sacralità ti disgusta. Ora sai come arrivarci.
Quando la tua attenzione ritorna su Kajiue, lui è già sparito.

Riflettendo sul da farsi, i tuoi occhi che non conoscono più l’oscurità, notano un elemento fuori luogo: un falco delle steppe se ne sta appollaiato su un ramo come un silente spettatore. Cosa ci fa qui un uccello diurno, fuori dal suo habitat, e soprattutto con una lunga coda maculata? Anche lui è affannato per un lungo viaggio. Si direbbe che abbia inseguito il gufo di prima.
Ti nascondi alla sua vista, ti concedi qualche altro minuto prima di avviarti al capanno. Il falco plana nel sottobosco, e in quel punto, dopo una manciata di secondi, emerge un mezzuomo armato di lancia, con la stessa coda maculata del falco.
Si avvia verso l’accampamento dei nomadi.
Cosa fai?


No anzi, mi spiace se posso sembrare bacchettone, ma è anche per mantenere una coerenza tra quello che narriamo.

* Dei tiri che hai fatto, mi è servito solo il primo (10) che ho usato come Sfidare il Pericolo +FOR.
Se vuoi chiarimenti, chiedi pure.
Ho modificato un po’ la tua azione (spinta del carro) per velocizzare. Sennò avrei dovuto dire “ci vuole troppo per dare fuoco ad un carro intero, i tizi giungeranno ben prima alla gabbia. Altre idee?”, attendere la tua risposta, etc..

@Tutti
Vi invito ad “osare” di più su ciò che narrate.
Un tuo “Dopo molti giorni di ospitalità, sapevo perfettamente dove reperire delle torce”, è perfettamente plausibile.
A meno che non diciate cose del tutto fuori luogo, avete carta bianca.

 
  • Grazie 1
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Baelnor, guerriero umano

"Un vampiro..." mormoro tra me e me alle parole di Katterfelto.
"Una donna del mio villaggio fù trasformata in uno di questi mostri, quando ero bambino..." dico agli altri, senza sollevare lo sguardo dal fuoco in mezzo a noi, la voce tesa.
"Fu uccisa con grande difficoltà, dopo aver provocato molti feriti e alcuni morti, e solo perchè rimase accidentalmente trafitta da un'asta di legno. Mio padre era nel gruppo che l'affrontò... è un uomo molto coraggioso, ma quell'incontro lo terrorizzò a morte... è stata l'unica volta in vita mia in cui lo vidi spaventato!"
Alzo gli occhi verso lo gnomo "E ora dici che probabilmente nei prossimi giorni... o addirittura questa stessa notte... rischiamo di incontrarne uno, e che l'unico legno che và bene è quello di frassino..."
Con un sospiro guardo gli altri "D'accordo, sono quasi sicuro di aver intravisto un frassino, un paio di miglia indietro... chi viene con me a prenderne un pò di rami? Perchè io non intendo rischiare di affrontarlo senza armi adatte!"

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Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo.

 "Sei il cacciatore perfetto", le sue parole hanno il peso di una nuova investitura, di un elevazione di rango. Un nuovo ruolo che accetto senza esitare, arreso ad un destino che non puo' essere differente, non so se sia perche' sia da vivo che da morto quella del cacciatore e' la mia natura, o perche' lo sciamano mi stia manipolando con i suoi trucchetti mentali facendomi detestare cio' che detesta lui e facendo dei suoi nemici i miei. Cio' di cui sono sicuro e' che la mia comprensione delle cose e' cambiata. Ho accettato quel potere perche' sconfitto, perche' convinto che avrei potuto usarlo per portare avanti i miei giuramenti, impressi sulla pelle come monito immemore. Eppure ora, che sono diventato quello a cui davo la caccia, mi e' difficile immaginare di sottomettermi alle regole del popolo elfico, perche' dovrei in fondo? Essi hanno una comprensione cosi' limitata della Natura stessa di cui si fanno portavoce. Cosa ne sanno di quello che prova il lupo quando fiuta il sangue o della civetta che osserva le prede inermi ed inconsapevoli sotto di se? Credono di vederne il volere nel cielo stellato o nelle vene del legno ma non la capiscono, sottomessi come sono al suo capriccio, vittime sacrificali per il ciclo di morte e rinascita che non nutre altro che quella volonta' che credono di servire. In cosa e' diverso un vampiro? Esterno da quel ciclo di decomposizione ma di cui si nutre. Io capisco la Natura, perche' sono come lei. Mi chiedo se non sia per questo che essa cerca un modo per "distruggerci", perche' non puo' sottometterci come il resto dei mortali. Quei pensieri vorticano veloci, colpendomi come un mantice, mentre cerco di abituarmi al mio nuovo essere, avido di risposte che non posso apprendere da nessuno, almeno per ora. Non manca molto al sorgere del sole e so istintivamente che devo andare, ma l'arrivo di quello che alle apparenze potrebbe essere un mutaforma*, attira tutta la mia attenzione. Senza esitare muovo i miei passi veloci e furtivi con l'intenzione di sorprenderlo alle spalle, se ci riesco lo minaccio al collo con una delle sciabole.

<< Chi sei e cosa fai qui?>> 

Spoiler

*Declamare conoscenze

4+5=9

Sfidare il pericolo

3+5 + 2 Des =11

 

Modificato da Crees
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Jack ladro umano,

Mentre cerchiamo un posto in cui accamparci, sono silenzioso e meditabondo, quando passiamo il carro noto che le braci hanno uno strano colore e cerco di spremere le mie meningi per cavare qualche ricordo al riguardo.

Spoiler

Declamare conoscenze circa il fumo delle braci... non so perché ma al momento in cui scrivo lapo non funziona, puoi tirare tu per me? int+0

Durante il pasto sono distratto e quasi mi viene da dormirci su per riflettere sulle mie esperienze e su quanto sta succedendo ma Kat mi riporta alla realtà. Vorrà dire che le mie riflessioni aspetteranno.

"Vengo io" dico a Baelnor "così controlliamo quel carro che abbiamo passato. Voi intanto istituite turni di guardia."

Mi volto verso Kat e dico, "se non ho capito male, solo il frassino è letale? potremmo utilizzare anche l'aglio come arma? Tipo passando il succo sulle lame? "

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@Crees

20 ore fa, Crees ha scritto:

Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo.

 "Sei il cacciatore perfetto", le sue parole hanno il peso di una nuova investitura, di un elevazione di rango. Un nuovo ruolo che accetto senza esitare, arreso ad un destino che non puo' essere differente, non so se sia perche' sia da vivo che da morto quella del cacciatore e' la mia natura, o perche' lo sciamano mi stia manipolando con i suoi trucchetti mentali facendomi detestare cio' che detesta lui e facendo dei suoi nemici i miei. Cio' di cui sono sicuro e' che la mia comprensione delle cose e' cambiata. Ho accettato quel potere perche' sconfitto, perche' convinto che avrei potuto usarlo per portare avanti i miei giuramenti, impressi sulla pelle come monito immemore. Eppure ora, che sono diventato quello a cui davo la caccia, mi e' difficile immaginare di sottomettermi alle regole del popolo elfico, perche' dovrei in fondo? Essi hanno una comprensione cosi' limitata della Natura stessa di cui si fanno portavoce. Cosa ne sanno di quello che prova il lupo quando fiuta il sangue o della civetta che osserva le prede inermi ed inconsapevoli sotto di se? Credono di vederne il volere nel cielo stellato o nelle vene del legno ma non la capiscono, sottomessi come sono al suo capriccio, vittime sacrificali per il ciclo di morte e rinascita che non nutre altro che quella volonta' che credono di servire. In cosa e' diverso un vampiro? Esterno da quel ciclo di decomposizione ma di cui si nutre. Io capisco la Natura, perche' sono come lei. Mi chiedo se non sia per questo che essa cerca un modo per "distruggerci", perche' non puo' sottometterci come il resto dei mortali. Quei pensieri vorticano veloci, colpendomi come un mantice, mentre cerco di abituarmi al mio nuovo essere, avido di risposte che non posso apprendere da nessuno, almeno per ora. Non manca molto al sorgere del sole e so istintivamente che devo andare, ma l'arrivo di quello che alle apparenze potrebbe essere un mutaforma*, attira tutta la mia attenzione. Senza esitare muovo i miei passi veloci e furtivi con l'intenzione di sorprenderlo alle spalle, se ci riesco lo minaccio al collo con una delle sciabole.

<< Chi sei e cosa fai qui?>> 

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*Declamare conoscenze

4+5=9

Sfidare il pericolo

3+5 + 2 Des =11

 

Atorion, regno di Tyrsis, (Boschi)  – 20 Solcalidi, anno 6735

Elendili,
il mezzuomo deglutisce forzando dolorosamente il pomo della laringe sul filo della sciabola.
«Se ti raccontassi un bugia te ne accorgeresti? Comunque non ho mai mentito, e non inizierò a farlo adesso. Chi sono? Sono un mistero a me stesso, ma posso dirti di chiamarmi Florin. Cosa ci faccio qui? Ero curioso di vedere quel gufo dove sarebbe arrivato. Posso deglutire adesso?»

Questo tale, Florin, è sicuramente un mutaforma, ma non sapresti dire esattamente di che tipo. Forse ne hai sentito parlare proprio tra i Nomadi, quando i cantastorie incantano i bambini attorno al fuoco, prima che debbano filare a nanna.
Ci sarebbe una leggenda per cui, in casi eccezionali, lo spirito della natura si incarna per contrastare una grave minaccia. Ma ti riesce difficile credere che un essere così insignificante possa avere a che fare con questa leggenda.
Sei perplesso, ma non solo a causa di quel ragionamento: senti che sta nascendo in te una strana concupiscenza.

«Beh, visto che ci stai pensando. Ti faccio una domanda anch’io, così, per ingannare l’attesa. Ho visto in lontananza la carovana dei Nomadi della Steppa. So che è accaduto qualcosa di terribile alla loro terra, e sono in pena per una persona in particolare. Conosci una certa Maardi?»

Diventa sempre più difficile concentrarsi sulle sue parole. Lui ancora prova amore, un amore puro, e la vicinanza del suo collo lo rende così invitante… Se solo potessi dissetarti del suo sangue, della sua anima, sarebbe l’esperienza più sublime… e chissà, magari faresti tuo il suo potere di cambiare forma.
Cosa fai?


Se non molli subito la presa su Florin, rischi di perdere il controllo e morderlo sul collo: Sfidare il Pericolo +SAG.

 
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@MattoMatteo

Il 31/12/2017 alle 14:54, MattoMatteo ha scritto:

Baelnor, guerriero umano

"Un vampiro..." mormoro tra me e me alle parole di Katterfelto.
"Una donna del mio villaggio fù trasformata in uno di questi mostri, quando ero bambino..." dico agli altri, senza sollevare lo sguardo dal fuoco in mezzo a noi, la voce tesa.
"Fu uccisa con grande difficoltà, dopo aver provocato molti feriti e alcuni morti, e solo perchè rimase accidentalmente trafitta da un'asta di legno. Mio padre era nel gruppo che l'affrontò... è un uomo molto coraggioso, ma quell'incontro lo terrorizzò a morte... è stata l'unica volta in vita mia in cui lo vidi spaventato!"
Alzo gli occhi verso lo gnomo "E ora dici che probabilmente nei prossimi giorni... o addirittura questa stessa notte... rischiamo di incontrarne uno, e che l'unico legno che và bene è quello di frassino..."
Con un sospiro guardo gli altri "D'accordo, sono quasi sicuro di aver intravisto un frassino, un paio di miglia indietro... chi viene con me a prenderne un pò di rami? Perchè io non intendo rischiare di affrontarlo senza armi adatte!"

Atorion, regno di Tyrsis, (Strada Imperiale, verso l’Abazia) – 19 Solcalidi, anno 6735

Baelnor,
la storia di quella donna contribuisce, con il riverbero del fuoco, a proiettare sui vostri volti delle ombre ancora più cupe.
«Con rispetto parlando, spero che dopo le abbiano anche… ehm… tagliato la testa», il mago aggiunge dell’altro macabro. «Stando al capitolo sesto, al paragrafo…»
«E se uno li decapitasse e scappasse con la testa come se non ci fosse un domani?»,  Jedalf inizia a formulare teorie bislacche. Sembra eccitato come quei ragazzini che cercano di spaventarsi l’un l’altro raccontandosi storie.
Katterfelto: «I miei testi non entrano così nei dettagli, ma tecnicamente il non-morto sarebbe ancora vivo… cioè non-morto… cioè… oh, insomma, avete capito!»

«Io non riuscirei a distinguere un melo da un pero, ma se credi di aver visto dei frassini, forse vale la pena tornare indietro nonostante il ritardo accumulato», dice Luqar rivolgendosi prima a te, poi agli altri.


Per la prima volta invece il Reverendo sembra indeciso. È come se fosse schiacciato da un’enorme e impietosa clessidra.
«Noi non benediciamo armi», finalmente si fa sentire. «È un rituale specifico che non ci appartiene. Né benediciamo cibo e acqua. Benediciamo le fonti di luce, e le persone in quanto potenziali fonti di luce spirituale. Aakronn, ne sai qualcosa di queste pratiche?» *

Riprende: «Per il recupero del frassino, Baelnor, mi fido della tua memoria. Ma ci vorrà tutta la notte per tornare indietro, tagliare i rami più adatti, ricavarne delle armi efficaci, seppur rudimentali, per poi tornare sui nostri passi. Molti di noi devono riposare. Guardatevi, portate ancora le medicazioni dell’ultimo scontro, e sarebbe un fatale errore dividerci adesso.»
Katterfelto: «Sissignore. Per espellere temporaneamente “l’anima” del vampiro, l’arma dovrebbe trapassarne il cuore da parte a parte. Dubito che dei semplici rametti appuntiti possano impeccabilmente assolvere a tale compito.»

«Bene! Decideremo a maggioranza, e che la Luce illumini le nostre menti», il Reverendo impartisce la sua benedizione. «Io dico di raggiungere l’Abazia quanto prima. Luqar?»
È evidente che Luqar avrebbe voluto recuperare il frassino, ma non se la sente di contraddirlo: «Anch’io Reverendo…»
Vulkor: «Torniamo indietro: frassino.»
Jedalf: «Sono ancora rattoppato, ma l’infilzare un vampiro… non me la voglio perdere: frassino!»
Katterfelto: «Mi gioco la pipa che il mio amico Baelnor abbia avuto un’ottima intuizione, ma purtroppo il tempo è davvero tiranno. Voto per andare all’Abazia.»

Tre a due per procedere filati all’Abazia, ma manca ancora il tuo voto, quello di Jack, e quello di Aakronn. **
Con sorpresa di tutti, finalmente si leva la voce di Leodor.
«Io invece voto per espletare dignitosamente i miei bisogni… a meno che non vogliate una carrozza puzzolente».
Cosa fai/fate?
 

 


* @Gizekh se ci sei batti un colpo, che il chierico serve come il pane xD

** In realtà Jack si era già espresso sul tornare indietro, ma chissà, dopo il dibattito potrebbe aver cambiato idea.

@cromagnon anche io non riesco ad accedere al tiradadi di Lapo. Spero che non ce lo siamo giocati…
Comunque Rondy il pazzo aveva detto qualcosa riguardo a del fumo rosso…

L’aglio serve solo a svelare la loro vera natura, poiché i vampiri cercano di confondersi tra la gente normale.

Su quello che ha detto Katterfelto, quindi viene trattato anche l’argomento aglio e del frassino, riporto quanto scritto in un precedente post:
“Adesso sapete (quasi) tutto quello che c’è da sapere sui vampiri.
Per maggiori info date un’occhiata ai post qui ed anche qui

Se posso permettermi, ti invito a rileggere tutto il secondo capitolo.
A parte i post che coinvolgono Elendili (che comunque andrebbero letti), Jack ovviamente agisce anche nei post altrui. Il rischio è di trovarci in ripetizioni, situazioni non-sense, etc..
Prenditi il tempo che vuoi, ma è meglio fermarci anziché procedere con una storia confusa, in cui saresti il primo a non capirci e dunque a non divertirti.

Modificato da Marco NdC
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Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo.

Solamente da poche ore sono quello che sono. Devo ancora scoprire tutto della mia nuova forma, del mio nuovo essere. Potrei decidere di abbandonare il nome di Elendili per utilizzare realmente il mio o sceglierne uno totalmente nuovo che sia piu' adatto a quello che sono diventato. Una tela bianca si srotola davanti a me, senza la minaccia del tempo, della malattia, del volere della Natura o dei suoi emissari. Solamente il fato, gli antichi dei o chi per loro sembrano avere qualcosa da dire, ponendomi in grembo una vita, certamente singolare, ma non speciale come probabilmente i falsi profeti gli avranno fatto credere. Una vita collegata beffardamente ad un altra che conoscevo. Chissà cosa ne era stato della ragazza? Incredibile come il mio cuore fermo non provi nulla dei sentimenti di affetto e di protezione che sentiva quando ancora batteva, non comprendo neanche se la cosa m'infastidisca, come fa anche se in modo diverso tuttavia, l'inflessione della voce di quel mortale che rivela tutto il suo amore per quella donna e la mia capacita' di percepirlo, forse per i miei sensi innaturalmente sviluppati o come se la non morte mi avesse donato una qual specie di empatia*. E mentre mi distraggo in quel pensiero fugace, sento chiaramente per la prima volta il desiderio struggente di cui il potere che ho ottenuto e' maledetto. La sete della sua anima mina ogni fibra del mio corpo ed ogni mia capacita' cognitiva, sussurrando immagini direttamente alla mia mente, animandomi di pulsioni sconosciute ma che fanno appello alle mie debolezze. Il desiderio di sentire e l'accennata possibilità di poter ottenere altro potere. Quando sono diventato cosi' avido?

Affondo i miei denti nel suo collo mentre con la mano libera lo avviluppo in una stretta. Lo sciamano aveva ragione quando diceva che l'istinto mi avrebbe insegnato tutto quello che dovevo sapere, proprio come un predatore. Nel momento esatto in cui il suo sangue caldo scorre nella mia bocca, sento il sapore della sua anima colmare l'assenza della mia e il volto bagnarsi per una lacrima. I vampiri possono piangere?

Spoiler

* Ho preso spunto dalla tua precedente descrizione " dell' amore puro" che avverto in florin. Posto in questo modo nella fiction, diventa di fatto una caratteristica dei vampiri? (Fisica, per i sensi amplificati, o soprannaturale per l'empatia) Oppure potrebbe essere semplicemente una "convinzione" di elendili, o di quello che la sua fame gli fa avvertire per convincerlo a nutrirsi?

 

Modificato da Crees
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@Crees

2 ore fa, Crees ha scritto:

Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo.

Solamente da poche ore sono quello che sono. Devo ancora scoprire tutto della mia nuova forma, del mio nuovo essere. Potrei decidere di abbandonare il nome di Elendili per utilizzare realmente il mio o sceglierne uno totalmente nuovo che sia piu' adatto a quello che sono diventato. Una tela bianca si srotola davanti a me, senza la minaccia del tempo, della malattia, del volere della Natura o dei suoi emissari. Solamente il fato, gli antichi dei o chi per loro sembrano avere qualcosa da dire, ponendomi in grembo una vita, certamente singolare, ma non speciale come probabilmente i falsi profeti gli avranno fatto credere. Una vita collegata beffardamente ad un altra che conoscevo. Chissà cosa ne era stato della ragazza? Incredibile come il mio cuore fermo non provi nulla dei sentimenti di affetto e di protezione che sentiva quando ancora batteva, non comprendo neanche se la cosa m'infastidisca, come fa anche se in modo diverso tuttavia, l'inflessione della voce di quel mortale che rivela tutto il suo amore per quella donna e la mia capacita' di percepirlo, forse per i miei sensi innaturalmente sviluppati o come se la non morte mi avesse donato una qual specie di empatia*. E mentre mi distraggo in quel pensiero fugace, sento chiaramente per la prima volta il desiderio struggente di cui il potere che ho ottenuto e' maledetto. La sete della sua anima mina ogni fibra del mio corpo ed ogni mia capacita' cognitiva, sussurrando immagini direttamente alla mia mente, animandomi di pulsioni sconosciute ma che fanno appello alle mie debolezze. Il desiderio di sentire e l'accennata possibilità di poter ottenere altro potere. Quando sono diventato cosi' avido?

Affondo i miei denti nel suo collo mentre con la mano libera lo avviluppo in una stretta. Lo sciamano aveva ragione quando diceva che l'istinto mi avrebbe insegnato tutto quello che dovevo sapere, proprio come un predatore. Nel momento esatto in cui il suo sangue caldo scorre nella mia bocca, sento il sapore della sua anima colmare l'assenza della mia e il volto bagnarsi per una lacrima. I vampiri possono piangere?

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* Ho preso spunto dalla tua precedente descrizione " dell' amore puro" che avverto in florin. Posto in questo modo nella fiction, diventa di fatto una caratteristica dei vampiri? (Fisica, per i sensi amplificati, o soprannaturale per l'empatia) Oppure potrebbe essere semplicemente una "convinzione" di elendili, o di quello che la sua fame gli fa avvertire per convincerlo a nutrirsi?

 

Atorion, regno di Tyrsis, (Boschi)  – 20 Solcalidi, anno 6735

Elendili,
non sai quanto tempo sia passato, ma quando finisci con Florin (o forse è lui ad essersi divincolato, non ne sei certo) ti senti l’essere più appagato dell’universo.
Il mezzuomo indietreggia e barcolla indebolito.
«Maledetto cosa mi hai fatto?», portandosi una mano al collo, ma i due fori che gli hai lasciato sono già cicatrizzati.
Con la lingua tocchi la punta dei canini, che lentamente si stanno ritraendo. C’è ancora qualche goccia del suo delizioso sangue.
«Essere immondo, non posso lasciarti vivere!»
Inizia a cambiare forma, ma questa volta in qualcosa di decisamente grosso.
Ti rendi conto che durante quel passaggio, il mutaforma sia particolarmente vulnerabile, ma anche tu hai qualche lassità nel reagire. Non hai ancora del tutto abbandonato lo stato di trance.
Quando ti scuoti dal quel torpore, un enorme leone della steppa si para d’avanti a te.
E ancora instabile sulle gambe, ma non hai dubbi: la sua prima mossa sarà quella di balzarti addosso.
Cosa fai?


Senza entrare troppo nella psicologia di un vampiro, lasciamola aliena e misteriosa, la ricerca di sangue umano (o umanoide) secondo me può assimilarsi sia al nutrimento che al piacere.
Come se fosse una droga, stai a mille appena la assumi, ma poi ne diventi ossessionato quando ne hai bisogno (non parlo per esperienza, ma immagino che sia così xD)

Immagino che un vampiro abbia un certo fiuto per il sangue. Quello di una creatura meravigliosa, chessò, un’elfa che suona l’arpa nei boschi richiamando scoiattoli e uccellini, non ha lo stesso sapore di quello di una creatura abietta. Probabilmente non berresti quello di uno sporco goblin nemmeno sotto tortura.

Comunque sei hai versato una lacrima, vuol dire che lo puoi fare. Almeno in quella condizione ;)
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Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo.

Come apparso, il mio istinto di predatore si ritrae nascondendo i segni del suo passaggio come i migliori cacciatori. I segni sul collo ed i canini sono scomparsi, insegnandomi una lezione sulla mia nuova natura. Mi sento caldo ed inebriato, con i sentimenti del mezz'uomo per la ragazza nomade a girarmi in testa, mentre lo osservo trasformarsi in qualcosa che conosco bene. Una fiera selvaggia. Sono un cacciatore da piu' anni di quanti quel piccolo mortale abbia mai mutato il suo corpo e non ha realmente idea di quanto impari sia quello scontro. I miei occhi d'ambra , probabilmente vibranti e febbrili osservano attentamente la sagoma del grosso felide, cercando di anticipare il suo balzo facendo appello ai miei precedenti scontri con animali dello stesso tipo. Avrei cercato di schivare lateralmente a destra, ruotando su me stesso e fendendo il suo pesante corpo con la sciabola impugnata nella mano dritta.

Spoiler

Declamare conoscenze = 8 , per cercare di avere un vantaggio sulle prossime movenze dell'animale.

Taglia e spacca = 10 , Sciabola +1 danno, penetrante e devastante ( tolgo il +1, ho quindi due sciabole senza piu' il +1)

Domanda: quale dado devo tirare per i danni?

 

@Marco NdC -> @Crees

 

Per avere +1 devi fare Percepire Realtà, ma non è automatico. Fai una domanda dalla lista, e se usi la risposta per fare una mossa, allora quella mossa prende +1

Comunque hai fatto 10 col Taglia e Spacca, non ti servirebbe nemmeno.

Puoi usare il Declamare Conoscenze per rievocare la tua esperienza di trance, e per farti dire qualcosa di interessante in merito (seppur limitatamente con un 8). Per ora sai solo che è stata un'esperienza estremamente appagante, ma non ricordi né quanto sia durata, né cosa sia successo esattamente nel mentre.

Per i danni tira 1d8 [EDIT: Eventualmente puoi tirare +1d6 danni extra per il 10 sul tiro]

@Crees -> @Marco NdC

 

Spoiler

Capito. 

I danni sono in tutto 8 +1 per il tag della sciabola 

 

Modificato da Crees
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@Crees

Atorion, regno di Tyrsis, (Boschi)  – 20 Solcalidi, anno 6735

Elendili,
scarti di lato, e mentre il leone è ancora a mezz’aria, lo intercetti con una sciabolata netta e discendente. Quando l’animale tenta un secondo assalto, non si accorge di trascinare una considerevole porzione delle sue budella. Incespica, crollando col muso ai tuoi piedi, ma le sue mascelle si spalancano in un tentativo disperato di addentarti un polpaccio.
ma le sue mascelle ti addentano un polpaccio e senti un “crock”, seguito da un dolore lancinante!
Cosa fai?

 

 


L’effetto splatter è per il tag “devastante” della sciabola.
Dimmi anche cosa vuoi fare con l’8 del Declamare di prima.

EDIT: Ho modificato la parte barrata perché non avevo capito che gli 8 danni, erano frutto del 1d8 +1d6. Quindi hai fatto in totale 9 danni ed hai aperto un fianco al leone.
Lui però ti ha spezzato una tibia.

Modificato da Marco NdC
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Elendili , mezz’elfo vampiro ramingo.

Non credevo che avrei più sentito dolore, forse il mio creatore era semplicemente molto bravo ad ignorarlo oppure le armi naturali hanno effetti diversi sul mio corpo immortale. Non ne ho idea, so per certo che devo stringere i denti, evitare di farmi colpire ancora e finirlo prima che il mio tempo scada. Cerco di restare in piedi spostando il mio peso sulla gamba sana, chiedendomi quanto ci metterà a guarire l’altra, mentre ruoto nuovamente la sciabola per un altro fendente circolare mirato al grosso busto dell’animale. Non vorrei ucciderlo, o almeno non con la spada. Lo sciamano ha ottenuto una delle mie capacità peculiari trasformandomi, ed un cacciatore immortale per i suoi nemici. Chissà, trasmettere il dono a questo mutaforma potrebbe recarmi qualche capacità utile e forse una pedina da utilizzare in questa guerra. In fondo i miei bersagli si aspettano “un solo immortale”.

Spoiler

Taglia e spacca =7 e la sciabola perde il tag ( devastante)

danni =5 

per il tiro declamare lo sfrutto per sapere qualcosa della trance

 

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@Crees

5 ore fa, Crees ha scritto:

Elendili , mezz’elfo vampiro ramingo.

Non credevo che avrei più sentito dolore, forse il mio creatore era semplicemente molto bravo ad ignorarlo oppure le armi naturali hanno effetti diversi sul mio corpo immortale. Non ne ho idea, so per certo che devo stringere i denti, evitare di farmi colpire ancora e finirlo prima che il mio tempo scada. Cerco di restare in piedi spostando il mio peso sulla gamba sana, chiedendomi quanto ci metterà a guarire l’altra, mentre ruoto nuovamente la sciabola per un altro fendente circolare mirato al grosso busto dell’animale. Non vorrei ucciderlo, o almeno non con la spada. Lo sciamano ha ottenuto una delle mie capacità peculiari trasformandomi, ed un cacciatore immortale per i suoi nemici. Chissà, trasmettere il dono a questo mutaforma potrebbe recarmi qualche capacità utile e forse una pedina da utilizzare in questa guerra. In fondo i miei bersagli si aspettano “un solo immortale”.

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Taglia e spacca =7 e la sciabola perde il tag ( devastante)

danni =5 

per il tiro declamare lo sfrutto per sapere qualcosa della trance

 

Atorion, regno di Tyrsis, (Boschi)  – 20 Solcalidi, anno 6735
Elendili.
Il dolore si alterna alla smania di comprendere fin dove può spingersi il tuo nuovo organismo.
Con un secondo fendente ti divincoli dalla morsa del leone, che ora giace con una netta separazione alla colonna vertebrale, ma con buona parte del tuo polpaccio trai i suoi denti.
È ancora vivo. Per un po’ annaspa con le zampe anteriori, prima di rassegnarsi alla paralisi dal tronco in giù. Le budella si sono rovesciate e imbrattate con le zolle di terra, fumando al fresco della notte. Se per qualche miracolo dovesse sopravvivere, Florin non sarà più una minaccia per nessuno.

Ti siedi contro un tronco, e sforzandoti di ignorare il dolore, ripassi le lezioni che hai imparato questa notte.


Come accade tra due amanti che perdono il senno nel vortice della passione, ricordi che mentre eri “fuso nell’abbraccio”, il tempo sembrava volare e sospendersi contemporaneamente. È un grosso azzardo dissetarsi di qualcuno se non prendi delle precauzioni, e seppur ancora non sai quanto tempo sia trascorso, temi di non farcela né a raggiungere il capanno di caccia, prendendo una direzione, né a tornare all’accampamento prendendo quell’altra. E questo senza considerare le condizioni della gamba. *

C’è un’altra cosa che hai appreso durante “l’abbraccio”.
Nonostante la tua brama di assimilare le qualità dell’altro, c’era una forza invisibile che si opponeva. Ma non capisci esattamente perché.

Lo sguardo vitreo del leone punta nella tua direzione. Il polpaccio tra le sue fauci avvizzisce a vista d’occhio, mentre si riforma sul tuo osso spezzato. Sperimenti anche una forza oscura che cerca di raddrizzarlo e rinsaldarlo. Ti chiedi se la tua gamba sarà funzionale prima che spunti il sole…
Nel mentre il tuo compagno animale, che non era molto distante, ti raggiunge e si accovaccia al tuo fianco per darti tepore.
Cosa fai?

 


* Stando alla fiction un vampiro non è invulnerabile: Kajiue veniva trapassato normalmente dalle frecce.
Non è nemmeno immune al dolore: Kajiue urlava come un ossesso mentre era in fiamme, e quando lo “stunnavi” con le frecce, era perché le sentiva. Da qui il fatto che come vampiro non subisci i danni dalle armi convenzionali (tecnicamente non puoi morire, perché non puoi arrivare a 0 PF), ma gli effetti dei danni restano.

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@cromagnon

2 ore fa, cromagnon ha scritto:

Jack ladro umano.

Getto gli avanzi nel fuoco e dico: "Frassino" 

Guardo Leodor e dico: "Puoi liberare le tue viscere lì dove sei, non ci scandalizziamo di certo."

Atorion, regno di Tyrsis, (Strada Imperiale, verso l’Abazia) – 19 Solcalidi, anno 6735
Jack,
vedendo che nessuno si muove a pietà, Luqar si offre volontario. «Beh, considerato che nella carrozza dobbiamo starci noi… E tu non fare scherzi, d'accordo?», rivolgendosi al traditore.

Lo accompagna dove i cespugli offrono un minimo di privatezza, ma restando comunque al margine della penombra proiettata dal fuoco.
«Sbrigati… ma… ouch!»
Non è tanto per quello che si vede, ma da quello che si sente Luqar è stato atterrato da una spallata. I chierici non sono mai stati dei fenomeni ad annodare le corde, pensi.
Mentre vi lanciate in suo soccorso senti uno “splash!”.
Leodor si è tuffato nel torrente, che trascinandolo nel fitto del bosco diventa nero come inchiostro.
Il Furetto scocca una freccia alla cieca.
«No!», il Reverendo urla come un padre che istintivamente protegge il figlio, nonostante le sue malefatte.
Cosa fai/fate?

 

 


Mi resta ancora una mossa rossa.

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