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[Dungeon World] Atorion - Capitolo 2: Viaggio


Marco NdC

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Baelnor, guerriero umano

Annuisco a Luqar, quindi mi rivolgo a Hendel "Grazie per la birra e le buone notizie, Hend; noi ora dobbiamo andare, me spero di poterti rivedere presto... e con buone notizie per la tua miniera, se posso."
Dopo aver stretto la mano al nano, mi rivolgo a Aakronn "Vedi di spicciarti, non abbiamo tutto il giorno, come ben sai!"

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@Gizekh

14 ore fa, Gizekh ha scritto:

Aakronn, chierico umano. 

«Si esatto, ero un suo allievo quindi penso si riferisse a me» 

«Vedo che sei molto sveglio, a quanto pare sei riuscito a capire da solo che il coriandolo non è l'unico dettaglio che rende la birra così buona...»

Durante la pausa cerco di ricordare un eventuale ed insolito procedimentolo, sia che lo abbia  visto, sia che sia sfuggito dalla bocca di Alguss in mia presenza.  D'altronde, cos'ha da offrire un mercante come lui? Anche se è pur sempre un mercante... Dovrebbe essere in possesso di molte informazioni potenzialmente utili. Guardo con l'aria di chi è fortemente indeciso se svelare un segreto o no e poi continuo dicendo «Dovrei mantenere il segreto, ho promesso, però....» pausa lunga «... Dipende da cosa hai da offrirmi... Come si dice: occhio non vede, cuore non duole. Io sono un seguace di Kaarzheen, dovresti sapere cosa mi interessa...» 

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Il tiradati di lapo non funge quindi non posso tirare "declamare conoscenze" D=

 

 

Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 20 Solcalidi, anno 6735
Aakronn,
ora che ci pensi, apprezzavi più l’aspetto bucolico della produzione della birra, anziché quello tecnico.
Ti impegni a spiegare come Alguss orientava i filari di luppolo, il pretrattamento dell’acqua e la germinazione “alternativa” dell’orzo, ma per qualche motivo, Hendel non è del tutto convinto.
«Mmh… va bene. Manderò un corriere con le tue istruzioni al mio mastro birraio, a Lerat. La birrà sarà pronta per quando tornerò nella capitale, e vedremo che ne esce. Ovviamente, se la metteremo in commercio, avrai la tua percentuale», ti stringe, anzi, ti stritola la mano, cosa che per un nano vale più di qualsiasi contratto scritto.

«Ah! Dimenticavo, scegli quello che vuoi. Sono tutti oggetti di gran valore. Lasciami solo la mappa, che ha un certo valore affettivo. Sai com’è, me l’ha disegnata una signora di gran classe…», inizia a vagheggiare con lo sguardo.
Per qualche motivo ti salta in mente la moglie di Aberforth, ma subito scacci l’idea che potesse intendersela col nano.
Piuttosto, chissà se era meglio tenersi il segreto della birra, ed offrirlo a Karzheen anziché al nano, visto che gli ha pure storpiato il nome… Ma ormai è tempo di rimettersi in viaggio.

 


Mi quoto:
“Decidi tu il tipo di gadget che potrebbe interessarti. Hendel probabilmente ce l’avrà.”


 

@MattoMatteo

2 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

Baelnor, guerriero umano

Annuisco a Luqar, quindi mi rivolgo a Hendel "Grazie per la birra e le buone notizie, Hend; noi ora dobbiamo andare, me spero di poterti rivedere presto... e con buone notizie per la tua miniera, se posso."
Dopo aver stretto la mano al nano, mi rivolgo a Aakronn "Vedi di spicciarti, non abbiamo tutto il giorno, come ben sai!"

Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 20 Solcalidi, anno 6735


Baelnor.
«Perdonami, sono proprio uno zoticone!», Hendel si affretta a scusarsi agitando le manone. «È che sono come un cane da tartufo: quando il mio naso fiuta un affare, mi concentro solo su quello.»
«Non so se potrò esserci al tuo matrimonio, ma almeno accetta un piccolo presente», inizia a girarsi intorno senza trovare nulla di adatto per quell’occasione.
«Ah ecco! Accetta questo, e scusa se non ho modo di impacchettarlo», si sfila l’orologio/patacca che aveva fissato alla barba con dei fermagli.
Quando nota la tua esitazione, aggiunge: «Lo usavano in miniera per capire il trascorrere del tempo. Forse non te ne farai nulla, ma è un ottimo oggetto d’arredamento, tua moglie apprezzerà. Ah, e non ammetto un rifiuto! Caspita, non ti ho nemmeno ringraziato di quando mi hai salvato la vita. Sii felice Baelnor, e porta i miei saluti a Storlock.»
Riparte con le guardie al seguito verso chissà quale angolo di Tyrsis

Modificato da Marco NdC
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@cromagnon

Il 5/1/2018 alle 13:01, cromagnon ha scritto:

Jack ladro umano

Tra una chiacchiera e l'altra io e Vulkor terminiamo di realizzare le lance di frassino, così mettiamo via temperini e rami e decidiamo di spronare i cavalli per un pò. Dopotutto i carri marciano più lentamente e se decidiamo di non fermarci più dovremmo raggiungerli prima del calar del sole, alternando tratti al trotto per far rifiatare i cavalli e tratti al galoppo.

 

Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 20 Solcalidi, anno 6735

Jack,
le stelle sono ormai alte e fulgide quando intravedi i carri che avevate salutato in mattinata.
Quasi di loro iniziativa, i vostri cavalli accelerano il passo per raggiungerli, attraversando una landa graminacea e sassosa.
Il posto che i chierici hanno desiderato per la loro vita contemplativa, è più monotono e sperduto di quanto ti aspettassi. A Vulkor però non dispiace. A suo modo il bestione esprime una sua spiritualità, e immaginandolo con saio e cappuccio, sarebbe un monaco piuttosto credibile.

Una volta agganciato il resto del gruppo, superate le domande di rito sulla questione Leodor, distribuite le lance di fortuna che avete pazientemente appuntito. Non saranno delle opere d’arte, ma meglio di niente.
In particolare apprezza la sua il Furetto, che pare abbia anche l’ “invidiabile” talento di tenerla in equilibrio sulla punta del naso.

Finalmente inizia a stagliarsi la sagoma dell’Abazia, sull’orizzonte piatto e nero.
È ancora lontana, ma tra qualche ora sarete arrivati.

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@Crees

Il 7/1/2018 alle 14:11, Crees ha scritto:

Elendili, mezz'elfo vampiro ramingo.

La mia mente immortale ragiona veloce, piu' veloce di quanto io sia abituato solitamente a pensare e mentre gli osservo dileguarsi nelle ombre, so per certo che la mia strada mi porta altrove. Il libro fara' il suo percorso e forse portera' dalla sua parte altri, cacciatori ambiziosi oppure altezzosi sacerdoti elfici. Io al momento non sono in grado di fare quello che l'antico sciamano a fatto a me. Ripenso al nostro scontro, a quanto piegato fosse il mio animo e quasi esanime il mio corpo, prima che la mia volonta' si arrendesse. Non ho il tempo di ridurre nelle stesse condizioni uno dei cacciatori e vedere se sarebbero disporti a seguirmi, ne ho le capacita' per convincerli con le parole e l'astuzia. Mi rimetto quindi in marcia in direzione dell'abbazia per fare cio' in cui sono piu' bravo. Cacciare.

 

Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 21 Solcalidi, anno 6735

Elendili,
è ormai notte fonda. Riconosci il paesaggio circostante all’Abazia, dalle immagini che Kajiue aveva proiettato nella tua mente.
Subito dopo i tuoi occhi scorgono, da una distanza formidabile, anche la carrozza dei chierici della Luce.
Addirittura riusciresti a contare le falene che orbitano sulle quattro lanterne, montate sui suoi quattro angoli, ma è ben altro che cattura la tua attenzione: i chierici non sono soli. Seguono altre persone, ed una di queste la conosci molto bene.

Ti guardi attorno e, a parte i soliti arbusti e rocce, vedi solo un piccolo rudere.
La parte superiore è parzialmente crepata e, poco a lato, resiste ancora un pozzo in pietra.
L’edificio forse un tempo serviva a qualcosa, ma adesso è poco più di una piccionaia abbandonata.
Anzi no: senti il russare intermittente di qualcuno.
Sarà un vecchio eremita, così solitario da non desiderare nemmeno la compagnia dei chierici.

L’Abazia invece si trova su una collinetta a distanza di un “grido”. È un edificio imponente, con alte mura, feritoie sulle sommità e tutto il resto.
Insomma, è stata ricavata da un vecchio castello abbandonato, che all’epoca fu progettato per resistere agli assalti.
Il gruppo di cui sei sulle tracce, arriverà a bussare alle sue porte entro un quarto d’ora, mentre le prime luci dell’alba spunteranno tra tre ore abbondanti.
Cosa fai?

 

Modificato da Marco NdC
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Jack ladro umano

Quando raggiungiamo il resto del gruppo e distribuiamo le armi, mi avvicino al carro arboreo di Katterfelto e gli domando: "Chiedo venia, è tutto il giorno che sto in sella, posso fare il resto del viaggio sul carro con voi?" Così lego le briglie del mio cavallo al carro e mi ci accomodo, col permesso di Kat. 

"Non vi ho ancora ringraziato adeguatamente per quei monelli di strada che abbiamo incontrato a Gurtna." dico mentre trovo posto "Non ho realizzato una lancia per voi, vedo che non portate armi e ho pensato che potreste usare le vostre mani in maniera più proficua, spero di aver inteso bene."

Dopo un attimo di pausa chiedo ancora spiegazioni sui vampiri.

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Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo.

Sarebbe difficile per me spiegare quanto appagamento si provi nel vedere come vedo io adesso, nel sentire quello che sento e nel poter muovermi come mi muovo. Ho speso decadi nell’interrogarmi su cosa provasse il lupo cacciando nel fitto della boscaglia, oppure una pantera a districarsi fra i dedali di rami e radici come solamente i felini sanno fare. Ora lo so.

Il maniero  sfida il mondo naturale con i suoi muri spessi e alti verso il cielo oscuro per occhi mortali, ma luminoso come un giorno per i miei, che si posano su un volto familiare, fra quelli che sembrano essere i bersagli del mio mandato. Forse, se il mio cuore ancora battesse, avrebbe interrotto un attimo il suo incidere ritmico per la sorpresa, mentre ora intravede solo una possibilità in più, un mezzo o una pedina per portare a termine i miei scopi. “Un animo puro da corrompere” un pensiero subdolo, che sospettto essere frutto più dell’oscura presenza che porto in grembo, che mio. Ho poco tempo, e bisogno di maggior informazioni sul luogo per pianificare un attacco. Sarebbe stata una buona idea colpirli prima che entrassero nel forte, oppure infilarmi di nascosto sul loro carro, ma non fa niente. Troverò un modo.

Scivolo come un ombra nel rudere vicino al pozzo, lasciandomi guidare dal battito della mia inconsapevole vittima. Rimango nascosto fino al passaggio del convoglio, per poi svegliarlo una volta sicuro che non possa avvisare qualcuno con un urlo improvviso. Lo avrei tenuto a terra con un ginocchio sullo sterno, mentre con il coltello recuperato dal campo dei Nomadi, che oramai aveva abbondantemente dimostrato il suo valore, lo avrei minacciato alla gola. 

<< Devo entrare nell’abazia senza essere visto e tu mi dirai come. >>

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@cromagnon

15 ore fa, cromagnon ha scritto:

Jack ladro umano

Quando raggiungiamo il resto del gruppo e distribuiamo le armi, mi avvicino al carro arboreo di Katterfelto e gli domando: "Chiedo venia, è tutto il giorno che sto in sella, posso fare il resto del viaggio sul carro con voi?" Così lego le briglie del mio cavallo al carro e mi ci accomodo, col permesso di Kat. 

"Non vi ho ancora ringraziato adeguatamente per quei monelli di strada che abbiamo incontrato a Gurtna." dico mentre trovo posto "Non ho realizzato una lancia per voi, vedo che non portate armi e ho pensato che potreste usare le vostre mani in maniera più proficua, spero di aver inteso bene."

Dopo un attimo di pausa chiedo ancora spiegazioni sui vampiri.

Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia) – 20 Solcalidi, anno 6735


Jack.
Katterfelto va in brodo di giuggiole quando gli chiedi delle delucidazioni, ed inizia ad enunciare una serie di teorie sui vampiri (alcune effettivamente temerarie), supportandosi con questo o quel testo scientifico.
«Se è vero che il frassino sarebbe innervato da una linfa sacrale, si potrebbe sperimentare un catalizzatore realizzato integralmente in siffatta materia… Ehm, con tutto il rispetto per il mio pluridecorato bastone in ciliegio!», ne parla quasi come se il bastone potesse offendersi.

«A tal proposito, hai rettamente giudicato che la mia arte permette di supplire alle carenze nel corpo a corpo», ridacchia della sua minuta figura. «Mi crederesti che i maghi moderni vanno in giro con balestre e pugnali? Robe dell’altro mondo!», anche il riflesso delle lenti a mezzaluna sembra particolarmente indignato. «Non si fidano nemmeno della loro stessa magia. Puah!» *

Dopo un po’ salta sul carro anche Luqar. Asino protesta con una ragliata che strappa a tutti una risata.  
Luqar: «Jack, dovresti prendere una di queste», ti porge un’ampolla completamente trasparente.
«Contiene acqua benedetta, e se Katterfelto ha detto il vero… e sicuramente lo ha detto», si affretta ad aggiustare il tiro «in caso di necessità potrebbe salvarci la vita.»
Esce di scena con le altre due ampolle, destinate una a Baelnor, l’altra a Jedalf. Evidentemente, insieme ai due, siete considerati i più adatti nel poterle lanciare ad un eventuale vampiro.


* La frase strizza l’occhio all’Allineamento Neutrale di Katterfelto: “Dimostra che la Vecchia Scuola è superiore alla magia moderna.”

Ovviamente sentiti libero di non accettarla l’ampolla di Luqar.
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@Crees

9 ore fa, Crees ha scritto:

Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo.

Sarebbe difficile per me spiegare quanto appagamento si provi nel vedere come vedo io adesso, nel sentire quello che sento e nel poter muovermi come mi muovo. Ho speso decadi nell’interrogarmi su cosa provasse il lupo cacciando nel fitto della boscaglia, oppure una pantera a districarsi fra i dedali di rami e radici come solamente i felini sanno fare. Ora lo so.

Il maniero  sfida il mondo naturale con i suoi muri spessi e alti verso il cielo oscuro per occhi mortali, ma luminoso come un giorno per i miei, che si posano su un volto familiare, fra quelli che sembrano essere i bersagli del mio mandato. Forse, se il mio cuore ancora battesse, avrebbe interrotto un attimo il suo incidere ritmico per la sorpresa, mentre ora intravede solo una possibilità in più, un mezzo o una pedina per portare a termine i miei scopi. “Un animo puro da corrompere” un pensiero subdolo, che sospettto essere frutto più dell’oscura presenza che porto in grembo, che mio. Ho poco tempo, e bisogno di maggior informazioni sul luogo per pianificare un attacco. Sarebbe stata una buona idea colpirli prima che entrassero nel forte, oppure infilarmi di nascosto sul loro carro, ma non fa niente. Troverò un modo.

Scivolo come un ombra nel rudere vicino al pozzo, lasciandomi guidare dal battito della mia inconsapevole vittima. Rimango nascosto fino al passaggio del convoglio, per poi svegliarlo una volta sicuro che non possa avvisare qualcuno con un urlo improvviso. Lo avrei tenuto a terra con un ginocchio sullo sterno, mentre con il coltello recuperato dal campo dei Nomadi, che oramai aveva abbondantemente dimostrato il suo valore, lo avrei minacciato alla gola. 

<< Devo entrare nell’abazia senza essere visto e tu mi dirai come. >>

Atorion, regno di Tyrsis, (verso l’Abazia, Rifugio dell’eremita) – 21 Solcalidi, anno 6735


Elendili,
il vecchio ci mette un po’ a realizzare che sta accadendo davvero, che non sei solo un incubo partorito dal mondo dei sogni.
«È arrivata la fine dei miei giorni!»
Il suo cuore batte forte contro il tuo ginocchio, che lo tiene sottomesso a terra.
«Non ho nulla, sono solo un povero vecchio», ripete ossessivamente, senza capire che non vuoi derubarlo.
Quando finalmente inizia a ragionare: «Non ho idea di come farti entrare all’Abazia. Non saprei nemmeno dirtelo per una baracca incustodita, figurati per quella specie di fortezza», piagnucola.
«Senti, facciamo così. Ci presentiamo d’avanti alla porta, e dirò che sei mio figlio che è venuto a trovarmi. Loro mi conoscono, mi apriranno senza esitare! Andiamo domattina all’alba o al tramonto, quando fanno la preghiera di saluto al sole. Così al massimo si presenterà solo uno alla porta, mentre gli altri saranno in preghiera. Cosa dici?» *
L’odore dell’urina nei suoi pantaloni si fa sempre più pungente, e il cuore gli batte sempre più forte…
Cosa fai?


Non mi è chiaro se aspetti solo che il carro dei chierici oltrepassi il rudere, o che arrivi ed entri nell’Abazia, per poi infiltrarti in un secondo momento.
Come avevo anticipato, in quest’ultimo caso (arrivo all’Abazia) termina la sessione. La cosa andrebbe troppo per le lunghe.
Si riprenderà poi con il terzo Capitolo.

* Si attiva Parlamentare. Fai leva su ciò che ti chiede il vecchio, ossia di avere salva la vita.
Le garanzie a riguardo saranno onorabili solo in prossimità dell’evento. Ossia il tiro sarà eventualmente fatto quando vi avvierete all’Abazia: non puoi sapere come si comporterà il vecchio se fai 6-.

Riguardo l’orario. Se vai all’alba/tramonto, dovrai andarci completamente imbacuccato, e così conciato desterai sospetto.
Negli orari notturni è probabile che ci saranno più chierici nei dintorni, ma avrai un aspetto presentabile.

 
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Jack ladro umano

"Acqua benedetta? dove l'avete recuperata?" chiedo all'accolito mentre mi porge l'ampolla. "Comunque grazie" dico sorridendo. Non credo che lanciarla sia la soluzione migliore, penso invece che si utile da rovesciare in testa al vampiro se si ravvisasse la necessità di staccarcelo di dosso.

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@Marco NdC

Spoiler

Lascio che il carro entri , quindi proseguo nel prossimo capitolo. Una domanda buttata la..ma se il vecchio lo trasformassi invece? Magari gli riesco a far accettare il dono oscuro. 

 

Elendili, mezz’elfo vampiro ramingo

<< Dico che possiamo fare meglio di così, ma adesso rallenta il tuo cuore umano, che potrei avere un offerta in cui guadagneremmo entrambi, ma tu enormemente di più!.>>

Gli dico mentre con il mio nuovo orecchio immortale ascolto le porte dell’abazia che si aprono per i miei bersagli.

Modificato da Crees
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Aakronn, chierico umano. 

«Certo Baelnor arrivo subito» poi rivolgendomi verso Hendel «Ti ringrazio, qualche soldino in più potrebbe far comodo per la ricerca della conoscenza» stingo la mano destra che è stata brutalmente stritolata dal nano e poi continuo «penso prenderò questo... Sono sicuro mi tornerà» *

Salutato il mercante mi accodo a Baelnor per raggiungere il carro e rimetterci in viaggio. 

Spoiler

* @Marco NdC  per ora non ho proprio la più pallida idea di quale congegno prendere, non so proprio cosa potrebbe tornarmi utile infatti, se per te va bene, aspetto un attimo a sceglierlo. Altrimenti edito il post e vedo di sceglierne uno in fretta. 

 

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@MattoMatteo @Tutti

Atorion, regno di Tyrsis, Abazia – 21 Solcalidi, anno 6735


Baelnor,
le mura di cinta dell’Abazia, che riprendono il colore scialbo della vegetazione circostante, si inerpicano su una collinetta seguendo un perimetro perfettamente ottagonale. Ad ogni angolo una torre di guardia ne ammorbidisce le geometrie con un contorno cilindrico, così ampio, che sulla sommità si potrebbe allestire un piccolo mercato.

Avvicinandoti noti qualche movimento fuggiasco sulla vedetta, che si staglia irregolare sulla cima del palazzo centrale, quasi come un bernoccolo. Dopodiché parte un via vai sul camminamento di ronda delle mura, appena intuibile oltre la merlatura.
Per essere dei chierici seguono un protocollo quasi militare, pensi.

Gli enormi battenti si spalancano rivelandone il cortile. Sarebbe stato plausibile che ci fosse un gigante ad accogliervi dall’altro lato. Invece ci sono solo una ventina di chierici, ritti e disposti su due file. Con le loro alabarde formano un corridoio illuminato, diretto fino alla soglia del palazzo.
Sotto i cappucci intravedi delle facce assonnate ma anche perplesse, probabilmente per l’inaspettato seguito di ospiti che il Reverendo porta seco.

La quiete tuttavia non viene turbata. Finanche le comunicazioni di servizio passano da orecchio a orecchio, come in un gioco tra bambini. Qualcuno si attiva per condurre le cavalcature in scuderia. Altri invece vi fanno strada verso i vostri alloggi.
Una volta nella sala principale, ora adibita ad uso cerimoniale, vieni investito da un’ondata di sacralità.
Le mura tuttavia sono completamente rivestite da migliaia e migliaia di libri. È come se la Conoscenza fosse elevata a fondamento della loro spiritualità.
Imboccate diversi corridoi, oltrepassate una cappella e finanche qualche camera di servizio, e tutto ha un comune denominatore: libri.
Sembra quasi che l’intera struttura sia sostenuta da libri, anziché da mattoni.

Almeno i portici lungo il chiostro, il cui cuore è un odoroso orto botanico, ne sono completamente spogli. Evidentemente solo per questioni di umidità.
Lì si affacciano gli ingressi ai vostri alloggi, ed ognuno ha il suo.
Il chierico che vi ha condotti vi assicura che tra un po’ riceverete i vostri pasti. La sua voce tradisce la commozione per la perdita del confratello Àntoras. Domattina la sua tumulazione. Ed anche tu, guardando alla luna non puoi non avvertire un tetro presentimento. Chissà dov’è adesso Florin.

Siete tutti molto stanchi e, il profumo di bucato dei vostri letti, li rende così invitanti da tentarvi di saltare la cena.
La notte porterà consiglio, e solo gli dei sanno quanto ne avrete bisogno…

 


@Tutti
Si chiude qui il secondo capitolo.
Durante la permanenza in Abazia, guarite tutti al massimo dei PF, ed avrete riposta fino a tre domande su qualsiasi argomento.

@cromagnon
L’idea di Luqar è quella di evitare, per quanto possibile, il corpo a corpo con un vampiro, che potrebbe essere letale.
Ovviamente trattasi di un'arma non convenzionale, per cui potrebbe dare qualche difficoltà nell'uso.
I chierici terranno l’aspersorio per loro.
Comunque acquisisci:
Acqua Benedetta
L’ampolla che la contiene è molto fragile, e ordinariamente sarebbe tutt’altro che un’arma. Tuttavia dovrebbe essere particolarmente dannosa per i non-morti: 1d10 danni.
@MattoMatteo può prenderne una anche Baelnor, visto che Luqar l’ha portata anche a lui e Jedalf.

@Gizekh
No problem riguardo il gadget di Hendel.
Anzi, aggiungi al tuo inventario:
Gadget di Hendel
È come un attrezzo da avventuriero, solo che è molto costoso e tecnologico.
- Utilizzo 1, peso: 1.

@Crees
Puoi provare a vampirizzare chiunque, non hai bisogno di chiederlo ;)
Da fiction sai solo che il “dono” sembra essere offerto ad individui ben selezionati, e forse per una buona ragione.
Ma non sentirti limitato in tal senso.

Comunque perdi la mossa:
IL TARLO DI ELENDILI
Una volta al giorno, su indicazione del game master, quando prendi una decisione razionale a discapito di una impulsiva, Sfida il Pericolo +SAG
* 6- Il game master ti dirà qual è la decisione impulsiva che prendi.

Acquisisci in sostituzione:
SETE DI SANGUE
Quando non ti nutri di sangue da oltre tre giorni (72 o più ore), prendi -1 continuato finché non lo fai.
In caso contrario, se una mossa ti chiede di consumare una razione, ignora tale requisito.

Modificato da Marco NdC
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