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Tutti i Peccati del Mondo: Amatsumara


Mezzanotte

Messaggio consigliato

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Guadagni 2 P.E. per aver acquisito la capacità di forgiare pistole (revolver leggeri) e per esserti sottratto alle attenzioni della polizia (almeno per il momento).

2017-04-12 08:58:19 Amatsumara rolls 4 dice to Perc sovr 1,7,4,9 [1 success]

 

L'aria sembra vibrare in modo impercettibile attorno alla figura della ragazza, come se fosse permeata da una straripante vitalità.

Hello Kitty si muove a quattro zampe. Si pianta in mezzo al passaggio e rimane accucciata, a guardarti fisso.

"La Gai'nan dice tu non cacci, noi non tocchiamo"

"Tu diverso, strano. Forse utile persino, sì?"

Percuote il lineoleum consumato con i pugni, due volte.

"Ma questa casa nostra, nostra!"

"Non sei invitato, bakemono!"

Modificato da Mezzanotte
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Masamune Takeshi - Amatsumara

Tutta quell'energia vitale, il fatto che lei abbia capito subito che non sono un essere umano normale, come si muove e l'atteggiamento in generale mi fa pensare che la mia prima ipotesi fosse stata esatta. Alzo le mani, non mostrando alcuna ostilità. Lo sguardo però da intimorito e insicuro diventa enormemente curioso.
Tra tutti 'gli altri', se la mia intuizione è esatta, loro sono quelli che più mi intrigano. So molto poco di loro, nulla in realtà, ma sono quasi sicuro che sono creature antiche, antichissime. Più di altre. Questo mi interessa, mi aiuterebbe.
"Hajimemashite, sono Masamune, Masamune Takeshi. Douzo yoroshiku." dico presentandomi eseguendo un leggero inchino, senza usare i nomi del caduto, nemmeno quello celeste per sicurezza "Vivo qui anche io, non proprio qui. Mi sono perso, chiedo scusa." riabbasso le mani per stare più comodo "Sì." penso "Sì me ne vado ora, oppure chiedo il permesso di stare qui e parlare. Come posso ottenere l'invito?" sono davvero troppo curioso, inoltre mi sento stranamente più al sicuro qui che dove girano i keikan. Faccio seguire la mia richiesta con un altro inchino. Questa non è casa mia, lo so bene, il rispetto è dovuto.

 

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grazie. segno su scheda :D

 

Modificato da Landar
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2017-04-13 04:55:21 Amatsumara rolls 3 dice to tiro sociale 1,6,7 [1 success]

Sumire, se hai ben capito è questo il nome della ragazza o qualunque cosa essa sia, sembra combattuta fra aperta ostilità, una buona dose di diffidenza e un'insopprimibile curiosità.

I tuoi modi umili e rispettosi la blandiscono abbastanza da farla avvicinare a te. Annusa i tuoi vestiti e ti gira intorno con fare nervoso, facendo piccole smorfie.

"Sumire ha sentito gli spari"

"Verranno gli uomini blu. Forse anche quelli neri. Per il bakemono."

"Verranno per lui e troveranno noi. Baka bakemono!"

"Ci cacceranno per colpa tua"

"Devi consegnarti a loro e tenere la bocca chiusa"

"O perderemo la nostra bellissima casa per colpa tua!"

"Masamune-san capisce, sì?"

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Masamune Takeshi - Amatsumara

Le parole di Sumire mi colpiscono un po', sembro mortificato ma alla fine penso che questo sia solo uno dei tanti cunicoli del sottostrato di Shinjuku "Quelli neri?" chiedo prima di collegare tutte le altre frasi. Non bado al leggero insulto, d'altronde è vero che sono stato un po' idiota a cacciarmi nei guai.
Abbasso notevolmente la voce "Capisco, sì. Me ne andrò e non arriveranno qui. Mi farò vedere prima. Terrò la bocca chiusa."
Mi guardo velocemente indietro come per concentrarmi e capire se sento passi di qualcuno che corre "Ho una bacheca... se vuoi contattarmi lascia un messaggio lì." chissà se sa scrivere, ma certamente sa farsi capire. Le spiego dove è la bacheca velocemente, poi mi allontano dopo aver fatto un cenno con la mano.

Corro un po' a ritroso, se sento i rumori dei passi del poliziotto gli vado inizialmente incontro. Voglio farmi scorgere, ma lontano dal cunicolo dove ho incontrato Sumire per poi scappare via ancora una volta per non farli arrivare dove ero prima. Se serve lo o li attiro con un po' di rumore, ma ribadisco, solo un po' all'inizio. Cerco di orientarmi per ritrovare la via del ritorno ma solo dopo aver seminato di nuovo il poliziotto se possibile. In questo caso penserò in un secondo momento, eventualmente, a consegnarmi... come suggerito.
Correndo noto le telecamere ma non le guardo mai fisse per non mostrare troppo chiaramente il mio volto. Non posso fare nulla per questo. Il costato mi fa ancora un po' male, colpa di quel proiettile.

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"Se Sumire ti cerca, Sumire ti trova" dice semplicemente la ragazza, intendendo che non ha bisogno di scrivere messaggi su di una stupida lavagna.

"Magari non viene sola" aggiunge dopo un attimo, in quella che sembra una non tanto velata minaccia.

Dal canto tuo, certo sai dove trovare loro.

Dopo averla rassicurata sulle tue intenzioni ti allontani.

Sumire rimane ad osservarti: quando i neon sfarfallano i suoi occhi si illuminano di rosso.

Spoiler

Guadagni 2 p.e. per aver mantenuto una fragile tregua e aver stabilito un  primo contatto con gli Altri.

Sembra che nessuno ti insegua, forse persino i keikan della metro esitano a spingersi così in profondità, nelle viscere della stazione.

Ma hai una brutta sensazione.

Torni al tuo rifugio e ti senti nuovamente al sicuro.

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Masamune Takeshi - Amatsumara

 

Forse era vero, sono come cani. Da questo derivava la sua sicurezza. Il riverbero della velata minaccia mi accompagna fino a quando non sono al sicuro, nel mio rifugio. E anche lì il pensiero che altri possano invaderlo mi fa tremare un po' le gambe.

Il tavolo da laboratorio però, con tutto il necessario per svolgere il mio lavoro mi riporta nel mio mondo. Rinvigorisce il mio spirito. Mi tocco il costato, lo scopro e noto il livido. Domani sarà un ricordo anche quello.

Quasi istintivamente, prendendomi tutta la calma necessaria faccio emergere Amatsumara. La vera natura dello spirito che alberga in questo corpo mi dona nuova sicurezza. Ripenso ora all'incontro, a quanto questa debole forma mi costringa a volte ad essere umile... troppo. Non che io lo ritenga davvero un male.

Indosso gli abiti da lavoro dopo essermi ripulito con delle pezze e fazzoletti umidificate sgraffignate qua e là, dove solitamente vengono distribuite gratuitamente nella stazione. Questo è l'unico momento nel quale tengo particolarmente all'igiene del mio corpo. È necessario essere puri e immacolati dentro e fuori per fare di un'idea, un capolavoro. Certo i bagni pubblici mancano a questo corpo... quella sensazione.

Scanso gli ultimi pensieri e mi metto a lavoro. Prima sulle scarpe per il mio unico caro amico, poi alla pistola.

Narratore

Spoiler

Provo ad attivare solo Maestro Artigiano della forma apocalittica, fino a quando riesco chiaramente, e mi metto quindi al lavoro.

Nei prossimi giorni sarò un po' assente, indovina perché? Sto andando ora a Tokyo. Farò del mio meglio però. Come scritto in firma, fino al 25.

 

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2017-04-14 05:56:04 Amatsumara rolls 3 dice to attiva Sembianza 7,7,5 [2 successes]

Nella sicurezza del tuo rifugio ti manifesti come un Mummu, un Signore della Forgia, un gigante di ferro brunito percorso da vene di metallo incandescente capace di maneggiare metallo fuso a mani nude.

Spoiler

3 successi richiesti.

2017-04-14 10:22:34 Amatsumara rolls 7 dice to Modella Oggetto (Diff 4) 7,8,4,3,7, 10,4,3 [6 successes]

Plasmi la pistola dagli avanzi di metallo che hai raccolto frai i rifiuti in men che non si dica. Fabbrichi anche abbastanza proiettili per due ricariche dell'arma.

L'oggetto è riuscito perfettamente, ma per quanto sia una copia mirabile della pistola del poliziotto rimane una normale arma da fuoco.

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Masamune Takeshi - Amatsumara

 

Guardo la pistola da più angolazioni per avere la certezza avesse le caratteristiche di quella richiesta. Solo in questo momento mi porgo molte domande sull'utilizzo che ne faranno, certo non sta a me giudicare ma se è stata richiesta è evidente che sarà utilizzata per uccidere. È improbabile infatti riescano a risalire al proprietario o a chi l'ha prodotta a maggior ragione... pur essendo una copia di quella del poliziotto non ha immatricolazione, nulla, ma questo non mi giustificherebbe di certo anzi, tutto l'opposto. Ancora insicuro se consegnarla o meno la poso da una parte, dopo averla avvolta con della carta di giornale assieme ai proiettili. Mi concedo quindi qualche minuto di riposo e dopo essermi preparato tutto l'occorrente per le scarpe, questa volta col sorriso, mi metto al lavoro su di esse.

Narratore

Spoiler

Per capire di più, tanto ai fini della riuscita della lavorazione è irrisorio, col 10 tirato per la pistola e la specializzazione avrei dovuto ritirarlo giusto?

 

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  • 2 settimane dopo...

Masamune Takeshi - Amatsumara

L'unico col quale al momento io riesca a parlare liberamente è proprio Geiri-san. Non so per quale motivo il rapporto che giorno dopo giorno sto approfondendo con questo uomo è ben lungi dall'essere un normale rapporto che stringerebbe un caduto con un suo seguace.
"Non voglio commettere... di nuovo, un errore." sembro come dubbioso al voler spiegare di più o quantomeno trovare le giuste parole ma alla fine dico più di quel che vorrei o dovrei forse "Sai bene cosa sono. Ecco, non voglio ergermi ancora una volta a 'Giudizio'. Non spetta a me, non spetta a noi. L'uomo è libero, DEVE essere libero. Così come ho lasciato a te la libertà di comprendere e seguirmi non posso privare altri della libertà di fare ciò che ritengono giusto fare, anche se questo potrebbe essere in realtà sbagliato." alla fine entro nel dettaglio "Quest'uomo o donna desidera un'arma. Sa che richiedendola a me potrebbe ottenerne una... facilmente. Cosa accadrebbe se io lo impedissi? Tu lo sai? Potrebbe commettere altri crimini e forse peggiori per averne un'altra. Noi non possiamo saperlo, io non posso saperlo, né conosco il motivo reale della richiesta e... non voglio saperlo. Se tu, consegnandola, lo capirai... beh, saprai se sarà il caso di dirmelo o no, Geiri-san."
Alzo le spalle "Quello di cui sono certo però è che non intendo intervenire oltre. Né maledirò né migliorerò quest'oggetto, andrebbe contro a quel che ho detto prima."

Alla fine prendo i soldi e li consegno a Geiri-san, guardando le sue scarpe "Sono per te. Quelle sono da buttare e le potrai lasciare qui una volta che ne avrai acquistate di nuove. Forse te ne farò un altro paio ancora, di scorta."

Narratore

Spoiler

perdona la lunga attesa, sono di nuovo pienamente attivo. ;)
ho vissuto poco Shinjuku anche se chiaramente ci sono passato, ma nei viaggi precedenti (questo è stato il sesto), una volta mi ci sono anche perso quindi sono bene ahah

 

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Geiri-san prende la pistola, l'avvolge accuratamente in un vecchio giornale e la infila in una busta del supermercato, assieme a bottiglie di plastica e lattine di alluminio da reciclare.

Non sembra felice neanche quando gli consegni il denaro: una piccola fortuna.

"Sono un sacco di soldi" è il suo laconico commento. Ma sai che li dividerà con i suoi compagni di sventura della stazione che potranno vivere meglio, almeno per un po'.

Hai ragione, Geiri-san è qualcosa di più di un Servo per te. Più tempo passa e più sembra assumere il ruolo della tua coscienza.

Il senzatetto tocca l'involto di carta e plastica.

"è un'arma fantasma" dice

"L'hanno chiesta a te perché sanno non sarà rintracciabile"

Lo avevi pensato, in verità, ma non di meno sei stupito ci sia arrivato anche Geiri.

Ti rendi conto non ti ha mai parlato di cosa faceva prima di finire giù per il tubo di scarico della perfetta società nipponica.

"Sai che probabilmente mi hai appena consegnato la vita di qualcuno fra le mani, eppure pensi non ti riguardi"

Solleva la busta con le bottiglie, le lattine e la pistola per i manici e te la piazza davanti agli occhi.

"Questa non ci fa neutrali."

"Ci rende complici"

Subito dopo abbassa la busta e sospira

"Ma su una cosa hai ragione"

"Ho bisogno di un paio di scarpe nuove"

In quel momento sentite agitazione nel passaggio che conduce al rifugio.

è Hanakawa-san, un altro dei senzatetto della tua piccola corte dei miracoli.

è allarmato e balbetta di accendere la radio, sul notiziario.

Geiri esegue.

"Barbone a prova di proiettile semina panico a Shinjuku"

 

Gracchia l'altoparlante scassato.

Parlano di te.

Di come hai mandato all'ospedale un agente semplicemente toccandolo.

Di come ti sei scrollato di dosso i proiettili che avrebbero dovuto ucciderti e sei sparito, nelle viscere della stazione.

E hanno la tua faccia.

Presa da un fotogramma delle videocamere a circuito chiuso della metro.

Forse non è il migliore dei tuoi scatti.

Ma hanno la tua faccia.

I comitati cittadini richiedono lo sgombro della comunità di diseredati che abita la stazione.

Le forze dell'ordine hanno iniziato i rastrellamenti venti minuti fa.

 

Stanno venendo a prenderti.

 

 

 

 

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Masamune Takeshi - Amatsumara

"Ma dai..." commento apparentemente impassibile di fronte ai due ma improvvisamente lucido forse proprio a causa del terrore che riverbera dentro di me. Il pensiero va veloce all'incontro con Sumire e al suo suggerimento di consegnarmi. Piuttosto sono sorpreso di come la voce si sia sparsa così velocemente, di come già i cittadini si sono mossi richiedendo lo sgombero dell'area. A questo punto mi viene anche il dubbio che sia davvero utile consegnarmi, non facendolo però mi creerò dei nemici che... che preferisco amici.
"Geiri-san, vieni con me per ora. Troviamo una via sicura per uscire così ti metterai in salvo. Deciderai tu cosa farne di quella. Io mi consegnerò, quali accuse potranno mai muovere? Che un poliziotto è svenuto sentendo il mio puzzo? Mi hanno mancato con quell'arma... preso di striscio forse, ma il giubbotto pesante ha evidentemente evitato il peggio." dico indicando gli strappi e fori. Come a volermi giustificare anche da solo. Inizio a raccogliere le cose per me più importanti mentre ancora ragiono su cosa fare realmente. Prendo alcuni attrezzi mettendoli in una sacca e soprattutto la mia arma, la katana forgiata prima di abbandonare la mia casa... la mia ultima opera, il mio ultimo capolavoro.
"Hanakawa-san... prendi un pezzo di carta e una penna per favore. Seguici e a breve ti dirò che fare. Poi ci separeremo."
La mia solitamente forte volontà ora vacilla, nel dubbio se consegnarmi e sperare nel meglio o sparire di nuovo.

Narratore

Spoiler

se possibile iniziano a muoversi prendendo strade sicure.
Riguardo l'arma è possibile che il personaggio l'abbia forgiata prima di divenire un senzatetto? Magari una richiesta di qualche illustre personaggio che però poi non l'ha più ritirata o che non si è mostrato degno. Dimmi tu se può essere stato migliorato permanentemente con la spesa di 1 punto volontà.

 

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Il rifugio non è più sicuro.

I due senzatetto fanno come dici e ti seguono in silenzio. Geiri-san ha la pistola nascosta nella busta di plastica.

Appena fuori incontrate altri barboni, allarmati, corrono da una parte all'altra come topi in trappola: la polizia sta chiudendo tutte le vie di fuga e si fa guidare da tecnici della metro. Gente che conosce i passaggi di questo mondo sotterraneo quanto i rojo-seikatsusha.

I senzatetto non hanno mai visto tanti uomini e mezzi prima d'ora.

Le forze dell'ordine hanno un piano, dicono. Preparato con cura, per non lasciare scampo. Forse riposava da anni nel cassetto di un burocrate, al Ministero.

Tu sei stato solo la scintilla che ha scatenato l'incendio.

 

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Masamune Takeshi - Amatsumara

Con ancora gli abiti da lavoro indosso mi rammarico per il fatto che probabilmente li avrei rovinati. Osservo ancora per qualche istante Geiri-san e Hanakawa-san, loro non corrono alcun pericolo, 'Certo dovessero trovarlo armato' penso osservando per qualche attimo il mio unico... amico.
Proprio quel pensiero però mi riporta a ciò che ho in mano, la Mikazuki "Se mi trovano o mi consegno con questa... no non voglio pensarlo." Non posso davvero cedere la mia ultima creazione, nasconderla significherebbe non ritrovarla ma usarla potrebbe essere anche una soluzione peggiore. Non so nemmeno se basterà consegnarmi ora, a quanto dicono è un piano stabilito da tempo... sono stato la goccia. Credo pagherò per questo. Per un paio di scarpe. Un'altra lezione da imparare.

Mi fisso tipo zainetto la sacca piena di cianfrusaglie ma vitali per me. Dopo essermi guardato attorno, sperando la confusione creata dagli altri potesse esserci di aiuto mi rivolgo agli altri due "Chi di voi due sta da più tempo qui sotto? Chi conosce meglio questo posto, anche a costo di andare ancora più sotto. Faccia strada. Ma... non andiamo in quella direzione per ora." quando già siamo in movimento cerco di spiegare dove ho incontrato Sumire, per evitare quell'area "Se ci muoviamo usando le gallerie della metro? Oppure sfruttando la folla." il solo pensiero di passare in mezzo a tanta gente mi faceva tremare le gambe ma non c'era altra soluzione "Tale dispiegamento di forze avrà causato certamente il blocco dei treni?" chiedo quasi speranzoso pensando che in quel caso avremmo davvero potuto usare le arterie principali per un breve tratto.
"Però muoviamoci. Forse nord-est, verso la zona di golden gai." conosco la direzione ma di certo non saprei come arrivarci se non a continui e lunghi tentativi.

Narratore

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ma che ora sono adesso? che genere di mezzi stanno usando dentro la stazione? 

 

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Senza neanche volerlo, ti ritrovi alla testa di una dozzina di rojo che istintivamente si radunano attorno a te alla ricerca di guida e salvezza. Nessuno di loro vuole finire nelle mani della polizia.

Una parte di te è stranamente felice. Il modo con cui questa umanità disperata si aggrappa a te, come fossi una zattera in mezzo alla tempesta, è l'accettazione che cercavi. Il motivo per cui ti sei ribellato al Padre e sei sceso in guerra, millenni fa.

E l'hai trovata solo ora. Nel luogo più incredibile, fra i mortali più improbabili.

Gli invisibili.

Sarebbe bello non fosse solo un modo di dire, ora.

"Sì, Masamune-san, i treni sono fermi. Hanno chiuso tutta Shinjuku e fatto uscire i viaggiatori. Siamo rimasti solo noi" dice un senzatetto.

Questo ha dell'incredibile, perché la stazione è uno dei nodi principali della metro. Non potete mischiarvi alla folla dunque, perché ormai i passaggi sono deserti.

Hanakawa indica la galleria dentro cui spariscono i binari.

"Golden Gai" sentenzia.

E senza che tu debba dare ulteriori ordini, lui ed altri due barboni cominciano a percorrere il passaggio in avanscoperta.

 

 

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Masamune Takeshi - Amatsumara

 

In breve una dozzina di uomini si accodano a me, vedendomi come una guida. L'animo si riempie, Amatsumara si illumina per un istante, Takeshi ne è spaesato. Reazioni contrastanti, paralizzano per qualche istante le mie gambe.
La reazione di Hanakawa però mi rimette in moto "E sia." mi volto solo un istante a vedere il piccolo gruppetto. Uomini liberi, la mia intenzione è permettere loro di rimanere tali. Una fiducia che non merito ma che ora non posso deludere. Il pensiero che tutta questa storia però finirà male mi percuote il petto, da dentro. Quanto era che non avevo sensazioni simili? Secoli... no millenni. Un bagliore investe anche la mia mente, accecata dal terrificante rumore di battaglia e poi dal Giudizio stesso 'Non commetterò ancora quell'errore.'

Seguo senza esitazione la nostra guida. Lascio i due senzatetto in avanscoperta precederci, sembra sappiano quello che fanno. Io molto meno, proverò a non darlo a vedere.

Invisibili ci chiamano, così dovremmo essere. Ma lo siamo solo per i cuori delle persone, non al loro sguardo indifferente... né tanto meno al loro naso infastidito. Questa giorno però lo saremo ancora di più. Inizio a guardarmi intorno, in cerca di telecamere, uno dei modi che hanno per controllare i nostri spostamenti.

Narratore

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Se vedo telecamere di sorveglianza con attiva oggetto agisco sul meccanismo che ne controlla il movimento (giunzioni e leve) se non sono fisse ovviamente, in modo da abbassarle o voltarle dall'altro lato nel tentativo di evitare di seguire i nostri movimenti una volta superata o prima di raggiungerla.

 

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In breve Hanakawa e gli esploratori spariscono nel tunnel davanti a voi, inghiottiti dalle zone d'ombra fra un neon e l'altro che rischiarano l'oscurità del tenebroso passaggio, a chiazze.

Aspetti qualche minuto, poi fai segno al resto del gruppo di seguirti nella galleria.

La tua piccola tribù di disperati prende a snodarsi dietro di te, in fila indiana o a gruppi di due: chi ha difficoltà a tenere il passo viene aiutato.

Fra i tuoi non tutti sono in buona salute. Alcool, indifferenza e vite neglette hanno segnato pesantemente, quando non lo spirito, i corpi di questi reietti. Ogni tanto si sentono colpi di tosse secca che rimbombano paurosamente nella galleria e la vostra marcia prosegue meno speditamente di quanto vorresti.

Gli elementi più deboli vi stanno rallentando pericolosamente e potrebbero essere la vostra rovina perché più tempo impiegate ad abbandonare Shinjuku, più il cordone di sicurezza della polizia si stringe attorno a voi, come un cerchio d'acciaio.

Mentre pensi a cosa fare di loro scruti nella semi oscurità del binario. Vi sono videocamere ogni quindici metri, lungo le pareti del tunnel, ma qualcosa non va con i loro led.

"Sono fuori servizio!" dice Geiri-san, notando il tuo interesse per gli occhi elettronici.

"Devono essere guaste" sussurra qualcun altro, lungo la fila.

"O qualcuno le ha spente!" fa eco un'altra voce ancora.

Apparentemente è una buona notizia per voi che cercate di muovervi non visti, eppure hai un brutto presentimento.

"Che cosa assurda, Masamune-san" il fidato Geiri è al tuo fianco, stringe nervosamente la busta con la pistola sotto il braccio.

"Perché dovrebbero spegnere le videocamere durante un'operazione così importante? Non ha alcun senso, ne? Nessuno!"

 

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Masamune Takeshi - Amatsumara

"Nulla di buono." concordo guardando Geiri-san e pensando agli altri. Cerco di ricordare dove avevo incontrato Sumire sperando non fosse la stessa direzione.
Come possibile cerco di non lasciare indietro nessuno, quindi chiedo a due tra i più forti e in salute di rimanere indietro coi più lenti, per aiutarli ma non solo. Mi massaggio la spalla, ancora dolorante a causa del proiettile, avrei pensato dopo a quello, se necessario. Al momento non era un dolore così impedente.
"In ogni caso ormai abbiamo preso questa via e non possiamo fare altro che andare avanti." suggerisco a tutti di non usare torce ma sfruttare solo le illuminazioni presenti. Io mi concentro per un breve istante, in cerca di presenza naturali.

Narratore

Spoiler

consapevolezza sovrannaturale mentre attendiamo solo qualche istante che i più lenti siano vicini

 

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Sondi l'ambiente attorno a voi con i tuoi sensi ultraterreni ma non avverti nulla di strano, di sovrannaturale. La galleria ti appare spiritualmente vuota. Il passaggio è normalmente frequentato da ratti e da rari tecnici che scendono qui giù solo se si verificano problemi importanti. Milioni di persone sfrecciano lungo questi binari ogni giorno, stipati in vagoni come sardine, senza lasciare alcuna emozione dietro di loro. Niente che possa aderire al cemento, alla muffa, agli escrementi di topo. Niente che tu possa in qualche modo sentire, almeno.

Alcuni di voi hanno delle piccole torce elettriche, ma l'illuminazione del tunnel è al momento sufficiente e tu vuoi attirare meno attenzione possibile. Siete troppi e fate troppo rumore. Ogni suono rimbomba sotto la volta di cemento e viaggia lontano.

Qualsiasi cosa attenda davanti a voi avrà tutto il tempo di sentirvi arrivare mentre arrancate per il cavernoso passaggio. Fortunatamente Hanakawa e i suoi vi precedono e conti di essere avvertito di eventuali minacce prima di trovartele addosso.

Decidi di non lasciare nessuno indietro, ben sapendo che così assottigli le possibilità di fuga di tutti.

Speri di non incontrare gli Altri, ma devi raggiungere la prossima fermata, poi deciderai cosa fare a seconda della situazione che troverai.

Conduci i rojo per quella che sembra un'eternità, fermando più volte la marcia, per dare ai più deboli la possibilità di rifiatare.

Poi senti qualcosa davanti a te.

Passi veloci.

Vieni quasi travolto da uno degli esploratori in precipitosa ritirata.

Poco più avanti la galleria sbocca sulla piattaforma della fermata di Shinjuku-Sanchome, rivela trafelato il senzatetto.

Ma c'è un presidio della polizia. Hanno preso Hanakawa e l'altro esploratore, dovete tornare indietro!

Modificato da Mezzanotte
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Masamune Takeshi - Amatsumara

 

Di strada ne avevamo fatta ma come era prevedibile alla fine erano riusciti a tagliarci la strada. Troppo lenti forse, o forse era inevitabile. Stranamente però sono sereno, impaurito più per me stesso che per il destino dei due... continuo a ripetere tra me e me che non hanno nessuna colpa, che non possono fare loro nulla.
Mi volto velocemente verso Geiri-san, chi era indietro ancora non ci ha raggiunti.
Tornando indietro ci avrebbero chiusi in trappola. Procedendo avremmo dovuto forzare il presidio e a quel punto sì che sarebbe stato pericoloso per tutti loro, che sono solo uomini. In quel momento, quel poco coraggio che ho quasi scompare al pensiero che l'assenza di telecamere può servire solamente a non avere prove di un massacro imminente. Un coraggio che lentamente muta in puro terrore e poi... infine, in istinto paterno.
La mano si posa sulla spalla del mio fedele amico "Manda qualcuno veloce e abile indietro a controllare che non ci stiano chiudendo. Un altro a trovare una via alternativa... voi, nascondetevi qui, vi chiamerò." chiudo gli occhi per un breve istante "Sarai più resistente, amico mio. Proteggili fino a quando non torno." la presa sulla spalla di Geiri-san si fa improvvisamente salda, quasi dolorosa.
"Vado da Hanakawa-san o quantomeno ad assicurarmi che nulla di male gli sia accaduto." dobbiamo usare quest'uscita e l'unico modo che ho per condurli fuori è forzare il blocco.

"Ganbatte! Ne usciremo fuori." dico rivolgendomi a tutti.

 

Mi allontano fino a raggiungere il luogo dove avevano svoltato gli esploratori. Appena giro l'angolo, non visto dagli altri... l'istinto diventa apocalisse. La mia fedele arma in mano ma ancora nel saya.

Narratore

Spoiler

Conferisco "Di Ferro" anche Geiri-san. Non so se è la cosa più utile ma almeno ha possibilità di sopravvivere. e +1 tormento. per questo serve solo un attimo di concentrazione giusto? non devo spendere Fede.

Quando ancora 'percepisco' la presenza o voce di Geiri-san che impartisce ordini ma non sono visto assumo la forma apocalittica aggiungendo anche 'Di ferro' e beccandomi quindi un altro +1 tormento olè. Quindi avanzo nel corridoio cercando di sentire rumori e voci. Qui spendo 1 Fede, non è il caso di rischiare.

 

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