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Imperator Vult


Zellos

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John Rico (guardia)

"Bene! CartaForbiceSasso, chi di voi vincerà potrà abbracciare questa bellezza!" dissi in tono baiardo mentre prendevo il lanciarazzi per la tracolla e lo innalzavo per metterlo ben in mostra.

"Aspetti, cosa intendete dire con 'piombare nel mezzo'?" chiesi interessato.

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Vi iniziate ad avviare, paranoici verso le telecamere spente e versoi servitori malfunzionamti che però, spariscono. 

Vi riavviare verso l'infermieria, ma passando da una strada diversa. Questa volta passate dal piano superiore e vi avviate lentamente verso il "centro" dell'infermieria ( da un piano sopra però). 

Siete quasi giunti quando sentite un gorgoglione degli schiocchi provenire dalla vostra meta. 

Vicino alle scale per scendere all'infermieria c'è un poco di gente. 

Meno di quanta vi aspettaste dai versi: sono tre coppie di fratelli siamesi, legato da cavo nero l'uno all'altro, le braccia distrutte per lasciare spade, punteruoli d'osso utilizzabili come armi. 

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John Rico (guardia)

Ci ritrovammo di nuovo di fronte a degli abomini, gemelli siamesi frutto di una mente assolutamente deviata e pericolosa del magos. Non sembravano averci visto nonostante fossimo ad una trentina di metri, forse preferivano attenderci, ma non avevano armi da fuoco, quindi la cosa non aveva tatticamente senso dato che non avevano alcuna copertura.

Imbracciai il mio fucile e mirai alla testa di uno di loro, dicendo di fare lo agli altri a gesti e di aspettare il mio segnale prima di freddarli. Quando dimmi tutti pronti mirando ad una delle teste, diedi il segnale ed in sincrono sparammo un singolo ciascuno con l'intento di freddarli subito.

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