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[TdG] I leoni di Albione


Darth Ronin

Messaggio consigliato

Non si può certo dire che la visita di uno dei messi dei Grimaldi, poco dopo il sorgere del sole, vi abbia colto di sorpresa: in realtà, già da qualche giorno stavate aspettando di essere convocati al palazzo di Ranieri. Le voci che hanno preso a circolare nelle ultime settimane lasciavano presagire che presto o tardi ci sarebbe stato bisogno dei vostri servizi.

Innanzi tutto, la presa della Rocca di Monaco, per quanto propizia per il commercio della famiglia, aveva reso i rapporti con il signore di Nizza, mai propriamente amichevoli, ancora più tesi; c'erano poi le voci di nuove eresie e sette di streghe poco oltre i confini francesi di Arcadia, nella Francia Sud Occidentale. Dalla Toscana giungevano notizie di una probabile guerra civile, che oltre a danneggiare i commerci verso il sud della penisola rischiava di dare maggiore potere all'eterna rivale di Genova, Pisa. E infine, da alcuni giorni si vociferava che una delegazione di Albione, che avrebbe dovuto fare visita alla reggia di Caserta tra pochi mesi, si sarebbe fermata per alcuni giorni proprio nella vostra città.

Sapevate pertanto che era solo questione di tempo prima che Ranieri Grimaldi vi assegnasse un qualche incarico importante.

Quello che invece vi sorprende, quando poco dopo le 11 arrivate al palazzo del vostro signore è la fervente attività che anima il cortile interno: sembra che praticamente tutti i servitori e attendenti siano impegnati in qualche mansione della massima urgenza. Ma quello che vi sorprende più di tutto è l'alto numero di guardie armate, e la dozzina di mezz'orchi in armatura leggera fermi in attesa alla base della scalinata centrale.

Mentre una coppia di stallieri prende in consegna i vostri cavalli, individuate in cima alla scalinata Don Cesali, il segretario personale di Ranieri, impegnato in una discussione con un orco che indossa l'alta uniforme degli ufficiali della marina di Albione. Quando lo sguardo dell'anziano consigliere incrocia il vostro, questi si accomiata dall'orco e vi raggiunge, mentre il suo interlocutore si dirige verso l'interno del palazzo, seguito da metà dei mezz'orchi.

Don Cesali vi raggiunge sorridendo: - Miei cari, è un piacere rivedervi. E non fatevi impressionare dallo sfoggio del nostro ospite, nonostante il grado se ha con sè solo mezzosangue vuol dire che non è poi così importante. Credo che i suoi superiori siano in questo momento al palazzo del Doge. Ma veniamo a noi: purtroppo il nostro signore Ranieri sarà impegnato a lungo con questa visita inaspettata, ma mi ha lasciato indicazioni per voi. Visto che è quasi ora di pranzo, mi sono permesso di farvi preparare una sala nell'ala ovest dove potremo mangiare insieme, e nel frattempo vi spiegherò il motivo per cui siete stati convocati. Devo solo assistere ancora per qualche momento il nostro ospite, dopodichè vi raggiungerò e sarò subito da voi.

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Antonio Oresti

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descrizione

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quest'uomo dai capelli biondi pelati al centro è solito girare con una tonaca povera ed un crocifisso quando cammina per le strade di Genova.
Quando è la servizio di Ranieri Grimaldi gira invece con una cotta di maglia ed una pesante mazza.
I suoi occhi azzurri rivelano gentilezza e compassione, ma nel profondo anche un raziocinio che va oltre l'apparenza.

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su myth weavers sembrava più lunga:cry:

 

Mi sveglio come al solito pregando, come tutti i giorni prego per il benessere della mia famiglia, ovunque essi siano, prego per l'anima di padre Francesco, infine prego perché i poveri non abbandonino la retta via per la violenza e per un rinnovamento della gerarchia della chiesa.

Dopo colazione mi accorgo che i Grimaldi hanno inviato un messo, così come immaginavo sarebbe accaduto da un po'; sensa fare domande carico le mie cose, salgo sul mio cavallo e parto per il palazzo di Ranieri.

Una volta giunto lì, resto spiazzato dalla presenza di soltati di Albione, compreso uno di alto grado cosa starà accadendo qui? Ranieri ha bisogno di incontrare un ufficiale orco? Che si stia preparando per qualcosa di pericoloso? Gli orchi portano solo guai, hanno creato un regno senza Dio e lo reggono con la forza bruta, ma un giorno la giustizia calerà su di loro e i Grimaldi faranno bene a non avere legami con questo popolo quando accadrà.

Arrivato al cospetto di Cesali mi fermo a sentire cosa a da dire, appena termina rispondo grazie a voi dell'invito, è sempre un piacere vedervi in salute, prego, non fate aspettare il vostro ospite, sarmo lieti di attendere chiarimenti quando sarete più disponibile, ci farete accompagnare alla sala o dobbiamo raggiungera da soli?

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Gabriele Adorno

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Umano affetto da nanismo. I lineamenti del volto sono grotteschi e leggermente deformi. I capelli sono tendenti al ricciolo e castani chiari (quasi biondi). Gli occhi sono verdi. Indossa spesso vestiti nobili con gli stemmi della sua famiglia. Figlio di Barnaba Adorno e nipote di Prospero Adorno, attuale doge della Repubblica di Genova. Spesso gioviale e allegro, non cerca quasi mai lo scontro se non di tipo verbale. Furbo e astuto, in ambito diplomatico riesce quasi sempre ad ottenere quello che vuole.
Ama le belle donne e il vino.

Quando Lorenzo, il mio giovane attendente, mi viene a svegliare nelle mie stanze, comunicandomi che un messo di Ranieri mi attende, mi metto a sedere massaggiandomi le tempie. La testa mi duole e gli occhi fanno fatica ad aprirsi. "Devo aver esagerato col vino ieri sera..." il pensiero mi sfugge nel momento in cui vedo la splendida ragazza coricata nel letto. Dorme tranquillamente, completamente nuda. "Ahh... Maledetto Grimaldi, mi costringi ad abbandonarla qui tutta sola!"

Mi vesto in fretta e furia, ascolto quello che il messo ha da dirmi, quindi mi dirigo al palazzo tanto velocemente quanto le mie gambette tozze mi permettono.

Quando arrivo noto che è stato chiamato anche Oresti. Lo saluto con un cenno, chiedendomi chi altri sia stato convocato oltre a noi due. Quindi l'occhio mi cade su Don Cesali e sul suo interlocutore. Fisso quest'ultimo con interessa e, una volta che è stato congedato, ascolto quello che il segretario ha da dirci.

Ecco... Mangiare! Buona idea. E spero ci sia anche del buon vino! dico, sorridendo gioviale a Cesali.

 

DM

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conoscenze nobiltà +8 per riconoscere l'ufficiale che parlava con Don Cesali

 

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Archibald "Solaire" il cinereo

 

Scheda

Descrizione

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Archibald, conosciuto a tutti come Solaire è un elfo del fuoco particolarmente eccentrico,  a causa di una  maledizione la sua pelle e i suoi capelli hanno assunto un colorito grigiastro da cui deriva il suo nome  "il cinereo".
Spesso lo vedete passeggiare assorto nei suoi pensieri ad osservare la natura.
Pur essendo di bei lineamenti il suo aspetto risulta sgradevole ai più (ma pare che non gliene importi più di tanto), il suo odore ricorda quello di un falò ormai spento.
Mostra un'intelligenza spiccata e un buon senso dell'umorismo, è un eccellente cantante ed intrattenitore non che abile nella spada e in altro...

È originario dell'isola di Gorgona nel mar Ligure

Spoiler

dark_e10.jpg

 

Come ogni giorno di pacifico riposo, mi alzo dalla mia branda prima del risveglio di Genova, dopo un ora di studio, indosso la mia armatura e lego alla cintura il fodero del mio stocco. Raggiungo la mensa del palazzo e prendo un tozzo di pane accompagnato da un bicchiere di birra chiara per poi dirigermi all'esterno del palazzo per godermi l'aria mattutina e per compiere i miei esercizi.

Tornato all'interno, mi faccio un bagno in acqua bollente però vengo interrotto da un messo che mi convoca a palazzo del mio signore.

Terminate le abluzioni raggiungo la mia destinazione dove incontro i miei compagni Salve a tutti esordisco Vedo che hai esagerato col bere anche sta notte Gabriele, certo che ve ne entra di vino in quel tuo corpicino Scherzo vedendo il colorito pallido del nano.
 

Una volta parlato con Don Cesali mi accorgo di avere fame, ormai sono passate parecchie ore dalla colazione Splendida idea messere.

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Robert De Craon

Quando il sole infine sorge e mi strappa dai miei sogni pacifici, grugnisco di disappunto Anche questa volta mi sono dimenticato di chiudere le tende dannazione!

Strizzo gli occhi e mi stiro mentre la mezzelfa al mio fianco si agita leggermente, voltandosi dall'altra parte; un sorriso mi si forma sulle labbra mentre mi chino a lasciarle un bacio su una spalla. Mi alzo e mi vesto, scendendo quindi fino alla mensa della casa padronale dove alloggio abitualmente, e li consumo la mia colazione con calma, fino a quando il messo inviato dai Grimaldi mi viene a chiamare

Raggiungo il palazzo fervente di attività ed inarco un sopracciglio quando noto il mezzorco in alta uniforme ma non dico niente; individuo i miei abituali compagni e li raggiungo

Buongiorno esordisco Pare proprio che la nostra pacchia sia finita.. dico sorridendo

Un attimo dopo Don Cesali ci raggiunge, invitandoci a pranzo

Come rifiutare? dico al segretario di Grimaldi ed entro a palazzo, dirigendomi verso la sala da pranzo

DM
 

Spoiler

 

Ecco la scheda del PG: Robert De Craon

Se ci sono errori o cose da togliere dimmelo che provvedo

 

Descrizione

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Robert è un uomo di trentacinque anni, dal fisico asciutto e tirato ma dalla scarsa muscolatura; ha corti capelli castani sui quali fanno bella mostra numerosi "fili" grigi ed una barba ben curata degli stessi colori dei capelli. E' solito vestire in maniera curata e ricercata ma non vistosa; dotato di un intelletto fine è una persona che preferisce badare di più ai fatti che alle parole

 

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Al'vian Hajdu

Descrizione

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Al'vian è un uomo di trent anni proveniente dall'est Europa. Fisico longilineo e tonico di cui è estremamente fiero, occhi neri, lunghi e sottili capelli corvini raccolti a cipolla dietro la testa ed una barba rada perfettamente curata lo rendono il tipo di persona capace di far sciogliere il cuore di una donna con un semplice sguardo.
Generalmente ama vestirsi con abiti attillati e dalla buona fattura, meglio se a tinta unita.

Nonostante all'apparenza possa sembrare un borioso pallone gonfiato dalla lingua sprezzante e tagliente, dimostra un acume non indifferente e una propensione verso l'apprendimento delle lingue.
Non ama particolarmente le altre razze, che considera inferiori.

 

Scheda
 

Spoiler

 

Silenzioso come al solito compaio dal nulla fra i miei colleghi.  Indosso un paio di lunghe braghe verde chiaro attillate e un farsetto provocatoriamente sbottonato a dimostrazione di un fisico statuario. Sorseggio del vino da un calice mentre squadro con aria di superiorità il mezzorco con cui sta discutendo Don Cesali.

Sorrido di gusto quando l'uomo deride velatamente il mezzosangue. Non è l'unico ad essere poco importante qui..

Anche se ci fosse non sapresti nemmeno riconoscerlo del buon vino rispondo con un ampio sorriso e tono pungente al buon Gabriele.

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@Gabriele Adorno

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Non riconosci l'ufficiale, e neanche ne avresti modo: dal momento che ha la pelle chiara, capisci che si tratta di un orco di basso lignaggio, mentre i nobili hanno la pelle che varia dal verde all'azzurro. Ne deduci quindi che si tratta di un ufficiale in seconda, o addirittura solo di un capitano delle forze di terra.

@tutti

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Fate attenzione che l'ufficiale non è un mezz'orco, è un orco puro: i mezz'orchi sono i soldati che lo accompagnano, perchè in Albione i mezzo sangue rappresentano la "forza lavoro" (in altre parole il proletariato), mentre gli orchi puri fanno parte della nobiltà e quindi possono accedere a ruoli di comando.

- Si tratta della sala antistante alla biblioteca, quella che usiamo per i pranzi informali - risponde Don Cesali con il suo tipico tono cordiale - Ma non preoccupatevi, vi faccio accompagnare. - con un rapido gesto della mano chiama a sè un ragazzino impegnato a trasportare una cesta carica di lenzuola e biancheria, e gli ordina di lasciare il suo carico e condurvi alla sala.

In men che non si dica raggiungete il salone, che effettivamente appare più modesto rispetto allo sfarzo delle sale per i ricevimenti ufficiali; tuttavia è al tempo stesso molto più accogliente. Le ampie finestre permettono alla luce del sole di mezzogiorno di inondare l'ambiente, decorato con drappeggi e arazzi e un paio di statue di stile classico. Prendete posto a tavola, sprofondando nelle comode poltrone, e subito due servitori iniziano a portarvi vino, acqua, pane appena sfornato e focacce in quantità.

Aspettate ancora qualche minuto, quando anche Don Cesali vi raggiunge, scusandosi del ritardo; una volta che anch'egli ha preso posto, i servitori iniziano a portarvi una deliziosa zuppa di pesce. Don Cesali assapora un paio di cucchiai e, soddisfatto, butta giù un abbondante sorso di vino, quindi chiede ai servitori di attendere fuori dalla sala.

- Probabilmente avrete sentito dire che una delegazione di Albione si fermerà a Genova nei prossimi giorni, e i nostri "ospiti" - ora che siete da soli Cesali non ha problemi a lasciar trapelare un certo astio verso la gente di Albione - sono giunti per organizzare il servizio di sicurezza, pianificare gli spostamenti e i ricevimenti, e tutte quelle faccende che potremmo benissimo gestire da soli, ma data la loro "superiorità" ritengono di saper fare meglio di noi. Ma non è questo il motivo per cui siete stati convocati - liquida il discorso con un gesto della mano - Il fatto è che, come potete ben immaginare, con tutto questo fermento siamo un po' a corto di uomini fidati. I Ranieri hanno dovuto inviare agenti a sud, per constatare come sia la situazione in Toscana, in Francia, per sentire cosa ci sia di vero e cosa no riguardo alle eresie, e molti informatori sono impegnati anche proprio qui a Genova, per evitare che i nostri avversari facciano qualcosa di strano mentre gli Albionici sono in visita.

La situazione internazionale è molto tesa e complicata: il Pontifex ha annunciato un conclave ad Avignone, e i vescovi di Arcadia hanno lasciato intendere che non vi parteciperanno, il che preannuncia uno scisma. Al tempo stesso, non si capisce bene se il sovrano di Francia pianifichi di invadere i territori di Albione nel continente, o viceversa, ma in entrambi i casi è ovvio che i nostri Vescovi daranno il loro appoggio alla corona di Albione. E dal momento che Genova è uno degli alleati principali della corona nella nostra penisola, anche più della stessa casa regnante e di Venezia, va da sè che di conseguenza dovremo fornire il nostro appoggio al nostro clero. - Cesali fa una pausa per riprendere il fiato - Spero che riusciate a seguirmi in questo intreccio contorto di alleanze e favori.

Assicuratosi che abbiate compreso, continua con il suo discorso: - Ora veniamo a voi: come voi sapete, l'inquisizione non fa parte del clero, nonostante molti uomini religiosi e persino alcuni vescovi ne facciano parte. Tuttavia, Inquisizione e Chiesa vanno di pari passo: il Maestro Inquisitore ci ha chiesto di occuparci di una faccenda per loro conto, e il nostro signore Ranieri ha accettato per ingraziarsi le simpatie di un paio di vescovi e di conseguenza fare bella figura quando la delegazione giungerà a Genova. E ovviamente vorrebbe che ve ne occupaste voi, dietro ovviamente un'adeguata ricompensa.

Per farla breve, recentemente è stata fermata una congrega di streghe nelle colline di Asti. La loro "madre", o come si chiamano tra di loro, è stata catturata e attualmente è detenuta nelle celle della città; l'Inquisizione ha richiesto che venga condotta alla loro fortezza di Soncino per il processo, ma il signore di Asti finora ha tergiversato. Normalmente la giurisdizione di Asti cadrebbe sotto Casale Monferrato, ma è un dato di fatto che il Conte di Monferrato ha legami di parentela e alleanze con alcune signorie francesi. In sostanza il vostro compito è recarvi ad Asti, prendere in consegna la donna e portarla a Soncino, e se possibile scoprire come mai il signore di Asti e il Conte di Monferrato non hanno intenzione di cedere la donna all'Inquisizione.

Possibilmente senza scatenare incidenti diplomatici.

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Antonio Oresti

all'ingresso nella sala da pranzo mi accorgo che il luogo mi ispira fiducia, una stanza accogliente e piacevole alla vista, con questa buona sensazione mi siedo a tavola, attendendo scrupolosamente l'arrivo di Cesali prima di toccare cibo.

Al suo ingresso ringrazio il signore del pasto, infine inizio a gustare la zuppa col pane, intervallando brevi sorsi di vino, quel tanto per gustarne il piacere sensa subirne i danni che tanto piacciono a Gabriele.

Seguo con attenzione il discorso di Cesali, sorridendo all'ironia sugli orchi ma facendomi scuro quando mi aggiorna sullo stato della Chiesa "maledizione, sapevo che c'era tensione, ma uno scisma? No, non è assolutamente quello che ci serve! Non sarà con divisioni  conflitti che la santa Chiesa si libererà dall'avidità dei beni materiali in cui è caduta!"

Poi Cesali ci parla dell'inquisizione e del nostro ruolo in questa storia, lì rispondo una strega! Davvero strano che il conte di Monferrato sia riluttante a cedere un essere così pericoloso alla giustizia "sempre se è veramente una strega e non una delle povere innocenti vittime dei discutibili metodi dell'inquisizione", persino le ragioni politiche non sembrano essere sufficienti a spiegare l'opposizione all'inquisizione.

Faremo quanto è in nostro potere per calmare gli animi ed aiutare la purificazione della donna dal demonio che la possiede e  nel mentre saremo lì cercheremo di captare alcune voci che possano far luce sul singolare comportamento del conte.

Immagino che Ranieri voglia che venga eseguito il prima possibile, se così è lasciateci tornare alla nostra villa per prepararci, domani stesso saremo in viaggio per Asti.

Detto questo riprendo a mangiare la zuppa, ascoltando intanto le risposte dei miei compagni.

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Gabriele Adorno

Ascolto in silenzio quello che il segretario ha da dirci. Di tanto in tanto sorseggio un po di vino, meditando attentamente su ogni singola informazione.

"Già, mi sa che siamo sull'orlo di uno scisma... Clero francese contro clero di Albione e Arcadia... Il vecchio conte del Monferrato ha legami coi francesi, questo è vero, ma bastano davvero queste blande motivazioni per ostacolare la mano dell'Inquisizione? Ci dev'essere sotto qualcosa..."

Faccio ruotare il calice vuoto nella mano, fissandolo mentre Oresti espone le sue idee.

No! intervengo poi E' davvero molto insolito che il conte del Monferrato e il signore d'Asti ostacolino così l'Inquisizione. Non vedo cosa possa esserci sotto, ma qualcosa non quadra.

Quindi mi volto verso il Celati: Vedremo di assicurare la strega alla giustizia... "ammesso che sia veramente colpevole e, di questo, me ne vorrò assicurare personalmente!" ... E di scoprire i motivi della riluttanza del conte del Monferrato. Una volta giunti ad Asti con quale autorità parleremo? Ranieri ci ha lasciato dei documenti che garantiscono che l'Inquisizione ci ha garantito simili poteri? domando infine.

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Robert De Craon

Ascolto le parole di Don Cesali mentre assaporo la zuppa che ci viene servita Molto strano che il Conte di Monferrato e il Duca di Asti ostacolino il clero...

Un servizio di scorta quindi.. dico annuendo Mi sta bene

Aspetto quindi che Don Cesali risponda alle domande di Gabriele, che ha sollevato una questione molto importante

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Al'vian Hajdu

Continuo a mangiare e a bere, mostrandomi del tutto disinteressato agli intrecci di favori e alleanze spiegati da Don Cesali.
Peccato non ci sia nessuna servetta degna di attenzioni, vero? sussurro a chi mi è seduto affianco.

Quando vengono nominate le streghe la mia attenzione viene ristabilita, poso immediatamente ciò che avevo in mano e seguo interessato ciò che ci viene detto.
Che fine hanno fatto le altre streghe, e cosa hanno fatto per meritarsi tale appellativo? chiedo in tono serio.

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  • 2 settimane dopo...

- Certamente, prima partirete e meglio sarà per tutti - risponde il segretario alle domande di Oresti - Infatti nel mio studio ho già una lettera d'incarico con il sigillo del Gran Maestro di Soncino e una con il sigillo dogale di Genova. Queste due lettere vi dovrebbero dare tutta l'autorità per procedere alla requisizione della strega e alla sua custodia. - l'anziano don Cesali fa una breve pausa, schiarendosi la voce, per poi riprendere in tono leggermente più cupo e a voce più bassa: - Tuttavia, tenete presente che vista la situazione, se il signore di Asti ha rifiutato di consegnare la donna all'inquisizione potrebbe benissimo rifiutarsi di consegnarla anche a voi. L'autorità di un Gran Maestro unita a quella del nostre Doge dovrebbe avere un peso superiore rispetto a quella di un semplice fratello inquisitore, ma vi consiglio di usare la cautela. Anzi, forse è meglio che prima valutiate se è opportuno far valere le vostre cariche fin dall'inizio: potrebbe essere utile muoversi nell'anonimato per raccogliere informazioni.

Dopo queste parole, don Cesali torna a rilassarsi, quindi continua: - Potete comunque fare affidamento su un paio di alleati: il priore dell'abbazia di San Bartolomeo, fratello Donati, ha acconsentito a darvi ospitalità e ogni aiuto possibile, ma potrete ovviamente rivolgervi anche a Padre Aloise, il fratello Inquisitore di Asti. Saranno loro a fornirvi i dettagli che vi possono servire, soprattutto riguardo alla congrega delle streghe: a quanto pare è stato Padre Aloise stesso, con i suoi uomini, a individuare la congrega, sebbene alla fine siano stati i cavalieri di Asti a intervenire con le armi. Ma come ho detto, di più non so al riguardo.

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Antonio Oresti

bene sarò lieto di poter parlare col prete che ha identificato la strega, sono sicuro che saprà spiegarci molto bene la situazione. Dico visibilmente lieto di poter chiarire le circostanze della sua condanna.

E credo possa essere saggio seguire il vostro consiglio di raccogliere notizie in incognito, grazie molte don Cesali. Vi assicuro che, da parte mia, saremo pronti a partire domani stesso.

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Robert De Craon

Annuisco dopo le parole di Don Cesali

Si, credo anche io che, una volta sul posto, sia meglio iniziare a raccogliere informazioni in forma anonima prima di rivelare le nostre credenziali ufficiali

Con un sorriso, mi rivolgo quindi agli altri Io sono pronto a partire quando volete.. anche adesso per me

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Gabriele Adorno

Alle parole di Cesali sbuffo, rammaricato. Nonostante il mischiarmi tra il volgo e raccogliere informazioni rientri tra le mie migliori abilità, preferisco di gran lunga quelle missioni in cui posso far valere la mia parlantina e le mie qualità di diplomatico proprio in virtù della carica che rivesto. 

Storco le labbra e alla fine faccio spallucce, rassegnato. E va bene... Niente abiti di rappresentanza e banchetti d'accoglienza ufficiale allora... Immagino dovrò recarmi nelle mie stanze per vestirmi in modo più consono alla missione, dunque...

detto questo scendo dalla sedia, atterrando sulle mie piccole gambette tozze.

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Archibald "Solaire" il cinereo

Rimango silenzioso a gustarmi il mio piatto ed una coppa di vino rosso  Ci stanno rifilando un bell'incarico politico, chissà chi è questa strega? L'amante del signore di Asti? Sua sorella?  Quindi è deciso, si va ad Asti? Che brutto però lavorare a stretto contatto con l'inquisizione... penso conscio del fatto che dovrò limitare le mie capacità per buona parte della missione. 

DM

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So per caso qualcosa del signore di Asti? Che tipo è? Particolari azioni che ha fatto (del tipo se è malvagio oppure è ben amato dalla popolazione) e se è un tipo guerrafondaio o più uno che trama nell'ombra.

Conoscenza (nobiltà) +9 

 

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Al'vian Hajdu

Le premesse del segretario non mi entusiasmano, ma l'idea di poter tornare in azione mi bastano per farmi accettare l'incarico.

E Asti sia. Sollevo un calice di vino rivolto ai presenti, in modo da brindare assieme a ciò che ci aspetta.

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@Archibald e chi ha Conoscenze Nobiltà o Conoscenze locali superiore a 6

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L'attuale signore di Asti è Manuello Roero, la cui qualità più nota è l'avidità. Da quello che si dice, non sembra essere una persona "malvagia", sebbene come molti nobili e signori comunali sappia essere severo e intransigente, ma come del resto tutti gli appartenenti alla sua famiglia ha una forte attrazione verso il denaro. A quanto si dice, negli ultimi anni ha acquisito la maggior parte dei vigneti del territorio astigiano, entrando in competizione non solo con le altre famiglie nobili, ma soprattutto con l'abbazia di San Bartolomeo: il fatto che manchi un abate, e attualmente sia retta solo dal priore, è dovuto proprio al fatto che dalla morte dell'abate precedente ci sono state forti dispute tra il vescovo di Torino e il Marchese di Monferrato (di cui il Signore di Asti è vassallo), il quale vuole che venga nominato un suo uomo di fiducia per evitare interferenze negli affari della famiglia Roero.

Inoltre, come altre famiglie astigiane, i Roero hanno iniziato ad intraprendere la professione di creditori e banchieri, attività finora svolta dagli uomini dell'Inquisizione. In particolare è il fratello minore di Manuello, Berardo, ad occuparsi di questa attività: girano però voci che i due fratelli non siano in buoni rapporti, e che Berardo non veda l'ora che il fratello ormai anziano (ha già passato i 70 anni) muoia o abdichi per prenderne il posto.

Infine, sapete che tra la signoria di Asti e Genova ci sono non pochi attriti per questioni di dazi e pedaggi: per vendere i propri prodotti (in particolare i vini) verso il sud di Arcadia, le coste francesi e i mercati di Castilla, Asti deve affidarsi ai mercantili di Genova, che ovviamente chiedono lauti compensi. A quanto pare però la signoria di Asti sta prendendo accordi con la signoria di Savona e la signoria di Noli, che sebbene non dispongano di una flotta mercantile paragonabile a quella di Genova, potrebbero soddisfare le esigenze di Asti ad un costo inferiore.

 

Don Cesali non nasconde la propria soddisfazione per la vostra determinazione: sapere che siete disponibili a partire subito lo alleggerisce di un pensiero di non poco conto. Una volta terminato di mangiare, l'anziano segretario vi accompagna fino al suo ufficio personale, dove oltre alle due lettere sigillate vi consegna anche una cassetta contenente 500 fiorini: - Questo è un acconto sul compenso, dovrebbe essere più che sufficiente a coprire le vostre spese. Ricordatevi inoltre che, lavorando per conto dell'Inquisizione, non dovreste avere problemi ad ottenere credito da padre Aloise.

Dopo gli ultimi saluti e convenevoli di rito, fate ritorno alla vostra villa, e date disposizioni alla vostra servitù affinchè vengano compiuti in fretta i preparativi per la vostra trasferta, in modo che il giorno successivo potete mettervi in viaggio di buona mattinata. Scegliete di percorrere la via più semplice e rapida, ossia seguire la via principale che porta ad Alessandria, passando per Ovada; il bel tempo vi permette di viaggiare agilmente e senza rallentamenti di sorta, così che dopo soli due giorni di cavallo siete in prossimità della vostra meta. 

Intorno a mezzogiorno del terzo giorno raggiungete il villaggio di Rocchetta, una piccola borgata distante solo tre ore dal borgo di Azzano, dove si trova l'abbazia di San Bartolomeo, e poco più di cinque ore dalle mura di Asti.

 

@Tutti

Spoiler

Ho tagliato corto la parte dei preparativi e del viaggio. A questo punto potete decidere se fermarvi a Rocchetta (ricordatevi che è mezzogiorno), proseguire fino all'abbazia o procedere direttamente ad Asti. Arrivereste all'abbazia intorno alle 3 del pomeriggio e ad Asti verso le 5 o le 6 di sera.

 

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Antonio Oresti

Abbandono la villa di Ranieri pieno di dubbi e preoccupazione, tuttavia la mia mente si tranquillizza alla vista di casa, il panorama familiare e accogliente mi da sempre un senso di pace.

Faccio preparare le mie cose, mi rivolgo al Signore per avere coraggio e vado a dormire.

Il giorno dopo mi sveglio di buon umore, e, dopo la consueta preghiera, mi metto in marcia insieme ai miei compagni, marciando con piacere attraverso le valli della Liguria e del Piemonte; e, dopo tre giorni di marcia, siamo finalmente nei pressi della destinazione.

Vista la vicinanza con l'abazia di San Bartolomeo potremo fare una visita lì dico una volta giunti nei pressi del villaggio di Rocchetta sono sicuro che troveremo riposo dal lungo viaggio e alcune notizie utili per la nostra ricerca. Tanto arriveremo ad Asti sul tardi e ci sarà poco da fare a quell'ora.

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