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[Consiglio] Il solito Paladino, ed i soliti problemi


Messaggio consigliato

3 ore fa, Cormac42 ha scritto:

la questione dell'orog e del necromante non si è certamente risolta nel modo migliore, ma non direi che è stata colpa tua.
certo avresti potuto cercare di fermare l'orog quando cercava di buttarsi contro la morte ma ritengo che aiutare a curare la sorella dell'esploratore ferita fosse una cosa più nobile e giusta, anche se il tuo personaggio non dovrebbe sentirsi sereno al 100% di come sono finite le cose con i suoi compagni di sventure, anche se se la sono cercata.

Concordo al 200%!

 

3 ore fa, Cormac42 ha scritto:

per il guerriero con la spada maledetta non gli starei dietro come un segugio, ma una persona con una spada del genere merita di essere almeno osservata un minimo, se fosse un qualche oggetto malvagio che lo controlla mentalmente o cose simili in fondo è compito tuo fermarlo e magari aiutarlo

D'accordo anche su questo.
Il paladino potrebbe provare ad approfondire un pò la cosa più avanti, se i due pg fanno amicizia ("Forte quella spada magica che appare e scompare... come funziona, dove l'hai trovata?").

 

3 ore fa, Cormac42 ha scritto:

per il ragazzo direi che dovresti inseguirlo e parlare con lui, chiedere se è assolutamente sicuro della sua scelta di abbandonare la famiglia ed unirsi alla chiesa. se il tuo personaggio vede il lui una vera fede dovresti accompagnarlo per permettergli di realizzare il suo sogno, se invece ritieni che sia troppo giovane o che questa sua storia della religione sia solo una fase passeggera io cercheri di riportalo da suo padre, anche solo per il fatto che le strade possono essere pericolose e potrebbe uccidersi per un capriccio giovanile dettato dalle emozioni del momento.

Quì sono in disaccordo.
Il paladino non ha nessuna colpa se il ragazzo, vedendo le sue gesta, ne è rimasto così colpito da voler diventare anche lui chierico o paladino; il paladino si è solo trovato sul luogo di un torto, e lo ha corretto, punto.
Inoltre non può nemmeno mettersi a rincorrere il ragazzo, visto che ha una precedente "missione" (aiutare i due fratelli).
Può, al massimo, chiedere al ragazzo di aspettare il suo ritorno dalla presente missione, in modo da potergli parlare e vedere se la sua "vocazione" è sincera e profonda; come "scusa" per bloccarlo, potrebbe dirgli che, per entrare nella chiesa, deve essere accompagnanto da un membro pre-esistente (il paladino o altri)... oppure che il riuscire ad attendere il ritorno del paladino sia una prova per verificare la sua dedizione alla causa (i paladini sono LEGALI buoni, no?).

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Ragazzi, però va bene che è un paladino, ma non è Amleto, che cavolo.

Il LB decide e a meno che non sia un pg paranoico, non è che deve avere per forza tutti questi ripensamenti!

Poi il legale buono può anche tollerare chi fa peccatucci venali in base alla realtà in cui ci si trova, soprattutto dove è uno dei pochi a professare il bene incondizionato.

 

Per il ragazzo secondo me bisogna capire se è serio o lo fa per gioco.

Con l'orog che dovevi fare? Ha seguito la sua strada, dopotutto...

Per i compagni di squadra, come tutti, vedi, finchè non fanno cose palesemente contro il tuo credo...

 

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La butto li: invece di chiederti cosa farebbe un paladino legale buono, chiediti cosa farebbe il tuo paladino legale buono! Questo, oltre a rendere meno assurda la cosa, ti permette di capire meglio il tuo personaggio, di ruolarlo al meglio e, soprattutto, di essere convinto di quello che fai. Tutte le risposte che ti sono state date in questo Topic (adesso e l'altra volta) sono risposte su come la gente giocherebbe il suo paladino, ma non il tuo!

Ad esempio, il mio paladino non si sarebbe fatto nessun problema a lasciar morire l'Orog: è un folle, è morto per la sua stessa volontà. Nell'aldilà verrà giudicato per i suoi crimini. Non si sarebbe fatto nessun problema nemmeno per il ragazzino: è stato chiamato? Bene, che ci vada di corsa al tempio! Se morirà per la strada, è perché il Dio ha deciso di prenderlo a se. 

Non si farebbe nemmeno problemi ad "usare" un guerriero armato di una spada maledetta, se è per il bene superiore. D'altra parte, io ho sempre fatto i paladini dalla parte della punizione, non i campioni del bene scintillanti e carini, più inquisitori che pastori, più punire il male che imposizione delle mani!

Questo però dovrebbe farti capire che non ha molto senso chiedere consigli del genere: come facciamo noi a sapere come ragiona il tuo paladino, che tu hai pensato? Quello che possiamo dirti è cosa farebbe il nostro. E ti assicuro, il mio paladino non ti piacerebbe! :paladin:

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@Zaorn e @smite4life:

Piccola precisazione: con "i paladini sono legali buoni" (evidenziando solo la parola "legali") mi riferivo solamente alla mia proposta per fermare il ragazzo.
In pratica il paladino diceva al ragazzo qualcosa tipo: "per diventare un chierico o un paladino di Ezra, bisogna dimostrare di avere molto autocontrollo, dedizione, pazienza e ubbidienza; per dimostrare di avere queste doti, dovrai aspettare il mio ritorno, senza andartene dal villaggio; se ci riesci, allora prenderò in considerazione la tua richiesta di unirti alla chiesa di Ezra"... questo perchè (imho) quelle doti sono tipicamente possedute dai legali (oltre al fatto che, così, il ragazzo resta a casa).

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Uh, si si, era abbastanza chiaro! Il punto del mio ragionamento è che questo è come il tuo paladino si sarebbe comportato. Il mio al massimo gli avrebbe donato una spada e gli avrebbe detto: "puoi andare ora, da solo, o puoi aspettare che io finisca quel che devo fare e ti accompagni. Potrei anche mettere una parola buona con il responsabile dei cadetti per agevolarti, se torni con me. Sappi, però, che la strada lastricata porta sempre al male, mentre è il sentiero tortuoso che guida i tuoi passi al bene!" :D

 

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19 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

@Zaorn e @smite4life:

Piccola precisazione: con "i paladini sono legali buoni" (evidenziando solo la parola "legali") mi riferivo solamente alla mia proposta per fermare il ragazzo.
In pratica il paladino diceva al ragazzo qualcosa tipo: "per diventare un chierico o un paladino di Ezra, bisogna dimostrare di avere molto autocontrollo, dedizione, pazienza e ubbidienza; per dimostrare di avere queste doti, dovrai aspettare il mio ritorno, senza andartene dal villaggio; se ci riesci, allora prenderò in considerazione la tua richiesta di unirti alla chiesa di Ezra"... questo perchè (imho) quelle doti sono tipicamente possedute dai legali (oltre al fatto che, così, il ragazzo resta a casa).

Ma per carità, potrebbe farlo, come potrebbe fare tante altre cose diverse!!!!

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Ma in realtà la mia era proprio una domanda alla "cosa fareste voi nella mia situazione". So bene che ogni personaggio è del proprio giocatore ma, visto il recente appunto del Master (a lui interesserebbe vedere un paladino più deciso, piuttosto che un paladino come il mio) mi chiedevo proprio quale fosse la vostra idea comportamentale di paladino. 

In sostanza, visto che io il buono lo interpreto come la bontà, e l'esser legale lo interpreto così, mi chiedevo come lo interpretaste voi per fare una via di mezzo e mostrare al mio DM il paladino che mi ha richiesto fare. Non so ancora come e se mi piacerà, ma bisogna pur sempre provarle le cose, prima di giudicarle.

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23 minuti fa, Arglist ha scritto:

Ma in realtà la mia era proprio una domanda alla "cosa fareste voi nella mia situazione". So bene che ogni personaggio è del proprio giocatore ma, visto il recente appunto del Master (a lui interesserebbe vedere un paladino più deciso, piuttosto che un paladino come il mio) mi chiedevo proprio quale fosse la vostra idea comportamentale di paladino. 

In sostanza, visto che io il buono lo interpreto come la bontà, e l'esser legale lo interpreto così, mi chiedevo come lo interpretaste voi per fare una via di mezzo e mostrare al mio DM il paladino che mi ha richiesto fare. Non so ancora come e se mi piacerà, ma bisogna pur sempre provarle le cose, prima di giudicarle.

E' sbagliato il concetto di fondo, te fai il paladino che hai in testa, ovvio che devi essere deciso nelle scelte, di solito non indugia, ma hai un carattere e degli ideali tuoi, dettati dal carattere e dalla fede.

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