Vedendo i miei compagni uscire dalla locanda, rivolgo loro un cenno, e mi piazzo in un angolo nell'ombra. "Bene, miei cari... ora possiamo parlare più liberamente. Cosa vogliamo fare?" dico, sempre in elfico, mantenedo la voce molto bassa.

Raggiungo l'elfo, rispondendo a mia volta con un tono di voce discreto.

"Non so, Paradox.. Forse mi sono lasciata suggestionare dai tuoi sospetti, ma.. quando ho chiesto di poter passare qualche ora là dopo il tramonto a sfogliare dei libri.. sono scattati sulla difensiva.. hanno spiegato il loro no con parole che sapevano di scusa.. sembravano ansiosi di liberarsi di noi.." sollevo le spalle.. "..alla fine abbiamo ottenuto il permesso di andar lì dopo la chiusura, ma mi è parso più che altro un modo per chiudere la discussione.."

Sospiro.. "In effetti vorrei evitare di finire un'altra volta in cella.. D'altra parte, dare un'occhiata non sarebbe una cattiva idea.. e stasera non ho granché da fare!" Concludo con un mezzo sorriso.

Osservo Paradox e Arien parlare, senza capire una sola parola di quello che dicono...

Quando finiscono di parlare, mi limito a grattarmi la tempia destra inclinando leggermente la testa, guardandoli con sguardo totalmente perso...

"Hem... ecco... non vorrei che pensiate che io non senta bene,ma credo di non avere afferrato bene l'ultimo concetto che avete detto..."

Continuo a mangiare (e svuoto il piatto di Ped se ha lasciato qualcosa) ma bev solo acqua... meglio restare lucidi.

La tensione che si è venuta a creare non mi piace... e la mia espressioen di "fastidio" in tal senso è evidente...

Quando Ped si allontana sbuffo << Ma come? Mai che si possa parlare un attimo tutti assieme... Ma come si fa a lavorare assieme se nemmeno ci conosciamo?! >>

La domanda non è rivolta a nessuno in particolare... è poco più che un pensiero a voce alta.

Mi limito ad un cenno di diniego verso il sacerdote di Kord.

Rimango impassibile di fronte all'uscita dei tre commensali.

Potevamo anche finire di parlare.. che gente.. soprattutto se dobbiamo partire.

Alle parole di Eduard, annuisco.

"Avete ragione, Eduard. Non è un comportamento accettabile. Spero che la prima impressione non sia quella giusta."

Rivolgo la mia attenzione a Legar, attendendo una sua reazione.

<< Non è questione di impressioni... Se dovessi basarmi solo su quelle forse non mi sarei nemmeno seduto al tavoilo stasera ... >> commento con un sorriso... << ... è questione di ... mmmmh ... tattica? anche ma non solo... mmmh ... diciamo di convivenza per prenderla alla larga... >> Bevo un altro po' d'acqua...

<< Voglio dire... so quanto possa essere utile un arcanista in situazioni di combattimento... ma Grande Garl... se gli arcanisti avessere il buonsenso di dire a noi "poveri soldatini" cosa vogliono fare.... beh si lavorerebbe meglio... >>

Fisso per un po' il bicchiere vuoto... lo sguardo si perde per un attimo nei ricordi... << Ho già perso qualche amico perchè qualcuno ha agito d'impulso e senza considerare appieno le sue azioni... non voglio ripetere l'esperienza... nemmeno con dei "non ancora del tutto amici" come questi compagni di avventure... >>

Mi allungo sul tavolo per prendere il vino...

Ne verso un po' per ciascuno...

Alzo il bicchiere per un brindisi... << Agli amici caduti... Ed agli amici scomparsi! >> Qualche lacrima mi solca il viso...

"Oh, perdonami, Ped." dico in Comune. "Il tempo che abbiamo è poco, ma anch'io sono convinto che valga la pena indagare. Potremmo attendere il cuore della notte, e cercare un modo di entrare nel municipio... se pensate sia possibile."

"Non è molto legale.." sussurro grattandomi la fronte.. "..ma suppongo si possa fare.. tu che dici, Ped?"

Rispondo facendo spallucce e muomendo leggermente un piede...

"Se non portiamo via niente, tranne qualche informazione che potrebbe servirci e che stamattina non ci hanno voluto dare...Non ci vedo niente di male, anzi credo sarebbero d'accordo anche gli altri. Non tutti, forse, ma qualcuno sì...Come pensavate di fare?"

"Bè.. visto che alla fine abbiamo strappato un permesso per entrare dopo la chiusura, forse sarebbe bene approfittarne.. se non altro per agire con un minimo di.. legalità.. e anche perchè il portone sprangato potrebbe rappresentare un problema.." ..osservo un istante i due.. "Poi, è ovvio, potrebbero anche ritrattare e non farci entrare comunque....."

Sorrido alla battuta di Eduard sulle "impressioni", ben ricordando l'impressione iniziale.

Poi, un po' sorpreso dal repentino cambio d'umore dello gnomo, alzo il bicchiere per rispondere al suo brindisi.

"Ai compagni caduti."

Poi lo osservo ancora per qualche attimo, con espressione un po' dubbiosa.

Non brinderò.

Non perchè voglia fare uno sgarbo ad Eduard e a Tharyll, ma perchè credo che per una motivazione simile non bisogna brindare.

Per i compagni caduti in battaglia bisogna pregare, non brindare.

Bevo....

Poso il bicchiere "a faccia in giù" alla maniera dei nani...

Resto per un attimo "distratto dai miei pensieri"...

Quindi mi rivolgo agli altri rimasti a tavola...

<< Bene signori....

dato che doamni si parte sarà il caso di andare a riposare...

Non prima di aver preso un'ultima boccata d'aria fresca. >>

Quindi mi alzo... faccio un cenno di saluto e mi incammino verso l'uscita della locanda!

@ in locanda

Eduard si avvia quindi verso l'uscita.

Nel frattempo Imrod, che è rimasto sempre in silenzio, si rivolge ai pochi rimasti a sedere, spiegando sbrigativamente la natura dei tiefling, ovvero creature nel cui sangue scorre quello di esterni come demoni o diavoli. Sono quindi dotati di caratteri fisici che ricordano i loro progenitori e delle capacità magiche legate alla loro natura in parte sovrannaturale.

Dopo questa breve spiegazione, si congeda e si avvia verso la sua stanza, lasciando al tavolo Tharyll, Ehrkin, Shurat e il capitano Legar.

@ fuori dalla locanda

Vi incamminate quindi verso il municipio, attraversando le stradine del paese ormai deserte, a parte qualcuno che sta rientrando soltanto ora per la cena. Le luci accese nelle case illuminano adeguatamente la via, mentre una falce di luna fa capolino al di sopra dei bassi tetti delle case.

@ Eduard

Quando esci, non vedi nessuno dei tuoi compagni.

Me ne resto un po' fuori a prendere aria ed a meditare

Spoiler:  

(diciamo una ventina di minuti se non succede altro nel frattempo)

.... magari cercando un posto dove sedermi in pace...

Dopodichè rientro, saluto e vado a nanna...

Spoiler:  

(sempre se non succede nulal nel frattempo)

Mi rivolgo a Legar " Quanto tempo pensi che durerà il viaggio? Imprevisti esclusi intendo... "

Rimango silenzioso per tutto il tempo estraniandomi dalla conversazione, perso nei miei pensieri, da quando il trio si è allontanato in maniera assolutamente sospetta e palesemente vaga (come il fatto di parlare in elfico pur non sapendo se qualcuno dei presenti sia capace di comprenderlo).

Quando mi viene posta una domanda, tuttavia, mi desto impulsivamente e ritorno alla realtà della locanda; lascio passare qualche secondo per ricercare una risposta completa e il meno approssimata possibile, dopodichè abbasso un po' la voce e rispondo rivolto a tutti, ma lo faccio guardando il sacerdote: Se tutto procede senza imprevisti e il vento si mantiene a favore, potremmo essere nei pressi del centro del lago in massimo quattro giorni, tuttavia non sappiamo cosa troveremo una volta raggiunto il luogo ... la nostra è una missione d'eplorazione ed avanscoperta, ma temo che non sarà così semplice.

Dopo una breve pausa, mi alzo, scostando delicatamente la sedia: Ora, se volete scusarmi, devo ancora sbrigare qualche faccenda e, dato che sarà l'ultima notte di sonno in un letto sulla terra ferma prima di partire, non mi dispiacerebbe riposarmi e rifarmi del duro lavoro di questi ultimi giorni ... affermo sorridendo, effettivamente con aria stanca.

Sir Warshield, gradirei che l'indomani, nel mezzo pomeriggio, vi recaste al porto prima degli altri ... mi troverete sulla mia nave, Sospiro ... così avrete modo di familiarizzare con la nave stessa, conoscere l'equipaggio e potremo conferire in privato, dato che sinora non ce n'è stato il tempo.

Faccio un leggero inchino col capo e mi porto il cappello alla testa: Signori, vi auguro di passare una piacevole serata ... l'appuntamento è per domani sera sul molo ... all'imbrunire.

Attendo qualche secondo, poi mi volto e cammino verso l'uscio della locanda, non prima di aver incrociato l'oste, avergli stretto la mano, salutato ed avergli consegnato una piccola sacchetta da danaro (probabilmente il saldo del conto, cosa logica dal momento che la nostra potrebbe essere una missione senza ritorno).

Saluto il capitano, facendo un cenno di assenso alla sua proposta.

Una volta che Legar è uscito, finisco di cenare con calma, guardando ogni tanto coloro che sono rimasti al tavolo.

"Posso sapere se e quali esperienze passate avete avuto con il nemico? Che so.. avete servito durante la guerra o cose del genere.."

Mentre in locanda prosegue la conversazione tra Tharyll ed Ehrkin, con Shurat che sembra seguire assorto nei suoi pensieri, fuori Eduard si gode la brezza che la sera spira dalla terra verso il lago.

Gli altri tre intanto si sono diretti verso il municipio.

L'edificio si presenta completamente immerso nel buio e nessuna luce filtra dalle finestre né del piano terra né del piano superiore.

Nessun rumore proviene dall'interno e gli unici suoni che udite sono quelli dei paesani nelle loro case.

" Ovviamente ho preso parte alla Crociata indetta da Re Belvor III di Furyondy e dal vescovo Hazen di Veluna. Contro quei maledetti dell'esercito di Iuz il mio spadone ha tranciato molti nemici in quaste zone di confine.

Ricordo ancora il massacro delle due fazioni nella cruenta battaglia della "Piana di sangue" e anche il valore dimostrato dagli Scudi di Moradin per i quali ho dovuto fare più da curatore che da prima linea nella storica battaglia della "Notte degli Scudi".

Queste due sono le più grosse battaglie alle quali ho partecipato, le altre sono innumerevoli e non ho neanche voglia di citarle.

Ti basta sapere che il mio spadone ha servito il nostro regno nell'ultima guerra contro Iuz tanto fedelmente quanto servo Kord da anni. "