Vai al contenuto

Identificare pozioni


EmiDel

Messaggio consigliato

Ciao
premetto che per identificare pozioni, fino ad oggi, abbiamo utilizzato il vecchio sistema del becmi; assaggiando la pozione si scopre l'effetto ma non si consuma, ma in caso di liquido nocivo (veleno, infetto, altro) la creatura che assaggia subisce l'effetto.

Mi chiedo se nella 5ed esista un modo specifico per identificare ampolle, fiale e bottigliette che i personaggi scovano nelle loro avventure.

emi

Link al commento
Condividi su altri siti


Basta berne un sorso. A quanto pare è sufficiente il sapore per identificare una pozione, o comunque una piccola quantità. Oppure Identificare, incantesimo di 1° livello che individua tutto (purchè l'oggetto sia magico).

Hanno rimesso Identify? (Cioè voglio dire, sapienza magica come in Path non funziona sugli oggetti magici/pozioni?)

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao. :)

Per identificare un oggetto, di norma, basta "usarlo" nel modo appropriato. Un oggetto magico normale richiede un riposo esteso, ma è ragionevole attribuire tempi e modalità diverse (il gioco non è molto rigido in tal senso) a seconda.

Personalmente, tendo a essere blando quando un oggetto è comune (pozione di cura, per dire). Di norma, contravvengo al sistema "assaggia e capisci" rendendolo leggermente più vago (ma solo quando può aggiungere qualcosa alla narrazione. La privazione di per sé non la trovo mai una buona idea).

Nell'ultima sessione, per esempio, ho attribuito una pozione più o meno inventata che forniva un piccolo bonus per un pò di tempo: anziché descriverne l'effetto e dare il nome, ho cercato di trasmettere la sensazione di benessere utilizzando una descrizione breve, ma intensa. Alla fine è come se glie l'avessi detto, ma non elimina quel pizzico di mistero che secondo me non guasta. :)

Stesso per gli altri oggetti magici: se uno investe un riposo esteso nell'identificazione, tendo a dargli al risposta, ma a non descrivere subito gli effetti precisi. Posso dirgli "la lama vibra ed emette piccole scariche bluastre quando sfiora la materia organica, lasciando piccole bruciature". ;)

Da manuale, identifichi con un sorso o con identify.

DB

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao!

Il mio "stile" di consentire l'assaggio con descrizione narrativa serve infatti soltanto per dare "l'idea" di quel che una pozione fa, anche se di fatto fornisci una risposta. Alle volte il tiro mi spezza troppo e preferisco basarmi direttamente sulla competenza o meno dell'assaggiatore.

Per esempio, la mia ragazza ha un ladro-mistificatore (prof. in Arcana) e al tavolo c'è un Mago appassionato di studi proibiti e privo di una vita sociale. Laddove, in certi casi, un tiro di Arcana li metterebbe sostanzialmente al pari, io cerco (in merito al modo con cui vengono percepite pozioni/effetti) di differenziare un pò il loro punto di vista, magari arrivando alle medesime conclusioni, come ho spiegato in un altro post.

E' però un discorso che si estende a tutto, diciamo che nelle pozioni ritengo validi entrambi gli approcci, ovvero quello più "free" (da manuale) o uno più vincolante, visto che in qualche modo è bene che i giocatori non si sentano sempre sicuri di tutto.

Di fatto, per chi ama le situazioni più complesse, (cosa spesso impraticabile, ma tendenzialmente più logica), si potrebbe anche lavorare coi punteggi "passivi" (10 + caratteristica + proficiency +/- eventuali modificatori di circostanza come vantaggio/svantaggio, etc) per tentare un approccio ancora più oscurantista: in procinto di identificazione di un oggetto, se usi il tiro, tira il DM e rivela informazioni distorte in caso di fallimento.

E' più "gagliardo" di un "sì, no o fa quello", ma è senz'altro più impegnativo ed è sconsigliabile farlo sempre e comunque. Nei momenti giusti, diciamo, può essere un importante spunto.

Vedo la quinta molto adeguata per questo tipo di house/rulings e gestione delle prove, specie se (rispettando un pò il mood di base) gli oggetti magici / veleni non risultano così accessibili.

DB

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao,

il modo proposto dal manuale non mi piace poiché troppo facile e rende quasi inutile l'incantesimo identificare.

Io ho questa HR.

Gli oggetti magici comuni si identificano "provandoli" esattamente come proposto dalle regole.

Tutti gli altri solo con identificare.

Ciao :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Io francamente permetto di identificare provando l'oggetto o assaggiando la pozione.

Va da se che in quel modo non si capisca se l'oggetto sia maledetto o la pozione un veleno quindi se ami il rischio non usi l'incantesimo identificazione

se non vuoi rischiare aspetti di usare l'incantesimo identificazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

si hai ragione, l'incantesimo da DMG non la individuerebbe. Ma io, e ho scritto poco accurato perché velocemente intendevo che quello è il metodo che usiamo noi non quello del manuale.

Da manuale l'unica differenza è che Identificare permette di scoprire le proprietà magiche dell'oggetto all'istante, e l'esatto numero di cariche, il tipo di incantesimo usato tutto nei dettagli. Mentre identificandolo provando l'oggetto, ti fa perdere tempo, e non ti fa capire esattamente le cariche e i dettagli.

Per quanto riguarda il mio gusto e quello del mio gruppo la differenza con identificazione è troppo lieve per cui all'incantesimo abbiamo aggiunto la proprietà di capire se l'oggetto è maledetto. Anche perché in fondo essendoci nel gruppo un chierico ed avendo scaccia maledizioni, alla fine anche se un pg usa un oggetto maledetto viene liberato dopo poco.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...