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Jade - Figlia d'arte


Tayan Chingachgook

Messaggio consigliato

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Urca, il tempismo avevo appena finito di postare da un'altra parte xD

Fammi qualche prova di consapevolezza\individuare per assicurarmi che non ci sia nessuno e che non ci sia nulla di particolare.

Mentre cammino lancio ogni tanto un'occhiata ad Elliot per assicurarmi delle sue condizioni, controllo anche i booster ma continuo a farmi i fatti miei se non fanno nulla di particolare.
Davanti all'ingresso del palazzone inforco gli occhiali attivando la visione notturna prima di sussurare ad Elliot «Forza e coraggio Misha».

Estraggo una pistola, celando il gesto ai booster, per poi puntarla verso il suolo celandola con il soprabito nero. Varco la porta con i sensi all'erta.

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  • 4 settimane dopo...

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Chiedo scusa per la pausa estiva, mi trovavo in una incantevole ma priva di copertura internet località delle alpi (ovvero casa mia).

Ti ritrovi nell'androne del palazzo. 

I resti carbonizzati sembrerebbero di materassi o qualcosa del genere, ma scorgi anche quella che ha tutta l'aria di essere una falange ossea.

Da dove ti trovi vedi una scala che sale, una che scende supponi verso lo scantinato e un ascensore.

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  • 2 settimane dopo...
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Woah, mi hai beccato giusto in tempo xD

Nell'ingresso hai detto che ci sono solo le scale che scendono e salgono, esploro brevemente l'atrio e se non trovo segni particolari o indicazioni di qualche tipo provo a salire al primo piano. In teoria, credo di poter riconoscere a vista la porta del bisturi in quanto di sicuro sarà diversa dalle altre, blindata o che so.

 

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Sali fino al terzo piano, dove trovi una plrta che presenta un recente scasso  ma che è  stata riparata in brutta maniera con una catena che, supponi, abbia un lucchetto  dalla parte interna.

ci sono alcune macchie di sangue a terra, sul pianerottolo,  che ti fanno  supporre che si tratti  del posto che stai cercando.

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Continuando a tenere d'occhio il resto del corridoio mi avvicino alla porta, affiancandomici senza posizionarmici di fronte. Se c'è un citofono uso quello altrimenti busso picchiando l'impugnatura della pistola contro la porta.

Tutto ok? sussuro ad Elliot.

Quando sento dei rumori dall'altra parte dico Cerco il bisturi. Mi manda Rowahn.

Modificato da Latarius
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  • 3 mesi dopo...

La porta si spalanca e, di colpo, ti trovi a fissare la canna di un fucile a pompa, retto da una donna che sembrerebbe uscita da un mediocre olomovie sulle casalinghe disperate.

-Che vuole quello odioso?! Ah, certo, lui non chiama mai ma mi manda gli amici eh?!-

La donna sbuffa energicamente una voluta di fumo, abbassa l'arma e vi fa bruscamente segno di entrare.

-Almeno avete i soldi? Spero non pensi che vi dovrei rattoppare gratis solo perché lui è così carino!-

Senza tante cerimonie, lei sfratta un bambino di 10-12 anni che stava facendo colazione ed intima al tuo amante di sdraiarsi sul tavolo della cucina, mentre apre un cassetto sotto al piano cottura, dove fra cucchiai, forchette e pelapatate vedi spuntare alcuni bisturi ed altri strumenti di cui non conosci le funzioni.

dragon.jpg

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Come la porta si spalanca di colpo alzo la pistola per reazione finendo per osservare la canna del fucile a distanza ravvicinata, con la canna della mia pistola puntata verso la donna. Alzo un sopracciglio divertita, mi aspettavo tante cose ma di certo non questo. Allontano il dito del grilletto e mi limito a fare spallucce alla sua domanda sarcastica.

Abbasso l'arma insieme a lei e la rinfodero nel varcare la soglia.

Così carino?! Cos- ci vuole tutto il mio autocontrollo per non ridere Rowahn è tante cose ma non lo avrei mai classificato come "Carino"! aiuto Elliot a sdraiarsi sul tavolo prima di annuire alla sua domanda «Si, certo che ho il denaro!»

Poi lanciando un'occhiata alla donna torno vicino alla porta, per cercare di capire se qualcuno ci ha seguiti.

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-Bene! Bene! Meglio così, mmm...-

Senti Elliott che dice -Ehy, quella cicca pensi di levartela dalla bocca mentre mi rattoppi o?...-

Un attimo dopo rimane solo la voce della donna che borbotta qualcosa d'incomprensibile, riesci solo a capire "Rowahn", "bastardo" e "adorabile canaglia".

Non sei davvero sicura di voler risalire al rapporto d'affari tra questo bisturi ed il tuo contatto.

Sbirci attraverso l'uscio aperto, ma non ti pare di notare nulla di strano.

A quanto pare l'interesse della banda si è spanto quando siete stati visti entrare dal bisturi.

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Mi assicuro che nel corridoio non ci sia nessun curioso e che la porta sia chiusa prima di andare verso i due, se c'è una finestra mi sporgo brevemente per dare una controllatina fuori.

Se non vedo nulla sospiro prima di appoggiarmi ad uno dei muri, lo faccio con noncuranza ma mi assicuro di essere fuori sia dalla linea di tiro della finestra sia da quella della porta. Torno ad estrarre la pistola con cui ho sparato ai due russi, espello il caricatore bifilare e prendendo due proiettili dalla tasca torno a riempirlo prima di reinserirlo nell'arma. Rimetto a posto l'arma soddisfatta, due colpi potrebbero fare la differenza.

Poi incrocio le braccia sul petto studiando l'ambiente circostante e la donna che ricuce Elliot.

«Serve che ti tenga la mano?» commento con fare ironico.

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Di fronte alla porta d'entrata vi è un bagno, mentre di fronte alla cucina vedi una buia camera da letto.

Dalla finestra del bagno puoi vedere lo squallido paesaggio dello sprowl cittadino.

Noti che un paio di metri più in basso vi è una scala antincendio esterna.

La registri come possibile via di fuga, per quanto non sembra che tu ne avrai necessità, e stai per andartene quando vedi qualcosa sul gradino metallico più vicino a te.

Ti sporgi leggermente e noti che si tratta di cenere, come se qualcuno si fosse appollaiato proprio sotto la finestra a fumare una sigaretta, solo che manca la cicca. 

Forse l'ha buttata di sotto, o forse fumava la pipa.

Il pensiero ti diverte, t'immagini una qualche sorta di babbo natale con tanto di ciabatte e berretta da notte che fuma placidamente la pipa e, invece che farlo in poltrona, si siede su quella scomoda scala.

Quando torni in cucina vedi che Elliott è privo di sensi, mentre la donna lo sta ricucendo, con la cenere della sigaretta che si raccoglie nell'incavo dello sterno del tuo amante.

-è un igienista il tuo ragazzo?! Ho dovuto sedarlo perché non la smetteva più di lamentarsi per la sigaretta-

Dice la donna a mo di saluto. 

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Avrei dovuto prendere la mia roba prima! penso tra me e me Ma non potevo prevedere che i russi arrivassero in zona così in fretta... merda! poi i miei pensieri vengono distratti dal cumuletto di cenere sulle scale antincendio.

Mi domando da quanto sia lì, non da troppo sicuramente visto che altrimenti il vento se la sarebbe portata via. Mi assicuro di chiudere per bene la finestra prima di tornare in salotto.

Nel vedere la scena il piccolo sorriso scaturito dall'immagine mentale di quel babbo natale muore letteralmente sul mio viso. Ma che cazz-?

«Cosa? E ci credo, porca puttana!» esclamo avvicinandomi a passo rapido, raccatto uno straccio e faccio per dargli una pulita mentre lancio un'occhiata torva alla dona. Ha preferito sedarlo piuttosto che smettere di fumare? Cristo santo! Ma da chi c@zzo mi ha mandato Rowahn?! scuoto il capo tra me e me.

«Quanto durerà l'effetto del sedativo?»

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Lei fa un gesto come ad allontanare una mosca per farti capire che non ti vuole fra i piedi.

La vedi finire la cucitura, poi spara sulla ferita con una pistola che somiglia dannatamente a quelle delle casse da supermarket e che irradia una breve ma intensa luce blu.

Appone sulla cucitura una specie di adesivo trasparente, si toglie la sigaretta di bocca e con un soffio sparpaglia la cenere che si era posata sul petto di Elliott.

Con gesti urgenti e molto approssimativi scaccia quella che rimane sul paziente, quindi si ricaccia la sigaretta in bocca.

-L'uomo è sempre meglio tenerlo sedato, soprattutto se è amplificato! Non ti sei mai sposata vero?! Si vede!

Dovrebbe dormire ancora un paio di minuti, ma non si sa mai con questi cybersoldier… Comunque tienilo d'occhio per almeno mezz'oretta, potrebbe sragionare. Non che gli uomini normalmente ragionino, ma potrebbe essere peggio del solito.

E così sei amica di Rowahn eh?-

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Lancio distrattamente lo straccio verso lo stesso punto da dove lo avevo raccattato e poi sospirando ancora torno ad appoggiarmi ad una delle pareti della stanza. Altro che sragionare, io al posto suo avrei dato di matto. E poi mi sarei cercato un altro bisturi, svenendo probabilmente in qualche vicolo buio per la perdita di sangue.

La donna mi chiede se sono mai stata sposata, ma la donna è ironica e non si aspetta realmente una risposta, quindi mi limito a scrollare le spalle. Non penso di averci mai pensato più, non fa esattamente per me.

Annuisco «Da un bel po' ormai. Quando lo incontrai mi chiese cosa ci facesse una ragazzina in un posto per adulti e... se non erro io per tutta risposta mi inventai qualcosa riguardo al catetere che gli usciva dai pantaloni. Andammo avanti così per un po'...» mi stringo di nuovo nelle spalle come a dire "tutto qui".

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Lei annuisce brusca, probabilmente non ha ascoltato nulla di quanto hai detto.

-Allora quando lo vedi quel grassone inutile, digli di farsi vivo! Che ne ho abbastanza del suo andare e venire come più gli piace! E digli anche che non mi sono per nulla rabbonita per questo cesso di posto che mi ha procurato, è uno schifo!

Sta notte mi hanno pure scassinato la porta!-

A salvarti dalla sfuriata del "medico di famiglia", come lo ha definito Rowahn, è una canzonetta sconcia proveniente dalla cucina.

Noti Elliott che, seduto sul tavolo, canticchia dondolando il capo.

 

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Quando lo sento canticchiare mi affretto verso di lui, gli poggio la mano sinistra sulla sua spalla destra e con l'altra mano gli afferro il mento tra indice e pollice. Gli alzo il capo il modo da poterlo guardare negli occhi «Hei... tutto ok?» poi lancio un'altra occhiata torva alla donna prima di tornare a fissare l'uomo negli occhi.

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Elliott strabuzza gli occhi, poi allunga una mano a carezzarti il viso.

-Jade- Dice con infinita dolcezza. -Io credo che ti amo. Si, decisamente ti amo!-

Improvvisamente in preda ad una gioia incontenibile ti sposta la mano sana sul fondoschiena ed urla -Io amo questa donna! E che chiappe sode!- All'indirizzo del bisturi, che lo guarda con un'espressione severa e vagamente seccata.

-Vieni- Dice il detective Price cercando di rimettersi in piedi -Vieni Jade, andiamo a fare l'amore tutta la notte!-

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