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Oxithia 5° Edizione - Nel Nome Della Carne


Urizen- Obsidian Lord

Messaggio consigliato

@Tutti

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Solite regole:

Descrizione senza formattazioni di testo particolari

Pensieri in blu corsivo

Parole in grassetto

Usate il presente.

Nel primo post la descrizione fisica del personaggio.

Urvalla sta cambiando. Negli ultimi mesi oscure presenze appesantiscono le vite dei cittadini del borgo. Cosa abbia scatenato l’irrequietezza generale è un mistero, ma di fatto ogni settimana, puntualmente, una persona scompare. Un vecchio, una bambina, un contadino in forze e nel fiore degli anni, non fa differenza.

L’ultimo è stato il piccolo Joppe, un bambino, il secondo da quando le sparizioni sono iniziate.

Questo ha fatto traboccare il vaso degli animi dei cittadini, che iniziarono a manifestare sotto la torre del borgomastro per chiedergli di fare qualcosa, e di farlo emergere dal silenzio sulla questione.

La superstizione degli abitanti li ha portati a tessere storie di demoni provenienti dall’ombra e rispondenti a una qualche forza soprannaturale, che assaltano gli ignari e incauti cittadini che sfidano la sorte camminando nei vicoli bui e deserti del paese. Qualcuno giura anche di averli visti con i propri occhi e li dipinge come esseri sfuggenti di pura ombra.

Dall’interno della sua torre, Gus Urval decise alla fine di indire un’assemblea pubblica in un dato giorno, per permettere ai cittadini di proporre le proprie idee al consiglio dei funzionari e al borgomastro stesso. Quel giorno è arrivato.

La piazza di Urvalla è gremita. Sono presenti all’appello quasi tutti gli abitanti del paese. Dal grande terrazzo al terzo piano della torre, Gus è in piedi, vestito con abiti sfarzosi da cerimonia pubblica, mentre i tre funzionari gli siedono poco dietro, su tre grosse sedie di legno nero.

I funzionari sono tra le personalità più di spicco nel borgo. Sono persone conosciute e rispettate da tutti, la cui aria severa va di pari passo con la loro lealtà verso la comunità e il loro senso del dovere civico. Frederik Von Tremere è anche il capo della guardia cittadina, che si preoccupa della sicurezza del borgo e dell’ordine al suo interno; Julius Vastaine è la figura che fa funzionare la macchina della giustizia a Urvalla, e si preoccupa di giudicare le persone che vengono accusate dei vari crimini e portati alla sua corte; Whaj Thareau si occupa invece del sistema burocratico, e che ogni procedura si attenga al codice dei protocolli di Urvalla.

@Tutti

Spoiler:  
Vi trovate nella piazza anche voi. Scegliete la vostra posizione e iniziamo.

Il chiasso nella piazza si rompe improvvisamente per piombare nel silenzio.

L’assemblea presieduta dal sottoscritto Gus Urval, e coadiuvata dai funzionari Frederik Von Tremere, Julius Vastaine e Whaj Thareau ha inizio. annuncia prendendo la parola Gus Urval.

Cittadini e fratelli! Sono dispiaciuto se il mio silenzio è stato percepito dai vostri cuori come una riluttanza all’azione. La verità è che i funzionari ed io abbiamo già mosso i primi passi per la risoluzione di questa faccenda delle sparizioni e posso garantirvi che non c’è nessun demone là fuori pronto a sbranarci e nessuna ombra in agguato ad inghiottirci, la faccenda è anche peggiore! Il pericolo è umano fratelli.

Detto questo, Frederik si alza dalla sua sedia e prende posto sul terrazzo mentre Gus si siede al suo posto. Abbiamo visto qualcosa introdursi tra le mura della città quando sono venuti a prendersi il piccolo Joppe, che noi tutti abbiamo amato. Sono individui armati, pericolosi e sfuggenti. La guardia non è riuscita a stare loro dietro per molto. Sono agili e si volatilizzano in un istante di distrazione, come mosche che attraversano un’ombra. Temiamo che si tratti di una banda di razziatori.

Il silenzio è rotto dalle grida dei cittadini. Infami!, Perché se la prendono con noi?, Dovete fare qualcosa!, Maledetti!, La guardia cos’ha fatto finora? E’ rimasta solo a guardare?, La guardia dovrebbe salvaguardare, non solo guardare!, Cosa vogliono dai nostri cari?

Gus si alza e riprende la parola. La piazza ripiomba nel silenzio.

La guardia è stata impegnata a difendervi tutto questo tempo! Avremmo avuto molte più sparizioni se la nostra eroica forza armata non fosse stata così efficiente. So che siete amareggiati, cittadini e fratelli! Ma abbiate fede nella comunità!

Alzando le braccia alla folla, il borgomastro tuona una domanda:

Fratelli! Come membri e struttura portante della comunità intera, qual è il vostro pensiero? Le proposte verranno raccolte e discusse da me e dal consiglio. A voi la parola!

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Seduta in prima fila, in una delle sedie della fila sinistra, ascolto con attenzione le parole del borgomastro nonostante apparentemente abbia quel consueto sguardo che pare perso nel vuoto. Senza partecipare al coro di grida dei miei concittadini, cambio posizione, divenuta scomoda, accavallando le gambe magre. Per l'occasione non ho con me le armi e l'armatura donatemi poco tempo fa, e ho indossato un lungo abito semplice, color panna, su cui ricadono i lunghi ricci biondo cenere e che lascia appena intravedere al di sotto le forme ancora acerbe del mio corpo. Una sottile cintura in cuoio ricamato e dei sandali dello stesso materiale completano l'abbigliamento.

Approfitto dell'istante di silenzio che si è creato dopo l'appello del nostro primo cittadino, e sollevando una mano dalla pelle rosea intervengo

Perdonatemi, Borgomastro. Avete detto che il pericolo di questi mesi ci è stato portato da umani... forse razziatori... che prove abbiamo a sostegno di questo?

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Come pochi altri, mi è stato concesso di assistere all’evento dall’interno della torre.

In fondo mio padre ha bisogno di qualcuno che gli guardi le spalle, in questo momento..

Un’espressione vagamente corrucciata mi si dipinge sulle labbra al pensiero di ciò che sta accadendo a Urvalla, mentre fisso gli schienali delle sedie sul terrazzo senza però rivelare altro, se non decisione, nel mio sguardo. Rimango all’interno della torre, statuario nella mia armatura opaca che sembra scolpita da roccia vulcanica, l’elmo finemente forgiato tenuto sotto al braccio destro. Le parole del Borgomastro e quelle del mio vecchio mi giungono ben chiare, e benché io già sia al corrente di buona parte delle cose ascolto attentamente, in religioso silenzio e con gli occhi sul legno di quegli schienali. Non sono visibile alla massa di cittadini che si è riunita, stando quasi aderente alla parete del salone interno alla torre che finisce in un arco che dà sulla terrazza.

L’atmosfera è più tesa del previsto..

Riavviandomi il lungo mantello viola, ricamato di bordi dorati, cerco di concentrarmi meglio sulle voci dei popolani andando a porgere impercettibilmente l’orecchio destro verso la terrazza vista la maggior difficoltà nel coglierle data la mia posizione. Mi giungono le preoccupazioni, i commenti di gente rozza che ovviamente dà sfogo alle paure cercando aiuto nell’autorità di Gus, e con una smorfia di disappunto assottiglio lo sguardo verso un punto indefinito del terrazzo trovandomi a pensare alla semplicità di alcune persone.

Poi, finalmente, una domanda di qualcuno che –seppur nella sua ignoranza- dimostra almeno di avere un po’ di sale in zucca. Cerco di intuire chi abbia parlato, mentre mi sciolgo i muscoli delle gambe spostando il peso dalla destra alla sinistra e con un piccolo clangore metallico cambio il fianco sotto il quale tengo la mia testa di Drago, in ascolto.

@descrizione

Spoiler:  
Alto, moro e con gli occhi di un colore violetto, Lachelot è uno splendido giovane dal fisico possente. I capelli sono mossi, lunghi fino alle spalle. Il tratto decisamente più caratteristico è il particolare colore dell’iride, che ricorda a tratti quello dei gas di Oxithia. Come in ogni occasione ufficiale o degna di nota, indossa una corazza di scaglie di un colore quasi nero, completamente ricoperta di uncini e punte, che gli fanno assumere un’aria ancor più prestante, pur se inquietante. Lo scudo che porta legato alla schiena ha il simbolo della casata ben in vista, e l’elmo della corazza richiama le forme di una testa di drago.

@dm

Spoiler:  
Per caso riconosco la voce di chi ha rivolto la domanda?
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Conosco bene la piazza. Forse anche melgio delle mie tasche quindi prima che la folla ci si riversasse mi sono trovato l'angolino perfetto, arrampicato sopra un muretto (in realtà la facciata di una bassa casa) mi poso godere la vista della terrazza senza teste in mezzo. Inoltre sono abbastanza defilato da non dare troppo nell'occhio. Almeno dal basso della piazza.

I quattro funzionari infatti non possono non notare la figura scura avvolta di pelle appollaiata sul muro chiaro. Ma cosa importa? I vestiti in pelle di buona fattura che indosso sono d'altronde un buon richiamo per i clienti della bottega.

Durante il discorso faccio vagare i miei occhi castani sulla folla cercando di valutarne le reazioni. Il mio sguardo malizioso si posa infine su una mano alzata della prima fila e mi gratto preplesso il mento ombreggiato da un accenno di pizzo quando sento la domanda che pone.

La gente sotto di me, ancora distratta dalle parole di Urval, non è riuscita a cogliere la cosa quindi ne approfitto per gettare qualche seme.

perchè fare una domanda quando una folla la può fare al posto tuo?

"forse la solerte guardia cittadina è a corto di uomini per fronteggiare un simile problema?"

ora vediamo la piccola scintilla che ho lanciato a questi pochi concittadini ci mette a diventare un fuoco.

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Frederik torna in piedi e si affianca a Gus per rispondere alla domanda di Elihanna.

Chi altri potrebbe essere così pazzo da sfidare un'intera città? E poi l'intero gruppo di guardie che ha avuto il coraggio di inseguire, anche se per poco, i colpevoli delle sparizioni e i cui nomi non posso rivelare per ragioni di sicurezza, sostengono di avere visto un simbolo cucito sui loro sfuggenti mantelli. Chiaramente è un simbolo di una delle bande di Stroxia.

Alcuni tra la folla all'udire il nome della città maledetta non riescono a contenere insulti di vario genere verso quel luogo e chi vi abita.

La guardia cittadina non è a corto di uomini per la difesa di Urvalla, continua Frederik, ma chiaramente, come ben sapete nessuno è folle abbastanza da avventurarsi a Stroxia.

Julius Vastaine si sente di aggiungere qualche parola.

Ricordo ai fratelli cittadini che il compito della GUARDIA cittadina è quello di VEGLIARE sulla città. Non stiamo parlando di un gruppetto di squallidi mercenari, parliamo di un corpo armato intrepido ma fedele al codice, che proibisce ogni azione al di fuori delle mura. Per questi compiti sono chiamati gli Scudi di Turithia, che l'illustre Thareau ha provveduto a informare inviando loro un corvo messaggero. Whaj Thareau, chiamato in causa si alza silenziosamente e solennemente per fare un inchino alla folla e tornare a sedersi subito dopo.

@ Lachelot

Spoiler:  
Si, riconosci quella voce. Si tratta di Elihanna soprannominata "delle Nebbie" poichè non molto tempo fa era nato un caso intorno alla sua scomparsa, prima che ella tornasse spontaneamente in città profondamente cambiata. Elihanna è ancora una ragazzina, ma sembra aver perduto la sua giovinezza e spensieratezza dopo il suo ritorno a Urvalla.
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Di sicuro non riesce a vegliare come tutti noi vorremmo...

E le indagini cosa suggeriscono a proposito del nascondiglio di questi razziatori? Si ritiene sia proprio qui in città, o che essi la abbandonino dopo ogni rapimento?

Sono state notate ricorrenze o coincidenze che riguardino la cadenza delle sparizioni?

Anche tra me e me cerco di ricordare se possa esserci qualche strano incastro nella sequenza dei rapimenti.

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Rimango in religioso silenzio, impeccabile nella posa elegante di giovane cavaliere quale sono. Sento le risposte di mio padre e delle altre autorità di Urvalla, e poi ancora una volta quella voce..

La ragazza delle nebbie..sembra essere più espansiva del solito, oggi... rimugino, andando ad immaginarmi la ragazzina contornata dalla folla radunata piazza.

Le labbra rosee serrate e gli occhi violetti rivolti ancora in un punto indefinito sul legno lavorato sul quale siede mio padre, una striatura dai contorni incerti nella levigazione.

Ma il mio interesse nei confronti di Elihanna dura ben poco quando sento nominare Stroxia..e nelle mie iridi si può scorgere un bagliore nel percepire due precise parole di Vastaine.

Gli Scudi di Turithia.. sussurro in un filo di voce, con un' increspatura acida nel tono di voce..E dovrebbero esser loro a occuparsi di questa cosa..? Tsk..

Inspirando profondamente, vado a far oscillare il mio mantello nel muovermi ulteriormente verso l'arcata che dà sull'esterno della terrazza, così da poter finalmente riuscire a vedere uno scorcio della piazza della città.

E, tuttavia, ancora rimango in ascolto, più interessato di quanto non potessi prevedere.

Se ci hanno qui riuniti non è solo per spiegare alla gente comune cosa sta accadendo..vediamo cos'altro ha in mente Urval..

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Inarco le spracciglia accigliato per la piega che stanno prendendo gli avvenimenti

Non ci si può appellare a degli estranei per fare proteggere la propria città...

... oltretutto potrebbero ficcare il naso in affari che con questa faccenda non centrano nulla...

Mi alzo quindi in piedi sul muretto in modo che la mia voce possa arrivare il più lontano possibile:

"Chiedo scusa Mastro Thareau. Avete forse ricevuto una risposta dagli Scudi? Pensate che muoveranno in forze contro gli occupanti delle rovine portando finalmente un po' di quiete? Oppure è più probabile che mandino solo un paio di uomini? Giusto per far vedere che fanno qualcosa ma lasciando di fatto il compito di difenderci alla nostra guardia. Come possiamo sperare che degli stranieri abbiano a cuore le sorti del nostro popolo?"

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Frederik è molto incuriosito dall'acume della domanda di Elihanna, che ora è riuscito ad individuare tra la folla. Fissandola dritta negli occhi, risponde a gran voce:

Non ci sono particolari coincidenze che legano le sparizioni, questo significa sicuramente che è opera di sbandati. Forse addirittura di gruppi diversi tra loro, poichè solo una volta le nostre guardie sono state capaci di scoprire i malfattori. Il loro nascondiglio potrebbe essere anche qui in città, ma non c'è dubbio che si tratti di razziatori provenienti da Stroxia.

Thareau, rimanendo seduto, si schiarisce sommessamente la voce per attirare l'attenzione di Frederik, che si gira verso di lui ricevendo un gesto che sembra intimargli di seguitare a parlare.

Abbiamo ricevuto, in effetti, la risposta degli Scudi. Dicono che si occuperanno della questione nonappena le missioni prioritarie che occupano attualmente il loro tempo, non saranno state portate a compimento.

Gus riprende la parola:

Avete sentito, fratelli? Gli Scudi se ne occuperanno quanto prima. Non avete di che preoccuparvi. Tuttavia, temo che prima della cattura dei rapitori, saremo ragionevolmente costretti a subire altri attacchi da parte loro, con altre sparizioni. Anche in questo caso, abbiamo già intensificato l'addestramento dei nostri stoici protettori armati, per prepararli ad affrontare anche il nemico più sfuggente. Il nostro obiettivo è portare il numero di sparizioni a zero, prima dell'intervento definitivo degli Scudi.

Queste ultime parole, hanno causato un brusio generale nella folla, che si fa progressivamene più alto, fino a sfociare in una moltitudine di discussioni private, senza alcuna domanda ulteriore per il borgomastro e i suoi funzionari.

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Non appena le missioni prioritarie...?!?!

Il fuoco nei miei occhi sembra accendersi in un bagliore violaceo, nel sentire il mio stesso padre pronunciare quelle parole cariche di menzogna.

Istintivamente la mano sinistra va a stringere l'elsa finemente lavorata della spada, mentre deglutisco cercando di trattenermi..ma i miei passi sembrano muoversi da soli.

Conscio della particolare situazione in cui mi trovo, e di spuntare impudentemente proprio sul terrazzo della torre, vado a fare la mia comparsa di fronte ai cittadini di Urvalla con un portamento elegante quanto risoluto e imponente.

Devo parlare..

Vado a camminare facendo sì che il clangore metallico della mia armatura mi porti a non rubare la scena al Borgomastro e agli altri tre consiglieri, bensì ad un'estremità della terrazza dalla quale sono però ben visibile a tutti, rivolto comunque verso Gus.

Borgomastro Urval! vado ad appellarlo, facendo seguire un breve inchino in segno di rispetto prima di continuare, la voce evidentemente alterata dall'indignazione.

Borgomastro Urval..e voi, cittadini di Urvalla..comprendete la viltà e la menzogna nelle parole degli Scudi? E' evidente che..non ci aiuteranno. Siamo soli, come lo siamo sempre stati..e da soli dobbiamo risolvere i nostri problemi. Ma quello che Voi, Borgomastro, avete appena proposto..no, non è una soluzione...è un temporeggiare aspettando un aiuto che, probabilmente, neanche arriverà!

Inspiro lentamente, cercando di raccogliere le forze per far vibrare intensamente la mia voce, ancora. E stavolta, con un ampio gesto, vado a guardare uno ad uno i cittadini riuniti in piazza.

Io dico..io propongo di riunire in una squadra gli uomini più valorosi di cui la nostra amata città disponga..persone che veramente vogliono il bene di Urvalla. Io dico..io propongo di riunirli, e dargli il compito di investigare su ciò che sta accadendo e risolvere il problema..se necessario giungere fino a Stroxia!

Gli occhi fieri e il viso appena rosato per via dell'alto tono di voce durante la declamazione, mi fermo ancora un poco, prima di concludere il mio intervento, il mantello viola che viene sferzato dal vento mentre la mia mani sinistra si alza, stretta in un pugno.

Io, Lachelot Von Tremere, figlio di Frederik ed erede dei Draghi, offro la mia spada al servizio di questa causa..la offro a Voi, Borgomastro. E a voi, cittadini di Urvalla.

@dm

Spoiler:  
Se serve...è diplomazia: +1
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Bene, bene, bene... dunque non sono l'unico a pensarla così.

Vediamo ora di dare un seguito alla cosa...

Scendo dal muretto mischiandomi con la folla e lanciando un grido di incitamento:

"Sir Lancelot ha ragione. Dobbiamo cavarcela noi. Viva Urvalla. Viva i Von Tremere nostri protettori".

Mentre parlo comincio ad applaudire cercando di coinvolgere la folla.

@DM

Spoiler:  
dimmi tu se devo fare un qualche tiro
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Frederik assume un'espressione terrorizzata nel sentire le parole del figlio.

Nello stesso momento, il borgomastro Urval si avvicina a Lachelot e gli mette una mano sulla spalla, dicendogli:

Il tuo coraggio è quello di un Van Tremere. Discuterò privatamente con i funzionari la tua proposta.

Intanto la folla si è divisa tra i sostenitori di questa idea e gli scettici, che borbottano stupiti di come una proposta simile possa essere stata concepita.

Siamo per lo più contadini e artigiani! Come possiamo avere la meglio su degli uomini che nemmeno la guardia di Urvalla riesce a fermare completamente?, dice a gran voce uno di loro.

Sono sicuro che se la comunità si stringesse insieme intorno a questo problema, sostenendosi e appoggiandosi l'un l'altro, i rapitori non avrebbero più scampo.

Se non ci sono altre domande o altre coraggiose proposte, la riunione è conclusa.

Nel pronunciare queste ultime parole, il borgomastro appoggia entrambe le mani sul muretto che circonda il terrazzo, lanciando rapidi sguardi sulla piazza in direzioni diverse.

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Accolgo le grida di acclamazione con una compostezza impeccabile, la stessa che sembro avere nei confronti dei popolani più scettici. I miei occhi violetti sembrano scrutare, uno ad uno, i cittadini di Urvalla..incontrando prima il giovane Agarth, poi seguendo una linea immaginaria che mi porta fino alla ragazza delle nebbie, dunque al Borgomastro e ai tre consiglieri.

Padre...cos'è quello sguardo? Forse non credi nelle mie capacità..?

E' con un piccolo cenno col capo, un mezzo inchino del busto, che vado ad accogliere le parole di Gus, prima di rimanere l'ultimo ad essere presente sul grande terrazzo, in compagnia solo degli scranni di legno scuro.

Come pensieroso, rimango bene in vista cosicchè tutti mi possano vedere. Quindi, arricciando le labbra, mi volto per rientrare all'interno della torre e cercare di accostarmi a Frederik Von Tremere.

Spoiler:  

Se, rientrando, riesco a raggiungere mio padre, parlerei quasi in un sussurro, privatamente.Padre..posso permettermi una parola? Non ho potuto fare a meno di notare la vostra espressione, alla mia proposta..per caso c'è altro che sapete..e non avete detto al popolo? O..semplicemente non vi fidate davvero delle mie capacità

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Sebbene abbia dato il via alle acclamazioni non ne sono troppo partecipe. Preferisco rimanere concentrato su quanto avviene nella piazza. Cerco di farmi un'idea di quanti sono a favore e quanto contro, di come sono ripartite le preferenze, se sono più i ricchi ad appoggiare l'idea o se è la gente di poco conto. Mentre faccio questo il mio sguardo corre naturalmente alla balconata. La distanza è troppa e non posso vederli bene in faccia ma sono sicuro che almeno uno dei presenti mi stia guardando. La sensazione dura solo un momento, anche se è molto forte, poi tutti si muovono per ritirarsi all'interno della torre.

Chissà cosa si diranno adesso? Ho scalato la torre mille volte solo per vedere il panorama. Forse potrei avvicinarmi per ascoltare qualcosa...

Mi muovo perso nei miei pensieri fino a che, senza rendermene quasi conto, mi ritrovo ai piedi della torre.

Maledetta curiosità...

Mi accuccio fingendo di mettermi a posto uno stivale.

Ma non posso farlo in pieno giorno, non con tutta questa gente e soprattutto non senza una corda.... Però se non lo faccio ora corro il rischio di non scoprire più nulla...

forse però esiste anche un'altro modo.

@DM

Spoiler:  
direi che faccio una serie di tiri:

Quando mi accucio Perception (+4) per valutare quanto è sorvegliata la torre;

a seguire da un ulteriore Perception (+4) per valutare un posto adeguato dove poter attandere "nascosto" l'uscita di Lancelot;

infine uno Stealth (+7) per "nascondermi" effettivamente.

In realtà questo nascondermi è più un rimanere nei pressi dell'uscita senza farmi notare troppo.

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@ Mattias

Spoiler:  
Ci sono quattro guardie armate fuori dal portone della torre, non servivano tiri di dado per individuarle. Non riesci tuttavia a identificare se ce ne siano altre nei paraggi. La zona ti sembra pulita. Gli ingressi della torre sono solo due: uno al pian terreno, costituito dal portone che dà direttamente sulla piazza, e uno all'ultimo piano, ma solo i veicoli aerei possono avvicinarvisi (a meno che qualcuno non scali la torre). Nessuno si accorge che stai puntando l'ingresso e studiando la situazione, ad eccezione forse di Elihanna e di Lachelot.

Vedendo che nessuno risponde al suo appello, Gus fa un cenno come a benedire la piazza e torna dentro, seguito dai funzionari e dalla guardia che insieme a Lachelot stava sul terrazzamento. Prima di chiudere il portone, proprio questa guardia fa cenno a Lachelot di entrare.

Intanto la folla inizia a disperdersi, e in breve tempo non rimangono che una diverse manciate di cittadini in posizioni casuali, che commentano l'assemblea appena conclusa.

@Elihanna

Spoiler:  
I tuoi genitori non hanno detto una parola per l'intera durata dell'assemblea, ma li hai visti comunque molto attenti. Non ti sembrano nè troppo favorevoli nè contrari all'idea di una milizia cittadina straordinaria.

Sta venendo sera Dice tua madre. Andiamo a casa ora?

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Le parole dei nostri capi non mi hanno certo soddisfatta, con le loro vuote promesse e le loro ingiustificate supposizioni.

Ma questo poco importa: è la stringente sensazione nel petto, quella che da giorni affatica ogni mio respiro, a concentrare i miei pensieri.

C'è del pericolo nell'aria...

Ascolto i discorsi infervorati e ambiziosi di coloro che non accettano l'attesa passiva: pur senza condividere quei sentimenti di ingenuo ardore, sento che la loro urgenza è la mia, sento che nel loro desiderio di azione posso annichilire la tremenda sensazione che mi avvolge negli ultimi tempi. E' la via d'uscita a questa invisibile prigione soffocante.

Vengo risvegliata dai miei pensieri dalla voce di mia madre.

Come risvegliata da un incanto, torno a concentrare il mio sguardo su di lei

Spoiler:  
Madre adorata... consentitemi qualche tempo per conferire con Lachelot Von Tremere, prometto che tornerò a casa presto
.

Con gesto delicato la bacio sulla guancia e la saluto, e senza attendere risposta mi dirigo con passo leggero verso il giovane Van Tremere.

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Dopo un ultimo, fugace, sguardo alla piazza sottostante, al cenno dell'uomo della guardia vado ad abbandonare la terrazza.

Una volta rientrato, muovo i miei passi sicuri ancora verso mio padre, la sua espressione che ha lasciato nella mia mente una fastidiosa sensazione.

Era davvero..paura?

Con un portamento straordinariamente agile nonostante l'ingombrante armatura, cerco di far sì che solo a lui possano giungere le mie parole. Il tono è formale, distaccato.

Spoiler:  
Padre...rispondetemi. C'è qualcosa che..avete preferito non dire? O, semplicemente, non vi fidate delle capacità di vostro figlio?

Parlo, mentre le dita della mano destra vanno a stringersi attorno all'elmo di Drago quasi aggrappandovisi, in tensione, e una ciocca dei capelli neri mi ricade sulla fronte dall'espressione severa.

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@Lachelot

Spoiler:  
Siete all'interno della torre ora, e il portone della terrazza si chiude alle vostre spalle. La grande sala è così pulita da potersi specchiare nel pavimento a scacchi. Una decina di porte sono tutte intorno alla sala, decorata con drappi e arazzi finemente decorati.

Gus sente le tue parole ed esclama con aria serena:

Non ti preoccupare, giovane Lachelot. Tuo padre non può che essere orgoglioso di te.

Il borgomastro e tuo padre incrociano lo sguardo per un momento, poi tuo padre si gira verso di te e sorridendoti ti risponde:

Sono orgoglioso di te, Lachelot.

Una guardia apre la porta di una di quelle stanze. Gus e tutti i funzionari entrano, invitandoti a fare lo stesso.

La stanza si presenta come una specie di ufficio, con un grande tavolo e pesanti sedie tutte intorno, tutto di legno nero. Diverse librerie tappezzano quasi per intero le pareti, tranne che per quattro nicchie che ospitano ognuna un lungo candelabro acceso.

I funzionari e il borgomastro si siedono intorno al tavolo, lasciandoti un posto libero accanto a tuo padre.

Faremo così, ti propone, Domattina le nostre guardie affiggeranno dei manifesti per tutta la città. Su questi manifesti inviteremo dei volontari a reclutarsi in questo corpo speciale. Desidero che sia tu a selezionare i cittadini che ti sembrano più meritevoli.

Il funzionario Vastaine interviene subito:

Ci metteremo tutta la mattina ad affiggere manifesti per tutta la città! Basterebbe mettere quattro strilloni con un corno e una voce potente e il gioco è fatto.

Cosa più importante, prosegue il funzionario Thareau, dove pensate sarebbe meglio reclutare tutti? Qui nella torre? In una taverna? In piazza? Avremo dei seppur minimi preparativi da fare, delle liberatorie da firmare e dei permessi da registrare.

Il borgomastro si massaggia il mento, e poi aggiunge:

Cosa ne pensi, giovane Von Tremere?

Passano alcuni minuti, e la piazza inizia lentamente a svuotarsi.

@ Mattias

Spoiler:  
La gente se ne sta andando e presto perderai la copertura che ti fornivano i gruppetti di gente all'interno della piazza. Ancora nessuno è uscito dalla torre, ma presto potresti essere notato dalle guardie fuori dal portone, e potrebbero interpretare i tuoi movimenti come sospetti.
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@DM

Spoiler:  
Come è strutturata la piazza? Ci sono vicoli, zone d'ombra o cose simili?

Se la riposta è no mi appoggio alla parete di un edificio nei pressi del portone principale (aguzzando le orecchie per sentire se si apre quello secondario). Dopotutto non sto facendo nulla di male o di illegale.

Se la risposta è si faccio la stessa cosa ma cercando un minimo di riparo, una cosa del tipo ci sono ma non attiro troppo l'attenzione.

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@dm

Spoiler:  
Mi muovo all’interno della torre evidentemente a mio agio. Il mio nobile sangue e la mia fama a farmi essere più che degno di partecipare alle questioni come quella di cui si sta discutendo.

Nell’aspettare una risposta di mio padre rimango ancora accigliato, espressione che mi si cancella dal viso solo quando è Gus ad avvicinarsi. Mi volto verso il borgomastro e, accennando ad un piccolo inchino ed abbassando lo sguardo come si confà, vado a replicare con tono più che cordiale Vi ringrazio, Borgomastro, ma siete troppo gentile. Le mie parole sono solamente quelle di un cittadino di Urvalla, e mirano al bene della nostra comunità.. rialzo quindi gli occhi, particolarmente vivi, andando ora volutamente a cercare quelli di Gus.

Senza aggiungere altro, seguo gli altri nella stanza, al seguito di Frederik, per poi sedermi e posare delicatamente sul tavolo l’elmo, di fianco e in modo che non intralci la visuale a nessuno degli altri presenti. Cerco di rilassarmi, ben conscio dell’onore che mi è stato già fatto nel farmi sedere al tavolo con il Borgomastro e i funzionari..e tuttavia quando sento di esser stato scelto per selezionare il corpo speciale devo ben trattenermi per non esprimere alcuna emozione. Io? Pensavo di richiedere l’onore di guidare la missione, magari..ma addirittura selezionare..

Ancora, Borgomastro..mi fate onore nel dimostrarmi tale fiducia. E ve ne ringrazio..non vi pentirete di avermi dato questa opportunità. un sorriso sincero verso Gus, poi uno sguardo agli altri seduti al tavolo, con l’arricciamento sulle mie labbra rosse che scompare per lasciar posto ad una più fredda e pragmatica espressione Io penso che uno strillone, come proposto da messer Vastaine, faccia più al nostro caso. I cittadini potranno così interagire meglio con la proposta, invece che leggerla su un pezzo muto di pergamena..e potremmo avere più successo nel reclutamento. Cercherei le migliori voci di Urvalla e affiderei loro il compito, dopo aver dato indicazioni su come invogliare i volenterosi ad essere dei nostri..

Faccio una piccola pausa, resomi conto di aver iniziato a parlare di getto, prima di continuare.

Quanto al luogo del reclutamento, la torre mi sembra adeguata a tenere i colloqui..una stanza di media grandezza, e dotata di un tavolo e una sedia andranno benissimo. La piazza, invece, la utilizzerei come posto per registrarsi al colloquio e dove aspettare, prima d’esser fatto entrare e salire ai piani superiori. Si potrebbe allestire un banchetto, con dei chierici addetti alla funzione e due araldi di Lord Urval ai loro lati. Stiamo parlando di una missione onorevole, e di fondamentale importanza per il futuro della nostra comunità..penso quindi che sia giusto procedere dando la giusta importanza e solennità al reclutamento, anche per farlo capire a chi si vorrà candidare.

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