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[Ricky Vee - d&d 3.5] Kevros


Ricky Vee

Messaggio consigliato

Una degli avventurieri, l'unica donna, si gira incuriosita verso di te.

Wow, uno sbarbatello.

A differenza di tante altre persone che ti vedono per la prima volta, non sembra curarsi affatto del fatto che tu sia un mezzorco.

Che tipo di consigli vorresti?

Prima di tutto, comunque, ti direi che ci vogliono fegato e bravura, altrimenti si finisce male.

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L'espressione della donna in qualche modo mi calma. Beh, per lo meno un po'.

Oh, quelli non mi mancano.

Rispondo cercando di mantenere un tono e una postura il più seri possibile.

Più che altro, beh... abbasso un attimo la testa imbarazzato diciamo che non so da dove iniziare...

Sorrido all'avventuriera, ma guardando anche gli altri tre al tavolo.

Avevo pensato di chiedere ai due mercanti se hanno bisogno di una scorta..

Confesso a bassa voce.

Bravo idiota, adesso sì che ti sfottono...

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Chi, quelli?

Ti risponde la donna, mentre si passa una mano tra i capelli.

Lasciali perdere. Sono solo degli ubriaconi e in ogni caso non è una missione molto onorevole scortare due contrabbandieri.

Senti a malapena le ultime parole, pronunciate come per non farsi sentire.

Poi la donna si gira verso i compagni, uno dei quali le fa un cenno di assenso. Lei si volta di nuovo nella tua direzione e riprende la parola.

Dimmi un po', cosa sai fare?

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Ah.

Rispondo semplicemente girandomi a guardare per un secondo i due mercanti/contrabbandieri.

Gran occhio, Kevros...

La domanda della donna mi sorprende.

Oh..io..beh.. balbetto.

Faccio una pausa, un respiro, poi continuo.

Beh so un po' combattere e lanciare qualche magia. Non al vostro livello sicuramente eh sorrido però me la cavo.

Ma sta succedendo davvero quello che penso?

Spoiler:  
Posso fare una prova di Percepire Intenzioni +0 ^^ per capire se mi stanno sfottendo o se c'è qualcosa di strano nel loro interessamento?
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Oh, beh...

Risponde la donna, soppesando le parole.

Se sai fare veramente quelle cose sei ancora meglio di quanto pensassi. Non è facile trovare persone capaci di lanciare incantesimi da queste parti.

Si ferma un attimo. Poi ti prende da un braccio e ti porta nell'angolo della locanda più lontano dagli altri clienti. Mentre getti uno sguardo verso l'oste noti che ha visto la scena, ma non ha fatto nulla.

Vedi. Noi siamo a capo di un... Villaggio... Potresti venire con noi, ma tutto dipende da ciò che vuoi fare della tua vita.

Spoiler:  
Hai fatto un tiro talmente basso che non lo capisci proprio xD
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Stai in occhio Kevros...

Guardo un po' stranito la donna.

A capo di un villaggio? Domando Non eravate avventurieri?

Getto di nuovo uno sguardo verso l'oste cercando di capire dalla sua espressione se mi sto per cacciare in un vespaio oppure no.

Sinceramente non capisco...

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L'oste sembra tranquillo, sta lavando dei piatti ed è completamente disinteressato alla vicenda.

Anche gli altri clienti parlottano tra di loro senza osservarvi.

La donna ti risponde con calma.

Non è proprio un villaggio, è più un accampamento. E noi in realtà non siamo nemmeno i capi, ma i maestri, credo sia una definizione più giusta. Stiamo cercando nuove reclute che si uniscano a noi e saremmo felici che tu ne facessi parte, poiché come ti ho detto non ci sono molti incantatori da queste parti.

Conosci la storia recente delle nostre terre, vero?

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Beh, sì... rispondo più o meno...

Mi gratto la testa pensieroso.

E' che non ho mai sentito parlare di voi o di questo accampamento.

Dichiaro un po' sulla difensiva.

Che cosa fate in questo posto? Per cosa vi addestrate?

Spoiler:  
Domanda sulla regione: sul manuale leggo dei Tuigan. Sarebbero gli umani in generale (quindi anche mia madre lo era) o una specie di sottoinsieme?

Che Kevros sappia questi chi potrebbero essere? Dico in base alla storia recente e a quanto lui ne sa.

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In effetti si, un po' di storia la conosci.

Credi che si riferisca alla famosa Orda, composta dai Tuigan (che sono in poche parole gli umani della zona). Vent'anni fa organizzarono un'invasione del Faerun che però fu contrastata sul nascere da un'insolita alleanza tra il Rashemen e il Thay (gli stati confinanti ad ovest con le Terre dell'Orda).

Fu una bella batosta e i Tuigan furono costretti a tornare sconfitti nelle loro terre, per leccarsi le ferite. Oggi sai che l'Orda e i suoi ideali che non conosci molto bene, non sono ancora morti. Ovunque in questa zona vi sono suoi esponenti che sognano di riorganizzarsi e poter tentare una nuova invasione in futuro, anche se i tempi sono ancora molto lontani.

Potrebbe essere che questi siano alcuni membri dell'Orda.

La donna comunque ti risponde, con la solita calma

Siamo uno dei tanti accampamenti della zona, anche se il nostro è tra i più grandi. Ci occupiamo di piccole cose, per il momento, spesso pensiamo semplicemente ad allenarci e a migliorare senza pensare troppo al futuro. Se vuoi vieni a dare un'occhiata, poi ogni scelta sarà tua.

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Mmm..la cosa non sembra per niente male...

Ascolto attentamente le parole della donna, poi rimango in silenzio per qualche istante.

Ma siete dell'Orda?

Domando infine abbassando senza accorgermene il tono della voce.

In ogni caso domani potrei venire a dare un'occhiata, se mi dici bene come trovarvi dico poi. Così giusto per vedere...

Guardo per un attimo fuori dalla finestra.

Ora forse è meglio che vada.

Finisco la birra e appoggio il boccale sul primo tavolo a disposizione.

Ah, comunque sono Kevros.

Dico alla donna con fare un po' timido.

Spoiler:  
Se per la tipa va bene, saluto gli altri tizi e torno a casa.

Per domani si vedrà la mattina prima di andare al lavoro che decido se "darmi malato" oppure fare sia la giornata lavorativa sia la visita al campo.

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Shhh!

Risponde la donna sorridendo.

Quel nome dà ancora fastidio a tante persone.

Subito dopo mette la mano nello zaino e tira fuori un fazzoletto giallo.

Domani esci dalla città da solo e prosegui lungo una strada qualsiasi con questo fazzoletto. Qualcuno dei nostri ti porterà al villaggio.

Dopo che te lo ha porto, ti porge la mano.

Piacere, io sono Khelvira.

Esci dalla locanda dirigendoti a casa.

Per le strade non incontri nessuno e arrivi a casa senza intoppi. I tuoi zii stanno già dormendo.

Il mattino dopo, i colpi di tuo zio alla porta della camera ti svegliano.

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E' stata una notte piuttosto movimentata; non ho praticamente chiuso occhio al pensiero di cosa avrei fatto la mattina. L'indecisione è grande, ma alla fine credo proprio di aver trovato la soluzione.

Quando lo zio bussa e mi sveglia, balzo in piedi e apro subito la porta.

Oggi non vengo zio.

Annuncio con un grande sorriso.

Forse ho trovato cosa fare della mia vita.

Prima bisogna vedere bene però...

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Oh...

Lo zio rimane un attimo sorpreso, poi prende il suo solito cappello e si dirige verso la porta.

Si volta, rimane fermo un attimo, ti parla.

Allora buona fortuna figliolo. Se avessi mai bisogno le nostre porte sono aperte per te.

Fischiettando una canzone allegra, esce di casa lasciandoti solo con tua zia.

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Guardo lo zio uscire.

Ciao zio.

Gli sorrido come potesse bastare solo quello sguardo e quel gesto a ringraziarlo di tutto.

Mi volto quindi verso mia zia.

Ciao zia le dico. Grazie davvero.

Faccio un cenno verso la porta chiusa.

Salutamelo per bene tu, ok? Ricordagli che gli voglio bene.

Poi mi dirigo verso la mia stanza. Indosso l'armatura e prendo tutto l'equipaggiamento.

Una nuova vita comincia...o almeno lo spero.

Salutata di nuovo la zia mi dirigo verso le porte della città.

Spoiler:  
Se non c'è da ruolare l'uscita dalla città, quando sono fuori dalla linea di visuale di chiunque mi lego il fazzoletto al braccio per renderlo più visibile.
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Dopo aver salutato anche la zia, ti dirigi con passo veloce verso le porte della città.

Che strano, non ti ricordi di essere mai uscito da essa da quando sei stato portato dagli zii e ti senti un po' emozionato. Quando sei alle porte leghi bene il fazzoletto al braccio e ti avvii spedito lungo la strada.

Non passano neanche 15 minuti che un paio di ragazzi umani molto giovani e con un arco in mano, compaiono ai bordi della strada.

Quel fazzoletto... Chi sei?

A dire il vero, non ti sembrano molto sicuri di sè.

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Guardo bene i due ragazzi.

Probabilmente potrei anche batterli da solo...

Scacciando quei pensieri, con voce seria, rispondo.

Questo? domando facendo un cenno del capo al fazzoletto Me lo ha dato Khelvira.

Faccio una breve pausa.

Mi ha detto che avrei incontrato qualcuno in grado di riconoscerlo e che lo avrei dovuto seguire...

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S-si. Siamo noi.

Vedi i due ragazzi scambiarsi uno sguardo sollevato ed uscire dalla strada.

Vieni, il villaggio è ad una ventina di minuti da qui.

Camminate per la pianura per il tempo indicato.

Sebbene l'inverno sia passato da poco, il fatto che queste terre siano null'altro che spazi aperti le rende molto soggette all'azione del vento. E qui non si può dire che il vento non sia freddo.

I due ragazzini rimangono silenziosi lungo tutto il tragitto, voltandosi di tanto in tanto per controllare se sei dietro di loro.

Finalmente arrivate in una zona un po' meno pianeggiante.

Qui, tra due collinette, vedi i primi edifici di quello che è un villaggio piccolissimo. Si tratta di non più di una quindicina di case di legno, disposte probabilmente a caso.

In lontananza, noti anche alcune persone, ma da qui ti è impossibile vedere chi siano o cosa stiano facendo.

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Saremo in tutto quasi un centinaio e...

Risponde uno dei ragazzi mentre osserva con fierezza le case, poi si volta verso di te con un sorriso.

Qui viviamo liberi.

Interviene l'altro.

Si, esatto. Impariamo, ci alleniamo, stiamo insieme. Poi ogni tanto, se siamo capaci, ci danno delle cose da fare.

Noti che dice quest'ultima frase con disappunto, infatti aggiunge.

Il nostro compito è solo andare a prendere gli ospiti.

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