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[3.5] La sbagliata tattica del curatore


smemolo

Messaggio consigliato

da sempre sul forum ho letto e avallato la tesi di molti guru secondo la quale curare durante gli scontri è controproducente, e che di conseguenza interpretare il ruolo del curatore non è sinonimo di ottimizazione. mi trovo però in difficoltà spesso con i giocatori di uno dei miei gruppi a far passare quest'idea, ed a volte anche con qualche utente del forum.

vorrei quindi da qualcuno esperto un bel resoconto e/o tesina ;-) in materia, per poter argomentare meglio un idea che condivido ma che non riesco a spiegare bene con parole mie.

mi date una mano? precisi e esaustivi però eh! :P

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probabilmente è un errore del vostro master

quando il vostro master si deciderà a mettere mostri che fanno più danno di quanto il guaritore può curare, oppure mostri con abilità intelligenti che non colpiscono i punti vita ma mirano a dividervi e limitarvi le possibilità d'azione vedrai che i tuoi compagni si convinceranno subito

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a mio avviso per pochi motivi fondamentali:

-è più facile far danni che curarne: a parità di livello le invocazioni fanno pi danno di quanto possa aiutare un cura ferite

-se un chierico perde un round per curare un compagno il tank/invocatore di turno vanificherà tutto il lavoro fatto, se si è in inferiorità numerica la situazione non fa che peggiorare...

-ci sono molti modi per eliminare un pg senza infliggere danno (livelli negativi, danni alle caratteristiche e necromanzie varie)

-un chierico (il guaritore per eccellenza) andrà probabilmente in giro con armatura pesante, quindi normalmente 6m di velocità e la maggior parte delle cure (tutti i cura ferite e guarire) sono a contatto quindi si deve essere vicini

-come detto nel punto precedente essere vicino ai compagni è importante per curarli e per un qualsiasi mago è molto semplice bloccare un qualsiasi pg (muri, nebbie, evocazioni, debuff, labirinto, ecc.)

probabilmente giocatori più esperti ti sapranno dare altri motivi

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Se curare è così inutile allora si possono non usare le magie di cura/aiuto, per fare prima. Ma che nessuno abbia mai usato una magia di cura, o che non la userà mai, non ci credo neanche se mi viene detto giurando.

questo no, ma in battaglia si è più utili, imho, danneggiando che curando

out of combat le cure sono utili, soprattutto se si sa che si è ancora in pericolo

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Secondo me, le cure sono utili solo se

1) Sono stati presi i giusti talenti per renderle meno inutili

2) Si ha un DISPERATO bisogno di cure

3) Si ha un modo per castare le più potenti più spesso

Se volete una cosa assolutamente IMHO, le cure sono poco utili, ma indubbiamente divertenti!

è proprio qua che non sono daccordo. un chierico che spreca talenti e magari fa il sacerdote radioso invece di prendere altro e fare un altra cdp per me è un pg sprecato. poteva essere molto piu utile al gruppo facendo altro...è questo che vorrei dimostrare, ma per ora non riesco a farlo :|

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da sempre sul forum ho letto e avallato la tesi di molti guru secondo la quale curare durante gli scontri è controproducente, e che di conseguenza interpretare il ruolo del curatore non è sinonimo di ottimizazione. mi trovo però in difficoltà spesso con i giocatori di uno dei miei gruppi a far passare quest'idea, ed a volte anche con qualche utente del forum.

vorrei quindi da qualcuno esperto un bel resoconto e/o tesina ;-) in materia, per poter argomentare meglio un' idea che condivido ma che non riesco a spiegare bene con parole mie.

Allora, la questione dipende principalmente da due elementi: dal dm e dal giocatore che interpreta il chierico in questione.

Ti posso garantire che con me dm, i pg si curano ad ogni scontro e spesso anche in combattimento. Non pensare che sia io a mettere incontri troppo al di fuori della loro portata. Spesso i miei dadi hanno istinti omicidi (:lol:), ma spesso avviene che essendo loro quasi tutti incantatori di livello quattro, abbiano dei grandi problemi con guerrieri o nel combattimento corpo a corpo.

L'ultimo chierico che ho giocato era proprio un incantatore che puntava principalmente sulle cure e sulle protezioni, come "interdizione alla morte", o sulle divinazioni. Devo ammettere che era comodissimo perchè il gruppo contava sempre su di me. Ogni combattimento era gratificante perchè sapevo che se non ci fossi stata io, loro probabilmente in quel round sarebbero morti. Ero un pò la colonna portante su cui tutti facevano affidamento.

Questa però, tornando al punto due della questione, è una cosa che piace raramente al giocatore. "Solo curare? Che noia!" Sicuramente quello del curatore è un ruolo che deve piacerti, ma se ti piace, ti assicuro che ti gratifica sempre. Spesso io selezionavo tra i miei incantesimi protezioni varie e poi convertivo in cura se necessario, in modo da essere comunque efficace in combattimento. In generale le cure sono sempre utili: sia per i pg, sia contro i non morti.

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mi trovo però in difficoltà spesso con i giocatori di uno dei miei gruppi a far passare quest'idea, ed a volte anche con qualche utente del forum.

Non capisco l'ostinazione di far capire tutto ciò. D&D non è solo un gioco in cui bisogna cercare di creare il personaggio più potente del creato. Da me, se mancasse il chierico del gruppo o comunque il curatore di turno (alcune volte lo fanno i druidi se possiedono ancora qualche cura) più di una persona sarebbe morta (anzi, qualcuno è morto proprio per il fatto che non è stato curato in tempo). Le cure del chierico non si limitano solo al ripristinare i pf ma anche a risolvere tutti gli eventuali problemi di stato che possono pervenire dopo uno scontro. Se ad un giocatore piace l'idea di creare un personaggio che possa curare, rimettere in sesto i moribondi, debellare le malattie, assicurare la sopravivenza dei compagni e via dicendo, non capisco perchè non debba farlo. Personalmente mi divertirei a giocare anche un popolano.

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Personalmente sono concorde con questa visione del prevenire piuttosto che curare.

Come esperienza diretta stiamo per concludere una campagna di 13° in cui io gioco un archivista. A memoria le volte che ho effettivamente usato le cure durante uno scontro, sono state veramente poche, e non sono stati quei 4d8+x a risolvere la faccenda.

Semmai, sotto questo aspetto è stato mille volte più utile incantesimi come ristorare o guarigione, quest'ultimo non tanto per la botta di pf, ma per il risolvere quasi ogni condizione negativa.

Vampiri, Divora Anime e mazzi vari ci hanno fatto vedere i sorci verdi, e non certo per l'infimo danno ai pf.

Poi, vie da se che dipende molto da che master ci si ritrova ...

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Personalmente mi divertirei a giocare anche un popolano.

probabilmente perché il popolano non dovrebbe stare dietro agli altri pg. spesso i chierici vengono ridotti a palline da flipper dispensatrici di cura ferite x. su questo sarai d'accordo con me. quante volte il giocatore col chierico vorrebbe provare il nuovo incantesimo preparato apposta per l'occasione ed invece gli tocca andare a salvare quel decerebrato del barbaro con lo slip di pelle che ha pensato bene di lanciarsi in carica contro una formazione di koboldi armati di lancia lunga... e questa non è una scena rara, succede puntualmente. è proprio negli interessi del chierico fare ALTRO! sennò si sfrange gli zebedei. le cure le darà dopo, se serviranno. durante il combattimento, che combatta!

prevenire è meglio che curare. l'ha detto Confucio durante una sessione di AD&D

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