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[IC] Balgrad


Jade Silvershine

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Rowan ascolta attentamente quanto detto dal capomastro e dai compagni, con il capo chino e gli occhi socchiusi, poi chiede [slavo]Sarebbe possibile dare un'occhiata a ciò che avete trovato all'interno dei sotterranei, non che non mi fidi, ma potrebbe esservi sfuggito qualcosa, inoltre...l'odore che avete sentito, potreste descriverlo meglio?

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Titulescu annuisce all'indirizzo di Michael e poi guarda fisso Rowan, grattandosi una guancia [slavo meridionale]"Putrefazione.. odore di carne putrefatta, di morte e di un luogo chiuso troppo a lungo.. Quello che abbiamo trovato lo abbiamo seppellito appena dentro il bosco. Se davvero siete interessata posso mostrarvi dove.. ma erano solo ossa masticate.. e poco altro"

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Michael si congeda con un cenno del capo salutando cortesemente le persone nella sala comune [slavo]"Signori... Signora..." e torna verso la stanza in cui ha riposato durante il giorno per prendere il mantello. Poi,una volta indossato,passa nuovamente dalla sala comune per uscire dalla porta principale. Una volta fuori,comincia a passeggiare osservando gli edifici che lo circondano e le persone presenti nelle strade,tenendo a mente le vie percorse e tracciando mentalmente una mappa del borgo. Poi,la sua attenzione si fa pi? acuta,i suoi sensi si concentrano per raggiungere lo scopo della sua uscita notturna e dopo qualche minuto,scova la sua preda...

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Con un cenno del capo Vladimir saluta Michael che si congeda. [slavo] Desidererei, se possibile, raggiungere immediatamente la fortezza, così da valutare lo stato dei lavori e darvi le ultime indicazioni. Forse questa notte potrete andare a riposare ad un orario a voi pi? consono...

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Il capomastro annuisce [slavo meridionale]"Come volete.. dopo di voi." Il gruppetto di persone esce dalla locanda e si trova all'esterno. La sera è fredda e il cielo, sgombro da nubi, è punteggiato da innumerevoli stelle. La luna, particolarmente luminosa, è quasi piena.

Il capomastro, zoppicando vistosamente, si dirige verso la fortezza attraversando i vicoli deserti.

Una volta entrati, Titulescu si rivolge a Rowan [slavo meridionale]"Fatemi sapere se volete vedere quei resti pi? tardi..."

Dopo un quarto d'ora circa, il gruppo si ritrova nel sotterraneo, dopo aver visitato il resto della fortezza. Sicuramente il luogo è rimasto del tutto spartano, ma tutti i detriti sono stati rimossi e ora è almeno abitabile. La biblioteca ha ancora i muri anneriti per il fuoco e il fumo della notte precedente, ma non sempre aver subito ulteriori danni. La pesante porta del sotterraneo è stata scardinata e giace sul pavimento. Se fosse stato colpito in pieno, Titulescu con ogni probabilità sarebbe morto. Una fortuna che se la sia cavato solo con qualche livido. Il tanfo descritto precedentemente dal capomastro è ancora presente nell'aria umida delle segrete, ma non disturba eccessivamente i Cainiti. Rowan, annusando nella stanza, giudica che ci dovessero essere davvero alcuni cadaveri in decomposizione all'interno. Mentre la coterie si guarda attorno, un grosso ratto dagli occhi rossastri passa velocemente sul pavimento, andandosi a nascondere in un anfratto buio. Le segrete non sono particolarmente grandi. Ci sono tre celle di media grandezza, circa 3 mq e una pi? grande, di 6 mq, tutte dotate di pesanti porte di legno scuro. Nelle stanze ci sono una serie di catene oramai arrugginite e nella stanza pi? grande c'è anche un tavolo di legno usato per le torture. Ci sono pochi dubbi sul suo utilizzo, dato che parte del legno ha assunto una colorazione color sangue.

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Il capomastro annuisce [slavo meridionale]"Come volete.. dopo di voi." Il gruppetto di persone esce dalla locanda e si trova all'esterno. La sera è fredda e il cielo, sgombro da nubi, è punteggiato da innumerevoli stelle. La luna, particolarmente luminosa, è quasi piena.

Il capomastro, zoppicando vistosamente, si dirige verso la fortezza attraversando i vicoli deserti.

Una volta entrati, Titulescu si rivolge a Rowan [slavo meridionale]"Fatemi sapere se volete vedere quei resti pi? tardi..."

Dopo un quarto d'ora circa, il gruppo si ritrova nel sotterraneo, dopo aver visitato il resto della fortezza. Sicuramente il luogo è rimasto del tutto spartano, ma tutti i detriti sono stati rimossi e ora è almeno abitabile. La biblioteca ha ancora i muri anneriti per il fuoco e il fumo della notte precedente, ma non sempre aver subito ulteriori danni. La pesante porta del sotterraneo è stata scardinata e giace sul pavimento. Se fosse stato colpito in pieno, Titulescu con ogni probabilità sarebbe morto. Una fortuna che se la sia cavato solo con qualche livido. Il tanfo descritto precedentemente dal capomastro è ancora presente nell'aria umida delle segrete, ma non disturba eccessivamente i Cainiti. Rowan, annusando nella stanza, giudica che ci dovessero essere davvero alcuni cadaveri in decomposizione all'interno. Mentre la coterie si guarda attorno, un grosso ratto dagli occhi rossastri passa velocemente sul pavimento, andandosi a nascondere in un anfratto buio. Le segrete non sono particolarmente grandi. Ci sono tre celle di media grandezza, circa 3 mq e una pi? grande, di 6 mq, tutte dotate di pesanti porte di legno scuro. Nelle stanze ci sono una serie di catene oramai arrugginite e nella stanza pi? grande c'è anche un tavolo di legno usato per le torture. Ci sono pochi dubbi sul suo utilizzo, dato che parte del legno ha assunto una colorazione color sangue.

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Vladimir si limita ad osservare con sufficienza i locali con la convinzione che in un futuro quanto mai prossimo avrebbe avuto molto tempo da dedicare alla scoperta dei segreti di quei sotterranei. [slavo] Bene... Preoccupatevi che domani venga installata una nuova porta a chiudere l'ingresso dei sotterranei, e mi raccomando... che sia molto robusta! Così dicendo si avvia verso il piano superiore.

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"Molto bene. Domani farò quanto richiedete per la porta..." Poi annuisce all'indirizzo della Gangrel "Vi accompagnerò appena finito qui, allora."

Rowan continua a guardarsi attorno. All'interno delle celle nota diverse scritte, fatte certamente dai prigionieri. Gran parte sono in rumeno e denotano la cupa disperazione di coloro che sarebbero stati torturati e condannati. La maggior parte dei muri sono però riempiti da disegni fatti da mano malferma e di nessun pregio artistico, probabilmente eseguiti da analfabeti capaci di tradurre le loro sensazioni solo in immagini. Le scritte e i disegni si sovrappongono ed è difficile comprenderli. Infine la Gangrel si mette alla ricerca del ratto visto precedentemente, ma non riesce a trovarlo, probabilmente si è rifugiato nella grande fessura situata in basso sul muro.

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Vedendo la grossa fessura Rowan si dirige verso di essa con circospezione.

Aiutata dalla vista, eccellente anche al buio, si china ricordando come a volte i suoi genitori si lamentavano perchè i ratti rubavano oggetti di piccole o medie dimensioni per portarli nelle loro tane cerca nelle fessura qualcosa di interessante.

Dopo essersi chinata osserva nella fessura con cautela per non spaventare eventuali animali. Per quanto possibile, cerca ancora di individuare il ratto.

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Rowan, una volta che si sono allontanati tutti, guarda intensamente il ratto e questo, dopo un attimo di confusione, sparisce nell'oscurità della sua tana. Dopo qualche secondo ritorna fuori trasportando con il muso un anello dorato.

La Gangrel lo prende e lo osserva attentamente. E' tutto ammaccato, ma ha una grandezza che bene si adatta alla mano della cainita. Al centro è incastonata una gemma di colore rosso acceso, e all'interno sono incise due lettere. E.B.

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Dopo essersi guardata attorno la Gangrel si mette l'anello in tasca, ripromettendosi di indagare sull'identità dell'uomo o della donna che portava l'anello...

Dopo aver congedato il ratto la Gangrel esce dalla porta, prendendo da parte Titulesco Quando volete, vorrei essere portata nel posto dove avete scaricato le cianfrusaglie che avete trovato qui dentro...

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Il capomastro annuisce e, dopo essersi assicurato che nessuno abbia bisogno di lui, si allontana con la donna nella notte.

Il resto della coterie rimasto nella fortezza continua il suo giro di ispezione. Una volta finito, i cainiti annuiscono soddisfatti e il loro pensiero va alle notti successive, nelle quali i loro ambiziosi progetti avrebbero preso forma.

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Il capomastro, dopo essere uscito dalla fortezza, conduce Rowan nella notte verso la foresta che circonda il borgo. L'uomo tiene nella mano una torcia accesa e la Gangrel, pur rimanendo ad una distanza di sicurezza, nota che Titulescu sembra preoccupato per qualche motivo. Dopo alcuni minuti passati a camminare in silenzio, l'uomo indica a Rowan un punto poco distante. E' un piccolo rialzamento del terreno al limitare della foresta. Il cielo notturno, prima limpido, è ora solcato da nubi scure che celano la luna. Una leggera brezza comincia a spirare, sollevando le foglie morte dal terreno e muovendo le fronde degli alberi. I due si avvicinano e Titulescu sembra sempre pi? guardingo, come se si aspettasse di essere attaccato da un momento all'altro. All'albero pi? vicino è appoggiata una pala, sicuramente usata per scavare nel terreno smosso.

Rowan, abituata ormai a fiutare e riconoscere la paura negli umani ferma Titulescu portando il suo braccio al petto dell'uomo Qualcosa vi turba, non è vero? Posso proseguire da sola, se volete...

La gangrel si guarda in giro, aiutata dal suo sguardo, poi prosegue Ma prima vorrei chiederle un paio di cose, se volete possiamo andare in un luogo appartato, ormai dovrei essere in grado di trovare questo luogo anche da sola...

Aspettando una risposta Rowan osserva attentamente il bosco.

L'uomo rimane per un momento paralizzato dalle parole della donna, poi annuisce stancamente e si mette in un luogo riparato da sguardi indiscreti.

"Ditemi"

Dopo aver seguito l'uomo, Rowan continua a guardarsi attorno con circospezione Mi interesserebbe sapere se fra coloro che abitavano questa fortezza ci fosse qualcuno le cui iniziali erano E e B, o se mai qualcuno che risponda a queste caratteristiche aveva fatto visita al castello...so che la fortezza è disabitata da molto, ma mi piacerebbe sapere qualcosa di piu' su coloro che lo abitavano...e

Rowan fa una breve pausa, poi smettendo per un attimo di guardarsi attorno, porta gli occhi su Titulescu, abbassando la voce ..mi piacerebbe sapere qualcosa di piu' su cio`che vi spaventa tanto di questa foresta, siano esse una diceria o una leggenda o solo delle voci..

Titulescu si guarda attorno un attimo prima di rispondere [slavo meridionale]"E.. B..? Non mi dice null.." Le sue parole si bloccano all'improvviso e i suoi occhi fissano sgranati qualcosa alle spalle di Rowan.

Senza ascoltare oltre Rowan si volta di scatto, estraendo gli artigli...

Ciò che si trova davanti disorienta la Gangrel.

Due occhi pieni di odio la trapassano, fissandosi sull'uomo dietro di lei. Il volto cadaverico galleggia a mezz'aria e una mano ossuta indica Titulescu. La voce spettrale risuona lugubre nella notte [rumeno]"FOLLE! SEI TORNATO PER FARTI UCCIDERE! MUORI DUNQUE!"

Con sua grande sorpresa, Rowan vede la vanga appoggiata all'albero sollevarsi a mezz'aria e scagliarsi a grande velocità contro il capomastro, che si scansa all'ultimo, rimanendo però ferito ad un fianco.

Titulescu, spaventato a morte, urla all'indirizzo della Gangrel [slavo meridionale]"Vi prego, uccidetela o mi finirà!!!"

Disorientata, Rowan si pone fra titulescu e la fugura spettrale.

Voi, andatevene, a..questa ci penso io, se non dovessi tornare almeno un paio d'ore prima dell'alba menzionate l'accaduto ai miei compagni dice sottovoce al capomastro, cofusa.

Facendo qualche passo di lato la donna copre la ritirata al capomastro,

Con gli artigli estratti la Gangrel studia la creatura che ha di fronte e il territorio circostante, non voleva ricevere brutte sorprese dopo quello che aveva visto fare alla figura umana che si trovava esattamente di fronte a lei.

Cosa voleva da Titulescu e soprattutto, cos'era? Della vita dell'uomo non le interessava molto, dopo di lui ne sarebbe venuto un altro e poi un altro ancora, ma a quanto pareva Titulescu doveva conoscere cio?che lei si trovava di fronte.

Forse se la creatura voleva il capomastro lei poteva guadagnare tempo e, forse, fare luce sulla faccenda...

Poi, d'un tratto ricorda la risposta titubante del capomastro alla sua domanda..

Mentre tiene gli occhi fissi sull'essere, con un artiglio della mancina rende visibile lo spago che porta al collo con attaccato l'anello trovato poco prima nei sotterranei, sperando forse che la creatura riconosca il gioiello mentre con il braccio destro, invece, è pronta a scattare in direzione della creatura.

L'essere di fronte a Rowan continua a fissare i suoi occhi di brace su Titulescu, che sta cercando di strisciare lontano, per mettersi in salvo. La vanga ripiomba sul capomastro, colpendolo duramente al capo e facendolo stramazzare a terra. Ancora l'uomo cerca di trascinarsi via, ma con sempre maggior fatica.

Un rumore terribile sgorga dalle labbra cadaveriche dell'essere di fronte alla Gangrel. Una risata crudele.

Poi la sua attenzione passa a Rowan, che rabbrividisce involontariamente [rumeno]"Non ho nessuna contesa, con voi, lasciatemi compiere questo atto di giustizia e non vi sarà fatto alcun male!"

Nonostante le sue parole, Rowan nota che gli occhi dell'essere si sono fissati sull'anello ritrovato nei sotterranei.

Infondo dell'uomo non le interessava molto...infondo, dopo di lui ne sarebbe venuto un altro continua a ripetersi e infondo lui si era dimostrato pi? volte riluttante al rispondere alle sue domande...avrebbe sfruttato l'interesse della creatura nei confronti dell'anello se fosse stato possibile.

Con una certa freddezza la ragazza si discosta dalla traiettoria fra l'uomo e la creatura accompagnando il movimento con la mano destra, come se lei volesse lasciar passare la creatura...[Rumeno]Prego

Gli occhi dell'essere si fissano ancora una volta sull'uomo a terra e la vanga ritorna a colpirlo violentemente al capo.

Ben presto della sua testa non rimane che una poltiglia sanguinolenta, con sangue e materia celebrale schizzata tutt'attorno. L'odore del sangue e la scena richiamano gli aspetti pi? bestiali della natura della Gangrel, che si scopre sorprendentemente a guardare il corpo di Titulescu con voracità. Con uno sforzo di concentrazione, desiste dai suoi bassi appetiti e ritorna a guardare dietro di sè, ora che il badile ha fermato i suoi colpi e giace inerte a terra, di fianco al corpo che una volta era il capomastro di Balgrad. Agli occhi della Gangrel, le fattezze dell'essere mutano: da una maschera di puro odio diventano lentamente il viso di una donna dai capelli scuri, con grandi occhi verdi che si fissano sulla cainita prima di svanire nel nulla. La Gangrel rimane per alcuni momenti a fissare il punto dove pochi secondi prima c'era quella creatura ed ora non c'è pi? niente.

Sconsolata la Gangrel ritira gli artigli, la vista di tutto quel sangue le ha fatto salire in corpo la voglia di cibarsi, tanto che non riesce a pensare ad altro.

Correndo silenziosamente vaga per le vie di Balgrad, cercado la sua preda, i capelli corvini slegati, gli occhi dai riflessi rosso cupo e le vesti scure contribuiscono a darle un aria ancora pi? ferale.

Una volta trovata la sua vittima e cibatasi ritorna sul luogo della morte di Titulescu.

D'un tratto si ricorda di quanto era successo al passo, quanto Ludovico aveva liberato lo spirito che albergava in quei luoghi, in un certo senso doveva essere accaduto qualcosa di simile.

Non provava alcun rimorso per la morte del Capomastro, però ora si trovava ad avere un cadavere e molte domande per la testa...

Sistemandosi la veste e legandosi i capelli dietro la nuca la donna si avvicina al corpo esanime, la vista del sangue ormai non le fa pi? effetto..

Presa la pala insanguinata comincia a setacciare il terreno in cerca di qualcosa che fosse sfuggito alla vista dei manovali, la notte seguente avrebbe fatto visita ai famigliari dell'uomo, se egli c'entrava qualcosa con quella donna di sicuro loro dovevano sapere qualcosa.

Scavando Rowan non riesce a trovare altro se non le ossa di due persone, un adulto e alcune pi? piccole, probabilmente di un giovane umano. Interrogando poi il fratello del capomastro, scopre che la sua promessa sposa, una ragazza piuttosto avvenente, era stata presa di mira dal Voivode e costretta a fargli da servitrice alla fortezza. Dopo un mese era morta in seguito ad un incidente. Il fratello sembra essere all'oscuro di tutto ciò che potrebbe essere accaduto successivamente.

Rowan non ci mette molto a formulare un'ipotesi su come potrebbero essere andate le cose.

Incontrando casualmente Rowan mentre questa stava per varcare la soglia per uscire della fortezza, Vladimir la trattiene per qualche istante. [slavo] Rowan, attendetemi un instante? avrei bisogno di parlarvi? dice il ventrue mentre raggiunge la gangrel. Prego? sospinge il pesante portone d?ingresso affinché la cainita possa passare usciamo? ? Le voci e le leggende che avvolgono nel mistero i boschi che ci circondano non fanno altro che alimentare le paure dei popolani. Se questi mortali non torneranno presto a lavorare le terre sul limitare dei boschi l'economia del borgo non si svilupperà mai! Ho già dato disposizione che per un primo periodo boscaioli e contadini siano scortati quando devono lavorare nelle zone considerate pi? rischiose. Forse così ritroveranno il coraggio... o quanto meno scopriremo la causa di tutto ciò. Potreste perlustrare i boschi almeno in questo primo periodo in cui vi tratterrete qui al borgo? Forse potreste scoprire la fonte di tali timori...

Guardando Vladimir negli occhi Rowan annuisce Era gia mia intenzione perlustrare la zona, ma voglio capire prima la natura della creatura, sicuramente Titulescu nasconde qualcosa, non mi sembra possibile che, sebbene il villaggio sia piccolo, nessuno sappia nulla o abbia visto nulla

Passati alcuni giorni la ragazza torna a far visita a Vladimir Credo di aver scoperto cosa fosse il problema attacca Rowan avvicinandosi a Vladimir Titulescu ha però perso tragicamente la vita, la creatura pareve conoscerlo bene non ha cercato di attaccarmi, voleva soltanto lui, prima di scomparire però ho notato che fissava questo...come se lo avesse riconosciuto dice facendo vedere a Vladimir l'anello trovato nelle segrete, aspettando una sua risposta con sguardo interrogativo

Il ventrue afferra l'anello e lo studia attentamente rigirandolo tra le dita della mano destra. E' un anello dorato, tutto ammaccato. [Rumeno] Le dimensioni fanno facilmente intendere come questo anello sia adatto ad una mano femminile... LA sua attenzione si concentra ora sulla gemma rossa incastonata al centro. E.B.... E.B.... sussurra fra se e se il cainita notando le due iniziali incese all'interno della gemma. Riflette alcuni brevissimi istanti continuando ad osservare l'anello. E.B.... Le lettere qui incise sono senza dubbio le iniziali di Ecaterina Basarab, moglie del vovoide. Questo anello doveva appartenerle... Ma dove avete trovato quest'anello? Chi ve lo ha dato? Poi come se si fosse appena reso conto di alcune importanti informazioni comunicategli poco prima dalla gangrel esclama Messer Titulescu è stato anch'egli ucciso dalla creatura misteriosa che abita i nostri boschi? Com'è potuto accadere? Spiegatemi tutto!

Dopo aver ascoltato attentamente le parole del cainita Rowan riprende la parola Andiamo in ordine...L'annello l'ho trovato nelle segrete, sapevo che qualcosa sarebbe sfuggito agli occhi degli umani, anche se questo era ben nascosto persino per me...il fatto che fosse nelle segrete mi ha un po' sorpresa, a dire il vero si trovava nella tana di un topo, quindi potrebbe provenire da qualsiasi altra parte del castello.

Poi continua Non ho detto a nessuno del ritrovamento, tanto meno a Titulescu, però mi sono fatta portare nel luogo in cui i resti trovati nelle segrete erano stati portati. Li il capomastro ha iniziato ad essere strano, come se volesse andarsene alla svelta. Gli ho chiesto allora di portarmi in un luogo appartato, dove avrei potuto chiedergli informazioni, ma prima che potesse darmene è comparsa la creatura che ha preso a badilate il volto di Titulescu, Sono riuscita solamente a mostrare l'anello, nel tentativo che questa si fermasse, attratta dal gioiello...chiamatelo intuito ma la cosa per qualche secondo ha funzionato e la creatura ha riconosciuto l'anello.

Cercando di ricordare la scena Rowan si ferma un attimo, poi riprende La creatura aveva le sembianze di una donna dagli occhi verdi, il resto era molto sfuocato, etereo, ma i suoi occhi...era come se fossero vivi, inoltre un'altra cosa mi ha colpito, parlava in Rumeno e non in Slavo

Rowan fa un altra breve pausa La sera seguente, poi, mi sono recata dai famigliari di Titulescu, il fratello ha acconsentito a rispondere ad alcune delle mie domande riguardo il capomastro.

Pare che ci fosse una donna, di cui però ignoro il nome, che fosse promessa sposa di Titulescu, ma sulla quale aveva messo gli occhi il Voivode. Pare che questa fosse la schiava del Voivode stesso ma che poco tempo dopo fosse stata uccisa.

Ora secondo le mie conclusioni credo che la creatura fosse proprio la donna promessa a Titulescu e credo che sia stato proprio il capomastro a ucciderla, per amore forse o per gelosia, altrimenti non mi spiegherei un accanimento così feroce verso un uomo. Quello che non mi spiego è il fatto che lei abbia riconosciuto l'anello...Voi avete detto che Ecaterina era la Moglie del Voivode giusto? ma se l'anello fosse appartenuto alla creatura allora questa doveva essere Ecaterina...quest'ultima parte mi sfugge...forse il Fratello di Titulescu potrà dirci di pi?...

L'espressione del volto e l'atteggiamento che Vladimir assume nel corso della conversazione con la gangrel mostra chiaramente quanto il cainita sia attento e concentrato. La pallida pelle della fronte leggermente corrugata, lo sguardo fisso sull'interlocutore ma al tempo stesso perso nel vuoto, la mano destra che accarezza delicatamente il mento sorreggendo. Quando Rawan termina di parlare il ventrue avanza le proprie considerazioni. [Rumeno] Peccato.. Davvero peccato... Molti erano i programmi che avevo in mente per Messer Titulescu... borbotta sommessamente Vladimir. Comunque riprende dal modo in cui avete descritto la creatura mi sembra non vi sia ombra di dubbio che si tratti di uno spettro o comunque di uno spirito di una persona defunta il cui animo si trattiene sulla nostra terra per riscattare il proprio nome diffamato o per portare a termine chissà quale disegno, forse proprio l'eliminazione del siniscalco... ... Il fatto che la ligua parlata dalla creatura sia il rumeno e non lo slavo non deve stupirvi. In queste terre la lingua pi? comunemente parlata è il rumeno, ma forse in questo primo periodo non avete avuto modo di relazionarvi molto con le vacche che abitano questo borgo per avvedervene. Dati ora come assodati questi due aspetti cerchiamo di capire quale storia di amori ed intrighi si nasconda dietro questi omicidi... dice fissando negli occhi la sua interlocutrice La famiglia dei Basarab, a cui appunto apparteneva la moglie del voivode, è una famiglia dalle nobili ed importanti origini. Nel mondo cainita è noto come questa famiglia sia strettamente legata il tono con cui pronuncia quest'ultima parola appare leggermente diverso dal restante discorso, quasi volesse alludere a qualcosa al clan del Dragone, di cui lo stesso Nicholas fa parte. E' possibile che un membro di questo clan abbia volutamente affiancato la donna al voivode per, se volgiamo, seguirne l'operato in queste terre. Dubito quindi fortemente che Ecaterina possa essere stata la promessa sposa di Messer Titulescu, un semplice e comune mortale. Non mi è ancora chiaro cosa possa aver spinto quella donna ad accanirsi con tanta violenza sul siniscalco. Probabilmente è proprio come dite voi, Rowan. E' stato lo stesso Titulescu ad assassinare la donna e i resti seppelliti solo qualche giorno fa forse appartengo alla stessa Ecaterina e a suo figlio. Il motivo...? Forse un torto fattogli dal voivode stesso. Comunque ritengo che le riposte a questi nostri dubbi potremmo trovarle solo interrogando nuovamente il fratello di Messer Titulescu.

Grazie alle fondamentali informazioni in parte fornite spontaneamente, in parte estorte al fratello del siniscalco, non fu difficile per i due cainiti individuare gli ultimi tasselli e ricostruire l'intero quadro della situazione.

La prematura e misteriosa scomparsa della promessa sposa di Messer Titulescu, che era una sevitrice al servizio del voivode e della sua famiglia, aveva generato nel siniscalco la convinzione che questa era stata commissionata dallo stesso Roman Adrianescu, questo era il nome del voivode. L'odio e il dolore che rapidamente maturarono nel suo animo presto si trasformarono nella bramosia di vendetta. Fu forse questo sentimento a spingere il siniscalco ad eliminare dapprima il voivode e successivamente la moglie ed il figlio nascondendone i copri nelle segrete della loro stessa dimora. Questa visione potrebbe spiegare da un lato la preoccupazione di Titulescu quando aveva accompagnato la gangrel presso il luogo in cui erano stati seppelliti i resti e i corpi rinvenuti nelle segrete, e dall'altro il violento accanirsi dello spettro di Ecaterina sul siniscalco. La vendetta. Forse era questo il motivo che tratteneva lo spirito su questo nostro mondo e finalmente ora non avrebbe pi? disturbato quei boschi.

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