“Sicuramente non hai fatto nulla fanciulla, ma questo è il mondo reale, quello vero!; non quello raccontato dai bardi, qui gli uomini pensano prima a loro tornaconto che ad altro, la cavalleria non esiste.”

Il vecchio arriva fino a te, ti guarda negl’occhi per qualche secondo da distanza ravvicinata come a cercare qualcosa.

Rimette a posto il gladio e afferra l’elsa della spada che si trovava ai tuoi piedi.

“Vorrà dire che se non lo ucciderai verrà con noi legato, hai della corda per caso?”

Lo guardo non sapendo come ribattere alle sue parole, poi sospiro nuovamente.

Poso per terra il mio zaino e dopo averla cercata gli porgo la corda che ho dentro.

"E adesso?" chiedo mentre lega l'uomo.

Prendendo la corda dalle tue mani “Grazie vedo che non sei così sprovveduta come puoi sembrare.”

Rigira a pancia in sotto l’uomo addormentato e tramite il suo peso si assicura di bloccarlo a terra, mentre con grande abilità passa le corde sui suoi arti per bloccarli.

Nel procedimento l’uomo si desta, ma rimane intontito per quello che gli è successo, dietro la sua testa è presente un grande bernoccolo.

“E adesso? E adesso aspettiamo che ritornino… però potresti raccontarmi la tua storia visto che non sei una ragazza qualunque.”

"Ritornino chi?" chiedo inquieta.

"Su ragazza non essere inquieta, sto parlando di Sam e le guardie della città."

"Ah..."

Distolgo lo sguardo per l'imbarazzo.

"Non c'è molto da dire su di me. Ero al servizio di lord Gunnard, il signore di Glaims. Due notti fa il maniero è stato attaccato e la città data alle fiamme. Quelli che non sono morti sono stati catturati. Io sono riuscita a scappare, ho preso le mie cose, ed eccomi qua."

“Conoscevo Gunnard, siamo cresciuti insieme come scudieri dello stesso lord, poi siamo diventati adulti e ci siamo separati.” Il volto è molto triste come per un commiato personale, il dolore è sincero “E ora non lo vedrò più per colpa di fecce come questa.” Colpisce il ragazzo incatenato con un violento calcio alle coste. “Dimmi ragazza, dato che ancora non so come ti chiami, Astrid la figlia è morta o è stata catturata?.”

Nel momento in cui pronuncia il nome mi torna in mente la sua immagine.

"Mi chiamo Reginleif, e neanche io conosco il vostro" rispondo con un leggere inchino, poi continuo senza lasciarlo rispondere "Astrid è ancora viva...credo. E' stata catturata ma...c'era qualcosa di strano...probabilmente sono i miei occhi che mi hanno ingannato, ma potrei giurare che mentre la portavano via era...blu"

“Blu? Come blu!.” Il tono è sorpreso ma vi è presente anche una piccola sfumatura che non riesci bene a capire, forse potrebbe essere tensione.

“Comunque scusa la mia maleducazione Reginleif, il mio nome è Richard Icewood, reggente delle Shetland Islands, un’onorificenza più di comodo che altro, però ora spiegami cosa intendi per blu.” Dice l’uomo scandendo molto bene le ultime parole.

"Esattamente quello che intendo... la sua pelle era blu mentre la portavano via...io in quel momento ero al limitare del villaggio mentre la stavano portando fuori dalla magione. Data la distanza forse è stato solo un abbaglio.."

Spoiler:  

Con le mie conoscenze mi dice niente il nome, o le terre di cui parla?

E l'onoreficienza mi dice qualcosa?

“La cosa è preoccupante e se è realmente successa, non che non mi fidi delle tue parole, c’è meno tempo di quello che pensavo, ma l’averti incontrata è stato un colpo di fortuna.”

Il nome ti risveglia alla mente alcune scene di vita vissuta in cui Gunnard vi permetteva di assistere a delle assemblee politiche che facevano annoiare a morte Astrid, associ il nome ad un fedelissimo del vecchio sovrano, il potere e la fama di questo uomo è molto nota.

Il periodo in cui ti trovi non è dei più tranquilli il vecchio sovrano è morto e nei territori del sud stanno nascendo alcune diatribe su chi dovrebbe succedergli, visto che non lascia eredi diretti.

Invece, reggente delle Shetland Island, è un titolo vuoto, che si da più per dare un titolo nobiliare che altro, queste isole sono situate molto a nord, anche più di dove vi trovate ora e poca gente sfida le terribili condizioni ambientali per farci dimora.

"Che cosa intendete dire?"

"Presto lo saprai ragazza, ma prima bisogna essere al sicuro dietro le porte di Forfar."

I minuti passano, fino a formare una mezzora l’attesa si fa snervante, il silenzio viene rotto da un lontano rumore che solo con l’ascolto attento riuscite a capire che si tratta di una battaglia e quello che udite sono grida e cozzare di armi e corazze.

Mi risiedo ad aspettare, poi quando capisco di cosa sia il rumore, mi rimetto in piedi e guardo Richard come per chiedergli cosa fare.

“Ragazza ti direi di aspettare… ma qui sulla strada sei troppo scoperta, decidi tu se preferisci seguirmi o tentare di nasconderti.”

"Vengo con voi, non voglio restare di nuovo sola. Ma con lui che si fa?" chiedo indicando l'uomo legato.

“Con lui non ci sono problemi, non sei l’unica ad avere della corda nella borsa e qui gli alberi non mancano.” prendete un po’ di minuti per trovare un albero non visibile dalla strada e per legarcelo saldamente.

“Andiamo con cautela potremmo cadere dalla padella nella brace.”

Camminate per un breve tratto nella boscaglia facendo attenzione a non fare rumore, quando superate il piccolo crinale della collina vi trovate davanti ad uno spettacolo spiacevole, una ventina di persone si sono date e si stanno dando battaglia tutte le persone erano a cavallo.

La battaglia sta arrivando al suo culmine i fronti sono due e in uno le guardie hanno il controllo, mentre nell’altro più per l’inesperienza che per altro sono tenute in scacco, distano poco più di un centinaio di metri.

*non è una cosa che finirà presto.*

Spoiler:  

Chi sono le due parti che si danno battaglia?

Riconosco le uniformi delle due "guardie" di prima?

Oppure quelle degli uomin che hanno attaccato Glaims?

Spoiler:  

Una é la guardia cittadina, l'altra sono i tuoi inseguitori.

Mi nascondo istintivamente dietro Richard, e aspetto che se ne esca con una buona idea.

Spoiler:  

Commemento mio personale

Oh vacca boia!