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Viva Zapatero


Aurian

Messaggio consigliato

appena visto.

molto bello, mi ha definitivamente di essere in un regime, o almeno nella transizione tra una democrazia ed un regime,

molto meglio di farenheit 9/11, perche` non se la prende con una parte sola, ma anche con chi gli ha permesso di diventare quello che e`, senza abusare del potere dato dal montaggio finale come ha invece fatto moore.

5 euro molto ben spesi.

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Però Darth, adesso non capisco il senso con il quale hai inteso le tue idee, ma valuto profondamente sbagliato dire: "Non lo sto a sentire perchè è fazioso" perchè equivale a dire (molto spesso, non sempre) "non lo sto a sentire perchè ha le sue idee". Anche Fede è fazioso, ma starlo a sentire equivale ad una lavanda gastrica... Santoro e Biagi secondo questo concetto potrebbero essere faziosi, Marco Travaglio è fazioso...ma io sono andato a sentirlo parlare e non mi diceva COME io dovevo pensarla. Mi dava piuttosto un'idea di cosa per lui significava questo e quello, dandomi delle prove. Confortando i suoi concetti con ragionamenti. Ecco allora io non posso dire di una persona che sia totalmente faziosa come qdo Enzo Biagi o Marco Travaglio mi invitano a riflettere. A me ribolle il sangue qdo certe persone vengono etichettate come faziose, e non perchè siano di parte, ma perchè ormai avere un'idea (che non sia bada bene un concetto precotto del genere noi di destra siamo il bene o noi di sinistra siamo il bene) non vuol dire essere faziosi, ma usare il cervello.

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infatti io non ho citato Biagi...

il problema è questo: vedendo un documentario, non c'è confronto. C'è la critica più o meno fondata verso una parte che è privata del diritto di controbbattere. Una cosa è un confronto tv, una cosa è un documentario come quello di Moore o come quello che dite essere questo qua. Inoltre con il montaggio, che non puoi cmq mai sapere fino a che livello arriva, non si può nemmeno essere certi di quello che viene trasmesso. E' fazioso non perchè esprime un'idea, ma è fazioso perchè non da allo spettatore la possibilità di vedere il rovescio della medaglia.

Se la guazzanti andasse a parlare in tv con magari qualcuno del consiglio d'amministrazione rai che l'ha cacciata, non avrei niente da ridire, perchè sarebbe un confronto di idee, opinioni, punti di vista, convenienze. Se non si dà alla controparte la possibilità di controbbatere, la faziosità è dietro l'angolo.

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Se la guazzanti andasse a parlare in tv con magari qualcuno del consiglio d'amministrazione rai che l'ha cacciata, non avrei niente da ridire, perchè sarebbe un confronto di idee, opinioni, punti di vista, convenienze. Se non si dà alla controparte la possibilità di controbbatere, la faziosità è dietro l'angolo.

ti faccio notare che la guzzanti, biagi, santoro, luttazzi e rossi sono stati cacciati a calci nel sedere e senza motivazioni. non possono fare tv, credi che li inviterebbero ad una trasimissione con contradditorio? e chi li inviterebbe? quelli che li hanno cacciati? mi sembra un po' improbabile.

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ti faccio notare che la guzzanti, biagi, santoro, luttazzi e rossi sono stati cacciati a calci nel sedere e senza motivazioni. non possono fare tv, credi che li inviterebbero ad una trasimissione con contradditorio? e chi li inviterebbe? quelli che li hanno cacciati? mi sembra un po' improbabile.

Questo è vero...anche perchè nel film stesso molti espnenti,anche dell'amministrazione di sinistra si rifiutano di parlare con la Guzzanti...

però è pur vero che sarebbe giusto farsi una propria idea sulle diverse questioni senza troppo farsi influenz<are dai media e da "posizioni politiche" prese o meglio affermatesi "aprioristicamente",l'intelligenza,la capacità dell'individuo è proprio nel non lasciarsi trasportare dalla massa d'acqua informe di un fiume,ma divenire-metaforicamente-un fiumiciattolo a sè stante che compie un proprio percorso bagnando diversi territori.

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il problema è questo: vedendo un documentario, non c'è confronto. C'è la critica più o meno fondata verso una parte che è privata del diritto di controbattere.

Oddio, Darth, tra sky e fox (Bush, parlando di F9/11) e rai-mediaset (l'ottavo nano, quello col lifting) di tempo e modi di controbattere ce n'hanno a iosa... e io eviterei di tirare in ballo il diritto di controbattere, dato che c'è chi lo tira fuori a sproposito per licenziare la gente, salvo dimenticarsene quando fa comodo...

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Sarà che ho un'indifferenza abbastanza marcata per la politica in generale e soprattutto per i comici che vogliono fare i politici (come se non bastassero i politici che fanno i comici...) ma io lo evito volentieri.

Personalmente non mi è mai piaciuta Sabina Guzzanti (a differenza di suo fratello che adoro :-D ) perchè nei suoi interventi ci percepisco un astio che mal si combina con la sua professione di comica.

Non condivido il fatto che solo perchè uno si definisce comico debba poter insultare le persone a destra e a manca proteggendosi dietro lo scudo della satira o della libertà di pensiero. E in Raiot io ho visto solamente insulti, nemmeno tanto velati. E veramente non sopporto chi urla quali sono i propri diritti senza preoccuparsi di quali sono i limiti dell'educazione (ed è una delle cose che più mi ha fatto staccare dalla tv).

Non capisco perchè se io vado in tv e dico che Tizio è un farabutto vengo denunciato (giustamente), mentre se lo fa un comico è satira.

La satira imho dovrebbe fornire un dubbio, una rilettura, persino una esagerazione in chiave divertente di un fatto o di una persona, non essere solo un mucchio di insulti e parolacce a ruota libera.

My 2 cents, of course.

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Sarà che ho un'indifferenza abbastanza marcata per la politica in generale e soprattutto per i comici che vogliono fare i politici (come se non bastassero i politici che fanno i comici...) ma io lo evito volentieri.

Personalmente non mi è mai piaciuta Sabina Guzzanti (a differenza di suo fratello che adoro :-D ) perchè nei suoi interventi ci percepisco un astio che mal si combina con la sua professione di comica.

Non condivido il fatto che solo perchè uno si definisce comico debba poter insultare le persone a destra e a manca proteggendosi dietro lo scudo della satira o della libertà di pensiero. E in Raiot io ho visto solamente insulti, nemmeno tanto velati. E veramente non sopporto chi urla quali sono i propri diritti senza preoccuparsi di quali sono i limiti dell'educazione (ed è una delle cose che più mi ha fatto staccare dalla tv).

Non capisco perchè se io vado in tv e dico che Tizio è un farabutto vengo denunciato (giustamente), mentre se lo fa un comico è satira.

La satira imho dovrebbe fornire un dubbio, una rilettura, persino una esagerazione in chiave divertente di un fatto o di una persona, non essere solo un mucchio di insulti e parolacce a ruota libera.

My 2 cents, of course.

ti diro`, io in raiot tutti questi insulti non li ho visti, tanto che la querela della fininvest ai danni della guzzanti e` stata respinta dal giudice perche` lei ha detto cose sostanzialmente vere in forma di satira.

vedo molti piu` insulti nel tg4.

e comunque il problema non e` se il programma fosse o meno volgare, ma il fatto che e` stato sospeso, insieme a santoro, biagi, luttazzi e paolo rossi, senza motivo (anzi, un motivo c'e` ed e` molto chiaro): questa e` censura, ed esula dalla qualita` del programma. a te puo` piacere o meno, ma aveva fatto grossi ascolti dicendo cose vere: perche` e` stato cancellato?

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ieri sono andato a vederlo. Molto soddisfacente, 6 euro (tanti in ogni modo !) ben spesi. Ho notato che la guzzanti usava si il suo tono satirico, ma alla fine neanche così tanto. A me il film è parso come se fosse l'unico mezzo di denuncia alla censura che le hanno fatto, approfondita ovviamente, che allargava il discorso anche agli altri giornalisti che hanno fatto la sua fine.

Mi hanno stupito molto (anche se c'era da aspettarselo) i vari confronti con gli altri paesi rispetto all'Italia. Da noi basta cercare di dire le cose in un modo comico-intelligente che fa riflettere e ti fanno sparire dalla faccia della terra (o della tv), mentre in francia e da altre parti passano di quelle cose terribilmente idiote e vengono tollerate.

deduco che:

1) gli italiani hanno più contegno e cercano di fare programmi più decorosi.

2) i programmi dementi (della francia e company) non danno fastidio, mentre guzzanti e compagnia bella si.

3)Effettivamente in Italia c'è chi ha moltissima "influenza".

Viva zapatero mi ha fatto riflettere su cose che bene o male sapevo già, che però sono dati di fatto e andrebbero presi più in considerazione.

Che la guzzanti abbia "il suo tono" lo sappiamo tutti. Io non ho trovato che dicesse falsità. Ovvio, metteva le cose dal suo punto di vista, ma sostanzialmente faceva vedere i fatti accaduti.

Un ottimo film da andare a vedere, che è rimasto ormai per la Sabina l'unico mezzo per apparire sullo schermo.

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Penso anch'io che la differenza della qualità della televisione italiana rispetto a quella straniera sia da riscontrarsi anche nel modo di fare satira..oserei definire "più azzardata e forse seguita con meno malignità" quella francese.E' vero che la satira è una "legalizzare" gli insulti,come qualcuno ha affermato in un post precedente,ma secondo me anche nel fare ciò bisognerebbere l'arte dell'attore,poi si dovrebbe distinguere tra la satira intelligente e quella"puramente atta ad uno sfogo politico" e penso che la Guzzanti si sia adoperata in ambo i se3nsi con risvolti più o meno gradevoli.

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beh non è del tutto corretto.....nel senso che la satira negl'altri paesi (quelli presi ad esmpio nel film) è più feroce e sfrutta magari mezzi più ridicoli, come i pupazzoni francesi........ma non dimentichiamoci che noi siamo dominati dalla spazzatura della premiata ditta Costanzo&Defilippi........mamma mia:-(

si, su questo hai ragione, e poi credo che in effetti a molti i taliani non dispiacerebbero i "pupazzoni" :lol:.

Non avevo pensato alla premiata teleditta in effetti ... BLEAH :-D . non l'ho mai sopportata..

La satira è un mezzo pubblico (nel senso che può rivolgersi a un pubblico ampio, e che può essere compresa da tutti) che mostra un pensiero, politico o altro, facendo sorridere (e anche ridere :mrgreen: ).

La satira non è la barzelletta, anche se a volte la barzelletta si avvicina alla satira.

Vero anche che la Guzzanti a volte "si sfoga un po' troppo" nel suo modo di far divertire (come nell'imitazione dell'Annunziata). Ma credo che il suo sia alla fine un modo di manifestare il proprio pensiero, dettato dall'ira, dall'indignazione o da quello che sia; ma la satira è il suo mezzo di dire quello che pensa. Vespa ha il giornalismo, Dario Fo il teatro, e lei la satira.

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