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Twilight: vampiri luminosi


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devo dire che io ho visto il film,senza leggere il libro, solo vedendo il trailer di sfuggita, non sapevo nulla dell'autrice che ha scritto un romanzo senza saperne nulla sui vampiri, all'inizio il fatto che i vampiri girassero liberamente di giorno, l'avevo presa non come un'eresia, ma come un diversificare un pò i vampiri da quelli classici e qui secondo me potrebbe starci, ma con le spiegazioni del caso che l'autrice data la sua ignoranza (nel senso che ignora nulla di offensivo)sui vampiri non ha dato.

Ho capito che il tutto si stava trasformando in boiata quando (metto sotto spoiler in caso qualcuno voglia comunque vedere il film)

Spoiler:  
i vampiri alla luce diretta del sole brillano come gli Swarovski, e poi ognuno ha i poteri in stile super eroi marvel.
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ragazzi state giudicando un libro, come al solito, inseguendo i classici stereotipi.

Twilight è un libro strano, molto particolare. non si può giudicarlo come un classico libro di vampiri, perchè non lo è.

I l'ho letto e personalmente l'ho trovato un buon racconto, pur non essendo il mio genere,una discreta storia di sentimenti e emozioni tinte in nero.

Chiaramente se lo si giudica con pregiudizio non si va da nessuna parte.

E qui credo ci sia in ballo la diceria sulla " bibbia degli emo".;-)

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Premetto che,Buffy a parte(:lol:),non apprezzo molto le storie di vampiri...

Però,quello che tu chiami pregiudizio a me sembra un basarsi su storie e leggende che fanno parte dell'immaginario collettivo(fermo restando che i vampiri intesi in senso "classico" non esistono);insomma,sono decenni che sappiamo che i vampiri al sole non possono esporsi...

Resta da vedere se autore del libro e regista del film intendano o no avvalersi dello stereotipo del vampiro così come lo conosciamo noi...

(Come al solito,ho scritto bene ma non so cosa ho scritto...:lol:)

Ho stato spiegato?:lol:

Ciao. Enry. :bye:

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Mah, secondo me il problema è che li ha chiamati "vampiri" mentre da quello che leggo qua di vampiresco hanno poco o niente.

Poteva chiamarli "catarmatar" è nessuno si sarebbe lamentato, ma usare il nome "vampiri" per attirare le folle e poi stravolgerli può creare intolleranza.

E' come se avessero fatto un film sui SuperSayan e poi li avessero rappresentati come dei giocatori di scacchi con i sandali: la gente si irrita.

Superato questo problema di linguaggio e naming, vorrei capire: il libro è interessante?

Parlo del libro, non del film che già dal trailer mi ha fatto innervosire. ;-)

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Orcus, se ti riferisci a me, sappi che non ho creato io il riferimento agli emo, anche se mi rendo conto di come citarlo getti subito una luce particolare sulla storia.

Nella fattispecie, ho letto i primi tre volumi, li ho letti velocemente, che non è una cosa tanto positiva da parte mia-lettore, e che cos'è alla fine?

Una storiella rosa adolescenziale.

Solo che lui è un mostro bellissimo, fortissimo, velenoso ecc..

E anche i suoi amici, e i suoi nemici e i nuovi amichetti di Bella sono super super.

Togliendo il soprannaturale da questa storia, cosa resta?

Ps: e ora mi godo il film con Wednesday febbricitante :)

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Un istante che mi ripiglio dal malore somato-grammaticale... ecco fatto.

Io non ho visto il film né lo vedrò (spero), e dubito di leggere il libro per le seguenti motivazioni:

a) E' dichiaratamente "da teenager", il che significa al giorno d'oggi "da stupidi" (attenzione: non dico che tutti i teenager siano per forza di cose stupidi, dico che al giorno d'oggi vengono propinate loro solo stron*ate lobotomizzanti);

B) L'autrice (e già è un male quel "ce") si è appropriata a fini puramente commerciali di una figura da sempre carismatica, quella del vampiro (e che lo faccia a fini commerciali è palese: la Rice ha accentuato l'aspetto fascinoso dei vampiri e ha introdotto qualche particolarità, ma l'ha fatto dopo uno studio attento di folklore e mitologia di diversi popoli, non ha arbitrariamente deciso che i suoi vampiri fossero immuni ai crocefissi; 'sta tizia ha creato dal nulla i suoi mostri effemminati e ha dato loro il nome di "vampiri" per attirare tutte le pu****elle dark e i fr***tti con il frangettone e la felpa coi teschi: puro marketing di bassa lega che ha efetto sugli ingenui);

c) E' di moda, quindi al momento il rapporto qualità/prezzo è ulteriormente peggiorato (il fatto di essere di moda non abbassa la qualità ma alza il prezzo, dunque il rapporto cala);

d) Ho di meglio da leggere;

e) Se non avessi di meglio da leggere nulla mi vieterebbe di trovare di meglio da fare.

Che chiamino 'sta roba "Bibbia degli emo", "Vangelo degli stupidi" o "Carta igienica intrisa d'amore" poco mi importa. ;-)

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ragazzi state giudicando un libro, come al solito, inseguendo i classici stereotipi.

Twilight è un libro strano, molto particolare. non si può giudicarlo come un classico libro di vampiri, perchè non lo è.

I l'ho letto e personalmente l'ho trovato un buon racconto, pur non essendo il mio genere,una discreta storia di sentimenti e emozioni tinte in nero.

Chiaramente se lo si giudica con pregiudizio non si va da nessuna parte.

E qui credo ci sia in ballo la diceria sulla " bibbia degli emo".;-)

No

Non si può scrivere un libro sui vampiri senza documentarsi, punto e basta.

Anche Harry Potter non mi piace, ma la Rowling ha fatto fior di ricerche su miti e leggende prima di scriverlo.

Devo dire:Non mi piace, ma almeno c'ha provato, s'è impegnata.

Che scusa ha la Meyer?Siamo nel medioevo, forse?Per fare ricerche sui vampiri bisogna recarsi in oscure tombe millenarie traboccanti di malvagità, o bastano un paio di clic su Wikipedia?

Mi dispiace, io sono per la democrazia e l'apertura mentale ecc., ma ci sono cause che non si possono difendere. Non qui.

:bye:

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Bah... io avevo sentito qua e là che il libro non era malaccio, anche se nato dal filone harrypottiano di libri per adolescenti che vogliono sentirsi speciali (ovviamente non sto dicendo che deve far ca***e, i LIBRI di harry potter li ho letti e mi sono piaciuti.

Il trailer e servizi sul film però non mi ha detto niente, se non la solita "brutta" sensazione che fosse un film scontato infiocchettato per attirare la gente. Lui, tirato a "lucido" tanto da sembrare di plastica e lei, la solita finta 16enne che in realtà ne ha quasi 30.

Non andrò a vederlo, ma il libro se mi capita come lettura a perdere anche sì.

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Per mia tortura dato che mia sorella si deve mettere le goce agli occhi regolarmente e non riesce a leggere tocca me da bravo fratellone leggergli i libri, ora potete immaginare che cosa mi sia capitato fra le mani, ovviamente la storiella d'amore fra un vampiro moooolto ambiguo, e un'altra che si chiama Bella. Sol perchè per nomi e in parte il genere di relazioni penso d aver trovato una connessione logica fra questo e la bella e la Bestia ho avutola forte tentazione di strappare il libro, ma passiamo oltre.

Da qui capitoli che ho letto, tralasciando la storia, posso dire che l'autrice a parer mio si dilunga troppo nelle descrizioni delle azioni:

Esempio:

Mi alzai, tolsi le cuffiett dal lettore Cd, posai il lettore Cd sl comodiino, guardai il letto, accesi il PC, mentre si conetteva feci colazione... ecc. ecc. (per almeno 2 o forse 3 pagine)

Dico io, se potesse descrivere in modo coinvolgente come nel "Il Demone di Dio" lo leggeri pure volentieri (forse) ma così prorpio no!

Comunque purtroppo dovrò continuare nella lettura... vi farò sapere... mgari mi sto sbagiando ed'era un lapsus di scarsa fantasia dell'autrice o boh...

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No

Non si può scrivere un libro sui vampiri senza documentarsi, punto e basta.

Anche Harry Potter non mi piace, ma la Rowling ha fatto fior di ricerche su miti e leggende prima di scriverlo.

Devo dire:Non mi piace, ma almeno c'ha provato, s'è impegnata.

Che scusa ha la Meyer?Siamo nel medioevo, forse?Per fare ricerche sui vampiri bisogna recarsi in oscure tombe millenarie traboccanti di malvagità, o bastano un paio di clic su Wikipedia?

Mi dispiace, io sono per la democrazia e l'apertura mentale ecc., ma ci sono cause che non si possono difendere. Non qui.

:bye:

ma non può essere, invece, che l'autrice semplicemente abbia voluto in qualche modo discostarsi da uno stereotipo? dove sta scritto che se si parla di vampiri bisogna sempre seguire un determinato filone?

la meyer semplicemente ha voluto dare un proprio tocco al romanzo interpretando a suo modo la figura vampiresca, proprio per uscire dallo stereotipo.

senza offesa, ma sono ragionamenti come i tuoi che rendono il mercato stagnante, senza idee, e senza voglia di rinnovarsi.

per Aerys: come fai a dare questi giudizi senza aver letto il libro?

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Orcus a parer mio però c'è il problema principale che è quello della luce solare che secondo me l'autrice ha voluto mettere solo per evitare problemi nella trama, infondo sarebbe stato molto più difficile gestire un personaggio che schiatta di giorno!

Poi catalogarlo come fantasy non lo ritengo giusto in quanto di fantasy ha solo il nome della razza di quelli là...

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Nell'ordine:

@Wednesday: era una battuta, suvvia... ;-)

@Sekiho: se tu non avessi commesso un delitto contro Devoto e Oli scrivendo "leggergli" in riferimento a una persona di sesso femminile, ti avrei reputato per premiare la tua "fratellonitudine". Siccome sei stato malvagio, nisba. :-p

@orcus: non esprimo giudizi, elenco solo i motivi per cui non leggo il libro!

Mi autocito:

a)E' dichiaratamente "da teenager"

Qui poco da obiettare credo, il target di mercato è quello e credo anche in modo abbastanza dichiarato. Nulla di male, ma non essendo io un teenager non rientro nel target in questione.

B) L'autrice (e già è un male quel "ce") si è appropriata a fini puramente commerciali di una figura da sempre carismatica

Qui, a parte la frecciatina maschilista che ha indignato Wednesday e per addolcire la quale avrei dovuto aggiungere un qualche ";-)" a sottolineare il fatto che stavo scherzando, esprimo un parere che non serve aver letto il libro per avere, credo: mi sono letto vari spoiler qua e là (Wikipedia in primis, sarò superficiale ma ho fatto così) e da quanto leggo delle caratteristiche che la signora in questione ha attribuito ai suoi "vampiri" deduco che ha tolto praticamente tutti gli elementi tipici del vampirismo tranne uno. Uno solo. Perché allora scegliere di creare dei vampiri con un solo tratto comune con i vampiri "standard", anziché un mostro "nuovo di pacca" con quel dettaglio a ricordare i vampiri ai lettori più fantasiosi? Semplice: per attirare quelli che leggono "vampiri" dietro la copertina e pensano "Miiiiiiiii, che bel libro! Lo devo assolutamente komprare [sì, pensano con la "k" al posto della "c"... stramaledetti! :angry:]"

Qui si potrebbe discutere per ore e ore su quale dei tanti parti dell'immaginazione sia un vampiro propriamente detto e quale invece sia una ridicola parodia, e naturalmente non ne salteremmo fuori, visto che staremmo discutendo di aria fritta. Mi limito a dire la mia: per quanto mi riguarda, chi si basa nelle sue creazioni su figure che terrorizzano l'immaginario collettivo da millenni parla di vampiri, chi invece ne adotta solo il nome (o meglio il brand) non merita la mia considerazione.

c) E' di moda, quindi al momento il rapporto qualità/prezzo è ulteriormente peggiorato (il fatto di essere di moda non abbassa la qualità ma alza il prezzo, dunque il rapporto cala);

Qui è aritmetica pura, con un pizzico di elementare economia: non sindaco la qualità, come esplicito tra parentesi, bensì dico che sulla scia del film il libro costerà di più rispetto a qualche mese fa. Dovrei essere scemo a comprare un bene che non giudico imprescindibile nel momento in cui costa di più. O no?

d) Ho di meglio da leggere;

Sto leggendo al momento almeno tre libri diversi, di cui uno mi serve per lavoro, uno mi interessa moltissimo e l'ho letto quasi a metà, il terzo è un Classico: dovrei mollare uno dei tre per leggere una storia di vampiri innamorati?

e) Se non avessi di meglio da leggere nulla mi vieterebbe di trovare di meglio da fare.

...tipo ricominciare a suonare che è tanto che sono fermo, oppure guardare un bel film, leggere un fumetto, scrivere, lavorare, studiare, giocare a Monopoli... ;-)

@Revel: in realtà c'è una sostanziale differenza tra documentarsi per scrivere un buon libro e "fare un paio di click su Wikipedia"...

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@Sekiho: se tu non avessi commesso un delitto contro Devoto e Oli scrivendo "leggergli" in riferimento a una persona di sesso femminile, ti avrei reputato per premiare la tua "fratellonitudine". Siccome sei stato malvagio, nisba.

Arghhhhhh!! Per un banale errore mi son giocato una reputazione!! Uffi non vale! :(

"Miiiiiiiii, ke bel libro! Lo devo assolutamente komprare [sì, pensano con la "k" al posto della "c"... stramaledetti! ]"

Spiacente ma non ti sei calato abbastanza nella mente di un bimbominki@, ti sei saltto una K :-p

Comunque continuo a riferire dalla mia lettura del libro che ci sono una marea di caSSate e sempre più una scrittura per ragazzine!!

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Mh...siamo nel bel mezzo della sezione libri per cui infrangerò qualche regoluccia:

visto il film; comprate il libro vi prego ma non spendete 7 sacchi per guardare quella ciofeca: personaggi improbabili, espressività pari a quella di uno schiacciasassi, il cielo è sempre grigio, il padre dei vampiri sembra Ridge, attacchi e stacchi assurdi, regista evidentemente catalettico.

Insomma, a confronto della pellicola ho rivalutato il libro.

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La mia hostfamily mi ha portato a vedere il film: un pensiero carino. Dato che leggo sempre, sono supposed to like movies from books. Io ovviamente scettico e sprezzante, per chi mi hanno preso eccetera... Pero' non era per niente male, giuro. Prodotto confezionato, ma, innegabilmente, con dentro un pizzico di visione. Vorrei dire che mi prendero' il tempo di leggere i libri, ma sarebbe una bugia.

Cioe' teenagerata per grassone nutella-addicted che sognano Harry Potter nel loro letto con le lenzuola rosa, mica altro. Ma, un pochino, col cuore.

Pollice alzato, comunque.

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@Orcus:Ma

1)Documentarsi non costa niente...

2)A questo punto non li chiami vampiri.

3)In effetti, tutte le modifiche allo <<stereotipo>> sembrano piuttosto commerciali.

@Aerys:Allora non hai ben chiare le potenzialità di Wikipedia in inglese, o le hai dimenticate.

Non stiamo parlando di società segrete, ma di vampiri...

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