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khandra

Circolo degli Antichi
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  1. La notte era tiepida e silenziosa. Dalla finestra aperta entrava una lieve brezza che le accarezzava il viso e muoveva appena il velo che le scendeva delicato sulla guancia sinistra. Le piaceva vegliare in silenzio nel buio della notte perché si potevano udire rumori che sarebbero sfuggiti in qualunque altro convulso momento della giornata. Mizra guardò la luna piena riflettersi sulle due lame ricurve e aggrottò le sopracciglia in una rapida smorfia: aveva visto un’ombra incrinare la perfezione della tenue luce. Sorrise tra sé mentre con un gesto tanto silenzioso quanto rapido si coprì la parte inferiore del viso con il velo. Con un elegante movimento del piede toccò il cane che dormiva in terra e si mosse per posizionarsi tra il letto a baldacchino e la finestra, pronta a far saettare le spade. Il cane aprì gli occhi in assoluto silenzio e la sua forma cambiò in quella di un uomo dalla pelle scura, alto e secco. Mizra aveva imparato a sue spese ad non sottovalutare Yasir il nero, la sua calma e la sua tenacia, ma se avesse potuto non avrebbe scelto di viaggiare con lui. Attese qualche istante e sorrise di nuovo quando udì del rumore provenire dalla stanza vicina: sapeva che gli incantesimi di Abdallah non fallivano mai e l’allarme magico era tra questi. Mizra apprezzava molto lavorare con lui: lei e l’eunuco avevano un approccio simile nell’affrontare i problemi. Intanto la figura nel letto pareva non essersi accorta di nulla, e riposava indisturbata sotto le preziose coltri ricamate. Il qadi Farid al Ahmad le aveva salvato la vita e lei non avrebbe esitato a fare altrettanto tutte le volte in cui sarebbe stato necessario. In più, Mizra amava uccidere e stare a fianco del qadi le offriva molto spesso questa opportunità. Con la coda dell’occhio la rakasta intravide la sagoma del suo avversario entrare dall’ampia finestra. Solo allora si accorse che erano almeno in tre. In quel momento, la porta della stanza venne aperta con forza, lasciando entrare una lama di luce, incrinata dall’ombra di una figura umana alta e imponente. “Mio signore, destatevi vi prego!” La voce dell’uomo dai capelli scuri e gli occhi blu era alta e tonante, la voce sicura di un uomo che ha visto molte cose e ha scelto la sua strada. Mizra rabbrividì di piacere nell’udirla, Rashid era uno dei pochi uomini che riuscissero ad entusiasmarla. O forse qualcosa di più, si diceva talvolta. Fu svegliato dal lieve tocco di un morbido stivale. Sapeva che apparteneva al sinuoso corpo di Mizra e che la donna gatto non lo avrebbe disturbato per una sciocchezza. La prima cosa che vide fu il pelo argenteo della rakasta che si spostava silenziosa e letale, la seconda il giovane Farid che riposava indisturbato nel letto. Yasir sapeva quanto Mizra potesse essere crudele con i nemici. Non la approvava, ma rispettava la sua abilità in combattimento, era stata più che utile nel salvare il qadi. Il druido trattenne un sospiro pensando al bambino che ancora vedeva nel qadi, quello stesso bambino ingenuo che aveva iniziato a educare, ormai molti anni prima, e che aveva accompagnato nel lungo esilio dall’oasi di Abbashan . Alcuni rumori soffocati nella stanza accanto gli fecero capire che anche l’eunuco Abdallah ibn Nuri sapeva, e presto sarebbe accorso. Yasir rabbrividì pensando al grasso corpo dell’uomo che rispecchiava perfettamente il suo carattere mellifluo e manipolatore. Il druido sospettava che l’influenza di Abdallah sul qadi fosse molto pericolosa, ma desiderava che il suo allievo imparasse a difendersi da solo. Quando la porta della stanza si aprì di scatto, Yasir vide i tre sicari avvolti dall’ombra. “Mio signore, destatevi vi prego!”. Non poteva che essere la forte voce di Rashid, quella stessa voce che li aveva condotti attraverso le corti più infide di Darokin e Karamiekos, una voce di cui si fidava. L’incantesimo di allarme risuonò nella sua testa violento, strappandolo al sonno ristoratore. - Qualcuno è arrivato da Farid! - pensò subito Abdallah, quasi soffocato da una mostruosa sensazione di pericolo. L’eunuco scosse con violenza il braccio dell’uomo alto che dormiva nel letto poco distante. Non ci volle molto per svegliare Rashid, era abituato a viaggiare con compagnie pericolose. Abdallah si fidava di lui, sapeva che non avrebbe mai fatto nulla che potesse nuocere al principe - E quindi neppure a me! - rifletté soddisfatto. - Nell’altra stanza c’è Mizra - ricapitolò tra sé cercando di rassicurarsi - e la gatta non lascerà che quacuno si avvicini al qadi. Sa essere letale e sa capire quando è il caso di agire. L’eunuco iniziò a sfregarsi le mani l’una con l’altra quasi le stesse pulendo da una inesistente lordura. - Il qadi è il mio passaggio per il potere! Diventerà emiro, e così potrò vendicarmi di tutti coloro che hanno osato non tenermi nella giusta considerazione… - Mentre Rashid si precipitava fuori dalla stanza, l’eunuco infilò i piedi grassocci in morbide pantofole e coprì il suo imponente corpo con una vestaglia ricamata. - Farid deve sopravvivere! E sarà bene che anche quel… quel… dannato nithiano si dia da fare! - Abdallah si incamminò con calma fuori dalla stanza, accarezzando la vipera che gli era scivolata silenziosa in mano. - Se solo potessi fidarmi di qualcun altro mi sarei già liberato di quel Yasir, ma è così difficile trovare persone degne della mia fiducia… In ogni caso è ormai anche lui una pedina del mio gioco e farà quello che dico io! E con loro attorno il qadi non può che essere al sicuro… - pensò Abdallah mentre udiva la voce di Rashid: “Mio signore, svegliatevi vi prego!” Una mano umidiccia lo scosse dal sonno leggero, trascinandolo fuori dal meraviglioso sogno in cui una donna lo allietava mostrandogli gran parte del suo morbido e candido corpo. Rashid sperava che fosse già mattina, temeva il cuore della notte, avevano scampato troppi pericoli per consentirgli il lusso di essere ingenuo. E invece era notte, il viso stravolto dalla preoccupazione di Abdallah riempì il suo campo visivo, mischiandosi alle residue gradevoli immagini di sogno che avevano invaso la sua mente fino a pochi istanti prima. L’eunuco andava trattato con cautela, era molto pericoloso, ma Rashid sapeva riconoscere un buon alleato quando lo incontrava. Non erano servite parole per fargli capire che poteva essere accaduto qualcosa al qadi: Mizra e Yasir erano con lui nella stanza, ma Rashid non intendeva correre alcun rischio. Soprattutto voleva evitare che la rakasta facesse a pezzi qualcuno di troppo, certe volte era troppo… irruenta. Aveva ormai intuito di avere un certo ascendente su di lei, ma cercava di non abusarne perché non amava farsi nemici. - Se sono riuscito a vivere così a lungo è perché so come mantenere in buoni rapporti con certe persone… - In pochi passi giunse davanti alla porta della stanza in cui riposava il qadi. Il ragazzo era troppo giovane per tutte le speranze che erano state riposte in lui e forse anche per tutto l’odio che si portava dentro. Aprì la porta con forza e osservò la scena per un istante: Farid al Ahmad dormiva sotto le coltri, Rashid distinse chiaramente il lieve respiro del ragazzo, Mizra era quasi invisibile tra le ombre e Yasir, a fianco del letto, fissava un punto preciso dall’altro lato della stanza. Il druido era calmo e pacato come sempre, ma non per questo meno attento. Rashid lo stimava, aveva fiducia in lui perché più volte aveva avuto riprova della sua immensa fedeltà al principe. Senza saperne bene il motivo, a voce molto alta, disse: “Mio signore, destatevi vi prego!” Camminava tra le ombre oscure di un mondo sconosciuto che fluttuava davanti ai suoi occhi in migliaia di frammenti di luce: persone dagli abiti più disparati, dai visi coperti o scoperti, alcuni scuri, altri meno. Farid cercava di afferrare qualcosa, qualsiasi cosa, per far smettere quel terribile vortice, ma non vi riusciva, ogni volta la figura si allontanava e la sua testa risuonava di una risata malevola che si prendeva gioco di lui. L’irritazione di Farid aumentava man mano che quel mondo – illusorio o reale – si allontanava. Iniziò a gridare… - Rashid, dì loro di fermarsi! - Farid lo vide poco distante, ma Rashid sembrava non udirlo né vederlo, come se fosse invisibile. - Impossibile! Rashid non mi hai mai deluso! Rashid parla con loro! Rashid li voglio, fai qualcosa! – La voce del ragazzo sembrava perdersi in quel vortice di colori e non giungeva a Rashid. - Yasir aiutami ad inseguirli! - Lo strano nithiano leggeva una pergamena poco distante, l’uomo dalla pelle scura che era stato il suo maestro devoto e paziente, colui che lo aveva allevato dopo l’allontanamento da Abbashan, ora lo ignorava senza rispondere al suo disperato richiamo… La rabbia di Farid cresceva a dismisura, sentiva il sangue scorrere violento nelle vene, pulsare nella sua testa… - Adballah, imprigionali! - L’eunuco certo gli avrebbe obbedito senza esitazione, l’eunuco avrebbe fermato tutte quelle persone, tutti i suoi sudditi… Farid sapeva che l’eunuco desiderava solo che lui tornasse al potere… Ma Abdallah accarezzava la testa della sua minuscola vipera senza degnarlo di uno sguardo. Farid sentì il suo corpo pronto a scattare, a uccidere, bramava solo di poter ridurre a brandelli con artigli che non aveva la carne di quelli che erano un tempo gli erano fedeli ma che ora non gli obbedivano! - Mizra distruggili! - La rakasta sembrava non udire la sua voce e lucidava le sue lame. Lei, proprio lei, che gli aveva giurato eterna fedeltà per averla salvata, lei sulla quale poteva contare per portare a termine qualunque vendetta silenziosa e efficace… “Mio signore, svegliatevi vi prego!” Il turbinio si interruppe, Farid aprì gli occhi, ancora pieno di rabbia e guardò il baldacchino del proprio letto, riccamente ricamato, cercando di tornare alla realtà e di calmare il battito del suo cuore che sembrava impazzito.
  2. Questo è un background che ho scritto per un gruppo da torneo, un po' modificato e senza parti aggiunte per il puro scopo di descrivere meglio i personaggi. A me piace abbastanza, anche se ovviamente potrebbe essere ben più "limato". Vedrò quello che posso fare in seguito.
  3. Brava Samirah, i tuoi racconti sono molto belli. Se posso dire, quest'ultimo - che pure ha un tema che mi piace molto meno degli altri - mi pare scritto in modo molto migliore, più scorrevole e meno arzigogolato. Il racconto va via liscio e pur immaginando già da molto presto dove sarebbe andato a parare, l'idea del sushi di pesce palla che se non fatto come si deve uccide, dà una chiusura originale al tutto. Tutto questo naturalmente IMHO.
  4. khandra

    Il Druido (2)

    Ciao Murokloj, certo che siamo interessati! Per postare il tuo background, la cosa migliore che puoi fare è copiare il tutto in un post. Altrimenti me lo invii via posta e metto io il link in un post.
  5. Fenrir, quale stratagemma avete usato per far stare il gruppo tutto insieme?
  6. Intendi dire nelle sessioni a casa o va bene anche in torneo? A me è capitato di giocare tornei con PG Evil, ma devo dire che non sono mai rimasta molto soddisfatta.
  7. Qualcuno proverà o ha già questa avventura? Io sarei molto curiosa... Diego hai voglia di fare il DM?
  8. khandra

    D&D vs BG?

    Credo che - giunti a questo punto - sia difficile dare una risposta alla tua domanda Fenna, o anche solo dire qualcosa di furbo sull'argomento. Ciò che volevo farvi notare è che, non so se è un caso oppure no, a questa conversazione hanno partecipato: Fenna, Thrain, Diego, Gilgamesh e MikeT. Conosco un pochino tutti e mi pare che siano tutti estimatori del gioco di ruolo. Non ha postato nessuno che è un dichiarato amante del powerplay che se ne frega del backgrund. Che non c'è poi nulla di male imho a giocare in questo modo, in fondo ciascuno si svaga come meglio crede. Forse per fare un passo in avanti nel capire, sarebbe bello avere l'opinione di una o più persone che di fatto sono interessate più alla parte powerplay. Potrebbero così dirci "mi piace ottimizzare i PG di dnd e non dei giochi X, Y e Z per questa e quest'altra ragione". Così, a volte, ho la sensazione che stiamo cercando di psicanalizzare dei giocatori che non so neppure quanto bene conosciamo (almeno per quanto riguarda me non ne conosco proprio di giocatori così). Detto ciò predico bene e razzolo male, perchè adesso cerco di dare la mia interpretazione . Credo che sia a rovescio: non è che D&D non si presta a fare il background; credo che invece si presti molto a giocare per ottimizzare e per creare delle combo sempre (?) nuove. Quali altri giochi hanno così tanti manuali, così tante combinazioni possibili di poteri che portano ad avere PG diversi nel campo di ciò che sanno fare? A chi piace giocare con la semplice matematica ha bisongo di un gioco con certi requisiti: molti manuali dove cercare combinazioni, ma nache un gioco che non si "rompa" facilmente: se dopo 10 minuti di ricerche si trova già la migliore combo possibile non è più divertente fare il gioco del powerplay. Ricordo che una volta Aesgareth mi ha fatto un PG powerplay sulla empatia (che strano eh?) per Cyberpunk. il suo commento è stato "se vuoi avere l'empatia più alta di tutte devi prendere questo e questo". Punto, stop fine. Non ci sono altre opzioni. Questo imho è noioso anche per un amante dell'ottimizzazione pura. Quali altri giochi danno tutte queste opzioni e molte altre che non ho citato? Io non sono una esperta, però non me ne vengono in mente altri. Magari Fenna tu me ne citi quattro o cinque e smonti subito la mia teoria Tutto ciò ovviamente imho, e imho ancora di più perchè tutto sono tranne una regolista.
  9. Bello Cyberpunk 2020, bello! Io ci giocherei or ora supervolentieri! E poi se non ti piace tantissimo il cyberpunk (implanti & co), puoi anche renderlo un po' più "soft" e fare il livello tecnologico un po' meno diffuso. Funziona bene uguale imho.
  10. Gideon io non capisco nulla di disegno, però - per quello che valgono - non posso che farti dei complimenti da profana per quello che ci stai facendo vedere!
  11. khandra

    Si riparte!

    Mike il luogo dove si svolge l'avventura mi sa molto di "un'altro piano". Ha senso ambientare il tutto in un altro piano? Se non ricordo male i piani di dnd possono essere fatti un po' come ti pare e piace, compreso cambiamento di leggi fisiche, malvagità & co. Però non sono molto esperta...
  12. Che carino che anche le nane siano un po' "fashion"! Vogue nana non è davvero male
  13. Questo messaggio è stato spostato in Il laboratorio di André Duval. [iurl]http://www.dndworld.it/forum/index.php?topic=2231.0[/iurl]
  14. khandra

    4th Edition?

    Io ho votato che la proverò e poi decido. Mi pare giusto dare il beneficio del dubbio a questa nuova versione, anche se ammetto che - come DM pigro nella lettura dei manuali - non ho nessuna voglia di imparare di nuovo tutto da capo
  15. MikeT detta così mi pare che sia un po' debole l'ambientazione. Credo che l'idea della cascata sia interessante, ma non sufficiente a renderla appetibile. Cosa ha di speciale vivere in questi mondi? So che sei all'inizio e che a questa domanda si potrebbe anche rispondere in futuro, però mi manca la comprensione dell'idea portante di Mahjidda. Non so se riesco a spiegarmi, perchè non so se ho così chiari i concetti nella mia testa, però ci provo lo stesso: perchè hai messo insieme queste cinque razze? A me paiono slegate tra loro, un po' come se avessi fatto un collage di classi che ti piaceva sviluppare. Perchè non ci sono incantatori arcani? Che senso ha l'esplosione del pianeta originario? E l'intervento degli dei? Dal mio punto di vista ritengo che tu in questo caso abbia lavorato in modo opposto a quello che avrei fatto io: parti da razze e classi per arrivare al dettaglio della ambientazione. Non rischi così di far prendere il sopravvento alla parte regolistica? Penso che una ambientazione non debba essere una collezione di nuove razze e classi, bensì un mondo diverso, con un "sapore" particolare, dove i nostri PG possano interagire e diventare famosi. In questo caso non riesco a percepire il "sapore" della ambientazione da quello che hai scritto, ma magari mi è sfuggito qualcosa. Comunque non posso che ammirarti per la tua produttività nel campo delle ambientazioni... fossero tutti così avremmo pubblicato credo la Treccani del dnd in due mesi!
  16. Kerdail: sembra interessante il tuo spunto: io però non li farei partire per il nuovo mondo (come estisci tra l'altro le armi da fuoco?) ma cercherei di far cambiare la storia del loro paese ai PG!
  17. Questo esempio sull'incalzare mi ricorda qualcosa. Non è proprio il mio campo quindi prendetelo con le molle: non c'erano delle discussioni a riguardo della velocità di movimento con incalzare?
  18. MikeT hai prodotto moltissimo materiale non mi trovo... Da qualche parte c'è scritto o ci sono degli esempi sui livelli di magia/tecnologia dei vari contineti, sui tipi di governo, su PNG famosi e così via? Qualcuno sta giocando questa ambientazione? Sai che il playtest è molto importante per controllare che le regole nuove siano bilanciate e che l'ambietnazione sia giocabile.
  19. khandra

    BIFUR Warband editor

    CE lo so io cosa vuol dire! Incredibile! CE = Caotic Evil
  20. Io penso che sia questione di gusti se piace o nn piace una regola del genere. Come DM ti dico che io di fatto userei la fama, nel senso che nei tiri sociali dei PNG considero un bonus o un malus relativo a chi sono, se sono conosciuti. Più rapido e flessibile. Nel senso che anzichè dare un bonus semplice devi dare un bonus in relazione al valore di Fama/Infamia. Il DM anzichè porsi la domanda "la fama di questo PG influenza il PNG 0, 2 o 4?" si deve porre la domanda "posto che il mio PG ha Fama +4, il bonus o il malus influenza la fama di -4, -2, 0, 2 o 4?" Ma non è già così nelle regole? Io pensavo che lo fosse. D'altra parte i PG fanno così per vedere se riconoscono un PNG fanno così e la CD è più alta o più bassa a seconda di quanto il PG è conosciuto in quelle terre. Usare un talento ti risolve il problema di rendere indipedente il bonus dal livello di classe. Però non gestisce il fatto che un PG potrebbe diventare famoso durante le sue avventure (obblighi il giocatore a prendere un talento prefissato? Dai un talento bonus in caso?) Non so. Ho la sensazione che si rischi di "ingessare" troppo il gioco proprio in quelle parti in cui dovrebbe essere più snello. Io fatico molto a gestire tutti i tiri di interazione sociale perchè rompono il flusso del gdr, pur esendo necessari per dare una idea di quello che il PG o i PNG sanno o non sanno. Trovo orrendo quando un giocatore chiede tramite il suo PG "La marchesa Taldeitali è vero che ha un amante?" dovermi fermare per tirare un dado e vedere se la reazione del PNG è di stizza, di comprensione, ecc... anzichè rispodnere subito la ragazza arrossisce: "Messere non sono argomenti di cui parlare in pubblico questi!"
  21. Ciao MikeT, ho letto alcuni dei topic Lornan e devo dire che hai prodotto davvero tanto materiale. Secondo me questa non è più una ambientazione, ma un gioco a sé stante. Con tutte le difficoltà che comporta creare un gioco... Leggendo la parte sulla Fama/Infamia devo dirti che non mi piace molto. E' un metodo già presente in altri giochi di ruolo che mi ha lasciato sempre perplessa. Di fatto, correggimi se sbaglio, serve per interagire con i PNG, per avere una idea della reazione dei PNG in presenza di personaggi più o meno conosciuti (sia nel bene che nel male). Perchè non è sufficiente usare un tiro di diplomazia con un eventuale bonus, deciso sul momento, e dovuto al fatto che il PG è il comandante delle guardie, piuttosto che il mago del re? Io ho la sensazione che mettendo un numero come la fama si incasellino di molto le reazioni dei PNG: e se al PNG X non fa né caldo né freddo che il PG che ha di fronte sia famoso o meno? E se il PNG X è un asceta che non conosce nessuno metti dei correttori all'utilizzo del bonus di Fama (ne usi solo la metà magari)? O viceversa se il PNG ha sempre avuto una venerazione per i maghi di corte magari sarà particolarmente colpito dal PG e quindi gli dai 1,5 volte il bonus di fama? Secondo me la fama non risolve il problema del DM che è "come si comportarà il PNG X di fronte al PG Z?", semplicemente lo sposta. Io credo che sia meglio far fare i tiri di diplomazia, intimidire, ecc dando una stima di quanto la fama di quel PG possa influenzare il PNG assieme a tutti gli altri bonus di circostanza come le argomentazioni che utilizza. Inoltre legare la fama al livello di classe, come tu stesso riconosci, non è indicativa. Il mio PG potrebbe essere una inetta aristocratica di 1* livello ed essere famosissima perchè i suoi genitori sono due divi del teatro che hanno dato scandalo più volte e che hanno condotto in pubblico il mio PG fino da quando era bambina. O viceversa, potrei usare un monaco asceta che ha passato la vita sul picco della montagna senza mai vedere nessuno, pur essendo al 20* livello perchè si è esercitato combattendo con gli orsi, i leoni e così via. Tu stesso, nel calcolo di Fama e Infamia, riconosci che il livello non è un indicatore sufficiente e fai dipendere questo valore dalle azioni fatte dai PG. Una Fama/Infamia come la descrivi tu, io la vedo in una ambientazione molto molto particolare dove magari il livello del PG viene automanticamente percepito da tutti gli altri, in qualche modo: un'aura luminosa, una particolare imponenza di comportamento, un modo di comprotarsi, ecc. Vedrei bene una cosa del genere in un mondo nel quale tutti gli abitanti sono legati tra loro da un qualche tipo di controllo empatico (Gaia...) e quindi riescono a percepire alcune qualità gli uni degli altri. Hai mai letto i Renown di Werewolves, the Forsaken? Lì giustificano una sorta di "fama" perchè quando i lupi mannari si trovano nel mondo degli spiriti questi Renown appaiono visibili a tutti gli altri e quindi non dipendono da opinioni personali, ma sono dei fatti indiscutibili. Una ambientazione del genere, per altro, ha degli elementi davvero affascinanti secondo me, ma questa è un'altra storia. Spero di non aver scritto delle stupidaggini perchè non ho letto abbastanza di Lornan! Concludendo, io credo che, in una ambientazione standard sotto questo punto di vista, l'interazione sociale con i PNG debba essere lasciata il più libera possibile perchè la varietà di situazioni possibili mal si presta ad una caratterizzazione numerica, che rischia di diventare più complessa del problema iniziale, senza per altro giustificare un aumentato divertimento dei giocatori.
  22. Vero MikeT, hai centrato due cose molto intriganti! A me di Eberron piace anche molto il lato "quotidiano", simile al nostro mondo di adesso, se vuoi il lato meno fantasy inteso in seno classico. Cerco di spiegarmi meglio: mi piace che ci siano i treni, i giornali, i documenti di identità e così via.
  23. Torno con una domanda che mi frulla in mente da un po'. Quando scegliete di giocare in una ambientazione - se non è creata da voi - con che criteri la selezionate? In altre parole cosa vi affascina in una ambientazione tanto da farvela scegliere? Classi, "flavour", epicità, possibilità di inserivi i PG bene, la conoscete da un libro che avete letto? Non sono mai stata molto amica delle ambientazioni già fatte, però come ho detto più volte sono riuscita a farmi prendere bene da Empyrea perchè mi ha ricordato la fantascienza ingenua che mi piaceva da bambina...
  24. Rafec, lo spunto della tua avventura sembra interessante. Prima di poter dare una risposta alle tue domande sulle sotto-quest, però, abbiamo bisogno di molte altre informazioni, come diceva il buon Fenna. E' chiaro che non sei tu ad inventare il bkg dei tuoi PG - nessuno si sarebbe aspettato il contrario - però ad un certo punto i tuoi giocatori dovranno consegnartelo, no? Ed è a questo punto che puoi iniziare a pensare a delle sotto-trame parallele per dare consistenza alla storia che i PG vivono. Senza avere i background effettivi si può pensare solo a suggerimenti generici, tipo: - uno dei PG ha un nemico che lo perseguita; - un parente/amico intimo di un PG viene rapito/ucciso e bisogna indagare; - un PG studioso scopre dell'esistenza di un partcolare oggetto/potere e va alla sua ricerca; ovviamente non è il solo; - i PG devono guadagnare qualcosa e si arruolano da qualche parte (al più anche in una agenzia investigativa, se ne esistono nel tuo mondo); E già qui la lista potrebbe diventare molto lunga. Inoltre sarebbe molto interessante capire come i PG si sono conosciuti e che cosa hanno fatto insieme, se applicabile. Aspetto tue notizie!
  25. Inquitante inizio Alekeya! Ma quale è la soluzione?
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