Dmitrij

Thord L'assalto simultaneo degli orchi mi costringe a tornare alla mia forma naturale per meglio difendermi dagli attacchi. Mi metto schiena contro schiena con Yayi per proteggervi a vicenda almeno un fianco. DM

@dalamar78 non riusciamo ad aumentare un po' il ritmo di questo pbf? si sta trascinando parecchio e penso ne risenta un po' l'entusiasmo di tutti

Don Jansen Quei dieci hobgoblin addormentati sono un invito a nozze per Valesh, me ne rendo subito conto. Di fronte a tanta empietà concentrata in un unico edificio, penso sia tempo di radicali pulizie, anche solo in nome delle sofferenze di Faela e Paela. Quindi prendo sottobraccio Dan, che ha cuore e virtù troppo grandi,e lo accompagno verso la navata di destra. Voglio dare un'occhiata lì attorno, tu guardami la schiena gli bisbiglio all'orecchio. Così lascio che Valesh e Herbie facciano ciò che devono con gli hob. DM

Edwarf Annuisco a mio cugino e quatto quatto ritorno indietro fino alla stanza dei letti. Secondo me è il momento dei tuoi fuochi d'artificio, Narcyssa... bisbigliò. La mischia gli sembrava l'opzione più rischiosa per risolvere quella faccenda, tantè che mise via l'ascia e prese in mano la sua balestra.

Tanis Il dado era tratto e il primo strale volò centrando il cranio del draconide, che mollò la presa su Laurana, ma non quella sulla sua vita immonda. Fuggi! gridò all'elfa prima di incoccare altre frecce, cercando di aprirle una via di fuga tra le fila dei nemici. DM

Byrnjolf Penso vada meglio su Gromnir quel che vuoi fare rispose il Fhokki all'amico strizzandogli l'occhio, per poi tornare a concentrarsi sul limitare della foresta. @ Dalamar

Omar Omar gli mostrò una manciata di troni sul palmo destro della mano e gli elargì un breve sorriso in cui i denti bianchissimi spiccarono sulla pelle nera dell'accolito. Ma nella sinistra comparve la Carnodon, finemente cesellata e con il silenziatore montato sulla canna. Fai la scelta giusta, amico... DM

Grigory L'uomo insistette con l'arco verso il lupo ferito, scagliando una nuova freccia nella speranza che fosse bastante per uccidere la belva. Avrebbe quindi approfittato del momento per ricongiungersi con gli altri, o comunque evitare di farsi chiudere nell'angolo. DM

Tayyip con Arkail alle caverne

Vi incamminate lungo il mercato, vicini l'uno all'altro, guardandovi attorno circospetti, ma con lo sguardo che viene inesorabilmente attirato dall'aliena figura del Direttore. Un beholder, così l'ha chiamato, Feezel. Le vostre conoscenze a riguardo sono lacunose, per non dire nulle. Ma se non bastasse il suo aspetto da incubo, i frammenti di leggende e racconti giunti alle vostre orecchie, che parlano di creature tiranniche, paranoiche, dotate di un'intelligenza aliena e dallo sguardo mortale, vi suggeriscono la massima cautela. Anche altri occhi vi osservano, man mano che procedete imboccando la via a destra della piattaforma degli schiavi. Molti tra i clienti e quasi tutti i commercianti si voltano nella vostra direzione quando passate. Alcuni distolgono quasi subito lo sguardo, altri mantengono su di voi uno sguardo fisso. In mezzo a queste strane creature e assurdo ambiente, siete voi la vera stranezza. Giungete infine alla base della grande stalagmite, alta cinque metri, che ora potete osservare. La sua tozza forma naturale pare scolpita, come a formare uno strano ziggurat irregolare, con ripiani e gradoni. Statue di varie creature bizzarre, assai realistiche e in pose ben poco canoniche, adornano la stalagmite. I volti delle statue sono accomunati da espressioni di puro terrore. In cima il Direttore ha ora voltato verso di voi tutte le sue appendici oculari, sebbene il grande occhio centrale continui ad essere chiuso. Le fauci grondano saliva, la lingua violacea e bitorzoluta saetta come a saggiare l'aria. Creature della superficie! Qui! Chi siete? Cosa volete? Chi vi ha mandati? La voce cavernosa e schioccante del Direttore vi sferza con le sue domande, sorprendentemente fatte nella lingua comune della superficie. Il tono è minaccioso è inquisitorio, colmo di sospetto.

Oltretutto, tieni presente che Tayyip in realtà è segretamente una matrioska. Se ne spacchi uno, ne esce un altro più piccolo e molto più infame rompicoglioni.

Sì però basta farci le seghine a vicenda che poi Scania diventa geloso 😘 (concordo!)

Grigory Vedendo due lupi avanzare verso di lui, l'uomo si affrettò a sollevare l'arco, incoccò una freccia e la scagliò verso il primo dei due. Dubitava che da solo ne sarebbe uscito vivo. Doveva tener botta finchè gli altri non avessero finito con il resto del branco. DM

Omar Sto posto fa più schifo dei livelli inferiori di Volg Hive disse mentre si piazzava in faccia il respiratore che aveva con sé. Non era quella l'occasione che pensava l'avrebbe utilizzato, ma meglio di vomitare l'anima ogni tre passi. Poi prese in mano l'auspex e giocò un momento con gli spiriti al suo interno, preoccupato non solo da possibili altre presenze, ma anche da qualsiasi schifezza nociva potesse esalare da quel putridume. Lo infilò nella tasca intarna, controllò il caricatore della carnodon e invitò gli altri a procedere. Andiamo, prima finiamo, meglio è.

Wilhelm Anche il templare non potè fare a meno di sorridere alle parole del vecchio Rad, scuotendo la testa per poi guardare nuovamente l'ufficiale. Fate ciò che dovete, sarete pagato per il vostro lavoro, compreso quello aggiuntivo. Non conosceva le leggi del luogo e non sapeva se quei registri fossero pubblicamente consultabili o se vi fossero degli oboli amministrativi per accedervi. Preferì evitarsi il mal di testa e non indagare.

Byrnjolf Contento di vedere Eri trovare rifugio rapidamente, il Fhokki prese una delle sue torce, la fece divampare sulle fiamme del falò e si mosse senza esitare in direzione dei rumori, frapponendosi fra i cavalli e l'oscurità del bosco. Nell'altra mano reggeva il peso delle Gemelle.

Nonostante gli attacchi coordinati, il solo Nullum ha successo nell'infilzare e uccidere un altro dei millepiedi. Mentre la sacerdotessa si vede incalzata da uno dei grossi insetti, altri due sbucano dalle pareti. Uno si avventa verso Jhalven, ma il guerriero lo spiacicca prima che possa avvicinarsi troppo. L'altro da sud avanza affamato verso la chitina. Per quanto poco minacciosi, vi diventa sempre più evidente che non è restando immobili in questa caverna che vi caverete da questo problema: il loro numero vi sovrasta. *INIZIATIVA, CONDIZIONI, MAPPA* *DADI*

Tayyip con Arkail dalle creature

L'attesa aumenta il desiderio

Arkail dietro è... pericolossisssssimo 😛 chiedere a Yotul e Ciel PS @Pippomaster92 devo fare un attimo mente locale, stasera ti mando un mp con il da farsi di Tayyip. Intanto mi faccio sto giro di valzer con Arkail 🤗

Tayyip Le cose si mettono in moto e non posso che esserne contento. Ripasso mentalmente ciò che va fatto prima della partenza, ma a distrarmi è il faccione prima sorpreso e poi infuriato di Arkail. L'istinto della curiosità, e non proprio quello dell'autoconservazione, mi spingono a trotterellare dietro al berserker, tenendo giusto quei due metri di distanza di sicurezza, in attesa che si volti. @ Arkail

Tanis Laurana... Le sue labbra si mossero appena per scandire quel nome, anche se non un suono ne uscì. Per una frazione di tempo restò ammaliato dai capelli biondi e dalla figura superna di lei. Poi il suo occhio colse il movimento dell'artiglio di un draconide che si serrava attorno al braccio esile e flessuoso. L'istinto consusse le sue braccia senza che se ne avesse volontà razionale, e già un dardo volava verso la testa del mostro. L'avrebbero pagata carissima. DM

Anche il successivo dardo di balestra di Xyrl manca il bersaglio, con i guizzi del centopiedi che lo rendono un bersaglio difficile. E mentre lo stivale protegge Jhalven dal morso dell'insetto, così non è per Nym che viene azzannato al polpaccio. Quando le mandibole si stringono nella carne, il mago avverte un intenso bruciore, che fortunatamente subito svanisce. *INIZIATIVA, CONDIZIONI, MAPPA* *DADI*

La benedetta di Lloth è la più lesta ad agire, ma il suo dardo di frantuma sulla nuda roccia. I grossi insetti avanzano fino a raggiungere le vostre caviglie, e mentre il minuscolo pipistrello di Drenor svolazza per la caverna indeciso su quale sia un appiglio sicuro, Nullum è letale nel piantare la sua nivea lancia nel corpo di un centopiedi, che muore con uno schizzo di sostanza violacea. Angusti passaggi verso altre grotte si aprono alla vostra destra, mentre la frenesia contenuta nella pietra si è fatta ancora più intensa. Decine di centopiedi sembrano sbucare un po' ovunque, anche se pochi sono quelli grossi. *INIZIATIVA, CONDIZIONI, MAPPA* *DADI* @ Nullum

Alla fine vi risolvete per indossare gli amuleti e adeguarvi a quelle che sembrano essere le regole del luogo. Non avvertite cambiamenti, ne' in positivo ne' in negativo, ma quando vi viene scostata la tenda per passare, un piccolo coboldo dall'aria un po' persa vi porge un foglio con la mappa del mercato. Se avete domande sono a disposizione. Il Direttore vorra' incontrarvi. Non abbiamo spesso clienti dalla superficie. Mai, a dire il vero vi spiega con un'aria stranamente apatica e una voce poco sopra il bisbiglio. Realizzate di capire perfettamente il sottocomune con cui vi sta parlando. Nel frattempo, avete modo finalmente di guardarvi attorno e studiare questo strano, sorprendente e un po' opprimente luogo. I mercati di superficie sono chiassosi, colorati, in costante movimento e pieni di odori. Questo appare, invece, quasi una versione ovattata e rallentata. Non sono molte le creature che vi bazzicano, per lo più piccoli e scagliosi coboldi di colore bluastro da un lato, e altrettanto piccoli gnomi dal cranio completamente calvo, orecchie leggermente aguzze e la pelle color cenere. Ma anche altre creature ben più strane: piccoli umanoidi orribili a vedersi, della stazza di gnomi o halfling orribilmente mutati in creature aracnoidi; un gruppetto di umanoidi dalla pelle pallida e leggermente luminescente, con occhi ferini e scure ali ricoperte di pelliccia; tozzi umanoidi dal fisico muscolare, pelle grigia minutamente scagliosa e volti come maschere prive di occhi o orbite; e nani grigi, pesantemente armati, con barbe nivee e cespugliose e sguardo corrucciato. Qua e là torreggiano le figure degli orog, perennemente all'erta. C'è ben poco rumore, conversazioni e trattative vengono condotte più con gestualità e frasi sussurrate a denti stretti. La debole illuminazione è data da piccole lampade, pietre luminose sparse attorno, e più lontano una sottile colonna di fumo si alza da un falò acceso. Tavoli e bancarelle sembrano essere tutti gestiti da coboldi o gnomi, che vendono un po' di tutto: pesci dalle forme bizzarre, funghi dai colori ben poco appetitosi, attrezzi, monili, vestiario e pelli, armi, vasi e contenitori di strane sostanze, e molta altra roba. Subito davanti a voi, su un'ampia pedana sono raccolte alcune creature in catene, schiavi che alcuni orog stanno evidentemente trattando con possibili acquirenti. E più lontano, torreggiante in cima ad una tozza stalagmite che lo fa svettare sull'intero spazio, una creatura partorita forse dal peggiore degli incubi. Un enorme globo di carne, scaglie e appendici che terminano con piccoli occhietti che sferzano inquisitivi in ogni direzione, con un'ampia bocca irta di fauci impossibilmente acuminate dove guizza una lingua conica, e un grande occhio centrale chiuso da una palpebra coriacea. Il Direttore da voce ai vostri sguardi il piccolo apatico coboldo.