Vai al contenuto

Aerys II

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    8.6k
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    43

Tutti i contenuti di Aerys II

  1. Aerys II

    Zurjan

    Anche secondo me le dimensioni colossali erano intuibili, io mi immagino le tue creature "taglia Cthulhu" diciamo.
  2. Aerys II

    Auguri Dragheschi!

    Un augurio a tutte le fanciulle dielline!
  3. Aerys II

    Zurjan

    Non è citare delle fonti (ovviamente) il punto. È il tono delle risposte. Ripeto, gusti personali (anche se l'esempio sul casco non calza: quello è un capo di abbigliamento ed era nero perché lo stilista di Anakin Skywalker ha così scelto, qui si tratta di un'ampia distesa desertica la cui creazione potrebbe essere o non essere illustrata senza la cosa risultare senza "senso"). Quello che proponevo non era caratterizzare dicendo "Il deserto era giallo limone. Ciò era dovuto alla composizione del terreno.", intendevo dare più informazioni al lettore approfondendo l'incipit. Liberissimo di non ascoltare questo consiglio ovviamente, anche qui si tratta di questioni stilistiche e dunque di scelte non definibili come sbagliate.
  4. Aerys II

    Zurjan

    Ho iniziato a leggere e fino a dove sono arrivato (a quando l'elfa viene Spoiler: mangiata ) muoverei le stesse critiche di chi finora si è espresso: quelle che già hai accettato non ha senso ripeterle, le altre nemmeno poiché hai già fatto capire la tua opinione a riguardo e non ha senso per me stare a convincerti. Nel mio piccolo dico solo che mi accodo alle perplessità degli altri utenti, tanto per fartelo sapere. A parte questo ho due osservazioni, una di carattere estremamente personale e una meno: l'osservazione di carattere personale è di natura cromatica, nel senso che il termine "giallo limone" (che sembra piacerti visto che lo usi un paio di volte) mi pare un po' eccessivo per descrivere la tonalità di colore di un deserto. Naturalmente si tratta di un mondo fantasy dunque la sabbia potrebbe essere di natura a me ignota: ecco perché dico che questa critica è intesa unicamente come giudizio personale, a me non piace molto l'idea di un deserto giallo limone ma son gusti. La seconda critica a mio parere è più importante, e in essa risiede (oltre che nello scarsissimo tempo libero) il motivo per il quale mi sono preso una pausa dalla lettura: nel dialogo tra i due signori degli abissi c'è un continuo rimbalzare di punto di vista, la cosa finisce per disorientare nel senso che diventa faticoso seguire ciò che accade. Molto probabilmente per te che sei l'autore così non è, poiché la scena ha avuto luogo prima di tutto nella tua testa dunque per te sarà lapalissiano il suo svolgimento, ma credo di non essere l'unico qui ad aver trovato un po' altalenante quel passaggio. Probabilmente sarebbe stato più efficace rimanere fisso su un POV (quello dello squalo) e dare le informazioni che passi al lettore attraverso l'espediente dello scambio di POV con altri mezzi (in pratica: anziché dirmi che l'aragosta gigante ha letto nel pensiero allo squalo potresti accennare tipo dieci pagine prima o novanta pagine dopo al fatto che l'aragosta stessa ha questi poteri mentali, poi far succedere quello che succederà grazie ai pensieri che ha letto nella mente dello squalo e fare in modo che sia il lettore a dire "Ah, è perché è un'aragosta telepatica!" oppure svelarlo in altro modo). Per mettere in pratica il mio consiglio tra parentesi, naturalmente, dovresti fare ciò che è in soldoni il mio consiglio principale: rileggi l'incipit e fermati a "diluirlo" un poco. Potrebbe giovarne non solo il respiro del brano (avere trenta pagine è un conto, averne tre costringe a fare sintesi) ma anche la chiarezza dello stesso, che in alcuni passaggi a mio parere manca un po'. Un esempio? La frase "La notte prima, il caldo infernale lo aveva costretto a bruciarsi tutti i peli dal collo in giù, a rasarsi barba e chioma e a lasciare gli stivali alla grotta dei ribelli." così come è posta non ha senso, non tanto per la già contestata pratica dell'epilazione a carboni ardenti quanto perché nei deserti di sabbia la notte non fa affatto caldo, anzi si gela. "Il deserto del mio racconto è diverso da quelli che conosciamo", dirai tu, e io ti risponderò "Ecco, invece che dirlo a noi utenti a posteriori potresti risparmiarti la fatica della postilla e spiegarlo a chiare lettere nel racconto stesso". Descrivicelo questo deserto, dicci perché la sabbia è di un giallo acceso e la notte è così calda, sii meno frettoloso non nel senso che questo lavoro sembra una bozza ma nel senso che a mio avviso potrebbe giovare dall'aggiunta di un po' di "prologo al prologo". IMHO P.S. Questa aggiunta è fuori dal "IMHO" perché sarà (senza peccare di presunzione) una verità innegabile: puoi porti nei confronti del lettore senza pretese ("Ciao ragazzi, ho scritto questa cosa e anziché tenerla nel cassetto la faccio leggere a voi così perché mi annoio") e allora va benissimo prendere le critiche a muso duro (con l'eccezione che chi scrive lo fa per essere letto o si sarebbe limitato a pensare, dunque sotto sotto un giudizio lo vuole sentire anche chi scrive tanto per scrivere), oppure puoi fare quello che stai facendo tu, ovvero tentare di imbastire un lavoro con fini professionali e/o aspirazioni letterarie. In questo secondo caso, ti faccio notare che noi lettori siamo tuoi potenziali clienti, dunque non dico di subire passivamente le critiche che ti paiono immotivate ma sicuramente non ti puoi permettere di avere un atteggiamento "spavaldo". Tu sei qui (mi pare di capire) per cercare di convincerci a "comprare" il tuo prodotto (ovvero: leggere il tuo futuro libro), sapendo che hai dei competitor agguerriti che sono sul mercato da molto più tempo di te (per la precisione, loro sono già sul mercato e tu non ancora), hanno una base di fan che si auto-alimentano (la Rowling può pubblicare anche la lista della spesa, milioni di persone la compreranno e la consiglieranno agli amici indipendentemente dalla qualità perché sono oramai fidelizzati) e hanno un'autorevolezza tale da permettersi di fare il bello e il cattivo tempo. Tu no. Non è un buon inizio quello di assumere un atteggiamento tipo "Quello che scrivo va bene, siete voi che non capite un tubo perché siete D&Dpendenti". Certo, ci sono atteggiamenti peggiori (tipo -che so?- minacciare di denunciare un ragazzino perché ha riso dei tuoi errori grammaticali), ma credimi che l'approccio "Cuccati questo, se ti piace bene se no sei un imbecille" (naturalmente estremizzo, non sei assolutamente stato un cafone) non è per nulla una buona strategia di marketing.
  5. Un po' a tutti quelli che ci si ritrovano, che abbiano passato la loro "storia speciale" da dieci anni o che la stiano vivendo, che ne siano appena usciti o che debbano appena entrarci.
  6. Mah, comunque non sono tanto convinto. Voglio dire, io mi sono rotto il naso una volta, ed era una vera rottura (no pun intended). Ieri ho preso una botta al piede e ora mi fa male: il fastidio che comporta il dolore al piede non mi risulta meno fastidioso se ripenso a quanto peggiore fosse il fastidio derivante dal naso rotto: so bene che è poca cosa in confronto, magari mi dirò anche "che vuoi che sia, ne hai subite di molto peggiori" ma il fastidio di per sé rimane. La bruttezza, il dolore, il fastidio non dovrebbero diventare abitudine a mio avviso. Chiaro che è solo il mio modo di vedere la cosa, non voglio convincervi di nulla: parlando di questioni puramente soggettive (come le preferenze letterarie) anche le "macro-questioni" relative sono a loro volta soggettivissime, dunque qualsiasi approccio è lecito.
  7. Sì certo, su questo sono d'accordo. Ciò che intendevo dire è che un male "superiore" non rende di per sé meno gravi gli altri mali.
  8. OT: Odiare la Troisi non è una moda bensì un dovere, sia per la qualità pessima di quello che scrive (ci ho provato per onestà ma non ci sono riuscito, mi è apparso in sogno Fistandantilus l'Arcimago a intimarmi di smettere; anche verso la signora Potter ero prevenuto e lo sono stato per anni ma poi l'ho rivalutata quindi non è che vado avanti coi paraocchi ) che anche per come simbolizza le dinamiche malate dell'editoria italiana: è un fenomeno costruito a tavolino, la cui carriera è costellata di episodi imbarazzanti (vedi la vicenda della "graphic novel" sulle sue storie con disegni plagiati) e sopratutto animata dallo stesso spirito odioso e arrogante di Sederico Moccia, quest'ultimo persona cui ho sentito dire alla radio (era ospite a non ricordo che programma su Radio2) qualcosa di riassumibile con "la gente si divide in chi ama i miei libri e chi non li capisce". Alla faccia dell'umiltà! La Troisi è così: "piange" sul suo blog per le critiche degli appassionati "hardcore" (che non criticano per forza di cose in quanto snob, spesso lo fanno perché dotati di più strumenti per fare paragoni rispetto alla tredicenne di turno che si è approcciata al genere da tre mesi) ma dichiara di aver avuto successo dopo aver scritto una porcata senza aver prima letto altro che un paio di libri fantasy "e qualche manga" in vita sua; ammette di non aver affatto faticato e/o fatto gavetta bensì di aver scritto la sua robaccia e di averla spedita alla Mondadori così a caso, ottenendo "per pura fortuna" un contratto (e in questo alimenta la mentalità di personaggi come quello che stiamo prendendo per i fondelli da giorni su Off Topic, che scrive come se non avesse il corpo calloso cerebrale e già parla di cosa farà coi ricavati dei suoi cinque libri futuri). La Meyer mi fa schifo come essere umano e come autrice (e come autrice mi fa molto più schifo della Troisi) ma almeno ha un "pregio": non è italiana, quindi a differenza di Licia non viene a ca*are direttamente nel nostro orticello. Detto questo, ribadisco di essere sostanzialmente d'accordo con quanto scrive Halaster: l'esistenza di Adolf Hitler non ci autorizza a ritenere Fidel Castro un bravo dittatore. Sempre dittatori sono.
  9. Sono d'accordo che molti degli esempi da te citati siano peggiori di lui (Brooks secondo me non è peggio di Salvatore e la Rowlings in fondo ha cresciuto una generazione, scrivendo libri per bambini man mano più "adulti", quindi i suoi meriti li ha) ma non per questo credo sia consequenziale non lamentarsi, vorrebbe dire accontentarsi e accettare implicitamente o meno che il fantasy sia un genere di serie B: fa tutto schifo quindi il "meno peggio" lo consideriamo un autore da non criticare e scaliamo tutto il resto. Penso sia invece lecito aspettarsi qualcosa di più, o semplicemente accettare che il genere si debba evolvere: il fantasy classico (cappa e spada, elfi e nani) ha dato il suo da decenni, ora servono probabilmente nuove declinazioni (magari tipo il new weird di Miéville, il fantasy realistico di Martin o altre ancora). Questa è naturalmente solo una mia interpretazione.
  10. Aspetta aspetta aspetta, May a Sanremo? Quando?
  11. Specifico per onestà che non avendo ascoltato le canzoni dell'ultima edizione non so se in realtà ce ne siano di belle, parlo solo per sentito dire: magari in realtà uscirà qualcosa di buono dal Festival. Il mio "se ti piace la musica ecc." deriva da considerazioni generali sul panorama italiano, che trovo deprimente.
  12. Io non ho visto nemmeno un secondo di Festival ma su Twitter c'è un vero bombardamento a riguardo ed è impossibile non sentirne parlare. Pare sia un'esperienza allucinante con dei veri e propri conati musicali, l'unico lato positivo sembrerebbe essere l'assenza di mutandine di una valletta (di cui per altro tutti hanno già visto un video hard, quindi capirai la novità). Negli anni scorsi ho visto qualcosina ma decisamente troppo poco per dirmi un appassionato o anche solo uno spettatore, diciamo che l'unica edizione che ho seguito con interesse è stata quella del 1996 (mi pare fosse il '96 almeno) con Elio e le Storie Tese. Per il resto mi limito a vedere chi arriva ultimo (specie tra i giovani) per rischiare di scoprire qualche bella canzone (vedi i Quintorigo tanti anni fa). Per me non ha molto senso, se ti piace la musica rivolgi l'attenzione a ben altre iniziative.
  13. Spoiler: "Vengo nel nome di Susan Delgado, colei che è di Mejis!"
  14. @Nobby Nobbs: guai a te se mi spoileri il finale!
  15. Non fermarti, sei alla fine ormai. NON LEGGERE LO SPOILER! Spoiler: Sei alla fine o all'inizio?
  16. Concordo! Non vedo perché no: se sei Cristiano dovresti leggerla almeno una volta nella vita secondo me, in caso contrario è sicuramente un'esperienza interessante. Può farti capire molte cose dell'Europa, dell'Italia, della gente che ti circonda.
  17. Sì, lì siamo tutti d'accordo credo. Spoiler: Sopratutto vista l'importanza che la genetica ricopre nella serie.
  18. Il problema dell'età è stato già discusso, purtroppo per certi versi era inevitabile: l'attrice che fa Daenerys (concordo con te che avrebbero potuto sceglierla più bella e sopratutto realmente bionda, ma occhio che non sono convinto sui tratti somatici dei Targaryen: in fondo vengono da Valyria, e quella è zona "mediorientale") doveva essere maggiorenne, altrimenti ci sarebbero state un filino di polemiche per le scene in cui un energumeno la monta a spron battuto. Per altri (che giustamente non citi) la scelta è dettata da un presunto criterio di verosimiglianza, vedasi Robb Stark che nei libri è un gavanello e hanno dovuto rendere adulto per motivi di autorevolezza. Invecchiare gli adulti una volta invecchiati i ragazzini è stato una scelta doverosa: come potrebbe Ned avere trentacinque anni se suo figlio ne ha palesemente più di venti (in una versione dell'ambientazione in cui si è aumentata l'età della "ragione" come Daenerys dimostra)? Sul casting per il buon re Robert sono d'accordo sul fatto che manchi un po' di regalità e imponenza, ma non mi vengono in mente candidati validi che abbiano tutte le caratteristiche da te auspicate. Penso sia inevitabile citare tra le varie differenze anche i capelli e l'età di Syrio a questo punto: l'attore a me piace molto, però è molto più giovane della controparte letteraria e ha ancora i capelli sulla testa. Preferisco l'abbiano reso così piuttosto che cercando un anziano calvo a tutti i costi. Diciamo che dal mio punto di vista si tratta di un mix tra compromessi inevitabili, vincoli dettati da quello che passava il convento in quanto a cast (vedasi anche Brienne: hanno fatto il meglio che hanno potuto), un pizzico di logiche televisive e licenze prese per pura scelta registica. In totale non mi ha infastidito molto perché la considero un po' una rilettura più che una trasposizione fedele, da quanto ho letto sulla seconda serie ti consiglio di evitarla accuratamente se trovi questi dettagli così fastidiosi. Spoiler: Pensa che Cleos Frey è sostituito da un certo "Alton Lannister", pare per non turbare gli spettatori con le complicate dinamiche di parentele e alleanze della famiglia Frey. Similmente, Asha Greyjoy diventa "Yara", perché nessuno si confonda con Osha.
  19. Spoiler: Sì ma tanto quello fa ben poco a parte comportarsi da bambino idiota e scapparsene in giro: nel mondo di Martin un ragazzino di 8 anni è "quasi un uomo fatto", nel nostro è un imbelle attaccato alle gonne (metaforiche) della madre, dunque non sarà arduo far passare un nostro bambino più grandicello (appunto sugli 8, 10 anni) per Rickon che nei libri ne ha molti di meno. E poi ha ben poco spessore finora come personaggio, non è stato molto approfondito dunque gli sceneggiatori possono prendersi libertà.
  20. IMHO il problema non è insormontabile: da un lato le età dei personaggi nel telefilm sono state mediamente aumentate, dunque non si tratterà di gestire bambini molto piccoli ma ragazzini (similmente a quanto accaduto con i film di Harry Potter la cosa si noterà ma non molto), dall'altro i truccatori fanno miracoli. Sopratutto, suppongo che gli spettatori non si scandalizzeranno troppo se il tempo della storia verrà un po' dilatato.
  21. Se è un bambino sveglio e/o con un senso dell'umorismo "avanzato" e se conosce un po' gli archetipi del GdR o del Fantasy, potresti pensare a Munchkin: probabilmente la supervisione di un adulto per iniziare è la cosa migliore, non nel senso che sia un gioco "a rischio" ma per aiutarlo a capire le pur semplici dinamiche, ma potrebbe essere una bella scoperta che un domani lo incoraggi a passare ai giochi di ruolo. Venendo ad avventure serie, io da piccolo giocavo parecchio a Heroquest ma ormai mi sa che è un ricordo del passato, di simile c'è il gioco da tavolo di D&D al quale potresti dare un'occhiata.
  22. Dedica senza parole. http://www.youtube.com/watch?v=Bz85o1paFMQ
  23. Non ho la minima idea di cosa tu stia parlando, mai usato Dos Box (e non uso Windows se non per lavoro, se è per questo). Negli ultimi OS Microsoft, a ogni modo, mi pare di ricordare che il prompt dei comandi fosse richiamabile solo in una finestra che non si poteva massimizzare, probabilmente è questo il problema.
×
×
  • Crea nuovo...