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Kursk

Circolo degli Antichi
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Inserzioni blog inviato da Kursk

  1. Kursk
    GIORNO 304 (66): ANCORA SU JUNKYARD.
    Giorno nuovo … Dopo una riposante notte da “ricchi” ricominciano le trattative per gli acquisti di navette e caccia. È il momento dei caccia. Quattro ore di viaggio su un cingolato ed il nuovo venditore è raggiunto. Le trattative come al solito non lasciano molto margine ma Jere Mee Kohlson fa del suo meglio, se non altro per garantire il “silenzio” del venditore.

    400 caccia sono una bella quantità da vendere e comprare ed i nostri eroi non si fanno molti problemi sul prezzo (anche perché pare che non abbiamo molta scelta visto che, in pratica, andranno a prosciugare le scorte del pianeta-discarica).
    Le trattative del jawas portano ad un accordo per un leggero sovrapprezzo in cambio di operazioni di carico il più veloci possibile. Si tratta comunque di almeno due giorni.

    GIORNO 305 – 306 (67 – 68): TEMPI DI CARICO.
    I nostri eroi mantengono le loro stanze in uno degli alberghi del pianeta-discarica e, in attesa sia del completamento delle operazioni di carico dei caccia acquistati sulla Vortex, sia di pagare i suddetti caccia, passano due giorni ad esplorare un po’ il pianeta ed a cercare qualcosa da comprare per i propri desideri.
    Solo a sera del secondo giorno la Vortex è carica e pronta a partire … Pagato il dovuto ed espletate le formalità, è il momento della partenza (NdSM: 4 Giorni di Hyperdirve verso la base ribelle su Yavin).

    GIORNO 310 (72): CATTIVE NOTIZIE.
    Dopo quattro giorni di hyperdrive Yavin è di nuovo in vista.

    Tuttavia il ritorno su Yavin non porta buone notizie. Il generale Tarth richiede un colloquio con Geego-Gin e lo mette al corrente per primo del nuovo problema imperiale che si profila all’orizzonte; facendo vedere al twi’lek un filmato con una richiesta di aiuto il generale incalza: “Kashyyk è stato di nuovo attaccato dall’impero e questa volta gli wookies hanno richiesto il nostro aiuto … non deve essere una situazione semplice … d’altra parte temiamo una trappola. Come puoi capire non posso rischiare di mandare truppe “regolari”; non siamo pronti ad un confronto diretto. Parlane coi tuoi amici … credo che Highbecca abbai il diritto di sapere tutto ciò, ma non volevo avvisarlo per primo per evitare che desse in escandescenza … puoi comprendermi vero?”

    Geego-Gin è scioccato: “Ok, gli parlerò io.”
    Come ci si aspettava la reazione di Highbecca alle notizie è rabbiosa; in pratica appena avuta la notizia lo wookie comincia a preparare la nave per la partenza … sono gli altri che lo rallentano e che lo convincono ad attendere almeno un paio d’ore, il tempo di preparare una seconda nave.

    Infatti in breve tempo viene preparato alla partenza un YT-transport per fornire aiuto alla Exxodus; a bordo Nova prenderà il comando e volerà assieme a Loopo B. Scott, Stella Impazzita e Nebbioso.

    Le due navi si mettono velocemente in orbita, pronte al salto in Hyperdirve in formazione: una manovra difficile che lo wookie non ha mai gestito prima. Sarà la tensione … Sarà il coinvolgimento personale … Ma lo wookie, più silenzioso del solito, gestisce le cose al meglio delle sue possibilità ed il salto va a buon fine.

    NdSM: ci vorranno altri 4 giorni per raggiungere Kashyyk (4 Giorni di Hyperdirve verso il pianeta delgi wookie Kashyyk – giorni 310 – 314 (72 – 76) in hyperdrive).

    GIORNO 314 – 315 (76 – 77): KASHYYK.

    L’arrivo sul pianeta conferma le cattive notizie: uno star-destroyer è in orbita (si sta allontanando dalle navette dei nostri eroi). Ma è da solo e non si vedono caccia di scorta.

    “Cerchiamo un punto per atterrare vicino a casa!” suggerisce Geego-Gin…

    Highbecca approva e comincia ad avvicinarsi al suo pianeta. In breve radar e comunicazioni sono oscurati … da qualcosa che si trova sul pianeta, stando alle ultime rilevazioni effettuate dai nostri eroi.

    La Exxodus atterra nella foresta nei pressi della “casa” di Highbecca, ma abbastanza lontano dai “centri abitati” da evitare brutte sorprese imperiali.
    In pochi attimi le navi sono circondate da truppe wookie … Uno wookie ed un umano si fanno avanti con le armi spianante …

    Il portellone della Exxodus si apre ed Highbecca si impegna in una breve discussione … i due wookie non si conoscono ma pare che Highbecca sia comunque conosciuto dal “capo” di questo gruppo di ribelli pelosi.
    I nostri eroi vengono accolti dagli wookies che li scortano dal loro capo: una lunga marcia di qualche ora nella foresta … un momento di “pace” che stimola la nostalgia di Highbecca, Geego-Gin e Jere Mee Kohson.

    Si arriva infine ad un complesso di grotte dove questo gruppo di wookies ha sistemato la sua base. Il capo si dimostra più amichevole, dopotutto viveva poco lontano dal nostro wookie e quindi lo conosce, e comincia subito a spiegare ai nostri eroi la situazione senza perdere tempo in convenevoli: “Gli imperiali sono sbarcati in forze e con numerosi walkers … le nostre armi non possono competere, ma loro fanno fatica nella boscaglia … un altro gruppo sta cercando di recuperare armi più pesanti da un vecchio campo di battaglia qua vicino … Si sono stabiliti nelle città, in particolare in una piccola città del nord dove stanno interrogando e torturando gli abitanti … non sappiamo cosa stiano cercando ma hanno ridotto a vegetali viventi già diversi wookies …”.

    A queste parole il primo a reagire è Paul Waterflyer, finora rimasto zitto e “vittima” degli eventi; il vecchio jedi si concentra sulla Forza “Il pianeta è vivo … la forza è potente … ma ci sono due anomalie una vergenza indefinita e positiva a nord … ed un servitore del lato oscuro a nord-ovest … ha una grande Forza … ma è una sorta di “rabbia”!”. Con queste parole Paul si intromette nei discorsi, attirando l’attenzione degli altri.

    La riunione continua. Alla fine la decisione è presa: “La cosa più importante è ottenere delle armi migliori … poi ci concentreremo sul resto … Voi potreste aiutarci in questo vero? Sicuramente ne sapete e ne capirete di più di noi wookie … Vi muoverete domani!” … il gruppo accetta e si prepara ad una notte nelle grotte prima di una nuova marcia nella foresta.

    La notte passa tranquilla, nonostante il clima di guerriglia in cui si trovano i nostri eroi; ed al mattino di buon’ora si parte verso la Palude di Shkanyyk sede di una battaglia contro i droidi nell’ultima guerra.

    Arrivati sul posto Highbecca incontra un suo grande amico, anch’egli esperto di macchine, che dirige i lavori di recupero.

    L’attenzione ora è concentrata su un vecchio walker quasi intero ma semisommerso nel fango …
    Le operazioni sono lente …
    Il marchingegno sembra essere delicato e fragile …

    Paul si concentra … si fa avanti … “Ci penso io! Fatevi da parte!” … l’umano stende il suo braccio destro verso il walker … con la mano fa il moto di raccoglierlo … la Forza è con lui … ed incanalandola verso il relitto lo solleva in aria (tra lo stupore degli astanti) e lo depone dolcemente al suolo.
    Paul è soddisfatto … finalmente sta usando la Forza per fare del bene e portare speranza.
  2. Kursk
    GIORNO 315 (77): KASHYYK – PALUDE DI SHKANYYK

    I nostri eroi sono ancora al lavoro nella Palude di Shkanyyk (NdSM: sede di una vecchia battaglia contro i droidi nella guerra di circa trenta anni or sono), impegnati nelle operazioni di recupero di alcuni vecchi macchinari per ottenere armi adatte a combattere i walker imperiali.
    Il lavoro è lungo, ma procede bene … e, dopo un’intensa giornata, giunge l’ora dell’agognato riposo; una tenda non è certo una stanza di lusso, ma è una valida alternativa ed un interessante cambiamento rispetto alla cuccetta di una navetta.

    GIORNO 316 (78): SCOMPARSI.

    La notte è tranquilla ed il sonno molto ristoratore. Non così la sveglia!
    “Woooooooorghhh!”
    Uno wookie grida l’allarme!
    Il perimetro difensivo è stato violato … due guardie sono addormentate e non si svegliano … i nostri eroi si armano di tutto punto ed escono … si guardano attorno per rendersi conto della situazione e: “… mancano Paul, Hope e Nova …” sentenzia Geego-Gin.
    Highbecca non gli da ascolto e per prima cosa vuole sincerarsi delle condizioni dei due fratelli pelosi … “stanno bene” commenta la guaritrice incaricata di prendersi cura di loro “stanno solo dormendo … e dormono come sassi!”.
    Solo a questo punto il nostro peloso eroe si rende conto della scomparsa dei tre compagni e decide di mettersi alla loro ricerca … qualche minuto nei boschi circostanti ed una traccia è trovata: “Si dirigono a nord, verso l’area sacra … queste tracce sono inequivocabili.”

    I nostri eroi, o meglio i tre rimasti al campo, si mettono subito all’inseguimento … mantengono un buon passo ma non riescono a raggiungere le loro “prede” … evidentemente le tre ore stimate di vantaggio sono sufficienti a mantenere le distanze.
    Inoltre è di nuovo Highbecca a notare una cosa che lui giudica inquietante: la foresta è silenziosa, troppo silenziosa … ed anche belve che normalmente non si farebbero problemi ad attaccare uno wookie, se ne stanno tranquille ed alla larga. “Qualcosa non va!” è, comunque, l’unico commento del “peloso”.

    La lunga marcia forzata ed il terreno impervio affaticano parecchio i nostri eroi ed anche lo wookie, rinomato uomo “di fatica”, comincia ad arrancare quando giunge la sera … “Accampiamoci …” suggerisce il twi’lek “… in queste condizioni ed al buio non andremo da nessuna parte!”. Così i nostri tre esploratori optano per una piccola radura su una collina … cominciano ad organizzarsi per fare la guardia .. ma all’improvviso prima lo wookie e poi il jawas cadono addormentati. Geego-Gin non si fa prendere dal panico (anche se è visibilmente preoccupato) e, dopo essersi sincerato di non riuscire a svegliare i suoi compagni, si organizza per una lunga e solitaria guardia notturna.

    GIORNO 317 (79): L’AREA SACRA.

    Il risveglio dello wookie e del piccolo jawas è dolce … hanno dormito molto bene … sono estremamente riposati. Ovviamente questo non vale per Geego-Gin che ha passato la notte in bianco vegliando sui due compagni. “E adesso vado a dormire!” sono le uniche parole che rivolge ai suoi due amici … e, detto fatto, si sdraia e si lascia andare ad un sonno profondo (ma poco riposante) per circa quattro ore; agli altri due, resisi conto dello strano sonno che li ha colpiti la sera prima e del conseguente comportamento del twi’lek, non resta che aspettare il suo risveglio.

    Nel frattempo…

    Paul si sveglia … gli sembra di aver dormito per giorni interi … e gli sembra di non aver mai dormito così bene. Apre gli occhi e si ritrova nella semioscurità di una caverna rischiarata solo da pochi cristalli azzurrognoli luminescenti. Un forte odore di incenso pervade l’ambiente ed impedisce al nostro eroe di concentrarsi a dovere per utilizzare la Forza.
    “Ma dove diavolo sono … E perché sono vestito ed equipaggiato per bene quando l’ultima cosa che ricordo è di essermi spogliato per andare a dormire?” Con queste ed altre mille domande per la testa il nostro vecchio jedi comincia ad esplorare la grotta: una stanza rotondeggiante con un unico cunicolo che ne esce … segue il cunicolo e scopre la triste verità ”… la strada è bloccata! Sono murato vivo qui dentro? Ma com’è possibile?!” Ancora nessuna risposta … Paul è veramente solo. Appoggia le mani sulla pietra che blocca l’uscita e prova a spingere … con la forza fisica non ottiene nulla … ma con sua sorpresa alcuni cristalli inseriti (sembrerebbe di proposito) nella roccia reagiscono alla Forza che scorre nel nostro eroe … ne attingono … ed il masso si sposta rivelando una caverna più vasta illuminata da un enorme cristallo azzurrognolo sito nel suo centro.

    La situazione improvvisamente migliora per il nostro vecchio jedi: non è più da solo … praticamente in contemporanea al suo arrivo da altre due stanzette molto simili spuntano Nova ed Hope; i due giovani sono nelle sue identiche condizioni (riposati al meglio ma intontiti dall’incenso). I tre jedi cominciano a studiare la situazione preoccupati dalla mancanza di uscite … e ben presto si rendono conto della presenza di una strana vergenza nella Forza in quella stanza, anzi, nel cristallo che le sta in centro.

    I tre decidono di dedicarsi allo studio dell’unica cosa “strana” della stanza: il cristallo. Le prime indagini non portano a nulla, non finchè qualcuno non prova a sfiorarlo. Il primo è Paul, ma tutto ciò che ottiene è uno strano suono incomprensibile. Il secondo è Hope … questa volta va meglio, sembra un linguaggio, ma nessuno dei tre lo capisce. Solo alla volta di Nova le parole sono scandite con chiarezza: “Il mio nome è Sarmak … son un maestro jedi! Chi siete voi che richiamate la mia memoria? Cosa cercate da un vecchio maestro come me?” … Paul è sconvolto; lui è l’unico che ha sentito nominare un certo Maestro Sarmak … ma l’ha sentito solo nei racconti del suo vecchio maestro … ne ha sentito parlare di come fosse un grande maestro vissuto quasi mille anni or sono! L’immagine di un vecchio cerean vestito “da jedi” con una tunica ed una spada laser appesa alla cintura appare all’interno del grande cristallo.

    “Maestro, ci onora la tua presenza qui, ma per la verità non sappiamo nemmeno dove sia il “qui” … quello che cerchiamo è una migliore comprensione dell’universo e della Forza che lo governa!” Con queste parole il nostro vecchio jedi imposta una discussione col maestro “fantasma” c he sembra rinchiuso nel cristallo; nessuno chiede spiegazioni a riguardo … tutti e tre i jedi si dicono desiderosi di imparare qualcosa ed il maestro li accontenta mettendoli di fronte ognuno ad una sfida sulla strada che li riporterà in superficie
    • Paul si trova costretto ad affrontare una tremenda creatura: un grosso animale predatore e carnivoro (NdSM: un Rankor). La scelta per il nostro eroe è tra una lotta violenta e rischiosa ed una “agile fuga” … la decisione di Paul è una via di mezzo: usa la Forza per sollevare in aria il bestione e fugge, subendo un solo attacco dai lunghi artigli della creatura (un graffio sulla schiena), passandogli sotto e sfruttando la sua maggiore agilità … “Non è una creatura malvagia … la natura l’ha creata così … vuole solo mangiare … e non è mia intenzione togliergli la vita!”
    • Nova, analogamente, deve scegliere se aiutare una femmina di un grosso felino che difende una nidiata o un maschio alla fame che vorrebbe cibarsi dei piccoli. Per “solidarietà femminile” e stimolata dall’istinto materno opta per dare il suo aiuto alla femmina … il maschio è presto sconfitto ma la femmina, non fidandosi appieno della giovane umana la ferisce ad una spalla per intimarle di andarsene (e l’intimidazione ha effetto). (NdSM: in pratica la lezione per Nova è che spesso nelle controversie che un jedi è chiamato a dirimere entrambe le parti in causa possono avere una parte della ragione … lo jedi dovrà decidere con saggezza).
    • Hope si ritrova con una questione più complessa: deve scegliere tra difendere una donna che fugge da uno jedi oppure assecondare il jedi che la percepisce come “lato oscuro” (NdSM: Hope non percepisce alcuna ostilità o “oscurità” dalla donna). Dapprima il giovane prova a discutere con l’altro jedi, più anziano di lui, per farlo desistere dai suoi propositi … poi si ritrova “pugnalato alla spalle dalla avvenente dama che cercava di difendere e che lo colpisce con quella che sembra una “frusta laser”. Lo jedi più vecchio si frappone fra Hope e la donna ed inizia una spettacolare battaglia contro di lei … Hope non tenta nemmeno di intervenire … dopo qualche minuto, finalmente, lo jedi trova un varco nella difesa della donna e la abbatte con un solo poderoso colpo. Non solo il giovane ha avuto la possibilità di vedere alcune tecniche di spada nuove, ma ha anche capito che spesso le apparenze ingannano e che dietro la gentilezza può nascondersi il male!

    I tre si ritrovano all’uscita ciascuno del proprio tunnel nei pressi di una radura vicina alla’rea sacra degli wookies …
    Paul è il primo a rivedere la luce uscendo da un grotta; è seguito presto da Nova che esce ferita e trascinando dietro di se il cadavere del felino maschio dalla cavità nascosta tra le radici di un grosso albero … nel frattempo arrivano anche i tre esploratori (Jere Mee Kohlson, Geego-Gin ed Highbecca) rimessisi sulle tracce dei tre jedi dopo aver concesso altre quattro ore di sonno al twi’lek. NdSM: è ormai pomeriggio inoltrato a questo punto della storia. Manca solo Hope che, sbucando da dietro una cascata deve trovare il modo di passare oltre senza lasciarci le penne … si concentra … punta la mano verso la cascata ed invoca la Forza … la cascata si blocca per un istante a mezz’aria ed il giovane può spiccare un balzo ed atterrare atleticamente all’esterno al margine del laghetto dove la cascata riprende immediatamente a tuffarsi.

    Il gruppo è riunito … ma non c’è nemmeno il tempo per discutere su cosa sia successo che le sensazioni dei tre jedi (all’unisono) li mettono in guradia: un dark user si è introdotto nell’antico tempio wookie.
    Il gruppo non esita e guidato da un Highbecca fervente di ardore religioso (NdSM: se così si può dire) si dirige verso l’area sacra. “Se vi dico di non proseguire oltre, voi fermatevi …” spiega lo wookie “… nemmeno a me è consentito l’accesso a tutte le aree del complesso … spero solo che l’intruso non sia dove io non posso andare!”.
    Vana speranza … raggiunto il perimetro esterno i non-wookie si devono fermare … e solo Highbecca avanza verso il pericolo … l’intruso si è addentrato dove non doveva …

    Peggio ancora, l’intruso è sceso nelle cripta, luogo interdetto anche alla gran parte degli wookie … Highbecca non sa cosa … da sotto provengono rumori di vasi e cocci infranti … e lui non potrebbe scendere, per rispettare le usanze del suo popolo … d’altra parte non vuole nemmeno lasciare che uno sconosciuto compia uno scempio … la scelta rimanente è una sola: “WOOOOOOOORRRGH!” Highbecca urla la sua sfida!

    L’intruso comincia piano piano a salire le scale ed i nostri eroi, accortisi di ciò cominciano a pensare ad un piano … i pensieri sono subito smorzati da Paul: “Fatevi indietro … lasciate fare a me ed Hope … questo è un lavoro da jedi!” … Gli altri, in parte sorpresi dalle parole dello jedi, si fanno da parte … ma non avranno il tempo di restarsene con le mani in mano.

    Mentre dalle profondità della cripta wookie esce, avvolto dalla luce rossastra di una lightsaber, un jedi oscuro (NdSM: sith mi sembra eccessivo … apprendista sith è più giusto) che cerca di stordire con un “colpo di Forza” il povero wookie rimasto troppo vicino all’apertura, alle spalle dei nostri eroi, dal margine della foresta spuntano due walkers bipedi che cominciano a bersagliare con i loro cannoni i nostri malcapitati ribelli.

    Ha inizio così un’epica battaglia combattuta su due fronti: mentre Highbecca, Jere Mee Kohlson, Geego-Gin e Nova si appostano dietro ad un muretto per contrastare i due walker a colpi di armi da fuoco, Hope e Paul si concentrano in una battaglia tra jedi contro l’oscuro force user che si è presentato a loro col sinistro nome di Darth Void.

    Gli attacchi dei walker sono imprecisi e di conseguenza non impensieriscono più di tanto i quattro eroi che si danno da fare per abbatterli, per contro la sicurezza fornita dalla robusta corazzatura spinge i trooper imperiali a sottovalutare i danni che i ribelli poco a poco infliggono ai loro veicoli: la tattica la decide il twi’lek … “Cominciamo a colpirne tutti uno … concentriamo il fuoco ed abbattiamolo … poi, forse, possiamo provare a catturare il secondo!”. Parole forse spavalde me che trovano l’assenso degli altri, inutile dirlo,soprattutto del piccolo jawas che non vede l’ora di giocare un po’ con quel coso.
    Al contrario le cose non si mettono affatto bene per i due jedi … sebbene siano in due contro uno, il dark user sembra essergli superiore … si dimostra essere sia in grado di combattere con furia e potenza con la sua spada rosso sangue; sia in grado di sfoderare poteri devastanti quali fulmini che feriscono e stordiscono i nostri eroi …
    È un duello avvincente, fatto di parate, finte, Forza ed agilità … lo scontro incalza coi due jedi in difficoltà … ma di certo non è una passeggiata per il loro oscuro avversario che viene ferito più volte … la situazione sembra volgere al peggio per i due eroi-jedi.

    Nel frattempo la perseveranza e le armi da fuoco dei nostri quattro “soldati” fanno il loro lavoro ed uno dei due walker, in preda alle fiamme, esplode fragorosamente. È il momento per Geego-Gin per mettere in atto il suo folle piano: coperto dal fuoco di Nova e dello wookie si lancia in volo col jet pack … scarica un missile sulla “testa” del walker e vi atterra sopra con grazia. Ancora qualche colpo per sfondare il portello e, arma spianata e con una potente granata in mano intima la resa ai due occupanti (che, inutile dirlo, essendo senza via di scampo accettano di essere fatti prigionieri).

    Nel frattempo il piccolo jawas si introduce nel tempio per dare un aiuto ai due jedi … la situazione gli sembra disperata quando vede cadere Paul sotto un devastante colpo di lightsaber. Il piccolo però non si fa prendere dal panico ed esplode un paio di colpi contro il sith … questi, dal canto suo prova a pararli con la spada … ma è colto un po’ alla sprovvista, accecato dalla rabbia, e fallisce. È stato ferito da un … “coso” del genere … non può permetterlo … e per pura vendetta sadica si accanisce contro il piccoletto procurandogli una dolorosa ferita e mettendolo in fuga. Di ciò approfitta Hope che, riprendendo un po’ fiato, si getta all’attacco e ferisce gravemente il nemico … l’attacco lo lascia scoperto … sembra la fine quando il sith si prepara a calare la sua spada contro il povero giovane jedi.
    Ma uno sparo dall’ombra rivela la verità … altro che fuggito … il jawas è ancora lì … si è solo spostato per avere un migliore angolo di tiro … ed il suo colpo va di nuovo a segno … abbattendo definitivamente lo stremato dark user.

    La battaglia è finita … Hope è gravemente ferito … Paul è moribondo … il jawas è ferito … ma i nostri eroi hanno vinto: un dark user è stato abbattuto ed un walker imperiale è nelle mani dei sei ribelli (assieme e due prigionieri).
  3. Kursk
    NdSM: si ricomincia con le avventure dei miei dispossenti a spasso per il cosmo.

    GIORNO 317 (79): DOPO LA BATTAGLIA.

    Si fa sera su Kashyyk per i nostri eroi. I combattimenti contro il “dark user” ed i walkers imperiali sono appena finiti, ma non c’è tempo per riprendere fiato; non ancora.

    Hope, Paul e Nova ridiscendono nel santuario wookie richiamati ancora una volta dallo spirito del maestro jedi rinchiuso nel cristallo; ancora una volta devono dimostrare di saper usare la forza per essere degni dell’incontro. Il colloquio questa volta è più tranquillo … ma anche più enigmatico … si parla del futuro e del passato dei nostri eroi … si parla di cristalli per le spade laser (NdSM: finalmente i tre jedi riescono ad impossessarsi dei preziosi cristalli necessari alla costruzione di una nuova spada) ed il tutto culmina, con sorpresa dei nostri eroi, in una cupa profezia in cui l’impero galattico non è che la prima “crisi” che attraverserà la galassia.

    Nel frattempo Highbecca, Jere Mee Kohlson e Geego-Gin si occupano di interrogare i due prigionieri … i due trooper si dimostrano particolarmente codardi ed arrendevoli e risponderebbero alle domande dei nostri eroi anche senza le pur leggere torture messe in atto dal twi’lek. Stando a quanto appreso dai prigionieri il loro compito era solo scortare il dark user ed obbedire ai suoi ordini; non sanno nulla di wookies catturati e torturati … e sanno solo che alla eventuale morte del loro leader avrebbero dovuto trasmettere il codice “ordine 51”.

    Il gruppo si riunisce a breve … “Che si fa ora?” è la mezza domanda sulla bocca di tutti.

    “Riuniamoci agli altri wookies ribelli …” propone Highbecca; “… quindi consegneremo i prigionieri e studieremo con loro il da farsi!”

    Il viaggio di ritorno a bordo del walker catturato è piuttosto veloce ed è appena calata la notte quando i nostri eroi raggiungono la Palude di Shkanyyk e consegnano i prigionieri ai ribelli pelosi.
    I due jedi (e Nova) non perdono tempo, si fanno presentare ad uno sciamano e chiedono quale sarà la loro punizione per aver violato un’area sacra a loro interdetta.
    Lo sciamano è perplesso: “… la punizione sarebbe la morte! … ma … come potrei dare la morte a coloro che hanno fatto tanto per noi wookies e che sono discesi dove non dovevano solo per eliminare il male? …” sempre più pensieroso e serio, il vecchio wookie aggiunge “… ebbene ho pensato ad una soluzione diversa … se voi foste sciamani e wookie non ci sarebbe stato nessun sacrilegio … ovviamente non potete diventare wookie … e quindi nemmeno sciamani … ma credo che i nostri antenati saranno soddisfatti ugualmente se accetterete di sottoporvi alla prova della visione. A voi la scelta .. la prova della visione o la morte”.
    I tre senza pensarci due volte accettano la prova … dopotutto erano ben consci del fatto che stavano infrangendo una regola sacra.
    Lo sciamano, soddisfatto, continua: “… ebbene, così’ sia! Vi avverto però che questa prova porterà grandi sofferenze … e potrebbe condurvi persino alla morte!”

    Detto questo l’anziano (NdSM: in tutto ciò coadiuvato da un interprete) conduce i nostri tre eroi in una tenda dove prepara per loro e quindi consuma con loro uno strano infuso di erbe … l’effetto è immediato … i nostri eroi si lasciano andare ad un lungo sogno ad occhi aperti fatto di visioni, dolori, delirio e crisi epilettiche.

    Il rituale dura l’intera notte.

    Nel frattempo gli altri tre consegnano i prigionieri e discutono con i “capi” quale sia la condotta migliore al momento. Tutto questo li porta a scoprire che gli imperiali hanno cominciato una ritirata strategica. “… è il momento giusto per attaccare … e domani all’alba colpiremo!” sentenzia lo wookie.

    GIORNO 318 (80): L’ALBA.

    Non è ancora sorto il sole quando i tre eroi “normali” cominciano a svegliarsi; il loro piano è semplice: si muoveranno con il walker verso le loro navi e, dopo averlo consegnato alle truppe wookies, si prepareranno al decollo ed a fornire supporto aereo all’attacco di terra che i ribelli intendono lanciare contro le truppe imperiali.
    Ma per prima cosa bisognerà vedere in che condizioni saranno i tre jedi.

    E di lì a poco è Paul a trascinarsi fuori dalla tenda … nauseato, stanco e quasi incosciente non ha energie se non per allontanarsi di qualche metro e stendersi sull’erba e prendere aria. Passa quasi un’ora prima dell’uscita di Nova … anche lei è messa male … oltre a nausea, stanchezza ed incoscienza presenta un braccio slogato (o forse rotto secondo le osservazioni del jawas). Per ultimo dopo un’altra manciata di minuti esce Hope … è quello in condizioni peggiori: una gamba è girata in malo modo … evidentemente rotta.
    I tre sani si precipitano in aiuto dei jedi e fanno in modo che una guaritrice wookie possa prestare le prime cure … ma la situazione è grave … bisognerà ricorrere al bacta tank ed al droide medico per risanare al meglio Hope e Nova.

    Cosi i tre malati vengono caricati, praticamente incoscienti, prima sul walker e poi trasferiti sulla Exxodus.

    Di lì a poche ore infuria la battaglia … una battaglia che i wookies vincono senza problema … con un po’ di perdite certo, ma conquistando un bel po’ di armi e facendo un buon numero di prigionieri.

    È già pomeriggio quando la battaglia è finita ed in uno degli insediamenti più grandi si cominciano a radunare i prigionieri ed a studiare quello che hanno abbandonato sul terreno: particolare attenzione viene dedicata ai computer … in particolare dal twi’lek e dallo wookie.
    Highbecca si arrangia da solo e trova alcuni dati di navigazione … ordini per il movimento di altre truppe (NdSM: una nave nota come Executor sta per fare rotta verso Yavin) … dati di inventario … dati tecnici sulle truppe e le armi sbarcate … una serie di “coordinate spaziali” legate a pianeti, missioni imperiali o semplicemente annotate con cura.
    Geego-Gin invece preferisce sfruttare i prigionieri … non ne ricava poi molto di più di quello che già sanno, tranne forse la conferma al fatto che le truppe mandate su Kashyyk e gli equipaggiamenti di cui erano dotate fossero di seconda scelta.

    Insomma la battaglia di Kashyyk è conclusa ed ai nostri eroi non riamane, praticamente nulla se non tre feriti piuttosto gravi, un walker imperiale da risistemare e la riconoscenza degli wookies (che solo Highbecca sa essere un dono degno di nota).

    Il gruppo viene invitato a festeggiare per l’intera giornata successiva … ovviamente si accetta, ma solo dopo essersi assicurati che Nova ed Hope non siano più in pericolo di vita.

    NdSM: mentre per nova l’operazione chirurgica eseguita dal droide medico è sufficiente e basterà un po’ di riabilitazione per riottenere l’uso perfetto del braccio malandato, per Hope la situazione è più complicata: la gamba è slava ma senza una protesi lo jedi zoppicherà per sempre (perdendo l’agilità che è il suo punto di forza).

    GIORNO 319 (81): FESTEGGIAMENTI

    La vittoria contro i trooper viene festeggiata rumorosamente ed a lungo dagli wookies che organizzano enormi banchetti in tutte le loro comunità coinvolte nella faccenda. I nostri eroi non si fanno pregare troppo e partecipano ai festeggiamenti (assieme agli altri non-wookies presenti sul pianeta) … Un’intera giornata di gozzoviglie e banchetti è stancante ed i nostri eroi si ritrovano stanchi ma soddisfatti a riposare sulle loro navette in attesa del ritorno a Yavin fissato per l’indomani. All’appello manca Highbecca, rapito dai suoi simili e festeggiato come un vero eroe della sua gente.

    GIORNO 320 (82): RITORNO.

    Si parte. Il gruppo si riunisce e parte alla volta di Yavin con le due astronavi. I feriti andranno curati al meglio dai medici ribelli e bisognerà trovare un modo (ed un luogo) per far avere una protesi di buona qualità ad Hope. Highbecca è tornato solo al mattino, stanco e sporco ... nemmeno lui sa bene come abbia festeggiato, l’ultima cosa che ricorda è una gara di bevute con un suo amico … e di essersi svegliato circondato da “donne wookie”.
    I calcoli sono fatti in breve e, seppur con qualche sobbalzo di troppo, le navette scivolano in hyperdrive alla volta del gigante gassoso …

    NdSM: il viaggio durerà 6 giorni (i nostri eroi arriveranno su Yavin il giorno 326 (83).
  4. Kursk
    NdSM: dopo tanto tempo riprendo i panni di spacemaster... e riprendo ad aggiornare il blog... Non so se e quanto durera'... ma per ora "si tira avanti".

    Aggiungo una piccola nota, anzi una "nota alle note" ... Mi spiego...

    O meglio provo a spiegarmi meglio...

    Essendo di recente entrato in possesso di alcuni antichi tomi regolistici legati al mondo fantascientifo/fantastico di StarWars, ovvero avendo dei meravigliosi amici che hanno pensato bene di regalarmi per il compleanno non uno ma tre bei manuali...
    Ed essendo che nei suddetti tomi/manuali sono state finalmente aggiunte alcune regolette per gestire quisquilie come, ad esempio, quanti gadgets posso inserire in un'armatura da trooper o che grado un PG puo' avere in un esercito (sia esso imperiale o ribelle) e di conseguenza quali doveri e poteri ne derivino...

    Alcune cose cambieranno. O sono gia' cambiate!

    Cioe' dovro' cambiare alcune cose gia' successe e gia' definite per adattarle alle nuove regole e renderle piu' "realistiche" col seguito della storia...

    In pratica, cosa succedera'? Succedera' che chi legge queste paginette non dovra' stupirsi se tutto ad un tratto lo wookie retrocedera' di grado o se dall'equipaggiamento di geego-gin scomparira' qualcosa (che ne so, il jetpack, tanto per dirne una) ... o ancora se il jawas non vedra' piu' al buio naturalmente ma avra' invece un olfatto sensibilissimo... saranno comunque piccoli cambiamenti .... Magari qualcosa cambiera' in modo piu' "vistoso" nell'evoluziuone che prenderanno i nostri eroi... Si sa... piu' manuali in genere implica piu' varieta' ... ed "ancora piu' vero" in una struttura come quella di StarWars Saga.

    Insomma tutto questo per dire cosa? Che ci saranno dei piccoli cambiamenti per "aggiornamento rtegolistico".

    -------------------------------------

    GIORNO 326 – 338 (83 – 95): FUGA.
    Avevamo lasciato i nostri eroi in hyperdrive, sul punto di arrivare alla loro destinazione: la luna di Yavin sede della grande base ribelle.
    Il ritorno su Yavin non è dei più felici: l’intera flotta ribelle è dispiegata ed in partenza (attendevano solo il ritorno delle navi dei nostri eroi) per fuggire dalla base sulla luna di Yavin in seguito all’allarme lanciato dalle spie bothan di un imminente attacco imperiale.
    Ben presto i nostri eroi vengono contattati via radio ed invitati ad agganciarsi all’ammiraglia per un nuovo balzo in hyperdrive verso un punto di ritrovo segreto nello spazio. Non possono fare altro che obbedire e compiere la manovra di attracco.
    Vengono immediatamente convocati dal generale Tarth per fare il loro rapporto su quanto accaduto su Kashyyk; e loro obbediscono.

    Durante il colloquio lasciano parlare Highbecca in quanto loro comandante (stando alla gerarchia dell’esercito ribelle) e lasciano che sia lui a svelare i dettagli delle operazioni in sito. Solo Paul ha voluto aggiungere qualcosa “da jedi” sulla parte di missione che, in un modo o nell’altro, si è svolta all’insaputa del wookie.
    Il viaggio in hyperdrive verso il punto di ritrovo sarà lungo (ben 12 giorni) ma questo darà ai nostri eroi il tempo di riposare, curarsi, riequipaggiarsi e rifornire la nave; nonché di farsi affidare qualche nuovo lavoro. La cosa è positiva soprattutto per Hope che in seguito alle disavventure sul boscoso pianeta degli wookie necessita di una protesi cibernetica ad una gamba; protesi che gli viene perfettamente (e gratuitamente) installata durante la navigazione in hyperdrive.

    Si parlava di lavoro; ebbene ai nostri eroi vengono proposte, dal solito generale Tarth, quattro nuove missioni, alcune più vicine ai loro interessi personali, altre decisamente più aderenti alle reali e oiu' urgenti necessità della ribellione:
    1. Scoprire qualcosa a proposito del progetto imperiale denominato “I.O.N.”, un progetto che, stando alle poche informazioni in possesso dei ribelli, ha a che fare con un nuovo concetto di nave.
    2. Recuperare alcuni database dal vecchio tempio jedi su Coruscant (missione studiata dal generale in persona per ottenere qualcosa di buono per la ribellione e nello stesso tempo per venire incontro alle necessità personali del twi’lek).
    3. Prendere contatto con un certo Colonnello Arcturus dell’esercito imperiale che, in seguito al suo ritorno da una non meglio identificata “lunga e pericolosa missione oltre il bordo esterno della Galassia”, ha manifestato la sua intenzione di disertare per poter in futuro far fronte ad una nuova minaccia proveniente da “fuori”. La missione è una decisione “personale” del generale Tarth.
    4. Indagare sul misterioso complesso imperiale situato su Artus Prime: questa missione è stata decisa in seguito alle analisi fatte dai ribelli sul materiale recuperato dai nostri eroi nella piccola base imperiale su Ceti II.

    I nostri eroi ci riflettono per qualche giorno, quindi decidono proveranno a contattare questo fantomatico Colonnello Arcturus per saggiare le sue intenzioni; al loro ritorno si dedicheranno, con buona probabilità, alla missione su Coruscant, non prima di avervi inviato Stella Impazzita e Nebbioso per preparare il terreno sfruttando le loro connessioni malavitose. Insomma la missione è accettata e l’unico che ha dei rimpianti è il piccolo jawas che rimane quasi scioccato dal fatto che nessuno abbia ne' offerto ne' chiesto alcuna ricompensa per una cosa tanto rischiosa “… che potrebbe sempre essere una bella trappola imperiale!”; alla fine però le sue lamentele sono poche e quindi nessuno gli dà peso.

    Mancano poche ore all’uscita dall’hyperdirve quando i nostri eroi partecipano all’ultimo briefing tattico per definire i dettagli dell’operazione. La riunione è lunga (e noiosa, a vedere la sonnolenza del piccolo jawas) ma alla fine il piano che ne esce sembra buono; così è deciso la Exxodus con i nostri eroi e Nova partirà verso le coordinate spaziali (apparentemente un punto “vuoto” nello spazio) fornite dal Colonnello per prendere contatto e tornerà dal generale Tarth il prima possibile per riferire l’esito del colloquio. I ribelli non si troveranno più al punto di ritrovo verso il quale sono in rotta ma si rifugeranno su una nuova base sul lontano pianeta Hoth; i nostri eroi dovranno recarsi proprio lì.

    GIORNO 339 – 350 (96 – 107): IL COLONNELO ARCTURUS.
    Nemmeno il tempo di uscire dall’hyperdrive e per i nostri eroi è già di nuovo il momento di ripartire: la destinazione è, come si è detto, un punto vuoto dello spazio identificato dalle coordinate fornite dal sedicente disertore imperiale noto come Colonnelo Arcturus. Highbecca ormai è un professionista del volo e la manovra di salto in hyperdirve è pane quotidiano; si parte.

    Dopo dieci lunghi giorni il luogo è raggiunto.

    Non si vede niente e nessuno.

    Una rapida scansione con i sensori della navetta … niente.

    Paul si concentra sulla Forza per provare a percepire “qualcosa” … ancora niente.

    Poi lo stesso jedi anziano suggerisce di provare ad usare al radio … se ne occupa il jawas che con un colpo di classe scova un radiofaro “...nascosto tra le frequenze di comunicazione meno utilizzate...”. Highbecca guida con precisione la navetta alla fonte del segnale: una boa dispersa nello spazio.

    Seguono altre analisi … senza successo.

    Ormai i nostri eroi cominciano a pensare sia necessaria un po’ di E.V.A. (NdSM: Extra-vehicular activity – attivita extra-veicolare, ovvero una passaggiata nello spazio per uno o due di loro) quando dal particolarmente attento Paul parte l’idea di “rispondere al messaggio” con un BIP. Il tentativo in qualche modo ha successo: per un breve istante il continuo BIP BIP BIP emesso dal radiofaro raddoppia la sua frequenza.

    Poi più niente.

    Nemmeno se la "procedura" viene ripetuta.

    Passa il tempo: circa due ore nelle quali i nostri eroi attendono pazienti che succeda qualcosa.

    Ed all’improvviso qualcosa succede: dal nulla appaiono quattro caccia pesantemente armati e dal design molto strano, addirittura "letteralmente alieno" secondo il buon Highbecca.

    Presentano chiaramente visibile un logo imperiale, ma è in qualche modo diverso da quelli conosciuti dai nostri eroi.
    Le armi sono puntate contro la Exxodus ma, stando allo wookie, “… il bersaglio non è ancor agganciato”.
    La radio gracchia …
    Una voce mascherata elettronicamente intima “Siete prigionieri del 123° battaglione imperiale “Aquila”. Non fate una mossa o sarete distrutti!”. I nostri eroi provano a rispondere al messaggio o comunque ad instaurare un dialogo: nessuna risposta!

    Passano altre due ore.

    Finalmente qualcosa si muove: una grossa nave appare sugli schermi della Exxodus e si avvicina. Si direbbe uno star destroyer imperiale ma, a ben guardarlo, è stato pesantemente modificato, soprattutto negli armamenti.
    Una delle “strane nuove torrette” in vista prende di mira la navetta dei nostri eroi …
    “Questa volta hanno acquisito il bersaglio … se sparano non avremo scampo!” avverte, preoccupato Highbecca. La radio gracchia di nuovo: “Siete prigionieri del 123° battaglione imperiale “Aquila”. Non fate una mossa o sarete distrutti! Sono il Colonnello Arcuturus, comandante del battaglione, e voi siete miei prigionieri!”.
    A questo punto comincia un dialogo via radio tra Paul (eletto diplomatico del gruppo dato che lo wookie praticamente non parla) ed il colonnello imperiale; il vecchio jedi fa bene il suo lavoro e riesce a convincere il colonnello ad incontrarli prima di intraprendere qualsiasi azione contro di loro. Così una navetta (un lambda-wing corazzato) esce dall’hangar della nave imperiale e si muove, goffamente secondo Highbecca, fino ad agganciarsi con la Exxodus.

    Ne sbarcano tre persone due trooper dotati di armamenti nuovi ed estremamente pesanti ed un ufficiale: il colonnello in persona. Comincia così un nuovo dialogo tra i nostri eroi ed il colonnello, piano piano si raggiunge un accordo per un colloquio tra l’ufficiale disertore ed il generale Tarth; pur essendo Arcturus quello che ha cercato l’alleanza della ribellione, è lui che detta le condizioni dell’incontro.

    Dopo quasi un’ora il colloquio si conclude positivamente; il disertore ha avanzato le sue richieste, ha posto le sue condizioni ed ha messo sul piatto qualche offerta vantaggiosa; i nostri eroi, dal canto loro, hanno salva la vita ed hanno il compito di far ritorno dal generale Tarth per organizzare l’incontro.

    Ricevuti i materiali promessi dal colonnello, ai nostri cinque ribelli non resta che ripartire alla volta di Hoth, dove li attende il loro generale: se quest’ultimo sarà d’accordo per il colloquio alle condizioni proposte, questo avrà luogo da lì a 60 giorni (NdSM: il giorno 410) presso le coordinate fornite dal colonnello disertore; altrimenti i nostri eroi dovranno tornare a portare la risposta negativa in questo punto dello spazio entro 30 giorni.

    GIORNO 351 – 357 (108 – 114): HOTH.
    Il viaggio verso Hoth è breve, solo 6 giorni di hyperdrive, durante i quali Highbecca ha il paicere di studiare i nuovi equipaggiamenti che il colonnello Arcturus gli ha lasciato come “prova” della sua buona fede: “… l’armatura è interessante, sembra che usi un sistema idraulico per potenziare la forza di chi la indossa … ma il fucile è ancora meglio, pur lavorando con ben tre cellpack contemporaneamente, pare capace di sviluppare una potenza maggiore del previsto … e probabilmente parte dell’energia si scarica sotto forma di ioni ad ogni colpo … veramente oggetti interessanti … e se queste cose ce le hanno “regalate” chissà cosa ci tengono nascosto!”.

    L’arrivo lascia i nostri eroi sorpresi. Hoth è un piccolo pianeta completamente coperto da una coltre di nevi e ghiaccio che ruota pigramente attorno ad una piccola stella dall’aspetto freddo.

    Una squadriglia di caccia ribelli si avvicina e scorta i nostri eroi alla base in cui risiede il generale Trath. Ben presto un incontro viene organizzato, e la decisione del generale non stupisce i nostri eroi: “L’incontro col colonnello Arcturus si farà alle sue condizioni! Potrebbe essere un alleato troppo prezioso per permettersi il lusso di perderlo.”.
  5. Kursk
    GIORNO 358 - 372 (108 - 122): HOTH.

    Siamo su Hoth, una palla di ghiaccio che i ribelli hanno eletto a loro nuova base dopo la fuga da Yavin. I nostri eroi, dopo il birefing col Generale Tarth, vengono impiegati nei lavori piu' disparati che competono ai gradi che si sono meritati.
    In particolare sono Highbecca e Geego Gin quelli piu' impegnati ad organizzare, gestire e comandare le pattuglie terrestri cui competono i controlli attorno al grande cannone a ioni, la prima e migliore difesa della nuova base.

    Di giorno in giorno, mentre i nostri eroi si fanno prendere dalla "vita militare", si rincorrono le voci su avvistamenti di droidi-sonda imperiali ...



    Lo stato maggiore della ribellione e' indeciso se abbandonare da subito la nuova base appena messa in piedi o se "rischiare"... si opta per una via di mezzo: allontanare il persoanle non necessario ed i materiali piu' sensibili (le navi-ospedale su tutti).

    Il personale viene ridotto... ed anche i nostri eroi si vedono costretti ad andare di pattuglia, non potendo piu' limitarsi a dare gli ordini.

    Cosi' si dividono in due gruppi: Hope e Nova al comando di Highbecca formeranno la prima squadra; mentre Jere Mee Kohlson e Paul saranno la second asquadra al comando del prode Geego-Gin.

    E' mentre sono "di turno" questi ultimi che incappano in un "problemino di tipo imperiale". Il twi'lek avvista un droide-sonda ad una discreta distanza dalal loro poszione "... difficile che ci abbia individuati ... potremmo provare a catturarlo!" ... cosi' il piano e' pronto ... i tre eroi si acquattano nascondendosi nella neve ed attendono il passaggio del droide per colpirlo con una scarica di ioni con l'intenzione di prenderlo "vivo".
    L'agguato riesce ma i danni di ioni sono troppi ed il piccolo droide fluttuante esplode ... "... forse si e' autodistrutto ... " e' il commento del piccolo jawas "cecchino" delal situazione...

    Ma non fa in tempo a continuare il discorso che viene interrotto dal "Guardate la'!" urlato da Paul...
    Un nuovo droide molto piu' pesante sta volando in picchiata verso i nostri eroi, probabilmente attirato dall'esplosione del piccolo droide sonda.

    "Sparpagliatevi e nascondetevi!" sono gli ordini di Geego-gin (che si trova sempre meglio nei panni di ufficiale dell'esercito ribelle).

    Il droide "atterra" sollevando una nuvola di neve e creando un piccolo cratere.

    I nostri tre eroi non reagiscono.

    Il droide comincia a muoversi ... puntando dritto contro Paul.

    I nostri tre eroi continuano a non reagire: il jawas ed il twi'lek studiano il nuovo avevrsario ... Paul prova a nascondersi meglio.

    Il droide apre il fuoco: una raffica colpisce di striscio il jedi ... il droide ha trovato un bersaglio.

    Comicnia cosi' uno scontro a fuoco epico... mentre Paul fa da bersaglio, gli altri due bersagliano il droide dai precisi colpi di Geego-Gin e Jere Mee Kohlson ... Paul e' gravemente ferito.

    Si ritorna alla base per fare rapporto e per studiare i resti del droide-sonda. Paul dovra' restare in infermeria tutta la notte per farsi medicare le ferite.

    GIORNO 373 (123): A CACCIA DI DROIDI.

    Mentre Paul si fa medicare al meglio gli altri mettono in atto uno strano piano ... Oramai sono tutti convinti che l'impero sia perfettamente a conoscenza della presenza dei ribelli su Hoth, cosi' mentre si comincia ad organizzare l'evaquazione della base, i nostri eroi si prodigano per cattaurare un altro droide-sonda per provare a mandare falsi dettagli all'impero per indebolire i loro eventuali paini d'attacco.

    L'idea e' buona ... Ma la fortuna non e' dalla parte dei nostri ... Una giornata di caccia non porta a nulla.

    A sera le notizie sono anche peggiori: una flotta imperiale si sta effettivamente dirigendo verso Hoth. Lo scudo difensivo del pianeta viene attivato. Si prevede una battaglia di terra per l'indomani.

    I nostri eroi dovranno di nuovo dividersi... Hope, Nova ed Highbecca (la prima squadra) penseranno a preparare la Exxodus per una partenza immediata in caso di segnale di ritirata totale; mentre Jere Mee Kohlson, Paul e Geego-Gin avranno il controllo del fronte di difesa del cannone a ioni.

    GIORNO 374 (124): BATTAGLIA TERRESTRE SU HOTH.

    Arriva l'alba... Ed i nsotri eroi prendono posto lungo i trinceramenti difensivi a loro assegnati...

    Geego-Gin ha il comando ... ha pochi uomini ... e solo tre torrette ... Decide comuqnue di assegnare qualche uomo sia a Paul sia al piccolo jawas.

    La tensione per uno scontro ormai imminente sale...

    Geego-Gin prova ad esortare gli uomini... ed il suo discorso, pur breve, li carica a sufficenza da dar loro morale e speranza.

    All'improvviso... STOMP ... STOMP ... STOMP ... STOMP ... Quattro tetrapodi imperiali (walker di tipo AT-AT) si avvicnano ... Il loro bobbiettivo e' evidentemente il potente cannone a ioni.


    Comincia una lunga battaglia... Nessuno cheide ai nostri eroi di sconfiggere l'intera armata imperiale; lo scopo e' guadagnare piu' tempo possibile per permettere l'evaquazioen del maggior numero di navi-trasporto possibili "scortate dai colpi del cannone a ioni".

    Gli AT-AT si avvicinano e cominciano ad aprire il fuoco contro le torrette e contro le truppe a terra... e nel contempo fanno "sbarcare" una quindicina di trooper . I ribelli dal canto loro si difendono bene guidati dal "Tenente Geego-Gin" che coordina i tiri delle torrette e, chiamando con ottimo tempismo un attacco aereo, pemette di eliminare in fretta la maggior parte dei trooper sbarcati.


    Anche Paul ci mette del suo invocando la Forza per scaglaire granate ed altri ordigni esplosivi contro i giganteschi walker ... purtroppo la situazioen e troppo caotica ed il vecchio jedi, forse perche' inesperto di queste situaziondi "battaglia campale", non riesce a concentrarsi a sufficenza per sbilanciare uno dei tre AT-AT... (NdSM Bel tentativo pero'!).

    La battaglia dura uan quindicina di minuti... sembra che poss avolgere al meglio per i nostri eroi... fino a che non arrivano anche alcuni tie-bomber a fornire appoggio aereo ai walkers...

    Le torrette vengono messe a tacere...

    Due AT-AT vengono pian piano fatti a pezzi... ma l'ultimo (praticamente integro) non trova piu' grossi ostacoli e comincia a bersagliare il cannone a ioni con i suoi tremendi colpi... Qjuesto fino a che il twi'lek con un gesto di eroica incoscenza attiva il jetpack ... vola sotto al berstione ... ne scardina un portello ... ed entra.

    Si dirige velocemnte verso la cabina di pilotaggio, proprio mentre nbelle orecchie gli risuona il segnale di ritirata totale ... forza la porta ... e con due precisi copi di balster abbatte i due armieri... Gli altri due soldati imperiali non hanno nemmeno il tempo di reagire... altri due colpi ... altri due morti.

    Sarebbe un bel trofeo quel walker... ma non ce n'e' il tempo...

    La ritirata generale e' stata ordinata ed i nsotri eroi si dirigono con gran fretta verso la pista dove li aspettano gli amici e la Exxodus... Pronti ad una fuga tra le stelle.

    NdSM: si torna in scena tra 15 giorni circa!
  6. Kursk
    Giorno 374: FUGA DA HOTH

    Dove eravamo rimasti? La ritirata generale e' stata ordinata ed i nsotri eroi si dirigono con gran fretta verso la pista dove li aspettano gli amici e la Exxodus... Pronti ad una fuga tra le stelle.

    Ovvero mentre Geego-Gin, Jere Mee Kohlson e Paul Waterflyer gestivano al meglio delle loro possibilita' la battaglia terrestre, Hope, Highbecca e Nova prepravano la Exxodus per una partenza il piu' veloce possibile "in caso di emergenza".

    Ed e' da qui che riprende il racconto. I tre impegnati a terra ripiegano in fretta e si imbarcano... Highbecca parte immediatamente (in pratica non appena chiuso il portellone della nave) dato che la radio comunica che lo scudo ha ceduto e che si teme un bombardamento.

    Ed il bombardamento non tarda.

    Lo wookie pero' e' pronto e veloce ed il gruppo e' in volo prima che la base venga colpita ... Un'ultima comunicazione radio dalla base fornisce le coordinate del punto di ritrovo criptate secondo un codice segreto ribelle; i nostri eroi sono, quindi, ancora all'interno dell'atmosfera intenti a decidere una rotta ed a schivare i colpi che gli imperilai gli fanno piovere addosso... Ben presto il peloso pilota nota con un buon colpo d'occhio un YT Corellian Transport dall'aria famigliare e gli si mette alle calcagna.

    Le due navi dirigono immediatamente verso lo spazio esterno. dove sono ben cinque gli incrociatori imperiali che si mettono al loro inseguimento... Saggiamente Highbecca opta per cambiare rotta rispetto all'altra nave ribelle...
    Gli star destroyer si dividono: tre seguono il Corellian Transport e due si mettono sulle tracce della Exxodus, provando a piu' riprese a catturare la piccola nave con i loro raggi traenti. Tutti questi tentativi vanno a vuoto grazie alla notevole bravura dimostrata ancora una volta dal pilota peloso.

    Geego Gin si dedica alla decrittazione del codice ...
    Il jawas comincia ad impostare i calcoli per l'hyperdrive...
    Lo wookie pilota e coordina...

    Il lavoro di squadra ha successo e ben presto la Exxodus si lascia alle spalle le due corazzate imperiali saltanto in iperspazio verso il punto di ritrovo.

    NdSM: ci vorranno due soli giorni.

    NdSM: il Corellian Transport in questione, invece, non avra' vita cosi' facile ... costretto a scappare attraverso un campo di asteroidi .... ma questa e' un'altra storia!

    Giorno 376: SOLI.
    L'uscita dall'hyperdrive e' senza scossoni... la meta e' raggiunta (stando al computer di bordo) ... ed e' nel bel mezzo del nulla. Si tratta di un'area della galassia piuttosto povera di stelle e pianeti... solo nubi di gas e campi di asteroidi... un'area pericolosa per la navigazione.

    Non arriva nessuno ... ma, dopo un attimo di sconforto iniziale, la cosa non stupisce piu' di tanto i nostri eroi che ormai sono abituati alle bizzarrie della guida in hyperdrive... "...tra una decina di giorni al massimo dovremmo essere tutti qui..." sentenzia lo wookie pensando alle navi in dotazioni ai ribelli.

    Ma che fare in questi dieci giorni? Dare un'occhiata ai "dintorni" sembra accettabile... e cosi' decide di fare il gruppo.

    All'improvviso (dopo qualche ora di navigazione) sui sensori della navetta appare uno strano ammasso di materia ... "Si direbbe un planetoide con una strana e nebulosa atmosfera ma costituito da una "palla" di materiale roccioso ricco di ferro ... non caprto forme di vita, nemmeno vegetali... ma ... hey! C'e una debole fonte di energia... " sono le parole del jawas che si e' incaricato di fare le analisi coi sensori.

    "Dalla radio solo uno strano segnale ripetuto... ma potrebbe anche essere un disturbo elettromagnetico causato dalle nebbie che circondano la palla di roccia..." aggiunge il twi'lek.

    Comincia cosi' una tranquilla e pacata discussione tra i nostri eroi: che valga la pena scendere sul pianeta senza atmosfera respirabile per dare un'occhiata? O che sia un rischio troppo alto e senza uan adeguata contropartita?
    Alla fine e' la noia ad averla vinta; o meglio la consapevolezza di avere davanti qualche giorno di "niente da fare" ed il gruppo decide di scendere.

    Paul prova a percepire forza vievente sul pianeta... niente.

    Mentre Highbecca, Hope e Nova resteranno sulla nave per essere pronti a partire in caso di pericolo, gli altri tre si equipaggeranno con delle tute da volo per resistere all'ambiente ostile del pianeta e daranno un'occhiata alla fonte di energia.

    Ma prima bisogna atterrare.

    Manovra che riesce molto bene allo wookie, nonostante la palla di roccia ferrosa sia praticamente un enorme magnete.

    Davanti ai nostri eroi sta una nave spaziale dalla forma bizzarra e costituita da uno strano metallo dorato, conficcata nel pianeta dal quale sporge per un trentina di metri.

    Quindici minuti di decompressione ed i nostri tre eroici esploratori sbarcano. impiegano circa un paio d'ore (delle dieci ore d'aria di cui dispongono) ad analizzare i rottami sparsi a terra della nave ed a raccoglierne campioni.

    Quindi si avvicinano...

    L'unico accesso e' percorribile solo dal jawas...

    Jere Mee Kolhson entra ... L'interno e' buio... ma per il piccolo jawas questo non e' un problema: la sua razza sotterranea cio vede perfettamente al buio.
    Facendo attenzione a non danneggiare la sua preziosa tuta ambientale. le geometrie interne della nave sono spiccatamente esagonali... cunicoli, stanze, condotti, tubazioni e persino arredamenti sono di forma tendenzialemnte esagonale.
    Finalmente una stanza grande... si direbbe una specie di magazzino. Su una parete sono allineati dei grossi "funghi di pietra" dalla forma vagamente ovale... Cautamente il piccolo jawas si avvicina e prova a scalfirne la superficie con un colpo di bastone... niente da fare... cosi' si allontana estrae la pistola e fa fuoco... parte una nuvola di schegge... il "fungo" e' stato appena scalfito, ma quanto basta per prelevare dei campioni.

    Non c'e possibilita' di andare oltre le due porte della stanza (che ora si trovano rispettivamente sul pavimento e sul soffitto) non sembra si possano aprire dall'interno...

    Il jawas torna indietro e si sofferma ad osservare una stanza da un grata che prima non aveva notato... altre porte ... sono interessanti ma la possibilita' di rimanere bloccato la' dentro impone al piccolo eroe di uscire e tornare a rapporto dal twi'lek.

    Paul nel frattempo e' tornato alla nave a scaricare alcuni materiali (in particolare una lastra di metallo con uno strano marchio) ed a recuperare un po' di equipaggiamneti extra.

    NdSM: e la spada laser che aveva "prudentemente" lasciato a bordo.... vai a capire perche'!

    Geego-Gin non trova altri ingressi ed ha una buona intuizione... chiede allo wookie di far fuoco con i cannoni della Exxodus alla base della struttura, proprio dove era entrato il jawas... Il piano viene messo in atto ma gli effetti non sono quelli sperati. Il colpo e' troppo potente e disintegra parte della nave facendo cadere a terra la restante. I nostri eroi si erano prudentemente messi al riparo...

    Ora comunque e' piu' accessibile (si vedono bene due "stive" e due corridoi esagonali) anche ai "grandi" ... e la fonte di energia continua a funzionare.

    L'esplorazione continua.

    Le due "stive" sembra avessero le pareti coperte da uno strano muschio ... ora morto!

    Si va avanti... una porta conduce nella zona dove si trova, stando ai rilevam,enti, la fonte di energia.

    Paul sfodera la sua spada laser per tagliare la porta ... al primo contatto viene investito da una cascata di scintille che lo ferisocno leggermente, il suo unico commento e' "Strano!".... Poi la porta viene aperta facilmente ... al di la' due consolle semifunzionanti ed un "condotto di energia" che le collegava e che ora e' spezzato .... fonte di scintille e scariche elettriche ...

    A terra una strana creatura... un lucertoloide alto poco meno di due metri, con indosso una bandoliera di strumenti dalla forma bizzarra ... una razza sconosciuta ... Paul, insospettito, prova nuovamente a concentrarsi per percepire forza vievente sul pianeta... ancora niente.

    Una veloce analisi del cadavere rivela ai nostri eroi pochi dettagli: ha solo tre dita artigliate ed un piccolo pollice opponibile per ogni mano ... non indossa vestiti, salvo una specie di gonnellino, e la sua pelle e' composta di grosse scaglia dall'aspetto robusto ... ha con se una strana cella di energia (che Geego-Gin preleva per esaminarla in seguito) ... sembra evoluto ... ma la tecnologia che mostra e' un po "indietro" rispetto a quella nota ai nostri eroi.

    Viene quindi il momento di dedicarsi alle consolle... il jedi ed il twi'lek si accordano... Paul si concentra e con la Forza spinge il condotto di energia di nuovo nella sua sede... le due consolle si riattivano e le scintille diminuiscono dando modo a geego-Gin di provare ad analizzarne una ... la cosa sara' di breve durata comunque, Paul deve fare un grosso sforzo di concentrazione per mantenere il condotto in posizione e non ressitera' a lungo.

    Le brevi analisi pero' danno il loro frutto: sono consolle molto semplici e tecnologicamente "un po' datate" ... la loro funzione non e' chiara, ma premendo un pulsante la consolle si spegne ripetendo uno strano messaggio in una lingua sconosciuta.

    Sono passate quattro delle dieci ore di cui dispongono i nostri eroi ... e' il caso di esplorare meglio la stanza dato che l'ultima porta e' irragiungibile data la posizone del relitto. La "perquisizione" da' buoni frutti in uno scomparto sul muro i nostri eroi ritrovano trre manufatti adatti alle mani del rettile ed altre misteriose celle di energia che sembrano perfettamente adattarsi ai manufatti ... Geego-Gin li battezza immediatemente pistole (i due piu' piccoli) e fucile (il terzo, piu' grande e lungo).

    Passa un'altra ora... ne mancano cinque: si passa alla stiva ... qui e' Paul a fare una strana scoperta: in un altro scomparto sulla parete si trovano tre "cuccioli di lucertola" intrappolati in quelli che sembrano tre piccoli bacta-tank ... "Potrebbero essere incubatrici..." commenta l'umano "...ma i tre piccoli al loro interno sono morti ... non percepisco nulal da loro ... ". NdSM: il buon Luca in questa occasione non ha notato la differenza tra "non percepire forza vivente"e "non percepire nulla" ...

    Le indagini (ed i prelievi di "campioni") vengono interrotte da Highbecca che con in sensori della navetta percepisce qualcuno (o qualcosa) in avvicinamento. I nostri eroi escono dal relitto e si preparano... un lucertoloide vivo e senza maschera di sorta si avvicina ... Geego-Gin si mostra amichevole ... il jawas si nasconde pronto a colpire ... Paul prova a sondare la forza... niente di tutto cio' ha il tempo di accadere... un'onda di pensieri tristi e deprimenti si affolla nelle menti dei nostri eroi che ne restano come abbagliati ...

    Quando si riprendono la superficie del planetoide e' deserta ... restano quattro ore di ossigeno ... meglio tornare al lavoro nella stiva. Anche il wookie conferma la mancanza di segnali sui sensori.

    Paul si rimette al lavoro sulla "incubatrice" ... vorrebbe staccare una delle capsule per portarla via ed esaminarla assieme al suo contenuto... All'improvviso sente un dolore lancinante alla schiena ... il lucertoloide sta in piedi dietro di lui con una specie di spada laser molto grezza tra le mani (e lui non lo ha minimamente percepito).

    Comincia uno scontro tra i tre eroi ed il nuovo nemico ... che risulta particolarmente resistente ... e particolarmente difficile da prevedere tatticamente ... il tutto e' complicato anche dal fatto che i colpi di spada e di artiglio del mostro danneggiano le tute dei nostri eroi.

    Paul e' il primo a soccombere... prima si rende conto a sue spese di una triste verita' la Forza "non esiste" in questi lucertoloidi per tanto lui non "vede" il suo avversario con la Forza e non puo' usare parte dei suoi "trucchi migliori". Poi, proprio grazie al progressivo cedimento della sua tuta, piu' che grazie ai colpi del nemico, e' codstretto a ritirarsi fuggendo verso la navetta ... quindi tocca al twi'lek che pero' riesce a limitare i danni... Intanto i suoi colpi e, soprattutto, quelli del jawas stendono il lucertolone.

    Il cadavere viene perquisito: un'altra pistola e la "spada laser bizzarra" che si e' spenta al momento della morte del mostro. Quindi i nostri eroi finiscono il lavoro e tornano alla navetta.

    Giorni 377-383: IN ATTESA.
    Il resto dei giorni i nostri eroi li passano in attesa, nello spazio, dell'arrivo dei ribelli.

    E gia' l'indomani la prima nave arriva... Insomma in capo a sei giorni una discreta flotta si e' radunata... ne manca ancora una parte comprese la nave del Generale Tarth ed il Corellian Transport di cui sopra.

    I nostri eroi ne approfittano per farsi assegnare un laboratorio scientifico portatile ... ed usano buon aparte del tempo per portare avanti alcune indagini sui materiali recuperati:


    Gli artefatti precedentemente denominati "pistola" e "fucile" sono effettivamente armi... sembrano basate su getti di antimateria o plasma piuttosto che sulle tecnologie tradizionali (ioni, laser, frag) ... sembra che parti degli oggetti abbiano una matrice biologica.

    Gli oggetti identificati come "celle di energia" effettivamente lo sono... ma hanno un che di biologico difficilmente identificabile ed ancora piu' difficilmente replicabile.

    Il "piccolo luceetoloide" sottratto era effettivamente in una sorta di incubatrice, immerso in un liquido ad altissimo contenuto di sali e succheri... sembra avere uno scheletro molto robusto su cui si dispongono muscoli sottili ma dalla strana conformazione ed organi "strani" ... il tutto coperto da un pesante "corazza" di scaglie ... i polmoni in particolare sembrano atrofizzati ... probabilmente la respirazione avviene attraverso la pelle.

  7. Kursk
    Giorni 383 - 385: DI NUOVO "RIBELLI"

    Dopo qualche giorno di attesa (dopo la fuga da Hoth) finalmente le prime navi ribelli raggioungono il punto di ritrovo stabilito uscendo dall'hyperdrive. la piccola flotta si sta ricomponendo, e quato fornisce ai nostri eroi la possibilita' di trascorrere un paio dfi giorni tranquilli pianificando le prossime mosse.

    Il che si concretizza all'arrivo del Generale Tarth.

    Giorni 386 - 387: NUOVA MISSIONE
    All'arrivo del generale i nostri eroi sono quasi convinti di doverlo accompagnare all'incontro col colonnello disertore ... ma la loro convinzione e' errata. Il generale ha dei piani diversi per loro... Dei piani che li coinvolgono direttamente (almeno due di loro: Geego-Gin e Paul).

    "La vostra prossima missione sara' su Coruscant, se a voi sta' bene! ... Dovrete introdurvi nel tempio jedi, o meglio in cio' che ne rimane, e cercare di recuperare tutti i dati possibili dai computer che li' si trovano. So che voi avete altri interessi, piu' personali diciamo, per recarvi li' ... quindi direi che e' l'occasione migliore per esserci utili a vicenda..."


    E con questo la decisione e' presa... Certo ci vogliono quasi due giorni tra preparativi per la partenza ed ulteriori piccole discussioni sui "dettagli" della missione.

    Alla fine si parte!

    La Exxodus guidata dall'orami esperto Highbecca scivola dolcemente nello spazio: ci vogliono 6 giorni di Hyperdrive per raggiungere Coruscant... il centro dell'impero!

    Giorno 393: CORUSCANT!
    L'avvicinamento al pianeta non da' problemi, se non i normali controlli di sicurezza che i nsotri eroi comunque sio aspettavano ... "... dopotutto e' pur sempre il centro dell'impero!"

    La sorveglianza attorno al gigantesco pianeta-citta' e' strettissima ... ma la cosa sembra non preoccupare i nostri eroi.

    Tocca ad Hope e Paul fare i diplomatici rispondendo via radio a tutte le domande che gli vengono poste dagli operatori di sicurezza.

    Tutto sembra OK...

    Ad un tratto la nave viene anche abbordata da una corvetta imperiale (NdSM: una specie di "star destroyer" in miniatura.) ...

    Un normale controllo di routine pare...
    Gli imperiali salgono a bordo
    Mentre il loro ufficiale interroga i nostri eroi, alcuni genieri setacciano la nave...

    Niente di strano ... i nostri eroi sono liberi di andarsene!

    Il viaggio verso la superficie puo' continuare.

    Avvicinandosi alla superficie, Paul usa il suo com-link criptato per contattare DStella Impazzita e Nebbioso che avrebbero dovuto preparare il terreno. Il colloquio e' breve (i rodian hanno evidentemente paura di essere comunque intercettati) e fornisce alla Exxodus le coordinate per uno spazioporto "sicuro", ed a Paul un luogo per un incontro "di lavoro".

    Nuova rotta... Spazioporto in vista dopo pochi minuti ... ed atterraggio da manuale.

    Non resta che pagare lo stazionamento, noleggiare degli sprinter e dirigersi tutti assieme all'incontro coi due "banditi rodian".

    Il luogo prescelto e' un ristorante all'apparenza lussuoso ... sembra poco frequentato.

    I nostri eroi entrano e si rendono conto di essere finiti in un covo di malavitosi. In breve la situazione si delinea cosi': i due rodian hanno sfruttato i loro contatti "sporchi" per cercare appoggio in citta'; questo li ha portati da un umano che pare essere un "capofamiglia" dal notevole potere, disposto ad aiutarli; questi ha gia' forumlato un'ipotesi di paino sfrttando le informazioni avute dai due rodian e lo presenta ad Highbecca (tramite un traduttore), stara' poi allo wookie spiegarlo ai suoi compagni.

    In poche parole il mafioso propone di distrarre le guardie dell'ingresso principale del vecchio tempio jedi mandando un gruppo di drogati all'assalto dietro la promessa di "mantenere i loro vizi a vita" per chi dovesse tornare vivo. Probabilita' alquanto scarsa. Questo dovrebbe allentare la sorveglianza sull'ingresso secondario e permettere ai nostri eroi un accesso "semplice". A questo si aggiunga la messa a disposizione di veloci mezzi di fuga.

    Lo wookie non e' molto convinto ... il piano non sarebbe male ma le implicazioni morlai lo bloccano.

    Il mafioso aggiunge: "...vi lascio il tempo, stanotte, di riflettere ... sarete ospiti in un mio albergo... cosi' non correrete rischi inutili ... e domani a pranzo mi darete una risposta...".

    Il costo dell'operazione sarebbe elevato ... ma alla portata dei nostri eroi .. e garantirebbe anche il silenzio degli "esterni" coinvolti.

    Cosi' dopo un lauto pasto i nostri "ribelli" si ritirano nell'alloggio offertogli dal misterioso gangster... e cominciano a discutere degli ebventuali pro e contro.

    NdSM: ho volutamente interrotto qui la sessione per dare tempo ai miei giocatori/eroi di valutare le implicazioni per i loro personaggi di questa folle impresa e per dare loro anche il tempo per pensare a soluzioni alternative.
  8. Kursk
    Giorno 393: Notte su Coruscant.
    Ormai è scesa la notte su quella porzione di Coruscant, il popoloso pianeta/città al centro dell'Impero, che ospita i nostri eroi; ma per loro non è il momento del riposo. Devono prendere una decisione importante ... una decisione diffiicile, soprattutto per persone con una forte moralità come i due jedi.

    Devono decidere se accettare e mettere in pratica il piano suggeritogli dal misterioso malavitoso contattato dai loro "amici" rodian per entrare nell'antico tempio jedi (NdSM: il tempio è sorvegliato a vista da guardie personali dell'imperatore). In poche parole il piano prevede di creare un diversivo mandando al massacro un certo numero (tra 20 e 100 circa) di drogati derelitti al soldo del mafioso per permettere ai nostri eroi di entrare "dal retro" con più facilità; inoltre sarebbe previsto un aiuto anche per la fuga: dei mezzi veloci e dei bravi piloti.

    La discussione è lunga...

    Sebbene siano tutti d'accordo sulla validità del piano, i due jedi hanno forti rimostranze sul suo costo in vite umane: non sono disposti a sacrificare i derelitti nemmeno se fossero irrecuperabili come il malavitoso sostiene.

    Sulla base di questi problemi morali la discussione prosegue per ore. Ormai è tarda notte quando i nostri eroi scelgono di dividersi per provare ad aggiunegre qualcosa in più a ciò che sanno: Paul andrà ad incontrare i due rodian (Stella Impazzita e Nebbioso) in un locale poco lontano dall'albergo; gli altri quattro faranno un volo fino al tempio jedi per controllare coi loro occhi la situazione.

    Così il nostro jedi anziano si ritrova in una specie di night-club di seconda categoria, circondato da una moltitudine di "maniaci e lussuriosi" e, che lo voglia o meno, distratto da decine di spogliarelliste delle razze piu' varie in attesa di chiacchierare con Stella Impazzita e Nebbioso. La chiacchierata non dà buoni frutti: i due hanno semplicemente seguito gli ordini ricevuti dal Generale Tarth, e possono garantire sulla affidabilità del loro "contatto". I problemi morali non li toccano minimamente, quindi per loro il piano è più che valido. Non sembrano disposti a "sacrificarsi per la causa ribelle" come vorrebbe Paul, ma potrebbero rendersi utili nell'agevolare ai nostri eroi la fuga dal tempio a "missione compiuta".

    Più complessa è la situazione degli altri: dapprima sorvolano con gli sprinter noleggiati al mattino il tempio jedi e la sua "spianata" ... Hope prova a concentrarsi alla ricerca di Forza vivente ... capta qualcosa ma è troppo in alto e non riesce a distinguere niente.

    Quindi i due veicoli atterrano e mentre Highbecca ed il Jawas restano di guardia, Hope ed il Twi'lek si avvicinano cautamente a piedi al grande spazio che circonda il tempio jedi (la famosa "spianata" di cui sopra). Il quartiere intorno a loro è praticamente deserto.

    I due a piedi si avventurano fino al margine della "spianata" (una vasta area con fontane ed aiuole che circonda per intero il tempio)... di nuovo Hope si concentra sulla Forza per nuove "percezioni" ma la distanza è ancora proibitiva, e non ottiene niente di nuovo. "Avanziamo finchè possiamo..." suggerisce Geego-Gin.

    I due avanzano stando ben attenti ad evitare droidi sentinella e pattuglie "volanti" ...

    Arrivano fino a circa un terzo della distanza (500 metri circa sui 1500 che li separano dal tempio) quando fanno scatatre un sensore e delle armi automatiche li prendono di mira. Il twi'lek abbozza delle scuse urlando contro il povero jedi, ed i due hanno la saggia idea di indietreggiare immediatamente. Le armi non aprono il fuoco.

    Hope ha solo il tempo di una nuova "scansione" della Forza... questa volta capisce qualcosa in più..."... ci sono molte "auree innaturali" ... disposte su almeno quattro piani dentro al tempio... sembrano auree piuttosto forti ... almeno quanto me ed il mio maestro... ma sono cosi' ... cosi' ... false, strane...".

    Una pattuglia a bordo di uno sprinter comincia a dirigersi verso i nostri eroi ma loro sono abbastanza furbi e veloci da nascondersi in un rudere ... la pattuglia li cerca ma non li trova (anche grazie ad un piccolo diuversivo messo in atto dal giovane Hope) ... sono salvi. Pare sia ora di rientrare.

    Nel frattempo...

    Highbecca e Jere Mee Kohlson stanno amabilmente chiacchierando del più e del meno mentre fanno la guardia agli sprinter. Ad un tratto lo wookie crede di sentire dei rumori metallici sotto lo sprinter del jawas... il che dà il via ad una serie di controlli e manovre ai limiti dell'incredibile, per scoprire che si tratta solo di un cavo allentato.
    NdSM: ma sarà davvero così?
    Tutto ciò mette notevolmente in agitazione i due .. che ora stanno molto più attenti ed all'erta. Tant'è che Highbecca nota di nuovo qualcosa di strano, questa volta gli sembra, per un attimo, di vedere una sagoma che li spia... indecisi se inseguire la figura che si è appena infilata in un vicolo, i due preferiscono restare al loro posto, temendo una diversione che preluda al furto dei veicoli.

    In breve i due esploratori ritornano cosicche' i quattro sono di nuovo riuniti e tornano al loro alloggio discutendo delle novità. Ancora perplesso per l'accaduto Highbecca decide di fermarsi "lungo la strada" per controllare i due sprinter alla ricerca di esplosivi, trasmittenti o chissà cosa altro... non trova nulla.

    A questo punto i nostri cinque eroi sono nuovamente riuniti nella loro stanza... e la discussione riprende da dove si era fermata prima.

    ... ed ovviamente si ferma esattamente dove si era fermata prima (dopotutto nessuno dei protagonisti e' deciso a muoversi di un passo dalle sue convinzioni iniziali).

    Solo che questa volta c'e' una novita'; a sorprersa Paul propone una alternativa: passare dai bassifondi e cercare da là una strada che li conduca in modo sicuro al tempio jedi.

    Con questa decisione presa, giunge il momento del meritato riposo.

    Giorno 394: Preparativi.
    I nostri eroi hanno deciso di mettere in atto il piano di Paul. Non sono proprio convinti del suo funzionamento, ma se non altro non preclude di poter ricorrere al piano del malavitoso in un secondo momento. Così il gruppo si divide di nuovo.

    Highbecca e d il twi'lek tornano alla Exxodus per riequipaggiarsi seriamente (dopotutto si aspettano grosse complicazioni imperiali). Gli altri tornano al locale del malavitoso per discutere con lui il nuovo piano e per rifiutare cortesemente ciò che gli aveva proposto. A compenso di questo gli chiedono un po' di equipaggiamenti, e pagano per grantirsi il suo "silenzio".

    Il gruppo si riunisce verso le 10 del mattino presso il ristorante. una volta recuperati gli equipaggiamenti richiesti da Paul, si potrà partire verso i bassifondi e verso il tempio jedi.
  9. Kursk
    Giorno 394: Si va!
    Siamo sempre su Coruscant! Siamo a meta' mattina, ed i nostri eroi sono ancora al locale gestito dal misterioso malavitoso che li sta aiutando; le discussioni su come agire per raggiungere sani e salvi l'antico tempio jedi continuano, con al centro il buon Paul Waterflyer, tra vecchi dubbi e nuove idee...

    Altre due ore trascorrono cosi' tra l'attesa degli equipaggiamenti richiesti in vista della missione nei bassifondi/fogne di Coruscant e le nuove idee piu' o meno fattibili e piu' o meno folli partoriti dalla stamane feconda mente del vecchio jedi. Alla fine il gruppo opta per il piano concordato durante la notte: "... basta discutere! La cosa piu' semplice e' passare dalle fogne ... L'equipaggiamento adatto adesso lo abbiamo quindi si parte..." sono le parole con cui Geego-Gin si reimpossessa del suo ruolo di leader carismatico, chiudendo la discussione che rischiava di andare di nuovo per le lunghe e di far naufragare tutto il lavoro fin li' fatto.

    Detto... fatto!

    Si parte...

    Una guida li scorta, attraverso i bassifondi piu' infimi di Coruscant, fino all'ingresso delle fogne piu' vicino possibile al tempio... da li' in poi i nostri eroi dovranno arrangiarsi.

    Comincia l'esplorazione di questa strana ma fortunatamente non troppo complessa rete di canali fognari in metallo; i cunicoli sono delle piu' svariate dimensioni, da quelli dove un topo farebbe fatica a passare ad altri in grado di ospitare addirittura una piccola nave o uno sprinter.

    Tentando di mantenersi in traiettoria verso il tempio i nostri eroi cominciano ad inoltrarsi nei cunicoli ispezionandoli al meglio delle loro possibilita' (anche grazie all'equipaggiamento che si sono saggiamente procurati). Il primo ostacolo e' il nido di un enorme "ragno" ... ma sembra che il padrone di casa non ci sia: solo la sua prole si diverte arrampiocandosi allegramente sui nostri eroi.

    Nessun pericolo e nessun problema.

    Poco dopo, sempre tentando di mantenersi nella direzione migliore possibile, i nostri eroi finiscono sul ciglio di una stanza allagata da una fanghiglia nerastra ... alcune cose bianche e dall'aspetto metallico galleggiano sulla superficie del pantano... Nulal si muove ... nemmeno la Forza suggerisce al vecchio Paul la benche' minima presenza di forme di vita. Hope incanala la forza e solleva una di queste "cose bianche" scoprendo cosi' la triste verita': si tratta del cadavere di un trooper... mezzo mangiato... Nella stessa stanza infatti si nasconde qualche terribile creatura tentacoluta che immediatamente prova ad afferrare il vecchio jedi ed a trascinarlo nel fango; col solo risultato di vedere uno dei suoi tentacoli tranciato di netto da un fendente di spada laser.

    La creatura si ritira ed il problema e' superato: peccato che la strada fosse un vicolo cieco.

    Qualche tempo dopo un nuovo problema...
    Il tunnel si allarga ... ed un rumore di pesanti passi arriva da davanti ai nostri eroi... un essere enorme in carica li attacca con l'intento di procurarsi un buon pasto. "Si tratta di un qualche tipo di Rancor ... sara' un osso duro... " sentenzia lo wookie...

    E cosi' e'!

    Con sorpresa di Paul la Forza sembra inefficace su questa strana creatura... non resta che ricorrere alla violenza... violenza contro violenza... uno scontro epico... mentre i blaster scalfiscono appena la pelle del grosso essere, le spade laser e le granate lo danneggiano ben piu' in profondita'. Tuttavia e' il solito Jere Mee Kohlson a dargli il colpo di grazia con un colpo di precisione ineguagliabile...

    Si continua ... feriti ma strettamente convinti che sia necessario andare avanti...

    Uno sfiato di gas radioattivi blocca il percorso... si cerca una deviazione ma tutte le strade sembrano "inconcludenti" ... saranno fortuna ed agilita' a permettere ai nostri eroi di superare anche questo problema...

    E cosi' e', anche se non passano proprio tutti indenni.

    Alla fine, dopo oltre sei ore di vagabondaggio nelle fogne... dopo aver attraversato aree sature di gas tossici... dopo aver lottato con il rancor e dopo innumerevoli giri a vuoto davanti ai nostri eroi si para una parete d'acciaio che "taglia di netto, in diagonale dall'alto verso il basso" il condotto nel quale si sono infilati... una strana idea si fa strada nella mente del twi'lek .. idea confermata dal suo datapad col quale ha tenuto traccia del percorso... "...si tratta del muro esterno dei livelli piu' profondi dedl tempio jedi ... ne sono certo! Gente... siamo arrivati... preparate le cariche!".
  10. Kursk
    GIORNI 17 – 20: OGNUNO PER SE.

    È ora di pranzo, ma dopo la discussione appena conclusa nessuno ha voglia di mangiare… anzi ognuno cerca un po’ di solitudine per riordinare i pensieri, per capire chi e dove abbai sbagliato… per trovare un accordo se non altro con se stesso.

    Passano così tre giorni in cui i nostri cinque eroi fanno di tutto per evitarsi e per restare più o meno da soli a meditare ed a distrarsi concentrandosi su altri lavori più o meno urgenti:
    Geego-Gin si chiude nella cabina di pilotaggio per “… controllare che la navigazione proceda in modo regolare…” ma non è nemmeno un pilota e “…cosa diavolo vuoi che succeda mentre siamo in hyperdrive?”, queste sono parole dello wookie, a commento dell’isolamento in cui si autoesilia il giovane treccine carnose; per tutta risposta si trova una blaster pistol puntata contro ed un perentorio "voglio starmene in poace da solo.. chiaro!?".
    Nel frattempo lo Highbecca e Jere Mee Kohlson si dilettano nel tentare di rimettere “in linea” le armi… è un lavoro lungo ed in ter giorni di fatiche riescono solo ad escludere e “baipassare” i circuiti che normalmente sarebbero passati dal alto “disintegrato” della nave… “... ora dovremmo dare energia e sperare… anche perchè un bel botto in hyperdrive non è raccomandabile per la nostra salvezza”.
    Ed i due jedi?
    Si accontentano di meditare e di allenarsi un po’… se non altro l’allievo riesce a far ragionare il maestro ed a spingerlo a cercare un nuovo colloquio col twi’lek dopotutto ci sono ancora dieci giorni almeno…

    GIORNO 21: “… VEDIAMO DI RAGIONARE UN ATTIMO…”

    “…Vediamo di ragionare un attimo…” sono le parole di Geego-Gin all’inizio della nuova “riunione” dei cinque eroi…
    Un buon inizio…
    Si comincia con una ammissione reciproca di colpe… o meglio sono tutti concordi nel dire di aver esagerato i toni.. o meglio non tutti .. il piccolo jawas è ancora convinto di avere ragione: due jedi venduti alle persone giuste potrebbero fruttare un bel gruzzolo; ma alla fine di tutto meglio rimettersi a colui che gli ha salvato le pellaccia e lasciare che sia lo wookie a decidere una linea di condotta con i due “...fenomeni da circo”.

    Insomma la nuova riunione comincia, se non sotto i migliori auspici, almeno con la convinzione di “essere tutti sulla stessa barca” e con il tremendo sospetto di essere comunque già in un mare di guai (con la M maiuscola) dato che un “imperiale" è fuggito e potrà testimoniare la collaborazioen con l'alleanza ribelle da parte dei nostri eroi (vera o meno che essa sia)…
    Insomma con gli animi rasserenati e con un minimo di spiegazioni vicendevoli (nonché con una certa sensazione di Paul Waterflyer di aver mosso i suoi primi passi verso il lato oscuro - NdSM) il clima diventa nuovamente vivibile nella nave e si decide di ridiscuterne meglio una volta tornati su Dantooine, alla base ribelle di partenza.

    GIORNI 22 – 31: HYPERDRIVE.

    Il viaggio prosegue tranquillo verso Dantooine e la meta è raggiunta in tempo, come previsto dal navcomputer: “… finalmente il meritato riposo”.

    GIORNI 32 – 36: DANTOOINE

    La nave atterra finalmente, ma qualcosa nell’atmosfera non piace ai PG… la base è semideserta (quindi neinte meritato riposo... non ancora almeno) e solo un’altra nave rimane lì ad attendere la partenza degli ultimi uomini e del Generale Tarth; ma lui non poteva andarsene prima del ritorno dei nostri cinque eroi… dopotutto sono “i suoi uomini”.
    Dopo un breve saluto il generale aggredisce subito i cinque stanchi eroi con una valanga di domande sulla loro missione e con una valanga di spiegazioni confuse sul perché la base sia in abbandono… questo almeno da principio; poi torna la calma (e la consapevolezza di avere ancora quattro giorni per completare le operazioni di evacuazione) e le sei persone riunite decidono di parlare più seriamente di missioni passate, future e di ricompense (con un sospiro di sollievo del piccolo Jere Mee Kohlson).
    Trasferitisi in una sala riunioni i sei passano ore a discutere:
    Si comincia con la scelta della ricompensa per la missione appena svolta; meglio un mucchio di crediti o meno soldi ed una picocla nave? Ovviamente il gruppo sceglie la navetta (più un po’ di soldi più per ripagare delle “spese” sostenute che altro).
    Poi si passa alle questioni personali, della serie: “Adesso è il caso di stabilire chi è chi, e chi è cosa…”.. anche se a dirla tutta il tutto si risolve poi in un dialogo tra il generale e lo wookie.
    Wookie: “Ma quindi lei è uno jedi?”
    Generale: “Io? E se anche lo fossi?”
    Wookie: “Beh tanto per cominciare non potrebbe mentire… e, seconda cosa, il qui presente jedi ce l’ha confessato”.. (indicando Paul Waterflyer).
    Generale (un po’ sorpreso): “LUI vi ha detto che IO sono un jedi?”
    Wookie & Jawas (in coro): “Si!”
    Generale: “Ebbene si.. sono un jedi.”
    Wookie: “Voglio una prova!”
    Generale: “Impossibile! Puoi solo fidarti. E quindi se sono un jedi ho detto la verità e sono veramente un jedi, dato che come hai ben puntualizzato non potrei mentire… Ma se non sono un jedi nessuno mi vieta di dirti che io lo sia… quindi.. ti puoi solo fidare”.
    A questo punto Highbecca non trova parole per replicare e la questione si chiude…
    Infine ultimo punto della discussione è “cosa succederà adesso?”…
    Posto che è probabile che l’Impero metta delle taglie sui nostri cinque eroi (anche se al momento non se ne ha ancora notizia) per loro è essenziale trovare un nuovo impiego… e qui è di nuovo il generale a farsi avanti con una doppia missioncina…
    “Si tratta di due piccole missioni su due pianeti dello stesso sistema stellare… una è più adatta a dei bravi incursori... l’altra necessita di diplomazia… fortuna… ed un pizzico di “fede”…”

    Dopo un po’ di discussioni i cinque eroi accettano le nuove missioni presso il remoto sistema “Ceti”:
    • Sottrrarre ad una base scentifica dell’impero i paini di un nuovo modello di caccia stellare, o in alternativa distruggere piani e base (il tutto sul secondo pianeta del sistema).
    • Cercare un vecchio maestro jedi ritiratosi già da tempo, che pare sia ancora vivo sul 6° pianeta del sistema.
    Un tenue contatto su Tatooine sarà il modo per contattare il generale a missione compiuta (entro una settantina di giorni).
  11. Kursk
    Giorno 394: UNA PARETE D'ACCIAIO.

    Dopo 6 ore di vagabondaggio attraverso le fogne la meta sembra raggiunta. Manca da superare solo un piccolo ostacolo: una parete d'acciaio dall'apparenza molto robusta contro la quale sembra interrompersi definitivamente il condotto fognario che i nostri eroi stavano percorrendo.
    Secondo il twi'lek la destinazione e' raggiunta e non resta che far saltare la parete per entrare nel "vero tempio jedi".

    Paul non e' convinto... o meglio non e' convinto che sia necessario fare ricorso agli esplosivi; per questo decide di saggiare la resistenza della parete con la sua spada laser.
    Il jedi la impugna saldamente a due mani e la affonda di punta nella parete. La "lama" entra in tutta la sua lughezza producendo scintille e schizzi di metallo fuso ... "... che strana reazione ..." e' l'unico commento di Paul.

    Passa circa un'ora ... La lama, lunga circa quanto il braccio di un uomo, non e' stata sufficente a perforare completamente la parete...

    Paul e' sorprerso ma non demorde... invita gli altri a farsi da parrte e riposarsi mentre lui continuera' a "saggiare la parete" fino a praticare alemno un piccolo foro. E dopo altre 2 ore finalmente Paul ce l'ha fatta... ha creato un pertugio su un altro ambiente ... un ambiente vasto a prima vista ...

    Tuttavia il jedi e' stanco e la sua idea di mettere insieme le forze sue e del suo allievo per aprire un varco viene bocciata... "Voi due jedi ci servite in forze ... non stanchi e malridotti... suvvia con un po' di esplosivo si fara' presto ad aprire una nuova strada...".

    Hope rincara la dose: "... in realta' siamo tutti stanchi... quel ... coso... il Rancor ... ci ha sfibrati per bene .. sarebbe meglio dormire un po' ... tanto chi volete che venga a cercarci qui?".

    E la proposta viene accettata di buon grado da tutti.

    Giorno 395: DENTRO AL TEMPIO.
    Il momento del riposo sta giungendo al termine... E' il turno di guardfia proprio del giovane Hope... All'improvviso uno strano sibilo giunge dal condotto fognario ... e col sibilo una luce verdastra...

    "Droidi volanti? meglio svegliare qualcuno..." Hope richiama l'attenzione del suo leader con le treccine e ben presto i due si trovano di fronte alla fonte del sibilo e della luce: in effetti si tratta proprio di un droide volante che si avvicina lentamente ma inesorabilemnte al gruppo (un secondo droide si allontana lungo una via diversa delle fogne).
    E' un droide strano... una psecie di piccolo aereo studiato per "...volare a punto fisso in caso di necessita'..."; un sensore guidato da una fredda luce verde scandaglia il cunicolo ... si sofferma sui nostri eroi e...
    I due non fanno in tempo ne' a dare l'allarme ne' tantomeno a prendere iniziative contro lo strano oggetto che il droide volante apre il fuoco: una cascata di materiale incandescente colpisce i nostri eroi (e tutta l'area che avevano eletto a zona di riposo). "Plasma... sembra pericoloso... dobbiamo disattivarlo alla svelta..." urla Geego-Gin.
    Ancora assonnati pero' i nostri eroi sono lenti ed imprecisi ... e non riescono a reagire in modo sensato prima di una seconda scarica di plasma incandescente...

    Paul viene duramente ferito ... poi Geego-Gin si concentra... prende bene la mira... e con un solo letale colpo abbatte il nemico. L'altro droide volante sembra ignorare i nostri eroi e continua il suo giro di perlustrazione nelle fogne.

    "Deve essere un droide studiato per ripulire le fogne da roditori, topi, insetti e schifezze simili ..." interviene il piccolo jawas esaminando i resti dell'oggetto volante, "... il getto di plasma che ci ha colpiti sembra studiato per ricoprire un'area vasta almeno quanto un condotto di queste dimensioni ... come una specie di grosso lanciafiamme ma con una efficacia molto maggiore come puo' testimoniare il nostro vecchio jedi..."; un sorrisetto maligno scappa a Jere Mee Kohlson nel vedere in che condizioni sia ridotto Paul. Poi continua "Ecco vedete ... volo a punto fisso ... qui c'e' meccanismo di volo ... purtroppo e' irrecuperabile, io speravo di venderlo! Sensori in grado di identificare forme di vita... si si .. senza dubbio e' un droidse da disinfestazione. E quel sibilo... deve essere stato amplificato dal condotto... oppure questo modello e' molto rumoroso di suo... ma opterei per l'amplificazione..."

    Dopo questo meraviglioso risveglio i nostri eroi si accordano per "sfondare la parete" ed entrare cosi' finalmente nel tempio.

    Tocca al jawas piazzare gli esplosivi e settarne timer e controlli in modo da evitare "spiacevolezze". Gli altri si portano al riparo dall'esplosione e da eventuali fremmenti o detriti allontanandosi lungo il condotto fognario e fermadosi dietro al primo angolo (al primo cunicolo che si interseca con il loro) che trovano.
    10 minuti di attesa ed il jawas li raggiunge con un sorriso soddifatto "Tra 5 minuti ci saranno i fuochi d'artificio!".

    Il countdown prosegue...

    Il tempo sembra essersi fermato...

    5

    4

    3

    2

    1

    KABOOOM!

    Un'esplosione devastante... il piccolo jawas, temendo di non riuscirte a sfondare la resitente parete d'acciaio ha "abbondato" con gli esplosivi...

    Ed un rumore devastante... troppo devastante ... i nostri eroi vengono storditi ed assordati... Geego-Gin (quello in condizioni migliori) e' il primo a riprendersi dalla botta ... sembra che la sua sordita' sia temporanea... gli altri invece...
    Il sangue che cola copioso dalle loro orecchie e' indice di una lesione piu' profonda ... che necessitera' di cure piu' appropriate.

    NdSM: furbi eh?! E si che qualche indizio sul "rumore" glielo avevo pure dato.

    Sordi o no la missione va portata a termine ... quindi il gruppo si arma di pazienza e si rimette in movimento... Peccato che l'esplosione sia stata si abbastanza forta da praticare un foro nella parete d'acciaio ma anche troppo forte per la conduttura di accesso... insomma un baratro si pone tra i nostri eroi ed il tempio jedi... ed e' proprio un jedi, Paul, ad occuparsi del problema... con la Forza solleva un lastrone d'acciaio mescolato tra i rottami della conduttura e lo posa dolcemente a fare le veci di una passerella tra le fogne ed il tempio jedi.

    Cosi', finalmente, si entra. I nsotri eroi si trovano in un hangar buio, vuoto e polveroso... rimasto chiuso, apparentemente per gli utlimi 20 anni.
    Non c'e' traccia di energia... Da una parte del grosso ambiente spiccano tre porte (due magazzini ed un ascensore) dall'altra la grande porta dell'hangar verso l'esterno e le piste di decollo ... "...che chissa' in che condizioni sono adesso, e soprattutto chissa' dove escono...".

    Geego-Gin va in esplorazione... Non trova niente di utile, ma riesce a smuovere uno sblocco di emergenza del portellone principale; dall'alra parte attende il via per il decollo un vecchio caccia "jedi" (NdSM: uno dello stesso tipo di quelli usati da Obi One Kenobi ed Anakin Skywalker nella battaglia sopra i cieli di Coruscant all'inizio di Episodio 3). Si tratta ovviamente di un modello vecchio ... ma sembra funzionante ... un nuovo giocattolo per Highbecca?

    Il gruppo di ribelli si riunisce nell'hangar per decidere il da farsi ... sono passate un paio d'ore dall'esplosione ormai.

    All'improvviso le luci si accendono e l'ascensore si mette in funzione.

    "Qualcuno sta scendendo qui... dubito che sara' amichevole... prepartiamoci a riceverlo!" sono le parole (gettate al vento) del twi'lek.

    I nostri eroi prendono posizione... pronti alla battaglia...

    L'ascensore arriva al paino e ...FSSSHHHHH... si apre con un sibilo. Dall'interno baluginano tre lightsaber rosse.
    Geego-Gin non attende ... apre il fuoco dando il via ad un combattimento tra i nostri eroi sordi e tre guardie armate di spade laser...
    Lo scontro non e' molto tattico... ognuno lavora per se e da solo dato che non riescono ad accordarsi ... tuttavia la superiorita' dei ribelli e' subito lampante: due dei tre avversari sono giovani umani con poco addestramento e dopo pochi secondi sono aterra morti; solo il terzo, un dark-user un po' piu' esperto riesce a resistere per un po'. Poi all'improvviso anche lui cede ed i nostri eroi escono dal combattimento vincitori e solo leggermente feriti.

    L'ultima nota e' per Hope che, memore dei precedenti brutti incontri con i dark users, si metet a controllare i tre cadaveri: quello piu' anziano non presenta nulla di strano; gli altri due, invece, hanno una curiosa (ed identica) cicatrice sulla fronte... un nuovo mistero per il nostro giovane jedi.
  12. Kursk
    NdSM: dopo i tempi tecnici di pausa, finalmente si riprende! Preprataevi ad un paio di note lunghette ma che raccontano slo poche intense ore delal vita dei soliti dispossenti a spasso per il cosmo!

    Giorno 395: ESPLORANDO IL TEMPIO JEDI

    I nostri eroi, ancora tutti assordati (chi piu' chi meno), decidono di cominciare l'esplorazione del'antico tempio jedi dall'unica via d'accesso identificata finora: l'ascensore.

    "Questo ascensore ferma ad un piano ancora piu' basso rispetto a questo ed a due piani superiori... Tanto per scrupolo cominciamo dal basso... " e' l'idea di Geego-Gin che guida il gruppo.

    Dopo qualche istante le porte dell'ascensore si aprono su un hangar ancora piu' grande del precendente ed in condizioni molto peggiori: segni di bruciature ed esplosioni colorano tutto l'ambiente ... non c'e' traccia ne' di materiali utili ne' di guardie o altro personale.

    Dopo un veloce sguardo in giro, "Andiamo su!" suggerisce lo wookie.

    Altro giro in ascensore...

    La porta si riapre su un nuovo hangar pieno zeppo di rottami di sprinter e sprinter bike (NdSM: qualcosa di molto simile alle "moto" usate dai trooper e dai ribelli nella battaglia sulla luna boscosa di Endor in Episodio VI...).

    I nostri eroi entrano per dare un'occhiata... per curiosare... per vedere se qualcosa e' recuperabile (NdSM: sono tutti pervasi da uno strano "spirito jawas" di ricerca di qualcosa di utile... ).

    E' Paul a notare un movimento...
    Richiama l'attenzione dei suoi amici ...
    Ma non fa abbastanza in fretta... o meglio ... i due droidi di sorveglianza che si aggirano tra i rottami sono piu' veloci di lui...

    E mentre un droide bersaglia con le sue potenti bocche da fuoco i nostri malcapitati eroi, l'altro alterna blaster e granate ... simpatiche granate esplosive che lasciano dietro di loro una bella nube di fumo che rende difficile prendere la mira...
    Comincia una battaglia tra i cinque eroi colti piu' o meno di sorpresa ed i due droidi corazzati... Se da una parte Geego-Gin ed il piccolo jawas infilano una serie di colpi precisi su un nemico mentre Highbecca disturba l'altro, dall'altra i due droidi non si fanno probelmi e mitragliano a tutto spiano i nostri eroi ... anche se la maggior parte dei problemi e' causata dalle granate ... I due jedi sono feriti ... ed i due droidi non sembrano particolarmente provati dal combattimento...

    Questo fino a che una serie di colpi precisi e potenti dei nostri eroi non mandano in frantumi il primo droide... Da li' in poi la situazione non fa che migliorare ... e dopo circa un minuto anche il secondo droide e' a pezzi...

    Anche i nostri eroi sono un po' a pezzi ... soprattutto i due jedi ... ma cio' non li fermera' ... ormai sono entrati nel tempio e devono andare avanti.

    Di nuovo in ascensore ... verso il piano piu' alto.

    Le porte si aprono su un piccolo atrio dall'architettura molto piu' elaborata... non si tratta piu' ne' di un hangar ne' di un magazzino ... e finalmente Paul riconosce qualcosa di questo luogo che ha gia' visitato (seppur da bambino): "... di la' ... " sentenzia il jedi anziano indicando il corridoio (NdSM: sarebbe comunque l'unica via percorribile!)

    Il gruppo si muove...

    C'e' luce diffusa ... molto riposante ...

    Ecco la prima stanza ... un atrio vero e proprio, anzi una specie di "sala d'aspetto" per visitatori con tanto di scrivania del custode ...

    Un'unica altra porta suggerisce ai nostri eroi la direzione da prendere...

    Un altro corridoio ...

    Aperture a destra ed a sinistra rivelano uan serie di piccole stanze per la meditazione ... Geego-Gin va in vanscoperta controllando dentro ad ogni stanza fino ad arrivare davanti alla porta che chiude il corridoio a circa 30 metri dai suoi compagni ... "Niente di cui preoccuparsi ... " fa cenno ai suoi compagni che avanzano...

    Pochi passi ed un nuovo nemico li divide dal loro leader frapponendosi tra loro con in pugno una curiosa vibrolama doppia.

    NdSM: Geego-Gin aveva individuato il nemico ma e’ stato raggirato con un trucco mentale da jedi ... o da dark-user … cose che capitano.

    Una mano tesa in avanti ed un colpo di Forza si abbatte sui due jedi e sul piccolo jawas ...

    "E' un nemico da non sottovalutare ... "

    Lo scontro sembra inevitabile, ma Paul ha l'intuizione giusta ... si concentra ... ed usa il lato "luminoso" della Forza per inibire i poteri oscuri del suo avversario ... "... la forza sara' pure potente in lui ... ma cosi' dovra' faticare per usarla!".

    Si passa al corpo a corpo ...

    Un duro corpo a corpo tra i due jedi ribelli e questo "...poderoso guardiano vestito di rosso..." (NdSM: a dirla tutta secondo i miei eroici giocatori sembrava un power ranger... e non hanno tutti i torti!). Il tutto mentre Jere Mee Kohlson, Geego-Gin ed Highbecca danno fondo a tutta la loro fortuna per colpirte l'agile nemico ed aiutare cosi' i compagni.

    Tra fendenti e parate lo scontro sembra eterno con la guardia imepriale concentrata sui due jedi ... in particolare sembra accanirsi contro Paul, vistosamente ferito ... e difatti di li' a poco il nostro jedi, sotrdito dal dolore non riesce nell'ennesima parata e viene ferito a morte ... solo la Forza lo mantiene in vita ...

    A terra ...

    Gravemente ferito ...

    Ma vivo ...

    Una luce di odio illumina gli occhi della guardia imperiale ... Jere Mee Kohlson capisce che la sorte del suo "amico" jedi ora e' nelle sue mani ... Cosi' si lancia in un "ultimo attacco" ... evidentemente la Forza e' anche al suo fianco, ed evidentemenete il destino di Paul non e' quello di morire adesso. Il colpo del piccolo jawas e' preciso e decisivo ... un colpo alla testa che ha la meglio anche sul pericoloso nemico ... il possente guardiano cade a terra morto ...

    E mentre il twi'lek ha la prontezza di correre a prerstare soccorso a Paul e di medicalro al meglio delle sue possibilita', Hope toglie la maschera che ricopriva il volto del suo nemico ... solo epr socprire un volto pallido e segnato dalla ormai consueta cicatrice sulla fronte "... doveva avere indosso questa maschera da molto motlo tempo ... poveraccio! ".

    Ma non c'e' molto tempo per riposare ...

    Lasciato indietro Paul a rifiatare in una delle stanze di meditazione il gruppo prosegue...

    Raggiunge una rampa di scale mezza crollata ma prima di passare oltre si dedica alla vecchia biblioteca che si trova di fronte a loro. Mentre Hope, il jawas e lo wookie curiosano tra i libri qui conservati cercando tra quelli sopravvissuti al passaggio delle guerdie imperiali alla ricerca di ... non sanno nemmeno loro cosa, il twi'lek riesce a riattivare un terminale e ad ottenerne alcuni utili indizi sui jedi del passato ... "... sono dati che risalgono a circa 100 anni fa ... ma per ora non abbiamo altro ... e questo e' meglio di niente ... dopotutto qualcuno magari e' ancora vivo...".

    Si prosegue... ora l'ostacolo da superare e' rappresentato da una rampa di scale crollata ... da un baratro di una trentina di metri ... da una caduta potenzialmente mortale (NdSM: circa 30 metri)... ma e' di nuovo Hope a farsi avanti.

    La Forza e' con lui ... ed il balzo che spicca lo dimostra ... un salto sovrumano che lo porta a superare il baratro e ad atterrare sull apiattaforma piu' in alto ... non resta che usatre una corda e presto i quattro eroi ancora in forze sono riuniti ...

    Altri corridoi ...

    Nessuna guardia ....

    Hope si concentra ... e la sua attenzione viene attirata da una grossa scultura ... una sfera rotta a meta' che sembra pulsare di forza ... Il giovane jedi, per nulla spaventato si concentar ancora di piu' ... ne solleva i due pezzi ... e, con un po' di sforzi, li riunisce ... Ne scaturisce un lampo di luce azzurra ... i quattro eroi si sentono rinvigoriti ... "...benedetti dalla forza..." per dirla con le parole del giovane jedi...

    Le due meta' fluttuano lievemente fino al suolo ... e solo ora Hope riesce a percepire alcune auree di Forza pericolose ... ma sono lontane ... in un'altra parte dell'edificio.

    Si prosegue...

    Un corridoio molto decorato punta verso l'esterno e verso il vero ingresso del tempio.
    "Chissa' se e' possibile uscire da la'? Comunque non dobbiamo ancora andarcene... "

    Si va avanti ... ma prima di un nuovo baratro e di un nuovo salto per Hope, forse e' il caso di esplorare una zona sopraelevata con una piccola porta... viene sollevato il piccolo jawas ...

    Jere mee Kohlson avanza da solo ... apre la porta e si ritrova in uan stanza con delle "tribune" (una specie di piccolo auditorium) ed un terminale di computer acceso ... "Sara' meglio chiamare gli altri!"
  13. Kursk
    Giorno 395: L'ESPLORAZIONE CONTINUA.
    NdSM: I nostri eroi sono ancora sordid, sebbene Geego-Gin ed Highbecca solo temporaneamente.

    Avevamo lasciato il piccolo jawas, da solo, all'ingresso di una stanza: un piccolo auditorium con un terminale di computer ancora attivo ...

    Jere Mee Kohlson non si fida ad avanzare da solo, ma la sua solitudine dura ben poco ... in breve lo raggiungono anche gli altri (che si arrampicano con l'aiuto di Highbecca e di un paio di corde).

    Geego-Gin si preoccupa subito del terminale, lo studia un po' e stabilisce di potercisi connettere per scaricare altri dati utili ... l'operazione e' rapida ... ed in breve il nostro "leader con le treccine" si rende conto di aver trovato cio' che cercano ... "Qui c'e' praticamente tutto quello che stiamo cercando ... elenchi di jedi, mappe stellari, dati tecnici sulle astronavi usate in passato dagli jedi ... c'e' tutto! bastera' avere il tempo di cercare ... e di copiare quello che ci serve... certo sono dati fermi a 20 anni fa ... ma ce lo aspettavamo!".

    Il twi'lek si ingegna per rendere piu' veloce e sicuro possibile il processo di download dei dati, e non perde l’occasione per cercare notizie sugli jedi che conosce: Paul, Hope, suo padre ed il generale Tarth.

    Nel frattempo, proprio mentre il download comincia, anche Paul si riunisce agli altri dopo aver riposato un minimo in una delle stanze di meditazione.

    I primi minuti trascorrono lisci, anche se la tensione e' palpabile. Il gruppo si divide i compiti di sorveglianza: Hope se ne sta all'esterno della piccola stanza per controlalre che non arrivi nessuno; lo wookie ed il jawas si posizionano nel corridoio d'entrata della piccola stanza pronti ad uscire ad armi spianate ed intervenire in aiuto al giovane jedi al primo segno di pericolo; il vecchio jedi e Geego-Gin stanno all'interno, il primo ancora intento a medicarsi le ferite, il secondo che controlla maniacalmente che il download non subisca impedimenti.

    Dopo qualche minuto una porta si apre poco distante, posta su un camminamento posto circa tre metri piu' in basso di quello pattugliato dai nostri eroi ... ne escono due individui coperti da capo a piedi da una lunga tunica nera ...

    Force-users secondo il giovane jedi ... " ... meglio dare l'allarme ... "

    E cosi' in breve sulla balaustra si trovano in quattro; solo il twi'lek e' ancora nella stanza del terminale a controllare il buon esito del download. Sotto di loro i due loschi figuri vestiti di nero sfoderano brillanti lightsaber rosse ed avanzano spavaldi contro i nostri eroi.

    I due dark-users avanzano...

    Uno dei due fa la prima mossa: proietta un "cono di Forza" per stordire e buttare a terra i nostri eroi... Paul resiste, nonostante le ferite subite e risponde a colpi di Forza... si concentra, prova a sollevare in aria uno dei due avversari ma questi ha una mente troppo disciplinata e resiste (NdSM: se preferite, il nostro eroe e' troppo malconcio per riuscire a controllare bene la Forza). Da qui in poi comincia la battaglia vera e propria ... il secondo avversario prova a ripetere l'azione del suo "gemello" e questa volta il dolore e' troppo da sopportare per Paul che sviene; dopodiche' prima tocca ad Hope usare la stessa tecnica provata dal suo maestro e scaraventare uno dei due dark user oltre la balaustra per un bel volo di 30 metri ... poi il primo dark user si concentra su Hope e cerca a sua volta di scaraventarlo di sotto incontro alla stessa sorte toccata al suo compare...

    Ma Hope e' un bersaglio piu’ difficile del suo malridotto maestro e resiste ... e mentre i suoi amici cominciano a bersagliare il dark-user con le loro armi da fuoco, il giovane jedi salta acrobaticamente sullo stesso livello del suo avversario e mette in scena un bel duello: due spade contro due spade!

    Sebbene il dark-user da principio sembri superiore, il nostro eroe non molla e, anzi, comincia a far girare il duello nel verso giusto costringendo dapprima il suo avversario sulla difensiva e quindi, sempre coperto dagli spari dei suoi compari (a cui si e' aggiunto anche Geego-Gin), comincia ad incalzarlo in maniera poderosa....

    Le cose sembrano mettersi bene, quando all'improvviso il rombo di un jetpack attira l'attenzione dei nostri eroi ... il secondo dark user sta risalendo lungo la parete per tornare ad ingaggiare battaglia coi nostri eroi....
    Il twi'lek scende al livello piu' basso, si avvicina al bordo, estrae una granata e la lancia contro il malcapitato avversario volante che viene spedito indietro di una decina di metri ... "... almeno abbiamo guadagnato un po' di tempo ... " ... per la verita' e' abbastanza tempo da permettere ad un ispirato Hope di abbattere il suo avversario diretto con un poderoso fendente.

    Le cose pero' non sono cosi' semplici ... come gia' successo una volta, non appena il corpo si affloscia a terra un'ombra scura si erge al suo posto ... Qualche secondo di incertezza e l'ombra si muove verso Geego-Gin che a questo punto si trova al livello dello scontro corpo-a-corpo per dare manforte al giovane jedi ...

    Il twi'lek viene avvolto da un sudario oscuro e, con gli occhi iniettati di sangue, attacca il suo amico con una spada laser che da tempo conservava...

    Hope e' colto alla sprovvista e per un attimo non reagisce, continuando a subire, o meglio a schivare, i fendenti portati dal twi'lek.

    Poi la decisione ... "O la va o la spacca... Forza contro Forza... " ... si concentra e prova a dominare mentalmente il suo leader ... incontra resitenza ... ma alla fine, inaspettatamente, l'ombra esce dal corpo di Geego-Gin lasciandolo a terra esausto e dolorante...

    La battaglia e' finita ....

    Anzi no!

    Finalmente il secondo dark-user fa capolino dal "baratro" in cui era stato gettato ed atterra alle spalle di Hope per concludere il duello ed uccidere gli intrusi.

    Nonostante sia ferito si rivela un osso duro ... e solo con tenacia ed un po' di fortuna i nostri eroi rislultano vincitori dopo questo secondo breve, ma apparentemente eterno, combattimento spada contro spada.

    Hope questa volta non si lascia cogliere di sorpresa ... si aspetta che un'altra ombra fuoriesca dal cadavere del secondo avversario ... e le sue attese non vanno deluse! Questa volta pero' lui e' pronto a reagire ... con fermezza pianta una mano in mezzo all'ombra cercando di convogliare quanta piu' Forza Luminosa sia possibile ... Hope soffre ... ma con un grido disumano l'ombra si dissolve al contatto con la luce della Forza del giovane jedi.

    Tutto finito?

    Ancora no!

    Ancora dolorante, Hope si prodiga per trasferire parte della sua energia vitale al suo maestro per salvargli la vita ... di nuovo! E solo allora si lascia andare ad un breve e meritato riposo ... solo dopo essersi accertato che il suo maestro non sia piu' in pericolo.

    Geego-Gin riprende il suo posto e ricomincia a controllare il download ... "Tutto OK ... ci vorranno delle ore, ma il nostro lavoro prosegue a buon ritmo ..."

    Finalmente un po' di calma...

    E mentre Geego-Gin continua ad operare sul suo computerino per il buon esito del gigantesco download, gli altri possono deidcarsi sia a medicarsi le ferite vecchie e nuove sia controllare la stanza da cui sono fuoriusciti i due dark user ... Di questo, in particolare, se ne occupano il jawas e lo wookie che capsicono ben presto di essere praticamente "dentro" al computer principale del tempio jedi ... Rimane solo una piccola porta a chiusura stagna da aprire verso quello che sembra essere il vero e proprio "core" dell'immenso calcolatore.

    "Prima di fare stupidaggini e' meglio avvertire gli altri ... "

    Saggio wookie!

    Cosi', dopo una breve discussione si decide per aprire la piccola porta, dopotutto anche Hope si dichiara curioso di vedere cosa ci sia al di la' ... sente una forza "buona" provenire da la' dietro. Jere Mee Kohlson si da' da fare per aprire la serratura ... gli ci vogliono circa 10 minuti per scoprire il codice ... ma alla fine uno sbuffo di aria fredda gli conferma che la porta stagna e' aperta...

    E' Hope pero' che si para davnti a tutti per aprirla ed affronatre un eventuale pericolo...

    Di fronte a lui una sorprersa ... un uomo ... o meglio un jedi sta' seduto in meditazione ... ma ha qualcosa di strano ... un'apparenza traslucida ... sembra un fantasma ... da lui pero' non emananlo malvagita' ne' paura ... solo serenita'. Hope non tentenna nemmeno un po' ... fa un passo avanti e prova a rivolgere la parola allo jedi-fantasma di fronte a lui ... non ottiene risposta ... quindi decide di mettersi a meditare li' ... per provare ad entrare in contatto con questa apparizione (cosi' come gli era gia' successo su Kashyyk).

    Gli altri arretrano e torna da Geego-Gin e Paul a spiegare cosa hanno trovato ed a fornire una descrizione, seppure grossolana, del jedi meditabondo: " ... un uomo, si proprio un umano ... abbastanza alto, piuttosto magro ... di mezza eta', coi capelli lunghi ... ed una treccia... veste con una tipica tunica da jedi ... qualcosa di antico ma non troppo ... deve essere qualcosa di 30 0 40 anni fa ... " ... con questi pochi particolari uniti ad una poco precisa descrizione del viso il buon twi'lek prova ad interrogare il database che sta scaricando ... e sorprendentemente sono solo tre i "candidati" ... e tra di essi solo il nome di uno di questi colpisce Paul: QUI-GON JINN

    "Era un grande maestro ... il mio maestro me ne ha parlato qualche volta ... Era un sognatore ... un idealista ... forse troppo idealista e sognatore ... cio' nonostante era considerato anche un grande combattente ed iun ottimo diplomatico. E' vissuto nel periodo buio della repubblica ... poco prima dell'ascesa dell'impero ..."

    E senza aggiungere altro, ancora ferito e dolorante, Paul si alza e raggiunge il suo allievo nella piccola stanza per meditare insieme a lui contemplando lo "spirito" di questo grande eroe.
  14. Kursk
    Giorno 395: LA STANCHEZZA SI FA SENTIRE.

    Siamo sempre al'interno del tempio jedi ... ed i nostri eroi sono anccora stanchi e sordi (NdSM: Highbecca e Geego-Gin piano piano stanno recuperando l'udito ... il loro danno era temporaneo; gli altrti invece necessiteranno di cure medichde appropriate.) ... insomma i nostri eroi sono stanchi e feriti e non aspettano altro che il download dei dati finisca.

    "... un'altra battaglia ci sarebbe fatale ... non sappiamo nemmeno da che parte fuggire ... " sono, in sintesi, i laconici commenti dei cinque avventurieri ... ma Geego-Gin spegne ogni lamentela con un lapidario "... siamo venuti fion qua ed abbiamo rischiato la pellaccia per questi ... " indicando il computer con i dati che vengono scaricati "... e non ce ne andremo ficnhe' non avremo finito!".

    Solo i due jedi, immersi nelle meditazioni sembrano accettare passivamente il passare del tempo; gli altri due sono nervosi, irrequieti e curiosi ... e la curiosita', stranamente, spinge lo wookie ad esplorare un minimo il livello superiore del tempio servendosi di uno dei due jetpack appena recuperati ...

    "Niente da segnalare ... nessuno in vista ... anzi nessuna traccia di altre guardie ... magari staranno piu' su ... o magari il nostro jedi si e' sbagliato quando ha detto di averle percepite ... " e' il resoconto di Highbecca.

    Dicevamo di aver lasciato i due jedi immersi nella meditazione; ebbene anche quella non dura per molto ... praticamente in contemporanea al ritorno di Highbecca, un "muro di Forza" colpisce i nostri eroi ... qualcosa di potente, malvagio ed inarrestapiubile ... "... estremamente potente ... ed estremamente malvagio ... ".

    I nostri eroi vengono addirttura sbalzati a terra da questa Forza disumana. C'e' chi sviene, chi resta imbambolato e chi si riprende subito, ma comunque tutti hanno sentito "qualcosa"! Qualche minuto e tutti si sono ripresi ... ma subito c'e' una brutta sorpresa: ... il "fantasma" di Qui-Gon Jinn non c'e' piu' ... una strana inquietudine si impossessa dei nostri eroi, soprattutto dei due jedi.

    E proprio per combattere questa inqueitudine, mentre Paul si rimette a meditare, Hope si aggrega ad Highbecca per una nuova esplorazioen dei corridoi superiori ... anche stavolta niente di da segnalare, se non fosse che Highbecca e' sicuro di aver visto un'ombra muoversi in una stanza ...

    Altri misteri!

    Finalmente Geego-Gin e' soddisfatto: la quantita' di materiale raccolta dovrebbe essere sufficente: "Ok ... prepariamoci ad uscire da qui ... direi da dove siamo entrati ... dovrebbe essere piu' sicuro! Paul ... sei sicuro di farcela? Sei sicuro... " . Non riesce a terminare la frase.

    All'improvviso sui nostri eroi cala il buio ... la corrente e' stata tolta a tutto l'edificio.

    "Tutti fuori! E di corsa!" ordina il twi'lek.

    Cosi' i nostri eroi (stanchi) corrono verso l'ascensore che li ha portati qui superando di nuovo sia i luoghi teatro di tante piccole ma dure battaglie, sia i baratri che ormai caratterizzano questo tempio in rovina.

    Solo quando giungono davanti alle prote bloccate dell'ascensore si rendono conto che senza energia, anche quello e' fermo ... Scatta cosi' una gara di furbizia per decidere coem scendere senza morire... (NdSM: dico "gara di furbizia" perche' le prime idee partorite avrebbero causato morte certa dei nostri eroi!).

    Innanzituto si comincia forzando le porte dell'ascensore ... poi i nostri eroi tra "ispezioni" ai meccanismi che lo muovono e che lo frenano ed idee piu' o meno bislacche partorite un po' da tutti, arrivano ad un piano abbastanza sensato: "... sta tutto nelle mani del jawas!".

    Infatti il piano e' rilasciare i freni dell'ascensore e tentare di usarli per controllare la discesa ... 130 metri di discesa.

    Gli ultimi accordi sono presi.

    Jere Mee Kohlson sio avvicina al meccanismo frenante ... lo studia per un po' ... estrae i suoi strumenti ... e comincia ad allentarlo ...

    TLAK .... TLAK ... TLAK

    Troppo ... la cabina comnica a "volare" velocemente verso il basso .. quasi in caduta libera ... ma il nostro eroe non si perde d'animo e con una mossa azzardata azionavelocemnte il meccanismo di blocco ...

    Bruscamente la cabina si ferma ... E tra le imprecazioni dei suoi comapgni il buon jawas puo' rimettersi all'opera ... ormai ha capito come funziona e la cabina scende dolcemente fino al livello voluto: l'hangar da cui i nostri eroi erano penetrati nella struttura.

    Una piccola sosta per riuprendere fiato ... ed un nuovo problema si affaccia: "Torniamo inidietro esattamente da dove siamo venuti? Oppure usciamo dalla "pisat di decollo" di quel caccia?".

    Comincia l'ennesima discussione su quale sia la strada piu' sicura da scegliere, tra Highbecca, convinto che sia piu' saggio uscire dall'hangar verso uno "spazioporto di periferia" secondo quanto indicano le mappe appena recuperate, e Paul, a sua volta convinto che sia meglio tornare indietro lungo le fogne ripercorrendo all'indietro i propri passi.

    La discussione da' ai nostri eroi il tempo di rifiatare e di riposare un po' ... dopo circa un'ora la decisione 'e presa ed il gruppo, con uno wookie molto poco convinto, si infila di nuovo nelle fogne per alter quattro ore di marcia prima di rivedere la luce. I nostri eroi non sono proprio degli sprovveduti ed ormai ne hanno passate tante da poterli definire esploratori esperti; ed infatti l'idea del twi'lek di mappare i condotti percorsi si rivela utile accelerando un bel po' il viaggio di ritorno. Tuttavia la passaggiata nelle fogne non e' rpiva di incidenti: ricordate lo sbuffo di vapori radioattivi? Bene ... ha colpito di nuovo ... e questa volta la vittima e' il giovane Hope che si trova cotto ed irradiato in maniera abbastanza grave...

    La lista dei feriti ... o meglio ... la lista di quelli che necessitano di cure serie si allunga.

    Dopo quattro ore i nostri eroi sono in vista dell'uscita ... la luce che penetra e' quella rossastra tipica dei tramonti di Coruscant... Sono pero' i suoni a mettere in allarme i nostri eroi (Highbecca e Geego-Gin sono abbastanza saggi da fermare il gruppo ): spari e grida ...

    In pratica i nostri eroi escono dalle fogne nel bel mezzo di un rastrellamento imperiale dei bassifondi... decine di trooper stanno sparando sui poveracci che hanno eletto il sottosuolo di Coruscant (tra fogne e opiloni di sostegno della "superficie") a loro dimora: in una parola "reietti".

    Una figura spicca tra i reietti in fuga ... un umanoide dal volto simile ad un cane ... vestito con una tunica "da jedi".

    I nostri eroi gli si avvicinano e lui subito li coinvolge nel "salvataggio" dei reietti contro i trooper ...
    I cinque avventurieri non chiedevano di meglio che "sgranchirsi un po' le membra" dopo le quattro ore trascorse nelle tubature delle fogne ... Ogni presentazione viene rimandata ... E' ora di dar battaglia ai trooper.

    Cosi' i nostri eroi prendono posizione e cominciano a bersagliare i malcapitati trooper (che si aspettavano solo la resistenza di pochi straccioni) di colpi di blaster e granate, anche se la "ciliegina sulla torta" la pone il giovane Hope che, in pratica, scaraventa una intera baracca (vuota) contro un gruppo di trooper ... inutile dire che lo scontro, impari, si mette ben presto in favore dei nostri eroi ... almeno fino all'arrivo di due walker.
    "Altri due di quelli! oh no!"
    Ma i nostri eroi non si perdono d'animo ... e l'empasse e' presto superata: Paul, ignorando completamente le granate che il camminatore imperiale gli vomita contro, si arrampica su un mucchio di detriti ... si concentra e con la Forza rovescia su un fianco il mostro meccanico. I suoi occupanti non possono far altro che fuggire, assieme agli ultimi trooper rimasti in vita.
    Il secondo walker e' abbattuto grazie ad Hope che gli "vola in testa" col jetpack e, da li' sfruttando la Forza, convince l'equipaggio ad aprire ed arrendersi.

    Messi in fuga anche questi due soldati imperiali non resta che sfruttare un paio di granate ben piazzate e dopo una bella esplosione anche il secondo walker e' distrutto.

    La battaglia sembra finita ... o forse era solo la prima ondata?
  15. Kursk
    Giorno 395: FINITA LA BATTAGLIA...

    I nostri eroi hanno appena abbattuto due walkers e si aspettano un nuovo attacco da parte dei trooper imperiali. Da parte loro i trooper devono aver trovato molta piu' resistenza del previsto, quindi si ritirano con ordine e disciplina ... giusto in tempo per il calare della sera ... e per dare il modo ai nostri eroi di trovare un posto dove riposare in pace e dove fare quattro chiacchiere col nuovo amico-jedi dalla faccia pelosa.

    E cosi' e' ...

    Nascostisi in una baracca poco distante dal luogo del combattimento i nostri eroi e l'uomo-cane si impeganno fino a notte fonda in una serie di discussioni sui rispettivi ruoli, sulal ribellione e sul reciproco aiuto che si possono fornire sia nell'immediato futuro che in prospettive ben piu' lontane. Dalla discussione i nostri eroi scoprono che il jedi che ora come ora gli fornisce riparo e' rimasto nascosto in questi bassifondi per lunghissimo tempo (NdSM: ovviamente circa 20 anni) e che qui ha solo potuto sforzarsi di sopravvivere imparando a nascondere la propria Forza; l'uomo-cane e' estremametnte preoccupato per il futuro ed ha ben poca fiducia nel buon esito della ribellione (di cui gli e' giunta voce, ma di cui ammette di non sapere molto), sa solo che il suo intresse e' continuare a proteggere i reietti che piano piano si sono raccolti attorno a lui in questa zona dei bassifondi di Coruscant.

    Insomma sembra una discussione inconcludente, ma alla fine qualche spiraglio si apre: per prima cosa l'uomo-cane accompagnera' i nostri eroi lungo passaggi "sotterranei" fino ad una zoan civilizzata vicina alllo spazioporto dove la Exxodus li attende; in secondo luogo gli fornisce delle coordinate spaziali alle quali crede sia nascosto iun grande maestro jedi (non rivela ulteriori dettagli per non metterlo in pericolo); terza cosa, accetta di prendere contatti in futuro per poter fornire un minimo di aiuto alla ribellione se non altro sfruttando tutte le sue conoscenze piu' o meno losche per raccogliere informazioni; come ultima cosda fornisce ai nostri eroi il nominativo di un bravo medico disposto a curare anche i non umani (dietro compenso, ovviamente).

    Il resto della notte passa tranquillo ... per i nostri eroi finalmente alcune ore di meritato riposo.

    Giorno 396: DI NUOVO NEL MONDO CIVILIZZATO


    NdSM: facciamo un passo indietro e riassumiamo le condizioni di "salute" dei nostri eroi: Geego-Gin ed Highbecca pur avendo subito qualche leggera ferita stanno benino e stanno lentemante recuperando l'udito "perduto" a seguito della furbata con gli esplosivi; Paul ee Jere Mee Kohlson non sono altrettanto fortunati, il primo lamenta delle ferite un po' piu' gravi (ha rischiato la morte piu' volte in poche ore) ed entrambi sono permanentemente assordati; da ultimo il giovane Hope oltre che una srdita' permanente lamenta anche una grave contaminazione da radiazioni ... insomma, siamo messi bene no?

    Di buon'ora il jedi-reietto sveglia i nostri eroi per guidarli in una marcia di circa sei ore lungo altre zone dei bassifondi per raggiungere una zona vicina allo spazioporto: ben presto ai nostri eroi non basta che salire una scala ed aprire un cancello; i cinque si congedano, per ora, dall'uomo-cane.

    I nostri eroi attendono che cali l'oscurita' ... solo allora escono allo scoperto per trovarsi, p[iu' o mneo persi, nello smog di una zona industriale: non avenrdo una precisa idea di dove dirigersi decidono di dividersi in due gruppi; mentre Geego-Gin ed il jawas si dirigeranno verso l'interno della zona industriale, gli altri prenderanno la via opposta seguendo il viavai degli operai che hanno appena smontato dal turno.

    NdSM: un po' di buon senso ... in ognuno dei gruppi c'e' un personaggio in grado di sentire, ed i com-link fanno il resto: i due gruppi sono sempre in contatto tra loro.

    Cosi' mentre i due umani e lo wookie si ritrovano ben presto a vagare lungo una larga strada costelalta di bar e night club piu' o meno malfamati e piccole ed inaffidabiuli cliniche specializzate nell'installazione di protesi cibernetiche, gli altri due riescono adc uscire senza troppi fastidi dalla zona industriale, per ritrovarsi (un minimo piu' "orientati") in un quartiere piuttosto "ricco".
    Ed e' qui che cominciano i problemi con le guardie che pattugliano la citta' ... prima un controllo di documenti ed un breve colloquio per chiarire se il nostro twi'lek avesse visto dei "tipi sospetti" ... poi un pedinamento che si conclude in un buon locale con i nostri due eroi che si fanno servire da bere da una bizzarra cameriera con tre tette e che scambiano quattro chiaccheire sia con lei sia con un altro inserviente ottenendo sia conferma dell'identita' e dell'affidabilita' del medico sia le giuste indicazioni per raggiunegre la sua clinica ...

    Un nuovo piano si fa largo nella mente di Geego-Gin che non perde tempo e lo comunica agli altri: dopo essersi riuniti nei pressi dello spazioporto (ma senza entrarvi) il gruppo dirigera' unito alla clinica dove provvedera' a recuperare tutte le magagne accumulate in questi gironi su Coruscant.

    Detto fatto ... di li' a circa un'ora il gruppo e' riunito ... e, dopo una breve corsa in taxi, si ritrova nei pressi della famosa clinica.

    Purtroppo per i nostri eroi ancora un picoclo ostacolo si pone tra loro ed il riposo: un teatro! Ebbene si ... in un teatro di questo lussuoso quartiere sta per iniziare una rappresentazione evidentemente molto importante, tanto da farvi presenziare molti umani importanti ed eleganti (siano essi ricchi industriali, politici piu' o meno decaduti, o alti gerarchi imperiali). Questa eccessiva eleganza fa a pugni con lo stato pietoso dei nostri eroi (NdSM: sono appena usciti dalle fogne e non avevano ne' tempo ne' modo di cambairsi d'abito) e questo dapprima causa solo l'irruenza degli inservienti del teatro che si informano a piu' ripresee con insistenza e maleducazione se "i signori" sono diretti al teatro in quello stato pietoso; poi culmina nell'intervento di una squadra di trooper che ferma il jawas e lo wookie per chiedergli i documenti ...

    La situazione e' pericolosa ... Ma il twi'lek ha l'intuizione giusta ... e' da quando sono risaliti sulla superficie che sentono parlare di attentati ... una bomba potrebbe distrarre a sufficenza gli imperiali da dare modo agli altri di divincolarsi e fuggire ... di nascosto strappa la spoletta di una granata a frammentazione e getta la granata in fondo ad un vicolo tra due "container" ...

    KABOOM

    Si scatena il panico ... e le guardie rilasciano i nostri eroi per correre a vedere cosa sia successo ... questo da' ai cinque ribellli giusto il tempo di correre a perdifiato (piu' o meno simulando panico) verso la clinica che rappresenta, per ora, la loro salvezza.

    Fionalmente entrano in questo edificio asettico ed anonimo ... e vengono accolti da un arobo-infermiera che dopo una veloce analisi subito li divide a seconda della gravita'; della situazione ... e subito fornsice al nostro bravo leader con le treccine un preventivo per le cure. Il prezzo sembra accettabile e ben presto i nsogtri eroi si ritrovano a dover seguire diversi droidi che li scortano, ognuno, nel luogo che li attende.

    In pratica mentre Geego-Gin ed Highbecca si rifocillano e si riposano in una "stanza per gli ospiti" gli altri vengono curati ...

    Ora, mentre Hope ed il jawas se la caveranno con poche ore per vedere il loro processo di guarigione giungere al termine, le cure di Paul (il piu' grave dei tre) si protrarranno per circa tre giorni; tre giorni che i nostri eroi passeranno negli alloggi della clinica (noleggiati per l'occasione) approfittando di questo alloggio per lasciare che ritorni la calma dopo la loro fuga dal tempio jedi.
  16. Kursk
    Giorni 397 - 402: "LASCIAMO CALMARE LE ACQUE"
    NdSM: eravamo rimasti con i nostri cinque ancora "ospiti" di una clinica medica specializzata in non-umani per riposare e recuperare tute le varie magagne accumulate in pochi giorni di permanenza su Coruscant.
    Solo la sera prima i nostri eroi sono giunti fin qui in cerca di cure e riparo; adesso e' mattina ed un sonno ristoratore ha rinfrancato notevolmente lo wookie ed il twi'lek, il buon riposo ha dato i suoi frutti ed i due provano a fare un "bilancio" della situazione ... la conclusione e' ovvia ma e' anche sensata e saggia: "... c'e' stata troppa confusione in questi giorni ... abbiamo sollevato un gran polverone ... meglio lasciare calmare le acque prima di rimetterci a fare confusione per recuperare la Exxodus e tornare nello spazio!".

    Di li' a poco mentre Geego-Gin affitta stanze per se e per gli altri nella "pensione" della clinica, anche il jawas ritorna "tra i vivi"; per i due jedi ci vorra' piu' tempo.

    In totale tre giorni da dedicare alle cure ed al riposo dei malati; oltre a questi, serviranno altri due giorni per preparsi al meglio, recuperare qualche vestito meno appariscente, e, in ultima analisi, dedicarsi alla pianificazione delle prossime mosse.

    In questi giorni di pausa Highbecca viene comunque tranquillizzato via radio da Nova: la sua Exxodus sta bene e non e' successo nulal di rilevante, salvo qualche trooper che ha chiesto di vedere il comandante ben sapendo che si trattava di uno wookie.

    NdSM: tocca al jedi anziano andare a fare "shopping" peccato che i suoi gusti non siano raffinanti e non abbia nemmeno un buon rapporto con i soldi ... se da un lato spende poco, dall'altro riesce a procurarsi solo delle tute da lavoro (qualcosa di simile ad una tuta da meccanico/operaio) ed i suoi gusti non coincidono affatto ne' con quelli del jawas che si vede costretto a rattoppare il suo vecchio mantello super coprente pur di nascondere bene i vestiti procuratigli nal vecchio jedi, ne' con quelli del suo allievo che rimpiange le sue tutine nere in simil-pelle.

    Giorni 403 - 404: LA NAVETTA.
    Giunge finalmente il momento tanto agognato di andarsene dalla clinica ... "... ma e' meglio essere cauti; mandiamo Paul in perlustrazione ... e' un umano, dara' meno nell'occhio ... e poytra' dirci che situazione troveremo allo spazioporto ..." ... Questo e' il piano formulato da Geego-Gin ... ed il piano viene approvato con la variante che saranno entrambi i jedi a muoversi e non solo Paul.

    Il sopralluogo porta a risultati inaspettati: sembra infatti che non ci siano probelmi ad abbandonare il pianeta se nopn uan burocrazia eccessiva e controlli maniacali delle navi in partenza; inoltre sembra che le truppe imperiali stiano interrogando, tutto sommato gentilmente, tutti i capitani delle navi in transito, quindi niente di strano nemmeno nella convocazione dello wookie.

    Ecco, il vero problema si dimostra essere la burocrazia ... cosi' mentre Hope si intrattiene sulla navetta copn Nova (rimasta da sola per diversi giorni) e ne approfitta per cambiarsi d'abito abbandonando la tuta da metalmeccanico fornitagli dal suo solerte maestro, tocca al povero Paul prima sorbirsi una lunga coda e poi scorpire di non essere in grado di compilare adeguatamente tutti i moduli necessari anche solo per un semplice volo "atmosferico" (senza lasciare il pianeta). Nel frattempo gli altri tre si recano in visita dall'amico "mafioso" che li ha supportati nella loro missione ... una visita di cortesia per saldare debiti e crediti ... per cercare ancora un ultimo supporto ... e per cercare notizie su questi misteriosi attentati che hanno violata la solita atmopsfera "tranquilla" di Coruscant.

    Insomma i due jedi tornano alla clinica con la coda tra le gambe ed il gruppo dovra' attendere l'indomani per la partenza vera a propria. Agli altri va meglio: vengono a conoscenza di un piccolo spazioporto privato e "nascosto"; in pratica un hangar ed una pista di decollo a disposizione di chi puo' pagare ... " ... ed a noi servirebbero giusto un paio di giorni per riequipaggaire la nave, fare i rifornimenti e preparrci al viaggio ... senza contare che avrei pensato ad un paio di modifiche da fare sulla navetta ... cosi', se avessimo una settimana di tempo da "perdere" non mi dispiacerebbe ... " proclama lo wookie senza troppi problemi.

    Detto, fatto! la decisione e' presa ... e l'indomani la truppa si divide di nuovo con Highbecca ed i due jedi che vanno a recuperare la navetta e gli altgri due che vanno al piccolo spazioporto pribvato a prnedere accordi per ben otto giorni di sosta. Anche questa volta la fila per le scartoffie da compilare e' eterna, solo che stavolta lo wookie sa benissimo cosa scrivere e dove ... Si aggiunga la chiacchierata che gli imperiali vogliono fare con lui (e che in effetti fanno) ed e' subito chiaro come sia possibile perdere un giorno intero per riuscire a fare un volo di 150 km scarsi con la navetta lungo la superficie del pianeta... "Ma allontanarci sara' piu' difficile ancora..." commenta il twi'lek; "... i nostri "amici" ci hanno segnalato la presenza di almeno 1/3 della flotta imperiale in orbita attorno al pianeta ed impegnata in controlli e pattugliamenti ... Se cercano noi ... sara' durissima!".

    Giorni 405 - 413: ENGINEERING.
    Raggiunto il piccolo spazioporto semisconosciuto ... E raggiunto un accordo col suo proprietario dall'aria malfamata i nostri eroi si concedono 8 interi giorni per procedere ai lavori di manutenzione e rifornimento della nave; in particolare il prode wookie si dedica ad effettuare delle "... piccole ma decisamente interessanti modifiche..." che gli sono venute in mente nei giorni in cui e' stato lontano dallo spazio!

    Alla fine dell'ottavo giorno Highbecca riunsice il gruppo e, eccitatissimo, esprime la sua soddisfazione: "... e collegando il generatore ausiliario alla derivazione di flusso ho migliorato l'efficenza dei nostri scudi del 20% ... mica poco ... certo ho dovuto compensare la depressurizzazione nel modulo di scambio interfasico ... ma da li' con una giunzione ai motori atmosferici ... una limatina ai thrusters ... il gioco e' fatto ... il resto e' stato facile ... e' bastato ridirezioanre gli ugelli di scarico secondari in modo da creare una sovrappressione nella matrice energetica interna e voila'!" ... quindi, resosi conto che avevano smesso di seguire il suo discroso al "generatore ausiliario" replica al silenzio che lo circonda "... in pratica abbiamo scudi piu' potenti e siamo anche leggermente piu' veloci di prima!" ... A questo punto gli altri non possono far altro che gioire assieme al loro peloso capitano.

    Giorno 414: PARTENZA!
    E' l'alba... I motori della navetta sono in preriscaldamento ... HIghbecca e' seduto al posto di comando ed effettua gli ultimi controlli pre-volo ... Gli algtri sono ai loro posti ... Manca solo il twi'lek impegnato a saldare il contop col loro ospite.
    Pochi minuti ed anche il leader e' a bordo... Un ultimo controllo che tutto sia in oprdine e che ognuno sia al suo posto ... dalla toprre di controllo arriva il seganle di GO e ...
    "Si parte! Addio Coruscant!"
  17. Kursk
    Eravamo rimasti a:

    GIORNI 35 – 36: DANTOOINE.
    La navetta avuta come pagamento è nell’hangar ad aspettare i nostri eroi…
    Highbecca e Jere Meee Kohlson si adoprano da subito per preprarla al viaggio: hanno appena accettato una missione difficile e quindi le cose vanno preparate nel miglior modo possibile. Due giorni sono sufficenti sia per i controlli alla nave sia per caricare scorte ed equipaggiamenti, ma è un lavoraccio per i due “tecnici”.
    I due jedi nel frattempo s intrattengono un po’ più a lungo col Generale Tarth per raccogliere tutte le informazioni in suo possesso a proposito del “sistema Ceti” … il luogo in cui sono diretti… il luogo delle prossime missioni… il luogo dove vive uno degli ultimi maestri jedi viventi.
    In realtà non scoprono molto:
    • È un sistema solare con dieci pianeti che ruotano attorno a due stelle binarie (una più grande “Ceti Alfa” ed una più piccola “Ceti Beta”) che a loro volta ruotano in modo “strano” ttorno ad un centro di massa; questa conformazione causa un comportamento anomalo della forza gravitazionale nella zona.
    • L’unico pianeta abitabile del sistema è “Ceti VI” (il sesto pianeta): il luogo dove dovrebbe starsene in eremitaggio il vecchio twi’lek maestro jedi.
    • Ovviamente a questo punto al “base segreta” imperiale dovrebbe essere “a tenuta stagna” come una normale stazione spaziale, ma in qualche modo impiantata sul secondo pianeta del sistema (Ceti II).

    E Geego-Gin? È rimasto isolato per quasi tutto il tempo, lasciando agli altri l’incombenza di preparare la nave e di chiedere ulteriori lumi al generale Tarth. Si è fatto vedere poco (solo saltuariamente durante i pasti)… qualcuno dubita perfino che abbia dormito alla base.

    GIORNI 37 – 44: HYPERDRIVE
    Giunge finalmente il momento di lasciare Dantooine e la base ribelle ormai abbandonata. La nave parte con i cinque eroi a bordo; non è facile per lo wookie pilotarla (i comandi non sono “della sua taglia”) ma il tempo era troppo poco per fare simili riparazioni,e così la prima parte del volo risulta difficile e scomoda. E viene complicata ancora di più quando, senza attendere l’aiuto del twi’lek, lo wookie ed il jawas provano un balzo a velocità luce… i conti del navcomputer sono errati e la nave percorre solo una brevissima distanza per poi risultarne danneggiata…
    Superato il momento di sconforto e fatti i dovuti controlli, i due si vedono costrettyi a fare appello alle capacità di Geego-Gin che questa volta effettua i calcoli correttamente portandoli a destinazione.
    Il “viaggio” è tranquillo… quasi noioso… speso più che altro a tentare di pianificare qualcosa per el due missioni da svolgere: "Come contattare lo jedi? Come attaccare la stazione? Meglio travestirsi o fare irruzione a colpi di blaster? E soprattutto.. meglio dedicarsi prima alla ricerca del vecchio maestro, o meglio pensare fin da subito ad attaccare la base segreta imperiale?"

    Al momento in cui la nave giunge a destinazione la decisione è più o meno presa “…cominceremo cercando il vecchio jedi! Magari potrà darci una mano in seguito, e soprattutto, il suo pianeta è il più esterno…”.

    GIORNO 45: IL SISTEMA CETI.
    L’arrivo nei pressi del sistema stellare Ceti ha dello sbalorditivo agli occhi dei PG. Nessuno di loro aveva mai visto una cosa simile prima d’ora.
    Le due stelle (in sistema binario) spandono la loro luce ruotando allegramente attorno ad un punto nello spazio; la loro dimensione diversa dà al loro moto un fascino ancora maggiore e quasi ipnotizzante.
    Attorno ad esse i 10 pianeti ruotano secondo orbite suddivise in due piani ben distinti con un angolo a dividerli di circa 10°… Una meraviglia alla vista…
    (NdSM: non so se sia fisicamente realistico... ma questa è fantascienza no? !)
    Nonostante lo stupore Highbecca si riprende e con un perentorio “Entriamo!” comincia a dirigere la nave verso i pianeti (alla ricerca di Ceti VI).
    Dopo pochi minuti un sinistro BIP sul radar rivela ai nostri eroi che non sono da soli… la reazione dei due piloti (lo wookie ed il jawas) è rapidissima e subito il “piccolo” si porta alla consolle dell’armiere per prepararsi a rispondere ad un eventuale attacco.
    E l’attacco non si fa attendere… una navetta aliena punta su di loro: nessun avvertimento, nessun segnale di identificazione (amico o nemico che sia)… solo un attacco due razzi esplodono nelle vicinanze della nave dei nostri eroi danneggiandola in modo non grave: questo nonostante l’abile mossa di Highbecca che pilotando con destrezza evita un impatto diretto che poteva provocare danni ben più gravi (evidentemente tali razzi funzionano un po’ come “bombe di profondità”)…
    La reazione dei due piloti è fulminea concludendo la manovra evasiva Highbecca si pone dritto di fronte alla nave nemica e fa fuoco con le armi ai suoi comandi… contemporaneamente Jere Mee Kohlson lancia uno dei 4 missili in dotazione contro al bersaglio (dopo averlo inquadrato dalla sua postazione di armiere)… i danni inflitti sono notevoli … ed il piccolo velivolo nemico espolode.
    I due analizzano le registrazioni del computer ed all’arrivo dei due jedi che chiedono spiegazioni possono rispondere “… una nave senza pilota… probabilmente imperiale… l’abbiamo colpita ma doveva essere programmata per autodistruggersi… è sbucata dal nulla e ci ha attaccati, nessun contatto né prima né dopo… doveva essere completamente automatica…”.

    Il viaggio prosegue e dopo qualche ora Ceti VI è in vista… una enorme palla verde. Si procede con le analisi standard:
    • Atmosfera respirabile (anche se leggermente diversa da quella terrestre): tracce abbondanti di metano e minore CO2 ed azoto.
    • Abbondanti forme di vita, soprattutto vegetali.
    • Nessun segno visibile di civiltà.
    • Nessun segno di fonti di energia o comunque di tecnologia.

    A questo punto è Paul Waterflyer a decidere di concentrarsi per “…ascoltare il fluire della Forza”; il risultato è sorprendente… l’intero pianeta brilla di “forza vivente” al punto da lasciare stupefatto e commosso (in preda alle lacrime) il vecchio jedi.

    Alla fine il gruppo decide di atterrare.

    GIORNO 45: CETI VI.
    La manovra di avvicinamento al pianeta ed atterraggio è difficile; la nave è anche leggermente danneggiata ma Highbecca fa del suo meglio… Risultato la navetta atterra integra, ma ha lasciato un bel solco nella foresta dove è piombata: la segretezza è a rischio.
    È da poco passata l’ora di pranzo quando i nostri cinque eroi si apprestano a scendere dalla navetta.
    “Meglio dare un’occhiata alla nave…“ sentenzia Highbecca con una punta di disappunto percepibile nei suoi “latrati”; così con il piccolo jawas comincia a dare un’occhiata allo scafo esterno ed a fare alcune piccole riparazioni (anche a seguito del disastroso tentativo di hyperdrive)... il tutto gli prenderà alcune ore.

    Nel frattempo Geego-Gin si rinchiude nella cabina dicendo di dover fare alcuni calcoli per l'iperguida e di dover pianificare un minimo le loro prossime mosse. Tocca così ai due jedi perlustrare i dintorni e cercare tracce di vita umanoide. Un primo giro non porta a nulla di buono… anzi sono tutti innervositi dalla strana sensazione di essere osservati…

    Nuovo giro, a più ampio raggio stavolta. Hope sente qualcosa… qualcosa nella forza… non capisce. I due jedi allarmati decidono di tornare verso la nave per accertarsi che tutti siano al sicuro. Durante la strada succede qualcosa Paul Waterflyer si gira e non vede più il suo padwan… “…che fine avrà fatto? Maledetta foresta… ci ritroveremo alla navetta…”; ma giunto alla navetta la situazione è ancora peggiore del previsto i suoi compagni sono scomparsi.
    Paul si guarda attorno sconcertato… e forse anche un po’ impaurito… finchè… un termito nella forza... anzi una vera e propria “bastonata”… Paul perde i sensi.

    Il piccolo jawas apre gli occhi e con sua sorpresa (ed un filo di gioia) si trova in una caverna… attorno a lui i suoi compagni; anche Highbecca sembra essere appena rinvenuto.
    I nostri eroi si ritrovano in una caverna piuttosto piccola e vagamente squadrata… l’unica apertura è sul soffitto. Sono immersi nel buio più completo, solo il piccolo jawas ci vede (dopotutto la sua è una razza “sotterranea”).
    Dopo qualche minuto si riprendono anche gli altri… “…è imperativo trovare un modo di uscire” è il pensiero unanime “…ma prima bisognerebbe fare un po’ di luce” è il sagace commento dello wookie.
    Dopo un iniziale momento di sconforto e confusione… e quasi sul punto di far sfoderare la preziosa spada laser al giovane Hope pur di avere un briciolo di illuminazione, finalmente dalle tasche del piccolo jawas spunta una torcia che risolve il problema dell’illuminazione… a questo unto un po’ di corda ed il gioco è fatto…
    Lo wookie, agile nonostante la stazza, scala a mani nude la parete della grotta… è una salita difficile e lunga (nonostante il dislivello da percorrere sia di pochi metri) soprattutto a causa della comunque scarsa illuminazione… comunque dopo qualche minuto lo wookie è nel corridoio di accesso alla camera… ci sta stretto… ma riesce comunque a calare una corda ed a far salire tutti gli altri (lasciando per ultimo il piccolo jawas).
    Riuniti in uno stretto cunicolo, i nostri eroi cominciano a camminare nell’unica direzione possibile e presto scoprono che si stanno dirigendo verso l’esterno grazie all’aria fresca ed alla luce che pian piano si comincia ad intravedere alla fine del tunnel.

    I cinque esploratori sbucano tra le radici di un grosso albero su un leggero pendio… il giorno volge al termine e le ombre si fanno lunghe…
    Hope si arrampica velocemente su un albero per provare a trovare un minimo di orientamento e con un colpo di fortuna (o meglio grazie alla forza, secondo Paul) individua il solco lasciato dalla loro nave in fase di atterraggio.
    “Da quella parte…” indica e comincia a guidare il gruppo ad una veloce marcia attraverso la foresta.
    Le ore passano e la marcia si fa pesante e sempre più difficile … un po’ per il terreno che rimane sconosciuto.. e soprattutto per l’oscurità sempre più avvolgente.

    All’improvviso il buio è completo… niente luna (il pianeta non ne ha)… e niente stelle… e soprattutto SILENZIO… un silenzio completo irreale ed opprimente… gli unici rumori sono prodotti dai cinque eroi in “fuga” nella foresta.

    Un fruscio improvviso alle spalle dell’ultimo della fila: Paul. Qualcosa lo colpisce alla schiena.
    La reazione del gruppo all’urlo dello jedi ferito è fulminea: subito la spada di Hope balena al buio rischiarando un minimo la scena seguita rapidamente dalla spada dello jedi “esperto”. La debole luce rivela solo una forma vagamente insettoide e vagamente quadrupede, al posto delle zampe anteriori due “falci” pronte a colpire… un corpo nero come la notte e silenzioso come un fantasma… la battaglia inizia presto scandita dagli attacchi del pesante insettone, ed illuminata dalle spade dei due jedi e dai colpi di blaster degli altri. Paul sembra in difficoltà, ma è Hope a frapporsi tra lui ed il “cacciatore notturno” facendo della Forza il suo scudo ed assorbendo così gran parte degli attacchi che il mostro (per il quale evidentemente una preda valeva l’altra) gli riserva. Pochi attimi.. pochi colpi ed il mostro è coperto di ferite… al punto da farlo infuriare… il suo corpo si illumina di una luce rosso purpurea come se il sangue ribollendogli nella vene provocasse questa luminescenza sinistra… con un aspetto se possibile ancora più spaventoso di prima l’insettone si getta in un ultimo assalto furioso contro Hope; il giovane jedi nonostante la fatica evita il poderoso fendente del “mostro”… il mostro è sbilanciato ed i nostri eroi ne approfittano per finirlo a colpi di blaster.
    “Non c’è tempo per studiarlo meglio… Potrebbero essercene altri in giro… torniamo alla navetta!” sono le sagge parole con cui Paul (ferito) richiama all’ordine il gruppo… è di nuovo Hope a scegliere la via… ed in un’altra ora di cammino finalmente il gruppo raggiunge la nave e, forse, la salvezza.
  18. Kursk
    GIORNO 45 – NOTTE: UN BUON RIPOSO

    Ancora ansimanti per la precipitosa fuga nella foresta, i nostri cinque eroi rinchiusi al sicuro nella navetta possono finalmente dedicarsi al riposo ed alle cure di cui necessitano.

    Dopo aver ripreso fiato, Geego-Gin si incarica di medicare i compagni sfruttando le piccole scorte di medicinali di cui dispongono; ma la stanchezza è troppa ed il buon twi’lek è costretto a limitarsi a bendare le ferite in modo frettoloso ed approssimativo, ed a rimandare le cure vere e proprie al giorno seguente.

    La notte, nelle cuccette della nave, trascorre tranquilla… i nostri stanchi eroi dormono per circa dieci ore prima di risvegliarsi ancora avvolti dall’oscurità della notte.
    (NdSM: il pianeta è piuttosto grande ed ha giorni di poco più di 30 ore dvise circa a metà tra giorno e notte)

    GIORNO 46: STRANI INCONTRI.

    Nonostante l’oscurità ed il silenzio persistenti, la nave si anima di vita al risveglio dei nostri eroi che, consumato un piccolo pasto, decidono di dedicarsi per qualche ora, e questa volta con maggiore attenzione, alla cura dei feriti prima di reimmergersi nei boschi che li circondano.
    Questa volta il twi’lek è riposato e più attento e le sue cure sono più efficaci… i due jedi sono di nuovo in forze ed anche gli altri si sentono decisamente meglio.

    L'alba è vicicna: è finalmente ora di una nuova esplorazione.
    Questa volta il gruppo si divide in modo inusuale: il giovane Hope ed il piccolo jawas restano “di guardia alla nave”; nel frattempo gli altri tre si addentrano nella foresta nella speranza di farsi notare dal vecchio maestro jedi.

    I tre esploratori scendono dalla navetta… Geego-Gin sfoggia una nuova “tuta di volo” (nera con decorazioni a freccie gialle e oro) con tanto di jetpack e lanciarazzi recuperata chissà dove e chissà quando… nessuno chiede spiegazioni: sono tutti intenti a scrutare i dintorni ancora con la brutta sensazioni di essere osservati (sensazione persino più intensa di quella del giorno prima secondo Paul).
    L’alba comincia sorgere e con le prime luci arriva anche un nugolo sterminato di insetti feroci che attaccano e pungono i nostri eroi nonostante essi siano coperti da armature e protezioni più o meno totali. Lo jedi anziano è quello che ne soffre maggiormente, ma il “fastidio” dura solo una decina di minuti… poi si placa.. improvvisamente come erano venuti, gli insetti se ne vanno... proprio quando la luce dei due soli comincia a farsi più intensa (sembrano quasi seguire il fronte dell’alba lungo il pianeta).

    Torna la calma?
    Assolutamente no… Una nuova "oscillazione della Forza" investe i tre esploratori… è talmente forte da stordire per un attimo lo wookie ed il twi’lek. Paul Waterflyer, invece, sembra totalmente ipnotizzato ed in balia di questa "omdata di energia"; comincia a camminare in direzione del sole nascente come trascinato da una forza misteriosa; agli altri, ripresisi dallo stordimento iniziale, non resta altro da fre se non seguirlo mantenendosi ad una “…discreta distanza di sicurezza”.

    La marcia dello jedi dura per più di 7 ore… la resistenza fisica dei suoi due compagni è messa a dura prova.
    Ad un tratto lo jedi si ferma sull’orlo di quella che sembra una voragine nel terreno: una voragine in cui un piccolo corso d’acqua si getta con una cascatella rumorosa. Paul è lì, ancora imbambolato dalla Forza, che fissa nel vuoto verso la voragine spalancata davanti a lui.
    Gli altri cominciano pian paino ad avvicinarsi quando una voce vecchia ma forte si rivolge a loro in ryl (la lingua dei twi’lek) invitando Geego-Gin ed Highbecca a non muoversi ed a dichirare le loro intenzioni sul pianeta… contemporaneamente due strani “cinghiali” sbarrano la strada ai due esploratori dividendoli dal loro amico ancora in trance, e la voce rincara tono e domande: “Non sarete mica venuti fin qui nella speranza di depredare questo pianeta?”.
    Geego-Gin è rapido a rispondere (riconoscendo la sua lingua natale) ed a tranquillizzare la voce… “No, no! La caccia non ci interessa… siamo qui in cerca di un ... hemm… maestro!”.
    “E forse lo avete trovato…” risponde un vecchio twi’lek, mostrandosi finalmente ai due stupefatti esploratori (i due cinghiali si allontano all’apparire del vecchio). La sua pelle è di un intenso blu (la specie più rara di twi'lek, secondo Geego-Gin), e le sue “treccine” (pur mostrando i segni dell’età) sono lunghe, flessuose e decorate da pochi semplici tatuaggi (tre anelli ondulati corrono tutto attorno ad ogni treccia). È vestito con una povera tunica di tela grigiastra, una cintura fatta di piccole liane intrecciate tiene legate alla vita due spade laser ed una borsa logora.
    “Eccomi a voi dunque… immagino abbiate qualcosa da dirmi se siete venuti fin qui per cercarmi…. Ma lasciate che prima io metta alla prova il vostro compagno…”. Senza attendere una risposta dai due esploratori (ancora perplessi), il vecchio twi’lek si gira e si dirige verso Paul… dietro di lui si forma una cortina di nebbia (che apparirà solida al tatto a geego-Gin ed Highbecca)…

    Paul finalmente si riprende dal suo stato di trance… si ritrova così “sospeso” sul baratro ed istintivamente si gira per allontanarsene. A pochi metri da lui una figura scura ed incappucciata lo attende con un sorriso maligno e con due spade laser sfoderate… “Bene, bene, bene! Il mio maestro mi manda qui per eliminare un vecchio jedi ed io mi ritrovo a fronteggiarne anche uno giovane ed in forze… L’imperatore sarà felice di avere anche la tua testa!” esclama ; tende una mano in avanti e, senza ulteriore indugio o preavviso, e senza attendere risposte dal malcapitato Paul, proietta un “colpo di Forza” contro il nostro jedi con l’intento di stordirlo.
    Paul reagisce, pur intontito dal colpo subito, e decide di tentare una strategia diversa dal solito: piuttosto che sfoderare subito la sua arma prova un trucco mentale per placare l’ira del suo avversario e per stabilire un dialogo… In un primo momento il trucco sembra funzionare… “Tu non vuoi combattere…” suggerisce paul. “Io non voglio combattere… quindi è meglio per te se ti arrendi subito!” risponde il suo avversario. “Adesso non è il momento di lottare tra noi …” incalza il nostro eroe. “Adesso non è il momento di lottare tra noi… quindi arrenditi, stolto!” è la secca replica del nemico.
    A questo punto l’influenza mentale sembra svanire… lo strano “jedi malvagio” scatena la sua furia e sospinto da un’ondata di rabbia molto intensa si lancia all’attacco contro Paul… la Forza fluisce nel suo colpo e con un unico fendente ferisce il povero jedi in modo molto grave… Paul è stupefatto… il colpo lo ha veramente indebolito… fatica a reggersi in piedi… opta per la fuga.. o meglio… deve per lo meno allontanarsi dalla voragine: lì è con le spalle al muro… Sfruttando la sua agilità prova a scartare di lato rispetto al suo avversario… ma non è in buone condizioni fisiche… il suo corpo lo tradisce… ed un secondo fendente lo colpisce… Paul si sente morire.

    Poco dopo apre gli occhi… in bocca un amaro sapore… gli hanno fatto mangiare a forza qualcosa… sopra di lui è chino un vecchio twi’lek dall apelle blu, forse il maestro jedi che stavano cercando; i suoi due compagni sono poco distanti.
    “Ma cosa è successo?” chiede ancora confuso... Le sue ferite si sono stranamente rimarginate e lui non capisce. È Geego-Gin a riassumergli l’accaduto… a spiegargli che il maestro twi’lek mascherandosi con una sorta di illusione ha voluto metterlo alla prova “…in modo tanto brutale! Ho temuto che volesse ucciderti sul serio… poi beh… ti ha curato con delle erbe… e con una … hemm… magia?!”

    Paul si alza in piedi… ed il vecchio twi’lek lo guarda fisso negli occhi… “Chiedo perdono, mio buon jedi… il mio nome è Ai’Rown-Gheen… e sono uno jedi.” Il vecchio twi’lek fa un leggero inchino … poi continua “Volevo mettere alla prova i tuoi poteri… ho percepito un potenziale notevole in te.., ma.. è ancora inespresso… mi duole essere essere stato così rude… ma speravo reagissi in modo più determinato al mio scatto d’ira…” Con un leggero sorriso si rivolge quindi a tutti e tre i nostri eroi: “… oh ma… voi siete venuti qui per cercarmi, bene… seguitemi… sarete miei ospiti… così potremo parlare un po’… e magari anche mangiare qualcosa.”

    Detto questo il gruppo di quattro umanoidi si inoltra per un’altra ora nella boscaglia fino a raggiungere la capanna del vecchio jedi…
    Poco dopo sono tutti e quattro seduti attorno ad un tavolo con una cena calda di fronte e molte cose di cui parlare.
    La cena è buona (soprattutto la carne secca o arrostita degli strani cinghiali che avevano visto prima) e la compagnia del vecchio twi’lek anche (considerando che si tratta di un eremita che vive da solo su questo pianeta da circa 20 anni)… anche le discussioni sono interessanti… il maestro jedi racconta la sua storia ai PG (la fuga durante la guerra dei cloni e la perdita della sua amata compagna sono i punti cardine del suo racconto)… racconta anche quello che sa del pianeta su cui si è rifugiato (parlando dell'esistenza di una specie di grande mare sotterraneo dove tutti i piccoli fiumi del pianeta confluiscono attraverso voragini... e discutendo unpo' sul fatto che il pianeta così "ricco di Forza" poss aessere a sua volta una creatura vivente)… di cosa gli è capitato durante questi ultimi venti anni e di quali persone ed avversari abbia incontrato (perlopiù cacciatori senza scrupoli e qualche trooper imperiale)… i nostri tre eroi in compenso raccontano chi e perché li abbia mandati in un posto così sperduto della galassia (al sentir nominare il Generale Tarth il vecchio twi'lek si lascia andare ad un po' di ricordi di quanto i due abbiano passato insieme in gioventù)… Paul inoltre racconta qualcosa del suo passato e di come abbai perso il suo maestro durante il salvataggio di Hope…

    I rispettivi racconti durano per delle ore… la notte comincia a calare… e con un imperativo “Non è il caso che voi vi allontaniate di notte… è pericoloso là fuori!” il vecchio twi’lek si offre di ospitare i tre esploratori. Resta in sospeso l’invito fatto a Paul (ed Hope) di fermarsi da lui per un breve addestramento di qualche giorno … e resta in sospeso la storia di una navetta imperiale abbandonata da una decina d’anni, che gli altri tre potrebbero sacchegg... hemmm … controllare.
  19. Kursk
    GIORNO 47: ALBA SU CETI VI

    Alle prime luci dell’alba riprende l’attività dei nostri eroi (attenti questa volta ad evitare i fastidiosissimi insetti): mentre Geego-Gin, Highbecca e Paul Waterflyer sono ospiti del vecchio twi’lek jedi, gli altri si incamminano per riunirsi a loro.

    Dopo 7/8 ore di dura marcia nella foresta il gruppo è riunito e può decidere il da farsi per i giorni a venire.

    Mentre Hope e Paul accettano di sottoporsi a qualche giorno di addestramento sotto la guida del vecchio twi’lek, gli altri decidono di procedere alle riparazioni della navetta… Geego-Gin da parte sua chiede ed ottiene il permesso di assistere ad un po’di addestramenti per “…capire meglio chi o cosa siano gli jedi: questi esseri tanto misteriosi quanto… hemmm… deludenti!”

    Così mentre lo wookie ed il jawas si sorbiscono altre sette ore di marcia nella foresta per avvicinare la nave alla nuova “base” del gruppo (la capanna del maestro jedi), i due jedi cominciano i loro addestramenti sotto la guida del vecchio twi’lek e sotto lo sguardo curioso ed indagatore del giovane twi’lek.

    Un breve volo ed un atterraggio finalmente professionale avvicinano la navetta a pochi minuti di marcia dalla capanna… il resto della giornata trascorre tranquillo tra riparazioni ed addestramenti.
    Solo la sera porta qualche novità… mentre i due jedi ed i due meccanici riposano, i due twi’lek possono finalmente parlare a quattrocchi in santa pace… e la curiosità di Geego-Gin comincia a trovare alcune risposte su “...cosa vuol dire essere uno jedi” su cosa sia la Forza… e su altre “mitologie” a riguardo che il giovane soldato voleva “esplorare”. Un colloquio proficuo… una nuova luce si accende negli occhi di Geego-Gin.

    Piccola nota: la cosa più soprendente dell’addestramento di Paul resta però la risoluzionedi un picolo enigma: il vecchio twi’lek gli consegna uno strano oggetto un prisma avente per base un triangolo equilatero formato da un apila di elementi triangolari; ruotando questi elementi in senso orario la base dle prisma cambia forma diventando via via un poligono a 6, 12, 24 ,48 e quindi 96 lati. A questo punto girando ancora in senso orario il poligono diventa di nuovo il triangolo equilatero di partenza. Girando in senso antiorario il movimento è ovviamente inverso e passa da 96 a 3 lati (sempre procedendo per passi) ma sorprendentemente non “scende” da 3 a 96 lati. Consegnatolo nelle mani di Paul il vecchio jedi dice con voce sommessa “…ora studialo con clama… concentrati… e tra una settiamana dovrai dirmi cosa significa”.

    GIORNO 48: ROUTINE SU CETI VI

    Anche questa giornata procede tranquilla…
    Jere Mee Kohlson ed Highbecca completano le riparazioni alla nave… al meglio di quanto possano fare in una giornata di lavoro e senza strumenti migliori… La nave non è proprio come nuova ma quasi.

    I due jedi continuano i loro addestramenti: più fisici ed improntati alla lotta quelli per Hope, più mentali e focalizzati sulal disciplina quelli per Paul.
    Geego-Gin continua ad assistere.

    GIORNO 49: LA NAVETTA PERDUTA.

    Nuovo giorno… nuovi addestramenti per i due jedi… questa volta mentre Paul Waterflyer si dedica a migliorare il suo senso dell’equilibrio e la sua agilità, Hope è impegnato in una strana battaglia simulata contro il vecchio twi’lek che gli mostra sia tecniche di difesa sia tecniche di offesa con e senza l'ausilio della spada laser… insomma un vero addestramento al combattimento (fin troppo feroce agli occhi di un osservatore attento).

    Gli altri, un po’ annoiati, un po’ ancora incuriositi dalla famosa navetta imperiale abbandonata da ormai dieci anni sul pianeta, decidono di andare a darle un’occhiata nella speranza di recuperare qualcosa di utile.
    Un breve volo seguendo le indicazioni fornite dal maestro jedi ed eccola… una piccola nave da trasporto truppe (la forma ricorda vagamente la “lambda wing” ma sembra più vecchia come concezione di nave – NdSM: la “lambda wing” dovrebbe essere la navetta imperiale che i ribelli usano per raggiungere la Luna Boscosa di Endor in Episodio VI)… la zona motori è completamente distrutta…
    I tre esploratori sbarcano in cerca di un modo per entrare.
    È il piccolo jawas a trovare un pertugio nel quale avventurarsi proprio nella zona distrutta dei motori… un po’ strisciando, un po’ appiattendosi, un po’ accucciandosi il piccolo eroe è dentro. Al buio… per sua fortuna lui ci vede lo stesso…
    Si trova così costretto ad uscire dalla martoriata ed inservibile sala macchine forzandone la porta… non c’è energia a bordo… lo jawas avanza... un corridoio sopra la zona cargo… buio anche qui… fruga dentro una serie di armadietti: un po’ di cell-pack, rocchetti di corda liquida, un paio di pistole, qualche medpack ancora utilizzabile… si va avanti verso una nuova porta ed uno spiraglio di luce: la cabina di guida.
    Una nuova porta forzata… la cabina (quasi triangolare) è aperta… e forse c’è anche un modo per aprire un passaggio per gli altri due eroi che nel frattempo attendono all’esterno. Il piccolo jawas si assicura con un po’ di corda ad uno dei sedili e poi si adopra a sbloccare i pistoni idraulici che tengono chiuso il portello… CLAK… CLAK… CLAK… CLAK… pochi minuti ed il lavoro è fatto… il portello scende lentamente… senza energia non potrà risalire… ma con una corda tutti e tre gli eroi si ritrovano a bordo della vecchia nave.
    I danni sono notevoli ma c’è più di qualcosa recuperabile (smontando i sedili Highbecca vorrebbe crearsene uno nuovo e più comodo per se stesso sulla loro nave) e di sicuro sono recuperabili almeno in parte alcuni circuiti di memoria del computer di bordo dato che non sembra danneggiato (di questo si occupa Geego-Gin).

    Tutto sembra procedere nel migliore dei modi… se non fosse che lo jawas si annoia… e non c’è nulla di peggio di un jawas annoiato.

    Spinto da ingordigia e curiosità il piccolo scende di nuovo a terra per provare a forzare il portello esterno della stiva… CLIK CLAK… non funziona… ma comunque è sufficiente per attirare l’attenzione di ciò che “attende” all’interno della stiva…
    Con un colpo poderoso il portellone viene sfondato dall’interno … ne esce un curioso droide da battaglia … due grosse bocche da fuoco sostituiscono le mani… grosse placche corazzate costituiscono un poderoso scudo… piccole zampette aracnoidi garantiscono un minimo di movimento…
    BLAM… BLAM… due colpi contro il povero jawas sbalzato lontano dalla porta sfondata… uno va a segno e oltre a provocare un dolorosa ferita rovina anche l’armatura di Jere Mee Kohlson.

    Comincia un violento scontro a fuoco tra i tre eroi (Highbecca e Geego-Gin si calano in rapida succcessione dalla cabina della navetta in soccorso al piccolo jawas) ed il droide da guerra… sono i razzi della nuova “veste” di Geego-Gin a risolvere la situazione (assieme alle granate degli altri) indebolendo via via le corazzature del droide rendendolo sempre più vulnerabile… lo scontro dura meno di un minuto… ed alla fine il droide è a terra in pezzi. Tuttavia non è stato certo un combattimento semplice o facile… lo jawas è a terra svenuto e gravemente ferito… le armature di tutti e tre gli eroi sono state danneggiate dai potenti cannoni del “mostro meccanico”… insomma una vittoria, certo, ma a caro prezzo.

    I due esploratori ancora in piedi decidono per una mezza ritirata: depositano il piccolo jawas ferito a riposare nella loro nave e vanno a recuperare ciò che possono dalla nave imperiale per poi ritornare dal vecchio twi’lek per curarsi, costruire il nuovo sedile wookie ed analizzare i dati dei circuiti di memoria imperiali. Una mezza esplorazione della stiva frutta comunque il ritrovamento di un po’ di armi e cell-pack in buono stato.

    Il viaggio di ritorno è tranquillo… e dopo le cure prestate ai tre esploratori dal vecchio twi’lek jedi, anche al notte trascorre tranquilla.
    Prima di coricarsi Paul prova a parlare del prisma col vecchio jedi… le sue intuizioni sono interessanti e dimostra di cominciare ad avvicinarsi al vero significato… ma ancora non ci siamo.

    GIORNO 50: UN DURO ALLENAMENTO.

    Un nuovo giorno mostra la sua luce.
    I nostri eroi saranno come sempre molto impegnati…
    Highbecca si dedica alla costruzione della sua “poltrona wookie” per pilotare la sua nave in maniera più comoda.
    Geego-Gin si concetra sull’analisi dei dati informatici recuperati dalla nave imperiale: dotazioni di bordo; schede dell’equipaggio; armamenti della nave (che risultano interessanti); dati di cartografia stellare (un altro piccolo aiuto per il navcomputer); e poco più…
    Jere Mee Kohlson, medicato finalmente in modo serio dal vecchio twi’lek, può invece procedere alla riparazione delle armature danneggiate dal droide.

    Ed i due jedi?
    Vengono invitati dal vecchio twi’lek a seguirlo verso una piccola radura nella foresta. Qui il vecchio maestro mette in piedi uno scontro vero e proprio tra lui ed i due jedi… uno scontro violento per “…dare un assaggio di lato oscuro…” ai due “allievi” che ha di fronte. Il combattimento è furioso e lungo… i due jedi le provano tutte ma la superiorità del twi’lek è schiacciante (nonostante un’ottima intuizione di Paul lo costringa a combattere con una sola delle sue spade)… ed ovviamente lo scontro si risolve in favore del vecchio…
    Curando i due poveri allievi malmenati in malo modo, il maestro dimostra comunque un minimo di soddisfazione… “Sembra che comunque abbiate imparato qualcosa”… dice sorridendo mentre si prodiga a medicare i due umani.

    Ma chi è questo misterioso vecchio jedi che si dimostra apertamente così in bilico tra lato luminoso e lato oscuro della Forza?
  20. Kursk
    GIORNO 50 (Pomeriggio): SI LAVORA E SI FATICA.

    Siamo ancora su Ceti VI.
    I nostri eroi sono ancora divisi.
    Mentre i due jedi si medicano le ferite in seguito al violento addestramento del mattino (il combattimento “vero” contro il maestro twi’lek), i tre “tecnici” si dedicano ad attività che sono loro più congegnali: Geego-Gin continua ad esaminare i dati recuperati dal computer della navetta imperiale; Jere Mee Kohlson si dedica alla riparazione delle armature (per quanto possibile); ed Highbecca si concentra nella realizzazione di una poltrona da pilota per la loro navetta più consona alle sue dimensioni.

    Il tempo trascorre così serenamente e solo a sera, poco prima di concedersi il meritato riposo, i tre ripensano allo stato in cui hanno ritrovato la navetta e pensano di chiedere spiegazioni al vecchio maestro jedi. Il colloquio non porta molte novità, se non che i danni che il vecchio twi’lek asserisce di aver causato alla navetta sono molto minori rispetto a quelli riscontrati dai nostri tre esploratori.
    Con un po’ di pensieri tutti optano per una notte di buon riposo.

    GIORNO 51: RITORNO ALLA NAVETTA.

    Svegli di buon’ora i tre tecnici decidono di tornare a dare un’occhiata alla navetta imperiale abbandonata; hanno due obbiettivi, per prima cosa vogliono recuperare altri pezzi di ricambio e/o parti comunque utilizzabili della navetta (una torretta laser intatta fa gola a tutti); e, seconda cosa, vogliono compiere qualche indagine/osservazione in più, per rispondere alla domanda che è balenata improvvisamente nelle loro menti: “…ma che diavolo ci faceva un droide di quella potenza chiuso nella stiva?”…
    Tornati velocemente presso la i rottami della nave imperiale, si ricomincia. Una veloce analisi della situazione e della nave indica a Jere Mee Kohlson che tentare un recupero dei missili potrebbe esseretroppo pericoloso: “…meglio pensare alla torretta” (NdSM: in realtà la tentazione di portarsi via un bel missilozzo è forte, ma stranamente il giovana jawas resiste ).
    Così, mentre lo jawas ed il wookie impiegano circa otto ore a smontare e caricare sulla loro nave la nuova torretta (ci vorrà molto più tempo per rimontarla, e sarà possibile solo in un hangar attrezzato), il giovane twi’lek si dedica alla ricerca di tracce e nuove informazioni: ricerca che però non dà esiti se non la convinzione che la mancanza di qualsiasi segno/oggetto che possa testimoniare una battaglia (pur dopo dieci anni) sia quantomeno strana.

    È quasi ora di tornare “alla base” quando il piccolo jawas decide che forse è il caso di dare ancora un’ultima occhiata al droide distrutto solo due giorni prima… il droide appare come se fosse composto dei pezzi di quattro droidi diversi (tutt'altro che un qualcosa prodotto in serie, in ogni caso), due braccia sembrano ancora in buono stato ed il piccolo tuttofare non si lascia sfuggire l’occasione di mettersele in saccoccia… anche il processore del droide non sembra particolarmente danneggiato quindi Geego-Gin lo reclama per provare a recuperarne qualche dato interessante.

    È il tramonto quando i tre ritornano alla casa del vecchio jedi.
    Qui ritrovano i loro due compagni umani stremati dagli allenamenti del vecchio twi’lek e la serata passa tranquilla con poche chiacchiere e molti pensieri.

    GIORNI 52 – 53: ULTIME INDAGINI ED ULTIMI ALLENAMENTI.

    La permanenza su ceti VI volge al termine ed i nostri eroi passano i loro ultimi giorni sul pianeta impegnati in varie attività.
    I due jedi continuano ad allenarsi combattendo prima tra loro e poi di nuovo insieme contro il vecchio maestro twi'lek.
    Lo wookie si prende cura della navetta facendo tutte le piccole riparazioni che è in grado di fare con gli strumenti di cui dispone e nel tempo di cui dispone.
    Il jawas si dedica sia a ripulire i pezzi del droide appena recuperati, sia a riparare le armature sue e dei suoi compagni (che non erano ancora completamente efficienti).
    Il twi’lek passa il tempo a studiare la programmazione del droide abbattuto pochi giorni prima arrivando a scoprire poche ma interessanti notizie:
    1. il droide è di proprietà del tenente Karen Kaal delle truppe imperiali.
    2. il droide è stato programmato dal tenente Karen Kaal in persona.
    3. la programmazione è molto semplice “se qualcuno tenta di forzare o sfondare le porte della stiva, aprire il fuoco ed annientarlo”.
    4. il droide è programmato per reagire ai comandi vocali dati solo dal tenente Karen Kaal.
    5. nella memoria del droide sono nascosti una serie di pacchetti di dati codificati (devono essere decrittati) estranei alla programmazione.

    Due giorni impegnativi tra addestramenti, ricerche e chiacchierate amichevoli…

    Alla fine, mentre i cinque eroi cominciano ad abituarsi alle giornate di 30 ore di questo grande pianeta verde, tutti si rendono conto che il pianeta “…è qualcosa di più… è quasi un essere vivente lui stesso…” e di questo (e di altro) parlano amichevolmente col vecchio twi’lek.

    GIORNO 54: PARTENZA VERSO CETI II

    Un breve saluto al vecchio twi’lek e la conferma delle sue intenzioni nei confronti della ribellione e del suo vecchi amico (il generale Tarth).

    E finalmente… PARTENZA!

    Un volo comodo e piacevole (circa nove ore) grazie alla perizia dello wookie alla guida, ed il piccolo e brullo Ceti II è in vista: una palla di roccia bucherellata qua e là di crateri da impatto meteoritico, il piano equatoriale molto inclinato rispetto all’asse di rivoluzione (circa 40°), unica particolarità: un sottile e curioso anello di asteroidi sul piano equatoriale…

    Geego-Gin si dà da fare con i computer di bordo e comincia una prima analisi a lungo raggio:
    • Niente atmosfera.
    • Qualcosa disturba le frequenze radio rendendole praticamente inservibili; ed influisce negativamente anche sulla strumentazione di bordo.
    • Gli anelli sono composti da asteroidi di piccoli dimensioni (al massimo un paio di metri di raggio) e almeno la metà del materiale è metallico.
    • Sulla superfice si registra un “ammasso metallico” in posizione equatoriale.
    Mentre il twi’lek sta per dire che quell’ammasso metallico sul pianeta potrebbe essere la base che cercano, due missili partono da un punto nell’anello di asteroidi: il primo esplode nell’anello scontrandosi con qualcosa; il secondo esplode lontano dalla nave mancando il bersaglio (anchegrazie ad una bella manovra di Highbecca).

    Comincia l’avvicinamento alla presunta base… la strada sembra essere quella giusta dato che una salva di laser si abbatte sulla navetta: degli oltre venti colpi sparati da “qualcosa” nascosto tra gli asteroidi solo quattro sono abbastanza precisi da impensierire i nostri eroi e grazie all’abilità di pilota dello wookie solo due vanno a segno causando, per la verità, poco più che un graffio alla navetta.

    Si prosegue… in rotta verso la presunta base…

    30000 metri…

    20000 metri…

    10000 metri…

    In un cratere si comincia a distinguere quello che sembra un grosso portello di accesso: la base è sotterranea (proprio come aveva ipotizzato il generale Tarth).

    8000 metri…

    6000 metri…

    3000 metri…

    Il portellone si apre ed una serie di luci indica la via ai PG… “Siamo attesi?” chiede ironicamente il jawas… “Mmmmmm… mi sarei aspettato un raggio traente…” risponde lo wookie seriamente preoccupato.... e continua “Entriamo?”…

    Dopo qualche istante di esitazione: “Entriamo!” sentenzia Geego-Gin.

    La manovra non è facile ma Highbecca è sufficientemente capace da evitare danni alla nave… pochi minuti lungo un tunnel oscuro ed ecco che la nave atterra in un grosso hangar… buio… desolato… nessuno in vista… solo navette imperiali danneggiate (quattro tie-fighter) e macchinari spenti.

    Il portellone d’accesso si chiude e l’hangar comincia a pressurizzarsi… in un paio d’ore sarà pieno d’aria ed i nostri eroi potranno scendere a dare un’occhiata.

    GIORNO 54 (12 ore dopo): LA BASE SEGRETA

    Sono passate dodici ore dalla partenza da ceti VI. I nostri eroi sono stanchi ma decisi a sbrigarsi con le ricerche e con l’esplorazione della base segreta. “Un piccolo sforzo e sarà tutto finito… riposeremo quando saremo in hyperdrive per tornare a casa…” mormora tra se e se lo wookie.

    Comincia l’esplorazione…
    L’hangar ha tre porte: laterali (che probabilmente conducono ad altri hangar) ed una centrale che conduce verso il cuore della base segreta… i nostri eroi cominciano da lì…
    Si muovono in quattro: i tre tecnici ed Hope… Paul Warerflyer rimane di guardia sulla navetta.

    Geego-Gin si avvicina al pannello di controllo della porta… una rapida occhiata… la porta è aperta… basta premere un pulsante… “…alla faccia della sicurezza… ma non doveva essere una base segreta e fortificata?” borbotta.

    La porta scivola silenziosa sparendo nelle pareti metalliche dalla base; dietro di essa un’altra porta identica: “… ma certo… una doppia porta di sicurezza per evitare depressurizzazioni involontarie…”.
    Dietro la seconda porta un breve corridoio (una ventina di metri) e le prime avvisagli di qualcosa che non va: il corridoio è malamente illuminato da pochi neon malfunzionanti; sul soffitto uno squarcio lungo oltre dodici metri che è arrivato a mettere a nudo la roccia nascosta dalle paratie metalliche e che è la causa del malfunzionamento delle luci… in fondo un’altra porta.

    La nuova porta si apre rivelando ai nostri quattro eroi la scena di un massacro: una piccola stanza ottagonale con quattro porte (comprese quella da cui sono giunti i nostri eroi); al centro quello che rimane dei cadaveri parzialmente decomposti di due trooper imperiali (morti da circa una settimana stando alle osservazioni del twi’lek), sono stati fatti a pezzi con crudeltà e non abbattuti da una semplice scarica di balster; in terra e sulla pareti un lago di sangue… e le impronte di stivaletti militari.
    Un buon colpo d’occhio porta i nostri eroi a notare che le porte sono dotate di segnali che indicano cosa vi si può trovare oltre: l’infermeria ed i laboratori a sinistra; l’officina al centro; gli alloggi del personale a destra.

    I quattro ribelli optano per cominciare subito dalla infermeria e dai laboratori… la porta si apre facilemente… un altro corridoio sporco di sangue… un altro bivio… l’infermeria a sinistra, i laboratori a destra.
    “Cominciamo dall’infermeria…” dice il twi’lek aprendone la porta. La stanza è illuminata; le attrezzature sembrano in buono stato (dei tre bacta-tank due sono danneggiatimentre il terzo sembra pienamente operativo); sul lato sinistro due stanze pressurizzate le luci dentro sono spente.
    Geego-Gin si mette al terminale… non ne ricava molto ma riesce ad accendere le luci nelle due stanzette chiuse ed a scoprire che delle tre persone “legato a letto” dentro una delle stanzette due sono morte ed una ha solo deboli segni vitali.

    “Che ne facciamo di … quello?” chiede il twi’lek indicando il moribondo… la risposta delgi altri non arriva ficnhè Jere Mee Kohlson decide di rompere il silenzio: “Andiamo avanti… torneremo dopo, eventualmente, a prenderlo o a vedere se sia possibile fare qualcosa per lui… se ha resistito finora non vedo perché dovrebbe morire proprio adesso…”.
    Gli altri non sono molto convinti… ma accettano comunque. Si passa così al laboratorio composto da due stanze che messe assieme formano un quadrato: nella prima una serie di terminali di computer (per accedervi pare servano una tessera magnetica ed una password – che ovviamente i nostri eroi non hanno); nella seconda, più grande, vari piccoli banchi di laboratorio per analisi chimiche o per la creazione di piccoli congegni meccanici di precisione o per l’assemblaggio di droidi.

    “Buongiorno a voi… chiunque voi siate” declama una voce metallica… “Posso forse esservi d’aiuto?” continua…
    Stupiti i nostri eroi si guardano in giro per un po’ prima di rendersi conto che la voce appartiene alla testa di un droide che li fissa da un banchetto pieno di pezzi…
    Vinto lo stupore iniziale Geego-Gin comincia a chiacchierare col droide (attivato da poco più di 3000 ore) e riesce con un po’ pazienza ad ottenere qualche informazione: “fino a circa una settimana fa tutto era a posto e non si registravano problemi… dopodichè gli scienziati che frequentavano il laboratorio sono scomparsi… da quel momento in poi il droide ha sentito solo spari ed urla per qualche giorno… poi più nulla, salvo uno strano sibilo, fino all’atterraggio della navetta dei nostri eroi”.

    “Per ora meglio lasciare tutto come stà… anche lui...” commenta il twi’lek indicando la testa di droide… “E poi ci servono una tessera magnetica ed una password per accedere ai computer…” la ricerca riprende… i quattro eroi si dirigono verso gli alloggi…

    Di nuovo attraverso l’ottagono insanguinato… poi un nuovo piccolo corridoio, anche qui segni di distruzione e squarci nelle pareti… la porta in fondo è bloccata e tocca al possente wookie forzarla nonostante la pioggia di scintille. Oltre la porta bloccata altre tracce di lotta ed un bivio: i dormitori/alloggi a sinistra e la mensa/cucina a sinistra…
    Nonostante il twi’lek avverta il rumore di una porta che “sbatte di continuo” provenire dalla zona della mensa, i nostri quattro eroi decidono di dare un’occhiata al dormitorio: un lungo corridoio buio, quattro porte sulla sinistra, solo l’ultima è aperta e da dentro fuoriesce parecchia luce tremolante (come di un fuoco) che si spande nel corridoio…
    Passando davanti alla prima porta il twi’lek è convinto di sentire un rumore dietro di essa… i nostri eroi la aprono… e solo Geego-Gin ha il tempo per vedere due occhi gialli che lo fissano dal buio e poi scompaiono “dentro la parete”… autosuggestione? Forse… ma forse no…

    Superato il momento di sorpresa per la "visione, in breve vengono controllate le prime tre stanze… due appartengono a soldati, una a “civili”… vi si trova ben poco: un po’ di cadaveri, qualche oggetto personale e poco più…
    Nell’ultima stanza il calore è insopportabile… solo dando un’occhiata il twi'lek nota al suo interno una massa incandescente che ha bruciato tutto quello che c’era nelle sue vicinanze… compresi i resti di almeno otto corpi... e che continua a bruciare...

    Insomma ancora nulla.

    Mentre i nostri quattro eroi ritornano verso la mensa si trovano davanti una soldatessa, l’armatura molto danneggiata, un braccio fasciato, un fucile…
    “Giù quell’arma!” tuona Geego-Gin…
    La donna obbedisce prontamente e replica “Per l’amor di Dio… portateci via di qui… chiunque voi siate portateci via di qui… anche se foste ribelli non mi interessa… l’importante è che ci portiate via di qui…”…
    Il twi’lek è sorpreso, ma lo sguardo terrorizzato della soldatessa sembra sincero. Ritiratisi tutti nella mensa i nostri eroi scoprono che i sopravvissuti sono solo tre: la soldatessa e due scienziati (uno gravemente ferito)… ne segue un breve scambio di battute tra i quattro ribelli ed i tre sopravvissuti; dalla discussione emergono dettagli inquietanti:
    • Tutto andava bene alla base fino all’arrivo di una nuova squadra di ricercatori (circa due mesi fa) con una nuova ricerca segreta ordinata dall’imperatore in persona.
    • Tutto poi sembrava normale a parte un po’ di disturbi nelle comunicazioni radio e ad altre apparecchiature elettroniche.
    • Da circa quindici giorni soldati e scienziati hanno cominciato a sentirsi male ed a dare segni di follia.
    • La situazione è peggiorata da circa una settimana quando i soldati hanno cominciato a spararsi l’un l’altro e, contemporaneamente, è apparsa la creatura/fantasma che ha cominciato a mietere vittime.
    • Dopo aver ucciso otto o più persone la creatura le ha ammucchiate nell’ultima stanza del dormitorio, probabilmente con l’intenzione di mangiarseli, ma la soldatessa ha provato ad attaccarla con una potente granata incendiaria (realizzata come prototipo grazie all’aiuto dei due scienziati sopravvissuti)… la granata non ha fatto molto effetto sul mostro, ma questo non si è mai fatto vedere da loro nascosti nella mensa e la granata sta ancora bruciando.
    • Uno dei due scienziati fornisce al twi’lek scheda magnetica e password per accedere al computer.

    Il gruppo si divide di nuovo: Hope ed Highbecca restano coi tre imperiali sopravvissuti per “difenderli in caso di pericolo”; Geego-Gin e Jere Mee Kohlson tornano al laboratorio per analizzare ancora una volta i computer. Usando la scheda magnetica e la password fornite dallo scienziato il twi’lek accede alla memoria dei computer… comincia a cercare registrazioni di sicurezza o qualcosa di simile… le trova e comincia a cercare.
    Risltato: si vede una figura umanoide, coperta da un mantello nero e con un “artiglio che sembrava avvolto dalle fiamme” che si aggira nei corridoi della base nell’ultima settimana e che aggredisce alcuni trooper… i colpi di blaster sparati dai poverini sembrano inefficaci.
  21. Kursk
    GIORNO 54: LA STANCHEZZA SI FA STRADA.

    I nostri eroi ormai sono stremati… sono più di cinque ore che si aggirano per la base segreta e la mancanza di sonno si fa sentire… così su pressione dello wookie i nostri eroi decidono di dormire un po’; Hope ritorna alla navetta; poco dopo Paul Waterflyer si ricongiunge agli altri che decidono di passare la notte accampandosi assieme ai sopravvissuti in quella che era la mensa della base.
    "Questo luogo mi mette a disagio... sento uno strano presentimento... un pericolo incombente..." sono le prime parole che il vecchio jedi dedica ai compagni... molto rassicurante!

    GIORNO 55: INCUBI.

    La notte di sonno ha portato più incubi che altro. Nessuno ha dormito bene… né i nostri eroi, né i tre superstiti…
    Ma un nuovo giorno si affaccia ed è ora di mettersi al lavoro.

    Geego-Gin spinge per dedicarsi ai computer e cercare ciò per cui sono venuti qui “…dobbiamo completare la nostra missione alla svelta… recuperiamo i piani… saliamo sulla navetta e filiamo alla velocità della luce…”. Nessuno obbietta… nessuno si chiede cosa si debba fare coi 3 imperiali superstiti… tantomeno cosa fare del malato rinchiuso in infermeria... quindi si procede.

    Ci vogliono circa 90 minuti per Geego-Gin per accedere completamente al computer centrale della base (nonostante stia comunque usando la scheda magnetica e la password fornitegli da uno dei sopravvissuti)… una volta dentro trovare il progetto che cercano è più semplice…
    Per “scaricarlo sul portatile”, invece, ci vogliono altre quattro ore… ma il lavoro va fatto bene…

    Quattro ore…
    I nostri eroi attendono… un po’ discutendo su cosa fare dei tre superstiti… un po’ parlando del “malato” rinchiuso in infermeria… un po’ tremando ancora sopraffatti da un latente senso di paura… lo stesso senso di paura che li ha fatti dormire male.

    Il tempo passa… il nervosismo aumenta… ed anche la paura.

    Il download è finalmente completato… bisogna decidere il da farsi…

    In nostri eroi prendono la decisione di andarsene alla svelta… ma mentre stanno definendo i dettagli un rumore (un metallico CLUNK) proveniente dai corridoi attira l’attenzione di Highbecca…
    La tensione sale…
    Il twi’lek si sbriga ad accedere nuovamente ai computer ed a sfruttare le telecamere di sorveglianza per spiare la base: uno dei portelli dello snodo del corridoio è danneggiato… “…e non era così quando siamo passati lì quattro ore fa…” esclama stupito geego-Gin.
    “Andiamo a controllare!” ribatte in tono fermo e grave il vecchio jedi … sensazioni di catastrofe incombente gli corrono nuovamente lungo la schiena.

    Il gruppo si muove… raggiunge il piccolo ottagono (lo snodo del corridoio) … Paul fa in tempo a notare un sagoma scura che passa attraverso le porte che conducono all’officina… “...è soilo un'illusione... ti stai facendo influenzareda questo ambiente macabro...” commentano gli altri… ma Paul non ci sta e si mette a carcare qualche traccia del passaggio di qualcuno... e la trova … un traccia labile… e gli altri continuano a non credergli…
    Highbecca prova a guardare attraverso il nuovo squarcio nella porta… dall’altra parte un nuovo lungo corridoio… ed una sagoma scura che passa attraverso la porta all’altro capo del corridoio… a questo punto sono in due ad “averlo visto”… la tensione aumenta…

    Geego-Gin prende in mano la situazione: “Muoviamoci… andiamo via di qui… e alla svelta…” ma non fa in tempo a finire la frase che il suono lontano di un’esplosione nell’hangar delle navette attira l’attenzione del gruppo.
    Una corsa verso l’hangar col terrore di vedere la loro nave fatta a pezzi ed il loro compagno Hope morto… ma non è così… è stata fatta saltare solo una delle porte laterali dell’hangar… dall’altra parte altri tie-fighter smontati… Hope non ha visto nulla… ha solo sentito l’esplosione…
    La situazione peggiora e la tensione continua ad aumentare…
    Hope si ritira nuovamente sulla navetta… non si sente bene… non si regge in piedi.
    Gli altri devono decide il da farsi.

    Il gruppo si divide: mentre il jawas e lo wookie restano alla navetta per evitare che qualcuno o qualcosa la danneggi, il vecchio jedi ed il twi’lek corrono verso la mensa per recuperare i tre sopravvissuti.
    Non è facile convincerli a lasciare il loro rifugio…

    Passano circa cinque minuti…

    All’improvviso la porta dell’hangar si apre e ne appaiono Paul e Geego-Gin coperti di sangue e con un’espressione grave… “…una strage… sono morti tutti… hanno cominciato a spararsi tra loro… poi c’è stata un’esplosione e noi ci siamo ritrovati coperti di sangue e pezzi di persone…” sono le poche parole che escono dalla bocca del twi’lek… lo jedi sta indietro… lo sguardo fisso a terra… sotto shock.
    Jere Mee Kohlson si avvicina preoccupato… lo wookie invece si dimostra più sospettoso: i suoi istinti lo mettono in guardia.
    I due tecnici si avvicinano la twi’lek… “...meglio controllare un’ultima volta il malato in infermeria… non vorrete mica lasciarlo qui?” sono le parole provocatorie che il wookie indirizza ai suoi compagni sotto shock… lo jedi non risponde e si siede in disparte… il twi’lek fa un cenno di assenso e si avvia lentamente verso le porte dell’hangar.
    Non appena il jawas e il wookie sono al fianco di Geego-Gin un lampo rosso balena davanti al piccolo Jere Mee Kohlson… e l’illusione cade… (NdSM: in questo preciso istante il vero Paul Waterflyer, che sta ancora parlando coi superstiti, sente un tremito nella forza che lo mette in allarme… e rende il vero Geego-Gin partecipe delle sue sensazioni di pericolo… I due cominciano a muoversi verso l’hangar - hanno discusso a lungo coi restii superstiti ma alla fine la tentazione di poter fuggire su una navetta è forte ed è la molla che li fa muovere e li convince a seguire i nostri due eroi).

    L’uomo vicino ai nostri due eroi non è più il twi’lek compagno di avventure (anche il vecchio jedi scompare nel nulla)...
    Si tratta di un nuovo nemico: un umanoide, vestito di scuro e con una curiosa lightsaber rossa a forma di artiglio…

    Comincia un nuovo combattimento… due contro uno…

    I nostri due eroi si distanziano e cominciano a prendere di mira con fucili e pistole laser il nuovo avversario… questo strano jedi (perché tale è) si concentra sul piccolo jawas e sebbene subisca un paio di colpi, usa la sua strana lightsaber per pararne altri che sarebbero altrimenti andati a segno...

    In pochi secondi il jawas è a terra privo di sensi in seguito ai violenti attacchi del nemico... Jere Mee Kohlson si accascia ad un passo dalla morte…

    Il jedi in nero sta per dedicarsi allo wookie quando la porta dell’hangar si apre e la presenza di un altro jedi attira la sua attenzione… un nuovo e migliore bersaglio si presenta a questo pericoloso nemico.

    Il jedi in nero si dirige velocemente verso Paul esponendosi così alle granate lanciate da Geego-Gin… le granate lo feriscono ma non lo rallentano... lo scontro tra i due jedi a colpi di Forza inizia ed infuria con uno sfoggio di tecniche… il nuovo nemico attinge al lato oscuro… questo diventa evidente.
    Lo scontro tra jedi continua ed alle “magie” di Paul si affiancano i colpi (un po’ imprecisi per la verità) dello wookie e del twi’lek.

    Dopo pochi istanti anche Paul deve soccombere alla rabbia che guida i colpi dello jedi oscuro… il prossimo bersaglio sembra essere Geego-Gin, il quale nel frattempo si è allontanato e si prepara a lanciare un missile contro il nemico… appena l’uomo in nero si allontana da Paul (a terra in un lago di sangue) parte il colpo … ma la mira è sbagliata… il nemico si avvicina… ed il twi’lek con aria disperata impugna un granata, strappa la spoletta… e si getta contro il jedi oscuro.

    KABOOM…

    Il nemico è gravemente ferito…
    Geeego-Gin è a terra… pare morto!

    Highbecca si ritrova da solo a fronteggiare la minaccia oscura… e, in preda ad una voglia di rivalsa e di vendetta, comincia a sparare come meglio non potrebbe…

    Il jedi oscuro si avvicina minaccioso… pochi passi e serà corpo a corpo… “O la va o la spacca” è il grido wookie… un colpo parte… una precisione che non si vedeva da tempo… il colpo arriva dritto sulla faccia del nemico… il jedi oscuro cade a terra morto…

    Ma non c’è tempo per rifiatare…

    Una strana ombra si stacca dal cadavere dello jedi oscuro e comincia ad avvicinarsi lentamente a Paul…
    Highbecca apre ancora il fuoco… una, due, tre volte … ma niente da fare… l’ombra già non facile da colpire, sembra non subire danni neppure dai colpi andati a segno…

    L’ombra si insinua nel corpo di Paul… il vecchio jedi si rialza in piedi… ma dopo un attimo… la stessa ombra svanisce dal corpo del nostro eroe che ricade a terra incosciente.

    La battaglia è finita! Lo wookie è l’unico rimasto in piedi…

    I tre superstiti arrivano solo adesso, tremanti e spaventati, all’hangar… e grazie al loro intervento è possibile medicare un minimo i nostri eroi…
    Solo lo jawas si riprende… così Highbecca impone la sua volontà e prende il controllo della situazione decidendo di tornare tutti alla mensa e di riposare lì… per prendersi cura dei due feriti.

    Il resto della giornata passa abbastanza tranquillo… senza avvenimenti… lasciando ai nostri eroi il tempo di prendersi cura dei feriti… e di recuperare l’equipaggiamento che lo jedi oscuro aveva con se.

    GIORNO 56: IL LABORATORIO SEGRETO.

    I nostri eroi si riprendono un minimo… ma solo lo jawas ed il wookie si azzardano a dare un’occhiata alla parte mancante della base segreta: una sala riunioni (con altri due cadaveri di imperiali), l’officina con annesso laboratorio di meccanica, una hangar per l’assemblaggio di navette di piccole dimensioni (al piano di sopra) ed uno strano laboratorio con apparecchiature mediche (al piano di sotto – qui ci sono altri quattro cadaveri di imperiali).
  22. Kursk
    Ho perfezionato le MIE schede per giocare a StarWars d20 (Saga Edition)... ed ho deciso di condividerle con voi...
    La scheda per le navette:
    [ATTACH]21[/ATTACH]
    E la scheda per i personaggi (giocanti e non):
    [ATTACH]22[/ATTACH]
    Spero vi piacciano o per lo meno vi siano utili!


  23. Kursk
    Dopo un po' di peripezie (ed un laurea ) presto tornerò nei panni di SPACEMASTER e presto ricominceranno le avventure di QUATTRO DOSPOSSENTI A SPASSO PER IL COSMO!
  24. Kursk
    SI RICOMINCIA.
    Come avevo già scritto all'inisto di questo diario/blog/racconto, questo “diario” in realtà è un resoconto strano, scarno e scritto in fretta di quello che i miei giocatori combinano durante le spaziali sessioni di Star Wars Saga edition.

    Insomma è un racconto di quello che hanno fatto... delle decisioni che hanno preso… delle persone che hanno incontrato… ecc ecc. scritto di getto dallo “space master” (che sarei io) per valutare il loro comportamento ai fini del gioco.

    Come sempre non posso garantire alcuna puntualità nell'aggiornamento del diario: il tutto lo faccio a tempo perso, e lo riporterò qui mano a mano che i resoconti delle sessioni saranno pronti e dopo aver "fato i punti"...

    Quindi rimane valido il "non aspettatevi un romanzo" che avevo scritto a suo tempo.

    Come sempre... Buona lettura! E, hemm, ... Siate clementi!

    Kursk – The dung… hemmm ... The Spacemaster!


    Vediamo di rispolverare dalla memoria chi sono gli "eroi" di cui vado a narrare.
    Questi sono gli avventurieri che sfidano il cosmo...
    Questi sono i personaggi che giocano in questo pazzo universo...
    Questi sono i nostri eroi...
    Questi sono i "quattro dispossenti a spasso per il cosmo" di cui continuerò a narrare le gesta!

    I PERSONAGGI

    Geego-Gin (Shar) = twi’lek – soldier = il cacciatore di taglie col braccio bionico; ha rimesso in gioco le sue doti da leader portando a buon fine diverse trattative (con gli ithorians e con l’inquisitore Tarkin). Alla luce delle novità scoperte sulla sua famiglia, intravede davanti a se solo un percorso oscuro e misterioso. Di chi fidarsi? La risposta che sceglie è la più semplice: di nessuno!
    Highbecca (The Faith) = wookie – scout / soldier = conoscenze meccaniche in continuo aumento; rappresenta il “buonsenso e la moderazione del gruppo”; ha abbandonato volentieri il ruolo di “comandante” per dedicarsi alla sua amata navetta (rimessa a nuovo, migliorata ed armata di tutto punto) ed a diventare il miglior pilota peloso che si sia mai visto.
    Jere Mee Kohlson (Aerys II) = jawas – scoundrel / gunslinger = un cacciatore di taglie che mentre si rende conto di quanto possa essere pericolosa per lui la spasmodica ricerca di ricchezza a scapito di tutto e tutti, coltiva le sue abilità di “combattente”. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: arricchirsi; ma ora sembra un jawas più maturo e prudente. Un pensiero oscuro continua a frullargli nella testa “Quanti soldi farei se vendessi i due jedi all’impero?”…
    Hope (Celestine) = human – jedi = senza più un maestro il giovane jedi continua a perfezionare le tecniche di uso della spada: sono pochi i jedi che sono riusciti a padroneggiare la tecnica con due spade, lui sembra essere uno di questi. Per contro si è rinchiuso in una sorta di autoisolamento; per proteggere se stesso, ma sicuramente anche per proteggere gli altri (andare in giro con uno jedi non è salutare di questi tempi): la notizia della taglia sul suo salvatore e “maestro” lo ha toccato, ma non sconvolto (almeno stando a quanto dà a vedere). Comincia a vedere con curiosità i timidi segnali di “comportamento jedi” mostrati da Nova.
    Paul Waterflyer (Phate) = human – jedi = il gruppo e l’allievo sono ormai poco più che una felice parentesi del passato; le sue ricerche sulla FORZA lo hanno portato in giro per la galassia alla ricerca di ogni minimo segno di un maestro o di “qualcosa” che lo aiuti a capire. Ora l’addestramento col “vecchio Ben” lo sta impegnando a fondo, la sua percezione della FORZA e del mondo migliora di giorno in giorno. E così, di giorno in giorno, aumenta la sensazione di un oscuro destino ad attenderlo. Non si sente ancora un jedi completo ed il pensiero torna spesso ai compagni di viaggio del passato: che sia con loro la chiave per sfuggire all’oscurità?

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    ANTEFATTO (della seconda parte)
    Sono passati 50 giorni da quando i nostri eroi hanno raggiunto Yavin a bordo della Vortex. La cifra pattuita è stata pagata; ed ora il gruppo è libero da qualsiasi accordo stretto col generale Tarth. Paul, dal canto suo, è ormai da quasi due mesi che si addestra col vecchio Ben.
    Nova viaggia ancora in cerca di taglie assieme a Geego-Gin, Jere Mee Kohlson, Highbecca ed Hope; si è dimessa dal servizio come trooper imperiale; qualcosa in lei sta cambiando e sente che questo cambiamento sarà più tollerabile se rimarrà vicino a questi quattro pazzi eroi.

    La necessità di mettere a frutto i soldi guadagnati investendo sulla Exxudus, porta i nostri eroi a tornare alla lontana stazione spaziale dove già hanno delle conoscenze, per sfruttarne le officine per rimettere a nuovo la nave. Tra viaggio in hyperdrive e lavori di manutenzione 30 giorni volano.

    In seguito i nostri eroi si dedicano, finalmente, alla vera e propria professione di cacciatori di taglie raggiungendo Coruscant e mettendosi sulle tracce di un “baro”. La cattura è facile e veloce; la riscossione della taglia è invece più complessa: la taglia è stata bandita dagli Hutt pertanto è dagli Hutt che i nostri eroi dovranno farsi pagare.
    Prossima tappa Tatooine.
  25. Kursk
    Dato che per motivi vari questa settimana la sessione che da vita a questa storia salta, ho pensato di caricare qui un po' di ... beh chiamiamola robaccia che ho preparato in questi mesi, per divertirmi, divertire e mettere in crisi i nostri eroi!

    Nella fattispecie vi offro un caccia (che io ho immagianto essere la perfetta controparte delle corazzate mon-kalamari):
    [ATTACH]23[/ATTACH]

    E vi offro putre un jedi (un po' particolare visto che, se non sbaglio, pesca pure qualcosina dal lato oscuro):
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    Spero a qualcuno servano... in ogni caso, enjoy!
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