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Dragons´ Lair

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Percio

Circolo degli Antichi
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  1. Secondo te perché vi ho chiesto di mettere le schede in spoiler? 😄
  2. Ho modificato il post aggiungendo la mappa. Vi ringrazio per tutti i consigli... devo ancora prenderci la mano. La differenza con il live è notevole.
  3. DM Giorno 3, ore 9.08 "Bha, vedremo...", risponde Marak. "Ma se non troviamo niente di interessante in questa maledetta baracca io alzo i tacchi. Non ho nessuna intenzione di perdere altro tempo su questa montagna mezza morta". Artyon prova ad aprire la porta a sud, ma è incastrata. Una spallata è più che sufficiente a sfondarla, lasciandola a penzoloni sui cardini. Le pareti della stanza ospitano varie credenze con le ante aperte e vuote e alcuni scaffali pieni di polvere, così come il bancone di legno al centro della camera. Notate tracce sul pavimento e sulla mobilia, che mettono in collegamento l'ingresso sul retro con le quattro porte che si affacciano sull'area e l'arredamento di questa cucina-dispensa. Mappa
  4. @MattoMatteo per quanto riguarda Marak per me è uguale. O lo facciamo andare via o lo usate voi, come se fosse un mercenario. Gli tiro un valore di Lealtà e a ogni vostra richiesta faccio un tiro per vedere se è disponibile a fare quanto chiedete. Idem in caso di pericolo.
  5. DM Giorno 3, ore 9.06 "Questo posto mi ha stufato", dice Marak quando Rothgar si avvicina al libro, mentre Artyon esamina la botola. "Qui non c'è nulla di valore. Abbiamo già perso abbastanza tempo con quel rimbambito di Zeke. Io cerco l'oro, non teste di cervo imbalsamate o vecchi libri. Abbiamo preso solo freddo per due giorni. Per quanto mi riguarda, la spedizione finisce qui. Credo che me ne andrò a sud... ho sentito parlare delle rovine di qualche mago pazzo. Vi consiglio di fare altrettanto. Se ce ne andiamo ora, forse riusciamo a non fermarci da quel pazzo puzzolente...". @Rothgar @Artyon
  6. Ciao Voignar, grazie di averci avvisato. Per tutti gli altri: io continuerei senza neanche cercare nuovi giocatori, tanto non c'è la necessità di un tot di personaggi per raggiungere un determinato Grado di Sfida o similari. Speriamo che @Làpsus riesca a risolvere i problemi di linea (e spero che la sua nuova assenza sia determinata soltanto da questo motivo e non da altri problemi ben più gravi), e andiamo avanti. E comunque: capite che il libro è rilegato in pelle umana perché è l'unica opzione reale per uno scritto trovate in quelle circostanze 😄 Per quanto riguarda la lettura ad alta voce: essendo un PbF direi che a meno che non specifichiate il contrario o riferiate il testo ad altri giocatori la lettura è sempre a mente. Se poi volete leggere ad alta voce specificatelo o quando vi accingete a leggere qualcosa (es: esamino il libro leggendone il contenuto ad alta voce) o nel post successivo, nel quale potete riportare il testo che vi ho messo in spoiler senza problemi. Ma continuate pure a sottolineare che non volete leggere qualcosa ad alta voce... è divertente 😄
  7. @MattoMatteo ovviamente puoi già dire la tua. Lo stesso vale per @Daimadoshi85, tanto ormai la porta è stata aperta.
  8. DM Giorno 3, ore 9.04 La porta non è chiusa a chiave, quindi Rothgar riesce ad aprirla senza problemi. Le due vecchie poltrone vicino allo specchio nell'angolo nord-est sono piene di polvere, così come il resto dell'arredamento. L'unica eccezione sembra essere la zona del pavimento che dall'ingresso porta alla scrivania a sud, che ospita un grande libro rilegato in pelle umana. L'orologio a pendolo è fermo alle 5.22. Ora potete notare due particolari che guardando dalle finestre vi erano sfuggiti: la testa di cervo è appesa sopra un camino, mentre la botola al centro della stanza è chiusa da un lucchetto arrugginito. A parte il sussurro alieno e incomprensibile che pervade l'intera area, tutto tace.
  9. James Edward Raggi IV (l'autore di questa avventura) è un genio.
  10. Ho modificato il post aggiungendo una breve descrizione delle stanze e una mappa aggiornata. Dalle finestre non riuscite a cogliere i dettagli, ma un'idea ve la potete fare 🙂
  11. DM Giorno 3, ore 9 Dopo circa un'ora di cammino per la montagna spoglia e deserta tornate al cimitero e alla "baita maledetta", come l'ha chiamata Zeke. Il cielo è ancora nuvoloso e non accenna ad aprirsi. Anche oggi non c'è un filo di vento, e l'unico suono che riuscite a percepire è il debole sussurro, alieno e incomprensibile, che avete sentito anche ieri, di cui ancora non riuscite a capire l'origine. Attraversate il cimitero con circospezione, cercando di cogliere anche il più piccolo cambiamento, ma non sembrano esserci novità. Il cadavere trovato da Rothgar è dove l'avete lasciato, con solo un po' più di neve addosso. Non ci sono nuove impronte, mentre quelle che avete fatto ieri e quelle dell'uomo sono a malapena percepibili, complice il tempo. Ormai tutti potete vedere le piccole e fitte scritte che ricoprono interamente le pareti esterne della baita, che sembrano ripetere all'infinito una frase in una lingua sconosciuta: "Laerabum shulme tuge dud pisha". Il tetto è ancora colmo di neve, ma non sembra dare segni di cedimento. Decidete di fare un giro della struttura. Oltre alle cinque finestre, vedete due ingre ssi: uno sul retro, l'altro che si affaccia sul porticato. Le due finestre a nord lasciano intravedere una grande stanza con due vecchie poltrone in un angolo nei pressi di uno specchio alto quanto la parete, un orologio a pendolo nell'altro, una botola al centro del pavimento, una scrivania che ospita un libro e una testa di cervo imbalsamata appesa al muro. La finestra a est mostra una cucina con scaffali vuoti, mentre quella a sud una camera da letto con una piccola cassa e un comodino. Per quanto riguarda le due che si affacciano sul porticato, una fa vedere una stanza con un clavicembalo e un dipinto sulla parete opposta; l'altra un'altra camera da letto, ma con un sacco a pelo srotolato sul giaciglio. Purtroppo attraverso il vetro, e in mancanza di illuminazione interna, non riuscite a cogliere i dettagli.
  12. DM @Artyon
  13. Olè! Se anche a te va bene passare al giorno successivo come ho scritto nel Topic di Gioco riprendi pure da lì. Altrimenti modifico il post 😉
  14. DM Giorno 2 Usate l'ora scarsa di luce che vi rimane per esplorare l'Aculeo in cerca di una caverna, ma non ne trovate. Visto che in questa parte della montagna tutto sembra essere morto (è da poco dopo aver lasciato la capanna di Zeke che non incontrate uccelli o altri animali, neanche un insetto, e l'unica vegetazione in cui siete incappati sono alberi ormai privi di vita) decidete di allestire un campo all'aperto, riparandovi al fianco di una parete rocciosa per evitare sorprese, ben lontani dalla baita, dal cimitero e dall'alieno sussurro che ne infesta l'area. Per vostra fortuna, dopo un paio di ore smette di nevicare, e riuscite a farvi qualche ora di sonno. Giorno 3, ore 8 circa Vi svegliate presto, un po' intorpiditi dalla notte all'aperto. La notte è passata tranquilla, e il cielo, per quanto nuvoloso, non promette neve. @tutti
  15. Aspetto una vostra comune decisione. @Làpsus ben tornata 🙂
  16. @Voignar ieri non hai postato... immagino tu stia aspettando la risposta dagli altri? ("vediamo chi è in casa?"). Se tu e @Daimadoshi85 ve la sentite di entrare fate pure, altrimenti aspettiamo @MattoMatteo e/o @Làpsus (ha problemi di linea, mi aveva detto che da lunedì sarebbe tornata operativa, ma evidentemente non è riuscita a risolvere il problema). Non vorrei interrompere così a lungo, ma vista la situazione.... Magari ora di lunedì riusciamo a riprendere in cinque 🙂 Riassunto degli ultimi post: Marak ha proposto di entrare nella baita, Artyon ha scoperto delle scritte incise sulle pareti, Rothgar ha seguito le orme che dal retro della baita portano al cimitero, trovando il cadavere di un uomo morto di terrore, e Joanne si sta assicurando che non ci siano sorprese 😄
  17. Mi spiace! Auguri di pronta guarigione!
  18. DM @Rothgar
  19. Grazie mille! Ho modificato il post di conseguenza
  20. DM Giorno 2, ore 16.14 Mentre Marak propone al gruppo di esplorare la baita, sulle cui pareti di legno Artyon ha trovato incise delle scritte incomprensibili, Rothgar si addentra nel cimitero, seguendo le orme. La neve leggera continua a cadere, e il debole sussurro continua senza sosta, sempre alieno e incomprensibile. @Artyon @Rothgar
  21. DM Giorno 2, ore 16.12 Artyon si avvicina alla baita, ma prima che possa sbirciare da una delle finestre viene fermato da Rothgar che gli indica delle impronte sulla neve che dal retro della baita si dirigono nel cimitero. Anche se la neve leggera che continua a cadere le ha in parte coperte, le impronte sono decisamente umane. Visto il tempo, non possono essere più vecchie di questa notte. @Artyon @Làpsus @Voignar
  22. Lapsus non posta sul forum da martedì, anche se ho visto che ieri è entrata. Presumo stia male, o abbia qualche altro problema personale, spero nulla di grave. Chiedo a voi più esperti di me: che facciamo? Magari mettiamoci d'accordo in modo da sapere come gestire situazioni simili anche in futuro. Io sono dell'idea "the show must go on", che è più o meno quello che ho fatto fino ad ora (con la storia del sasso e con Zeke in generale). In fin dei conti anche se uno rientra dopo qualche giorno i ritmi dei post sono talmente lenti che si fa in fretta a riaggiornarsi, e ciò che si perde è un nulla in confronto a saltare una giocata live. Un post al giorno e 24 ore per rispondere, e via così di tacito assenso (come avrete notato io posto solitamente nel primo pomeriggio, quindi tra chi posta la sera o la mattina ci si trova). Ovviamente nessuna intenzione di escludere qualcuno; solo il modo di gestire il pbf nel modo in cui ci sia più gioco per tutti. Super disponibile ad adattarmi a giocate più lente.
  23. DM Giorno 2, ore 16.04 Rothgar si dirige al pozzo posto di fianco alla baita, cercando di stare alla larga dalle lapidi, mentre il resto del gruppo rimane agli inizi del cimitero, ancora sotto una pioggia leggera che si sta pian piano trasformando in neve. Il debole sussurro, alieno e incomprensibile, continua senza sosta, ma non riuscite a capire da dove provenga. @Artyon @Marak @Rothgar @Joanne
  24. L'ambientazione è Sword&Sorcery (alla Conan il barbaro per capirci): A differenza del mondo di Tolkien, non troverete Elfi, Nani, goblin o altri umanoidi; e le leggende non ne parlano. Anche i mostri non esistono alla stessa maniera: sono rari e assenti dalle terre abitate, a meno che non siano stati evocati da qualche strano rituale. Inoltre, queste creature non occupano habitat specifici; al contrario, sono esseri solitari, ultimi rimasti di preistorici animali, o antichi custodi di rovine ormai dimenticate. Per quanto riguarda la magia, essa esiste, anche se molti suoi segreti sono stati dimenticati. Solo quelle poche persone disposte a dedicare la propria vita allo studio e ai viaggi, e a sopravvivere, ottengono poteri magici. Molte cose possono andare male per gli studenti incauti. Di conseguenza, ci sono pochissimi incantatori, spesso corrotti dalla magia o da culti malvagi. Lo stesso dicasi degli oggetti magici: rari, pericolosi e unici, provenienti da epoche passate dimenticate, quindi non comprabili nelle botteghe cittadine. Si presume che nella vostra esistenza non vi siate mai imbattuti in nulla di sovrannaturale; una normale esistenza in un mondo antico-medievale, con le sue leggende certo, ma nulla di più.
  25. DM Giorno 1 Passate la notte nella capanna di Zeke, cercando di sopportarne il fetore. Durate la cena tentate di ottenere qualche informazione in più sull'antico male che si dice abitasse l'Aculeo, ma l'uomo non si ricorda nulla di più di quanto vi abbia già detto ("Ero molto giovane allora..."). Giorno 2, ore 16 circa Il giorno successivo lasciate casa Zeke di buon ora, senza svegliare l'uomo. Seguite il sentiero tormentati da una pioggia leggera, e più avanzate più l'aria si fa innaturale e sinistra. La montagna è sempre più deserta e silenziosa; anche l'erba e perfino il muschio si fanno più radi, fino a quando non scompaiono del tutto. Nessun uccello vola nel cielo, né vedete animali più grandi. Come se non bastasse, man mano che salite vedete sempre più neve, cosa decisamente anormale ad altezze così basse. Finalmente, arrivate in quello che sembra essere un cimitero. Circa duecento lapidi si trovano tra voi, un vecchio pozzo e una casetta in legno malandata, con il tetto che sembra stia per crollare sotto il peso della neve, un centinaio di metri più avanti. Alcuni alberi, morti da tempo, spuntano qua e là, e gettano le loro ombre contorte sulla neve. Non c'è un filo di vento e tutto tace, a eccezione di un debole sussurro, appena percettibile, che sembra provenire dall'area.

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