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TdG - Larta 'h Vekkdin - II - Oltre la soglia
Moggo Din [Con Snorri] Faccio sparire completamente il liquido nel mio bicchiere - altro che warlock, questa è magia vera! - e rispondo amareggiato a Snorri: "Un attimo prima volevo disintegrarli e quello dopo...Chazia si presenta con un mucchio di bacche veramente buone e sai che fracassare cervelli mi fa venire fame, no? Così tra quelle, e il dolore di qualche osso fratturato mi sono accucciato da una parte mentre lei e Andr sbrigavano il resto." Sbuffo. "Torneranno, ne sono sicuro. Gli uma e gli urkyr hanno vite e memorie corte. Per noi sono qualche pelo grigio sulla barba in più, per loro è una generazione intera che ha dimenticato tutto. Dovremmo estirparli adesso che sono pochi e indifesi...ma Andr non la pensa come me. E anche Chazia manca di...intraprendenza."
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Moggo Din ...e come si fa a non essere d'accordo con i Kopkjerdin? Dice ad alta voce ciò che sto borbottando da un po', nella strada del ritorno. Se si ripresentassero, gli urkyr non avranno più il privilegio di essere trattati come pari - bleah! Mi congedo silenziosamente e con altrettanta docilità cerco di rispondere alle domande, e poi, esausto, tornare nella nostra adorata dimora per salutare Deljai e raccontare di nuovo la nostra avventura a Snorri e ai soliti compagni di bevute che lavoravano con me ed Andr nei tunnel. È strano vedere meno Chazia in giro, a tratti mi manca essere rimproverato quotidianamente per i rumori molesti mentre mangio o per qualche calzino sporco lasciato in giro. [...] Un ninnolo scintillante: ecco cosa ho deciso di prendere dal tesoro di Kel Boldar. Qualcosa che si intoni all'anello di Galwana, e che mi faccia sembrare un vero , soprattutto quando inizio a trangugiare troppo alcol. [...] Vedere quegli urkyr invadere casa mi ha messo un'ansia che non riesco a scacciare nemmeno durante gli addestramenti con gli Adnur. Ripenso a ciò che mi aveva detto l'ambasciatrice dei figli di Zeya, riguardo a una fantomatica minaccia che li aveva spinti a chiedere aiuto a noi dwir. Klaya? Eppure loro vengono da occidente, non da settentrione. Qualcosa non torna? O mi sono davvero lasciato impressionare dall'ombra di Hundg? Il ricordo mi perseguita. Sapere che è ancora viva mi riempie di disagio. Trascorro qualche tempo a chiedere in giro, possibilmente facendomi dare una mano dal branco. Cosa sta succedendo tra i sankh? Magari dovrei chiedere proprio a Kasijk Delvenek...ammesso che non sia già partita.
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Moggo Din Ero davvero sicuro che avremmo avuto altri problemi dopo averli lasciati andare, e invece pare che li abbiamo spaventati abbastanza; o forse non era timore dello scontro, ma un segreto desiderio di misurarmi ancora con loro. La urkyr che ho sfidato in battaglia, guardandomi dall'alto in basso ma trattandomi come un suo pari - perfino chiedendo il mio nome! - mi ha ferito in qualche modo. Sono bestie, bestie che si comportano come dwir. Scimmiottano i modi, la lingua, l'onore, e questa cosa mi fa incazzàre di brutto. [...] Alle porte di Kel Boldar stringo la mano ad entrambi i fratelli, salutandoli con più affetto di quanto facciano gli altri: "Meglio ancora, potremmo raccontare di aver recuperato casa nostra. Finiremo nell'Endag, ne sono sicuro!" ridacchio un po' con loro, lasciandoli con la promessa di farci un boccale in giro qualche sera, dopo lavoro. [...] L'incontro con i burocrati è solenne, ma meno emozionante. Saluto Snorri con un certo entusiasmo, e poi rimango in disparte, un passo indietro a Chazia e Andr, ad annuire ai loro commenti.
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Moggo Din Quando Hundg si avvicina non le rispondo direttamente, ma lascio che siano i miei fratelli Adnur ad annunciarmi. L'idea della sua testa fracassata da un ultimo colpo - fermato dalla gentilezza di Chazia - continua a stuzzicarmi. Come la focosa druida, anche io non sono contento di come è finita. Li abbiamo trattati con un certo rispetto, abbiamo dato loro l'illusione che siano al nostro stesso livello. La prossima volta potrebbero presentarsi con strambe idee di collaborazione, o pretese diplomatiche, chissà. Ma siamo solo un pugno di dwir, dopotutto. L'intera politica di Kel Boldar trascende il nostro minuscolo operato. "Per me va bene." concordo con l'idea dei turni di guardia. "Se sono così stupidi da tornare, mi toccherà sporcare la mia ascia di sangue urkyr, una buona volta." Però una cosa mi turba: questo odore mi sta facendo passare la voglia di bacche di Chazia. "Avete visto i cadaveri? Cosa è successo qui?"
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Moggo Din Grondo sangue. Nanico, orchesco, poco importa. Sono stanco e respiro affannosamente, e stringo ancora il braccio della bestia con la mano sinistra, in preda ai crampi. Stringo ancora la sua arma in mano, imbrattata e sporca. Sì, ho vinto...ma ho vinto davvero? Il mio nemico respira ancora. Alzo la mazza in aria e- Chazia mi offre uno spuntino. Lo spirito guerriero abbandona il mio corpo, lascio la presa sia sull'arma che sulla urkyr e annuso la mano di Chazia prima di inziare a mangiare avidamente. Se volesse anche darmi una carezza sulla pelata e dirmi "bravo cagnolone" questo è il momento più adatto. Ringhio all'orco con un braccio solo prima di ritirarmi ad un lato, insieme agli Adnur. Lascio che siano Andr e Chazia a sbrigarsela con le questioni formali. Dovremmo sterminarli? Probabilmente sì. Ma prima ho bisogno stendermi un attimo e leccarmi le ferite...
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Moggo Din Interessante opinione, la sua, ma sfortunatamente per lei avrà ragione chi picchierà più forte.
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Moggo Din Non c'è un attimo di tregua. Ignoro tutto ciò che mi lancia addosso e continuo a picchiarla incessantemente. "LEVATEVI! DAL! CàZZO! QUESTA! È! CASA! NOSTRA!"
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Moggo Din "ANCORA!" Le ringhio in faccia e continuo a tenerla ferma con la mano sinistra e con l'altra a fracassarle la sua stessa arma in faccia.
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Moggo Din Quando l'animale è messo alle strette diventa più pericoloso.
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Moggo Din Continua a fare male, non c'è dubbio. La prendo per una spalla e le faccio lo sgambetto, cercando di buttarla a terra.
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Moggo Din Quindi è così che mi vuole far cedere? Con la magia? Ripongo la mia ascia bipenne sulla schiena e saggio la pesantezza della clava che ho in mano: sembra un normalissimo pezzo di pietra con qualche brillocco, come se ne trovano nelle gallerie di Kel Boldar. Mi sembra non abbia nulla di magico, al contrario del mio avversario. Ringhio, poi le salto addosso.
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Moggo Din "Che c-" tossisco, cercando di sputare quella sensazione nella carne. "Andr? Chazia? C'è qualcosa di strano" Ho il terrore dei nemici e dei pericoli che non posso vedere. Avrà un'arma maledetta? Se sì, non starò qui a farmi ridurre in pezzi. Roteo l'ascia sulla mia testa in un colpo facile da parare, con l'intenzione di usare la parte ricurva dell'arma per agganciare quella avversaria e strappargliela via dalle mani.
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Moggo Din Dopo qualche scambio di colpi percepisco nell'aria che non ho davanti il solito umanoide sprovveduto. La spavalderia che ho avuto finora evapora insieme alle prime gocce di sudore sulla barba. Se gli Vilos, gli Antenati, la Montagna o chiunque altro mi sta guardando, spero mi aiuti - anche se non credo davvero a queste storie, non essendoci cresciuto. Maledico mia madre per non avermi inculcato più fede. Magari è per questo che il loro aiuto si palesa in scintille invece che roghi ardenti. Non mi resta che stringere i denti e contare su me stesso, e sulla forza che mi ha infuso il branco. Ululo, e parto alla carica.
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Moggo Din Non dovrebbe essere difficile per me volerli tutti morti, ma quando vedo i resti carbonizzati distolgo lo sguardo. È più forte di me. Questa cosa mi fa un po' incazzàre, perciò stringo l'ascia e chiedo agli altri di mettersi in cerchio vicino a me. "Hai ragione" - rivolgendomi a Chazia - "questa farsa ci farà guadagnare tempo. Mentre spacco il culo al bestione voi posizionatevi bene. Se è come penso, saranno tutti impegnati a urlarmi contro e non faranno caso a voi." ...poi guardo Andr: so che per lui non è facile come per noi. "Se stessimo combattendo contro un vero avversario, capirei se tu volessi uno scontro leale. Ma non c'è onore tra nani e animali, è solo caccia. Ed io dovrei saperlo..." Mi verrebbe da mettergli una mano sulla spalla, ma non voglio spaventarlo. "E ora datemi una pacca sulla spalla e auguratemi buona fortuna! La Montagna ci guarda!"
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Moggo Din Attendo ancora un po', e sorrido alla proposta di Andr. So già di essere il campione, non accetterei mai di vedere questo onore a nessun altro. Mi paleso solo quando la proposta è stata accettata. Strisciando l'ascia sul pavimento. @Malke
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Moggo Din "È...la sala del trono? Non sembra un po' piccola?" chiedo agli altri, accarezzando la sedia, che mi attrae misticamente. È chiaro che dopo il passaggio dei sankh, gli urkyr siano tornati in minor numero per recuperare roba o tentare di riprendere il controllo sulle rovine, come muffa su un pezzo di formaggio che continua a tornare. La stanza centrale, bloccata al piano di sotto, stavolta sembra più raggiungibile. "Proviamo ad aprire" dico agli altri combattenti "e voi tenetevi pronti"
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Moggo Din "Sanno che siamo qui" Guardo gli altri, facendogli cenno di non abbandonare le posizioni tattiche. "Esploriamo rapidamente questa zona e spostiamoci, o ci intrappoleranno"
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Moggo Din Condivido la preoccupazione di Kuraj e lascio le diatribe politiche con Andr per un momento più consono. Altro sangue verrà versato, oggi.
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Moggo Din "Hey, mi smandrillo il bastone meno di quanto credi e non sono ancora cieco! Un urkyr lo so riconoscere!" cerco di non alzare troppo la voce, anche se mi viene quasi naturale oppormi alla richiesta di Andr. "E comunque anche loro stanno invadendo casa nostra, anche se tutti vogliono chiudere un occhio su questa cosa." "Fratelli?" annuisco ai combattenti "Chazia? Se prova a scappare fallo cenere" cerco conferma da lei in ultimis, pronto a mettermi in posizione.
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Moggo Din "Io faccio da esca all'entrata di questa stanza" - quella col buco - "uno di voi, fratelli, si nasconde in cima alle scale e lo carica di lato appena si avvicina. Gli altri invece presidiano l'altra porta, nascosti ai lati, per evitare che ci prendano alle spalle. Chazia, Andr, voi dietro di me. Siete pedine libere." Non mi aspetto obiezioni, ma resto a guardare tutti in silenzio per qualche secondo: se qualcuno ha obiezioni, questo è il momento.
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Moggo Din Cadaveri urkyr. almeno abbiamo la conferma che tutto è andato come immaginavamo. Ci rimango un po' male che dobbiamo abbandonare l'esplorazione della stanza centrale, ma mi riprometto di fare tutto il possibile per visitarla dopo aver messo in sicurezza tutto. "E sia, Chazia. Fai del tuo meglio"
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Moggo Din "I Wijirstoldin avranno un bel po' da fare" mormoro guardando l'enorme buco nel soffitto. Mi avvicino poi alle piante: qualcuno le sta...coltivando? Se ne prende cura? Molto strano. Lascio la mia arma proprio lì accanto, per mettermi a carponi e iniziare a scavare con le mani quella buca, lanciando mucchietti di terra dietro di me, attraverso lo spazio tra le gambe. Questa attività mi diverte, devo ammetterlo. Chissà cosa c'è lì sotto...?
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Moggo Din Non è vero che non ho pietà: ma questa è casa nostra, e questi urkyr hanno fatto i comodi loro anche troppo! Lasciarne in vita qualcuno significherebbe, un domani, che altri potrebbero tentare la sorte e ripetere l'impresa sicuri della nostra pietà. E tra cento vite orchesche oggi o il rischio di una nanica domani, non posso esitare. So che Andr avrà da ridire, lui che prova sempre compassione per gli altri. Mi avvicino a lui e gli metto una mano sulla spalla, ricordandogli: "È per la missione. Non è il suo lato migliore, lo so. Anche io preferirei affrontarne un paio in forze e ben armati. Ma qui non siamo a Kel Boldar e il forte mangia il debole." Mi fa piacere che Chazia la pensi come me. "Indietro, fratelli" dico agli altri, appena vedo le scintille sulle dita. Poi porto un braccio davanti, a proteggermi la barba dalle scintille.
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Moggo Din "Non mi piace avere le spalle scoperte. Diamo una rapida occhiata qui, poi torniamo indietro, e mentre noi esploriamo le altre porte gli Adnur tengono d'occhio le entrate. Quando finiamo, usciamo in superficie." suggerisco ai miei compagni, forse con un po' troppa autorità. Prima di incontrare chiunque fosse qui prima di noi sarebbe meglio avere un quadro completo della situazione.
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Moggo Din "Umanoidi. Forse uma." mormoro, guardando gli altri. "Trovato qualcosa?"