Scusate l' immenso ritardo, l' avevo finito di scrivere l' altro ieri, ma purtroppo l' ho cancellato tutto per un errore stupido e ieri è stata un giornata super impegnata.
Sozin
Sozin nacque da una famiglia di mercanti Kitsune, due ricchi e intraprendenti imprenditori che si guadagnavano da vivere portando i beni di lusso degli Imperi del Drago da Tian Xia alle nazioni dell’ Avistan, attraversando il periglioso Sentiero di Agathei. Sozin venne quindi fin da piccolo esposto a un’ enorme varietà di popoli e culture diverse, una diversità che il piccolo Kitsune trovava affascinante. Questo stile di vita non favoriva certo legami stabili, ma il piccolo kitsune era l’ ultimo di 3 fratelli e 2 sorelle, quindi la solitudine non era certo un problema.
Sozin crebbe velocemente, imparando dalle moltissime persone provenienti da ogni angolo del mondo che viaggiavano insieme alla carovana per sicurezza e compagnia. Di natura profondamente curiosa e ribelle, diede il suo bel’ ammontare di grattacapi ai suoi genitori durante tutta l’ adolescenza, ma la sua sciolta di solito gli permetteva di far risolvere ogni problema da lui causato senza troppi rancori.
Fu proprio durante uno di questi viaggi che incontro’ l’ uomo che gli avrebbe cambiato la vita: Durin Alenken, inquisitore di Cayden Cailean proveniente da Alkenstar. Quest’uomo allegro, sempre pronto a condividere un boccale anche con i membri più solitari della carovana, si era unito a loro come guardia durante il viaggio di ritorno verso Tian Xia, dicendo di essere un esploratore per conto della sua chiesa, desiderosa di avere esperienza di prima mano sui favolosi Imperi del drago.
Sozin, ormai cresciuto, rimase affascinato da quell’ uomo, che gli portava storie di dove persino lui non si era mai spinto, al di là dell’ Avistan. Durin accettava di buon grado la compagnia, e i semi della fede in Cayden trovarono terreno fertile nell’ animo del giovane kitsune, che apprezzava i suoi dettami di libertà e avventura. Senza contare la curiosa arma che portava sempre al fianco, la prima pistola che Sozin avesse mai visto. L’ unicità di quell’arma lo affascinava almeno tanto quanto la sua letale efficienza.
Fu quindi una sorpresa quando, in una notte quasi alla fine del loro viaggio di ritorno, Sozin si accorse che Durian si stava preparando a lasciare la carovana da solo, senza avvisare nessuno. In particolare perché erano arrivati a uno dei tratti più pericolosi, molto vicini al confine col tirannico regno di Chu Ye. Colto sul fatto, Durin si scuso’ con Sozin e gli rivelo’ la verità: la sua non era una missione di esplorazione, ma di infiltrazione. La sua chiesa lo aveva mandato a indebolire il regno degli Oni dall’ interno, per aiutare a cancellare quell’ abominio dalla faccia di Golarion.
Sozin conosceva vagamente quel regno, uno dei pochi in cui i suoi genitori non avevano mai fatto affari, ma le storie che Durin li racconto’ quella notte andavano oltre ogni sua più fervida immaginazione. La schiavitù di umani, kitsune e altri umanoidi era la componente fondamentale della società di Chu Ye, e questi schiavi erano trattati con una crudeltà che solo esseri inumani come gli Oni potevano avere.
Fu in quel momento che Sozin fece la scelta che gli avrebbe cambiato la vita. Spinto dalla sua nascente fede e da una buona dose di imprudenza giovanile decise di seguire quello che negli anni a venire sarebbe diventato il suo mentore nella sua missione, non prima di aver scritto una lettera alla sua famiglia, in cui gli spiegava le ragioni del suo gesto.
Furono anni duri per Sozin, poco abituato alla vita da spia, ma con ogni schiavo che liberavano dalla tirannia degli oni, con ogni schiavista che lui e il suo mentore lasciavano senza vita e con un proiettile in fronte,Sozin sentiva di star facendo la cosa giusta. Ogni timore e fatica era cancellato in quei momenti, c’ era solo spazio per la soddisfazione del Bene.
Purtroppo il regno di Chu Ye si rivelo’ ben più difficile da destabilizzare di quanto sembrasse. Una sera, Durin si fiondo’ nel loro rifugio, ferito a una gamba. Purtroppo, lui e tutta la rete di spie erano stati scoperti dai letali vigilanti di Chun Ye. Con la copertura saltata, ormai non c’ era più speranza per loro nel regno degli Oni. L’ unica speranza per loro era la fuga.
Durin imploro’ Sozin di correre via,di fuggire almeno lui che poteva. Sozin era ovviamente riluttante a abbandonare il suo maestro, ma Durin non volle sentire ragioni. Caiden era il dio dell’ eroismo, non del del sacrificio inutile gli disse, e Durin poteva ancora coprirgli la fuga. Così Sozin, con la morte nel cuore e le lacrime agli occhi, si trasformo’ in volpe e fuggì senza guardarsi indietro. Corse per quelle che gli sembrarono ore, senza mai fermarsi, fino a trovare rifugio in una piccola caverna. Lì stramazzo’ al suolo, esausto, troppo stanco per scappare ancora. Riuscì solo a intravedere l’ ombra di una figura umana che si avvicinava, prima di perdere i sensi e sprofondare nell’ oblio.