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Nesky

Circolo degli Antichi
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Commenti al blog inviato da Nesky

  1. Mi spiace ma non sono d'accordo. Vero l'argomento delicato che si unisce con D&D, e fermo restando la libertà di opinione che deve essere concessa a tutti non dovrebbe essere permessa l'aggressività. Questo vale per ogni opinione, poiché l'aggressività è offensiva in senso assoluto è infantile e porta un argomento sul quale si può dibattere a divenire irrimediabilmente un flame preso sul personale. I moderatori hanno molti strumenti in mano prima di arrivare all'estrema cancellazione di un post, alla chiusura di un topic o al ban di un utente. Essi in genere possono avvertire ed ammonire costantemente gli utenti, sia pubblicamente che privatamente fino alla richiesta di modifica, alla modifica diretta o al  ban temporaneo di un utente fino a che non ha sbollito od imparato ad abbassare i toni. 

    Il termine moderatore non fu scelto a caso, il moderatore deve moderare le discussioni, Ne censurarle, Ne ergersi a punitore, giudice o carnefice. Ma ha il compito di far si che le discussioni abbiano un tono costruttivo. È un "lavoro" complicato poiché è estremamente difficile essere superpartes ed accantonare le proprie idee, ma diviene semplice se si considera che l'obiettivo non è bloccare o favorire ma semplicemente di bloccare ogni forma di violenza ed intolleranza. 

    Si può parlare della questione "orchi" per prendere un argomento tra i tanti, senza essere aggressivi, violenti ed offensivi a prescinde da quale opinionie si esprime e si può parlare di Razza (strettamente parlando di fantasy) senza scadere nella violenza, ed in maniera matura. E si può farlo senza scadere nella politica reale visto che alla fine si parla di fantasy. Il compito del moderatore, molto difficile in questi casi, è di mantenere la discussione in un tono maturo redarguendo entrambi le parti. Poiché non si deve offendere le persone parlando di orchi, e non ci  si deve sentire offesi in prima persona parlando di orchi. 

    Se ciò a cade c'è qualcosa di sbagliato nel modo in cui tale discussione è stata impostata o condotta. 

    Tornando alla figura di moderatore mi permetto un ultima cosa, la sua figura è essenziale in ogni confronto che sia un dibattito politico, che sia una tavola rotonda di professori ecc. Se la figura del moderatore è salda e sa come gestire la conversazione ed il dibattito, essa sarà costruttiva ed efficiente, altrimenti se esso non è in grado o, come alcuni patetici dibattiti televisivi ci hanno insegnato vuole solo l'audience della lite, tutto crolla nel caos. 

    Tutto questo ovviamente vale quasi sempre da tutte le parti della discussione e non da un solo lato, poiché una volta alzati i toni ed anadato fuori controllo è sempre quasi impossibile riprendere le redini di una o più serie di conversazioni.

    Personalmente sono dovuto intervenire molte volte per fermare subito possibili flame, e sono dovuto intervenire molto spesso per rispondere a chiarimenti da parte della moderazione con utenti scontenti che sono stati redarguiti per atteggiamenti violenti. Alcuni di essi hanno capito, ricordiamoci che spesso il modo di scrivere può essere frainteso è molto più difficile scrivere che parlare. Dalla tastiera un tono calmo o una battuta possono essere fraintesi facilmente. Altri invece sono andati via e questi è purtroppo sempre un dispiacere, ma può essere inevitabile.

    L'importante però è che deve essere chiaro che nessuno nemmeno la moderazione deve avercela con una singola persona ma solo con singoli comportamenti scorretti che non devono essere tollerati. 

    Finisco questo muro di testo, di cui non avevo intenzione quando ho iniziato a scrivere, sperando di non essere frainteso. Non voglio assolutamente ergermi su un piedistallo, ciò che mi spinge è solo l'estrema tristezza nel vedere un forum autorevole come questo che rischia l'anarchia ed il caos e che rischia di perdere sempre più credibilità.

     

    Piccola aggiunta e modifica.

    Nella maggior parte delle discussioni linkate da The Story sono stati violati i punti: 1.2, 1.3, 1.6, 1.7, 1.12, 2.0, 2.1 del regolamente a volte qualcuno a volte tutti.

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  2. Io sono parte della moderazione di un forum (che non centra nulla con i GDR), l'ordine del forum è in mano ai moderatori e basta davvero poco a mandarlo alla malora. Prendere le decisioni in maniera corale e compatta è essenziale e non facile. Detto questo però non si possono permettere determinati tipi di discussioni qualunque siano le idee della moderazione. Sono vicino a the Stroy per quanto io bazzichi a tratti questo forum e spesso non ho avuto un gran feeling con le sue risposte ho sempre avuto un grande rispetto per la sua presenza, conoscenza e dedizione e nel corso degli anni l'ho sempre preso come punto di riferimento in questo forum e con lui, a mio avviso si perde una fetta molto importante. 

    Nel forum in cui faccio parte della moderazione (per altro molto grande) proprio per motivi di correttezza c'è un regolamento molto chiaro: è fatto divieto di discussione politica, religiosa, sportiva non essendo essi i temi del forum ed essendo temi particolarmente delicati. Ci sono situazioni in cui questi temi sono di margine e sono tollerati a malapena, ma in ogni caso ogni discussione centrata su questi argomenti, ogni flame, ogni insulto, ogni attacco personale, ogni segno di intolleranza di qualsiasi genere o discriminazione di qualsiasi genere non è tollerata, i post vengono dopo avvertimento rimossi. 

    In una società come quella umana facilmente incline verso l'intolleranza di qualsiasi genere, dove gli esseri umani si sentono, soprattutto nascosti dietro una tastiera, legittimati a gettare fango contro chiunque, soprattutto in un forum dove chiunque è libero, ed è giusto che lo sia, di scrivere ogni cosa, ci vuole davvero nulla a perdere il controllo. Una moderazione morbida o latente è un male. La libertà di opinione e di parola è sacrosanta, ma non può essere una scusa per vomitare veleno o per offendere il prossimo chiunque esso sia.

    Tutto questo a prescindere che si sia d'accordo o meno con ciò che si va a moderare devono esserci delle regole chiare che vanno seguite così che un utente sappia cosa si debba aspettare in un forum il quale dovrebbe trattare di un argomento ben specifico. 

    In ogni caso sono sempre più rattristato dalla deriva e dagli enormi passi indietro che sta facendo questa società, e dall'odio che viene versato sia da chi fa discriminazione sia da chi la riceve. 

    Sono tornato dopo un certo tempo di latenza e questi argomenti segnati da The Story non li avevo notati, sono terribili, ed onestamente mi hanno fatto calare considerevolmente l'opinione di questa comunità. Perché purtroppo, girarsi dall'altra parte e non intervenire ha lo stesso valore dell'accusa diretta. 

    My two cent

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  3. No silent ti confondi con qualcun altro, io uso D&D solo per D&D classico e fantasy ho usato delle meccaniche d'orrore quando ho mandato i giocatori nel piano dell'ombra ma nulla di eccessivo perché alla fine per me D&D ha un'altra atmosfera. Io gioco molto horror ma con il Mondo di tenebra e Chtulhu (anzi gioco più horror che fantasy in realtà). Sono dell'idea, come ho già detto da altre parti e forse abbiamo scambiato anche un paio di post che ogni sistema sia più o meno a se e non utilizzerei D&D per fare qualcosa di prettamente horror. Detto questo ti ringrazio molto comunque per il pensiero.

  4. Non volevo scrivere più @SilentWolf ma non posso esimermi. Mi rincresce dare ragione a @greymatter. Anche la risposta che hai dato ora @Alonewolf87 ostinandoti a parlare della potenza crescente di un pg di vampiri quando lui sta parlando di umani normali in ambientazioni dove sono i protagonisti e dove per forza di cosa il loro aumento è prossimo allo zero e la loro fragilità è alta, denota che o non riesci a capire di cosa stiamo parlando noi tre o fai come ti dicevo prima io, ovvero prendi ciò che diciamo noi e ci rispondi in tutt'altra maniera. E con questo chiudo sul serio, mi spiace.

    Ed oltre tutto alcune cose sono Oggettive, non soggettive. Il discorso di Chtulhu, è lampante.

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  5. Non so @SilentWolf torvo difficile continuare a discutere, perché in un certo senso nei tuoi lunghi articoli riesci a dire tutto e il contrario di tutto. Io per svariate volte non affermo che bisogna prendere tutto o niente di un'ambientazione ed è inutile che continui ad affermare che intendo ciò. Ti sto solo dicendo che se un gruppo di giocatori vuole giocare ad un'ambientazione particolare, togliendo tutti gli elementi chiave di quell'ambientazione perché preferisce giocare con le sue regole di conforto (e si anche fare un milione di regole pur di mantenere il proprio sistema è rimanere nella propria zona di conforto e anche fare un milione di regole pur di mantenere lo stesso sistema è essere fortemente conservatore) tanto vale che gioca ad altro, e ti ho fatto vari esempi in materia di cosa intendo io per togliere tutti gli elementi chiave mentre tu oltre a non dare credito agli esempi continui a parlare di tutto o niente, di simulazionismo ecc ecc cose che più volte ho detto non fossero parte delle mie argomentazoni. Mi sembra inutile continuare a discutere che tanto tu mi citerai riga per riga spesso anche contraddicendoti. Ti prego anche qui non leggerla polemica, semplicemente non trovo più spazio di conversazione. In molti post prendi una mia parte la estrai e rispondi solo ad una frase tirandoti al tuo discorso. Tanto l'intenzione di nessuno dei due è quella di convincere l'altro e penso che chi leggerà i post si possa fare un'ottima idea delle due linee di pensiero. Ti ringrazio dello spunto di conversazione perché molto interessante, ma per i motivi detti poc'anzi a meno di nuove argomentazioni non credo di continuare a postare.

    p.s. @greymatter è impressionante come sono simili le nostre visioni compresa quella sui giochi Indie/non tradizionali (che io scherzando per prendere in giro un mio amico definisco giochi hippie :grimace:

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  6. io credo di aver capito ciò che dici, ma forse sono io a spiegarmi male, non mi sembra tu abbia capito il mio punto di vista. Ovviamente sempre per dibattere continuo a specificare che non ho intenzione di convincere nessuno, ma il discorso ed il dibattito sopratutto grazie ai toni pacati mi piace. 

    Io capisco che tu dici "io mi trovo così bene con il D20 systema della 5ª edizione che preferisco modificarlo per poterci giocare a briscola piuttosto che usare le carte piacentine, perché la mia esigenaza è quella di tirare 1D20 ed aggiungerci l'intelligenza piuttosto che tirare bastoni" (l'esempio è fatto a posta per ridere non è una presa in giro, lo specifico perché scrivendo i toni non si capiscono e possono essere fraintesi) e ok questo l'ho capito, e ti dico che pur non condividendolo mi va bene.

    Quello che sto invece dicendo io è che, io non cerco per forza un sistema creato ad hoc per un determinato gioco, ma credo che ogni sistema con le sue varianti sia adatto ad una serie di giochi diversi. Considera che personalmente mi sono innamorato a tal punto della 5ª edizione e delle sue potenzialità modulari, da mettermi assieme ad un'amico a modificarlo per poterci giocare a Fallout cartaceo, senza usare il suo vecchio sistema ispirato da Grups e macchinosissimo. Ma perché ciò? Perché parlando di sistemi, Fallout si presta pur non avendo classi. Ma ha sempre l'avanzamento a livelli, razze, in base alla provenienza puoi metterci dei background, puoi utilizzare le capacità di classe sfuse per sostiuirli ai perk, e sopratutto Fallout è un tipo di gioco che si presta all'eroismo come si presta il la 5ª edizione. In questo caso sono pienamente d'accordo con te che è più facile aggiungere dei "moduli" e delle HR usando un sistema con cui ti trovi bene. Questo proprio perché non ho questa esigenza di avere un 100% di simulazionismo. E sono d'accordo che se hai un sistema che si presta alle modifiche e che può avvicinarsi ad altro ben venga. (ovvero l'utilitaria modificata per la pista o per le esigenze o biosgni per cui una macchina è progettata)

    È lo stravolgere completamente un sistema o di contro un'ambientazione pur di usarla con un sistema, è solo questo caso ovvero il caso della macchina trasformata in barca, che io trovo non più come un bisogno od un esigenza ma come Conservatorismo puro. È come continuare ad usare uno stereo otto, piuttosto che un cd o un buon mp3, non è più questione di esigenza o di "mi piace il suono del nastro che si attorciglia attorno alle testine sporche" è il voler essere per forza attaccato a qualcosa. 

    Questa è la mia impressione, ed è questo che ti dicevo che sono d'accordo su un modo od uno stile di giocare, ma fino ad un certo punto. Perché seppur è vero che non esiste un modo giusto per giocare, e soprattutto che ognuno ha i suoi gusti ed ovviamente i gusti non sono mai in discussione, è pur vero che chiudersi nella propria zona di conforto non è mai del tutto positivo, e che a volte è più onesto (non dico ovviamente sia il tuo caso, io cerco di parlare genericamente) dire che in situazioni estreme è più questione di Conservatorismo.

    Anche il fatto che tu dici che un gruppo non debba per forza voler giocare ad una ambientazione canonica e simualzonista in tutto e per tutto. Anche su questo sono d'accordo fino ad un certo punto. Prendiamo Tolkien, io sono d'accordo che tu dici che il gruppo non voglia per forza ricreare tutta l'atmosfera di tolkeniana, ma se lasci che i pg lancino incantesimi come in D&D, utilizzino mostri di tante varietà diversa, non si tenga conto della corruzione o seduzione del "male"… che giochi a fare a tolkien? Gioca a D&D e non perdere tempo a modificare il sistema! 

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  7. Io ho capito perfettamente cosa intendi e, amichevolmente non sono d'accordo, ma va ovviamente bene così. 

    L'unica cosa che voglio solo far capire del mio pensiero (e non è mia intenzione cercare di convincere nessuno ma solo di far capire il punto di vista) è che io non cerco l'emulazione perfetta, e nemmeno un sistema che non abbia bisogno di modifiche. Io facco un sacco di modifiche dove ritengo opprotuno e ho passato la fase del "il sistema deve riprodurre tutto" da almeno 10 anni :grimace:

    L'unica cosa che intendo, e permettimi l'esempio totalmente fuori contesto, che tu puoi prendere un utilitaria, e fargli le modifiche che ti pare per farla correre in pista, per farla andare fori strada, pre fargli correre i rally, e per usarla come Van. Ma se vuoi farla andare in acqua… bé si, facendogli una marea di modifiche puoi riuscirci, ed indubbiamente se lo fai è perché magari stai comodo con quei sedili e quel cruscotto, ma è davvero così comoda poi come imbarcazione?

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  8. per quanto riguarda "Il disinteresse per l'emulazione perfetta di una data esperienza: Affidabilità vs Perfezione" ok, ma c'è un limite a tutto, mi spiego e non vorrei che il mio commento fosse letto in maniera brusca perché non è mia intenzione.

    Adattare un Ogl nato fantasy come il D20, per giocarlo moderno, è abbastanza semplice e può dare soddisfazione (a me no perché non lo trovo, nonostante le varie modifiche, soddisfacente ma è un mio gusto ed ora non stiamo parlando solo di gusti) la mia obiezione è quando si vuole a tutti i costi adattare un sistema per riprodurre una data ambientazione. Non sempre è possibile giocare una data ambientazione usando un sistema. Ora tu mi dirai che mi hai appena detto "Il disinteresse per l'emulazione perfetta di una data esperienza: Affidabilità vs Perfezione" e lo capisco ma a questo punto che senso ha replicare un'ambientazione specifica se poi non si vuole replicare quell'esperienza? Questa è la mia unica obiezione. Ora magari a te nello specifico non interessa replicare una specifica ambientazione ma credo che il tuo discorso "l'esigenza di cambiare sistema ecc." sia generico e non solo personale. Ora solo per fare un esempio, nello chtulhu d20 sistem riuscito tra l'altro anche troppo bene, hanno integrato un ottimo sistema di follia, e regole per rendere i danni più letali, solo che nel genere di Lovecraft un sistema a punti ferita anche se più letali e a livelli ha poco senso e da veramente poca atmosfera, e i livelli e il sistema di px sono anch'essi totalmente fuori ambientazione visto che combattere i mostri dovrebbe essere l'ultima risorsa . Ora puoi togliere i livelli, ma così devi rifare l'intero sistema delle abilità, puoi togliere i punti ferita. Oltre tutto molte delle avventure si basano sulla raccolta di indizzi ed investigazione e il D20 non ha un sistema per rendere la cosa, certo puoi inserirla, ma alla fine del D20 cosa rimane? Praticamente nulla, poiché un sistema basato su un fantasy quasi super eroistico, con un horror psicologico dove i mostri dovrebbero essere quasi inaffrontabili non ha nulla a che vedere. Poi tu puoi sempre dirmi "ma a me lovecraft non piace e non mi interessa adattarlo" oppure "ma a me piace giocare lovecraft prendendo a bazookate i grandi antichi o arrivando con un investigatore di 20° livello e prendere a cazzotti Azatoth" e a questo punto sarebbe come dire "la palla è mia e ma la porto via" :grimace: e che stiamo parlando a fare? Considera che ad esempio per Lovecraft che io adoro, ho provato per lungo tempo vari sistemi e l'unico che ho trovato per ora decente è "sulle tracce di Chtulhu" che come basi per me rende meglio l'ambientazione. Ora il sistema è tutt'altro che perfetto e quel sistema a me viene voglia di cambiarlo per avvicinarlo alle mie esigenze, ma, quello è un sistema che si adatta di più e le modifiche sono minori per renderlo migliore per le mie esigenze, piuttosto che partire da un sistema che è completamente avulso. 
    Ripeto non c'è polemica col discorso sto solo tentando di capire meglio il punto di vista.

     

    My two cents

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  9. Davvero un bell'articolo, ma citando una parte di ciò che hai scritto, sul fatto che "Il rilascio della licenza OGL per D&D 3.x, tuttavia, secondo me ha cambiato fortemente le carte in tavolaha in maniera palese mostrato ai giocatori di ruolo che il regolamento di un gioco pensato per uno scopo preciso (l'esperienza Fantasy eroistica) poteva essere separato drasticamente dal gioco originale, poteva essere trasformato in sistema generico (il d20 System) e, così, essere usato per creare giochi con scopi diversissimi." mi ha fatto arrivare alla conclusione inversa. Il leggere infatti i regolamenti tratti dal d20 system quali Chtulhu, star wars, il sginore degli anelli, ecc… mi fecero capire ancora di più che un regolamento non va assolutamente bene per tutto. I tre che ho citato, per i miei giusti furono un pessimo adattamento e stupravano quelle atmosfere. Io sono il primo ad adattare molte HR e che spesso si diverte ad utilizzare un regolamento per provare altri giochi ed ambientazioni, ma sono un fautore dei sistemi cuciti ad hoc. Non sempre essi sono fatti bene, anzi molto spesso chi crea determinati sistemi non centra l'obiettivo, ma ho nella mia vita ludica trovato alcune fantastiche chicche non riproducibili con sistemi OGL o generici.

    Detto questo non do contro a chi preferisce un sistema che già conosce, ognuno trova il proprio appagamento come preferisce.

    Ricordo molti anni fa tentai con un amico di fare la cosa inversa, ovvero di giocare la stessa identica scena utilizzando sistemi diversi. Da ci si rende conto come ogni sistema abbia il suo obiettivo e di come ogni sistema sia stato scritto per uno scopo. Poi alcuni sono più modulabili, altri meno.

     

    Citando le regole scritte da zaron:

    1. padroneggiare le regole di un gioco richiede parecchio tempo; (solo se sei abituato ad un solo sistema, in genere bastano 2 sessione per capire i meccanismi base e un'altro paio per esserne padrone).
    2. padroneggiare e apprezzare un gioco richiede parecchie ore di gioco; (leggi sopra, se sei abiutato a cambiare sistema è una cosa davvero banale.)
    3. il tempo spesso è molto limitato ed è difficile per molti giocare più di una volta a settimana; (e quindi? non cambia nulla giocare a due giochi con lo stesso sistema o a due giochi con due sistemi, poi se intendi che vuoi giocare solo sempre allo stesso è un'altra cosa ovviamente)
    4. non tutti i compagni di gioco possono studiarsi più regolamenti. (vero io un paio di giocatori che preferiscono imparare giocando, e francamente non ho mai avuto problemi di rallentamento con questo)
    5. comprare un nuovo gioco richiede soldi (neanche tanto se i soldi si mettono con tutto il gruppo, ovviamente cambia se uno è un collezionista che vuole comprare ogni singola uscita)

    Tutto questo non vuole dire che non comprendo ciò che hai detto, anzi è una analisi ben fatta e come ho detto prima ognuno si diverte come preferisce e non esiste un modo giusto o sbagliato. Questa è solo una riflessione di una persona che la pensa nel modo completamente opposto. 

    Oltre tutto ho fatto molto spesso prove della stessa ambientazione con sistemi diversi, e l'esperienza è davvero molto diversa. Giocare al Signore degli anelli ad esempio, giocato con il sistema del Girsa, del D20 o della Cubicle7, cambia completamente l'ambientazione. E, per ora, tra le tre quella che più si avvicina alle opere di Tolkien (che credo sia l'unico obiettivo se si gioca con il signore degli anelli altrimenti giochi ad altro tipo di fantasy) è quella della Cubicle7. Poi puoi fare tante modifiche al d20 system per renderlo uguale a tolkien? per me no, o meglio no fino allo snaturare al tal punte quell'OGL da non poterlo più considerare tale. Stesso di scorso poterei farlo con le altre ambientazioni citate sopra. Poi ovviamente se uno vuole giocare un Fantasy generico, o un moderno, futuristico, generico puoi tranqullamente adattare ogni OGL (o quasi) per farlo, ma a quel punto tutto questo discorso per me ha poco senso.

    My two cents

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  10. Francamente trovo un po' inutile la guerra tra il sandbox e il railroading. In primo luogo secondo i miei gusti gli estremi sono a prescindere sbagliati. Sia un estremo Railroding sia un estremo sandbox non sono il massimo. Ma a prescindere trovo entrambi due ottimi strumenti se usati nel modo giusto, anzi se devo essere sincero per me l'ottimo è un misto di essi.

    Innanzi tutto lo stile di campagna dipende da tanti fattori: dalla capacità del master, dal tipo ed attitudine dei giocatori, dal tipo gioco, e dal tipo di avventure che il gruppo vuole giocare, quindi definire uno stile migliore dell'altro è come dire se è più buono il dolce o il salato in maniera generica. 

    In ogni caso Ho avuto giocatori che se li mettevi in una situazione completamente sandbox morivano di vecchiaia a guardarsi negli occhi, ed altri che se li Railrodavi finivano talmente isterici da uccidersi tra di loro. 

    Parlando sempre in maniera personale, e soprattutto, parlando di ciò che piace ai miei giocatori, lo stile che noi abiamo iniziato ad adottare in anni di gioco è un sistema misto. Io scrivo le campagne con uno stile "serie tv" Un'unica storia divisa in stagioni divisa in puntate. La storia c'è ha degli avvenimenti chiave che possono accadere. Ma tutto l'ambiente è completamente aperto e reattivo ad ogni decisione dei pg, ed ogni elemento, persino quelli cardine possono essere riscritti e modificati dai giocatori in stile sandbox e la storia stessa è pronta a mutare ed essere riscritta tenendo conto di ogni bisogno, voglia, movimento o azione dei pg. Ad essi però piace ogni tanto (non invasivamente o costantemente) scene più cinematografiche con eventi che accadono a prescindere, come ad esempio un boss sconfitto che invece di morire quando dovrebbe riesce a fuggire per far prosegire la storia e mantenere un certo tono di atmosfera in stile più "railroad" parlo di scene dal finale "scriptato".
    Qui apro una parentesi per non essere frainteso. Per "Scriptato" non intendo che il combattimento o la situazione succede in tal modo barando con i dadi o facendo accadere cose che non dovrebbero, parlo ad esempio di un combattimento che si svolge regolarmente fino alla "morte" del nemico che invece di stramazzare a terra, "attiva" la scena scriptata. Per molti è fastidioso ad altri piace. io sono dell'avviso che, se fatto bene, e non abusato è un'altra arma nelle mani di un DM e può rendere "memorabile" alcune storie.

     È inutile dire che il modo di masterizzare un avventura e il suo stile cambia per noi notevolmente da gioco a gioco, e dalle aspettative dei pg. 

    E che lo stile Sandbox e Railroad, dipende soprattutto dal gusto che i pg hanno. C'è chi gioca per avere sempre una sfida da affrontare, c'è chi gioca per scrivere una storia assieme agli altri e quasi è infastidito dalla casualità dei dadi. E come sono diversi i gusti e le situazioni sono diverse le aspetattive e le "frecce" che un buon DM può avere nella sua faretra. Di conseguenza non mi sento, a mio parere di escludere nessun tipo di masterizzazione e soprattutto, sono dell'avviso che la difficoltà di essere un DM è anche sapere cosa usare nel momento giusto.

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