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Dragons´ Lair

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Green Wolf

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Green Wolf

  1. Zork Entro di forza nella stanza, mentre sento il crepitare dei fulmini che colpiscono i nani. Sono ancora vivi e adesso siamo in sette. Abbiamo fatto in tempo, Sahid è ancora in piedi. Storco la bocca in un sorriso: Manshoon non può farcela contro il nostro mini esercito e fuori stanno arrivando i maghi di Blackstaff. Poi il mio sorriso scompare di colpo. Sahid crolla a terra. Dalla mia bocca esce una lunga serie di imprecazioni in orchesco, che sono dettate in parte dalla rabbia e in parte dalla preoccupazione per il mio compagno d'armi. Devo sbrigarmi, Sahid sta sanguinando come un maiale ma potrebbe essere vivo. Se uccido subito quel dannato mago, posso cercare di fermare le sue ferite... Scatto più rapido del solito, incurante della stanchezza che ormai sento addosso. Digrignando per mostrarmi minaccioso, supero i nani e sguaino entrambe le spade, puntandole alla gola di Manshoon. I miei colpi sono precisi, letali. La spada infuocata impatta su un'immagine, sche scmpare nel nullo, ma la spada corta raggiunge impietosa il collo dell'uomo, affondando.
  2. Zork Fate spazio al possente Zork, amici nani! Sfonderò la porta a testate, se necessario. Prendo la rincorsa tra un colpo di ascia e l'altro e mi scaglio contro la porta con la spada, usando tutto il peso del corpo. Resisti Sahid, arrivano i rinforzi! grido, sperando che spinga il mio compagno a prendere tempo finché non arriviamo. Ary, tu stai dietro al sicuro e colpisci da lontano. Dobbiamo tenere impegnato Manshoon fino a quando Blackstaff e i suoi maghi non arrivano con tutti i loro incantesimi.
  3. Zork L'unguento fa il suo effetto e le ferite si richiudono, lasciandomi solo la stanchezza per il combattimento. Faccio scrocchiare il collo e sciolgo le spalle. Cosa? E io dovrei abbandonare il mio compagno quando quattro nani sconosciuti si buttano in mezzo al pericolo? Vivrei con il rimorso per tutta la vita. Le mie ferite sono in parte guarite, adesso posso permettermi di tornare in battaglia. In realtà dubito di durare a lungo, ma forse posso far guadagnare qualche secondo in più a Sahid. Qualche secondo in più prima di morire... O prima che si renda conto che deve ritirarsi. Tu mettiti al sicuro, Ary. Anzi, potresti anche tornare da Blackstaff e riferire quello che abbiamo fatto. Magari si deciderà a scendere direttamente in battaglia.
  4. Zork Quasi mi viene un colpo quando vedo la donna comparire davanti. Digrigno i denti insanguinati e metto mano alla spada, tirando dietro di me Ary. Poi la maga crolla e i quattro nani sembrano come angeli inviati a proteggerci. Angeli brutti, tozzi e scorbutici, ma mai sputare in faccia alla buona sorte... Scambio un'occhiata con Ary, che è molto provata e spiego: Sahid è rimasto a combattere la sua battaglia. Eravamo in minoranza e in un ambiente ostile, io e Ary abbiamo dovuto mollare. Mi guardo alle spalle, stringendo gli occhi. Ma Sahid è fatto di un'altra pasta. Lui non può morire, i suoi frammenti sono sparsi in tutti i piani dimensionali. Manshoon non ha speranze di batterlo. Se lo ucciderà, un'altra versione di lui tornerà da un'altra dimensione per finire il lavoro. Non sono convinto che il potere di Sahid funzioni in questo modo, però gli ho visto fare cose incredibili. Sdoppiarsi, sparire e riapparire subito dopo a distanza, passare dall'altra parte di un muro che io non potevo attraversare... In realtà faccio molta fatica a ritenerlo davvero umano, dentro di lui deve avere una scintilla divina. E un uomo nato direttamente dagli dei non può morire come i comuni mortali. Faccio una smorfia di dolore, mi trascino fino al muro lasciando una scia di sangue e appoggio la spalla, fissando la porta da cui sono uscito. Estraggo entrambe le spade e aspetto. Lui tornerà, vedrete. E fino a quando non tornerà, farò in modo di tenere libera l'uscita. Nessuno oltrepasserà questa stanza senza il mio permesso.
  5. Zork Il colpo mi prende alla sprovvista e mi toglie il respiro, facendomi bollire il petto. A terra biascico: Dannati... maghi... Mi rialzo a fatica, i vestiti bruciati dalle fiamme, la faccia piena di sangue per il combattimento contro Vevette. Sono a pezzi e Manshoon continua a ridere. Non ce la possiamo fare, è evidente. Dovrei andarmene e invece per qualche stupido motivo sono ancora lì ad aspettare che lui mi uccida. A un tratto, il mio buonsenso ha la meglio. Afferro Ary per il braccio e cerco di spingerla via. Andiamo via! Non posso proteggere Sahid dalla sua stessa furia, ma posso difendere te. La tua maestra non vorrebbe che ti trasformassi in cenere in un combattimento che non puoi vincere. Muoviti!
  6. Zork Hai fatto abbastanza, Ary, adesso ci pensiamo noi. Le parole del bardo mi entrano stranamente in testa, trasformando la mia percezione della realtà in un modo che mi infastidisce. Il mio senso del pericolo si affina sin troppo e vedo pericoli anche dove non ci sono. Un'ombra mi sta colpendo? L'ambiente mi distrae e non riesco a mettere a fuoco i miei colpi. La spada corta colpisce in un punto dove credevo si trovasse il suo corpo e dove invece c'è soltanto aria. Che cosa stai cercando di fare? gli grido, sorpreso. Poi scuoto la testa con rabbia e la mia mente torna lucida. La Flame non fa lo stesso errore della spada comune, non fallisce: cerca il fegato della vittima, lo erode e poi esce lasciando una scia di sangue e fuoco. Agorn crolla in ginocchio, tenendosi una mano al fianco, poi cade sul fianco con gli occhi sbarrati e in un lago di sangue. I miei occhi si stringono e cercano quelli di Manshoon: Fuori quattro. Mi pare che tu sia a corto di uomini, forse è il momento di iniziare a trattare. La pietra o la tua testa, Manshoon.
  7. Zork Guardo velocemente la situazione. Ary è bloccata e dovrei forse arrendermi, ma Manshoon ha già detto che vuole ucciderci entrambi: arrendersi non risolverebbe il problema. Sahid può reggere lo scontro da solo contro Manshoon? Ne dubito, vista la calma che ha nonostante gli attacchi dell'uomo del deserto, che metterebbero i brividi persino a me se ce l'avessi come avversario. Ma posso almeno rendere equo lo scontro, eliminando il bardo. I miei occhi da mezz'orco che prima svettavano ovunque si fissano sull'uomo in fondo. Poi, ricordando gli insegnamenti del santone incontrato sulla montagna, scatto rapido e mi muovo come il vento cambiando di continuo direzione. La mia bocca si apre mostrando le zanne e intanto le spade arrivano impetuose. Non preoccuparti, Agorn, presto non sarai più solo. Ti aiuto a raggiungere la tua amata.
  8. Zork Sahid è davvero una furia. Le sue lame squarciano le carni e il sangue si sparge ovunque nella stanza. Faccio un passo avanti per affiancarlo, poi sento la debolezza prendermi e i miei occhi roteano verso l'alto; faccio un enorme sforzo per restare cosciente e in piedi. Sono messo male, stavolta non riuscì a uscirne. Con la coda dell'occhio vedo una sagoma nera passare veloce, simile a quella di un gatto. King? Non è possibile, non può essere lì, deve essere uno scherzo della mia immaginazione. Poi Ary viene scaraventata a terra e dimentico l'ombra fugace, la stanchezza e il fatto che potrei morire da un momento all'altro. Sahid, tu a destra, io a sinistra! Balzo con il terrificante grido di battaglia tipico della mia specie, con il sangue che mi gocciola su tutto il copo. La spada sfrigola nel vuoto lasciando una scia di fiamme, poi scivolo di lato e affondo entrambe le lame sulle spalle basse dell'halfling. Il piccolo ometto è agile e scansa la spada di fuoco, ma la lama comune entra nella spalla: e allora affondo con tutta la forza che ho in corpo. L'halfling tenta di spostarsi, ma la mia spada lo inchioda. Metto anche l'altra mano sull'elsa e spingo all'interno, aprendogli uno squarcio dalla spalla fino al ventre. Devo piantare un piede contro l'hafling per riuscire a estrarre la spada grondante di sangue e, quando il nemico cade, guardo Manshoon con occhio torvo. Fuori tre. Ti resta un solo burattino, stregone, e a quanto vedo è anche il più scarso. Bardo, se vuoi piagnucolare è il momento di farlo, perché la spada di Sahid ti taglierà la testa così velocemente che non avrai il tempo di respirare.
  9. Zork Il suono mi squarcia i timpani, mi stordisce e sento la testa girare. L'attimo dopo, il sangue inizia a colarmi dalle orecchie e barcollo per un po' sulle gambe, tentando di resistere. Poi sputo un fiotto di sangue e crollo a terra, privo di sensi. Non ancora. Non ha il permesso di morire. La voce interiore che mi ha spronato tante volte mi rimbomba di nuovo in testa e i miei occhi si spalancano di colpo, mentre digrigno i denti. Non so se sia la mia coscienza o la voce di Mask, che forse mi osserva persino in quel luogo dimenticato, ma il mio cuore riprende a battere frenetico. Aspetto. Sento i passi degli halfling che si avvicinano. Quando la loro ombra arriva vicino a me, mi rialzo di scatto e volteggio con le due spade corte, mirando alle ginocchia e alla testa. Sei così basso che potrei colpirti anche restando sdraiato! gli urlo, mentre il sangue mi si sta seccando lungo il collo.
  10. Zork Le parole del nuovo arrivato mi scivolano via come acqua, fino a quando non mette in discussione la mia abilità con la spada. Che cosa hai detto del mio stile? Strizzo gli occhi e la mia voce si altera, mentre indico lo squarcio sul corpo di Vevette. E quello secondo te sarebbe un colpo da vanga? Se è così la tua cara ragazza non sa nemmeno evitare l'attacco di un contadino! Mi faccio avanti a passo pesante, gonfiando il petto, senza badare stavolta a un attacco preciso. Adesso faccio a pezzi la tua amica del cuore e poi ti spiego direttamente quanto è potente la mia "vanga". Lascio aperta la guardia, lanciando uno sguardo fulminante a Vevette. A quanto pare, sono ancora capace di mettere il terrore ai miei nemici, perché la donna impiega troppo tempo per scansare il mio colpo e la Dwyrwyn scava impietosa un solco infuocato nelle sue carni.
  11. Zork Ruoto le spalle per sgranchirle, apparentemente prendendo tempo. Poi giro di colpo la lama della Dwyrwyn e le dirigo il bagliore negli occhi per accecarla. In un attimo, sono già scattato di lato. La spada sfrigola nell'aria e la lama cala. Rapida, impietosa, precisa. Punto al braccio, ma so che lei è brava e si è preparata a parare: così giro il polso in modo insolito e punto al fianco sul lato opposto. Subito dopo, ruoto su me stesso e le do la schiena: sfodero la spada corta, affondando di punta alle mie spalle e trapassandola sulla gamba. Ritiro entrambe le lame e balzo indietro, preparandomi al contrattacco. Sono sempre stato dell'idea che non è il cavaliere a fare la differenza, ma l'arma che impugna e soprattutto gli errori fatti dai suoi avversari. Hai fatto male a sfidarmi, gattina, Zork non fa mai due volte lo stesso errore!
  12. Zork Quando vedo entrare la donna, la mia prima reazione è di scappare. Poi mi ricordo di avere al fianco Sahid e lo vedo scrocchiare il collo: allora la mia seconda reazione è di accasciare le spalle, mandando un'imprecazione. Oh, per la barba degli dei, ci mancava solo questa... Adesso sì che siamo nei guai. Dovrei andarmene, dovrei lasciare la testa calda del mio compagno a morire per la sua avventatezza. Ma non posso farlo. So che non ci riuscirei. Il legame con i miei compagni è qualcosa che si radica sempre dentro di me e che metto davanti persino alla mia vita. Non dovrei farlo, ma la mia mano si appoggia in automatico sulla Dwyrwyn e sempre senza pensarci la estraggo dal fodere. Me ne accorgo solo quando pronuncio il comando Vinya e le fiamme mi bruciano la mano. Il mio sospiro è lungo più della coda di un drago. Immagino che questo significhi che l'accordo è saltato, Manshoon. Peccato, era l'occasione per ritirarmi a vita. Aggrotto la fronte, mentre guardo la donna. Sì... mi ricordo di te, micetta, continuavi a saltare sui tetti e a muoverti come una danzatrice. Ma qua non siamo su dei tetti instabili e non c'è Mask a deridermi se faccio qualche disastro. Ti consiglio di non mettere alla prova la mia nuova spada. Fatti da parte.
  13. Zork Scuoto la testa davanti alle parole di Ary e di Sahid, quasi incredulo. Si credono degli eroi, ma ne ho vista molta di gente come loro e fanno tutti la stessa fine: ammazzati, gettati nel fango e dimenticati da chiunque altro. "Siete dei folli, vi farete uccidere. Non voglio avere niente a che fare con idioti come voi". È questo che vorrei pronunciare, ma mi accorgo di non aver aperto bocca. Aggrotto la fronte e resto immobile, quando dovrei semplicemente accettare e andarmene subito. I miei occhi cercano un aiuto esterno. Un'ombra, la mano di un dio che mi indica cosa fare. Ma nemmeno Mask è ammesso in quel luogo. Nemmeno gli dei possono decidere al mio posto. E così resto in silenzio, mentre cerco di capire perché sono tanto indeciso.
  14. Zork Guardo Sahid allibito, alzandomi pian piano per farlo ragionare. No? Che vuol dire no? Stai sputando sopra a 15mila dragoni! Sahid, questa è una lotta che non ci interessa. Zenth, maghi potenti, Waterdeep... Sono cose troppo grandi per degli esseri minuscoli come noi. Prendiamo i soldi e andiamocene, finché ne abbiamo la possibilità. Scocco un'occhiata ad Ary e aggiungo: Tu dovresti fare lo stesso. Il denaro ti sarà utile per i tuoi studi e non rischierai di farti ammazzare in qualche missione assurda.
  15. Zork Mi giro verso i miei compagni, prendo un po' di tempo e poi preferisco essere diretto. Io sono un cacciatore di taglie, lavoro per denaro. Con 15.000 dragoni saldo tutti i miei debiti e mi ritiro a vita. Non mi capiterà mai più un'occasione del genere. Andiamo! Se non volete lavorare per gli Zentharim, dovete accettare almeno la prima offerta!
  16. Zork Quando parla di 15mila e poi di 30mila dragoni, il bicchiere di vino che ho in mano mi cade per terra. Resto a bocca aperta, senza muovermi, senza parlare. Il primo pensiero è che con quei soldi possono pagarmi tutti i debiti della locanda. Il secondo pensiero è che non mi servirebbe più una locanda, perché posso vivere di rendita per il resto della vita: la locanda resterebbe un puro hobby personale. Sposto lo sguardo senza battere ciglio da Manshoon, cercando di capire se mente, ai miei compagni, cercando di capire se mi appoggerebbero. Il problema è soprattutto Ary, lei non accetterà mai lo scambio.
  17. Zork Ci mostra il suo potere per impressionarci, per farci capire che può fare di noi quello che vuole. Può decidere di tenerci prigionieri, di ucciderci, di lasciarci liberi. Vuole che lo temiamo. E forse ci sta riuscendo: è da quando sono arrivato lì che sono pieno di brutte sensazioni. Bevo un intero bicchiere di vino e mi trattengo dal ruttare, come faccio invece di solito. Ottimo, davvero eccellente. Appoggio il boccale, poi glisso sulla domanda del mandante e dico: Abbiamo avuto dei presagi sul potere della pietra. Presagi piuttosto affidabili, per quanto ne sappiamo, e da far paura. La pietra è pericolosa e dobbiamo metterla al sicuro, lontana da mani indiscrete. Quindi non lo facciamo per guadagnarci qualcosa, ma per sicurezza. Poi mi metto a ridere. Bè, diciamo che come mercenario lo faccio per i soldi, ma chi ci ha mandato lo fa per motivi più nobili.
  18. Zork Seguo il proprietario, guardandomi intorno sempre più inquieto. Mi trovo in un ambiente che non ho mai visto, creato probabilmente dalla magia e dove non ho la certezza che le leggi naturali funzionino. Se devo lottare, la mia spada potrà ferire un nemico? E le ombre esistono in questo posto? Mask può vedermi, compiacersi di me, aprirmi la strada per colpire e nascondermi? Rivolgo delle occhiate ai miei due compagni, che immagino si stiano facendo le mie stesse domande. Sapete perché siamo qua, Manshoon? Sapete già cosa cerchiamo?
  19. Zork Impiego diverso tempo a parlare. Fino a questo momento sono stato piuttosto spavaldo, com'è nel mio carattere, ma l'aspetto di quest'uomo mi dà una serie di emozioni contrastanti. In qualche modo, ho idea che sia molto più di quello che mostra. Una mano d'acciaio, un serpente alato, maschere d'argento con espressioni diverse... e questo posto. Dove siamo capitati? Cerco di mantenere la mia solita espressione di sicurezza, ma un sorriso troppo sghembo tradisce il nervosismo. Faccio comunque dei passi avanti. Andiamo, non manchiamo di rispetto al padrone di casa. Manshoon, immagino. Il mio nome è Zork Duedenti... Mi fermo, perché da come ho parlato ha dato l'impressione di conoscerci già. Ma immagino che le presentazioni siano inutili, no? Simpatico il vostro animaletto domestico, aggiungo poi, guardando un po' stranito il serpente sul suo braccio.
  20. Zork Ero pronto a dare una spallata alla porta, ma mi fermo dopo aver fatto un passo. Socchiudo gli occhi per guardare lontano, ma vedo solo un'ombra. Poi scrollo le spalle. Per me va bene. Ricordiamoci che siamo a casa sua, probabilmente non sarà contento di vederci.
  21. Zork Mi metto a ridere. Mai sentita questa espressione. "Sacchetto di sabbia intero"... Voi uomini del deserto siete davvero strani. Metto mano alla spada e mi avvolgo nel mio mantello, che in teoria dovrebbe proteggerli dalla magia. D'accordo, facciamola finita. Chiunque ci sia dall'altra parte, lo faremo cantare come si deve. Ricordate che il nostro obiettivo è la pietra, appena trovata è meglio se ce ne andiamo. Questo posto è troppo anomalo per starci a lungo.
  22. Zork Inarco le sopracciglia cespugliose, quando Sahid mi dà gli ordini come se fossi una pezza da piedi. La sua conversazione con l'occhio mostruoso deve essere venuta mentalmente, come l'altra volta, e dalle parole di Sahid qualcosa posso intuire. Se avessi un briciolo di dignità, li avrei mandati al diavolo e me ne sarei andato. Ma la mia dignità se n'è andata il giorno in cui ho deciso di sopravvivere invece di diventare qualcuno d'importante. Mi abbasso con la schiena e guardo dal basso Sahid, spingendo la schiena di Ary per fare altrettanto. Poi dico: Subito, o altissimo Sahid, il tuo umile servo senza nome proteggerà il tuo di dietro come sempre. Mi serve uno sforzo per non mettermi a ridere e infatti abbasso ancora di più la testa per non mostrare la mia espressione.
  23. Zork Sento Sahid parlare e vedo il mostro fluttuare avanti e indietro, ma non sento uscire nessun rumore da quella specie di bocca che si ritrova. Una bocca orribile, piena di denti, con quello sguardo crudele che ho visto sulla faccia di pochi individui in vita mia. Che sta succedendo, Sahid? Devo tirare fuori le armi? Ma il mio compagno non sembra minaccioso, anzi il mostro ritorna al suo posto subito dopo aver visto l'anello.
  24. Zork Salgo le scale e mi s'illuminano gli occhi quando vedo i forzieri. Poi vedo anche la creatura e resto immobile. Per Mask, quello è il capo degli Zhentarim! Appoggio la mano sull'elsa della spada, indeciso se devo estrarla oppure no.
  25. Zork Mi butto a terra, mentre Ary studia gli oggetti e mentre recupero le energia. Poi mi lancio in una rocambolesca storia su cosa è successo con il mostro-forziere, supportato dalle voci poderose dei due nani. ... E così ho arraffato tutto il possibile, ho spiccato un salto mentre il mostro mi strattonava con la sua lurida zampa deforme e sono atterrato in perfetto equilibrio! Ed ecco qua, ho recuperato un sacco di dragoni da dividere tra noi. Ho dei debiti a pagare, dopotutto, la mia locanda non va ad aria. Faccio una pausa, poi aggiungo: Concentriamoci sulla missione. Qual è il prossimo passo?

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