Green Wolf

Darrox Appena Mara propone di buttare il duergar nella fossa, esclamò: Oh, finalmente qualcuno di intelligente nella compagnia. Poi Vimak rifiuta la proposta e roteo gli occhi al cielo. Come non detto. Jil, che vuoi farne del prigioniero? Non sono entusiasta di fare avanti e indietro come un facchino. Lo lasciamo legato a marcire nel gelo? Jil non risponde, aggrotto le soppracciglia e chiamo: Jil? Poi capisco. Sta parlando da sola, mormorando qualcosa con quell'espressione concentrata e il dito che batte sulla bocca, un gesto che la vedo fare di continuo. Sta pensando e, l'unico modo per distoglierla dai suoi pensieri, è prenderla a pugni. Così la ignoro. Sento mormorare da lontano frammenti di parole che dicono: Le Lame Spezzate... no, cosa c'entra? Gli Eroi del Nord... sì, figuriamoci, con Darrox intorno mi vergogno a farmi chiamare eroe. Qualcosa con il gelo, forse, o con il ghiaccio... Spade del Ghiaccio, Tempeste del Ghiaccio... uff, che complicato! Dà un calcio stizzita alla pietra e continua a sproloquiare. Scuoto la testa, guardando gli altri: È andata. Decidiamo noi cosa fare del nano puzzolente.

Darrox Mi imbosco subito il tool da navigatore senza chiedere niente a nessuno, mentre Jil spartisce le monete e tiene da parte il resto per la cassa comune. Poi mi liscio la barba e guardo la collana. È stata rubata e sono sicuro che questi idioti vorranno riportarla ai loro proprietari; ma la vendita di quel gioiello ci farebbe comodo. La vendiamo la collana, vero? borbotto, guardandoli uno a uno. Jil mi rivolge quel sorrisetto saccente che mi dà tanto fastidio. Volevi dire "la restituiamo", giusto? Incrocio le braccia sul petto, cercando il supporto di Mara. No, voglio proprio dire che la vendiamo. Ce lo siamo meritati e dobbiamo migliorare il nostro equipaggiamento se vogliamo continuare a vivere di avventure.

Jilowyn Sono delusa per non aver trovato Garret, che era il motivo principale per cui eravamo qua. Per lo meno abbiamo recuperato la lanterna. Guardo i miei compagni. State tutti bene? Appoggio l'idea di continuare a cercare, ma forse dovremmo riposare un paio d'ore prima. Sono un po' stanca. Altrimenti devo sprecare della magia per ripristinare le forze. Noto che Darrox sembra guardare con un nuovo rispetto Mara, dopo averla vista combattere e abbattere il mostro con un colpo così potente che nemmeno lui sarebbe riuscito a eguagliare. Infatti, il nano passa davanti a Mara e annuisce, ribattendo con un sogghigno: Un nano ha bisogno di un mare di birra per placare la sete, un fiume non basta. E a me nessuna parola di complimenti... nano scorbutico! Mi accorgo di cercare troppo spesso l'approvazione di Darrox. Lui è stata la causa dei miei problemi, eppure mi fa praticamente da guida nella mia vita e - anche se non voglio ammetterlo - so che sarei già morta da tempo se non fosse stato presente.

Darrox Spingo in alto Jil, poi grido a Vimak: Sali su, gigante, ci penso io a finirlo! Mi faccio largo con la mia mole ingombrante e, appena ho un attimo di spazio libero, roteo il martello. Non ho molto spazio, ma il colpo arriva comunque e il piatto del martello spiaccica la testa del mostro contro il muro. Una scia di icore si stampa sul muro, mentre il mostro scivola a terra senza più muoversi.

Jilowyn Annuisco e faccio per salire sulle scale. Poi mi fermo. No, non lascio Atenas da sola. Sono ancora baldanzosa per aver centrato il mostro con l'ultimo colpo, perché non dovrei fare altrettanto? Così ignoro la sicurezza, carico la freccia nella palestra e scocco. La freccia vola precisa e si conficca nell'occhio del mostro. Faccio un salto sul posto, incapace di trattenere l'entusiasmo. Sì, vai così! grido. Subito dopo, Darrox mi afferra per un braccio e mi tira in modo rude, poi mi dice tra i denti: Vieni su, stupida. Vuoi farti ammazzare? Chi credi di essere, un ranger? Salgo sulle scale, strappata via dal mio posto e sentendomi umiliata per non aver ricevuto un minimo di complimento da parte di Darrox. Sono migliorata, cos'altro vuole da me? Brutto nano scorbutico, che i topi ti mangino! penso tra me, stizzita.

Jilowyn Quando il terreno trema, appoggio una mano contro la parete per non cadere. Così facendo, mi espongo e mi arriva un'artigliata. Lascio andare un grido istintivo e, appena riprendo l'equilibrio, sollevo la balestra e miro all'ultimo essere rimasto. Non esitare, non esitare... Tengo salda la mira, cominciando ad abituarmi al peso della balestra. Il drado scatta e colpisce l'essere giusto in testa, inchiodandolo al muro. Faccio una smorfia quando i liquidi interni iniziano a colare dalla testa, ma ricaccio il disgusto. Sono un'avventuriera, adesso, devo dimenticarmi gli agi di quando ero a casa mia. --------------------------------------------- Darrox Stai attento, gigante, rischi di buttare giù la fortezza! grido a Vimak, mentre la polvere cade dal soffitto delle scale. Ma mi metto a ridere subito dopo, perché vedo le due creature cadere a terra. Poi sento Jil gridare e vedo che si trova in difficoltà. Digrigno i denti, muovo un passo pesante in avanti e roteo il martello. Fatti in là, scricciolo. Ci penso io, le dico, spostando Jil con una manata. Poi vedo il corpo del mostro conficcato nel muro e resto sorpreso. Bel lavoro, biascico, cercando di nascondere quanto sia fiero dei suoi progressi e non volendo darle troppa soddisfazione. A quel punto, risalgo le scale, cercando l'origine della voce. Il duergar sta arrivando.

Jilowyn Osservo Vimak mentre evoca il suo incantesimo, ma non lo riconosco, non ho mai sentito pronunciare le sue parole. Poi la terra trema e sgrano gli occhi, appoggiandomi con la mano alla parete. Ma è l'area interna a subire le conseguenze. Grande Vimak! Andiamo, approfittiamone per scappare. Corro lungo la parete, abbassando la balestra, e raggiungo le scale. Darrox è subito dietro di me, che ogni tanto si volta verso il centro misurando il martello.

Jilowyn Riesci a sentirlo? E come fai? Li guardo bene, strizzando gli occhi, poi scuoto le spalle. Io vedo solo che sono dei cadaveri. Darrox intanto comincia a fare dei passi avanti, guardandosi a destra e a sinistra, inquieto come l'ho visto poche volte. L'atmosfera è truce, cupa, persino per una mente cinica come la sua. Corri, Mara, io ti seguo subito dietro. A quel punto, sollevo anch'io la balestra. Io ti copro da qua. Vimak, dobbiamo avanzare in modo che Mara non resti al buio, ma magari stiamo il più indietro possibile. Se c'è un altro di quei cosi invisibili, si troverà circondato.

Darrox Resto in silenzio per un po', inespressivo. Ho visto cose orribili in passato, ma anche se fingo il contrario, non ci si abitua mai all'oscurità che si annida dentro alle creature. Nemmeno a quella che si annida dentro di me. Il tanfo mi arriva alle narici e la mia espressione diventa di disgusto. Tossico, mettendomi un braccio davanti alla bocca. Barba di mille nani, siamo finiti in un mattatoio. Jil gonfia le guance per il digusto quando le arriva la zaffata e sono convinto che si metta a vomitare. Ma a quanto pare il suo stomaco si è indurito da quando la conosco, perché si limita solo a lamentarsi come fa sempre. Dèi, è orribile! esclama. Li hanno lasciati a marcire in prigione. Mi auguro che non si rimettano a camminare come quell'ogre di prima...

Darrox Annuisco alla spadaccina, ribattendo con sarcasmo: Punta un po' a destra della mia testa. Morire infilzato da una freccia arrivata alle spalle sarebbe davvero patetico. Prendo la rincorsa e impatto di spalla contro la porta, che scricchiola sotto il peso del mio corpo massiccio.

Darrox Roteo la spalla, sentendo meno il dolore. Annuisco a Mara in modo burbero e le do una pacca sulla schiena come ringraziamento. Non ho mai speso troppe parole a ringraziare la gente. Poi mi dirigo verso il basso. Faccio strada. Jil intanto sta dividendo le monete e facendo quattro conti a voce alta. 11 monete d'oro di cassa comune... Bene bene, comincia a diventare un bel bottino, non dobbiamo più preoccuparci di vitto e alloggio. Magari possiamo comprarci strumenti utili all'emporio, come pozioni e bussole per non perderci...

Darrox I miei occhi s'illuminano quando trovo le monete. Per un attimo penso di imboscarmi una parte, ma lo farei solo per sfizio: in realtà non ho bisogno di tutto quel denaro e forse è più utile che l'intero gruppo lo usi. Così rovescio le monete sul tavolo e allargo il sorriso sotto la barba. La nostra ricompensa, compagni! Una moneta per ogni goccia di sudore che abbiamo speso. Jil però non mi ascolta. Sta riflettendo sul foglio e sulla lampada. Poi scuote la testa: Non so cosa sia questo Chardalyn. Mai sentito. Voi sapete qualcosa? Altrimenti dovremo chiedere... In ogni caso abbiamo la lettera e un luogo: Easthaven.

Jilowyn Darrox va subito a spulciare nel sacchetto, di sicuro perché immagina che contenga del denaro. Io invece sono più interessata allo strano oggetto che emette luce. Guardo la combinazione: cristallo scuro e il bizzarro monile. Ehi, Darrox. È un minerale che conosci? Darrox si stringe nelle spalle. Io lo osservo per un po', poi sollevo anch'io le spalle, non trovandolo molto utile.

Jilowyn Se vuoi prendere un prigioniero, non devi far combattere Darrox, borbotto, mentre tiro la leva per alzare la grata. Abbasso la balestra e mi guardo anch'io attorno, fino a dove la penombra riesce a farmi vedere. Comunque sei una potenza, Vimak! Hai tenuto su quella grata come se fosse un giocattolo. Io mi sarei spiaccicata! Non dico niente a Mara, ma mi sto accorgendo che stiamo diventando un gruppo coeso. Darrox va tenuto a freno e, quando succede, c'è bisogno di una spalla di supporto. Mara è un po' spavalda e arrogante, ma è un'ottima compagna di viaggio, mette allegria e sa combattere. Vimak è... non saprei nemmeno definirlo, le sue arti magiche sono strane. In qualche modo possiamo coprire ognuno le mancanze degli altri. Darrox grugnisce verso Mara e ribatte: L'ho beccato perché sei riuscita a distrarlo. Ma tieni più salda la presa sull'elsa. Ricorda quello che diceva il mio amico Vagrab Sfregaghiaccio: un dio non vale niente, se non sa usare le sue magie. Tira sul col naso, perplesso. Non ho mai capito bene cosa volesse dire, ma conta il concetto.

Darrox Preso dai fumi della battaglia, con l'adrenalina che mi pompa nelle vene, non resto impressionato come dovrei dalla mole del duergar che raddoppia, incombendo su di me con la sua ombra. L'unica cosa che penso, infatti, è che più grande è il bersalio, più facile è colpirlo. Il martello fa mezzo giro e poi si abbatte di lato, cercando il ginocchio del gigante. Il colpo affonda con precisione, il nano grigio non riesce a spostarsi in tempo grazie alla presenza di Mara che lo distrae. Sento la rotula che si spezza. La gamba si rompe a metà e il duergar cade a terra di lato. Non lo lascio nemmeno respirare: il martello scende di nuovo e trasforma la sua testa in poltiglia. Sollevo il mento, ansimando e digrignando i denti. So che non dovrei provare tutta questa soddisfazione, ma il rumore delle ossa rotte e della testa che esplodeva mi ha riempito di un senso di potenza. Quasi ne voglio ancora e mi guardo attorno in cerca di un altro avversario. Ci sono solo i miei compagni. Che delusione, è già finito. Forse Mara mi darà più soddisfazione... Poi i miei occhi torvi incontrano quelli di Jil. Leggo il disgusto, l'avvertimento nelle sue iridi azzurre. Ricordo chi è e cosa può farmi se rompo il patto che mi vincola. Così il mio cuore rallenta, il braccio scivola di fianco insieme al martello. Sputo sul corpo del duergar. Nani deformi... Fate schifo.

Jilowyn I miei compagni sono già passati, quindi la leva non è più necessaria. Alzo la balestra, miro e scocco. Intanto la mia voce intona un canto sottile, lo stesso che gli altri hanno già sentito e che Darrox conosce molto bene. Parla di esaltazione, di fortuna, di mano del destino. La freccia vola precisa, stavolta, anche perché la distanza è breve. Sollevo un pugno al cielo e urlo: Yaaa, beccato!

Darrox La mia bocca sputa in modo rozzo mentre parlo e digrigno i denti. Tutto qui quello che sai fare, RovinaDelSole? Sei come un'ape fastidiosa, pungi e mi fai il solletico. Sollevo il gigantesco martello dal basso verso il suo mento, ma ho troppa foga e la testa striscia contro il muro, mancando il bersaglio.

Jilowyn Resto a bocca aperta quando vedo Vimak tendersi e sollevare quell'ammasso di ferraglia che io non riuscirei nemmeno ad alzare di un centimetro. Vedo la sua faccia digrignata nello sforzo, quindi abbasso la balestra e corro subito dall'altra parte, passando sotto la grata. Resisti, Vimak! Ancora qualche secondo... Corro verso la leva, intenzionata ad abbassarla, strusciando lungo il muro nella speranza che il duergar non arrivi a colpirmi.

Darrox Appena la grata mi scatta alle spalle, ringhio per la rabbia. Poi però capisco che non è poi una situazione tanto pessima: sono lì proprio con il duergar, come volevo, e non sento altri nella stanza. Il mio ghigno si trasforma in un sorriso cinico. Bene, bene. Cosa dici di mostrarti, codardo? Fammi vedere il tuo bel faccino, che te lo trasformo in un foglio di carta. Il mio martello oscilla al fianco, inerme. Poi un grido secco, gutturale, esce dalla mia gola e sollevo il martello con la stessa facilità che avrei avuto nel sollevare un ramo secco. La mia visione si accorcia e i miei occhi si concentrano nel punto dove c'è la leva, dove dovrebbe trovarsi il nemico.

Jilowyn Sollevo subito la balestra, ancora cercando di capire se Darrox sia uscito di testa e voglia farsi ammazzare. Sta procedendo come un toro quando sa che ci potrebbero essere trappole e nemici invisibili.

Darrox La voce stridula e orribile del duergar proviene dalla stanza, è evidente, quindi la spadaccina ha avuto la giusta intuizione. Stavo per cadere in una trappola da babbei, ma non sono mai stato uno a cui piace troppo pensare. E non lo sarò nemmeno stavolta. Restate qua e alzate le vostre balestre. C'è un solo modo per stanarlo. Avanzo verso la leva e, a ogni passo, mulino il martello cercando un nemico invisibile. Jilowyn aggrotta pian piano le sopracciglia, confusa, e ai suoi due compagni sussurra: Ma cosa sta facendo?

Darrox Do un'occhiata alle varie vie, ma non vedo nessun particolare che attiri la mia attenzione. Mi stringo nelle spalle. Una via vale l'altra. Andiamo a nord-ovest. Ma tenete gli occhi aperti, i nani grigi sono infidi. Mi porto avanti, continuando a guardarmi attorno, con il martello sollevato.

Jilowyn Vimak si accascia e all'inizio penso alla stanchezza. Poi lo vedo tenersi con la mano e inarco le sopracciglia. Ah, ma ti hanno ferito! Aspetta, la mia maestra di arti magiche mi ha insegnato qualche formula di guarigione. Poca roba, eh, ma funziona. Intanto Darrox batte di nuovo sulle sbarre. Rispondi, nanerottolo! urla al duergar, poco paziente.

Jilowyn Sollevo un pugno al cielo, entusiasta. Ce l'abbiamo fatta! Siete stati grandi, ragazzi. Quando l'avete buttato giù nella fossa è stato incredibile! Mimo una spinta con la spalla. Pam! Giù come un sacco di patate. Resto sovrappensiero, mi batto l'indice sul mento, e intanto mormoro qualche frase tra me: L'occhio sghembo, la pelle cadente Lo sguardo di ghiaccio, l'urlo furente La spadaccina che affonda, il nano che rugge La mano del goliath che di potere riluce E di asce e martelli, e frecce acuminate Le sue carni presto saranno lacerate! Nella fossa precipita e non prova dolore Ma nulla può fare, l'ogre senza cuore Quando finisco la composizione improvvisata, mi accorgo che Darrox si è avvicinato alla gabbia del duergar. Ha il fiato pesante, come gli succede sempre dopo essere entrato nella sua strana frenesia. Dà dei colpi rozzi sul metallo. Perché non ce lo facciamo dire da lui quale direzione prendere? Ehi, nanerottolo, quanti siete qua? Dove sbuca questo posto?

Darrox Il mio avversario è caduto e non ho provato nessuna soddisfazione. Sento ancora la sete di sangue, quella che mi ha preso spesso in passato e che raramente sono riuscito a trattenere. Poi vedo un'ombra da lontano. Il duergar. Un nuovo avversario. Come un lampo, afferro la mia ascia da lancio e la scaglio verso di lui in un attimo, mirando al collo. ----------------------------------- Jilowyn Ci penso io! Carico il colpo nella balestra, prendo bene la mira e scocco. La mia intenzione è di prenderlo alla gamba per farlo inciampare, ma la balestra è troppo pesante e imprecisa per me.