Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.

Maiden

Circolo degli Antichi
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da Maiden

  1. Apro le comunicazioni con i 2 Lupi Blu della Evantis ed i miei compagni, escludendo Baines e Lopez. “LUPI BLU, IL VOSTRO CAPITANO È MORTO E CHI PRENDE IL SUO POSTO NELLE VOSTRE DECISIONI SEMBRA PEGGIO DI LUI! DOBBIAMO ALLONTANARCI SE NON VOGLIAMO FARE DA PASTO AI VERMI! NON È POSSIBILE ABBATTERLO CON QUELLO CHE ABBIAMO! USATE LA VOSTRA TESTA, NON FATE ALTRE C4ZZATE E VENITE VIA!” Torno indietro dai miei compagni, rapidamente.
  2. Thalita le cose se le porta dentro! :ride
  3. “Ed è così che un vero Tyrconnel saluterebbe la propria sorella, dopo tutti questi anni?” La sua dialettica stizzita mi ha fatto quasi sorridere, dove vuole andare a parare? “Ti insegno le buone maniere, non scendendo al tuo livello… Quelle buone maniere che gli skovlan qui presenti ti hanno riservato per il tuo sangue e non sicuramente per la tua autorità. Dovresti ringraziarli, invece di disprezzarli… Se solo tu avessi avuto un minimo di empatia verso il prossimo, ma va beh… Mi ripeto… Cosa vuoi, Tessalyn Tyrconnel? Ti farei portare dell’acqua, o qualcosa di forte da bere ma al momento ho altro a cui pensare e conversare con te era l’ultima delle cose che avrei mai potuto immaginare di fare oggi.” Lo guardo con sguardo di sfida, come ho sempre fatto. Forza, cosa c’è? Cosa vuoi, dimmelo…
  4. Tornare alla superficie, lentamente, sul carico merci che sferraglia e geme, con Danil al mio fianco… mi chiude dentro me stessa. Forse sono cinque minuti, forse di più — abbastanza per sentire il peso del tempo e il conto che sembra stia per arrivarmi. Bizzarra, la vita. Con le unghie e coi denti ho cercato altrove un luogo da chiamare casa — una casa mia, solo mia. Eppure… sì, a volte mi manca casa. Casa Tyrconnel. Dipingerei quel quadro, oh sì: il fuoco del camino, la voce di mio padre che racconta storie a bassa voce, la mano di Tessalyn che stringe il mio braccio, spaventato ma incapace di smettere di ascoltare. E io ridevo con Setarra, sornione, che intanto banchettava nella mia mente. C4zzo, Tessalyn… tu avevi paura dell’oscurità, e avevi ragione. Ma io? Io guardavo dentro il buio e gli sorridevo. A volte i ricordi mi sembrano così lontani da non sembrarmi veri. Come se fosse stata un’altra a viverli, e io solo una spettatrice, uno spettro di me stessa. Sento che sei tu, stavolta. Che stai venendo a cercarmi. È passato tanto tempo, ma certe cose non muoiono — dormono. E quando si svegliano, fanno male. È questo che sta per succedere, Tessalyn? Vuoi dimostrarmi che sei diventato un uomo, e che puoi finalmente avere ciò che hai sempre desiderato? Che diavolo sto dicendo… Danil parla, ma non lo sento. I miei occhi si riempiono di ricordi, e la mente sanguina. Mi torna alla mente quanto fossimo incompatibili: un po’ colpa tua, molta — quasi certamente — mia. Che dovevo fare per piacere a qualcuno di voi? Quando non mi esibivo, ero invisibile. Sono stata solo talento, e ve l’ho gettato in faccia. Cattiva figlia. Peggior sorella. Eppure, non avevo nessuno, se non lui — colui che mi ha letta dentro e mi ha portato quel poco di conforto che mi serviva. Da quando sei nato, Tessalyn, in casa nulla ha più avuto senso. Madre aveva occhi solo per te, e le braccia di padre mi hanno cercata solo per scaricarmi addosso la sua rabbia, per tutto ciò che avrei dovuto essere e non sono stata. Ed eccomi qui: vivo come un ratto, ai margini del mondo, tra la gente senza speranza. Ma cosa avrei dovuto fare, davvero? Forse le cose sono solo scivolate via, una dopo l’altra, e noi ci abbiamo messo impegno a farle marcire. Forse ho sbagliato tutto. E quando ti vedrò, lo so, avrò un sussulto — perché rimani sangue del mio sangue. E forse ti abbraccerei, incurante della lama che tieni nascosta. Vengo dall’oltretomba, Tessalyn. Chi incontrerai non è più tua sorella. E se hai strane intenzioni… sappi che ne ho altrettante. Se questo mondo vuole vedermi appesa, ti porterò con me — oltre i cancelli della morte — e lì riverseremo tutto l’odio che ci è rimasto, finché non brucerà tutto. Tutto quanto. Come ha sempre voluto bruciare noi. Il carico merci si ferma. Un sobbalzo. Un cigolio. Poi silenzio. L’aria di sopra mi investe come uno schiaffo. Solo una lacrima scivola rapida, non lascia tracce, nessuno la vedrà. Ogni passo mi alleggerisce, e i problemi, quelli che mi schiacciavano tra i cunicoli della caverna, sembrano sepolti ormai laggiù, incapaci di potermi fare del male; non che mi importi... Faccio qualche metro nella direzione in cui so che lo incontrerò. Forse qualcuno mi osserva, ma tutto scorre così in fretta che non riesco a rendermi conto di nulla: semplicemente cammino, come se avessi fretta di porre la parola fine. Supero un paio di pilastri abbattuti, ferraglia ovunque. Ho la testa piena di m3rda e le gambe che vacillano. Che Storta sarei, altrimenti? E mentre penso a chi c4zzo sia stato il primo figlio di putt4na a darmi questo nomignolo, chissà perché me lo sto chiedendo soltanto adesso, aggiungerei... Lo vedo. Sussulto. Lo riconoscerei tra mille. Tessalyn. Il passo si fa sempre più corto. Prima di arrivare alla mercé degli scagnozzi del Diavolo, sussurro a Danil: "Lasciatelo libero. Qualunque cosa mi accada, è una cosa tra me e lui. Difendetevi, se necessario." Mi chiamano la Storta, e tu sei uno storpio. Siamo un bel vedere, fratello mio. Eppure... Nonostante tu sia offeso, ti vedo bene: sei fiero, come il sangue dei Tyrconnel, quelli che si fregiano di avere tale cognome, almeno. Chissà come hai vissuto questi ultimi anni, non capisco se hai moglie, forse un figlio. Se non dovessi averne, potresti essere qui veramente per il nostro ultimo atto. [Uso Studiare su Tessalyn Tyrconnel] Rivolgo il mio sguardo nei suoi occhi, facendo un grosso sospiro prima di avvicinarmi a lui fino alla distanza di un metro al massimo: gli parlo senza distrazioni, esiste solo lui in questo momento, per me: il tono è quello di una sorella che rimprovera il fratello minore per una bravata, non vorrebbe essere questo il mio tono ma alla fine è quello che esce. "Tessalyn, cosa sei venuto a fare qui?"
  5. Sappiamo già che sarà giocata pochissimo, l'idea non è male alla fine di cercare di trarci qualcosa ma sbagliano l'approccio: è troppo evidente che sia una operazione di becero marketing, la gente certe cose le sente.
  6. Passo qualche secondo completamente colta dal passato. Ricordi affiorano, momenti belli e brutti, emozioni contrastanti, poi l’odio. Perché lo hai portato qui!? “Perché, Danil…” Un lungo momento di silenzio. “Lascia perdere, ormai è qui. E se dice di essere mio fratello, meglio che dia un’occhiata.” Che siano state le Strangford? Chi poteva arrivare a lui e dirgli esattamente dove trovarmi… “Lasciamo qualcuno con Roren, anche Sig. Saliamo, se è veramente chi dice di essere e sa dove trovarmi, non ha senso rimanere nascosti: vuol dire che sanno esattamente dove venire a cercarmi.” Cosa c4zzo vuoi da me, fratellino…
  7. Parlo a voce alta e quasi mi fa strano, dopo qualche giorno di silenzio o mormorio... "Parliamone subito, sembra importante. Sigg, offri da bere qualcosa a Roren." Guardo Roren intensamente, prima di voltarmi nella direzione dell'ingresso di uno di questi cunicoli, dove vorrei parlare con Danil privatamente. "Tutto bene, cara? Sembra che tu abbia visto la morte in faccia... Ti ho mandata a chiamare, non ti avranno spaventata, spero. Perdona il luogo, non è così male dopo che ti ci abitui." Attendo Danil al cunicolo, facendogli cenno di seguirmi.
  8. Bello, non mi dispiacerebbe affatto. Ricordiamoci di Icewind Dale, Planescape: Torment... Insomma, roba da cui fare un sequel come è stato Baldur's Gate 3, ne hanno.
  9. Apro le comunicazioni a tutti. "PORTIAMOCI A TIRO! DISTANTI GLI UNI DAGLI ALTRI! SPARATE! SPARATE!" Mi dirigo in un'area abbastanza libera dalla presenza dei miei compagni o dei nostri alleati Lupi Blu della Evantis. @Mezzanotte Faccio quanto detto, mi porto a distanza di tiro e appena posso, sparo.
  10. Per quanto possa essere abbastanza sconsolato, direi di vedere prima il cammello.
  11. Vedendo Baines, mi viene da pensare... Questo Behemoth, ha tanti tentacoli quanti ne vedo nel disegno?
  12. Una parte che non ho mai esplorato come avrei dovuto, dovrei riprenderla in mano e farci qualcosa.
  13. Vai tranquillo, serviva anche a me perché altrimenti perdo il filo, spero di non aver dimenticato niente.
  14. Ancora scossa per l'incontro con Setarra, senza muovermi, cerco di ricollegare gli eventi per avere una visione più completa: fisso il vuoto ma non sto guardando, la mia mente è altrove e tra me e me, sussurro cose e ne penso tante altre, come se stessi facendo una ricerca su qualche libro. Mettere ordine nella mia mente mi dà sollievo, incasellare le informazioni mi fa vedere le cose sotto una prospettiva diversa, quasi propositiva, mi sento galvanizzata dal gioco con la mia mente e per lunghi minuti non faccio altro che questo. Dunque... Per sapere chi fosse, ho sentito Hutchins: Poco dopo, il mio fidato antiquario di quartiere Hutchins, mi rispose con un nome altisonante, un uomo di un certo peso per Doskvol: Atlas Winthorp, Archiatra dell'Accademia Imperiale di Whitecrown, aveva anche il ruolo di Gran Drago nella Loggia Ermetica della Porta Rossa. Quindi... L'antiquario di cui mi parlava Setarra... Sarà per caso quel vagabondo tycherosiano di cui avevo sentito parlare? E quel tomo, invece... Mhhh. ... Direi che potremmo cercare qualcuno tra i Marinai, che conosceva un tycherosiano, antiquario... Ormai morto. Ma uscirmene da qui e fare domande in giro potrebbe essere al quanto pericoloso: devo pazientare, poi Danil mi porterà Roren e non posso certamente non farmi trovare, gli verrebbe un infarto e penserebbe che mi sono inoltrata in questi cunicoli alla ricerca di chissà cosa... Lasciamo perdere, Danil ed i suoi amici andranno benissimo per mettersi alla ricerca del nome di questo vagabondo, si inventeranno qualcosa, non appena arriva gli dirò cosa fare mentre me ne starò buona buona, in attesa...
  15. Beh il sistema di magia diciamo che caratterizza il gioco, preso per come è stato scritto: funziona, poi piace o non piace, comunque ci si abitua. Purtroppo, non sono un grande fan della magia: trovo che sia la via semplice a tante situazioni e che dovrebbe avere più importanza quando viene utilizzata: se è semplicemente un colpo, come potrebbe essere una spadata data male, mi perde molto fascino e mi si allinea ai mondi dei supereroi alla Marvel, cosa che me l'ha sempre fatta scendere un sacco.
  16. Monto sul mio mech e sto al passo di Lopez, non vorrei che tutto insieme cambiasse idea all’ultimo secondo: lo tengo d’occhio.
  17. Batto le mani sul suo mech per dargli una svegliata. “MUOVI IL CUL0 O I TUOI COMPARI NON LI VEDRAI PIÙ! ADESSO PRENDIAMO I NOSTRI MECH E PROVIAMO AD AIUTARVI MA NON VOGLIO ALTRE C4ZZATE CONTRO DI NOI, SIAMO LIBERI E CON TASCHE DA RIEMPIRE COME PEGNO PER LE STR0NZATE CHE CI AVETE FATTO FINO AD ORA!” Uso: parlantina (paura) Come da titolo. Attendo un suo cenno per correre al mech, dando un’occhiata ai miei sodali. Spero che quel Baines sappia bene chi dovrà ringraziare se rimane in piedi con le sue gambe, questa volta. Ma purtroppo, sappiamo come va questo mondo di m3rda: fin troppo bene.
  18. Domani arriva la mia risposta, scusate il ritardo.
  19. Dolmenwood lo seguo da tempo e sono molto curioso di averlo tra le mani: adoro lo stile dei disegni di Pauliina Hannuniemi!
  20. Un punto di partenza doveroso. Se parliamo ancora di Acquafonda ai giorni nostri è per la genialità con cui fu scritta in un periodo dove tutto questo ancora non era arrivato. La TSR comprese subito che giocare con la ambientazione con un cavallo come Greenwood già in corsa da anni era una occasione da non lasciarsi sfuggire.
  21. Sarei curioso di leggermi questa scatola grigia, per vedere con i miei occhi questi reami più al buio.
  22. L’idea di fondo mi piace, lo trovo una sorta di Heroquest 5.24, ci sta. Da provare per me, con i dovuti cambiamenti che un Dungeon Master navigato sa che dovrà apportare ad una roba del genere. Almeno è qualcosa diverso dalla ripubblicazione/aggiornamento mediocre visto fino ad ora.
  23. Non rido ed incalzo mettendomi tra Kaelyn ed il mech della Evantis, camminando avanti ed indietro, mentre guardo a terra, gioco con la polvere che si alza dai miei stivali e ogni tanto scruto l’orizzonte dove sono scomparsi i Lupi Blu. “La storia te la racconto io: erano quattro meticci, quattro bastardi della stessa cucciolata, che avevano catturato quattro lepri in un c4zzo di posto sperduto nel niente: non cercavano le lepri, anzi, furono proprio le lepri a cercare i meticci, per avvertirli sulla pericolosità della zona e dei suoi abitanti. Ma i meticci, a cui non fregava un c4zzo e volevano dimostrarsi forti, tennero in scacco le lepri e decisero che sarebbero andate alla ricerca del motivo per cui erano partite. Uno disse: io sono il più forte. Uno disse: io ho le armi migliori. Uno disse: io comando con la voce. E il quarto… Che voleva dire qualcosa, fu fermato dal primo, che gli disse: Tu resti con le lepri. Ed il quarto si ammutolì. Gli altri invece ringhiarono e risero. Perché in ogni branco di bastardi c’è sempre quello più bastardo degli altri. Soprattutto col più debole, s’intende. Così tre partirono, e uno rimase a guardia. Passò un’ora. Poi due. E i tre non tornarono più. Forse li hanno presi i rottamatori… Forse la sfortuna, che non guarda in faccia nessuno. In tutto questo, Il quarto rimase, solo, con quattro fottute lepri. Le uniche a potergli offrire una via d’uscita dalla m3rda in cui si stava mettendo da solo, perché faceva lo str0nzo con le lepri, che conoscevano la zona meglio di lui. E allora rise. Rise perché pensò: ‘Se quei tre meticci bastardi dei miei amici, con molte più palle di me, non hanno resistito a queste terre… Come me la caverò io, quando dieci figli di putt4na mi assalteranno da ogni direzione, privi della paura di morire pur di strapparmi la colonna vertebrale mentre imploro una morte rapida? Ah! Se solo avessi ascoltato le lepri!” Sputo a terra, mi fermo e guardo dentro al cockpit del pilota, se riesco a scrutarlo.
  24. Pardon, pensavo che l’arrivo di Roren susseguisse questo momento, per questo attendevo. Ovviamente se la cosa richiede più tempo di quanto ho preventivato, proseguo io nel thread.

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.