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Dragons´ Lair

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Dracomilan

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  1. E voi, avete mai usato questi eroi nelle vostre campagne? La prima grande 'campagna' nel 1991 fu Curse of Azure Bonds, dove Elminster aiutava i PG da dietro le quinte, senza potersi rivelare per paura di attirare la reazione di Fzoul Chembryl e degli Zhentarim sul gruppo, e Alias e Dragonbait che rivelavano come fossero stati i primi test dei tatuaggi maledetti. Funzionò tutto incredibilmente bene, e da allora i miei giocatori hanno incontrato decine di PNG 'noti', da Gromph Baenre a Astanera (nella sua veste di Zenar o Il senzanome, nella Myth Drannor pre-caduta), da Dalamar a Alusair, senza mai avere problemi di trama. Hanno solo dato quel poco di pepe in più che fornisce il riconoscere la profondità di un'ambientazione dove non sei l'unico eroe.
  2. si. Need games ha tradotto Labyrinth dello stesso team ma non credo sia nei suoi piani tradurre Dark Crystal
  3. Diretto discendente, per stile e usi, ma dedicato ad Assassini e Monaci invece che ai Maghi, The Scarlet Brotherhood del 1999 dedicato alla Fratellanza Scarlatta di Greyhawk.
  4. Se non fosse per GURPS Myth: The Fallen Lords e GURPS Discworld non avrei mai comprato nulla della linea editoriale… ma comunque pensare che da 20 anni non venga toccato il set di regole sottostante mi sembra incredibile.
  5. Avendo iniziato con la Rules Cyclopedia ed essendo poi saltato ad AD&D 2e mi sono perso questo ma mi sono rifatto con Pages from the Mages… mi ricordo ancora la voracità negli occhi del giocatore del mago alla ricerca di un tomo che contenesse 'scribe'
  6. Marò…. posso solo addurre l'orario come scusante.
  7. Amm e Thethyr sono tra le zone più originali dei Reami, anche se nei 100 e passa anni dopo la loro prima descrizione si sono molto annacquati. Consiglio di giocarli come descritti nel 1350 (massimo 1372)
  8. Su EnWorld è apparso un bellissimo articolo, il primo di una serie dedicata al collezionismo di D&D. Ho aspettato qualche giorno a parlarne, poi mi sono detto: a @firwood @Lord Danarc e altri interesserà sicuramente... quindi perchè aspettare? Il collezionismo dei giochi di ruolo è ormai una componente essenziale da considerare sia quando i giochi si producono (basta vedere il proliferare di copertine variant ed edizioni spaciali) sia quando si accumulano (lo vendo? o lo tengo anche se non lo uso?). Questo soprattutto perchè la Gen X ha ormai l'età per comprare tutto ciò con cui giocava a 16 anni ma non si poteva permettere. Nel corso di oltre cinquant’anni, Dungeons & Dragons ha dato vita a un universo sterminato di prodotti. Dai manuali di gioco ai romanzi, passando per fumetti, videogiochi, miniature e accessori di ogni genere, il marchio ha conquistato scaffali e collezionisti in tutto il mondo. A questo si aggiungono le avventure organizzate per il gioco di ruolo, le traduzioni in decine di lingue, il merchandising ufficiale e l’inesauribile produzione dei fan pubblicata sul portale Dungeon Masters Guild. L’insieme è talmente vasto da rendere impossibile una catalogazione completa. Tuttavia, restringendo il campo, si possono fare delle stime più concrete: ad esempio contando i prodotti di gioco pubblicati da TSR e Wizards of the Coast, analizzando il numero complessivo di pagine dei manuali o calcolando quanto costerebbe oggi essere un vero collezionista di D&D. Questa indagine nasce proprio con l’obiettivo di rispondere a una domanda che tutti gli appassionati si pongono almeno una volta: quanta roba di Dungeons & Dragons esiste davvero? L'articolo completo è qua https://www.enworld.org/threads/how-much-d-d-stuff-is-there-anyway.715374/ e ovviamente emerge che l'era di AD&D 2e è stata la più prolifica di sempre...
  9. Potremmo fare un thread dedicato ai romanzi dei FR degni di essere letti... precisando che spesso le traduzioni italiane non aiutano, e che chi può dovrebbe leggerli in inglese, io consiglio la trilogia dell'elfo scuro di Salvatore (quella ambientata a Menzoberanzan) e quella di legacy of the drow (ambientata a Mithral Hall) i romanzi di Elaine Cunningham Elfshadow ed Elfsong il romanzo di Scott Ciencin The Night Parade il romanzo di Kate Novak e Jeff Grubb Azure Bonds
  10. non intendevo questo Intendevo che il successo dei romanzi nei tre anni prima dell'uscita di AD&D 2e gli fece capire che c'era un mercato e un interesse per le storie, così coinvolsero Greenwood e Jeff Grubb perchè definissero il setting e le storyline dei Forgotten Realms post-nuove regole, rispettando i requisiti di business (come placare il satanic panic). Al contrario, nel passaggio alla 4E agli autori (del setting e dei romanzi) venne presentata una storyline già definita alla quale adattare i loro romanzi e le loro storie.
  11. Cambierei l'ordine dei fattori. Per avere un successo commerciale la TSR (che non era una onlus e aveva appena iniziato a vedere il ritorno economico dei romanzi collegati al gioco) sapeva di dover fondere le regole alla narrazione, così chiese agli autori una via per farlo. Le venne bene nei Forgotten Realms, non però in Dark Sun o Greyhawk. Dragonlance infine ignorò quasi del tutto il salto delle regole da AD&D a AD&D 2e dal punto di vista narrativo (e per fortuna, perchè quando lo fece per passare da AD&D 2e a Saga fece peggio che la WotC col passaggio ai Reami 4E). Morale... una narrazione coerente interessa eccome ai giocatori di ruolo.
  12. Questa è stata una cosa bellissima. È stata una cosa bellissima solo perché è venuta bene. Hanno provato a farlo anche col passaggio dalla 3.5 alla 4.0 ed è venuto malissimo, e pure per il passaggio dalla 4.5 alle 5.0 non è venuta proprio alla grande. Diciamo che la prima volta hanno 'intrappolato il fulmine', cosa che notoriamente non succede mai due volte.
  13. ci vedremo lì nel 2026, quest'anno salto (e giuro di non essere stato io nell'asta di Arcane Age)
  14. ci saremo anche incrociati qualche volta... e di sicuro ci facciamo concorrenza in qualche asta di eBay 😂
  15. Ho molte di quelle espansioni ma le ultime acquisite in ordine di tempo non le ho mai lette (ahimè) e le ho prese solo perchè ora posso - a vent'anni no 😁 I Reami sono la località di villeggiatura dove andavi da bambino… non sono nè il meglio nè il peggio che ci sia, ma ci hai fatto un botto di avventure e ci hai conosciuto un sacco di amici… vale la pena tornarci di tanto in tanto
  16. Non sarà Alternity (sembra più Starfinder) ma io una lettura gliela darei volentieri. Anche perchè tra le abilità c'è Streetwise... una delle più sensate, inspiegabilmente mancante in D&D 5
  17. Ok grazie, mi ero perso quella dichiarazione. Come capo la colpa è sua in effetti. Anche se da questo mi era rimasta l'idea che tutte le bestialità maggiori fossero un parto di Wyatt.
  18. Hai una fonte per questo? Io ho sempre saputo che l'artefice della Spellplague fosse Wyatt. Perkins è stato invece responsabile dell'invasione dei Tiefling (che però, oggettivamente, sono piaciuti).
  19. Cosa mi piace: l'idea di presentare l'ambientazione attraverso zone molto ben definite, e le aree scelte sono in effetti le migliori aggiungere delle mini-avventure ad ogni area aiuta il DM a rendere subito vive le zone dividere manuale del DM dal manuale del giocatore Cosa non mi piace: la grafica delle copertine il nuovo logo dei Forgotten Realms
  20. Tutti gli elementi meno convincenti (iniziativa inesistente con i giocatori in costante vantaggio, distanze astratte, sistema di punti fato/sfortuna da accumulare per usarli in seguito, successi da valitare caso per caso, tesori raffazzonati e gestione delle incertezze lasciata a precedenti esperienze del Master) sono tutti presenti pari pari nel 2d20 di Conan. Che guardacaso è stato successivamente modificato/evoluto eliminandoli fino a versioni come Fallout 2d20 e l'atteso Heroes of Might and Magic. Io passo per ora, attendo HoMM 2d20 per riprovare qualcosa di diverso.
  21. A me richiama tantissmo il 2d20 del Conan di Modiphius - dalla mancanza di iniziatova ai punti azione ai danni limitati fino al movimento astratto. Il che non è del tutto positivo, visto che dopo due anni di campagna ancora non riuscivo a dominarne il “flow” durante i combattimenti, che sono sempre rimasti macchinosi, mentre i giocatori non capivano bene quando/come/perchè usare le loro risorse e come coordinarsi. Con le edizioni successive il 2d20 si è affinato (basta vedere Fallout, e sono super curioso di Heroes of Might & Magic) chissà se Daggerheart avrà abbastnza espnsioni/fiducia per farlo.
  22. Sono l’unico a non vederci nulla di male? Sin dal primo successo di D&D con Gygax abbiamo visto sugli scaffali prodotti improbabili come il cestino da pranzo di D&D o il libro da colorare di D&D. Qui vediamo solo un tizio che avrà l’incarico di fare in modo che i diversi franchising siano coordinati tra loro e - sperabilmente - con la produzione dei ttrpg, così magari da avere davvero dei tie-in tra prodotti su media diversi, realizzati da team differenti di aziende diverse (es serie tv e starter set dedicato del ttrpg, dopo l’opportunità mancata di tie-in evidenti con BG3).
  23. Da Master sin dagli albori tengo un diario di missione dove mi segno data, eventi e mostri/PNG incontrati. Questi vengono ripresi poi in dettaglio in una sezione dedicata, che riporta classe, livello, allineamento, caratteristiche fisiche. Una volta tutto questo era fatto su carta, da qualche decennio il digitale aiuta. Come giocatore sono molto più disattento… mi segno giusto i nomi dei PNG che ritengo rilevanti per la storia, usando la sezione 'note' della scheda.

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