Leonardo Pieri
 
	"Innanzitutto, lui è un problema", spiego, indicando Bernardi: "Verrai tenuto d'occhio, d'ora in poi. Posso farlo io... o può farlo qualcun altro. Sta a te scegliere, Matteo. Ma io sono la tua - anzi, la vostra - opzione migliore. Sì, ci hanno fatti estrarre, ma non crediate senza conseguenze. 
 
	Ho anche visto cosa potete fare e ho deciso di coprirvi, almeno in parte, ma mi sono assunto un rischio e ora vi metto davanti a un bivio", metto le carte sul tavolo: "O facciamo tutti finta di niente, permettendo che questa storia torni a saltar fuori all'improvviso in futuro, con peggiori conseguenze, oppure accettate che io vi tenga ufficialmente sotto osservazione e voi collaborate con me. 
 
	Avrei potuto raccontarvela in maniera più discreta e indorata, ma non siete degli idioti e preferisco siate consapevoli della scelta", faccio presente. 
 
	"Inoltre", concludo, "le alternative sarebbero una prigione o una bara, temo".
 
	Li guardo tutti ancora un attimo: "Non so perché, ma mi piacete e sono convinto abbiate il cuore al posto giusto. Vi siete trovati catapultati in una situazione di me*da e, per qualche motivo, avete deciso di agire, salvando delle vite e svelando un antico, orribile segreto. Ora dovete scegliere, ma tenete anche presente che, comunque, le vostre vite non saranno mai più solo vostre. 
 
	E che certi miei segreti resteranno, per voi, sempre tali. Su questo non avete diritto di preferenza".