L'idea di rimanere senza incantesimi divini è interessante se viene mantenuta una certa coerenza, per esempio io eliminerei anche l'incantesimo lanciabile a volontà.
Non solo, se la magia divina sparisce all'improvviso, è probabile che il mondo conosciuto collassi prima o poi.
Le chiese non sono potenti solo per gli incantesimi ma anche per la fede e i denari che gestiscono, quindi è probabile che qualcuna soccomba alla nuova era (razziata o semplicemente si estingue), mentre altre chiese diventino dei gruppi di potere organizzati e sospettosi. Forse qualche altra entità politica se ne sbarazzerà, in altri casi dovrà conviverci, ma ne ridimensionerà l'efficacia.
Alcune chiese per non scomparire potrebbero allearsi e prendere il potere uccidendo o imprigionando il re di turno, in questo modo si assicurerebbero l'esistenza e il regno diverrebbe qualcosa di differente.
Uno scenario di questo tipo diverrebbe abbastanza intrigante per una campagna lunga.
Eventualmente vedrei bene lo spunto anche per una one shot da torneo GdR.
Comunque, a te (astuccio) piacerebbe che fosse possibile lanciare almeno un incantesimo a volontà, vediamo come fare...
Partirei dai PG, sarebbero dei chierici ottimizzati da chierici che all'improvviso rimangono senza incantesimi tranne uno.
Specifico "Ottimizzati da chierici" poiché se un giocatore dovesse prepararsi una scheda sapendo già di perdere i poteri, potrebbe costruirla ad hoc orientata al combattimento fisico o comunque al miglioramento di abilità non magiche.
Io prenderei chierici di 6 livello, le schede le farei io e poi le distribuirei ai giocatori. I PG sono riuniti in conclave o qualcosa di simile quando rimangono senza poteri e naturalmente la cosa preoccupa. Anzi durante l'evento potrebbe esserci una carneficina di chierici ad opera di uno dei maghi da te citati e i PG potrebbero ritrovarsi assieme casualmente durante la lotta per la sopravvivenza.
Se fuggono potrebbero trovarci con altri chierici o vescovi e decidere con loro cosa fare per capire cosa è successo... assenza temporanea o definitiva della magia divina?
Possono muoversi in clandestinità e se il pericolo aumenta troppo (alleati che cadono come mosche) fuggire lontano per riorganizzarsi o entrare in contatto con altri chierici.
Salendo di livello potranno scegliere se biclassare e se riaddestrare alcuni talenti presi per potenziare le magie divine.
Una flebile speranza... dopo almeno un livello di fuga, esplorazione, carneficine e sconfitte, arriva una flebile luce di speranza.
Uno degli incantesimi memorizzati quel giorno tragico della mattanza riappare nella mente dei chierici, è lettura del magico.
Se sarà usato dai PG sul loro breviario personale darà un suggerimento su un luogo da raggiungere.
Le divinità hanno trovato il modo di comunicare con i loro seguaci più stretti, ma per evitare che il loro messaggio forse notato dalle divinità arcane (complici) hanno fatto passare qualcosa di innocuo come un lettura del magico.
Tale incantesimo non sarà riutilizzabile, una volta lanciato si esaurirà nuovamente e saranno pochissimi coloro i quali lo useranno sul breviario. Se i PG lo consumano, prima o poi troveranno qualcuno che l'avrà fatto (bisogna considerare che potrebbe accadere che l'aggancio sfumi).
Ogni chierico o gruppo di fedeli avrà un messaggio differente sul breviario, chi dovrà raggiungere un luogo, chi contattare una persona, chi altro...
da qui continua tu
Ecco io ti propongo questo spunto di ampio respiro per una campagna differente e in cui potrai sbizzarrirti tra intrighi magici, politici e divini.
ciao