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Stefano Benni


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Principali partecipanti

Quando avevo una ventina d'anni, che a spanne mi sembra l'età media dei frequentatori di questo Forum, anch'io ero un fan sfegatato di Benni. Adesso lo trovo assolutamente insopportabile: pessimo narratore, mediocre umorista e soprattutto nauseante moralista. Saltatempo e Achille Pié Veloce sono un po' meno peggio della media dei romanzi benniani, ma Margherita Dolcevita mi è sembrato straordinariamente brutto.

Però continui a leggere Benni....come mai? :confused::confused:

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Quando avevo una ventina d'anni, che a spanne mi sembra l'età media dei frequentatori di questo Forum, anch'io ero un fan sfegatato di Benni. Adesso lo trovo assolutamente insopportabile: pessimo narratore, mediocre umorista e soprattutto nauseante moralista. Saltatempo e Achille Pié Veloce sono un po' meno peggio della media dei romanzi benniani, ma Margherita Dolcevita mi è sembrato straordinariamente brutto.

Scusa, siccome qui è apprezzato anche da trentenni, potrei sapere quanti anni hai??

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Però continui a leggere Benni....come mai? :confused::confused:

Ho il gusto dell'orrido.

A parte gli scherzi, come dicevo, Saltatempo e Achille Pié Veloce non mi erano dispiaciuti. Li ho trovati fastidiosamente autocelebrativi, soprattutto il primo, ma meno schematici e manichei dei romanzi precedenti. E' per questo che ho comprato Margherita Dolcevita, sperando in un'ulteriore evoluzione. Invece mi sono trovato davanti a una stucchevole matassa di luoghi comuni pseudoprogressisti.

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Scusa, siccome qui è apprezzato anche da trentenni, potrei sapere quanti anni hai??

Trenta.

Se è per questo, Benni piace molto anche a certi quarantenni. Si può essere anagraficamente maturi e, nel contempo, essere rimasti fermi all'adolescenza nei gusti letterari. E' il caso dei fan di Benni più attempati.

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Beh, magari presuntuoso no, ma sicuramente un po' borioso sì...

Senza volerlo magari, ma ti sei sbracciato in considerazioni da dio in terra nei confronti di chi apprezza Benni anche ad età superiori e quelle adolescenziali...

Questa almeno è la mia impressione, poi magari mi sbaglio, e se lo faccio correggimi...

Tornando IT, di Benni ho letto solo Il bar sotto il mare, e mi ha fatto divertire, anche se non l'ho trovato la più alta espressione di tecnica scrittoria...

Cmq da anni ormai non leggo più narrativa, quindi anche Benni...

Nel complesso credo sia leggibile e leggero... :mrgreen:

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No.

Perché?

Senza volerlo magari ti sei sbracciato in considerazioni da dio in terra nei confronti di chi apprezza Benni anche ad età superiori e quelle adolescenziali...

Non è proprio del tutto simpatico dire che chi apprezza Benni in età adulta ha ancora i gusti di un immaturo... scusa, ma io lo trovo abbastanza offensivo.

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Non è proprio del tutto simpatico dire che chi apprezza Benni in età adulta ha ancora i gusti di un immaturo... scusa, ma io lo trovo abbastanza offensivo.

Autocitarsi non è molto elegante, ne convengo; ma in questo caso trovo che sia pratico riportare quanto ho scritto altrove, piuttosto che sforzarmi di esprimere nuovamente gli stessi concetti con altre parole. Qui sotto, se avrete la pazienza di leggerla, trovate la mia opinione completa e definitiva su Benni. Se qualcuno dovesse trovarla offensiva mi dispiace per lui, ma la mia opinione non cambia.

"Premessa: sono un ex fan di Benni. Anch'io, come molti, quand'ero un ragazzino lo adoravo. Poi mi è successo qualcosa di straordinario, considerando che siamo in Italia: sono cresciuto. Almeno un po'.

Eh, già, l'Italia è il paese nel quale viene considerata bella e auspicabile la prospettiva di rimanere adolescenti più a lungo possibile. Ed è principalmente a questo che Benni deve la sua fortuna; perché solo un teenager, qualunque sia la sua età, può considerare capolavori le cosine partorite dalla penna benniana.

Soltanto un quattordicenne, foss'anche ad honorem, può trovare irresistibile l'umorismo di Benni, perennemente meccanico e telefonato. Soltanto un under 20, ufficiale o ufficioso, può sopravvivere indenne al sedicesimo gioco di parole consecutivo. Soltanto un ragazzino, in brache corte o lunghe, può sorvolare sulla completa incapacità di Benni nella costruzione delle trame, sul modo in cui riesce a procedere solo per accumulo disordinato, sulla sua tendenza alle divagazioni inutili, sulla sua propensione a delineare personaggi che hanno lo stesso spessore della carta velina.

Ma Benni, fin qui, potrebbe essere ancora uno scrittore modesto e sopravvalutato, come ce ne sono a decine. Quanto ho scritto, peraltro, non è nemmeno valido al 100% per tutta la produzione benniana. Se romanzi come Spiriti e Margherita Dolcevita sono di una bruttezza inqualificabile, e se gli osannati Elianto e La Compagnia dei Celestini vanno bene giusto per essere letti in treno, prodotti degli ultimi anni come Saltatempo e Achille Pié Veloce presentano qualche minimo germe di evoluzione. Benni, inoltre, guadagna dei punti sulla breve distanza: c'è da stendere un velo pietoso sui suoi corsivi per Repubblica e su quasi tutti i suoi pezzi teatrali, ma alcuni dei suoi racconti, pochi, non sono malriusciti.

Il motivo per cui detesto Stefano Benni non è legato alla modesta levatura letteraria dei suoi lavori, e neanche al fatto che, nonostante tale modestia, Benni viene elevato al rango di classico da molti. Il motivo per cui detesto Stefano Benni è il modo involontariamente autoparodistico in cui fa, o crede di fare, politica.

Benni è uno scrittore ambizioso, e molto. Da ogni suo romanzo traspare con assoluta nettezza la volontà di dire qualcosa di definitivo sulla situazione della nostra società, del nostro paese, perfino del pianeta. Peccato che, a intenzioni adulte, corrisponda un approccio, per l'appunto, adolescenziale: quello di Benni è un mondo in bianco e nero, che non conosce sfumature di grigio. L'ideologia che Benni vorrebbe trasmettere è in realtà un collage di schematici e manichei luoghi comuni: libri = Bene, televisione = Male; sinistre = Bene, destre = Male; paesi in via di sviluppo = Bene, paesi industrializzati = Male; e via banalizzando. Il tutto è reso dieci, cento, mille volte più odioso dalla propensione di Benni a far piovere i giudizi dall'alto, come se lui rappresentasse una sorta di autorità morale, e non fosse invece un semplice moralista da, guarda caso, Bar Sport.

Che Benni si veda e venga visto come un grande romanziere, è un fatto col quale posso convivere. Ma che si veda e venga visto come un fustigatore di costumi, un acuto osservatore e un pensatore originale, è intollerabile e, purtroppo, sintomatico dell'Italia in cui viviamo."

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Posso capire che lo stile di Benni non ti piaccia - da parte mia, di Benni non ho ancora letto alcunché, dunque non formulo giudizi su di lui - ma non mi sembra giusto definire (anche implicitamente) immature le persone a cui piace.

Da quanto ho letto, tu scrivi. Dunque, questo ti permetterebbe di giudicare l'operato di Benni. E fin qui, nulla di male: chiunque è libero di esprimere la propria opinione, meglio ancora se lo fa con cognizione di causa. Ma affermare che "si può essere anagraficamente maturi e, nel contempo, essere rimasti fermi all'adolescenza nei gusti letterari" equivale a dire, secondo me: "chi legge Benni, a prescindere dall'età, è un immaturo."

Chi ti dà il diritto di affermare una cosa del genere? Non puoi permetterti di giudicare i gusti altrui, tanto più che, così facendo, ti poni implicitamente in una condizione di superiorità nei confronti di chi ritieni "immaturo" solo perché non condivide le tue opinioni in materia di letteratura.

-MikeT

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Spendo una parola adesso per non dover farlo più avanti quando potrebbe non bastare.

Le opinioni di Krakazoom su Benni sono indubbiamente derivate dalla sua esperienza e da come la produzione del sopracitato autore ha influenzato la sua personalità (intesa nel senso più ampio del termine). Se K. ritiene immaturo chi apprezza Benni avrà le sue ragioni, per lui perfettamente valide e peraltro già espresse (con una completezza che gli va riconosciuta).

Il fatto che certe parti del suo discorso siano risultate offensive per qualcuno è sicuramente da attribuire al modo molto diretto e poco "da forum" di esprimere le sue opinioni. E' più che giustificato che chi apprezza B. si senta offeso dal suo intervento, ma mi pare evidente anche che nessuno si possa sentire "giudicato" da K. basandosi solo su un fattore come questo.

K. ha chiaramente espresso i motivi per questa sua affermazione (che, sottolineo ancora, poteva essere espressa con toni meno "perentori") e se qualcuno ritiene che la sua analisi sia sbagliata può ovviamente replicare opponendo le sue argomentazioni.

Trovo inutile e dannoso (oltre che pericolosamente vicino alla violazione del regolamento in termini di flame), che questa discussione scivoli fuori dai suoi binari verso una serie di accuse che potrebbero sfociare facilmente in un alterco.

Quindi pregherei i partecipanti di porre fine a ulteriori contestazioni (comunque per ora sempre pacate e assolutamente in linea con le politiche del forum) e l'utente Krakazoom di utilizzare un linguaggio più accorto quando esprime valutazioni come quelle in oggetto.

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Io di Benni ho letto "Terra" e "La Compagnia dei Celestini"...ma una cosa non capisco: perchè si debba giudicare delle idee politiche di un autore. Ovvero questa persona è politicamente schierata ergo non può produrre nulla di decente. Astenendomi da un completo giudizio di Benni del quale non ho sufficiente conoscenza posso dire in maniera particolare che alcune cose del sue stile sono apprezzabili ed altre no. In linea più generale non penso che il fatto che Benni scriva per un giornale che non è di destra equivalga ad una condanna, così come allo stesso modo sbagliano coloro i quali mettono all'indice Tullio Avoledo perchè scrive sul Giornale (mentre nei suoi libri non vi sono propriamente idee di una persona appartenente ad un determinato schieramento politico).

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Concordo con Strike.

completa incapacità di Benni nella costruzione delle trame, sul modo in cui riesce a procedere solo per accumulo disordinato

Non sei andato un po' troppo pesante? Puoi odiare Margherita Dolcevita, ma non direi che è strutturato alla stessa maniera di, mettiamo, bar sport.

Hai il dente un pochino avvelenato, Krakazoom o è una mia impressione? Mah, sarà così.

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Rispondo a DTL: nessun problema e nessun rischio di flame!! Mi sono solo un pò infastidito dal tono "poco simpatico" di Krakazoom, ma per me rimane "morta lì"!! :-D Alla fine lui terrà le sue idee e io le mie... e, vedendo il suo intervento completo, mi rendo conto che abbiamo MOOOOLTE idee discordanti!! :ka:

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mah......non saprei che dire......

di sicuro per restare in tema e a tono mi sento afferamere che ogni autore è bravo o meno anche in base a chi legge.

in quanto al lungo post di Krakazoom di poco sopra......siccome tutto è relativo......mi viene da pensare che sia un post molto superficiale, con un deciso numero di luoghi comuni e dotato di scarsa sensibilità (o forse maturità?)

alt mi spiego subito......non voglio fare attacchi diretti o scatenare nessun genere di flame.

faccio un esempio.....sarà capitato a tutti di leggere un libro, parlarne con persone che l'hanno a loro volta letto e notare come ognuno colga aspetti e temi differenti.

sicuramente Benni si muoverà se formule consolidate e a volte stereotipate.......ma viva Dio non mi soffermo solo a quello.

credo che non abbia mai nemmeno fatto segreto del proprio orientamento politico.......può dar fastidio ma infondo è la sua opinione.

per il resto sono contento di avere la capacità di apprezzara un certo tipo di eccesso letterario.

dire poi che spititi è un brutto libro significa (a mio personalissimo avviso) che lo si è letto senza nessun interesse o coinvolgimento........magari proprio in treno.

e per concludere con una frase ad effetto, immatura e luogocomunista dirò che:

sta a noi leggere tra le righe e non solo sopra ad esse!

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  • 4 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

Credo che sia vero il detto "le opinioni sono come le palle....ognuno ha le sue", quindi anche se a distanza di qualche mese mi diletto a dire la mia sulla questione. Che possa piacere o non piacere Benni, o qualunque altro autore, credo sia solamente una questione personale. La cosa buffa, che mi ha spinto a scrivere, è che in questa diatriba mi sono ritrovato a pensare che era esattamente la situazione creatasi quando io, con Benni Stefano, ci ho litigato.... :-(

Spiego: Ho conosciuto Stefano Benni nel 1991 a Bologna, mentre ero in un'aula dell'università di Filosofia che in quel momento stava proclamando un'autogestione che si sarebbe risolta susseguentemente nel cosiddetto movimento della "pantera". Ero a Bologna su invito di due miei amici toscani che dovevano cominciare a studiare appunto presso l'ateneo bolognese e mi avevano dato appuntamento in università...arrivo, li saluto, andiamo in aula perché "stava succedendo qualcosa" e sentiamo la proclamazione dell'ocupazione studentesca....vabbé

Qualche giorno dopo ci giunge la notizia che stefano benni avrebbe tenuto una piccola conferenza in università e ovviamente, essendo io un suo lettore appassionato, ci sono andato.....perché sto dicendo questo e facendo questa lunga premessa?

Perché Krakazoom ha espresso un suo valido motivo per giustificare la sua scelta nei confronti dello scrittore Benni. Ed è qui il punto....GIUSTIFICAZIONE.

Io ritengo che TUTTO si può giustificare....ma A PAROLE, non coi fatti.

Krakazoom ha giustificato in pieno, con una sorta di critica letteraria, il suo punto di vista, negativo, nei confronti di Benni....quello che vorrei farvi notare è che con gli stessi mezzi dialettici chiunque di noi, appassionati estimatori di Benni, potremmo, se volessimo, fare la stessa identica cosa per giustificare invece l'immenso valore di questo scrittore e delle sue opere...chiaro il concetto? ;-)

Non serve arrabbiarsi proprio perché TUTTO, A PAROLE si può giustificare.

Ed è lo stesso motivo (l'avere espresso questo concetto) che mi ha fatto litigare con Benni. Si parlava ovviamente di politica e diritti umani e non so come il discorso sia finito su come i giornalisti riuscissero a scrivere ciò che scrivevano su certi temi senza incorrere nella più minima autocoscienza e autocritica sparando caxxate immani a giustificare certe cose...ed è a quel punto che me ne sono uscito con il concetto appena espresso usando come paragone il fatto che, purtroppo, un buon utilizzatore della lingua italiana avrebbe addirittura potuto, A PAROLE, giustificare il nazismo....non ho fatto in tempo a finire di spiegare cosa intendessi che sia Benni che mezza aula magna si è scagliata contro di me. Minuti difficili, credetemi....alla fine ho chiesto scusa a tutti per il fatto che evidentemente non ero riuscito a spiegare come volevo il mio punto di vista sulla cosa e quando Benni poi se n'è andato ho chiesto ad altri, che non si erano scagliati contro di me, il perché. Mi hanno risposto che erano d'accordo con quello che avevo detto....li ho mandati direttamente a quel paese (in realtà ho usato un'altra espressione...più forte), per il fatto di avermi lasciato, SOLO, a subire le critiche di tutti senza aiutarmi a spiegare un concetto che evidentemente loro avevano compreso pur se io non ho avuto il tempo necessario per renderlo più chiaro anche agli altri....

Fine della pippa telematica. scusate

Ho letto vari libri di Benni, qualcuno mi è piaciuto di più, qualcuno di meno.... ho finito da pochi giorni "Achille piè veloce", bello per amor del cielo...bellissimo....ma triste.... TRISTE!!!

Nessuno, mi pare, potrei sbagliarmi, ha citato il bellissimo "Comici spaventati guerrieri"....lo consiglio caldamente e consiglio anche di vedere, se riuscite, il film "Musica per vecchi animali" con Dario Fo, Paolo Rossi, Felice Andreasi ed altri bravi attori. E' strano come film, ma per gli appassionati di Benni è un must....visto che è tratto proprio da "comici spaventati guerrieri" ;-)

ciao

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