23 ore fa23 ore comment_1932635 3 minuti fa, Zaorn ha scritto:Sinceramente sono un po' arrugginito, non avendo giocato per anni, ma ti assicuro che se prendi un PNG di questi manuali e lo giochi come si deve conoscendo bene abilità e incantesimi, immedesimandoti nella sua testa, non è così difficile creare una sfida ai personaggi, che anche solo per capire come sconfiggerlo, non fanno presto.Il grado sfida non l'ho mai trovato granché indicativo, anche perché il gioco è molto semantico, anche se si tende a prestare molta attenzione ai numeri.Un personaggio che fa la differenza solitamente ha una vasta gamma di opzioni e poteri eterogenei o deve collaborare di squadra.Ora si parla di sacchi di punti ferita che si affrontano...Stai parlando con uno che gioca tutt'oggi con AD&D (seconda edizione), che ormai ha passato la soglia dei 50 anni e che gioca dal 1985. Mai usato il grado di sfida (introdotto dalla 3E), e amante delle campagne di ampio respiro. Ho sempre usato l'ambientazione nel modo più completo possibile e, complice un eccellente gruppo di giocatori del mio gruppo storico (che hanno iniziato con me nello stesso periodo), ho sempre potuto scrivere avventure dove gli enigmi, l'investigazione, gli intrighi e le lotte di potere hanno sempre avuto un ruolo predominante. I png di alto livello li ho sempre usati come una specie di cameo, "quest giver", nemici sullo sfondo per dare colore e profondità all'avventura, incontri casuali in locande, ecc.Abbiamo da poco iniziato la Grand Campaign di Greyhawk che ho finito di tradurre qualche mese fa, con personaggi nuovi di zecca (ranger elfa, maga elfa, guerriero nano, chierica umana, ladro halfling, guerriero umano, bardo mezzelfo, barbaro umano) e per ora sta andando alla grande. Sono arrivati ad Hommlet, hanno affrontato un gruppo di briganti lungo la strada che li ha conciati piuttosto male e stanno facendo conoscenza con la gente del posto. Si preannuncia una gran bella campagna! Segnala
23 ore fa23 ore comment_1932637 9 minuti fa, firwood ha scritto:I png di alto livello li ho sempre usati come una specie di cameo, "quest giver", nemici sullo sfondo per dare colore e profondità all'avventura, incontri casuali in locande, ecc.Quello sì, per carità, tutto quello che dici qui è quasi scontato per me, io da PG/giocatore ho avuto master che conoscevano bene le ambientazioni e i PNG.Io trovo che il gioco con i livelli evolva davvero e più di sale e più è quasi un altro gioco che non tanti sono arrivati a padroneggiare e cogliere davvero, parlavo di quello.Da master invece mi ha sempre gratificato creare sfide, senza troppo studio e preparazione dell'avventura se non il suo canovaccio, con metodi semplici lasciando spazio alla narrazione ai giocatori, gestendo però bene il mondo circostante e i PNG/mostri/fazioni avversarie.La malinconia nasce un po' dal fatto che vedi come il gioco, nei suoi sviluppi, si sia banalizzato assai, dimenticando una parte epica dello stesso. Modificato 23 ore fa23 ore da Zaorn Segnala
22 ore fa22 ore comment_1932640 3 ore fa, aza ha scritto:Per arrivare al 10° livello ci voleva un anno intero di sessioni settimanali, ...Si, partendo dal nono però! Segnala
13 ore fa13 ore comment_1932651 11 ore fa, aza ha scritto:Il pubblico target è cambiato, e purtroppo anche la filosofia del gioco.Oggi il target è molto più casual: giocatori che vogliono divertirsi qualche sera, fare due combattimenti e poi passare ad altro. Di conseguenza, anche le avventure ufficiali sono tarate su quel pubblico, restando nel “range sicuro” 3–10, dove il gioco è più immediato e non richiede troppo impegno.Fino alla 3E, e ancora di più in AD&D, si cresceva molto più lentamente. Per arrivare al 10° livello ci voleva un anno intero di sessioni settimanali, e ogni passaggio di livello era una conquista, non un automatismo. C’era gusto nel vedere il personaggio maturare davvero, non solo “salire di numero”.Gli appassionati veri ci sono ancora, e molti continuano a giocare campagne lunghe fino ai livelli alti. Solo che non sono quelli che rispondono ai questionari WotC, non usano D&D Beyond o lo fanno giusto per comodità. Il “giocatore medio” che loro vedono nei dati è quello che fa qualche one-shot o una campagna breve e così il design del gioco si è piegato su quella fetta di pubblico.Non saprei sai... per la maggior parte ti do ragione. E' pieno di "ragazzini", passatemi il termine, che si disamorano subito, lo fanno per moda, o di vecchi giocatori a cui manca il tempo e la voglia. Poi il gioco online per carità nonostante la sua utilità, ha ammazzato il fascino. Però dopo anni che non giocavo nel 2019 ho trovato un gruppo amici più giovani sulla trentina, con loro giocavamo però c'era questa idea che i livelli alti fossero noiosi, volevano i livelli infimi e volevano campagne da 8-10 sessioni e poi cambiare i personaggi. Ho provato dopo qualche tempo a rifare io il master e li ho condotti in una campagna settimanale di due anni dal primo al 15esimo livello. Gli è piaciuta però poi hanno ricominciato col "vorrei provare un personaggio nuovo", "mi piacerebbe una nuova build", ma "in rete si parla del sorcadin"... non lo so, io adoravo i pg che creavo e facevo di tutto per non farli morire e continuare la loro storia. Forse non sono adeguato come master, ma è una cosa che vedo sempre più spesso. Anche se c'è costanza nel gioco, non c'è costanza col personaggio e con la storia. Comunque non demordo, mi piacerebbe far capire loro anche il bello di un paio di missioni vicine ai livelli epici.Ditemi anche voi la vostra idea Segnala
1 ora fa1 ora comment_1932728 22 ore fa, firwood ha scritto:Abbiamo da poco iniziato la Grand Campaign di Greyhawk che ho finito di tradurre qualche mese fa, con personaggi nuovi di zecca (ranger elfa, maga elfa, guerriero nano, chierica umana, ladro halfling, guerriero umano, bardo mezzelfo, barbaro umano) e per ora sta andando alla grande. Sono arrivati ad Hommlet, hanno affrontato un gruppo di briganti lungo la strada che li ha conciati piuttosto male e stanno facendo conoscenza con la gente del posto. Si preannuncia una gran bella campagna!Ho letto bene, OTTO pg? Il master ce la fa a gestirne così tanti? Segnala
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