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Dragons´ Lair

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comment_1927198

Buio screziato da luce che filtra dai teli della tenda di un carro coperto. I vostri occhi sono ancora doloranti e siete ancora troppo stanchi @Voignar @Landar . Siete sdraiati con altre persone su un carro di feriti, stretti e malodoranti come pesce sotto sale; ciascuno si lascia cullare dal rollio del veicolo e dal muggito dei buoi che lo trainano, riaddormentandosi facilmente in un sonno che non ristora, cercando di ignorare il dolore alle membra -fratture e ustioni- riportate con l'ultima esplosione a cui avete assistito. I bendaggi e soprattutto il sopore indotto dalle droghe somministrate ai feriti bloccano i profughi, lasciandovi in balia di chi presta cura: cerusici ufficiali o improvvisati, con i modi e i limiti di chi non sa gestire questa catastrofe.

Meccaniche

I PG sono affetti in questa fase dalla condizione di PRONO e PRIVO DI SENSI, quindi anche INABILE. Nei brevi momenti di veglia, in cui vengono nutriti, si applica la condizione di STORDITO e INTRALCIATO (per i bendaggi). Inoltre il livello di affaticamento è il 5 (velocità a zero, svantaggio a tutti i d20, PF massimi dimezzati). Il riposo lungo non si completa: non siete abbastanza comodi, il dolore non fa riposare adeguatamente e l'apporto nutritivo è scarso.

In questa fase i PG sono incompleti e non godono di tutti i talenti: il "Resiliente [COS]" di Amirkhan non è ancora attivo e viene maturato proprio con questa esperienza. Tarik, invece, ha già sviluppato il talento "Combattere a due armi" che permette un bonus +1 alla CA mentre ha un'arma da mischia per ciascuna mano, di usare il combattimento a due armi anche quando le armi non sono leggere e di estrarre/riporre contemporaneamente un'arma con ciascuna mano. Ma siete disarmati!

Passa così diverso tempo.

Molto tempo.

La carovana di profughi si muove di città in città, lasciando in ogni abitato una quota di esuli. Quanti giorni siete stati sul quel carro? Quando scaricheranno anche voi?


La tenda da campo in cui si risvegliano i protagonisti: diverse brandine vuote, terra battuta e ceste con bende e stecche.Sono certamente passati diversi giorni.

L'aria non porta nessun sentore del salmastro, dello iodio, della sabbia e delle spezie di Rutterdam, né di alcun porto sul Gargaroz. C'è invece l'aria fina della campagna e il profumo di bosco.

Ad arrivare agli orecchi non ci sono i suoni né di onde, né di mercanti. Dall'ultima volta che vi hanno imboccato non avete più udito neanche il rumore di passi. Solo il respiro di un'altra persona, probabilmente un altro esule ferito, come te, su una branda poco distante. Ma ti senti meglio, hai finalmente riposato: non sei più su un carro. La pelle ustionata non brucia più e anzi l'aria fresca è piacevolissima su stinchi e avambracci. Riesci a sgranchire le dita dei piedi nudi. Non c'è una coperta: la temperatura è buona. Adesso arriva alle narici l'odore del tuo corpo: sei stato lavato ma resta un puzzo di polvere dei vestiti laceri. Sono i resti di un costume da acrobata di corte: ocra sulla destra e verde a sinistra nella maglia, e gli stessi colori, invertiti, sulle brache. Pieni di strappi e macchie di sangue. Il simbolo di San Cuthbert sul petto è quasi del tutto sbiadito e irriconoscibile.

Una sensazione di benessere ti pervade, comodamente sdraiato sulla branda, e percepisci la voglia di indugiare ad assaporarla.

Invece no: un corno da guerra fa echeggiare il suo suono. Aprite gli occhi contemporaneamente, nell'ospedale da campo allestito alla bell'e meglio. Un dolore muto nel petto, odore di erbe e sangue.

Meccaniche

Siete finalmente riposati, al pieno di punti ferita ma Tarik soffre ancora di 2 livelli di affaticamento (svantaggio alle prove di caratteristica e velocità dimezzata; il valore di percezione passiva è quindi 9). Amirkhan è nel pieno delle forze. Ad ora non hanno bisogno né di mangiare né di bere.

Entrambi i PG sono PRONI sulla branda, scalzi e con solo maglia e brache.

Amirkhan

La tua percezione passiva è 11, sufficiente per distinguere da lontano, dopo il suono del corno, dei comandi urlati in una lingua che non intendi.

Mappa

Vi trovate in una tenda circolare di 10.5 metri di diametro. L'uscita, costituita da tue tende sovrapposte, dista 4.5 metri da ciascuna branda. Oltre alle brande ci sono diversi oggetti, propri di un ospedale da campo (o adeguati a questo scopo).

Dinamica del Round

Salvo indicazioni esplicite, ogni post individua tutte le azioni del PG in un round: il proprio turno (costituito da una azione, il movimento e, se disponibile, l'azione bonus) ed eventualmente una reazione (come azione preparata o come occasione, da inserire come spoiler, ad esempio: "in questo round, se capita l'occasione, il PG farà un AdO", oppure "il mio PG, se colpito, lancia Scudo").

Raccolte le istanze di ogni PG (meglio specificare nel dettaglio che cosa si vuole ottenere, magari in spoiler), nel post successivo del DM vengono descritte le conseguenze delle azioni e dei tiri di dado, spiegate in riquadro spoiler "Meccaniche".

In caso di dinamiche a tempo, NON espliciterò il counter, che è però presente.

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Immagini pubblicate

comment_1927312

Amirkhan

L'aria finalmente non è più satura di lamenti e odori di persone ferite e sofferenti. Sembrava passata un'eternità da... "Da quando?" penso portandomi la mano alla testa e massaggiandomela poco sopra la fronte.
Ricordo gli aromi di spezie portati dalla brezza marina, ricordo la confusione del porto di una non precisata città. Ricordo... poche cose: un lungo viaggio, fetore di sangue raffermo, cuoio bruciato, sudore e forse di qualche forte decotto disinfettante. Un viaggio scomodo, malamente cullato da una strada dissestata e accompagnato da una ninna nanna fatta di lamenti e pianti. Cibo che a malapena riuscivo a deglutire, forse per il sapore o per il dolore che mi causava anche il minimo movimento. Se quello non era un viaggio verso l'inferno, di certo qualche cosa di male ho fatto per meritarmelo, ma non ho proprio memoria di quale sia stata la mia colpa.

Ora però sembra finito, mi sento bene... riposato, sto facendo un dolce sogno, una ragazza meravigliosa della quale non riesco a mettere a fuoco il volto, una voce amica e familiare ma che non collego a nessun nome. "Accidenti!" un corno da guerra esplode nei miei timpani riportandomi alla realtà, spalanco gli occhi mordendomi il labbro perché stavo per ricordare quel nome, forse. Mi sollevo di soprassalto puntellando le mani ai bordi della brandina per non caracollare a terra. Inizio a guardarmi attorno, non ho la minima idea di dove io sia... non ho la MINIMA idea di chi IO sia. Questo shock mi devasta a tal punto che le mie orecchie iniziano a fischiare ferocemente ma non a causa del corno, che quasi non sento nemmeno più. Rimango lì, seduto sulla branda ma paralizzato a osservare il vuoto, il panico mi assale e inizio a respirare a fatica, inspirando talmente forte che la tenda sembra quasi mi stia crollando addosso.

Master

Al momento per il personaggio chiaramente nessuna azione. Sta troppo traumatizzato dallo shock della memoria persa. Però volevo chiederti quali fossero i tratti particolari della famiglia cui appartiene e in generale quali sono i tratti dei cittadini del Ruzbekistan. A quale popolazione dobbiamo far riferimento? turca/oghuz da bravi ottomani? Tatara/Kazaka/Uzbeka? Così trovo un'immagine adeguata per il pg e ne faccio una descrizione dettagliata.

comment_1927338

Tarik

Il dolore si mischia alla vergogna nei giorni che passiamo sul carro. Mi sono allontanato da casa per seguire la carriera militare, ma sembra che qualsiasi mia velleità di gloria e fama sia stata infranta ben prima di iniziare

L'apprensione per la mia famiglia, per mio padre, matrigna e sorellastre è immensa, e ho più volte tentato di trovare la forza di chiedere notizie, o di provare a scrivere una qualche lettera a casa, ma le forza non mi hanno mai accompagnato, e quindi mi sono ridotto a nulla più che mugugnare e lamentarmi sul carro

Quando finalmente mi rendo conto di essere in una struttura che non traballa e non dondola, quindi quasi per certo non un carro, provo a mettermi a sedere, ma non faccio in tempo a mettere insieme questo pensiero che sento il suono di un corno. Il corpo prova a muoversi, ma le ferite sono ancora serie e il mio unico risultato è cadere dalla branda

Ehi?! Che sta succedendo? Domando all'unica altra persona nella tenda, facendo forza contro il letto per mettermi in piedi

  • Autore
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La tenda sembra quasi crollare addosso: è l'effetto del risveglio dopo un lungo letargo? E' l'equilibrio che va ripreso abituandosi alla posizione eretta? O c'è davvero qualcosa che "spinge" i panneggi della tenda ospedaliera allestita?

Gli unici due occupanti della tenda raccolgono le idee, ma ...sembra che non ci sia tempo: un'altra nota del corno, uguale alla precedente, ma più vicina, riempie il silenzio. Cresce anche un brusio di voci: sono grida, apparentemente lontane ma che adesso entrambi i profughi possono sentire distintamente. Sono urla aspre e cavernose.

Tarik ha ragione a essere sorpreso: negli ultimi giorni, ogni volta che schiudeva gli occhi, c'era comunque un via vai di persone a prendersi cura dei feriti. Adesso invece non c'è nessuno, oltre a loro due, e sembra anzi che fuori stia succedendo qualcosa.

Oltre allo shock per l'amnesia, il panico che assale Amirkhan potrebbe avere ora nuove ragioni.

Meccaniche

Tarik - INIZIATIVA 4, (2 livelli di affaticamento = svantaggio alle prove di caratteristica e velocità dimezzata; percezione passiva: 9) è in piedi di fronte alla propria branda.

Amirkhan - INIZIATIVA 6, seduto sulla branda. La competenza raddoppiata in Storia, applicata con SAG, gli permette di intuire passivamente che le urla sono grida di battaglia NON umane.

Entrambi i PG sono scalzi e con solo maglia e brache.

Dinamica del Round (2)

@Landar @Voignar Se volete fare qualsiasi tipo di azione, indicatelo chiaramente con uno spoiler (per far riferimento alle meccaniche) o almeno descrivetelo narrativamente. Viceversa posso limitarmi solo a prove passive, OK? E soprattutto il tempo ...scorre! 😵‍💫

Sono partito volendo provare col ritmo 1 post = 1 turno. Andiamo avanti così per un po' ed eventualmente correggiamo, ok?

@Landar

I membri della famiglia Glebroze sono turchi/caucasici, ma in modo molto aprossimativo. Se vuoi dare al tuo PG connotati più kazaki/altaici o altri, nessun problema. Il Regno ha tanti contatti e influenze: c'è una famiglia decisamente magrebina, un PG nobile aveva profilo "parigino", e c'è una famiglia importante con un biondo tra gli esponenti principali. Quindi la varietà permette di gestire scelte estetiche molto eterogenee; d'altro canto anche l'impero ottomano, alla sua massima estensione, comprendeva davvero una miriade di etnie diverse! 🙃

comment_1927370

Amirkhan

Lo shock per la presa di coscienza di ciò che mi è accaduto dura un po' più del previsto. La voce del ragazzo accanto a me, unita a un secondo potente richiamo di corno e alla confusione all'esterno mi scuotono a sufficienza per far rinvenire in me un minimo senso di sopravvivenza.

"Cosa? Chi?" rispondo con domande confuse, scuoto la testa colpendomela leggermente all'altezza della tempia "Non lo so... ma qualcuno sta attaccando questo posto." cosa sia questo posto in realtà ancora non lo so ma lentamente le idee si stavano schiarendo. Evidentemente la carovana nella quale avevano viaggiato si era fermata, qualcuno aveva attrezzato un campo ma lo stesso ora è sotto attacco "Forse gli stessi che ci hanno costretti... a fuggire?" in realtà non ricordo quasi nulla, solo il viaggio. Senza far caso alle origini del ragazzo nella branda accanto alla mia "E chi ci sta attaccando non è certo umano."
Scendo con un balzo agile e inizio a guardarmi attorno, vorrei uscire, ma siamo poco vestiti, nemmeno le scarpe. Correre così potrebbe essere difficile, non abbiamo nemmeno un'arma. Giro lo sguardo all'interno della tenda in cerca di calzature e armi mentre mi dirigo verso l'uscita per sbirciare all'esterno e cercare di capire cosa stia accadendo.

I miei tratti invece sono senza dubbio umani, gli occhi scuri e la pelle ambrata denotano chiaramente origini dei primi popoli del Ruzbekistan. Un ragazzo dall'aspetto piacevole, appare atletico ed elastico, i capelli sono cresciuti e scendono fin sopra le spalle anche se al momento sono legati morbidamente.

Master

Al momento non posso far altro che scendere, guardare se ci sono scarpe e armi ma andare subito a vedere cosa sta succedendo fuori.

Domanda: ovviamente come chierico non ho incantesimi preparati. Mentre quelli da bardo? come li gestisco e come gestisco i trucchetti?

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Tarik

Concordo… siamo sotto attacco, questo è certo… di chi o di che cosa non lo so commento, riuscendo finalmente a mettermi in piedi

Il fatto che io abbia addosso poco e nulla mi infastidisce, non tanto per la nudità quando più perché mi sento del tutto impotente

Mi guardo intorno, alla ricerca di armi, uno scudo o qualsiasi cosa che possa essere usato per difenderci. Se non trovo nulla di utile, afferro una qualcosa a caso, una bottiglia, una sedia, un pezzo di legno o simili, e mi piazzo davanti all’ingresso della tenda

Tu cerca qualcosa di utile, io vedo che sta succedendo… non ho ben chiaro chi sia l’altro, a giudicare dai resti di abito che ha addosso era una sorta di cortigiano, di sicuro non un soldato, ma nomi o simili possono di sicuro aspettare un momento in cui non rischiamo la vita

Master

Non so sinceramente cosa usare; di sicuro non contano talenti o altro, credo nemmeno il bonus di competenza

Forza +1/destrezza +2; credo sia 1d4 di danno; attacco qualsiasi cosa sia minacciosa che entra nella tenda

  • Autore
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Meccaniche

Tarik - INIZIATIVA 4, (2 livelli di affaticamento = svantaggio alle prove di caratteristica e velocità dimezzata; percezione passiva: 9) è in piedi di fronte alla propria branda - AZIONE PREPARATA = ATTACCARE CHI ENTRA.

Amirkhan - INIZIATIVA 6, in piedi accanto alla branda compie l'azione di CERCARE finalizzato a trovare armi, protezioni, calzari, vestiti: 18. Movimento di 9m verso l'uscita della tenda.

Il suolo è terra battuta e là dove il passaggio non è costante ci sono ancora i ciuffi d'erba di un prato: non è un problema camminare scalzi, poiché sono assenti asperità come rocce affioranti, pietre dai bordi taglienti.

Non entra nessuno nel breve lasso di tempo necessario a capire che intorno ai letti ci sono 2 ceste con bendaggi e involti con preparati erboristici. Nessuna calzatura; nessuna armatura né alcuno scudo. Se la vista non inganna, ci sono più in là un paio di bastoni piuttosto pesanti alla vista, utilizzati per fissare una tavola, che possono essere utilizzati come clava, e un altro paio (sembrano stampelle) più lunghi, che possono essere branditi come bastone (senza però i rinforzi tipici delle armi). Sulla tavola ci sono anche due fiale di acqua benedetta e un monile con l'inconfondibile marchio del Santo Punitore.

Su un'altra tavola, infine, tra diverse vuote, c'è una ampolla che usano i cerusici nei casi più disperati: è una pozione che ridona vigore ai feriti!

Avvicinandosi all'apertura della tenda si capisce che è rivolta verso le basse mura di una fortificazione, probabilmente una città, distante meno di un centinaio di metri. Tra la tenda e le mura, altre tende impediscono di cogliere la grandezza dell'accampamento: si trovano a distanza di 10 o 15 metri l'una dall'altra e sono pressapoco della stessa misura della tenda in cui è avvenuto il risveglio.

Le urla disumane sembrano avvicinarsi e sono molteplici, ma ancora relativamente lontane. Un altro suono di corno: viene distintamente dalla parte opposta: se davanti alla tenda c'è una cittadina, i suoni della battaglia provengono da dietro la tenda.

Meccaniche

Potete impossessarvi di 2 clave, 2 bastoni ferrati (la cui robustezza è da provare), 1 kit da erborista, 1 borsa del guaritore, 2 fiale di acqua santa, 1 simbolo sacro, 1 pozione di cura ferite. Per raccogliere tutto servono 2 turni/PG. Per raccogliere la metà dei tipi di oggetti basta un turno/PG.

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Tarik

Per il momento sembra che chiunque ci stia aggredendo sia ancora abbastanza lontano da dove ci troviamo, inoltre se il corno viene da vicino le mura allora abbiamo la possibilità di ricongiungerci con altri soldati o fuggitivi

Prendiamo tutto e andiamocene da qua dico al mio compagno di tenda, mentre mi dirigo al tavolo e impugno una delle clave; prendo anche tutto ciò che posso trasportare, sperando che il mio compagno prenda il resto

Io sono Tarik, mi stavo addestrando per entrare nell’esercito; tu sei?

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Amirkhan

Rivolgo di nuovo lo sguardo all'interno della tenda con ancora un po' di spavento negli occhi. La nebbia si sta lentamente diradando seppur quella nella mia testa rimane fitta e scura come il catrame.

Annuisco alle parole del ragazzo, compagno di questa sventura e quando fa il suo nome chiedendo il mio, trasalisco. È solo grazie a un momento di lucidità e istantaneo barlume di memoria della mia infanzia che riesco a rispondere prontamente, ricordando l'eroe di una vecchia storia che qualcuno probabilmente mi leggeva spesso prima di addormentarmi "Amirkhan. Ma finiremo le presentazioni più tardi."

Mi avvicino velocemente al tavolo dove ci sono il simbolo sacro, che afferro quasi per istinto, e una fiala di quella che sembra acqua benedetta. Poi prendo una clava e la borsa da guaritore, infine riconosco quella che sembra essere una pozione curativa e se non vedo Tarik prenderla la prendo io prima di uscire pronto a una corsa forsennata.

Master

la clava è un randello o una mazza?

  • Autore
comment_1927656

Meccaniche

Clava = randello pesante: A DUE MANI, 1d8 contundente, 5 kg. Si può trasportare anche a 1 mano.

Amirkhan - INIZIATIVA 6, vesti da saltimbanco, 1 clava in una mano, 2 bastoni/stampelle nell'altra, 1 borsa del guaritore a tracolla, 1 acqua santa, 1 simbolo sacro e 1 pozione di cura ferite nelle tasche delle brache.

Tarik - INIZIATIVA 4, (2 livelli di affaticamento = svantaggio alle prove di caratteristica e velocità dimezzata) - vesti da saltimbanco, clava (in mano), 1 kit da erborista, 1 fiala di acqua santa (nelle tasche delle brache).

Dinamica del round e mappa

In un round i PG hanno raccolto quel che potevano e si trovano nella posizione di partenza: Amirkhan all'ingresso della tenda, Tarik a 4,5m di distanza, all'interno.

Le vesti di scena degli acrobati di corte, verdi e ocra, sono comode e le brache hanno profonde tasche, sui fianchi, dove infilare comodamente diversi oggetti. Il panneggio morbido, anche se sudicio e consunto, strappato in alcuni punti, dimostra di essere di ottima qualità: i tagli nel tessuto sono in corrispondenza di ferite (ormai cicatrizzate) e nonostante camiciona e pantalone siano stati indossati ininterrottamente per diversi giorni, il panno si mantiene comodo e piacevole al tatto. Inoltre è fresco sulla pelle ma al contempo dà la sensazione di una discreta protezione dal freddo: se adeguatamente integrato da biancheria e una buona cappa, quel vestito può probabilmente servire bene anche nelle fredde giornate autunnali.

È appena iniziata l'estate: a Rutterdam ci sarebbe da sudare.

La temperatura è invece quella delle colline ai piedi delle catene montuose del sud ovest

Ma c'è qualcosa che fa sudare: il fischio di una saetta e uno strappo della tenda in alto sopra gli esuli precedono di un istante il conficcarsi di una freccia ai loro piedi.

Le urla mostruose sono più vicine!

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Amirkhan

Una volta afferrata la clava ne saggio la pesantezza e decido di lasciarla nella tenda prima di uscire con una sola stampella, devo correre e non posso permettermi di trasportare tutto questo peso.

Guardo Tarik invitandolo a raggiungermi per muoverci in fretta verso la città "Avanti! le mura sono a un centinaio di metri, se corriamo in non più di..." un dardo squarcia la tenda conficcandosi sul terreno tra me e Tarik, proprio a pochi centimetri dai miei piedi "ORA!"

Esco dalla tenda, lancio un'occhiata alle mura accertandomi siano effettivamente il nostro possibile rifugio, controllo non ci siano creature nemiche di fronte a me o in cielo svolazzanti -chissà per quale motivo ho questo timore- e sempre sfruttando la copertura del tendaggio inizio a correre un po' a zig zag per evitare altri dardi. Punto veloce a una possibile entrata iniziando già a sbracciare per chiedere aiuto e copertura.

  • Autore
comment_1927711

Appena fuori, i raggi di sole carezzano le pelli con un piacevole richiamo alla vita, ma non c'è tempo per indugiare: basta uno sguardo all'allenato Tarik @Voignar per analizzare la situazione: il sole è sorto da non più di 4 ore e siete più a sud di Rutterdam, ma ad una altitudine decisamente maggiore. Le mura, alte poco più di 4 metri, si trovano a circa 80 metri a est-sud-est da dove si trovano gli esuli. Un esperto costruttore capirebbe subito che si tratta della pietra grigia delle montagne del Ka'anas; ma un esploratore esperto arriverebbe alla stessa conclusione osseevandi il profilo della catena che si eleva poco distante a nord-est. Il profumo di bosco ceduo arriva dalle spalle degli esuli, che si trovano quindi su una piana delimitata a nord e a ovest dalla foresta e a sud da un gorgogliante torrente impetuoso, che ha scavato una gola, al di là della quale la campagna ospita i campi verdi di frumento ancora immaturo.

Le mura sembrano costruite su un'altra gola, poiché il rumoreggiare di un torrente più piccolo svela l'origine della fenditura che segna la fine della piana e l'inizio del corpo granitico del gruppo montuoso.

Ci sarebbero da ascoltare anche i cinguettii della fauna aviaria, così diversa da quella del Gargaroz, ma il terzo richiamo del corno, adesso molto più vicino, innesca lo scatto delle gambe.

La corsa degli esuli è accompagnata dalle grida che provengono dalla boscaglia. Verso le mura c'è finalmente traccia di qualcuno: 3 soldati sono in piedi e guardano verso nord ovest, verso l'ospedale da campo ma, soprattutto, verso la minaccia selvaggia.

@Landar Amirkhan si accorge subito che il compagno è molto più lento. Tarik infatti è ancora molto affaticato e dolente e potrebbe aver voglia di rifiatare su una mezza branda appoggiata all'esterni di una tenda, di fianco a lui.

Meccaniche e mappa

La valutazione di 80m di distanza in linea d'aria diventa una corsa di 90m aggirando alcune tende e ostacoli minori. Il terreno è comune soffice terra, non sembrano esserci impedimenti alla corsa.

Amirkhan ha scattato per 18 metri, Tarik con la stessa azione può arrivare a 9m. Inoltre dopo 3 round di azione di scatto dovrà fare un TS COS CD 14 o subire un altro livello di affaticamento.

La tenda che avete alle spalle e da cui siete usciti impedisce di discernere la natura dei nemici, ammesso che siano già usciti allo scoperto.

Screenshot 2025-09-30 18.58.37.png

@Pentolino

Il tuo halfling è rannicchiato ai piedi di una tenda, dove il telo ha un rigonfiamento: una mezza branda non utilizzata era stata lasciata lì e hai pensato che avrebbe costituito un buon riparo dai dardi delle dozzine di orchi che hai visto avvicinarsi. Se questi procedono fino alle mura, tu hai tempo di sgusciare e tornare verso il bosco alle loro spalle. Tuttavia se i malvagi dovessero fermare la propria avanzata proprio in questa piana...

Ma questi pensieri sono interrotti dalla vista di due paia di gambe che paiono umane: le prime veloci e le seconde malferme, che si fermano, affaticate, davanti al tuo nascondiglio.

Modificato da Alzabuk
Inserito nuovo PG

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Amirkhan

Appena mi levo da davanti il volto il velo di chiusura della tenda dove riposavamo scatto veloce approfittando della conformazione dell'ospedale da campo per trovare copertura. Percorso un breve tratto di strada che ci separa dalle mura 'amiche' mi volto indietro sperando di non scorgere gli assalitori ma noto Tarik attardato e cosa peggiore piuttosto in difficoltà.

Dopo un breve attimo speso a ragionare sul metodo più efficace per aiutarlo decido di tornare indietro. Proprio in quel momento suona di nuovo il corno, le grida non umane si fanno sempre più forti e sembra quasi evidente che da solo non riuscirà a raggiungere l'ingresso della cittadina.
"Andiamo... non c'è tempo di riposare. Ti aiuto." preso sotto spalla provo a sorreggerlo per dargli modo di velocizzare un po' il passo. Ho la sensazione che la pozione preda nella tenda non ci servirà a molto in questa situazione.

Master

Meccanicamente non so se 'accompagnarlo' a spalla aiuta ad aumentare il passo o rallenta entrambi. L'obiettivo però è quantomeno farlo spostare senza costringerlo a rischiare di tirare ulteriori TS di Cos di indebolimento. Anche perché a questa velocità ci mettiamo almeno 10 turni ad arrivare.

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Mercurio

Essere un ladro non è mai stato il problema. Il vero problema è che a volte rubo anche attenzioni che non dovrei... come quella della figlia del famigerato Lord Garran, capo di una delle gilde criminali più spietate della citta’.

Quando ci hanno scoperti, non ho avuto neanche il tempo di rimettermi i pantaloni: ho afferrato le mie cose e sono corso via, col cuore in gola e metà città alle calcagna.

Da allora, ho seguito la strada verso ovest, cercando un posto dove il nome "Mercurio" non facesse scattare coltelli o risatine.

Quando sono arrivato a Uthsuru, pensavo di aver trovato una pausa. E invece? Mi infilo nel bosco per cercare un passaggio e trovo un battaglione armato fino ai denti. Fortuna che correre via è un talento innato.

Nascosto tra le tende di un accampamento mi rendo presto conto che la tela difficilmente fermerà frecce e lame affilate, la scelta e’ tra rigettarmi nel bosco, col rischio di finire in trappola come un topo, o tentare la corsa verso le mura.

Una cosa è certa: ovunque vada, lascio dietro di me un gran polverone. E forse, chissà, anche una storia degna di essere raccontata.

I miei pensieri sono interrotti dall arrivo di due colleghi fuggiaschi, uno dei due sembra in difficoltà e l altro, con grande spirito cameratesco, piuttosto che usarlo per rallentare gli inseguitori, ha deciso di fermarsi ad aiutarlo.

Me lo diceva sempre mia nonna che a fregarmi sarebbe stato il mio buon cuore, commosso da quella scena esco allo scoperto per aiutare sorreggendo il tizio in difficoltà dall altro lato.

Coraggio…le mura non sono cosi distanti un ultimo sforzo”

Master

Provo ad utilizzare un azione di aiuto a supporto di qualunque cosa voglia fare @Landar

Modificato da Pentolino

  • Autore
comment_1927964

@Landar e @Pentolino

Il mezzelfo, tutto sommato, è leggero: Mercurio da una parte e Amirkhan dall'altra potrebbero sollevarlo e correre per almeno 4 + 1d4 round alla velocità dell'halfling = 15m a round. Dopo di questi, fare una prova di Atletica FOR pari a 10+i round già passati a correre. In caso di fallimento di 5 o più cadere proni. In caso di fallimento di meno di 5, semplicemente si dimezza la velocità.

comment_1927979

Tarik

Il petto mi fa troppo male per lo sforzo, e parlare non è un'opzione in un momento come questo

Le mura sono ancora lontane, non pare che stiamo incontrando nessuno e i rumori degli scontri mi fanno temere che la resistenza nel campo sia ben poca

Far perdere tempo a questi due non mi interessa, rischiamo solo di essere raggiunti ed ammazzati in tre. Appena riesco a radunare abbastanza fiato, provo a divincolarmi un po' dalla loro presa

Lasciate perdere! Voi andate avanti, io vi raggiungo e intanto terrò a bada chi ci insegue!

comment_1927980

Amirkhan

Improvvisamente dal nulla spunta fuori un tizio del piccolo popolo. Istintivamente rimango guardingo ma dopo un secondo osservando il suo sguardo a la gestualità ne comprendo le buone intenzioni, confermate dalle sue parole che sembrano sincere.

"Grazie! Non ho idea di cosa stia succedendo... ma quel che so è che dobbiamo raggiungere quelle mura in fretta. Aiutaci." riprendo sotto spalla Tarik conscio del supporto del nuovo compagno di disavventura e riprendo a camminare "Non esiste Tarik. Sono sicuramente troppi. Vediamo come va, avanti insieme. Se serve troveremo un altro modo per accelerare sperando tu sia d'accordo." osservo Tarik alla fine, io forse non mi farei prendere come un sacco di patate.

Per tutti

Quindi direi di iniziare a spalla, a sei gambe, come suggerito da @Voignar , se vediamo che siamo lenti e ci raggiungono lo tiriamo su fino a quando non ci sentiamo troppo stanchi (per evitare il tiro atletica e rischiare di andare con la faccia sulla polvere) per guadagnare un po' di metri e riprendiamo a sei gambe. Se va bene andiamo avanti così alternando fino al traguardo.

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