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Dragons´ Lair

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"Il Maniero Delle Nebbie", Base Operativa degli Investigatori dell'Incubo di Kaligopolis. . .

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comment_1925530

@MattoMatteo , @shadyfighter07 , @CocceCore , @Fandango16

In Mezzo alle Nebbie Eterne della Città di Kaligopolis, sorge una Villa Antiquata, una sorta di Maniero Ancestrale molto antico e decisamente anacronistico per la Architettura Vittoriana Steampunk della Città. . .

Pare che in tempi più antichi fosse stato usato come "Ospedale Militare" per i Feriti di una Guerra Dimenticata, e poi come Manicomio Criminale per Pazzi Assassini dalle precedenti Autorità Locali, ma le "Forze Delle Tenebre" di Ravenloft presto avevano approfittato della Malvagità Latente, e della Follia Sanguinaria e Dolorosa che permeavano le Mura, per provare a trasformarlo in una "Baronia Tascabile", un piccolissimo "Reame Oscuro" delimitato da una Singola Costruzione (per quanto Voluminosa ed Enorme, strutturata su più Ali) dove rinchiudere delle sfortunate Anime Innocenti attirate dagli Angoli più Sinistri del Multiverso. . .!!

. . . . .

Fortunatamente Rudolph Van Richten ed i suoi Alleati più fidati (tra cui la Veggente Vistana "Ezmerelda D'Avenir", le Gemelle Ammazzalicantropi "Jennifer Volperossa & Laurie Fiordibruma" ed i due Indagatori Dell'Incubo Veterani "Alanik Ray & Arthur Sedgwick")erano riusciti ad effettuare un Potente Esorcismo Arcano e debellare le Forze del Male che si annidavano nel Maniero, sebbene costretti a darlo alle Fiamme Purificatrici. . .

Una volta che la Struttura si era totalmente stabilizzata il vecchio Van Richten la ha affidata a Giovani Cacciatori delle Tenebre, affinchè la cusodissero e la utilizzassero come "Testa Di Ponte" per portare Assalti al Male Endemico dei Reami di Ravenloft. . .

. . . . .

Ora il Rudere sembra perennemente avvolto da una Coltre Fumosa, dove la Nebbia Gelida tipica di Ravenloft e la Fuliggine Polverosa dell'Incendio (ancora apparentemente calda, nonostante l'incidente fosse vecchio di decenni) permangono in un Instabile Equilibrio tra le Forze Mistiche del Luogo. . .

Ma grazie alla Peculiarità quasi unica dei suoi Poteri la "Druida Cinerea" è in grado di attiivare le Energie Latenti del Luogo, per creare della "Risonanza Ardente" in cui nuvole di "Fuoco Ectoplasmatico" (una "Eco Simpatetica" delle Tragedie avvenute nel Luogo) possano indicare (spesso con Allegorie non immediatamente comprensibili) dove in altre Zone di Kaligopolis stiano avvenendo delle Incursioni Metafisiche del Male Tenebroso da parte di Agenti di altri Reami Oscuri. . .

Nel frattempo il "Barbaro Delle Tempeste" è seduto su uno dei Balconi Esterni, del tutto indifferente alla Fredda Nebbiolina che bagna l'edificio; gli occhi chiusi ed in profonda concentrazione, ascolta il Rombo di Tuoni Lontani, confidando che i suoi Sensi Selvaggi gli suggeriscano dove gli "Spiriti Ancestrali Di Tuoni & Lampi" vogliano dove porti la Caccia agli Esseri Malvagi. . .

In uno studiolo accanto il "Chierico Del Libro" consulta il voluminoso Tomo Esoterico che si porta sempre dietro, cercando di decifrarne le bizzarre Pagine, sempre cangianti e sempre diverse, confidando che la sua Fede in Boccob, Dio della Magia, lo rendano immune ai rischi che Menti più Deboli e Meno Preparate possano avere nel cercare di trovare una Ispirazione Oracolare su dove le Tenebre possano colpire. . .

Il "Paladino Dei Corvi" invece scruta una "Mappa Composita" appesa al Muro, una sorta di Collage, un Patchwork di Cartine Stradali, Blueprints Architettonici e Schemi Stradali, apparentemente caotico e folle; tuttavia la Struttura di Kaligopolis sovente viene confusa e complicata dalle Nebbie di Ravenloft, quindi una Planimetria mobile e modificabile evita di essere ingannati; sebbene decisamente più "Mondani & Banali" i suoi Metodi di Ricerca possono servire a certificare e chiarire meglio le Visioni Oniriche, Misteriose ed Allegoriche che i tre Compagni Inestigatori possono ottenere con i loro Metodi decisamente più Esoterici. . .

In questo modo potranno ottenere un "DOVE" al "CHI" ed al "QUANDO" della Prossima Manifestazione del Male di Ravenloft, ed organizzarsi per una Difesa Preventiva ed Efficace. . . . .!!!

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ISKRA - LA DRUIDA CINEREA

Un continuo perpetuo vagare per le terre di Ravenloft è stata negli ultimi...anni? decenni? o secoli? la mia vita. Non ho ricordo distinto da quanto tempo vago per queste terre, non rimembro nemmeno quanto tempo è trascorso da quando ho trovato quello che potrei considerare una sorta di casa.

Mi sforzo sovente a pensare dove ero prima ma non riesco a comprenderlo, a volte frammenti di passato si materializzano nella mia testa ma non riesco ad afferrarli appieno, solo un breve sprazzo e poi...il FUOCO!

Solo quello riesco a vedere, fiamme che ardono bruciando...cosa o chi?

Questo è stato finchè non ho trovato il maniero delle nebbie, sono giunta qui quasi per caso, sentii un lento, laconico richiamo, come un filo invisibile che mi tirava per tutta la nazione. Potrebbe una creatura che emette cenere e che trasforma in brace il terreno su cui cammina trovare pace?

Non conosco esattamente il significato della parola pace ma un senso di appagamento mi colse dalla prima volta che varcai questa soglia.

Ora son qui seduta a scrutare la notte, un silenzio assordante mi avvolge, chiudo i miei occhi di brace ed ascolto in silenzio ma....ho la sensazione che il fuoco inizierà a scoppiettare presto in cielo, mi parlerà con il suo modo così dannatamente enigmatico di cose accadute in posti remoti e misteriosi...

OFF GAME

Ho inteso questo post come uno starter...se mi sono sbagliato cancello :)

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Eriol (Chierico di Boccob)

Osservo affascinato le pagine del libro che ho ereditato dal mio maestro Rhion; i complessi diagrammi, frutto dei suoi anni di studi attraverso il multiverso, finchè non è approdato a Ravenloft, nella speranza di scoprire il segreto dietro l'origine di questo reamo oscuro.
Il continuo "Perchè?" che ossessiona ogni bambino, e che nel suo e mio caso non è smorzato con il passare degli anni... e, dopo la sua morte, il peso di tale ricerca è passato sulle mie spalle.
Ma non mi lamento... nonostante la fatica e i pericoli, non riesco a scacciare l'inebriante, intossicante prospettiva di scoprire sempre di più... e questo mi dà forza più che sufficente per continuare la mia ricerca della verità, nella speranza che questo possa liberare la mia famiglia e tutti gli abitanti di Ravenloft dal giogo dei Signori Oscuri.
E se il costo per tale libertà sarà la mia sanità mentale, bruciata da conoscenze oscure e proibite, allora ne sarà comunque valsa la pena!

Un tuono più forte degli altri mi riscuote un'attimo dalle mie elucubrazioni; alzo gli occhi dal libro, massaggiandoli quando la distrazione mi fà rendere conto che sono arrossati e dolenti per il troppo leggere.
Con un sospiro sposto lo sguardo sulla figura di mio fratello Raven, occupato con la sua "mappa componibile", come la chiama lui, e che è appena meno astrusa dei diagrammi planari che stavo studiando.
"Trovato un qualche tipo di schema ricorrente?" gli domando, mentre rifletto pigramente se possa esserci un qualche legame tra le due cose.

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Vaelthar (Barbaro delle Tempeste)

Sento il boato del tuono nelle vicinanze e un sogghigno mi compare sul viso. Penso 'Che burloni, sempre a cercare di spaventare qualcuno voi, eh?!' facendo riferimento agli Spiriti che, da quando mi sono risvegliato in quel campo di battaglia, mi guidano nella mia ricerca. 'Sicuramente qualcuno degli altri si sarà assopito su un libro, oppure avrà bevuto troppo.'.

Dopo questa breve interruzione, continuo a concentrarmi su una tempesta in lontananza che sono certo si stia avvicinando, non capisco da che direzione, è come se cambiasse di continuo. 'Saranno gli Spiriti che si divertono a farmi impazzire o effettivamente sta succedendo qualcosa?!' Inutile pensarci, ogni qualvolta che ho provato a pormi domande non sono mai giunto a niente, al contrario, quando svuoto la mente, a volte, sento come se fossi guidato. Fu il caso di quando giunsi alla villa.

Erano mesi che vagavo, scappando da un qualcosa che non comprendevo (e non comprendo tutt'ora, ma che sono certo mi dia la caccia), e per tutto quel tempo pensavo a dove potessi andare per cercare rifugio, come allontanare questa sensazione o come combatterla. Finché, durante un diluvio, la quantità di tuoni e fulmini non mi permise più di pensare. Fu allora che sentii come un profumo di rugiada mattutina che proveniva dalla mia sinistra, cominciai a seguirla e più mi addentravo nella tempesta e meno sentivo la fatica, la pioggia, e qualsiasi cosa potesse rallentarmi. La seguii per qualche giorno e fu così che arrivai nella Città di Kaligopolis e successivamente al Maniero, dove la sensazione di essere inseguito tutt'ora permane, ma è alleviata dalla convinzione che qualsiasi cosa sia, qui non può raggiungermi.

Starò qui ancora un po' a contemplare la tempesta, quando capirò da dove proviene potremo andare ad indagare, ma se dovesse allontanarsi allora non ci sarà più niente da preoccuparsi e andrò dagli altri a vedere se loro hanno avuto qualche rivelazione e/o intuizione.

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Daridel (Paladino della Vendetta)

Sbuffo. Le scartoffie non mi sono mai piaciute, ma almeno ho le mani impegnate e posso andare e venire quando mi pare con la scusa della ricognizione sul campo. Sbircio verso Eriol che sta leggendo il suo libro.

Come fa a passare tutto quel tempo a studiare? Eppure è la sua forza e sono fortunato ad averlo al mio fianco: finché siamo insieme non siamo noi a dover temere il Male...come sempre, io il braccio e lui la mente...

Eriol sta per alzare la testa, perciò torno a fare finta di analizzare la mappa e mi prendo un momento per rispondere alla sua precisa, puntuale e inesorabile domanda:

Non saprei Eriol, so che questo è il mio compito, ma finché si tratta di riportare su carta quello che vedo sul campo ok...dopo ne ricavo solo un gran mal di testa!

Mi volto verso di lui e sfoggio il mio miglior sorriso:

Non sarebbe meglio che andassi a oliare le balestre? Dobbiamo farci trovare pronti.

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Alzabuk (Stregone della Luna, Invocatore)

Mentre avvolgo il telo del paracadute nello zaino, noto il chiarore soffuso che aleggia sopra il maniero, in questo mondo spezzato dalla tempesta dei terrori. Il tetto è definito da quella luce grigia e spettrale che sembra emanare dal vuoto stesso del cielo: un firmamento privo di stelle, privo della luna — la buona luna sotto cui sono nato: mi manca.

Un lampo mi illumina le mani mentre chiudo la tasca-narycrash del mio zaino: Quel lampo è saettato a meno di 6 canne dal mio telone... La prossima volta devo provare a intercettarlo, magari con del filo di rame legato tra le funi di sospensione!

Le tegole, coperte di licheni pallidi e polvere di ossa dimenticate, riflettono quella tenue luminescenza in toni freddi e irreali, come se una nebbia luminosa respirasse appena sopra la struttura, sospesa tra ciò che era e ciò che non sarebbe mai più. C’è vento ma non odo suoni: Ah, già, ho il parapadigli!

Adesso va meglio: un bel sottofondo continuo di tuoni, regolarmente cadenzati, fa sembrare quasi normale questa tempesta.

Infilando la cuffia nella tasca nascosta di una manica, un altro lampo illumina le tegole ingrigite dai licheni; il tetto però non così spiovente da rischiare dio scivolare. Il mio sguardo segue la pendenza fino al pluviale: sulla gronda i soldati inanimati fanno la guardia al vuoto verticale: le statue antiche dell'ospedale. Sì, bisognerebbe darci un po' di colore. Porterò su qualche vernice, quando fa bello: cambierebbe l'umore di tutto il contesto, un po' di giallo, di carmino, di smeraldo...!

Mentre mi dirigo alla botola che dà accesso alla mia stanzetta la testa rimbomba. Un'altra folgorazione del cielo, illuminando il grigiore del maniero, sembra voler sottolinearmi proprio l'assenza di colore. Mi chino ad afferrare la maniglia: Com'è che la luce fa vedere ancora più grigio di quello che è?! Qui la luce è solo un'illusione, un abbaglio. Sono distratto un momento da una figura considerevole, rivolta verso l'orizzonte più burrascoso: mi dà quindi le spalle. Deve essere un abbaglio anche quella gargolla là in fondo: ricordo sulla falda di questa parte del maniero ce ne fossero solo 13 intere e 2 spezzate (beh, intere erano 14 primo del mio atterraggio, sì...)

Il 06/09/2025 alle 00:30, CocceCore ha scritto:

Vaelthar (Barbaro delle Tempeste)

[...] Starò qui ancora un po' a contemplare la tempesta, quando capirò da dove proviene potremo andare ad indagare, ma se dovesse allontanarsi allora non ci sarà più niente da preoccuparsi e andrò dagli altri a vedere se loro hanno avuto qualche rivelazione e/o intuizione.

A una osservazione più attenta, quella statua ...si muove! Oh, che gioia! Un altro a cui piace guardare il cielo! Certamente le proporzioni non sono quelle armoniche di un corpo gnomesco, ma magari è di mente vivace!

Non sto nella pelle! Sbotto in un: Ehi, tu! t'hanno assunto come parafulmine o come doccione?

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Eriol (Chierico di Boccob)

Rifletto un'attimo alle parole di mio fratello, poi annuisco.
"Si, ottima idea... anzi, sai che ti dico? Ti dò una mano! In questo momento sono troppo stanco per ragionare in modo utile, continuare a leggere in queste condizioni sarebbe solo un'inutile spreco di tempo e forze... molto più efficente fare del sano lavoro manuale, in modo da dare la possibilità alla mente di rilassarsi!" concludo, alzandomi e staracchiandomi, facendo scricchiolare le ossa della schiena.
"Si, decisamente ho bisogno di muovermi un pò, prima di trasformarmi in uno dei gargoyle sul tetto..." mi lamento debolmente, mentre mi massaggio la schiena.

@Fandango16

Hai cambiato il nome del tuo pg in Daridel? Se non ricordo male, all'inizio era Raven...

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Raven (Paladino della Vendetta)

Tutti

Scusate ho toppato il nome nel primo messaggio, l'ho scambiato con un pg che stavo usando in una campagna dal vivo 🫢

Senza farmelo ripetere cingo mio fratello per le spalle e lo trascino fuori dalla stanza, camminando veloce nel corridoio che svolta a sinistra prima di scendere verso l'armeria. D'un tratto mi fermo e faccio segno di silenzio a Eriol.

Chi è che grida sul tetto?

Sussurro e mi metto davanti a mio fratello invitandolo ad aspettarmi. Il mio udito sensibile ha sentito una voce forte e chiara nel trambusto della bufera. Invece che svoltare a sinistra, apro lentamente una finestra e sollevandomi dalla grondaia salgo sul tetto rapido e silenzioso come un gatto. Prima ancora di pensare estraggo il pugnale, pronto a combattere, ma un attimo dopo rimango di stucco.

Che mi penda un colpo! Deve essere lo gnomo che stavamo aspettando...

Eriol, tutto a posto, è arrivato il nostro ospite!

Modificato da Fandango16

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Vaelthar (Barbaro delle Tempeste)

Rigiro gli occhi, scocciato. Ed ora chi è questo simpaticone che interrompe la mia meditazione!

Mi giro, mi avvicino e, senza sforzarmi di capire chi stia parlando, rispondo: Chi diavolo sei tu?! Spero per te che tu non sia uno di quei goblin sempre tra i piedi in questo Maniero, l'ultimo che mi ha infastidito non so se si è ancora ripreso. Allungo la mano per prendere il mio martello da guerra che lascio sempre sull'uscio della porta del balcone e continuo ad avvicinarmi.

Impugnato il martello con entrambi le mani sento la voce di qualcuno dire qualcosa a proposito di un ospite, ma, non sapendo di chi stia parlando, continuo ad avvicinarmi minaccioso verso la creatura che ha osato infastidirmi.

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Alzabuk (Stregone della Luna, Invocatore)

Diamine, altro che mente vivace! Questo è solo Vaelthar e... ...e non mi ha riconosciutooooOooh! F-f-f-ulminato! Da quando mi insulti così banalmente? Dare del "Goblin" a me?!

Questo è il momento perché una saetta illumini il mio sorriso e il mio sguardo, diamine! ...Ehi, Saetta? ...Fulmine? ...Lampo?

Oh ma perché non mi sono infilato in un Circolo Druidico come diceva Zio Ralekuk?!

Durante i momenti di tensione, dicono che a chi è abituato si acuiscono i sensi: a me invece sembra di non sentire più nulla! Non riesco neanche a capire se da quella finestra là più in basso nell'ala est si è sporto qualcuno. Oh, animo, barbagianni!

Dicevo: dare del goblin al tuo compare Alzabuk?! Ho sempre con me quello scioglinodi di Nimbaruk per rilassarti i muscoli: se vuoi usare il martello per qualcosa di diverso da rompere noci di møzkal, puoi dire "addio" alle sedute di massaggio meditativo con antico metodo nordgnombrico!

Ehi, perchè continua ad avvicinarsi in modo così minaccioso?! non si rende conto! Un po' di magia può aiutare?

Stacco le mani dalle bretelle dello zaino e accendo una fiamma sul pollice, la avvicino al volto perché il barbaro mi possa riconoscere. Urlo:

Dai, fulminato d'un barbagianni a carica negativa! Dopo aver messo in ordine insieme i boneless a Kaalattavi, il mese scorso, dicevi che era la cosa più piacevole, farti massaggiare contemplando la tempesta, no?

Che bello però: il suo corpo emette crepitii e scintille elettriche, il panorama è un turbinio di balugini remote tra i cumuli. Che poesia! Che pathos! Che equilibrio! Ma: ehi, è proprio di fronte a me e stringe il martellone fra le mani!

Sono sbigottito e si materializza in maniera finalmente chiara la possibilità che il cervello del mio amico sia andato in cortocircuito: forse fa contatto il nucleo di autonomia senziente... o forse si è danneggiata la connessione aurericoloculare... di certo il coordinamento muscotendivascozolfico è ancora perfetto: il dinamismo chrysopoeico dell'iride è intatto e guarda come... brandisce la sua arma...aaaah!

Vaelthaaaaaar! Urlo cadendo in ginocchio e alzando le braccia in segno di resa completa.

Tutti

Lo scioglinodi di Nimbaruk è in realtà un marchingegno utilizzato per studiare Vaelthar ma, vista la vibrazione, per lui è importante solo l'effetto distensivo sui propri muscoli.

edit: dimenticavo che qui c'è il copyright di CocceCore 😘

Modificato da Alzabuk

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Vaelthar (Barbaro delle Tempeste)

Del primo farfuglio della creatura capisco ben poco e questo mi fa infuriare ancora di più, al che brandisco il martello e, portando le mani in alto, lo porto dietro alla mia schiena così da poter usare tutta la mia forza in un colpo dall'alto al basso direttamente sulla testa della creatura.

Ma, la parola "fulminato", finalmente udita bene, si fa strada lentamente nel mio cervello eclissando qualsiasi altra parola successiva.

Il martello comincia la sua strada verso la volta cranica della creatura quando, come un fulmine a ciel sereno, la mia mente ricorda lo scioglinodi e il piacere ad esso connesso. Quasi automaticamente il mio braccio destro applica maggiore forza, spostando la traiettoria del martello giusto il necessario affinché il martello frusti l'aria a fianco lo gnomo e si schianti a terra.

Sotto shock, per aver quasi fatto esplodere la testa del mio compagno, il mio corpo si blocca in quella posizione per qualche secondo e l'unica cosa che riesco a fare è lasciare il martello con la mano sinistra, sposto leggermente le sue braccia in modo da poter arrivare a poggiare la mia mano sulla sua testa e scompigliargli i capelli amichevolmente.

Mannaggia a te! Quante volte ti ho detto che non mi devi insultare? Prima o poi ti ucciderò credendoti uno stupido goblin.

Tutti

Il fatto di bloccarmi è un mio tratto che riporto per completezza "Quando avvengono momenti scioccanti o sconosciuti è come se tutta la mia forza si trasferisse nella parte superiore del mio corpo, non riesco a muovere le gambe, ne a parlare."

Modificato da CocceCore

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Alzabuk (Stregone della Luna, Invocatore)

La mano di Vaelthar è grande come la mia testa, mi sento come un domatore da fiera che infila il capo nelle bocche dei vermeiena: se stringesse le dita, potrebbe schiacciarmela come un acino d'uva, a proposito...

In dispensa ci sono ancora noci e frutta? Ho una fame! Chiedo all'amico, riprendendo il cappello scivolato a terra: ehi! è bagnato come se fossi stato sotto la pioggia! Poi mi rendo conto che la prima accoglienza del barbaro mi ha fatto sudare freddo abbondantemente: con un trucchetto si asciuga e si profuma... voila, come nuovo! Il feltro verde resta però immancabilmente floscio. Chissà perché non mi riesce di indossare un cono magico come i maestri di grado più alto...

Mi rialzo e senza aspettare risposta alla prima domanda, vado già alla seconda, notando ora distintamente la figura affacciata, grazie a una saetta particolarmente luminosa (o alle mie capacità, tornate a funzionare a dovere!): se il comitato di benvenuto di Kaligopolis aveva mandato te, Fulminato, bisogna fare lamentazione; se invece ha mandato quello là e indico la finestra faremo una investigazione: chi è?

...e dovremo fare qualcosa per questo blocco artomotoglossico che ti piglia quando sei agitato: ti sarebbe letale, in una partita a Tredraghi (con mazzo di carte di Talis, s'intende), vanificando ogni bluff.

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Eriol (Chierico di Boccob)

Scuoto la testa con un ghigno sul viso, vedendo mio fratello sgattaiolare fuori da una finestra del maniero fin sul tetto.
'Il suo passato di ladruncolo ha lasciato il segno...' rimugino divertito, poi sento la sua spiegazione del proprio comportamento.
"Ottimo, arri..." non riesco a finire la frase che si sente un botto, come se qualcosa di pesante sia caduto sul tetto; non avendo l'agilità di Raven, uso una scaletta interna che porta ad una botola; apertala, mi isso fuori solo a metà, bloccato a osservare un'insolito spettacolo: il massiccio Vaelthar intento ad accarezzare la testa del ben più basso Alzabuk, come fosse una specie di cagnolino. Raven è dall'altra parte dei due, cercando di trattenere le risate.
"Ehm... tutto a posto?" domando in tono incerto, adocchiando il martellone del barbaro piantato nelle tegole del tetto a meno di un palmo dai piedi dello gnomo... ho già avuto modo di osservare uno degli scatti d'ira di Vaelthar, e non ci tengo affatto a scatenarne un'altro!
"Forse è meglio se entriamo tutti e ci andiamo a bere una bella tazza di tisana rilassante... che ne dite?" provo a suggerire in tono conciliante.

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ISKRA - LA DRUIDA CINEREA

Sento o forse percepisco dei rumori provenire dall'alto.

Non sembrerebbe una minaccia, chi mai potrebbero venire in questo maniero senza invito?

Tuttavia è saggio andare a dare una controllata. Salgo le scale verso il tetto, gli ampi corridoi si scaldano al mio passaggio, i piedi scalzi che lasciano tizzoni ardenti e sbuffi di cenere che impolverano il pavimento.

Arrivo a destinazione e vedo il Barbaro come impietrito con il martello sopra la testa e di fronte a lui un bizzarro individuo che chiede del cibo.

Sorridere è un qualcosa che da tempo non posso più fare ma per quanto possibile rendo accogliente il mio tono di voce:

"Tu devi essere lo Stregone che stavamo aspettando"

Mi avvicino, il mio corpo esile emana calore, occhi tinti di rosso come fiamme:

"Scendiamo sotto, troverai da rifocillarti e conoscerai anche gli altri".

Senza attendere risposta mi volto e faccio strada "Non seguire i miei passi ma muoviti defilato se non vuoi bruciarti"

Dove i mie piedi si appoggiano si accendono braci ardenti.

@Alzabuk

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Alzabuk (Stregone della Luna, Invocatore)

Sul tetto dell’ospedale militare, annerito dal tempo, regna un silenzio innaturale. Le tegole screpolate, macchiate di licheni pallidi, sembrano ossa lasciate a marcire sotto i secoli. A guidare lo sguardo, sono lampi improvvisi che disegnano davanti a me le sagome delle figure, ritratte in un affresco maledetto. La tempesta non porta pioggia, ma grava sull’aria come un presagio: un cielo cieco che ruggisce senza lacrime.

Da dove diamine sono spuntati tutti? Tra abbaini, botole e martellate di Vaelthar, questo tetto ha più buchi di un buratto!

Il mio sguardo corre a destra e a sinistra del laconico forzuto che mi ha fatto tremare: osservo un chierico strana gente mezzelfo sempre più strano: mi piace! e qualla che direi essere una ...una piromane! Senza dubbio interessantissima!

Questa si erge immobile per un istante prima di invitarmi a seguirla con attenzione per andare a mangiare: le ombre intorno a lei paiono fremere, come attratte da una fiamma. I suoi capelli scarlatti ondeggiano con una vita propria, e le pupille ardono del medesimo colore delle braci sotto la cenere. Ma perde cenere o è la foschia della notte, che scivola da lei? Le tegole ai suoi piedi cominciano a fendersi, e da quelle crepe sembra salga un calore soffocante, come se l’edificio stesso stia cedendo alla sua volontà. Ecco, altri fori nel tetto: speriamo davvero che non piova!

Lo sguardo torna al barbaro: sta riprendendo l'uso delle gambe: dai, bravo Fulminato! e poi torna ad analizzare l'elfo sacerdote: è il più quieto dei tre, e proprio per questo ai miei occhi è il più inquietante. Stretto nel suo mantello consunto, si tiene eretto come un monolite contro il caos. La sua figura serafica e neutrale contrasta con l'inferno di fulmini e nembi oscuri che riempiono la scena. I suoi occhi non ardono, non tremano: osservano, attendono, con la calma di chi conosce il peso di un equilibrio che non va infranto. Che non va infranto...secondo lui! E mi ha offerto una tisana? Mettiamo qualcosa sotto ai denti, piuttosto! Ci sarà da fidarsi?

Mi rivolgo al mezzelfo: Senza voler offendere la divina dignità che rappresenti, trovo molto più interessante la proposta della Signora-dall'abbondante-fondotinta: non volermene, dunque, perché accetto sia la sua proposta di andar a manducar dabbasso che la sfida avvincente a seguirla con un diverso passo!

Mentre mi tiro in piedi da inginocchiato che ero, faccio un inchino a Eriol e prima di seguire Iskra, mi rivolgo a Vaelthar, sottovoce: decisamente caloroso, il comitato di benvenuto a Kaligopolis con la Signora. Hai organizzato tu? E strizzo l'occhio senza monocolo.

TUTTI

Salvo che non si rivolga la parola ad Alzabuk interrompendo la sua attività , lo gnomo si contenta di arrivare al tavolo studiando nel percorso la curiosa natura di Iskra.

Tornerei attivo al tavolo dello spuntino, curioso di novità dopo aver almeno iniziato a riempire la pancia.

@MattoMatteo @CocceCore @shadyfighter07

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Vaelthar (Barbaro delle Tempeste)

Gradualmente riprendo possesso della motricità delle mie gambe, da un lato sento Alzabuk col suo solito chiacchiericcio sulla mia condizione blaterando di cose che non comprendo appieno, dall'altro il chierico che si preoccupa solo dello gnomo ed infine la piromane che, se non fosse per tutte quelle fiamme che lascia ed emana, dalle parole potrebbe sembrare benissimo una regina dei ghiacci, e come sempre nessuno che si preoccupa di Vaelthar in quanto persona. Meglio così, d'altronde preferisco il boom dei tuoni, o il silenzio prima della tempesta, alle convivialità.

All'ultima frase dello gnomo alzo gli occhi al cielo Ancora altre battute, ma proprio a me doveva capitare? e mentre penso ciò mi accorgo che il cielo limpido, sopra il maniero, è stato oscurato da una coltre da nembostrati rendendo l'atmosfera ancora più buia e tetra di quanto già non lo fosse. Brutto segno e come se ciò non bastasse i cumulonembi, su cui mi stavo concentrando in lontananza, ormai sono arrivati alle porte della città.

Sarà meglio che seguiamo tutti il consiglio della signora, a meno che non vogliate farvi una doccia improvvisata.

Non faccio in tempo a finire la frase che i primi goccioloni cominciano a cadere, prendo il martello e seguo gli altri di sotto noncurante delle braci lasciate dalla druida.

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ISKRA - LA DRUIDA CINEREA

Cammino lenta e sinuosa come fiamme che danzano nella notta, spargendo mio malgrado cenere, non mea culpa ma della mia natura.

"Sebbene io non abbia bisogno di mangiare, capisco che per un mortale questa è una necessita di cui non può fare a mane"

Scendo le scale che conducono dabbasso verso la sala di ristoro, cammino lenta ed in punta di piedi, essendo il passaggio stretto voglio evitare che chi mi segua sia costretto a camminare su braci ardenti.

Una volta giuta a destinazione lascio accomodare lo Stregone ed il Barbaro:

"Chiedete pure cosa più vi aggrada per deliziar la vostra fame, sarà mia cura preparVi un pasto caldo"

Alla menzione del calore i miei occhi di brace si illuminano ancora di più.

@Alzabuk @CocceCore

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Eriol (chierico di Boccob)

Rimango un'attimo interdetto dalle parole dello gnomo... per quanto abbia studiato, non sono abituato ad usare paroloni complicati, e ci metto un'attimo a "tradurre" il discorso.
"Ah, si, un pasto... in effetti non è una cattiva idea! Col tempaccio che si preannuncia... anzi, ha iniziato a piovere proprio ora, come fà notare Vaelthar... ow!" coprendomi la testa con un braccio, per evitare di bagnarmi troppo, scendo le scalette, poi seguo Iskra e gli altri.
"Come stavo dicendo di sopra, col brutto tempo, qualcosa di caldo nello stomaco non fà mai male... per quanto mi riguarda, mi acconntento anche di una semplice zuppa, grazie" replico alla druida, curioso di assaggiare la sua pietanza.

Mentre Iskra è intenta ai fornelli, rivolgo uno sguardo indagatore agli altri membri del gruppo.
"Io e Raven abbiamo lavorato assieme a ciascuno di voi, ma questa è la prima volta che ci troviamo tutti assieme... e credo che sia lo stesso anche per gli altri... non è che per caso avete ricevuto anche voi un'invito da parte di Van Richten a presentarvi quì oggi a quest'ora?" domando, cercando di confermare il sospetto che mi stà sorgendo.

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Il cosiddetto "Maniero Delle Nebbie" è un Edificio strano, misterioso anche per la Metafisica di Kaligopolis, che è peculiare e bizzarra anche per il Semipiano di Ravenloft, e viene utilizzato come "Quartier Generale Locale" della Van Richten's Society anche per tenerlo d'occhio ed evitare che si trasformi in un Luogo Sinistro dove magari le Avanguardie delle Tenebre e degli Incubi Notturni possano annidarsi. . .

I Piani Alti della Struttura sono quasi tutti Aperti alle Intemperie (sebbene non sembrino in Rovina, ma quasi come se fossero. . . . .Incompleti e mancassero dei Pezzi Fondamentali della Struttura Architettonica); ci sono molti Stanzoni e Sale completamente aperti agli Elementi. . .

In altre zone ci sono delle Stanze perfettamente funzionali, con Suppellettili e Mobilia di Pietra e Marmo, ma Vetrate e Finestre sono assenti e le Nebbie Persistenti entrano ovunque, rendendone l'utilità poco efficace (quando era un Vecchio Manicomio Criminale ricavato da un Ex Ospedale Militare alcuni dei Pazienti affermavano che le PARETI e FINESTRE stesse dei Piani Rialzati si trasformassero in Nebbia, ma ovviamente in pochi davano credito a tali Vaneggiamenti !!). . .

Inoltre i Piani Alti sono Freddi ed Umidi anche negli Ambienti Sigillati, ma molto ben illuminati; anche nelle Notti più Buie la persistente nebbiolina (Interna od Esterna che sia) riflette facilmente anche le Fonti di Luce più piccole; in alcuni casi basta la Luminosità della Luna del Cielo Notturno, anche se velata da una Coltre di Nembi, a rischiarare al meglio tutta la Struttura. . .

Andando più in basso, dove ci sono meno Finestre, si assiste ad una Cambiamento piuttosto Radicale, anche se non particolarmente Brusco e Repentino; i Muri Portanti sono più Spessi e Robusti, le Porte rinforzate e con Architravi di Solida Pietra; tutto è più Secco e facilmente RIscaldabile, ma diventa quasi oppressivamente Buio e Oscuro. . .

Diametralmente opposto alle strutture dei Terrazzi e Verande, completamente aperte alla Gelida Nebbia e rischiarate dea una sorta di Radiante Pallore Ambientale, le Cantine e Depositi (alcuni dei quali ricavati dalle Ex Celle di Massima Sicurezza dei Degenti più Pericolosi) sono soffocantemente Calde e Secche, e persino delle moderne Lampade a Gas non fanno altro che rischiarare una piccolissima "Oasi Di Luce" che è come. . . .Assediata. . .dal Buio Tenebroso Circostante (Fonti di Luce Magica sono decisamente più efficienti; si vocifera di un piano di attrezzare i Sottolivelli con una serie di Luci Elettriche Incantate alimentate da una sorta di Batteria Alchemica Sperimentale per ovviare ai problemi logistici). . .

. . . . .

Il Gruppo ha scelto una Via di Mezzo della Struttura dove aquartierarsi, ne troppo in Alto, ne troppo in Basso, le Mura sono robuste ma non oppressivamente spesse, non fà ne troppo Caldo ne troppo Freddo, le Nebbie sono visibili nel Parco Sottostante (per poter tenere d'occhio l'Esterno) ma i Doppi Vetri sigillati con Resina Alchemica le tengono bene a bada; non è troppo Secco ne Umido, quindi Reagenti di Laboratorio e Tomi Cartacei possono essere tenuti al sicuro, anche senza dovere usare dei Contenitori Ermetici. . .

E' facile rischiarare queste zone anche nelle Notti più Tenebrose, con l'ausilio di Torce e Bracieri piazzati strategicamente; un Enorme Salone da Pranzo ha anche un Focolare molto vasto e ruggente, oltre che essere comunicante con Stanze private ben rinforzate che possono essere chiuse a Chiave con una Solida Mandata; l'Enorme Tavolo di Rappresentanza al Centro può facilmente servire per piazzare Mappe Strategiche ed altro Equipaggiamento Tatticamente Utile, e rimane sempre dello Spazio per poter desinare anche in Gruppi relativamente numerosi, come in questo momento. . .

Tutto intorno, addossate alle Pareti ci sono Casse, Forzieri, Barili e Scatole lasciate da altri Agenti della Van Richten Society durante un passaggio temporaneo; sebbene messe in maniera Caotica e Confusa molte contengono delle Dotazioni Utili, sebbene sicuramente un poco Datate. . .

@shadyfighter07

Nel ruggente Focolare un Pentolone di Metallo Rinforzato può servire a preparare facilmente una grande quantità di Cibo Caldo e Corroborante, e non appena la Druida Cinerea si avvicina sembra quasi che le Fiamme guizzino più forti e ardenti, rischiarando ed illuminando ulteriormente anche gli angoli più reconditi del Salone. . .

Dei Tavolacci portati dalla Cucine più in basso contengono ogni tipo di Utensili per Alimenti e ci sono Sacchi e Barili di Derrate Alimentari basiche, oltre a Mazzi di Verdure, Frutta ed Ortaggi relativemente freschi, appesi a delle Stanghe di Metallo; Scatole Ermetiche di Latta contengono anche Pesce Salato e Carne Essiccata; una selezione dei migliori Vini e Liquori del Maniero è stata spostata nei pressi da quello che era lo Studio Privato del Direttore della Struttura Ospedaliera. . .

@MattoMatteo

Ti siedi al solito posto a Capotavola, non per presunzione di comando, ma perchè dietro c'è un Comodo Leggio da Altare in cui poter posizionare il Tuo Tomo Ancestrale, in modo che la fioca luce lunare possa battere sulle Pagine intricatamente miniate. . .

Hai trasformato anche un Angolo nei Pressi in una sorta di Santuarietto del Tuo Dio, Boccob, anche se alla vista di un Profano potrebbe sembrare uno stranissimo Laboratorio di un Alchimista pieno di Ampolle, Reagenti, Storte, Fiale e Bicchieri Vitrei, con un Mobiletto Portapergamente accanto. . .

@Fandango16

Ti posizione alla solita zona alla Destra di Tuo Fratello a Capotavola; una zona dove NON ci sono Finestre o Porte da cui un eventuale Assalitore a sorpresa possa attaccare; hai anche scelto un Seggio piuttosto antiquato; non è comodissimo, ma l'altro Schienale Ligneo è una sicura garanzia contro Frecce o Pugnali scagliati da un eventuale Sicario nascosto nelle Ombre. . .

Nel Tuo Lavoro hai imparato che quella che altri chiamano "Paranoia Eccessiva" per Te è la "Saggia Prudenza Cautelare"; una Rastrelliera per Armi vicino ha pronto tutto il Tuo Equipaggiamento Utile, che può essere afferrato in un attimo. . .

@CocceCore

Sei alla Sinistra del Chierico, una Zona non particolarmente rimarchevole; si vedono bene dai Finestroni della Facciata le Nubi lontane che rifulgono di Tuoni, Lampi e Saette; non sai come ma tale vista un poco Ti rinfranca. . .!!

Essendo piuttosto robusto e massiccio, hai selezionato una specie di Trono Metallico, abbastanza ingombrante e pesante come Tua sedia; sarebbe scomodo e duro, ma ci hai posizionato sopra delle Pellicce di Belve Esotiche recuperate in una sorta di Salone dei Trofei. . .

@Alzabuk

Sfortunatamente non ci sono Sedie a Misura di Gnomo qui, quindi per poter essere comodamente al Livello del Tavolo Padronale designato per la "Gente Alta" hai posizionato con astuzia delle Cassette di Strumenti e Pezzi di Ricambio con una sorta di "Scaletta A Gradoni" ed una comoda alcova di Seduta che hai ammorbidito con dei Cuscini di Piume piazzati con astuzia. . .

La Posizione è un poco di traverso, ma Ti permette di tenere d'occhio un Interessantissimo Marchingegno che qualcuno ha posizionato nell'Angolo Opposto dello Stanzone, ampio e cavernoso; si tratta di un qualche Apparato di Generazione Energetica tramite Fluidi Alchemici; al momento è Semi-Dormiente ed emette solo qualche occasionale Scintilla e Bagliore, ma sei sicuro che possa essere facilmente Potenziato per offrire tutta l'Energia Necessaria per i Tuoi Esperimenti Futuri. . .

. . . . .

Nel frattempo che il Gruppo di Agenti si appresta a cenare e fare ulteriore conoscenza, sotto il Cielo Tempestoso e Tonante una coppia di Carrozze Nere, trainate da Destrieri scuri come la Notte, corre a perdifiato sullo Stradone Principale di Kaligopolis, in direzione del Maniero dellle Nebbie. . . . .!!!

Modificato da Steven Art 74

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