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comment_1925171

Con questa serie di articoli andiamo a riscoprire la ricchezza originaria dei Reami, quando l’ambientazione veniva esplorata in tutta la sua vastità.

Nel passaggio alla 4ª edizione di D&D, la timeline dei Forgotten Realms fu avanzata di circa 100 anni. Questa scelta editoriale, giustificata dalla trama con l’evento cataclismatico della Spellplague (Piaga della Magia), stravolse l’ambientazione storica dei Reami. Improvvisamente ci si ritrovò nel 1479 CV, un secolo dopo le ultime storie note: intere regioni erano state sconvolte, regni caduti o mutati, e molti personaggi classici erano scomparsi o invecchiati irrimediabilmente. I fan di vecchia data si trovarono spaesati di fronte a un Faerûn quasi irriconoscibile, come snaturato rispetto al mondo ricco di dettagli che avevano conosciuto fino alla 3ª edizione.

La decisione di far avanzare di un secolo la timeline dei Forgotten Realms con l’arrivo della 4ª Edizione di D&D (2008) ebbe conseguenze fortemente negative sull’ambientazione. La nuova versione dei FR, sconvolta dall’evento catastrofico noto come Spellplague e adattata al nuovo concept “Points of Light” di 4E, fu accolta «con esiti disastrosi» dalla fanbase. Molti giocatori manifestarono disinteresse o aperto dissenso verso i Reami aggiornati: i drastici cambiamenti alla lore, dall’uccisione di Mystra (dea della magia) allo stravolgimento di geografia e cosmologia del mondo, con intere regioni eliminate o alterate e diversi personaggi e divinità iconiche rimossi, infuriarono i fan storici dell’ambientazione. Autori di primo piano come R.A. Salvatore e Ed Greenwood espressero anch’essi forte contrarietà: Salvatore rivelò che spostare i Reami di 100 anni avanti avrebbe «rovinato i suoi personaggi» (un umano di cent’anni non è più un buon guerriero) e che scrisse alla WotC implorando di non farlo; Greenwood (creatore dei FR) ne rimase devastato, al punto che dopo la riunione in cui venne annunciato il cambiamento appariva sul punto di mettersi a piangere. Di fatto l’interesse per i Forgotten Realms calò bruscamente durante il periodo della 4E, con una flessione nelle vendite e pochissimi supplementi pubblicati rispetto al passato (indice del generale scarso gradimento ottenuto). La stessa Wizards of the Coast fu infine costretta a fare marcia indietro: con l’evento The Sundering (2013) e l’uscita di D&D 5ª Edizione molti degli elementi più controversi introdotti dalla 4E vennero accantonati o “revisionati”, riportando i Reami a uno stato più simile alla versione classica. Questa fase viene spesso citata come un passo falso nella storia dei Forgotten Realms, tanto che ex post è stata definita una scelta «incredibilmente insensata» e strettamente legata all’insuccesso commerciale della 4ª edizione

Come detto, la 5ª edizione ha in parte rimediato a questi cambiamenti. Tramite la storyline della Seconda Frattura (Second Sundering), alcuni degli stravolgimenti introdotti sono stati corretti: ad esempio è tornata Mystra, la dea della magia, insieme a molte altre divinità classiche, ripristinando in buona misura l’assetto cosmologico originale. Nonostante questo “aggiustamento” narrativo, però, il focus delle pubblicazioni recenti è rimasto piuttosto limitato. La Costa della Spada, la regione occidentale di Faerûn dove sorgono città celebri come Waterdeep, Baldur’s Gate e Neverwinter, ha monopolizzato quasi tutte le avventure ufficiali. Basti pensare che gran parte delle campagne 5e pubblicate sono ambientate lungo la Costa della Spada e nel Nord, mentre vaste zone dei Reami sono rimaste nell’ombra. Le terre orientali di Thay e Mulhorand, le giungle meridionali di Chult, le steppe dell’Hordelands, le isole remote e molte altre regioni affascinanti ricevono a malapena cenni marginali nei manuali più recenti. In pratica, i Forgotten Realms della 5ª edizione risultano “ristretti” rispetto all’immenso mondo che era stato costruito nelle edizioni precedenti.

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I moduli FR1–FR16: un mondo esplorato a 360 gradi

I manuali della serie FR1–FR16 testimoniano un’epoca in cui l’ambientazione dei Forgotten Realms veniva approfondita in tutte le sue sfaccettature. Si spaziava dai deserti assolati di Empires of the Sands alle gelide lande di The Great Glacier, dai giochi di potere di Dreams of the Red Wizards ai misteri racchiusi in Hall of Heroes. Ogni volume si concentrava su una regione o un tema differente, sviluppando i Reami in modo profondo, ricco e coerente. In quegli anni la TSR (e l’ideatore Ed Greenwood) espandevano Faerûn in ogni direzione: invece di limitarsi alla Costa della Spada, esploravano continenti, culture e personaggi ovunque, aggiungendo dettagli che sarebbero diventati il fondamento della lore dei Forgotten Realms.

Questa storica collana di manuali identificati dal codice “FR” nacque con AD&D 1ª edizione e proseguì con la 2ª edizione. Non si trattava di semplici moduli d’avventura, ma per lo più di accessori e guide regionali dell’ambientazione. Ad esempio, Waterdeep and the North (FR1) e Moonshae (FR2) furono tra i primissimi supplementi dei Reami (1987-88) e delineavano rispettivamente la metropoli di Waterdeep e le terre del Nord e le lontane Isole Moonshae dall’atmosfera celtica. Col tempo la serie toccò praticamente ogni angolo di Faerûn, creando un mosaico di ambientazioni interconnesse. La tabella seguente offre qualche esempio della varietà di questi prodotti:

  • Waterdeep and the North – FR1 (1987). Guida approfondita alla città di Waterdeep (la “Città degli Splendori”) e alle regioni settentrionali limitrofe del litorale della Spada.

  • The Savage Frontier – FR5 (1988). Descrizione dettagliata della Frontiera Selvaggia a nord di Waterdeep, tra popoli barbari, rovine naniche e pericoli delle montagne Spine del Mondo.

  • Empires of the Sands – FR3 (1988). Approfondimento sui cosiddetti “Imperi delle Sabbie” del sud-ovest Faerûn: i regni di Amn, Tethyr e Calimshan, terre aride popolate da mercanti, tiranni e potenti magie.

  • Dreams of the Red Wizards – FR6 (1988). Focus sulla malvagia nazione magocratica di Thay, governata dai perfidi Maghi Rossi, con intrighi politici e minacce che incombono sul resto dei Reami.

  • Hall of Heroes – FR7 (1989). Raccolta di eroi leggendari dei Forgotten Realms: offre background e statistiche di AD&D per personaggi celebri come Elminster, Drizzt Do’Urden, Wulfgar, e altri protagonisti dei romanzi, svelandone segreti e dettagli finora solo narrati nelle storie.

  • The Great Glacier – FR14 (1992). Guida alle remote terre glaciali dell’estremo Nord est di Faerûn: introduce la cultura degli Ulutiun (ispirata agli Inuit) e fornisce spunti per avventure artiche con regole su sopravvivenza e ambienti estremi.

Come si può intuire, la ricchezza di temi e ambientazioni era enorme. Questi manuali presentavano una quantità sorprendente di spunti: città e dungeon nascosti, genealogie di regni, usanze esotiche, mappe dettagliate e PNG memorabili. L’insieme della serie dipingeva un Affresco dei Reami veramente completo, perché ogni supplemento si collegava agli altri mantenendo coerenza interna. Insomma, i Reami Dimenticati della 1ª e 2ª edizione erano un mondo vivo ed espanso, in cui potevi avventurarti dal Calimshan fino al Grande Ghiacciaio senza uscire mai dall’ambientazione ufficiale.

Rotating Globe of Toril.gif

Riscoprire i classici: l’obiettivo di questa serie

Alla luce di questa differenza di scala e profondità rispetto alle edizioni recenti, abbiamo deciso di proporre su Dragons’ Lair una serie di articoli dedicati, per iniziare, proprio ai moduli FR1–FR16 dei Forgotten Realms. L’obiettivo è duplice: da un lato valorizzare la ricchezza di questi supplementi classici, spesso poco conosciuti dalle nuove generazioni di giocatori; dall’altro aiutare i veterani a rispolverare (e magari rivalutare) com’erano i Reami prima dei grandi cambiamenti narrativi introdotti negli ultimi anni.

Ogni articolo della serie analizzerà uno dei moduli FR1–FR16 in dettaglio. Esploreremo il contenuto di ciascun manuale, dalle informazioni geografiche alle trame avventurose incluse, dai personaggi introdotti alle curiosità editoriali, cercando di trasmettere ciò che rendeva speciale quel volume. Sarà un viaggio cronologico che ci porterà, modulo dopo modulo, dalle origini nel 1987 (Waterdeep and the North) fino al 1993 (The Shining South, ultimo della serie). Speriamo che questa retrospettiva possa risultare utile e coinvolgente sia per i nuovi giocatori, che potranno scoprire uno scrigno di idee e lore da riutilizzare nelle campagne attuali, sia per i fan di lunga data, che ritroveranno con piacere le atmosfere dei Forgotten Realms classici.

Preparatevi dunque a sfogliare nuovamente (o per la prima volta) queste pagine dal sapore old school. Che siate curiosi di conoscere i segreti di Waterdeep, di viaggiare nelle giungle di Chult o di affrontare i maghi di Thay sul loro terreno, i moduli FR1–FR16 vi aspettano per farvi (ri)vivere l’epoca d’oro dei Reami Dimenticati! Con questa serie di articoli, vi faremo da guida in un tour attraverso i Forgotten Realms di un tempo, per riscoprire insieme quanto fossero vibranti e vasti i Reami prima dei cent’anni di salto e dei cataclismi che ne hanno cambiato il volto. Buona lettura e buon viaggio nei Forgotten Realms classici!


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    Ho molte di quelle espansioni ma le ultime acquisite in ordine di tempo non le ho mai lette (ahimè) e le ho prese solo perchè ora posso - a vent'anni no 😁 I Reami sono la località di villeggiatura dov

comment_1925779

credo che non dimenticherò mai lo shock nel leggere l'ultima pagina di Great history of the realms e scoprire la spellpague... e tutto il casino conseguente...è stata una scelta davvero scriteriata e senza senso

comment_1925794

Gli ultimi manuali davvero validi per i Forgotten Realms sono stati quelli pubblicati per la 3.x. Il miglior manuale singolo d'ambientazione mai pubblicato (Forgotten Realms Campaign Setting) e dei supplementi fatti davvero bene. Non a livello della produzione per AD&D in termine di lore, ma comunque davvero fatti bene.

Le c a z z a t e enormi fatte da "designer" con la 4E hanno letteralmente spazzato via la voglia di giocare di gran parte degli appassionati, dato che le genialate riservate a questa ambientazione sono state anche peggiori delle scelte di design di un'edizione fallimentare.

Sono davvero molto contento della scelta di far conoscere ad un pubblico giovane queste perle di manuali, tranquillamente utilizzabili anche oggi con la 5E.

comment_1925802

"chi non conosce la storia è destinato a ripetere gli stessi errori"
vediamo cosa combinano ora con le nuove regole, Spelljammer, Eberron, Ravnica, Theros, Planescape, Strixhaven tutte ambientazioni di cui per la 5ed è uscito solo il manuale di presentazione. Forse Ravenloft l'unica che ha riscosso un certo successo

Modificato da Aranar

comment_1925818
1 ora fa, firwood ha scritto:

Sono davvero molto contento della scelta di far conoscere ad un pubblico giovane queste perle di manuali, tranquillamente utilizzabili anche oggi con la 5E.

Beh però i manuali di cui si parla non sono quelli della 3e, che meriterebbero una loro serie magari. Io ho continuato a giocare con l'ambientazione di 3e. la 4e non è esistita meccanicamente figurarsi dal punto di vista dell'ambientazione. Sti cretini.

46 minuti fa, Aranar ha scritto:

Planescape

Planescape è stata un'operazione di marketing e basta. L'ho comprato, ma è un manuale breve, con poche cose, senza infamia e senza lode.

47 minuti fa, Aranar ha scritto:

Strixhaven

Strixheaven era un'ambientazione? Per me è l'ennesimo inutile crossover con una cosa specifica (ma utilizzabile in altri contesti) per far giocare campagnette alla Harry Potter. Fa la fine di Ravnica.

Comunque sta per uscire il nuovo manuale FR, che si focalizzerà solo su 5 regioni. Maledetti. E sarebbe facile eh, prendi il manuale di 3e, lo aggiorni alla 5 dal punto di vista delle regole e ci metti un po' di avanzamento temporale. FINE.

comment_1925819
4 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Beh però i manuali di cui si parla non sono quelli della 3e, che meriterebbero una loro serie magari. Io ho continuato a giocare con l'ambientazione di 3e. la 4e non è esistita meccanicamente figurarsi dal punto di vista dell'ambientazione. Sti cretini.

Infatti sono più belli di quelli della 3.x 😁

Riguardo alle ambientazioni non "native" e derivate da Magic e altre simili, lasciano il tempo che trovano. In WoTC non hanno ancora capito, a distanza di 25 anni, che i giocatori di Magic e D&D NON sono gli stessi, e anzi chi gioca con le carte molto spesso non fila il gdr e viceversa.

Riguardo ai setting storici riproposti, hanno scelto Spelljammer e Planescape che già all'epoca furono dei mezzi fiaschi a livello commerciale. Mi piacerebbe vedere in faccia chi prende queste decisioni e capire come diavolo possa continuare a commettere errori su errori.

  • Amministratore
comment_1925821
2 minuti fa, firwood ha scritto:

Infatti sono più belli di quelli della 3.x

Forse, ma il tono cambia parecchio.

Si parte da una ambientazione Sword & Sorcery ambientata nel tardo medioevo (1e) per finire con un ambientazione High Fantasy ambientata nel rinascimento (3e)...

comment_1925823
1 minuto fa, aza ha scritto:

Forse, ma il tono cambia parecchio.

E' il motivo per il quale preferisco la versione AD&D. Anche se, a onor del vero, i FR non sono mai stati un Sword & Sorcery vero e proprio, dato che la magia è sempre stata enormemente diffusa così come i png di alto livello. C'è un cambio di tono ma non così marcato. I Reami sono sempre stati High Fantasy.

L'ambientazione Sowrd & Sorcery, tolti gli excursus TSR con Lankhmar (bellissima) e Conan, resta Greyhawk. Altrimenti si potrebbe recuperare Thieve's World per AD&D, boxed set pubblicato dalla Chaosium (che sto cercando di accaparrarmi ad un prezzo ragionevole da tempo, ma con scarso successo purtroppo).

Ciò detto, è comunque innegabile che la qualità dei manuali pubblicati per la 3.x sia di alto qualità, sia a livello di contenuti che a livello puramente editoriale.

  • Amministratore
comment_1925828
1 minuto fa, firwood ha scritto:

E' il motivo per il quale preferisco la versione AD&D. Anche se, a onor del vero, i FR non sono mai stati un Sword & Sorcery vero e proprio, dato che la magia è sempre stata enormemente diffusa così come i png di alto livello. C'è un cambio di tono ma non così marcato. I Reami sono sempre stati High Fantasy.

Non concordo. Motivi per cui il Gray Box e l'ambientazione originaria di Greenwood è più Sword & Sorcery che High Fantasy:

  1. il focus delle avventure è su scala piccola/media (dungeon, esplorazioni, piccole città, rovine), non su conflitti globali o apocalittici;

  2. la magia è trattata come elemento pericoloso, misterioso, con costi o conseguenze, non come strumento neutro o onnipresente;

  3. i personaggi sono avventurieri pragmatici, con motivazioni personali (profitto, curiosità, sopravvivenza, gloria locale) piuttosto che “scelti dal destino”;

  4. i PNG potenti esistono ma non necessariamente pilotano la trama principale, bensì sono risorse, antagonisti occasionali o comparse (non hanno nemmeno le statistiche);

  5. l’atmosfera è “avventura, pericolo, tensione, imprevedibilità” piuttosto che idealismo epico, profezie e moralità manichea.

  6. Il mondo è vasto, pericoloso e brutale: il mondo descritto nel Gray Box è un luogo vasto e grintoso. Le civiltà sono isolate, e i pericoli si nascondono nelle vaste terre selvagge.

E' con l'arrivo del Time of Troubles e la transizione alla seconda edizione di AD&D, che la narrazione ha iniziato a virare verso eventi di scala più grande e trame globali.

Le successive edizioni e i numerosi romanzi hanno introdotto un numero sempre crescente di PNG di alto livello che intervenivano attivamente nelle trame, spesso in conflitto tra loro per mantenere l'equilibrio del potere o per dettare il corso degli eventi. Questo spostamento del focus da avventure personali a saghe che minacciano l'esistenza del mondo ha reso i Forgotten Realms un'ambientazione più conforme ai canoni dell'Epic Fantasy così come vengono percepiti oggi.

comment_1925832

Non concordo con il tuo non concordare 😆

Se limiti il discorso alla sola scatola grigia sono parzialmente d'accordo con te, ma se consideri l'intera produzione per AD&D, allora no. E quando parlo dei Reami intendo sempre l'intera produzione per AD&D (1 e 2 edizione).

Del resto sono un mondo talmente vasto e, spesso, poco coerente tra una regione e l'altra che c'è spazio per qualunque tipo di avventura, dalle più sporche e meschine alle più nobili ed epiche.

Comunque, stringi stringi, i Reami sono sempre stati descritti come un'ambientazione High Fantasy, dato che sono caratterizzati da alti livelli di magia, un vasto pantheon di divinità, un gran numero di razze fantasy diverse e spesso presentano epiche lotte tra il bene e il male. Al contrario, il genere sword and sorcery è più realistico, crudo e moralmente ambiguo, dove la magia è rara e tipicamente pericolosa, come si vede nel mondo di Greyhawk.

Almeno, questa è la mia visione.

comment_1925834

ho sempre visto i FR come un grande buffet, nel senso buono del termine, per scegliere qualunque stile di gioco, dall'high fantasy a S&S al dungeon crawler etc... lasciando la possibilità di collegare cmq avventure personalizzate alla lore "ufficiale", avendo a disposizione una pletora infinita di luoghi, razze e png tutti con il loro stile puoi letteralmente scegliere che tipo di gioco fare. Mi è sempre piaciuto per questo

comment_1925885

Se non erro in quegli anni anche Mystara riceveva grande attenzione con una dozzina di Gazzettini e Boxed Set ed eventi catastrofici che ne avrebbero sconvolto la geopolitica. Poi molte uscite permettevano di unire al gdr campagne militari su vasta scala ..... bei tempi !! Mystara poi non solo era high fantasy ma soprattutto scienze fantasy !! Scusate per questa uscita fuori tema !!!

comment_1925887

Ho ancora il manuale d' ambientazione dei FR e tutt'ora lo consulto per recuperare info durante la pianificazione di avventure e/o campagne. Tutti quei dettagli mi mancano tantissimo. Premetto che a me la 5e piace, è doveroso ammettere che l' approfondimento dell' ambientazione che è stato fatto, è ridicolo a dir poco; invece di tirare fuori la 5e 2024, avrebbero potuto sviluppare quest' aspetto. L' ennesima occasione persa, di fare le cose perbene...

comment_1925890

Ho molte di quelle espansioni ma le ultime acquisite in ordine di tempo non le ho mai lette (ahimè) e le ho prese solo perchè ora posso - a vent'anni no 😁

I Reami sono la località di villeggiatura dove andavi da bambino… non sono nè il meglio nè il peggio che ci sia, ma ci hai fatto un botto di avventure e ci hai conosciuto un sacco di amici… vale la pena tornarci di tanto in tanto

comment_1925893

Possiedo tutti i manuali della serie FR, dall'1 al 16, i boxed set di the north (il mio preferito), arcane age, myth drannor, elminster ecologies, menzoberranzan, lands of intrigue, tutta la serie "for", oltre ovviamente alla scatola grigia per AD&D, e tutti i manuali della 3.x. Ogni volta che li prendo in mano mi ci perdo, volando con la fantasia nonostante li conosca a menadito. Riescono a trasmettere quella meraviglia, quel senso di fantastico che si è un po' perso nel corso dei decenni (molto probabilmente perchè nel frattempo pure io sono invecchiato e cambiato).

Tutti i manuali d'ambientazione, specie quelli per AD&D, hanno un qualcosa di particolare che ti fa viaggiare con la mente. I manuali della 3.x sono davvero molto belli, ma non hanno quel pizzico di "magia" della versione precedente. Sarà lo stile con cui sono scritti, ma i vecchi moduli raccontano i Reami, quelli 3e li elencano. La differenza è sottile ma sostanziale. E lo dico pur apprezzando enormemente il lavoro svolto con la 3.x.

comment_1925894
1 ora fa, Dracomilan ha scritto:

le ho prese solo perchè ora posso - a vent'anni no

Come ti capisco!!! Lo stesso vale per me.

Quando dal paesello andavo a Milano, perdevo litri di bava guardando gli scaffali ricolmi di manuali da Pergioco o Avalon. Ma con la paghetta potevi fare ben poco. Ho iniziato ad acquistare i manuali originali (le ristame su drivethrough mi interessano poco o nulla), nel corso degli anni e finalmente ora ho una discreta collezione che mi coccolo gelosamente. E continuo a cercare altro materiale, sempre dell'epoca. Ma non posso sforare il budget, o chi la sente la moglie!!!

comment_1925907

Bella iniziativa, seguirò per leggere con piacere. Ad ogni modo, dico anche io che nei vecchi moduli AD&D si respira un'aria diversa, anche dalla 3.x (il mio manuale preferito dei Forgotten Realms: Marche d'Argento). Diciamo che capisco cosa vuol dire firwood e sono d'accordo, il fascino esercitato da quei vecchi manuali per me è imbattibile (nello scontro tra le sue edizioni).

Ad ogni modo... Con cosa e quando si parte? 🍿

comment_1925975
Il 08/09/2025 alle 20:53, Dracomilan ha scritto:

I Reami sono la località di villeggiatura dove andavi da bambino… non sono nè il meglio nè il peggio che ci sia, ma ci hai fatto un botto di avventure e ci hai conosciuto un sacco di amici… vale la pena tornarci di tanto in tanto

Bellissima definizione! Li abbiamo percorsi per bene con il grey box di AD&D 2ed nelle nostre campagne giovanili. Non conosco la versione 3ed non avendovi mai giocato.

Di recente (ultimo paio d'anni) ho scoperto e sto apprezzando molto Greyhawk per il grado di libertà/flessibilità maggiore, ma di tanto in tanto tornare a visitarli non fa male 😁

comment_1926010
Il 08/09/2025 alle 22:12, firwood ha scritto:

da Pergioco o Avalon

ci saremo anche incrociati qualche volta...

Il 08/09/2025 alle 22:12, firwood ha scritto:

Ho iniziato ad acquistare i manuali originali

e di sicuro ci facciamo concorrenza in qualche asta di eBay 😂

comment_1926011
5 minuti fa, Dracomilan ha scritto:

ci saremo anche incrociati qualche volta...

Può essere. All'epoca (e vai davvero indietro di parecchi anni, circa 85-86) andavo nel negozio in Piazza Cordusio e, se non ricordo male, in Piazza Lima, dove avevano più miniature. Ci andavo sempre di sabato, quando non ero a scuola o durante le feste.

Riguardo a EBAY: se sei quello che mi fece alzare il prezzo del box di Arcane Age al doppio rispetto all'offerta quando mancavano 3 minuti al termine dell'asta... ti lancio il guanto di sfida (alla Robin Hood un uomo in calzamaglia)!!!

Comunque spesso acquisto anche da Barnes & Nobles, che ha prezzi più calmierati rispetto a Ebay, dove girano cifre folli. Altra tappa fissa in ottobre (quando vado a Monaco per l'okotberfest è FUNtainment München, dove ho sempre fatto ottimi affari. Li ho preso Forgotten Realms Adventures e il boxed set di Myth Drannor per la folle cifra di 30 euro totali.

Modificato da firwood

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