Bayla Rosenthal

"Skinny, non credo esista un rapace abbastanza grande per prendere uno di noi". Deglutisco. In realtà pensavo che l'animale fosse abbastanza grande, in fondo era un sacrificio. Ma esistono aquile in grado di prendere umani? Non credo. "Quindi dobbiamo escludere i pellerossa. E soprattutto, escludere di mostrare e portare un grande animale al villaggio. Peccato. Poteva essere molto utile."

"Be', a questo punto tornerei indietro. Non ci sono più tracce, dove potremmo andare?"

RIVKA

Guardo anche io verso l'alto. Non so di che animale fossero le tracce ma mi immagino qualcosa di piuttosto grande, come può essere stato catturato da un uccello? Espongo anche io le mie perplessità:

"Supponendo che l'animale fosse un daino o quegli animali presenti qui che si chiamano alci! Se davvero un volatile lo ha preso potrebbe prendere anche uno di noi!"

Divento pallida ed annuisco alle parole di Bayla.

"Ha ragione torniamo indietro!"

Modificato 8 Ottobre8 Ott da shadyfighter07

Skinny

Un po' deluso il giovane si guardò intorno un'ultima volta. Poi annuì

Josek Lasczarny

"Difficile che... attacca persone. Soprattutto in gruppo. Meglio scegliere bersagli facili. Però, sì... torniamo", concordo, ancora impressionato dalle capacità di questo uccello.

In pochi minuti tornate al totem, non è cambiato nulla nel frattempo. Il luogo ha un'aria un po' sinistra, ma non ci sono davvero minacce in vista.

RIVKA

Nonostante quel feticcio abbia un aspetto spaventoso mi sento molto più rassicurata, se non altro non può muoversi e non è un enorme volatile che potrebbe attaccarci dall'alto e portarci via.

"Credo che non avremmo risposta su cosa fosse quell'animale, ma meglio stare lontano dai pericoli che andarseli a cercare"

Rispondo rifiatando.

Josek Lasczarny

"Andiamo dove sono i boscaioli", propongo, sentendo le parole di Rivka. Fra non molto cominceranno ad allungarsi le ombre.

Skinny

"Aspettate fatemi cercare un momento qui intorno" disse per poi mettersi a cercare intorno al totem se ci fossero altre cose da notare.

Skinny si mette a cercare in giro nell'evenienza che ci sia dell'altro, ma in realtà più che trovare qualcosa, trova qualcuno. Da dietro un cespuglio di bacche spuntano timidamente due individui. Sembrano giovani ma è difficile dirlo sotto la terra con cui si sono dipinti la faccia; sono comunque piccoletti. Indossano giacche di pelle col pelo fuori e portano mocassini, mentre in testa hanno piccoli cappelli a calotta, di stoffa.
Sono sicuramente indianti.

Vi guardano con curiosità e un pizzico di timore.

Bayla Rosenthal

Mi chino appena in avanti, avvicinandomi lentamente ai due giovani indiani. Alzo lentamente una mano, la tengo bene in vista, aperta, e provo a sorridere come faceva mia madre con me quando pensavo di aver sbagliato qualcosa e non voleva punirmi.

"Ciao" mormoro piano, quasi più per me stessa che per loro. Non so se possono capirmi. Faccio un altro passo avanti, lento, cercando i loro occhi sotto quella maschera di terra. "Tutto bene?" dico ancora, con la voce più dolce che posso, e indico il cespuglio da cui sono spuntati. "Avete fame?" Magari sanno dirmi di quell'animale volato via.

Non so se capiscono, ma continuo a sorridere, mostrando il palmo della mano.

RIVKA

Faccio un piccolo balzo indietro quando in modo del tutto inaspettato sbucano fuori dal cespuglio quei due individui.

Il cuore mi batte veloce per lo spavento. Ci metto un attimo a riprendermi ed indosso il monocolo per guardarli, un gesto involontario ed un vezzo, in realtà ci vedo benissimo.

Mi faccio coraggio e mi affianco a Bayla, le sussurro "Non credo ci capiscano"

Con la mano faccio il movimento di mangiare per fare a gesti la stessa domanda fatta da Bayla.

Josek Lasczarny

Ah, ecco i pellerossa. Lascio fare alle due donne: saranno di sicuro molto più brave di me.

Saranno soli? Non mi fido.

Comincio a girare attorno, guardando in tutte le zona d'ombra.

Skinny

Il ragazzo fece un salto indietro spaventato dall'apparire dei due nativi. Si guardò precipitosamente intorno per verificare che non ci fossero altri. Quindi stando dietro agli altri attese che questi rispondessero

Alle parole e ai gesti di Rivka e Bayla i due locali sembrano inizialmente perplessi, poi uno dei due pare capire e si avvicina togliendo da una scarsella di pelle conciata una manciata di bacche. Le offre alle ragazze, ma prima ne prende una platealmente e la mangia per mostrare che è buona.

RIVKA

Sorrido, in realtà avevo chiesto se loro avessero fame ma devono avermi frainteso, tuttavia sarebbe scortese rifiutare ed accetto volentieri, un pò perplessa non ho mai mangiato bacche ed osservo l'indiano per vedere come fare.

Inchino un pò la testa dicendo "Grazie!" e ne mangio una, premo il dito sulla guancia e lo giro per fargli capire che è buona davvero.

Josek Lasczarny

Beh, almeno questi due, in particolare, non sembrano aggressivi.

Vedendo come le due donne hanno già creato un legame, mi tengo in disparte e permetto loro di continuare a cercare un dialogo.

Bayla Rosenthal

Seguo l'esempio di Rivka e prendo una bacca e la mangio lanciandola in alto e prendendola al volo. Vorrei farli ridere, ai bambini piace quando faccio la smargiassa. Poi mi solletico la pancia come per indicare che ho molto apprezzato. Faccio qualche passo indietro nel caso anche Skinny ne voglia una (pare che Josek non gradisca particolarmente), quindi indico l'altare totemico che abbiamo appena lasciato.

Scandisco bene le parole, ma non so quanto possa essere utile. "Cosa è?". Aggiungo anche un "Bello!"

Nel caso lo abbiano fatto i loro genitori non è il caso di farseli nemici facendogli pensare che non sia di mio gradimento, in fondo.

Skinny

Il giovane decise di aspettare per capire come si sarebbe evoluta la situazione

Si mise affianco a Josek e osservò le reazione dei nativi a quella situazione e alla domanda di Bayla

Le bacche sono asprigne, allappano la bocca, è come se fossero leggermente acerbe. Ma non sono male.
I due indiani sembrano soddisfatti e quando nessun altro vuole altre bacche le rimettono via.
Invece si concentrano su Bayla e sui gesti verso il totem. Lo guardano, fanno cenni con la testa, lo indicano e parlano nella loro lingua. Parlano parecchio. Peccato che nessuno tra voi capisca una singola parola!
Poi fanno altri cenni, indicano il cielo, poi tracciano una linea che da lì raggiunge il totem, poi di nuovo il cielo ma in un altro punto. Soddisfatti delle spiegazioni date sorridono, si voltano e cominciano ad allontanarsi.

Josek Lasczarny

"Gli andiamo dietro? Cosa volevano dire?", chiedo, incerto.

Questa situazione è davvero strana, se non addirittura assurda. Siamo arrivati qui solo poche ore fa.