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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz

Risposte in primo piano

Aslaug

Tutto sommato ascoltando la situazione sembra tranquilla. E poi mi sento molto stupida a stare nascosta mentre Elsa si sta facendo molti meno problemi.

"Che succede Elsa?" Dico entrando in scena e fingendo di starmi dirigendo or ora verso di lei. Non voglio che il nuovo arrivato mi pensi troppo pavida.

"Oh, abbiamo gente! Piacere, io sono Elsa Solheim. E lei? Non sarà venuto tutto solo nel primo castello abbandonato?" Aggiungo riferendomi questa volta a Karl @doria con malsimulato stupore. E nel presentarmi gli porgo la mano.

Chi sa: magari il nostro bizzarro cacciatore-bibliofilo saprà già dirsi come muoversi nella biblioteca.

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  • shadyfighter07
    shadyfighter07

    Elsa Nyström Appena vedo Gustav sparire in un vortice che non ci dovrebbe essere riaffiorano nella mia mente dei ricordi del passato. Apro la boccca per urlare, non è da me, ma esce solo un suono simi

  • Aslaug Non riesco a credere che Gustav sia scomparso così. Non ero ancora riuscita a conoscerlo. Rimango congelato per un po' a riflettere sulle ultime parole che ci siamo detti. Forse la devo smetter

  • SNESferatu
    SNESferatu

    @shadyfighter07 Elsa Non riesci a percepire nulla di nota. C'è polvere ovunque per quanto riesci a illuminare con la tua luce. Se vuoi puoi forzare il tiro per ritirare tutti i dadi ma sinceramente ti

Immagini pubblicate

Karl Gevär

“Bene…vedo che siete in due”.

Nel fare una pausa alzo bene la lanterna, di modo da vedere bene i volti delle mie interlocutrici.

“Non sono tipo da…libri, devo dire. Ma ero incuriosito dal fatto che solo questa stanza pare…pulita, curata”.

Faccio una pausa. Mi guardo attorno e prestò attenzione ai rumori. Non vorrei che le nostre parole attirassero animali

O altro…Penso.

“Perché siete qui? Avete visto anche voi le luci? Avete trovato altre aree del castello illuminate da lampade artificiali?”

Aslaug

"In realtà non siamo due. L'altro gruppo è sceso giù. Anzi ci stavamo proprio dirigendo verso di loro." Lo dico molto tranquillamente, ma spero vivamente ne rimanga colpito e non ci consideri una coppia di disperse bensì una spedizione.

"Al momento stiamo lavorando con il doppio obiettivo di mettere in sicurezza il castello e verificarne il valore." Sul secondo punto incespico un po', non so bene come spiegare la missione senza accennare alle visioni. Immagino che anche Karl, come Roland, sia un nostro fratello, un figlio del giovedì, ma non posso esserne sicura. Però alla fine quello che ho detto non è lontano dal vero.

"Comunque no, questa è l'unico stanza illuminata, anzi, è una stanza davvero singolare. Perché è così ordinata? ... Immune al tempo."

Modificato da Ladon

“Verificarne il valore? Tra tutti i posti, non mi verrebbe mai in mente di stabilirmi qui…”

Il mio sguardo trasmette chiaramente stupore.

“Eravate in gruppo…e vi siete divisi? Siete armate di fucili arrugginiti…che sembrano più vecchi bastoni. Forse avete bisogno di me e di lui…”

Faccio cenno al mio fucile.

Che idea quella di addentrarsi in questo posto così disarmate…

“Indicatemi la strada…vi accompagno. Andiamo a cercare i vostri sodali”.

Lo dico cercando di far intuire che intendo guidare la testa del gruppo…come prova del fatto che mi fido e che intendo proteggere il gruppo guidando la “spedizione”.

ELSA

Lieta che Aslaug si palesa a darmi man forte.

"Non credo che qui dentro ci siano, animali, almeno non quelli da cacciare con il suo fucile. Forse qualche scarafaggio ma nulla di piu"

Credo non sia il caso di dare ulteriori dettagli, almeno non per il momento.

"Il resto della nostra compagnia credo sia andata nei piani inferiori, nella cantina, purtroppo le armi che vede sono quelle abbiamo trovato nell'armeria del castello, praticamente inutilizzabili come armi da fuoco, ma se davvero se la sente di farci da apripista le saremo lieti"

Modificato da shadyfighter07

"Animali chissà...ma persone, magari ostili...forse".

Lo dico con tranquillità, come fosse una constatazione banale.

"mMi spiegherete meglio più tardi cosa ci facciate qui di preciso...seguitemi, cercando di non fare rumore. Indicate la strada e fatemi luce. Raggiungiamo i vostri compagni. Temo che le sorprese non siano finite".

Controllo che il fucile sia a posto. Che i proiettili siano carichi...che i simboli non siano incandescenti.

La bussola ha ripreso un aspetto normale...quasi la cosa mi stupisce.

@tutti

Aspetto che mi facciate strada e poi vi seguo. Si può passare in cantina se voi volete e @SNESferatu vuole

Modificato da doria

Aslaug

Quando Karl accenna ai nostri fucili arrugginiti lascio il mio poggiato al muro e rimango un po' imbarazzata. Mi sento effettivamente molto stupida a girare per un castello come se quello fosse un arma.

Così mentre Elsa e Karl parlano entro velocemente in biblioteca e mi guardo un po' intorno. Che tipo di libri custodisce? Quanto è grande? Ci sono dei volumi consultati di recente? (Nel caso lo prenderei in mano e lo sfoglierei un po')

Aspetto dentro che il gruppo si muova, a quel punto ovviamente li seguirò. Sarei voluta andare a cercare Roland, ma se davvero stiamo andando in cantina è inutile. Lo cercheremo al ritorno. Se ci sarà un ritorno. Ma sì che ci sarà un ritorno.

  • Autore

Biblioteca

Aslaug @Ladon

È una stanza ampia, più grande di quanto ti aspettassi: scaffali alti fino al soffitto corrono lungo le pareti, interrotti solo da due finestre strette e alte che lasciano filtrare le luci della notte. L’aria sa di carta vecchia, per quanto sia più accogliente del resto della casa. I libri sono molti, e per la maggior parte sembrano dimenticati. I dorsi sono coperti da uno strato uniforme ma molto leggero di polvere. A un primo sguardo non noti volumi aperti, né pile lasciate in disordine: la biblioteca non è stata usata di recente, almeno non apertamente, ma è comunque molto più vissuta del resto della casa.

Poi però qualcosa stona.

Uno scaffale, verso il centro della stanza, presenta un libro che non segue lo stesso destino degli altri: la costina è più consumata, la polvere è stata disturbata, come se fosse stato preso e rimesso più volte. Lo sfili, senti un leggero clic sordo. Ai tuoi piedi, nascosta alla vista, si trova una botola nel pavimento, perfettamente integrata nelle assi di legno scuro.

Prima ancora che tu possa approfondire, il tuo sguardo viene attirato dal tavolo centrale della biblioteca. Sopra, in bella vista, c’è un foglio piegato con cura. Non era lì per caso. Anzi: è quasi come se fosse stato lasciato apposta per essere trovato. Aprendolo, riconosci una scrittura elegante, ferma. È una lettera.

Per il resto dei libri: sì, la biblioteca contiene testi di ogni genere, storia, teologia, filosofia, cronache locali, ma nulla sembra essere stato studiato di recente. Consultarli davvero richiederebbe più o meno un'ora. Tempo che potreste anche non avere. Potete provarci, rischiare di restare qui a cercare risposte… oppure scegliere di muovervi ora, sapendo che ciò che non scoprite potrebbe avere un prezzo.

Dalla biblioteca senti le voci ovattate di Elsa e Karl provenire da fuori. Il gruppo prima o poi si muoverà.

Lettera

Mio caro Manfred,

è con il cuore spezzato che ti chiedo di tornare in te. Hai il tuo sogno e i tuoi progetti, ma anche un desiderio malsano di oro e fama. Sono certa che un giorno il tuo birrificio sarà l’orgoglio di Uppsala. Ma ciò che mi hai fatto è stato sbagliato. Ti imploro di calmarti e di tornare fra le mie braccia. Facciamolo insieme, come ne avevamo parlato, come marito e moglie - in un’unione eterna. Come mi avevi promesso.

Vengo da te stanotte come ospite in quella che è, a buon diritto, la mia casa. Eppure non ti chiedo altro che questo: tornare a essere una cosa sola.

Con l’augurio di unità, amore e della pace del Signore,
La tua amata Linnea

Offgame

Timestamp: 21/12/2025, 23:03:40

Dice: 6 x D6

Results: D6: 6, D6: 2, D6: 1, D6: 5, D6: 4, D6: 1

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