Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.

Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz

Risposte in primo piano

  • Risposte 58
  • Visualizzazioni 1,5k
  • Creata
  • Ultima risposta

Utenti più attivi in questa discussione

Messaggi più popolari

  • Elsa Nyström Appena vedo Gustav sparire in un vortice che non ci dovrebbe essere riaffiorano nella mia mente dei ricordi del passato. Apro la boccca per urlare, non è da me, ma esce solo un suono simi

  • Aslaug Non riesco a credere che Gustav sia scomparso così. Non ero ancora riuscita a conoscerlo. Rimango congelato per un po' a riflettere sulle ultime parole che ci siamo detti. Forse la devo smetter

Immagini pubblicate

comment_1923096

"Sono d'accordo con Gustav: non possiamo rimanere qui, a meno che non vogliate diventare fradici a furia di guardare il castello a distanza."

Nel dirlo rimetto la mappa nella borsa e spero Quentin si sbrighi.

"Per ora entriamo, poi decideremo dove andare. A detta di Linnea l'interno potrebbe essere cambiato molto, meglio dare un'occhiata prima."

"Idealmente potremmo esplorare un piano per volta partendo dal primo, andare subito al terzo o cercare prima qualcosa di utile. Al secondo piano ci sarebbe un armeria."

E nel dare quest'ultima informazione un po' mi pento. Vorrei evitare che quest'avventura prenda una brutta piega.

comment_1923105

Elsa Nyström

Annuso l'aria, in effetti si sente odore di pioggia.

Sorrido a Gustav "Mi sembra saggio entrare allora, meglio non bagnarsi e rischiare un brutto raffreddore prima di iniziare in questa esplorazione".

Come a protezione mi stringo il Codex al petto.

Mi rivolgo poi a Gustav:

"Spero non ci sia la necessità delle armi, ma onde evitare brutte sorprese io punterei dritta all'armeria"

Guardo gli altri per capire cosa ne pensano.

comment_1923205

Quentin

mentre sta cominciando a piovere, ultimo degli ultimi e con il fiatone, arrivo , con un viso che esprime incertezza ciao a tutti... sono arrivato.. è stato difficile arrivare qua , c'è stato da camminare molto.. prendo un panno per asciugarmi la fronte , sono leggermente sudato scusate per il ritardo.

  • Autore
comment_1923468

Interno del Castello

Il portone si è richiuso alle vostre spalle con un rintocco sordo, divorato dalla pioggia e dalla distanza. Ora siete dentro.

L’interno del castello è silenzioso, immerso in un’oscurità che sembra colare dalle mura stesse. La luce della luna penetra ancora da qualche finestra rotta e sporca, gettando lame spettrali tra le travi spezzate del soffitto. Qualche raggio si rifrange sulla polvere in sospensione. Un tempo all'ingresso doveva esserci un corridoio, forse una cucina a sé, ma il crollo di alcune pareti ha reso tutto un unico grande ambiente deformato. Le piogge e gli anni hanno aperto fenditure nei muri, fatto marcire l’intonaco, lasciato entrare edera.

La stanza si apre davanti a voi in modo disordinato: armadi mezzi sbriciolati, stoviglie fuse dalla ruggine, una stufa scoperchiata e ormai inservibile. Sotto il vostro peso, le assi scricchiolano sinistramente. C’è un odore di cenere antica, o è semplicemente puzza di vecchio. Ragnatele fittissime si stendono negli angoli, ondeggiando piano al passaggio. Le travi scricchiolano sopra di voi. Da qualche parte nel buio, un ratto guizza via.

Il pavimento è pericoloso: le assi marcite minacciano di cedere a ogni passo. Ogni movimento richiede attenzione. Ai vostri piedi, tra i calcinacci, spuntano bottiglie vuote, etichette lise su cui si legge a malapena Ask Small Ale. Barili corrosi dall’umidità.

Avete la mappa con voi: da dove siete adesso potete andare avanti, o esplorare ancora la cucina.

Off game

Do per scontato che tutti abbiate torce o lanterne con voi. Quentin possiede una lanterna più potente, che gli dà dei bonus a Investigazione e Vigilanza quando è al buio.

Sulla mappa siete entrati dal portico. Ora siete in un mix tra corridoio e cucina.

Modificato da SNESferatu

comment_1923481

Elsa Nyström

Ho un sussulto quando la porta si chiude alle nostre spalle, sentendo la pioggia battente venire da fuori esclamo:

"Abbiamo fatto appena in tempo ad entrare"

Dalla borsa prendo la torcia e la accendo, la punto verso il basso e notando cocci e calcinacci dico agli altri di stare attenti a dove mettono i piedi.

Avanzo lentamente fermandomi di tanto in tanto per puntare la torcia a destra e a sinistra cercando di vedere se trovo qualcosa di interessante.

comment_1923510

Aslaug

"Uau! L'interno riesce ad essere messo peggio dell'esterno."

Esclamo dopo qualche passo tentando di smorzare l'inquietante atmosfera. Dopodiché tento di orientarmi con la mappa. Ci metto un po': la devastazione è sorprendente.

"Dai, andiamo diretti alla scale, sono qui dietro. Però forse dovremmo controllarne la stabilità, non mi fiderei."

comment_1923745

Quentin Beck

oh Dio , che il grande padre ci aiuti inizio subito a farmi il gesto della croce e cerco di stare vicino agli altri spero non ci siano veramente dei fantasmi o strane donne pallide dagli occhi rossi... brrrr.... chissà se c'è qualche cosina di metallo qui eh... comincio a raccogliere qualsiasi strana cianfrusaglia che trovo e mi avvicino ai barili corrosi cercando di aprirne uno chissà se c'è qualcosa di interessante qui.... ehm... voi come vi chiamate? io mi chiamo Quentin , ma adesso che siamo compagni di avventure/amici potete chiamarmi MisterQ. per fare prima dai cerco di sorridere garbatamente ma viene solo un sorriso sghembo di chi avrà due neuroni che si inseguono a vicenda nel cervello.

Modificato da MasterX

comment_1923781

Gustav Andersen

Non posso che annuire all'affermazione di Aslaug sullo stato dell'edificio. E anche della stabilità.

Al fianco porto uno stocco e sotto al braccio una fondina con una pistola.

"Mi sembrava di esserci già presentati al pub..io sono Gustav comunque." dico rivolto a Quentin.

Mi guardo intorno un attimo puntando la lanterna un pò a destra e un pò a sinistra "Fate andare me prima, sono più pesante di voi" dico indicando le due donne con un tono da cavalleria, probabilmente venuto male "se regge me, regge anche voi e vediamo se regge anche te" dico rivolto a Quentin. (dalla descrizione sei più grosso di me direi)

Indeciso se estrarre la pistola o lo stocco per alcuni istanti decido di non estrarre nulla e tenere una mano libera in caso serva per tenermi in equilibrio.

comment_1923783

Aslaug

"Come preferisci, basta che non ti ammazzi: non vorrei che la creatura arrivi e trovi il lavoro già fatto."

Mi pento subito di averlo detto, non avrei proprio voluto nominare la Creatura.

"Comunque non preoccuparti è solo un piano, basta andare uno alla volta e stare attenti. Poi se sai cadere è anche meglio."

  • Autore
comment_1923831

Andone/Cucina del Castello

Qualcosa attira lo sguardo di Elsa. È una bottiglia, solitaria sul pavimento, coperta dello strato di polvere che copre tutto il resto. Quando si avvicina per vederla meglio, la luce tremolante della lanterna rivela un’etichetta sbiadita: è birra. Non è un oggetto isolato. Decine di bottiglie, forse più. Ammucchiate negli angoli, infilate dentro vecchi scaffali o rotolate sotto i mobili caduti, alcune ancora sigillate, altre infrante. Una vera e propria scorta, o il relitto di una festa ormai dimenticata. Anche i barili accatastati vicino a quello che resta del focolare, almeno due, forse tre, sembrano quelli tipici delle birrerie, sebbene siano svuotati da tempo e corrosi dall’umidità.

E poi, improvvisamente, accade.

Tutte le luci si spengono.

Non lentamente, non con un tremolio, ma di colpo. Un attimo prima c’era il bagliore caldo delle torce e della lanterna di Quentin, un attimo dopo solo il nero. Un nero che inghiotte tutto, perfino i vostri respiri. Il silenzio si amplifica. La pioggia fuori sembra ovattata, il legno sotto i piedi pare non scricchiolare più. Il mondo trattiene il fiato.

E nel buio… qualcosa si accende.

In lontananza, oltre i vetri delle finestre sbarrate o forse dentro la casa stessa, è impossibile dirlo con certezza, cominciano ad apparire delle luci. Fioche all’inizio, poi più nitide. Sono sagome luminose, tremolanti, pallide. Fluttuano lentamente, sospese a mezz’aria. Hanno qualcosa di vagamente umano, come se fossero fatte della sola luce che un corpo potrebbe lasciare dietro di sé. Ma i loro contorni sono evanescenti, instabili, e si muovono senza toccare il terreno.

Una di esse pare voltarsi verso di voi. Ma non riuscite a vederne il volto.

Le luci si spostano come se danzassero, lentamente, in silenzio, senza mai toccarsi né fermarsi. Si avvicinano a tratti, poi si ritirano. Sono bellissime, in un modo inquietante. E spaventose.

Poi, dopo un paio di eterni minuti, le torce si riaccendono. Non tutte insieme: prima una, poi un’altra, poi la lanterna, come se il castello stesso decidesse di restituirvi la vista a suo piacimento. Le bottiglie riappaiono, il legno marcio, le pareti spaccate, il silenzio.

Off game

Questo è un test di Paura! Ognuno di voi tira un numero di d6 pari al valore di Logica o Empatia (potete scegliere voi) + 3d6 (perché si aggiunge un dado per ogni persona nel gruppo. Vi basta un singolo 6 per superare la prova ed evitare il terrore.

@Ladon Quali scale? Quelle verso il piano alto, o quelle verso i sotterranei?

comment_1923861

La visione è stupenda. Non so veramente che dire. La Vista mi ha portato negli anni a vedere fenomeni bizzarri, ma qualcosa del genere non mi capitava almeno dalla mia prima infanzia. Rimango un po' imbambolata ad osservare i vetri della finestra ben dopo che le luci si sono riaccese, in attesa di una o più voci amiche.

Off Game

Ho fatto la prova di Paura su Empatia e per fortuna ha avuto successo.

Riguardo alle scale mi riferivo a quelle che salgono. Sinceramente per ora non mi va di visitare le segrete, mentre al primo piano si trovano il laboratorio e l'armeria: magari c'è qualcosa di utile. E più in alto avevamo visto la luce.

comment_1923906

Elsa Nyström

Mentre osservo il pavimento con aria ironica dico agli altri:

"Credo che l'ultima volta che questa casa ha visto delle persone ci sia stata una festa..."

Faccio appena in tempo a terminare la frase che ci troviamo al buio. Mi giro dove mi aspettano ci siano i miei compagni ma vedo delle presenza di luci fluttuanti.

Faccio per chiedere cosa diavolo siano ma non mi escono le parole di bocca. Minuti che passano lenti, le guardo quasi con attrazione, vorrei muovermi per toccarle ma ho quasi paura di rompere quella sorta di macabro incanto.

Così come le luci sono andate via si riaccendono.

So cosa ho visto, ma cerco di convincere più che altro me stessa dicendo:

"I lampi a volte fanno bizzarri giochi di luce...."

TIRI DADO

Logica: 5

5d6+3d6

Timestamp: 29/7/2025, 15:21:47

Dice: 8 x D6

Results: D6: 1, D6: 1, D6: 6, D6: 5, D6: 1, D6: 2, D6: 6, D6: 2

  • 4 settimane dopo...
comment_1924831

Gustav Andersen

Faccio una smorfia di sorriso alle parole di Aslaug, prendendole come una battuta.

Sto per rispondere quando tutto si fa buio, persino io pavimento sembra cambiare.

L' esperienza che provo mi lascia scosso, fortunatamente così com'è iniziata se ne va. Ma qualcosa mi dice che quello che è successo non sarà l'unica cosa...bizzarra che proveremo.

Quando "torniamo" mi guardo intorno "Tutto bene?" dico rivolto a tutti "Mi sa che qua siamo oltre i giochi di luce..."

Tiro Empatia

Timestamp: 21/08/2025, 01:28:29

Dice: 6 x D6

Results: D6: 6, D6: 2, D6: 6, D6: 2, D6: 5, D6: 2

comment_1925179

Quentin

OH MIO DIO , CHE GESU' CI AIUTI !!! Sono estremamente spaventato , stringo stretto stretto un crocifisso e tengo le mani unite mentre prego , recitando il padre nostro mamma mia.. quelli non sono giochi di luce, sono i fantasmi intrappolati nel limbo e vogliono tormentarci!!! chiamiamo un prete!! facciamo un'esorcismo subito!!!

tiri di dado

ok se ne bastava uno allora c'è l'ho fatta a pelo ahahahahah ho fatto due 5, un 2, tre 1 e un 6.

  • 1 mese dopo...
  • Autore
comment_1927798

Androne/Cucina del Castello

Le torce si sono tutte riaccese, restituendo un’illusione di normalità. Ma non per tutti.

Gustav rimane immobile, gli occhi fissi su una delle luci che ancora aleggia nell’oscurità oltre le finestre. Nessuno nota subito il cambiamento: il suo respiro rallenta, lo sguardo si fa vuoto e al tempo stesso febbrile, come se vedesse qualcosa che gli altri non possono vedere.

Per un istante sembra sul punto di dire qualcosa, ma non escono parole dalle sue labbra. Poi accade tutto insieme: le sagome luminose si raccolgono in un vortice di bagliori, e Gustav viene risucchiato dentro quel turbinio fantasmagorico. La scena è rapida, quasi violenta: un baleno bianco-argenteo lo avvolge, e in meno di un respiro al suo posto non resta che il vuoto.

Il silenzio ritorna, pesante. Non c’è traccia di lotta. Solo la stanza polverosa, le bottiglie abbandonate e il tanfo di umidità.

Gustav Andersen è sparito.

Off game

Bentornati! Nota: l'evento capitato a Gustav è possibile secondo l'avventura, gli ho solo fatto fallire automaticamente tutti i tiri per resistere. Qualora re dei sepolcri volesse riaggungersi, è possibile. Per velocizzare il gioco: aspetto massimo due giorni prima del mio prossimo post, altrimenti proseguo.

comment_1927803

Elsa Nyström

Appena vedo Gustav sparire in un vortice che non ci dovrebbe essere riaffiorano nella mia mente dei ricordi del passato.

Apro la boccca per urlare, non è da me, ma esce solo un suono simile ad un sibilo, la gola talmente secca da sembrare fatta di vetro in frantumi.

Chiudo gli occhi e li riapro immediatamente sperando di vedere Gustav davanti a me e di essere stata vittima di un'allucinazione ma non è così.

Solo silenzio intorno noi, l'unico rumore che sento è solo quello del mio respiro affannoso.

"Cosa è successo?"

comment_1927948

Aslaug

Non riesco a credere che Gustav sia scomparso così. Non ero ancora riuscita a conoscerlo. Rimango congelato per un po' a riflettere sulle ultime parole che ci siamo detti. Forse la devo smettere di scherzare sulla morte degli altri.

La domanda di Elsa mi scuote.

"L'hanno preso... le fate l'hanno preso"

E tutto ciò mi ricorda fin troppo vividamente la scomparsa di mio fratello anni prima. Chissà, i rapiti a volte ritornano.

"Forse ci conviene andare in un posto sicuro. Cos'è un posto sicuro?"

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.