All'arrivo di Hannayeh il volto dello spirito scompare e riappare sul lato del tronco che vi fronteggia.
"Altri intrusi, come sospettavo. Più educati, ma comunque a mani vuote. Già in passato altri hanno ritenuto, erroneamente, che in quanto amico delle piante io sia... paziente. Ma vi concederò un poco del mio tempo, un frammento, per sentire cosa vi ha portato al mio cospetto" più che parlare mormora, con una voce che somiglia al ronzare degli insetti, all'umidità del sottobosco e allo scricchiolio degli alberi.

Finn'iann

"Prosegui il discorso, sorella. Io resterò ai margini per controllare che succede: non mi fido per niente", dico, in un sussurro, a Hannayeh.

Hannayeh

Noi abbiamo un dono, nobile protettore dell'isola. Anche se non si tratta di un oggetto materiale, pensiamo che possa essere di tuo gradimento. Dico allo spirito, facendo un lieve cenno d'assenso al sussurro di mio fratello. Vogliamo liberarti dagli intrusi, compresi noi stessi, e sistemare questa situazione. Spero che sia un dono gradito a sufficienza.

"Un dono? Mi piacciono molto i doni" sentenzia lo spirito, in tono quasi infantile. Con noncuranza lascia cadere a terra l'uomo che tratteneva. Un volo di circa quattro metri che forse non è stato letale "ma forse può essere qualcosa di più tangibile dell'assenza di qualcosa?"

Hannayeh

Trovare il punto giusto in cui premere non è stato troppo complesso, ora dobbiamo solo sfruttarlo. Mi sembra una richiesta appropriate: siamo ospiti, in fondo, e sarebbe scortese non lasciare nulla. Dico allo spirito, riflettendo su come evitare di scoprirci troppo. Io sono una handa del popolo degli emhal e conosco diverse arti. E conosco una danza sacra che noi dedichiamo solamente agli ongo'kisi più importanti, proprio come il signore di un isola. E sarei lieta di donarla solamente ai suoi occhi.

"Una danza sacra? Se sarà ben fatta, allora sarà un dono bene accetto. Altrimenti... come già detto, non sono molto paziente. Voi state ponendo un rito sacro contro le vite di questi intrusi, comunque? C'è qualcosa che non mi torna" alcuni viticci si avvicinano minacciosi soprattutto ad Hannayeh, ma anche a voi altri. Ancora però non attaccano "Sarà meglio che non ci sia qualche trucco? Non ho avvertito nulla di ché tra questi patetici omuncoli, ma ora mi chiedo sa sia davvero così"

Ele'wa'tu'm

Posso accompagnare la danza con della musica dico prendendo il flauto

Hannayeh

Sarà ben fatta. Non oserei mai offrire qualcosa di meno del meglio. Dico allo spirito, preparandomi poi a fugare i suoi dubbi. Questi uomini non hanno particolare importanza o oggetti preziosi. Ma hanno commesso delle colpe nella loro casa, lontana da qui, e dobbiamo riportarli indietro insieme ai loro averi per poterli giudicare. Noiose faccende mortali, che ad uno spirito potente come te non interesseranno.

Lo spirito frusta l'aria lentamente, un movimento di meditazione. Poi rivolge il volto serafico verso Hannayeh "E sia, vediamo"

Finn'iann

Questa proposta di mia sorella mi lascia sorpreso, dato che non avevo idea che conoscesse delle danze sacre. Potrebbe essere uno sviluppo interessante, dato che lo Spirito pare interessato.

Non mi fido comunque di lui e dovrò controllare che non agisca contro Hannayeh mentre lei è concentrata sulla danza.

Hannayeh

Faccio un lieve inchino allo spirito e guardo Ele'wa'tu'm, aspettando che inizi a suonare per iniziare a danzare come mi è stato insegnato da mia madre, cercando di seguire la musica.

Master

Ho +5 ad Intrattenere. Tiro con vantaggio grazie a Dancing Virtuoso del Bardo della Danza.

La danza di Hannayeh inizia lentamente, ma poi il ritmo cresce. Lo spirito sembra interessarsi ai movimenti della giovane donna, ondeggiando leggermente a tempo e muovendo i viticci alla stessa maniera.
Intanto Hannayeh non si ferma, l'aria umida della foresta le rende difficile respirare ma lei prosegue, la danza si fa sempre più acrobatica e veloce, lo spirito sempre più ipnotizzato da essa. Alla fine la musica si conclude con una lunga nota sostenuta e la danzatrice si china a terra, esausta.

Il silenzio regna per qualche tempo, poi lo spirito parla con voce di schiocchi e scricchiolii "Sono soddisfatto. Ricorderò a lungo questa danza... ma mi piacerebbe poterla rivedere più spesso. Donatemi la ragazza e vi darò grandi poteri"

Finn'iann

"La ragazza non è un dono, Spirito. Noi non la possediamo e lei è libera di scegliere dove andare e cosa fare", dico, con tono serio.

È una spiegazione, ma non avrei difficoltà a renderla una minaccia.

Hannayeh

Prendo un profondo respiro, per riprendermi dalla danza, e cerco di sistemarmi mentre ascolto la reazione dello spirito. Come detto da mio fratello, non sono in vendita. Per quanto l'offerta possa essere vista come lusinghiera, devo concederlo. Dico all'albero, attendendo che rispetti la sua parte dell'accordo.

Ele'wa'tu'm

Resto in attesa, cercando di capire se lo spirito manterrà la sua parola o se dovremmo forzare la mano

"Un peccato, la tua breve vita sarebbe ben spesa qui. Un'esistenza degna e feconda, mentre là fuori probabilmente appassirai come un fiore sotto il sole di mezzogiorno. Non ho il dovere di rispettare il tuo desiderio di libertà, solo quello di restituire i mortali in cambio di una buona danza. Ma mi hai mutato l'umore e non ho più voglia di uccidere. Potete andare, voi e questi pavidi relitti" i viticci si calmano, i prigionieri da Uk liberati.

Hannayeh

Ci vorrà ben altro per mettermi un paio di catene ai polsi... Ringrazio lo spirito con una riverenza, aggiungendo E presumo che possiamo prendere i loro averi, come da nostri accordi. Sono stati richiesti da chi ci ha mandati qui per risolvere il problema. Meglio evitare di farlo innervosire prendendo la conchiglia.

"Stracci e lance? Prendeteli e non seccatemi ulteriormente" fruscia lo spirito, irritato.

Hannayeh

Annuisco alle parole dello spirito e inizio a raccogliere i beni degli uomini di Uk, prendendo casualmente anche la conchiglia. Cerco di non dargli troppo peso, per non attirare l'attenzione di questo spirito così volubile.

Finn'iann

Subito mi muovo per affiancare mia sorella e aiutarla nel suo compito. Non ho desiderio di restare un minuto di più nei pressi di questo spirito, su cui aleggiano egoismo e inaffidabilità.