L'uomo si stringe nelle spalle. Sembra voler dire "perché no?" o "e chi altro?"

Modificato 23 Giugno23 Giu da Pippomaster92

Ele'wa'tu'm

Forse vale la pena rincorrere i fuggitivi, non vorrei che la situazione peggiorasse e tornassero con dei rinforzi

Finn'iann

"Potrebbe essere un'idea. Anche solo per dimostrare meglio il nostro impegno e le nostre capacità", replico alla proposta di Ele'wa'tum.

Hannayeh

Sono d'accordo anch'io. Almeno potremmo anche provare a sentire l'altra versione dei fatti.

Ritornate alla nave ed Ele'wa'tu'm da ordine per salpare di nuovo.
Con il vento a favore e un vascello degno del suo nome non è difficile riprendere la piroga.
La trovate il giorno dopo, tirata in secco su una spiaggia settentrionale di Zu'zu'le-Ti. Sulla sabbia le impronte di numerose persone conducono direttamente nella giungla che comincia a pochi metri dalle onde.

Finn'iann

"Beh, sembra che non stiano celando il loro passaggio, quantomeno", rifletto, studiando le tracce: "Come vogliamo avvicinarli? Apertamente o con una certa cautela?".

Hannayeh

Non dovrebbero vederci come nemici, ma io proverei comunque ad agire con cautela. Proviamo a studiarli senza farci notare prima di decidere il da farsi. Propongo dopo le parole di mio fratello quando notiamo i segni dello sbarco dei profughi.

Ele'wa'tu'm

Capiamo dove sono andati e se hanno intenzioni minacciose, ma vorrei evitare di usare troppi sotterfugi. Intanto seguiamo le loro tracce

Vi muovete cauti ma senza celare del tutto la vostra presenza e vi addentrate nella giungla. Zu'zu'le-Ti è coperta da una fitta schiera di alberi, maestose piante che crescono nonostante il terreno accidentato. Il sottobosco rende ogni passo una piccola impresa, ma per fortuna sembra che gli abitanti di Uk abbiano trovato una specie di pista, o sentiero.

Dopo un paio di ore, anche se è giorno, vi trovate immersi in un'oscurità illuminata solo da piccoli insetti, alcune muffe che crescono e colano dai tronchi e da piccoli fiori che mandano tenui lampi. Laddove un raggio di sole fende la cupola verde si raccolgono piante coperte di fiori e frutti, circondate da uccellini e insetti rumorosi.
È Finn'iann che incappa per primo in un abitante di Uk, appeso per il collo ad una liana. Un secondo e un terzo si trovano nella stessa situazioni, i volti gonfi e i corpi già ricettacolo dei primi insetti.

Finn'iann

"Sarà meglio cambiare approccio, a questo punto", dico con tono severo, mettendomi a guardare attorno con preoccupazione, in cerca di altri cadaveri... o dei loro carnefici.

Ele'wa'tu'm

Parole sagge Osservo il cadavere Cerchiamo di nascondere la nostra presenza

DM

Stealth +5 se serve

Hannayeh

Il sentiero seguito dagli abitanti di Uk è evidente e non abbiamo problemi a trovare le loro tracce. Ma ciò che ci attende mi lascia completamente sorpresa: un sussulto parte dalla mia bocca quando vedo il cadavere appeso alla liana. Buona idea. Concludo, provando a guardarmi nei dintorni in cerca di prove dell'attività di uno spirito: non mi sembra un omicidio commesso da mortali come noi.

Master

Medicina +1 per studiare le ferite e Natura +4 per capire se siano state inflitte da uno spirito.

Non è facile capire chi o cosa sia la causa di queste morti, ma le liane ora sono semplici piante prive di doti particolari. Da sole non avrebbero mai potuto fare alcunché. Se inizialmente potete anche credere che qualcuno le abbia usate a mo' di corda per impiccare i tre sventurati, Hannayeh presto vi conferma che non è così. Le piante si sono avvolte attorno al collo di ciascuna vittima con una forza e una tenacia che non può essere riprodotta "a mano". A questo punto è chiaro che siete davanti all'opera di uno spirito, o di un incantatore che ne comanda uno.

Proseguite più cauti fino ai margini di uno spiazzo. Definirlo "radura" sarebbe sbagliato perché la luce del sole è comunque assente, i rami formano un canopo inaccessibile. Lo spazio è delimitato da un anello di grossi fusti oltre i quali c'è solo un brutto sottobosco di rampicanti e cespugli smorti... e in centro una grande pianta dal tronco verde, gonfio e venato di rosso scuro. Alcune larghe foglie pallide spuntano direttamente dal tronco come lamelle, senza l'aiuto di rami, e invece un gran numero di viticci pendono dalla cima e formano una sorta di cortina che tocca terra. Alcune hanno formato una gabbia di notevoli dimensioni, e all'interno vedete delle persone spaventate. Altri viticci stringono persone ormai morte tenendole appese per il collo o le gambe; altri fanno lo stesso con degli animali. Infine un viticcio tenuto sollevato manipola una conchiglia a buccina grande come la testa di una persona. La fa dondolare davanti ad un punto del tronco dove un serafico volto umanoide deforma e interrompe il fusto altrimenti liscio.

Ele'wa'tu'm

Mi fermo inorridito davanti alla scena che ci appare davanti in mezzo alla natura Riesci a capire di che spirito si tratti? domando ad Hannayeh visto che tra di noi è la più esperta

Hannayeh

Il mio sospetto era corretto e non è troppo complesso trovare il colpevole... E la conchiglia. Questo spirito è la ragione esatta per cui esistono le handa o l'equivalente locale: un essere pericoloso e con le sue logiche. Suppongo che sia il protettore dell'isola. E credo che abbia attaccato i profughi di Uk per via delle loro intenzioni: volevano sostanzialmente presentarsi come invasori e avevano con sé il dono offerto ad un altro spirito. Dico ad Ele'wa'tu'm, controllando intanto il tronco e i viticci per capire se sia possibile trattare con lo spirito o se, invece, siano necessari modi più decisi.

Finn'iann

"Grazie, sorella. Speriamo di non dover lottare con lui", dico, con tono meditabondo.

"Una trattativa sarebbe conveniente per tutti. Beh, a parte per i violenti e i morti, ovviamente".

Lo spirito non sembra essere conscio della vostra presenza. Dopo aver osservato ancora un po' la conchiglia, solleva un altro tralcio al quale è appesa una persona per le braccia, un uomo. Se lo porta vicino al volto e comincia a parlargli, a voce bassa e simile al suono che fa il sottobosco quando si assesta: fruscii, scricchiolii, tonfi. L'uomo risponde concitato, ma non riuscite a sentire quel che dice.

Finn'iann

"Dobbiamo avvicinarci di più, inutile stare ancora a perdere tempo qui: se volete, vi posso precedere", dico ai miei fratellastri.

Ele'wa'tu'm

Forse meglio se andiamo tutti assieme, se ci separiamo e ci percepisce comunque potrebbe vederci come una minaccia. Tu te la senti di parlare con lui? mi sembri la più adatta a comunicare con gli spiriti dico rivolgendomi ad Hannayeh

Hannayeh

I movimenti dello spirito mi confermano parzialmente la mia idea: probabilmente la conchiglia è stata ciò che ha scatenato la sua reazione. Annuisco alle parole di Ele'wa'tu'm, facendo un sorrisetto. Nobile Ele'wa'tu'm, sto studiando da una vita proprio per risolvere situazioni simili. Seguitemi, proverò io a calmare lo spirito. Dico ai due uomini, uscendo allo scoperto con passo tranquillo e le mani bene in vista. Faccio una riverenza verso lo spirito e inizio a parlare con voce calma. Nobile protettore di Zu'zu'le-Ti, sono Hannayeh, handa del popolo degli emhal, e sono qui per chiederti udienza. Puoi dedicarci il tuo tempo?