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Dragons´ Lair

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I demoni che abbiamo dentro

Risposte in primo piano

"Hai ragione, forse non sono capace di amare: deve essere un retaggio di famiglia, non trovi?"

Chino la testa, sorrido come chi non vuole bersela.

"Tutto questo potere, Tess... E non riesci a fare da solo con la famiglia Strangford? Ti saresti potuto presentare da loro, ammantato con le tue minacce terrificanti ed avresti avuto lo stesso risultato, evitando di venire a Coalridge ad insudiciare i tuoi stivali lucidi... Per incontrare me, per giunta. Quale è il senso della salvezza che tu vorresti propinarmi dietro questo becero ricatto?"

Rialzo lo sguardo e lo sostengo, sono pronta a tutto.

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Messaggi più popolari

  • Chino il capo allo schiaffo su Roren ma dopo qualche istante torno ad alzare lo sguardo, con rinnovato vigore. "PER QUALCUNO DI VOI È UN VECCHIO AMICO, PER ALTRI UNA CONOSCENZA, FORSE ADDIRITTURA

  • Danil Koskov  

  • Lo skov cerca di convincerti a scappare nella galleria mentre lui affronta i Caronti: la Maschera ti darà un vantaggio lì dentro, ti spiega. E non è neanche detto che tu venga seguita. Saw vuole lui.

Immagini pubblicate

  • Autore

"è evidente che non sai nulla di politica, sorella. Cosa pensi accadrebbe se arrestassi le esponenti di una famiglia ricca e potente come le Strangford senza alcuna prova? L'Imperatore non vuole inimicarsi la nobiltà. Chi credi mandi avanti l'Impero?"

"Certo queste finezze ti sfuggono. Non mi stupisce. Da quello che mi hanno riferito ora ti occupi di.. macelleria?"

Ah, Tessalyn! Non si è solo addestrato a duellare con la spada, in tutti questi anni. Certo sa del casino che hai combinato a Silk Shore. Forse anche della fine che hai fatto fare a Sawtooth.

"Ed è evidente che tu non conosci abbastanza la strada, Tess: liberami dalle accuse che pendono sulla mia testa e vedremo il resto se manterrai la parola. Devo pur cominciare a fidarmi, in qualche modo, di mio... Fratello. Altrimenti, puoi tornartene da dove sei venuto: e sono io che sto facendo un favore a te, adesso, senza ricevere niente in cambio. Prendere o lasciare."

Mento alto, volto senza espressione, cuore che batte forte.

Modificato da Maiden

  • Autore

L'opriki sembra pensarci su. Si massaggia la gamba che gli hai rovinato. Ti dice che gli fa sempre male quando sente un mucchio di sciocchezze.

"Facciamo così", dice alla fine.

"Io tratterrò la Giubbe per un po', Tal, ma voglio risultati"

"Sappiamo che le Strangford stanno architettando qualcosa di grosso. Non conosciamo i particolari, ma alcuni di noi ritengono vogliano impadronirsi della città e rivoltarsi all'Imperatore, il che è folle a mio avviso ma, se è vero quello che dicono di loro, le Strangford sono pazze e perciò il quadro sarebbe coerente"

"Ora, noi vorremmo comunque impedirlo prima che accada, ma ci servono prove. Nomi"

"Devi scoprire quello faranno e come, sorella. Allora potrò intervenire io"

"Ti do una settimana. Se non mi porti nulla, le Giubbe sapranno dove trovarti"

"Ah, e la ragazza, Roren, è un dono. Puoi fargli quello che vuoi. Ma è una mia creatura -lo è sempre stata- e potrebbe esserti utile per contattarmi, in caso di bisogno. Sa come farlo. Conosce i protocolli dell'oprikina"

Fa per andarsene, zoppicando, ma si ferma sulla porta della baracca.

"Dimenticavo una cosa, sorella: quando avremo finito smetterai di giocare a fare la santona qui. Tornerai nella capitale con me"

"Nostro padre ti ha trovato un marito. Credimi, ho pietà di lui, ma tu lo sposerai e prenderai il tuo posto a corte"

"Non siamo più bambini, Talitha. Abbiamo obblighi da assolvere"

  • Autore

Talitha, mentre ti confronti con tuo fratello noti fra gli uomini che Danil ha portato all'incontro un ragazzo castano grande e grosso che indossa una giacca pesante con cappuccio ed ha le mani completamente nere.

Lo riconosci: si chiama Graine, ma tutti lo chiamano il Nero. Stava con i cacciatori di Leviatani prima che qualcosa lo costringesse ad abbandonare quel lavoro. Il Diavolo lo ha reclutato perché era libero e voi avevate bisogno di muscoli e, -fioche sorelle!- il Nero ne ha in abbondanza. Basta un'occhiata per capire che non è un tipo con cui scherzare. Ti stupisce che Danil lo abbia scelto perché è un akorosiano come te e lui di solito si fida solo degli skov che hanno fatto la guerra come lui.

Immobile, con lo sguardo rivolto verso il basso ascolto la conversazione, sperando di non essere notato.

Cosa ci fa un Legato Imperiale qui da solo!?!?

Alzo un attimo gli occhi per inquadrarlo bene e ricordarmi la sua faccia.

è così pieno di sé che con il suo ego ci si potrebbe riempire la stiva di un’intera flotta di navi..

Lo squadro un po’, incuriosito dal suo vestiario ma soprattutto dalla spada ricurva che porta al fianco mentre lo sento prendersi gioco di tutti.

Quanti soldi addosso ad una sola persona! E Che gran testa di c4zzo! Sa benissimo che non rischia nulla a venire qui da solo, sempre che non stia mentendo.

Abbasso lo sguardo mentre mi alzo il cappuccio e infilo la mano sinistra nella giacca.

Una lite infantile tra nobili intrecciata con le giubbe blu e le Strangford. È questo quello che mi proponi Danil?

Scuoto leggermente la testa mentre con l’indice e il pollice della mano destra mi pulisco il naso gocciolante.

Scemo io ad accettare alla cieca. Tutti sanno che non conviene scendere a patti col Diavolo..

Assorto nei miei pensieri continuo ad ascoltare la conversazione, facendo divagare la mente.

"E alla fine siamo arrivati al vero motivo per cui sei qui..."

Abbasso lo sguardo, la mimica facciale di bronzo cade per lasciar trasparire una vaga vena di tristezza.

"Se questo è tutto quello che dovevi dirmi, puoi andartene."

Dico in modo secco, mentre scorro le figure dei presenti per tenerli a mente e volutamente lasciando il patto con Tessalyn in una zona di grigio.

  • Autore

"Ti sto dando una possibilità, vedi di non gettarla. E comunque vada ci vedremo presto, sorella. Starà a te decidere se ti offriranno a me in catene o libera, con un ruolo a corte degno del tuo rango"

Tessalyn si allontana claudicante, appoggiandosi al bastone. Sì, è il tipico akorosiano superbo e tronfio delle sue alte origini, ma dovete entrambi ammettere che ha avuto fegato a presentarsi da solo fra i suoi nemici. O magari non voleva si sapesse che ha incontrato sua sorella, una stella emergente della criminalità di Dusk.

"Devvero ti sposi?" chiede Danil, e probabilmente Talitha gli rifila un'occhiataccia di quelle intense che lo fa affrettare dietro all'opriki.

"Darò disposizioni in modo che giunga sano e salvo fra i suoi uomini" tossicchia imbarazzato il Diavolo e con un cenno si porta dietro gli skov. Ma a Graine fa segno di restare.

"Tu no", gli dice. "Hai già ascoltato troppo per il tuo primo giorno. Devi superare l'esame della Maestra. Se non ti considererà degno ti faremo a pezzi e getteremo nel canale"

Lascia due uomini appena fuori la porta, nel caso fosse necessario.

Così rimanete solo voi nella stanza, Helene e il Nero. Per qualche tempo sentite ancora il passo strascicato di Tessalyn, e quello più spedito di Danil e della sua scorta che lo tallonano. Poi più nulla; il silenzio rotto solo dal brusio della lampada elettro-plasmatica accesa sul tavolo,

come il sibilo di uno spettro minaccioso.

"A noi, dunque."

Lo squadro dalla testa ai piedi, poi sorrido sorniona, appoggiandomi ad un vecchio tavolo ed incrociando le gambe, pur rimanendo in piedi, a braccia conserte e con orecchie tese. Schiocco la lingua sul palato e...

"Se Danil ti ha voluto qui, tra noi... E' perché deve fidarsi di te, in qualche modo a me sconosciuto. Non sei uno skov, quindi qualcosa di buono devi aver fatto prima di arrivare a Coalridge, ed io e i miei... amici dell'altra parte, ascolteremo il tuo racconto affinché possa nascere un rapporto di fiducia tra me, te e loro. Amiamo la schiettezza e non sopportiamo le bugie, che hanno le gambe corte... Come quella del legato offeso che hai avuto modo di ascoltare... Una brutta storia fatta di mancanze familiari, mezze verità, umiliazioni e pensieri neri come il tuo soprannome: quando vuoi, con parole tue."

Gli faccio una sorta di lieve inchino per fargli capire che lo sproloquio di presentazione è terminato.

Rimango in piedi, mani in tasca, a qualche metro di distanza dalla donna, guardandole la bocca

“Sono Graine, detto il Nero. Ex marinaio della flotta dei cacciatori di leviatani, lasciato a terra. Combatto giù al porto nella Fossa…e cerco risposte…oltre a qualche opportunità per fare soldi.

Il Diavolo mi ha parlato di te come qualcuno che potrebbe fare al caso mio… ed eccomi qui.”

appoggio la spalla alla parete incrociando le braccia mentre tiro su col naso, distogliendo lo sguardo

“Tempo fa ho perso un amico. So solo che è morto, nient’altro.

Si chiamava Tom..Tom O’Shelley. Un vecchio marinaio in pensione del porto.

Voglio sapere come sono andate le cose.”

Continuo a fissarla senza mai sbattere le palpebre finché la luce della lampada non attira la mia attenzione. Giro la testa e abbasso il cappuccio rivelando un volto pulito ma decisamente provato: Il setto nasale è rotto e schiacciato mentre lo zigomo destro, ancora leggermente gonfio, sembra un po’ infossato. Entrambe le sopracciglia sono rivolte innaturalmente verso il basso, costringendo gli occhi a stringersi di lato. Un orecchio invece pare un fungo duro con un foro al centro.

Indugio qualche istante sulla lampada prima di rivolgere nuovamente lo sguardo alla ragazza, in silenzio.

Modificato da Ethram

Talitha


Annuisco ai vari discorsi, poi esclamo: "Un cacciatore di leviatani... Interessante, hai ancora un giro di conoscenze tra gente di mare?"

Mi stacco dal tavolo, rimango in piedi: "Tu aiuti me ed il Diavolo con i nostri affari ed io mi occuperò del tuo cruccio: con Danil e la sua compagnia, sarai una spina nel fianco per tutti coloro che si metteranno di traverso alle nostre volontà."

Do un'occhiata fuori, cercando di capire se Danil sarà di ritorno a breve: nel caso lo aspetto qui: "Chissà come vi siete conosciuti, voi due... Sono sicura che è una storia interessante."

Con la testa vago nei discorsi fatti da Tessalyn, il chiodo è fisso al momento e non riesco a non pensarci.

Modificato da Maiden

  • Autore

Danil rientra poco dopo

"Tuo fratello tornerà tutto intero" dice

Poi vede che c'è ancora Graine.

"Non lo hai ancora fatto a pezzi? Ottimo, perché credo che avremo bisogno di lui"

"Avremo bisogno di tutti, se capisci cosa intendo Helene"

"Siamo sull'orlo di un vulcano pronto ad esplodere. Dobbiamo decidere da che parte stare e quale sarà la nostra prossima mossa"

"Punteremo su Tessalyn o sulle Strangford?"

"Stavamo giusto parlando di te, Danil... E di come vi siete conosciuti. Deve essere una storia interessante, stavo giusto chiedendo al Nero di raccontarmela."

Guardo Danil con fare serio, di chi si fida sempre a metà dei nuovi arrivi.

Vediamo di non fare come con Roren, Ta... Helene. Tsk.

  • Autore

"Il Nero è stato incastrato da un akorosiano, come tutti noi. Basta questo per renderlo sopportabile. E poi l'ho visto combattere. Ha talento."

"Inoltre non possiamo permetterci il lusso di essere schizzinosi, Helene, visto come siamo messi"

"A proposito, come dovrei chiamarti ora che sappiamo il tuo vero nome?"

C'è un filo di biasimo nella sua voce. Forse pensava di meritare un po' di onestà da parte tua.

Nel vostro ambiente praticamente tutti usano nomi d'arte.

Ma di solito sono gli altri a darteli. Non sono cose che si scelgono.

Joe Graine

“Conosco qualcuno, si”

Mi stacco dalla parete mettendomi di lato, evitando di dare le spalle a Helene e Danil.

“Ci sto, Maestra. Affare fatto”

Guardo Danil alzando il sopracciglio sinistro.

Se uccidere a cazzotti può essere definito un talento..

Torno a fissare il vuoto davanti a me, in silenzio e con le orecchie dritte.

Quanta confidenza hai Danil con questa donna…

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