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Not The End sensazioni da oneshot


Casa

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Ieri, grazie RPJ di Comicon, ho provato Not The End

nel link si parla del  kickstarter ma io parlerò della mia esperienza; non sarà una analisi rigorosa del gioco di cui non dispongo il manuale.

Questo è il primo punto: mi sono presentato alla sezione senza sapere praticamente nulla del gioco; solo la breve introduzione (necessaria per inquadrare l'ambientazione dato che non ce n'è una specifica del gioco) della oneshot fatta dal narratore (il  master) con una paginetta di riassunto regole e le schede personaggio.

Nessun problema ad entrare subito nel vivo del gioco, anche perché si trattata di una sessione di stampo narrativo (non sono in grado di valutare se con tale regolamento si può scendere di più sul tattico di quanto abbiamo fatto in gioco)

Infatti la meccanica è questa: si dichiara cosa si vuole fare e quali proprie “caratteristiche e abilità”  possono supportare la nostra zione (più se ne riescono a narrare/giustificare meglio è), si valuta la riuscita dell’evento (fase randomica del gioco) e si narra l’esito dell’azione.

Per determinare l’esito dell’azione non si tirano i dadi!

Il sistema è chiamato HexSys e consiste nel pescare da un sacchetto dei token che danno influenze  favorevoli (bianchi) o sfavorevoli (neri) all’azione (bianchi); quanti token bianchi ci sono nel sacchetto  dipendono da quante tue capacità sei riuscito ad inserire nella tua narrazione e dall’aiuto che ti possono dare i compagni, quelli neri li stabilisce il master in base alle difficoltà dell’azione, dalle circostanze, da che “strada” hai preso con la narrazione, ecc

Quindi più bianchi si pescano più la tua azione non solo riesce ma si arricchisce di fattori positivi, più neri allora magari l’azione riesce (perché hai il positivo) ma ci saranno risvolti negativi che poi entreranno nella narrazione.

Questa meccanica (banalmente citata da me, in realtà ci sono diverse sfaccettature da approfondire col manuale) mi è veramente piaciuta; innanzitutto per la diversità dal solito tiro di dadi, infatti pescare dal sacchetto da una sensazione “adrenalinica” altrettanto valida che il tiro di dado, inoltre c’è la variabilità (scelta tattica?) di poter scegliere quanti token estrarre.

Stimolante anche non solo il fatto di raccontare gli eventi per inserire nel sacchetto più i token bianchi possibili ma anche di narrare evitando di inserire tratti negativi dati dalle” sventure”(è una meccanica di gioco) avute dai token neri dell’estrazione precedente. (esempio: devi incitare la folla ma hai come sventura la voce roca, quindi quello che ti veniva farlo naturale con un discorso ora sei stimolato a farlo per altra via)

Non sono ben riuscito a capire quanta libertà di narrazione ha il giocatore. L’impressione è che sia molto ampia ma io, ancorato a DnD, chiedevo spesso al narratore la descrizione del luogo o cose riguardo le conoscenze del mio pg.

L’impressione generale di questa oneshot è stata ampiamente positiva, da rifare assolutamente!

Vuoi per una mia “svolta interiore”, vuoi che fare il dm su roll20 è più oneroso in termini di tempo (preparare mappe, token, schede oggetto, ecc), sto volgendo lo sguardo verso gdr più narrativi rispetto a DnD e il manuale di Not The End lo comprerei immediatamente.

L’unico limite è il mio gruppo di gioco a cui già non sono riuscito a far digerire dungeon world figuriamoci se tiro via loro i dadi!

Ma un giorno ci riuscirò!!!!

 

Ps

questa non è una recensione (non ho il manuale) ma veloci sensazioni date da una one shot giocata di persona.

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Il 15/6/2020 alle 13:38, Casa ha scritto:

Il sistema è chiamato HexSys e consiste nel pescare da un sacchetto dei token che danno influenze  favorevoli (bianchi) o sfavorevoli (neri) all’azione (bianchi); quanti token bianchi ci sono nel sacchetto  dipendono da quante tue capacità sei riuscito ad inserire nella tua narrazione e dall’aiuto che ti possono dare i compagni, quelli neri li stabilisce il master in base alle difficoltà dell’azione, dalle circostanze, da che “strada” hai preso con la narrazione, ecc

Interessante. Potresti fare un esempio pratico di come si mischiano influenze favorevoli e sfavorevoli?

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Vidi un gameplay dei creatori. ovviamente una cosa preparata ad hoc, come per qualunque gioco, faccia risaltare al meglio la bellezza di quest'ultimo (a volte paradossalmente farlo anche sembrare meglio di quello che è) ma leggendo la tua impressione , mi da modo di riflettere ancora sul gioco.

Modificato da nolavocals
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@Marco NdC immaginati il classico inseguimento dove giri il vicolo e provi a nasconderti: estrai dal sacchetto 2 bianchi e un nero.

il primo bianco ti fa superare la prova (basta un bianco per avere successo, la difficoltà era rappresentata da quanti neri il narratore ti aveva fatto mettere nel sacchetto), quindi sei riuscito a nasconderti.

ora il narratore ti chiede cosa vuoi fare col positivo e col nero che rimangono.

col secondo bianco aggiungi eventi a te favorevoli, puoi per esempio: dichiarare che i nemici rinunciano a cercarti, oppure che nel vicolo in cui ti sei nascosto c'è una porta secondaria di un edificio, ecc

col nero si hanno diverse possibilità: 

1) agire sulle meccaniche della prossima estrazione (è la meccanica della adrenalina e della confusione);

2) dare il nero al narratore che creerà una "complicazione" ovvero un qualcosa di negativo che influenza la storia (quindi tutto il party);

3) crearti una "sventura" ovvero un evento negativo che influenza il tuo pg (ed è questo il caso della domanda di @Marco NdC )

quindi col nero ad esempio puoi darti una ferita: nel saltare nel vicolo secondario ti sei slogato una spalla, oppure te la sei vista brutta e sei rimasto spaventato dalle guardie che ti inseguivano, ecc

noi abbiamo concordato col master le sventure, seguendo la narrazione (e cercando di farsi meno male possibile!!! 😛)

quindi ti sei nascosto, hai trovato una porta e  hai una spalla slogata.

alla prova successiva ad esempio devi sfondare una porta; se narri che lo fai dando una spallata ti becchi un nero nel sacchetto per la sventura di prima, ma se narri che la sfondi con un calcio ecco che aggiri il problema della spalla slogata.

oppure devi fare un agguato: potresti metterti nascosto a distanza e tirare con l'arco al bersaglio ma tendere l'arco con la spalla slogata ti penalizza, allora cerchi magari di preparare una trappola così il problema alla spalla non entra in gioco.

 

@nolavocals anche la mia era una oneshot masterizzata da uno dei Fumble, quindi di sicuro molto preparato, però vuoi per la bravura del narratore, vuoi per la novità del sistema, vuoi per la scorrevolezza del tutto, vuoi come dicevo per un mio guardare in questo momento a gdr più narrativi (fare il master di dnd su roll20 sta incominciando a pesarmi) ma mi è piaciuto veramente tanto e forse ad ora non riesco a valutare oggettivamente i difetti.

Forse dal punto del vista del master potrei avere qualche riserva perchè perdi la fase dell'estrazione, ma neanche tanto perchè anche quando estraeva un altro giocatore l'adrenalina dell'estrazione la sentivamo tutti.

Da provare sicuramente in entrambi i ruoli!

 

 

Edito: dimenticavo una meccanica tale per cui con un positivo in eccesso puoi migliorare un tuo tratto al posto di avere un evento positivo. Migliorare un tratto significa che alla prossima estrazione quel tratto farà inserire 2 bianchi al posto di 1

Modificato da Casa
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Io al momento sto facendo una bishot usando Not the End, setting The Expanse.

 

Confermo che per me è un giocone, un ottimo narrativo che scorre liscissimo.
Effort lato Narratore ridotto al minimo (cosa ottima per me), senza intaccare la possibilità di creare storie avvincenti.
La meccanica dell'estrazione è perfetta, e come spesso accade in questi giochi, alla fine sono i neri a rendere memorabili le sessioni.

Infine, un gioco dove finalmente la meccanica è al servizio di quello che il gioco si pone come "filosofia di gioco", ovvero il "Rischia per quello che reputi importante": tutta la meccanica fa si che questa frase sia effettivamente non solo possibile, ma "suggerita" a livello di narrazione, e alla fine i giocatori senza neanche rendersene conto andranno proprio in quella direzione, perchè appunto, la meccanica ti porta lì.

Che dire, al momento lo sto semplicemente adorando, e per me non può che essere un 10/10!

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