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Mythic Odysseys of Theros sarà il prossimo manuale per la 5e?


SilentWolf

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Il 29/2/2020 alle 19:39, MattoMatteo ha scritto:

Mah, mi pare che con "Guildmaster's Guide to Ravnica" abbiano fatto un buon lavoro, invece: hanno preso dall'ambientazione quello che poteva essere trasposto in D&D, e lo hanno trasposto bene (il sistema delle gilde, per esempio, secondo me è una manna dal cielo per master e giocatori, e può essere facilmente esportato anche in altre ambientazioni... c'è una cosa del genere anche in "Eberron: Rising from the Last War", tanto per dirne una).

Comunque, questo Theros mi pare molto intrigante; sono cresciuto a pane e mitologia greco-romana (avevo un libro con tutti i miti e i personaggi, ho visto un sacco di film -molti dei quali italiani- ambientati in quell'epoca, adoravo "Ulisse 31" e "I Cavalieri dello Zodiaco"), quindi l'idea di poter replicare quelle storie mi attira parecchio.

Dato che di Magic parliamo, secondo me avrebbe avuto senso legare la nuova ambientazione a Ravnica dandole spessore e ampliandola; mi par di capire invece che tra le 2 ambientazioni non ci sia nessun legame

Ciao

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1 minuto fa, Malevento ha scritto:

Dato che di Magic parliamo, secondo me avrebbe avuto senso legare la nuova ambientazione a Ravnica dandole spessore e ampliandola; mi par di capire invece che tra le 2 ambientazioni non ci sia nessun legame

Ciao

No, Theros e Ravnica sono due ambientazioni (due mondi) completamente distinte di Magic, così come lo sono Forgotten Realms ed Eberron per D&D.
Nel gioco di carte Magic puoi avere (credo!) mazzi misti da varie espansioni/ambientazioni senza problemi, ma con D&D è diverso... non puoi mettere il Korvaire (il continente principale di Eberron) di fianco al Faerun (il continente principale dei Forgotten Realms) -o, peggio ancora, fondere i due continenti in uno- come se niente fosse!
Allo stesso modo non puoi far si che il mondo di Theros sia parte di Ravnica... o meglio, puoi farlo, così come puoi fare quello che ho descritto sopra, ma dovrai lavorarci sopra un sacco, per evitare problemi ed incongruenze.
Quello che puoi fare è prendere spunti, idee, regole, razze, classi, mostri, e magari piccoli "pezzi" di un mondo, e trasportarli in un'altro, per creare un'ambientazione tutta tua; come detto prima, sarà un lavoraccio, ma più semplice che cercare di fondere due intere ambientazioni.

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Veramente non puoi non farlo, visto che l'intera lore di Magic è basata sul fatto che certe creature possono muoversi tra i Piani. Nell'ultima espansione su Ravnica c'erano almeno tre personaggi di Theros, per dire, e la protagonista delle storyline di Theros è da un terzo Piano ancora diverso.

Per quanto riguarda il manuale, personalmente sono contento che il connubio con Magic prosegua, lo trovo molto più interessante dell'ennesimo minestrone di fantasy generico.

Modificato da The Stroy
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Inviato (modificato)

@Malevento @MattoMatteo @The Stroy Per fare una connessione tra le due ambientazioni di Magic basta introdurre il viaggio interplanare già messo a disposizione da D&D 5e. Il resto sono dettagli narrativi...che non conviene già darli per esclusi, considerando che questo manuale ancora non è uscito e non si sa cosa conterrà. Per creare connessioni tra i piani basta solo qualche accenno...o anche solo andarsi a leggere un qualunque sito dedicato alla raccolta delle informazioni d'ambientazione di Magic, visto che ce ne sono diversi in rete.

In ogni caso già in Ravica c'è almeno un dettaglio che connette tra loro i vari mondi di Magic, quando viene detto che Jace Beleren (l'incarnazione vivente del Patto delle Gilde) è un Planewalker e che spesso è assente da Ravnica perchè si trova in altri mondi.

Se un Master vuole creare una connessione tra i mondi gli basta farlo, permettendo i viaggi tra di essi e collegando tra loro le lore delle varie ambientazioni.

Modificato da SilentWolf
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3 ore fa, Grimorio ha scritto:

E un sistema magico opzionale come ti impedirebbe di usare l'ambientazione, le razze e le gilde con D&D?

IN quanto sistema opzionale si sostituirebbe a quello normale. Quindi usare i colori e i mana non sarebbe collimante con i livelli e le scuole di magia. Quindi o usi l'uno o l'altro. In tal modo chi gioca normalmente potrebbe non prendere il manuale perchè non lo userebbe. Invece come hanno fatto con ravnica permette anche a chi gioca a eberron di usare il sistema di gilde. 

Relativamente alle differenti ambientazioni di magic, chiaramente far uscire una nuova ambientazione collegata alla nuova espansione di magic pomperà le vendite, ma mi domando se questo non sia un po' fine a questo obiettivo e basta visto che le ambientazioni di magic cambiano con una velocità enorme, e tra 5 anni nessuno saprà cos'è ravnica, come pochi magari si ricorderanno di Urza, Phyrexia e simili. In teoria invece un'ambientazione dovrebbe essere una cosa che permane nel tempo e permette di avere avanzamenti e novità. Certo, magari ora il mercato va verso un'altra visione e non interessa avere storie che evolvono, ma solo nuove ambientazioni collegate ad altri giochi (mort e coso, l'ambientazione di Mercer e simili)

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20 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

IN quanto sistema opzionale si sostituirebbe a quello normale. Quindi usare i colori e i mana non sarebbe collimante con i livelli e le scuole di magia. Quindi o usi l'uno o l'altro. In tal modo chi gioca normalmente potrebbe non prendere il manuale perchè non lo userebbe. Invece come hanno fatto con ravnica permette anche a chi gioca a eberron di usare il sistema di gilde. 

Relativamente alle differenti ambientazioni di magic, chiaramente far uscire una nuova ambientazione collegata alla nuova espansione di magic pomperà le vendite, ma mi domando se questo non sia un po' fine a questo obiettivo e basta visto che le ambientazioni di magic cambiano con una velocità enorme, e tra 5 anni nessuno saprà cos'è ravnica, come pochi magari si ricorderanno di Urza, Phyrexia e simili. In teoria invece un'ambientazione dovrebbe essere una cosa che permane nel tempo e permette di avere avanzamenti e novità. Certo, magari ora il mercato va verso un'altra visione e non interessa avere storie che evolvono, ma solo nuove ambientazioni collegate ad altri giochi (mort e coso, l'ambientazione di Mercer e simili)

Tieni presente che il piano vendite di Magic spesso consiste nel riproporre le ambientazioni più di successo in diverse espansioni, per esempio Ravnica uscì in tre blocchi tra il 2005 ed il 2006, e poi di nuovo nel 2012-13, Theros nel 2013-14 e di nuovo adesso, quindi non si parla di espansioni "usa e getta" ma di alcuni tra i piani più amati e conosciuti del multiverso di Magic. Se continua questo trend non mi stupirebbe un possibile futuro manuale di D&D a tema Mirrodin.

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1 ora fa, Nocciolupo ha scritto:

Tieni presente che il piano vendite di Magic spesso consiste nel riproporre le ambientazioni più di successo in diverse espansioni, per esempio Ravnica uscì in tre blocchi tra il 2005 ed il 2006, e poi di nuovo nel 2012-13, Theros nel 2013-14 e di nuovo adesso, quindi non si parla di espansioni "usa e getta" ma di alcuni tra i piani più amati e conosciuti del multiverso di Magic. Se continua questo trend non mi stupirebbe un possibile futuro manuale di D&D a tema Mirrodin.

Mirrodin non esiste più, non credo ci faranno un Return 😞

Io comunque sono molto più affezionato a certe ambientazioni di Magic che a qualsiasi ufficiale di D&D, e Ravnica (che una storyline e una evoluzione le ha avute eccome) è ricordata da molta più gente di quella che conosce il Faerun.

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1 ora fa, Lord Danarc ha scritto:

IN quanto sistema opzionale si sostituirebbe a quello normale. Quindi usare i colori e i mana non sarebbe collimante con i livelli e le scuole di magia. Quindi o usi l'uno o l'altro. In tal modo chi gioca normalmente potrebbe non prendere il manuale perchè non lo userebbe. Invece come hanno fatto con ravnica permette anche a chi gioca a eberron di usare il sistema di gilde. 

Relativamente alle differenti ambientazioni di magic, chiaramente far uscire una nuova ambientazione collegata alla nuova espansione di magic pomperà le vendite, ma mi domando se questo non sia un po' fine a questo obiettivo e basta visto che le ambientazioni di magic cambiano con una velocità enorme, e tra 5 anni nessuno saprà cos'è ravnica, come pochi magari si ricorderanno di Urza, Phyrexia e simili. In teoria invece un'ambientazione dovrebbe essere una cosa che permane nel tempo e permette di avere avanzamenti e novità. Certo, magari ora il mercato va verso un'altra visione e non interessa avere storie che evolvono, ma solo nuove ambientazioni collegate ad altri giochi (mort e coso, l'ambientazione di Mercer e simili)

 

opzionale agg. [der. di opzione1, sul modello dell’ingl. optional (v.)]. – Lasciato alla libera scelta, facoltativo (Treccani)

Come dice anche il dizionario sarebbe un sistema che i giocatori potrebbero usare oppure no, a seconda che vogliano essere più vicini a Magic oppure a D&D.
In più come ho scritto sopra.

Cita

Si ma i colori sono  una parte molto importante in Magic, anche nelle descrizioni dei personaggi, non dovevano fare chissà che cambiamenti, gli Slot potevano semplicemente cambiare nome in punti Mana, si faceva una suddivisione degli incantesimi basati sui Colori invece che sulle scuole di magia. Il lavoro più cospicuo sarebbe avvenuto per le sottoclassi del mago legate alle scuole, avrebbero potuto creare nuove sottoclassi, una per ogni colore, e poi fare piccoli aggiustamenti per il Cavaliere Mistico e per il Mistificatore Arcano. Per i chierici sarebbe bastato tenere i domini che già hanno ma associandoli ad un particolare Colore tipo Bianco-Vita, Rosso-Guerra, Blu-Tempesta, Verde-Natura, eccetera.

I livelli e gli slot rimarrebbero, le scuole di magia poi servono solo a raggruppare gli incantesimi, raggrupparli per colore non cambia nulla, si dovrebbero solamente modificare alcune sottoclassi, come quelle del mago, del guerriero e del ladro. E il tutto sarebbe puramente opzionale e usabile dai giocatori per scelta, i giocatori che volessero la piena compatibilità con altri prodotti di D&D potrebbero semplicemente ignorare la parte opzionale, anzi non dovrebbe neppure essere inserita nel manuale ma in un supplemento acquistabile a parte.

Comunque a me sembra più che altro che tu stia rosicando perchè non hanno fatto uscire qualcosa di Forgotten Realms o di qualche altra vecchia ambientazione, se devo essere sincero.

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2 ore fa, Grimorio ha scritto:

i giocatori che volessero la piena compatibilità con altri prodotti di D&D potrebbero semplicemente ignorare la parte opzionale, anzi non dovrebbe neppure essere inserita nel manuale ma in un supplemento acquistabile a parte.

esattamente quello che sto dicendo. Un manuale che non tutti comprerebbero, mentre ravnica da opzioni utilizzabili da tutti. E l'obiettivo della hasbro è vendere a tutti non a alcuni.

No, non sto rosicando, la mia vita non gira intorno a quello che fa uscire la hasbro. 😄
 

oltretutto criticavo la tua idea di mettere mana e colori non l’uscita del manuale. 

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1 ora fa, The Stroy ha scritto:

Io comunque sono molto più affezionato a certe ambientazioni di Magic che a qualsiasi ufficiale di D&D, e Ravnica (che una storyline e una evoluzione le ha avute eccome) è ricordata da molta più gente di quella che conosce il Faerun.

Parliamone. 🙂

Hai dei dati a riguardo o è quello che pensi tu?
Io sarei propenso a pensare il contrario. Negli USA i romanzi di Salvatore vendono bene, quindi mi viene da dire che il Faerun è conosciuto nella comunità fantasy.

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43 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

esattamente quello che sto dicendo. Un manuale che non tutti comprerebbero, mentre ravnica da opzioni utilizzabili da tutti. E l'obiettivo della hasbro è vendere a tutti non a alcuni.

No, non sto rosicando, la mia vita non gira intorno a quello che fa uscire la hasbro. 😄

Tutti i manuali sono venduti ad alcuni, non tutti apprezzano le stesse cose, anzi magari avere anche un sistema opzionale più simile a quello del gioco di carte aiuterebbe le vendite con quelli che amano più Magic che D&D.

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44 minuti fa, Muso ha scritto:

Parliamone. 🙂

Hai dei dati a riguardo o è quello che pensi tu?
Io sarei propenso a pensare il contrario. Negli USA i romanzi di Salvatore vendono bene, quindi mi viene da dire che il Faerun è conosciuto nella comunità fantasy.

Numeri esatti non ne ho, ma una veloce (e dunque approssimativa) ricerca mi dà per Magic oltre il doppio dei giocatori che per D&D. Se conti che fino a qualche anno fa il distacco era di molto superiore...

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5 ore fa, SilentWolf ha scritto:

@Malevento @MattoMatteo @The Stroy Per fare una connessione tra le due ambientazioni di Magic basta introdurre il viaggio interplanare già messo a disposizione da D&D 5e. Il resto sono dettagli narrativi...che non conviene già darli per esclusi, considerando che questo manuale ancora non è uscito e non si sa cosa conterrà. Per creare connessioni tra i piani basta solo qualche accenno...o anche solo andarsi a leggere un qualunque sito dedicato alla raccolta delle informazioni d'ambientazione di Magic, visto che ce ne sono diversi in rete.

In ogni caso già in Ravica c'è almeno un dettaglio che connette tra loro i vari mondi di Magic, quando viene detto che Jace Beleren (l'incarnazione vivente del Patto delle Gilde) è un Planewalker e che spesso è assente da Ravnica perchè si trova in altri mondi.

Se un Master vuole creare una connessione tra i mondi gli basta farlo, permettendo i viaggi tra di essi e collegando tra loro le lore delle varie ambientazioni.

Ah, ok... se parliamo di viaggio planare, allora non ho niente da ridire!
E' che, da come l'aveva scritta Malevento, avevo avuto l'impressione che lui volesse una cosa tipo che Theros fosse fisicamente un pezzo di Ravnica.

 

2 ore fa, Grimorio ha scritto:
Cita

Si ma i colori sono  una parte molto importante in Magic, anche nelle descrizioni dei personaggi, non dovevano fare chissà che cambiamenti, gli Slot potevano semplicemente cambiare nome in punti Mana, si faceva una suddivisione degli incantesimi basati sui Colori invece che sulle scuole di magia. Il lavoro più cospicuo sarebbe avvenuto per le sottoclassi del mago legate alle scuole, avrebbero potuto creare nuove sottoclassi, una per ogni colore, e poi fare piccoli aggiustamenti per il Cavaliere Mistico e per il Mistificatore Arcano. Per i chierici sarebbe bastato tenere i domini che già hanno ma associandoli ad un particolare Colore tipo Bianco-Vita, Rosso-Guerra, Blu-Tempesta, Verde-Natura, eccetera.

I livelli e gli slot rimarrebbero, le scuole di magia poi servono solo a raggruppare gli incantesimi, raggrupparli per colore non cambia nulla, si dovrebbero solamente modificare alcune sottoclassi, come quelle del mago, del guerriero e del ladro. E il tutto sarebbe puramente opzionale e usabile dai giocatori per scelta, i giocatori che volessero la piena compatibilità con altri prodotti di D&D potrebbero semplicemente ignorare la parte opzionale, anzi non dovrebbe neppure essere inserita nel manuale ma in un supplemento acquistabile a parte.

Sono d'accordo con Grimorio; basta aggiungere che l'incantesimo X, oltre ad appartenere alla scuola Y, ha anche il mana Z; dettagli numerici come livello, raggio, eccetera rimangono uguali.
Per esempio una "Palla di fuoco" sarà quasi sicuramente mana Rosso, "Cura ferite" Bianco, "Raise death" Nero; inoltre alcuni incantesimi potrebbero essere di due o più colori (per esempio una cosa come "Detect magic", che è accessibile a tutte le classi, lo metterei di tutti e 5 i mana).

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1 ora fa, The Stroy ha scritto:

Numeri esatti non ne ho, ma una veloce (e dunque approssimativa) ricerca mi dà per Magic oltre il doppio dei giocatori che per D&D. Se conti che fino a qualche anno fa il distacco era di molto superiore...

Un motivo in più per pensare che meritiamo l'estinzione 🙂 (si scherza, ma non ho mai tollerato i giochi in cui vince chi paga di più).

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Ragazzi, volete introdurre il Mana colorato di magic in D&D senza smantellare il sistema della 5e? Usate il sistema dei Punti Incantesimo (Spell Points) descritto a pagina 288-289 della Guida del DM 5e, stabilendo che esistono Punti Mana di colore differente. A questo punto fate in modo che i PG possano "raccogliere" Punti Mana di un determinato colore meditando/studiando/Pregando/o quel che volete in certi luoghi magici/sacri corrispondenti al tipo di colore desiderato: montagna (rosso), pianura/luoghi consacrati ai celestiali (bianco), fiumi/laghi/mari (blu), foreste/giungle (verde), paludi/luoghi corrotti/luoghi consacrati agli immondi (nero). Un PG, dunque, potrà raccogliere Punti Mana di colore diverso purchè non superi il punteggio massimo stabilito dalla regola descritta nella Guida del DM Infine, come suggerito da @MattoMatteo, ricomponete le liste degli incantesimi in modo da assegnare questi ultimi ai 5 colori.

Credo che il motivo per cui i designer non hanno introdotto qualcosa di simile è il fatto che va a complicare l'esperienza di gioco, in quanto richiede che i giocatori perdano tempo a tenere traccia dei punti di vario colore spesi, oltre a doversi ricordare quali magie richiedono quali colori. Il sistema standard di D&D, invece, per quanto meno coerente con Magic, rimane quello più semplice da utilizzare.

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21 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Ragazzi, volete introdurre il Mana colorato di magic in D&D senza smantellare il sistema della 5e? Usate il sistema dei Punti Incantesimo (Spell Points) descritto a pagina 288-289 della Guida del DM 5e, stabilendo che esistono Punti Mana di colore differente. A questo punto fate in modo che i PG possano "raccogliere" Punti Mana di un determinato colore meditando/studiando/Pregando/o quel che volete in certi luoghi magici/sacri corrispondenti al tipo di colore desiderato: montagna (rosso), pianura/luoghi consacrati ai celestiali (bianco), fiumi/laghi/mari (blu), foreste/giungle (verde), paludi/luoghi corrotti/luoghi consacrati agli immondi (nero). Un PG, dunque, potrà raccogliere Punti Mana di colore diverso purchè non superi il punteggio massimo stabilito dalla regola descritta nella Guida del DM Infine, come suggerito da @MattoMatteo, ricomponete le liste degli incantesimi in modo da assegnare questi ultimi ai 5 colori.

Credo che il motivo per cui i designer non hanno introdotto qualcosa di simile è il fatto che va a complicare l'esperienza di gioco, in quanto richiede che i giocatori perdano tempo a tenere traccia dei punti di vario colore spesi, oltre a doversi ricordare quali magie richiedono quali colori. Il sistema standard di D&D, invece, per quanto meno coerente con Magic, rimane quello più semplice da utilizzare.

Mah, non vedo perché utilizzare i punti incantesimo quando ci sono già gli slot che nella 5a fungono praticamente da punti incantesimo.

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