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A New Saga Begins


Huriel

Messaggio consigliato

Utilizzi il tuo ultimo sprazzo di magia per proteggerti, e quindi riparti all'attacco. Questa volta il tuo avversario è completamente scoperto, e la punta dello stocco raggiunge il volto, andando a conficcarsi nell'orbita vuota del teschio. 
Altro icore violaceo fuoriesce, ma questa volta il tuo avversario non dice niente. Si accascia, in silenzio, sulla tua lama, scivolando lentamente fino a quando la punta non tocca la parte posteriore del cranio.

Estrai velocemente la tua arma e il corpo cade a terra con un tonfo sordo.

Spoiler

txc 14 + 5 = 19  danni 6 + 5 = 11

Morto. Fine combattimento

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Ripulisco la lama con una parte del suo mantello. Ho il respiro un po' corto, ma almeno sono vivo e vegeto.
Con cautela uso la punta della lama per scostare il mantello dal cadavere, e il cappuccio, per capire contro cosa ho combattuto.

Dopo di che, torno alla porta della stanza dove si è chiusa dentro Sheyrin.
"Sono io. Tutto a posto, non c'è più pericolo. Puoi uscire"

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Spostando il mantello e il cappuccio qualcosa cade fuori, rotolando sul pavimento. Un teschio umano. Non era un elmo, era veramente il suo teschio. Solo che ora è vuoto, e non contiene traccia dello strano liquido violaceo che lo riempiva. 
Vai alla porta e avverti la ragazza che può uscire. Nessuna risposta. Attenti qualche secondo e finalmente senti un rumore di passi. Uno, due , tre giri di chiavistello e la porta finalmente si apre. Sheyrin ha un aspetto pessimo. Traccie sull'angolo della bocca ti dicono che ha dato di stomaco, di nuovo, e sembra nel complesso tanto, tanto stanca. Appena intravede la nera figura a terra si schiaccia contro il muro. La indica e si passa una mano sotto la gola, per chiedere conferma che sia effettivamente morta.
 

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Scatti velocemente nell'altra stanza seguito dalla ragazza e trovi la guardia distesa su un tavolo, mentre  perde parecchio sangue da una ferita allo stomaco. Il taglio è stato inflitto in modo quasi chirurgico per prolungargli l'agonia il più possibile mentre la vita fuoriesce lentamente da lui. 
La stanza sembra la guardiola della parte precedente della prigione: noti dei tavoli con alcune vivande mezze consumate, alcune piccole scorte di cibo, probabilmente per sfamare le guardie di ronda. Non noti alcun meccanismo particolare per capire come si apra la pesante porta di metallo.
Appena ti vede l'uomo strabuzza gli occhi , tenendosi la ferita con il moncherino in un patetico tentativo di fermare l'emorragia.
Come..... diamine hai fatto a farlo fuori?
Tossisce del sangue, grugnendo dal dolore per il movimento
Tu... tu sei il prigioniero della cella 10, non è vero? E lei...
Altro colpo di tosse, altro sangue
Devo avere le allucinazioni. Che gli dei abbiano pietà della mia anima

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L'uomo manda giù la pozione in un sorso, senza opporre resistenza. Immediatamente il taglio comincia lentamente a richiudersi, fino a quando non rimane solo una lunga cicatrice. 
Mi hai salvato la vita straniero. Non so come posso ripagarti
Cerca di mettersi seduto puntellandosi con il moncherino, tenendosi la pancia con l'altra mano come se fosse ancora ferita. 
Dimmi come ti chiami, cosi che possa offrire qualcosa a Pelor in tuo nome. 
Poi sembra come tornare in se, fissando la fanciulla
Tu .... tu sei quella che lui voleva. Dannazione, devo avvertire ....
fa per alzarsi, ma un evidente giramento di testa lo blocca sul posto. 
Quel maledetto... guarda come mi ha ridotto

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"Stai giù. Hai perso sangue, tanto sangue. Riposati" lo tengo sdraiato.
"Mi chiamo Yaor, ma questo on è poi così importante. Se vuoi ripagarmi potresti cominciare con il dirmi cosa ci facevo rinchiuso in quella cella. Ho trovato i miei averi nell'altra stanza, chiusi in un baule. Che io sia stato condotto qui è incontestabile"

Lo guardo incrociando le braccia al petto, con discreta severità. Che io ricordi non ho fatto assolutamente nulla per essere imprigionato. 
Guardo poi la ragazza, per vedere come reagisce alle parole dell'uomo "Lo conosci?" le chiedo.

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La fanciulla scuote la testa, guardando di sottecchi la guardia mentre rovista tra le cose da mangiare. Effettivamente ora che ci fai caso anche tu hai fame. Da quant'è che non metti qualcosa sotto i denti?

L'uomo si ristende sul tavolo, chiudendo gli occhi e cercando di riprendere le forze
Cosa hai fatto me lo dovresti dire tu, elfo. Non so cosa tu abbiate fatto, ne come  abbiate fatto a uscire dalla cella. So solo che le truppe di Lord Aaron ti hanno portato qui qualche giorno fa per "Oltraggio e vilipendio al nostro signore",  assieme alla ragazza. Come se dovessi crederci: due persone da rinchiudere  nelle segrete per aver insultato un signorotto? Tsk c'era sicuramente qualcosa dietro. Chi si sarebbe immaginato una cosa del genere...

Poi guarda di sottecchi Sheyrin, che sta mangiucchiando un pezzo di pane
Non credo che lei mi conosca, ma io conosco lei. E' quella che giù al villaggio chiamavano la Dama Dorata. So che viveva nel tempio e non usciva mai, ma non so altro.
A sentire quel nome la ragazza alza la testa di scatto, con la bocca ancora piena di pane.
Deglutisce in fretta il boccone e scrive qualcosa che poi ti mostra
Cos'è Dama Dorata? Mi suona familiare
 

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"Sembra che la gente ti chiami così. In effetti, anche io ricordo di averti visto sulla porta del tempio...o forse dentro il tempio? Non ricordo molto bene"

Guardo il ferito, poi prendo un po' di cibo per me e un po' anche per lui. Se non è sufficiente per tre persone, gli lascio un po' del mio in più.
"Mangia, dovrebbe farti sentire un po' meglio. Cosa voleva quel" sto per dire "uomo", ma non ha molto senso "quell'individuo?" 

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C'è cibo a sufficienza per tutti, anche se devi aiutare il poveraccio a mangiare imboccandolo con piccoli pezzi, che mastica lentamente.
Sheyrin ti guarda con un espressione interrogativa sul volto, indicandosi. Poi scrive qualcosa
Non mi piace. Io sono Sheyrin. 
La guardia invece ti guarda, seria
Voleva lei, dannazione. Continuava a ripetere "dov'è la ragazza, dove la nascondete" come se fossimo noi a doverla proteggere. Senza offesa
distoglie lo sguardo
Ma noi non avevamo alcun motivo per farlo. Solo che ovviamente non poteva stare qui e gli abbiamo intimato di andarsene. Quello per tutta risposta è corso verso le vostre celle e ha ammazzato Jansen con un colpo. Un colpo vi dico! A quel punto gli siamo saltati addosso. Ci ha stesi uno ad uno, poi ci ha trascinato nel magazzino e li...

deglutisce, tremando visibilmente.
Vi consiglio solo di non entrare in quella stanza. Il povero Maor non ha resistito un istante: gli ha detto subito i numeri delle vostre celle. Non capisco come abbia fatto non trovarvi. So solo che è andato a controllare ed è tornato qualche secondo dopo, infuriato come una fiera, e ha cominciato a fare a pezzi gli altri. Appena ha visto che ero rimasto solo io vivo mi ha trascinato fuori. Voleva tenermi vivo il più a lungo possibile, come se io potessi avere qualche informazione da dargli. Beh il resto lo sapete.
Alza il braccio, passandosi il moncherino davanti al viso
Sono solo contento che quel bastardo sia morto. 

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Aiutato da te l'uomo riesce a rialzarsi, e lentamente vi dirigete verso la porta di metallo. La nera carcassa è ancora li, sul pavimento, come una triste lapide in mezzo alla stanza. Appena di fronte alla porta la guardia ti raccomanda di stare indietro. Poi si schiarisce la voce e pronuncia una singola parola
Stin

Subito i cardini cominciano a ruotare e una fessura prima sottile comincia ad allargarsi tra le due lastre. Dopo pochi secondi il passaggio si apre.
Stiamo attenti... potrebbero essercene altri di quelli.
Proseguite oltre il passaggio e vi trovate in quella che sembra la caserma di qualche castello. Diversi letti puliti e ordinati si trovano appoggiati lungo le pareti, ognuno con ai piedi un baule, probabilmente per gli effetti personali. Alle pareti vi sono anche diverse rastrelliere di armi e armature piene di lame e corazze. Sui letti vi sono diversi umani che dormono profondamente.
Ma che cosa sta succedendo qui? Ragazzi SVEGLIATEVI!
Le urla dell'uomo rimbombano nella prigione sottostante, tornando distorte e ovattate.
Una porta di legno chiusa conduce probabilmente all'interno del forte, mentre una finestra ti permette finalmente di osservare l'esterno.
Nulla di quello che vedi ti è lontanamente familiare. Ti trovi in qualche luogo a picco su un mare in tempesta, mentre immediatamente intorno alla costruzione ove ti sei svegliato vi è un terreno brullo e roccioso. Non vedi altri segni di civiltà da nessuna parte: se qualcuno voleva farti sparire ti ha portato nel posto giusto...
 

 

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"Dove ci troviamo?" chiedo un po' allarmato. Un conto è non ricordarsi il motivo per cui mi trovo in cella, un altro è non avere la minima idea di tutto il viaggio che ho fatto. Ci sono altre cose che non quadrano L'essere con il teschio non ha visto nè me nè la ragazza, quando eravamo nelle celle. Ci avrebbe uccisi di sicuro...ma come può essere successo? E perchè era interessato a lei?

"Lascia che ti aiuti" dico alla guardia monca, svegliando qualche guardia a mia volta. 

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Siamo su un atollo-prigione nel mare del Nord, a diversi giorni di nave da Dal-Alaras. E' la prigione personale  di Lord Aaron, gli è costata quasi un quarto del suo tesoretto, ma guarda qua.

Indica con una mano fuori dalla finestra 
Una fortezza quasi inespugnabile raggiungibile solo tramite trasporto-cristallo. Una sciccheria eh? Evidentemente non cosi inespugnabile come credevamo...
Vi muovete per svegliare le guardie dormenti

Spoiler

Conoscenza Arcana 12+6=18

Non hai dubbi: dal modo in cui dormono sei sicuro di essere davanti a qualche tipo di sonno magico. Impiegate diversi minuti solo per svegliare il primo, un uomo basso , tarchiato, dalla possente muscolatura e i folti favoriti. Dopo essersi stiracchiato e stropicciato gli occhi ti fissa per qualche secondo.
Che diamine sta succedendo qui?

Spoiler

Hai sentito parlare degli atollo-prigione: fortezze costruite da ricchi signorotti sui tanti atolli del mare del nord come luogo sicuro per nascondersi in tempo di pericolo o per far sparire avversari pericolosi. Non ne avevi mai vista una dal vivo.

 

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Ad uno ad uno svegli tutte le guardie dormienti, che riprendono lentamente le loro funzioni vitali. Tutti sembrano avere un qualche tipo di vuoto di memoria su quello che è successo nelle ultime ore, nessuno ricorda di aver anche solo intravisto la nera figura che ora si trova immobile nelle prigioni.  
Quando poni la tua domanda uno degli uomini si stiracchia, e con fare interrogativo ti domanda
Ma tu non sei il tipo che abbiamo portato dentro l'altro giorno?
Un altro subito aggiunge
Si! E' quella è la ragazza che stava tanto a cuore a Lord Aaron, la muta!
A quel punto il silenzio cala nella stanza. Un momento di tensione palpabile, mentre con la coda dell'occhio noti due guardie che tentano di afferrare le armi senza farsi notare. La situazione sta per degenerare quando l'uomo che hai salvato interviene
Maledetti idioti, siete impazziti? Questo elfo vi ha salvato la vita e voi cosi lo ripagate? Non mi credete, andate a controllare che fine hanno fatto gli altri. E quello che quell'essere ha fatto a me!
Solleva il moncherino, in modo che sia visibile a tutti. Diverse imprecazioni sono chiaramente udibili, mentre i due che avevano afferrato le armi si precipitano di sotto. Tornano dopo qualche minuto, bianchi in volto e tremanti.
Bisogna avvertire il Quartiermastro.
Annuendo, il primo uomo che hai svegliato ti fissa dicendo
Però non possiamo farlo andare in giro per la fortezza armato. Lord Aaron ci farebbe impiccare tutti.
 

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"Se sono ancora un prigioniero, allora voglio sapere per quale colpa sono stato gettato in cella. Solo allora vi consegneró le mie armi" rispondo fieramente. Di certo non intendo girare disarmato con cose come quella che ho ucciso poco fa ancora in giro.

Tengo un braccio un po' in dietro, come a proteggere Sheyrin "E guai a chi prova a toccare lei...aveva abiti strappati, quando l'ho liberata. Vi sembra il modo di trattare una fanciulla? Gettarla in uma cella?"

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Alle tue parole un vociare diffuso pervade la stanza. Alcuni sembrano darti ragione, altri vorrebbero prenderti le armi con la forza. Altri ancora guardano strano la ragazza. La situazione sta per sfuggire di mano quando un bussare frenetico alla porta distoglia l'attenzione di tutti dalla discussione. 

Uno degli uomini va ad aprire. Quello che vi trovate davanti è ragazzetto vestito con un corsetto di cuoio, la pelle scura e i capelli neri coperti di sangue misto a polvere
Alle armi! Alle armi! Non avete sentito il corno?
Effettivamente, appena tutti fate silenzio, sentite come in lontananza il flebile suono di un corno dell'adunata. Come se la stanza fosse immersa in dei cuscini. 
Il ragazzo è perplesso quanto voi.
Segue un momento di disagio, poi le guardie si gettano sulle rastrelliere, armandosi e vestendosi.
Appena il nuovo arrivato vede Sheyrin  sbianca visibilmente
Voi... voi dovreste essere in cella... o al diavolo! Mi avevano mandato a prendervi! Venite con me!
Non sembra neanche fare caso alla tua presenza.

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