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[Greyhawk - Sami] - Capitolo I: Il ritorno di Iuz

Risposte in primo piano

Il mio volto si fa pensieroso e mentre sto finendo di mangiare rifletto su un possibile perchè Shurat non sia ancora tra noi stamattina.

Le mie riflessioni mi conducono ad una sola possibile soluzione: anche lui come Paradox si dev'essere svegliato di gran lunga prima di noi ed è andato a farsi un giro col suo lupo.

Terminato di mangiare mi alzo senza dire nulla e esco dalla locanda per guardare se riesco a vedere Shurat o il suo lupo.

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@Paradox

La porta a sinistra è chiusa, mentre quella che dà sulla stanza in cui si trova la vecchietta è socchiusa.

La sua voce acuta ma non stridula ti arriva inaspettata, senza che possa averti visto da davanti alla porta: “Sì? In cosa posso esservi utile?”

@Ehrkin

Non vedi Shurat da nessuna parte.

Rientro in locanda e indicando lo Gnomo esclamo cercando di non esser troppo intimidatorio " Tu, vieni con me. "

Mi guardo in giro...

<< Stai parlando con me? >>

Con lo sguardo sopreso in direzione del possente Erkhin...

  • Amministratore

"Buongiorno, bella signora" rispondo alla vecchia. "Come posso avere udienza con il sindaco?"

  • Autore

L'anziana donna arrossisce lievemente, ma cerca di non mostrare alcun imbarazzo.

Mio caro giovanotto, voi non dovete essere di queste parti, altrimenti sapreste che non abbiamo un sindaco, o meglio, non proprio.

Il nostro sindaco era Natlan Adelgrin, ma ha lasciato il suo posto ad una giovane ragazza circa un anno fa. Questa giovane ora svolge il ruolo di sindaco, anche se in realtà non ha voluto essere insignita di questa carica. E' una ragazza un po' strana, adorabile, per carità, ma decisamente strana. Certo, se Natlan ha lasciato a lei il compito di occuparsi di Kaidon, avrà avuto i suoi motivi”.

Prendendo fiato per la prima volta da quando ha iniziato a parlare, la donna interrompe il suo discorso, ma prima ancora che tu possa profferire parole, riprende imperterrita:

Ora però Malinda è lontana dal paese, da circa due settimane, e durante la sua assenza Natlan ha ripreso il ruolo provvisorio di sindaco. Per cui, alla fine, mio giovane straniero, avete fatto una domanda pertinente!”.

Soddisfatta del suo discorsetto, ripone il lavoro e si alza, per farti strada lungo il corridoio.

" Si. Proprio con te...Gnomo... " Ribatto deciso.

" Vieni di tua spontanea volontà o devo venire a prenderti con la forza? "

Sbuffandoi scendo dalla sedia...

<< Arrivo! Arrivo!

Ma che c'e'? Vuoi fare a botte? >> Detto con voce assonnata e senza il minimo segno di minaccia...

Quindi mi pulisco le mani sporche sulla veste di Arien... e prendo le mie cose, allacciandomi il fodero dello stocco...

Presto poca attenzione davanti ai modi ormai noti del sacerdote.. e sgrano gli occhi con stupore quando lo gnomo pulisce le manine imbrattate di marmellata sulla mia camicia.

Balbetto qualcosa, come per protestare, ma la spontaneità del suo gesto è tale che finisco per scuotere la testa con un sorriso.

"Ciao Ed.."

Riprendo poi a mangiare qualche biscotto, più per golosità che per effettivo bisogno, un pò pensierosa..

Cambierò più tardi la camicia..

Non rispondo alla domanda di Eduard ma quando vedo che stà arrivando mi giro ed esco dalla locanda.

Quando siamo antrambi fuori mi giro verso di lui e gli dico " Andiamo. "

E mi incammino,seguito dallo Gnomo,verso l'ufficio di Asand.

<< Senti Erkhin... io magari non ti piaccio... ma vuoi dirmi dove diavolo stiamo andando? >>

Nel frattempo lo seguo... sistemnado meglio possibile il mio equipaggiamento...

<< Se hai qualcosa da dire dillo! Se vuoi fare qualcosa... beh se lo dici prima è meglio... non vorrei essere coinvolto in un altro "sfondamento di porte"... >>

  • Autore

Ecco, per di qua”.

L'anziana donna arriva in fondo al corridoio, che termina su un altro corridoio perpendicolare ad esso. Ti fa girare a sinistra, verso una porta sul fondo. A destra, alla fine del breve tratto avvolto nell'oscurità, intravedi delle scale che portano al piano di sopra.

La donna bussa alla porta e una voce maschile dall'interno, molto seccata, risponde:

Per l'amor del cielo, Eter, ho detto che non voglio essere disturbato!

Natla, so benissimo quello che hai detto, non sono mica sorda. Ma c'è qui un gentilissimo giovanotto che vorrebbe parlare con te”.

Dopo quasi un minuto di silenzio, la voce riprende, decisamente rassegnata: “Va bene, ma per non più di cinque minuti. Sono occupatissimo”.

La donna apre la porta e ti lascia entrare. Davanti a te, seduto ad una scrivania strapiena di fogli e libri di ogni dimensione, siede un ometto calvo, di circa sessant'anni, intento a riporre quanto più materiale possibile lontano dalla tua vista.

Sembra visibilmente imbarazzato, ma ti fa cenno di accomodarti, mentre si alza in piedi.

Prego, prego, ditemi pure. Eter, puoi anche andare”, conclude seccato.

Sono Natlan Adelgrin, sindaco di Kaidon. Mi dispiace che abbiate assistito a questa scenetta imbarazzante con mia sorella, ma è un momento di particolare tensione... sa, con la guerra alle porte”, si affretta ad aggiungere (fin troppo in fretta, diresti).

In cosa posso esservi utile?

" Stiamo andando da Asand per poter fare un pò di combattimenti di allenamento visto che ti reputi un combattente. "

<< Grande Garl!

Ma si può essere così atatccabrighe di prima mattina?! >>

Continuo a seguirlo...

<< Va bene... se proprio ti fa piacere... un po' di moto dopo colazione non può far male...

Dovrò procurarmi un'arma però... la mia non si "spreca" per un semplice allenamento... >>

Abbozzo un sorriso... e tengo dietro al chierico.

" Perchè cos'ha di speciale quello stuzzicadente che tu chiami arma? "

L'espressione del mio volto domandandogli ciò è quella di uno che non pensa minimamente che la sua arma possa essere offensivamente valida.

<< E' un dono...

Un dono che mi e' stato fatto da alcuni amici nani...

Da usare solo in caso di VERA necessita' ...

Tu pensala pure come vuoi... ma non sempre la forza bruta e' l'unico modo di combattere... >>

Accelero il passo...

(non appena arriviamo al "comando" mi guardi in giro all aricerca di qualcuno che possa prestarmi un'arma da alelnamento)

Scuoto la testa e continuo verso l'ufficio di Asand.

  • Autore

Nel cortile dell'accampamento militare, dei soldati sono già in allenamento. Un uomo robusto, dai capelli e dai baffi brizzolati, dirige i singoli scontri, impartendo gli insegnamenti di chi, a ben vedere, deve avere una notevole esperienza.

Quando vi avvicinate, un giovane ufficiale, dell'età approssimativa di Kyal, richiama la vostra attenzione: “Avete bisogno?”, chiede gentilmente.

<< Veramente si... avreste da prestarmi un fioretto o una spada adatta alle mie dimensioni per fare un po'\ di allenamento con questo energunemo alle mie spalle? >> rispondo indicando Erkin...

<< Sa com'e' .. sono all aricerca di una lama da allenamento.. non vorrei fargli troppo male con una spada vera... >> dico ridendo e facendo l'occhiolino...

  • Autore

Il soldato rimane pensieroso qualche secondo.

Non abbiamo molte armi di dimensioni piccole... vediamo un po'...”.

Si allontana, dirigendosi verso una rastrelliera in cui sono disposte ordinatamente alcune armi di taglia piccola: un mazzafrusto, un'ascia bipenne, una mazza leggera, alcuni pugnali e una spada corta. Affera quest'ultima e torno verso Eduard:

Mi spiace, ma a portata di mano non abbiamo altro. Se non avete fretta, posso andare a dare un'occhiata nel magazzino. Comunque sia”, dice perplesso mentre osserva alternativamente prima l'uno e poi l'altro, “forse è meglio se vado a chiamare qualche soldato della... taglia giusta, per entrambi intendo!”.

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