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[D&D 3.5] La mano rossa del destino - parte 2


Dmitrij

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Ekaterina

Sono giorni in cui il rischio è al nostro fianco al nostro risveglio come nel momento in cui chiudiamo gli occhi per dormire. Una creatura come quella non era affrontabile, soprattutto senza il tempo di un'adeguata preparazione, e il tempo è ciò che più ci manca, Signori. Aggiungete che se anche fossimo riusciti ad uscirne vivi, impossibile sarebbe stato uscirne indenni: la seconda priorità era giungere qui in forze per assistervi in quest'ora tremenda. Se Pelor ha benedetto la nostra impresa, non mancherò di ringraziarlo.

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Khastard

Ad un certo punto sbotto, non ne posso più di sentire nominare Urikel Zal in un contesto che non preveda un piano per la sua distruzione.  Ma quale Pelor e Pelor.. finita la guerra onoreremo il Guerriero della Luce, portatore di Giustizia Heironeous e porremo fine all'esistenza corrotta di quel fantasma con la fissa dei felini! Deve ritenersi fortunato che al momento non avevamo il tempo e la preparazione necessaria per sconfiggerlo, altrimenti noi avrei mai permesso la restituzione del suo filattero!

Abbiamo fatto quello che era necessario nel momento, ma non è certo una soluzione definitiva!

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Sono contento sella vostra lucidità del vostro coraggio e ardore - interviene Lord Jarmaath per concludere il discorso relativo al lich.
Ed ora, permettetevi di illustrarvi le nostre idee concernenti la battaglia che si terrà qui a Brindol. Parliamo prima di tutto dello scontro vero e proprio. Abbiamo discusso a lungo nei giorni scorsi, ed abbiamo ristretto il campo di possibili difese ad un paio di opzioni: la prima, sostenuta da me, è di affrontare l'esercito nemico fuori le mura della città. In questo modo rallenteremo l'avanzata dell'orda, limitando i danni alla città stessa. Inoltre, non penso che la nostra inferiotà numerica sia un problema così grosso, dato che abbiamo un esercito formato da professionisti, al contrario dei goblinoidi, noti per la loro indisciplina. A ciò obietta il capitano Ulverth, ritenendo sia una tattica folle, che dovremmo difenderci all'interno delle mura, vista la nostra inferiorità numerica. Lady Kaal, Tredora e madama Starsinger non hanno ancora preso una decisione a riguardo, anche se hanno le loro idee. Ebbene, è giunto il tempo di prendere questa decisione, ed una vostra opinione potrà sicuramente aiutarci a schiarire le idee a riguardo. 

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Ekaterina

Per quanto abbiamo potuto osservare, Lord Jarmaath, la forza della Mano giace in due punti: il suo numero e la mostruosità delle sue fila, dove avanzano bestie in grandi di dilaniare molti uomini ciascuna, alcune di esse volano e porterebbero grande scompiglio nelle nostre fila. Il terreno attorno alla città è pianeggiante, eccetto il fiume, quindi non possiamo nemmeno disporre le truppe in posizione di vantaggio. E a proposito del corso d'acqua, ho notato che la città non è fortificata su quel lato. Visto quanto accaduto a Drellin, la mia raccomandazione è di distruggere i due ponti prima che la Mano sia qui. Ciò detto, personalmente non vedo il motivo di sacrificare il vantaggio tattico che le mura ci garantiscono e mi trovo d'accordo con il capitano.
Ciò non significa che non si possano organizzare sortite di cavalleria, nel caso avremo l'opportunità di colpire a sorpresa il nemico. A quanti giorni di marcia da qui si trova l'esercito della Mano? Per quanti giorni possiamo resistere ad un assedio? Ci sono scorte sufficienti?

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Khastard

Non posso che trovarmi in accordo con Lady Ekaterina, Lord Jarmaath: se ci sono scorte a sufficienza per resistere ad un assedio è sicuramente più proficuo e sicuro restare all'interno delle mura, dove la Mano faticherà a sfruttare la sua superiorità numerica. Come avete detto i goblinoidi soffrono la disciplina, bene: dopo qualche giorno di infruttuoso assedio sicuramente la soffriranno maggiormente, dandovi opportunità di effettuare efficaci e rapide sortite. Tutto ciò ovviamente p fattibile solo se la città è pronta a subire un assedio. Situazione delle vettovaglie e delle mura sono informazioni cruciali per poter prendere una decisione del genere.

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Ekaterina

Mi è venuta un'altra idea... e se usassimo i due ponti come trappola? Indebolire abbastanza le strutture per far sì che crollino sotto un peso successivo. La mano proverà a sfondare, portando sopra le sue truppe: 10, 50, 100 mostri o più. Non credo si metteranno a valutare la struttura nel pieno dell'attacco, specialmente se miglioriamo la finzione con qualche finta struttura di blocco e un po' di sceneggiata.
Se i ponti crollano quando sono carichi di nemici, ne annegheranno parecchi e saranno a portata degli arcieri.

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Jan "Fulmine" Pin

Ascolto le tattiche di battaglia dei miei compagni e l'idea lampante che viene ad Ekaterina sui ponti è veramente molto ingegnosa e interessante.

Lady Ekaterina hai avuto un ottima idea, potremmo sfruttare questa tattica per avere un po di vantaggio numerico.

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Barak

Scuoto la testa quando ascolto la prima proposta per la difesa di Brindol

Come detto dai miei compagni, anche secondo me l'ipotesi di affrontare le forze della Mano in campo aperto non neanche da prendere in cosiderazione se non con sortite ben mirate atte a creare scompiglio nelle linee nemiche

Sfruttiamo le mura che circondano la città e l'idea di Lady Ekaterina: prima che riescano a creare anche una sola breccia nelle difese delle città, le loro forze saranno molte molte meno e non è detto che riescano a farlo

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Il Consiglio dibatte molto su questa questione, ritenuta ovviamente di vitale importanza. Lord Jarmaath all'inizio è fermo sulla sua volontà di affrontare il nemico in campo aperto, orgoglioso delle sue truppe. Parla di scorte sufficienti a subire un assedio, visto che non si sono preparati in molto tempo. L'orda è a pochi giorni di marcia da Brindol, e le città della Valle lungo la Via dell'Alba sono ormai già cadute. 
Alla fine, nonostante l'obiezione del Lord di Brindol e di Tredora la sacerdotessa, che avrebbe preferito lasciare del tutto Brindol per ritirarsi a Dennovar, l'ultima fortezza ad est della valle, il Consiglio delibera per la vostra proposta di rintanarvi all'interno delle mura, provando anche a creare una trappola sui ponti lungo il fiume.
E' deciso allora - esclama Lord Jarmaath, volto stanco e già segnato, ma comunque risoluto. 
E cosa faremo nel caso l'orda aprirà una breccia nelle mura? - il quesito viene posto da Selliria Starsinger, la portavoce degli elfi Tiri Kitor. Un silenzio cala sul Consiglio, come se nessuno avesse previsto una tale possibilità.

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Jan "Fulmine" Pin

Se l'orda farà una breccia nelle mura, ci penseremo noi arcieri che posizionati sugli edifici più alti della città andremo a colpire l'orda dall'alto. La visuale deve essere libera così potremo eliminare parecchi nemici già prima che possano raggiungere le mura, così da ridurre in parte la loro forza.

Poi quando attraverseranno le mura oltre ai nostri archi, la lotta in mischia dovrà fare il meglio per eliminare quanti più nemici possibili.

 

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Ekaterina

Non dimenticate che la Mano ha diverse bestie volanti, Mastro Pin. Se normalmente gli arcieri sono protetti in alto, non sarà questo il caso, purtroppo.
Signori, visto che la Mano ci concede ancora qualche giorno di respiro, possiamo fare dei preparativi. Se la Mano dovesse sfondare le mura esterne, ci ritireremo alla fortezza sulla collina. Dobbiamo barricare alcune strade, demolendo degli edifici se necessario, per creare dei percorsi obbligati che gli invasori dovranno percorrere nel caso sfondino e creare dei colli di bottiglia dove farli rallentare ed attaccarli nel corso della ritirata. Frecce, alchimia, magia, qualunque cosa abbiamo.

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Demolire gli edifici? - a quest'affermazione il volto di Lord Jarmaath diventa sicuramente più bianco di prima, ma pare anche rassegnato all'inevitabile.
Se la situazione lo richiederà, potremmo creare alcune vie obbligatorie alle loro truppe appiedate, che le portino in zone a noi favorevoli. L'idea di mastro Pin è comunque positiva: se loro hanno superiorità aerea, sarà nostro obiettivo eliminarla prima che entrino in città, se mai entreranno. Ci sarebbe da stabilire la posizione dei chierici in caso di breccia: preferirei che fossero tutti nella Cattedrale di Pelor, così trasformeremo quel luogo in un ospedale e terremo i nostri sacerdoti al sicuro e lontani dalla battaglia, pronti a curare chi ne ha bisogno.
Mi scusi Lord Jarmaath - lo interrompe il Capitano Ulverth - ma converrebbe schierare i chierici nei luoghi chiave degli scontri, così da rendere accessibili le loro qualità nel momento del bisogno. Inoltre, eviteremo una catastrofe nel caso l'orda arrivasse in massa alla cattedrale.
Lord Jarmaath ha solo paura di perdere la sua amata - interviene Lady Kaal, guardando verso la sacerdotessa Tredora - e ne ha ben donde. Ma qui abbiamo 4 valorosi che possono sicuramente consigliarci per il meglio. Qual è secondo voi l'alternativa migliore?

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Ekaterina

Sir Khastard dice il vero. E' importante assicurarci che le truppe schierate godano di buona salute e per questo i chierici andranno schierato subito dietro la prima linea. Poiché dobbiamo anche valutare uno sfondamento tuttavia, e quindi anche un piano di resistenza alla fortezza interna, la sacerdotessa Tredorea potrà attendere là e dare il suo contributo in quel malaugurato frangente. Sono entrambe possibilità, ma sta a lei decidere dove vuole essere...
Il mio sguardo è abbastanza significativo a riguardo.

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In questo caso Lord Jarmaath pare molto meno propenso a dare ascolto ai vostri consigli, ma è la stessa Tredora a mettere la parola fine alla discussione dando il suo avallo alla vostra scelta. 
Molto bene - esclama il lord, anche se il suo tono esprime tutt'altro.
Sarà importante anche sapere il vostro ruolo, miei signori - indicando voi quattro - Siete tra i nostri migliori alleati, ed avervi in prima linea sarà determinante. Ho chiesto ad Immestral il Rosso di preparare alcune pergamene di legame telepatico di Rary, cosicché il mago sia collegato costantemente con altre tre persone. Ho pensato che una di queste tre persone dovrei essere io, un'altra un membro del consiglio ed infine uno di voi. In tal modo, potremmo sempre sapere l'evolversi della situazione in città, e soprattutto indicarvi i luoghi chiave dello scontro.
La scelta del membro del consiglio da legare a noi sarà molto ardua, tutti vorrebbero partecipare: il Capitano Ulverth in quanto a capo della milizia; Sellyria Starsinger in quanto a capo del contingente elfico; Tredora perché è la sacerdotessa capo dell'ordine dei chierici; Lady Kaal in quanto donna carismatica, con una propria milizia privata, e capace di prendere decisioni importanti. Insomma, su questo punto nessuno di noi è d'accordo con gli altri. Bisogna anche che il vostro gruppo scelga il proprio rappresentante.

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Khastard

Propongo la mia idea alternativa, non sapendo però se è fattibile, saranno poi gli esperti eventualmente a smentirmi: Perchè invece non creare più legami? In uno Io, voi Lord,  Immestral il Rosso e  il Capitano Ulverth. Un'altro Lady Ekatarina, voi,  Sellyria, e Immestral. Un terzo con Barak, Tredora, voi e Immestral ed infine il quarto con Jan, Lady Kaal, voi e Immestral. In questo modo saremo tutti legati a voi tramite il mago che dirigerete la battaglia avendo presente l'evolversi degli scontri.

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Ekaterina

Visto che voi e Trellara resterete all'interno, immagino con il mago, potrete restare vicino a quest'ultimo e avrete ogni aggiornamento necessario a dirigere le operazioni. Il capitano Ulverth, Sellyria Starsinger e Lady Kaal saranno coloro che coordinano le forze di difesa, quindi credo che questo legame serva più a loro tre. Ma molto dipende da come schiererete le vostre milizie. Per quanto ci riguarda, ci organizzeremo altrimenti.

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Purtroppo non è così semplice Lady Ekaterina: io stesso sarò sul campo di battaglia, a dar coraggio ai miei uomini; il Capitano Ulverth, ovviamente, guiderà le forze di fanteria; Lady Kaal sarà al sicuro, ad osservare lo scontro dalle retrovie; Madama Sellyria guiderà i suoi; Immestral farà parte di un battaglione magico speciale, mentre Tredora coordinerà i chierici. Insomma, ne avremmo bisogno proprio tutti. 
 

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