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Uzza Kawtar - Verità nascoste


Tayan Chingachgook

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Il liquido caldo e scuro non ha ancora raggiunto il suo stomaco che esce chiudendo la porta dietro di sé ed estrae il cellulare per chiamare il Caffè Hanna:

"Buongiorno sono Kawtar del Quotifax, ho un appuntamento con il vostro staff: sono in ritardo e mi farò perdonare con una mancia, ma ho assolutamente bisogno di intervistarvi. Restate ad aspettarmi, vi prego."

nella voce si sente appena il fiato che le si ingrossa mentre scende le scale di volata, tutti quegli anni di palestra aziendale sono serviti a qualcosa.

Dannazione a me che ho voluto ricontrollare ancora la sicurezza stamattina...

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La titolare del caffè Hanna, una signora molto affabile, ti dice che non ci sono problemi, troverai aperto fino alle 19 e con il barista che ha assistito agli eventi.

Maledici più volte il trasporto pubblico, ma alla fine riesci a raggiungere il quartiere in questione.

Scendi dal bus proprio di fronte all'EFH Palace, l'edificio dove solo ieri mattina hai incontrato Armstrong, il viscido ma affascinante PR degli Orlando.

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Risalita dalla metro controlla l'ora con lo smartphone. La folla la inghiotte e, con qualche spintone, riesce a calcolare se è il caso di dirigersi subito al suo appuntamento con il misterioso contatto dalla EFH, che nel mentre controlla dove era previsto. Il cielo è di cemento, il particolato appesantisce il respiro, forse sta per piovere. Il completo bianco con cui ha deciso di presentasi formalmente non è stata una buona scelta.

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Imposta un allarme con vibrazione sullo smartphone per le ore 15.00 e lo infila nella tasca interna della giacca. Uzza apre la pesante porta a vetri con un sorriso radioso e si avvicina al bancone "Sono del Quotifax, abbiamo un appuntamento." dice al barman tendendo la mano per stringergliela.

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-Mi chiamo Paul Ferdyn e lavoro al Caffè Hanna da quattro anni!

Quella mattina facevo apertura, erano più o meno le otto, quando entra questo tizio, completo di Armani, lenti specchio, con jna 24 ore nera.

Un tipo distinto, davvero fashion!

Si siede al banco e mi chiede un cosmopolitan. Penso "wo alle otto ci va fegato" ma quello mi pare convinto e allora glielo faccio.

Dopo due minuti sento sparare. La gente è spaventata e io urlo di restare dentro.

Ma il tipo no. Lui sorteggia il cosmopolitan come se niente fosse!

E paga la consumazione.

Poi entra sta tipa bionda, una spalla ferita e una pistola in mano.

È coperta di sangue e mi chiede dov'è il bagno...

Io glielo indico e chiamo la polizia.

Poi quella esce dal bagno, piu malridotta di prima, e il tipo al banco le fa segno di seguirlo.

Apre la porta del magazzino e la fa entrare per prima come un gentleman. ..

Poi la SWAT fa incursione, ma ormai quei due sono fuori dalla porta sul retro!-

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"Li aveva mai visti prima, che si ricordi?

La 24 ore era ammanettata al polso dell'uomo o semplicemente la impugnava?

Nel bagno e nel magazzino avete trovato qualche traccia del loro passaggio?

Immagino avrete consegnato i video interni ed esterni alla NCPD e che questa vi abbia chiesto di fare degli identikit dei due."

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-Certamente!

Il bagno era pieno di sangue e nel servizio la polizia ha ritrovato un cellulare. ..

Il tizio distinto veniva ogni tanto... l'avevo già visto un paio di volte, sempre la mattina presto. .. forse lavora in zona...

La 24 ore non era ammanettata, quello no, ma ora che ci penso quei due si sono comportati come se non si conoscessero. -

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"Grazie, lei mi è stato molto utile. Mi faccia sapere se mai rivedrà quell'uomo e me lo tenga d'occhio.

C'è qualche modo in cui posso ricambiare il favore, a parte mettere online il video non appena ho materiale sufficiente per un servizio?"

Allontana la testa dalla videocamera che abbassa quasi fosse un'arma e spegne.

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"Molto bene allora, l'aiuto sarà reciproco.

Intanto sia così gentile da tenermi in considerazione" e gli allunga un biglietto da visita con nome completo, cellulare e indirizzo dell'ufficio Quotifax mentre scende dallo sgabello

"Prego, mi mostri come posso contattare la titolare."

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"Grazie di nuovo e arrivederci" e lascia sul bancone una lauta mancia.

Mentre esce si guarda bene attorno per studiare i clienti, pensando a farne prossimamente una sua base operativa per scopi personali.

Si avvicina all'EFH controllando sullo smartphone che ore sono e dove era previsto l'appuntamento misterioso con il riferimento degli Orlando.

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